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Con quali libri vi state deliziando?
Quali libri consigliate a tutti i costi?
Il mio ultimo libro letto ? La Difesa di Luzin di Nabokov, straordinario.
Ora sto rileggendo Delitto e Castigo di Dostoevskij :sbav: e La Cognizione del Dolore di Gadda :sbav: (consigliatissimi entrambi); a tempo perso vorrei iniziare Due di Due di De Carlo
A voi :sisi:
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Ho un libro di Tom Clancy sullo scaffale, l'ultima pagina l'ho letta un anno e mezzo fa :perul:
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Ho un libro di Tom Clancy sullo scaffale, l'ultima pagina l'ho letta un anno e mezzo fa :perul:
Ci avrai riflettuto molto :look:
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Ho appena finito di leggere i Demoni di Dostoevskij (un grandissimo), ora sto leggendo America di Kafka e contemporaneamente "I fiori del male" di Baudelaire. Prossimamente legger? "Il Maestro e la Margherita" di Bulgakov, mi sono in arrivo il 2? e il 3? volume de "Alla ricerca del tempo perduto" di Proust, "L'idiota" di Dostoevskij e "Racconti di Pietroburgo" di Gogol'. Avr? un bel da fare :truz:
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Ho appena finito di leggere i Demoni di Dostoevskij (un grandissimo), ora sto leggendo America di Kafka e contemporaneamente "I fiori del male" di Baudelaire. Prossimamente legger? "Il Maestro e la Margherita" di Bulgakov, mi sono in arrivo il 2? e il 3? volume de "Alla ricerca del tempo perduto" di Proust, "L'idiota" di Dostoevskij e "Racconti di Pietroburgo" di Gogol'. Avr? un bel da fare :truz:
tu non hai 16 anni :sisi:
edit: per non inzozzare la conversazione
tu non hai 17 anni :peppe:
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tu non hai 16 anni :sisi:
Se ? il cristianoronaldo che ricordo io ha pure ottimi gusti musicali... :sisi:
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tu non hai 16 anni :sisi:
Infatti, ne ho quasi 18 :asd:
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Se ? il cristianoronaldo che ricordo io ha pure ottimi gusti musicali... :sisi:
Sono io :truz: Viva la buona musica :sisi:
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Infatti, ne ho quasi 18 :asd:
Allora vafancul, tiene 'e palle arrappate ormai... :look:
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Allora vafancul, tiene 'e palle arrappate ormai... :look:
:sisi:
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:
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:sisi:
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:
oh, eccoti :)
un esteta in erba :sisi:
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oh, eccoti :)
un esteta in erba :sisi:
:look: sto spendendo un patrimonio in libri :brr:
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:look: sto spendendo un patrimonio in libri :brr:
te l'ho detto, una sana tessera bibliotecaria e passa la paura :perul: pazienza se ? un po' lontana, una volta ogni venti giorni puoi andarci, per il bene delle tue tasche :look:
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te l'ho detto, una sana tessera bibliotecaria e passa la paura :perul: pazienza se ? un po' lontana, una volta ogni venti giorni puoi andarci, per il bene delle tue tasche :look:
Alla biblioteca di Certaldo sono l'unico tizio che ha facolt? di rimandare la restituzione dei libri di due mesi. Ogni tanto porto 'a muzzarella... :look:
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te l'ho detto, una sana tessera bibliotecaria e passa la paura :perul: pazienza se ? un po' lontana, una volta ogni venti giorni puoi andarci, per il bene delle tue tasche :look:
Il tempo di prendere la patente... :D
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Alla biblioteca di Certaldo sono l'unico tizio che ha facolt? di rimandare la restituzione dei libri di due mesi. Ogni tanto porto 'a muzzarella... :look:
:asd: questa ? corruzione :look:
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l'ultimo libro che sto leggendo riguarda mille modi di fare l'amore.sto al capitolo dell'eccitamento tantriko...bellissimo :look:
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Un paio di giorni fa ho finito di leggere "Il processo" di Kafka e adesso ho quasi finito "Amerika", devo dire che Kafka ? un grande e che preferisco Amerika al processo!
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Faida di Camorra - Simone Di Meo
E' il continuo di L'impero della Camorra dove si parla della nascita del Clan Di Lauro mentre in quest'ultimo si va dai Di Lauro alla Scissione
Piu che un racconto romanzato sono raccolte di atti di procura :ciao:
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Un paio di giorni fa ho finito di leggere "Il processo" di Kafka e adesso ho quasi finito "Amerika", devo dire che Kafka ? un grande e che preferisco Amerika al processo!
America lo sto finendo di leggere. Il processo ? un capolavoro.
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Un paio di giorni fa ho finito di leggere "Il processo" di Kafka e adesso ho quasi finito "Amerika", devo dire che Kafka ? un grande e che preferisco Amerika al processo!
..e credo che Il Castello ti piacer? anche pi? di America :sisi:
:ovazione:
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Il disperso somiglia molto ad un diario di viaggio. Nella prefazione di Brod c'? scritto che Kafka apprezzava molto i diari di viaggio. Inoltre, sempre Brod (biografo ufficiale e curatore delle sue opere) dici che in questo libro ha preso spunto molto da Dickens.
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..e credo che Il Castello ti piacer? anche pi? di America :sisi:
:ovazione:
Lo comprer? :truz:
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Lo comprer? :truz:
:ok: :smoke:
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genoa merda
stronzo!
:look: :look: :look:
Non ? vero sei un ragazzo....
delizioso :sisi:
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genoa merda
stronzo!
:look: :look: :look:
Non ? vero sei un ragazzo....
delizioso :sisi:
:asd: mi si piaciut :look:
grazie caro :scuorn:
:bananalama:
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:asd: mi si piaciut :look:
grazie caro :scuorn:
:bananalama:
tanto lo sai che tolto il "genoa merda" erano tutte parole scherzose, no?
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tanto lo sai che tolto il "genoa merda" erano tutte parole scherzose, no?
certo, ho un ottimo senso dell'umorismo. e ormai sono immune dai "genoa merda", finora hanno avuto un ottimo esito :smoke:
se questo impropero spopolasse la champions non sarebbe pi? un miraggio :look:
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certo, ho un ottimo senso dell'umorismo. e ormai sono immune dai "genoa merda", finora hanno avuto un ottimo esito :smoke:
se questo impropero spopolasse la champions non sarebbe pi? un miraggio :look:
:sisi:
genoa merda
:P
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State spammando proprio male... :yeeh:
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State spammando proprio male... :yeeh:
fiorentina merda, ce n'? per tutti.
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:sisi:
genoa merda
:P
:ovazione:
spero che tu porti bene come i tuoi illustri predecessori :stella: :asd:
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Ho finito da poco "Red" di Jack Ketchum.
Un bel giallo, piacevole e godibile: liguaggio semplice e diretto, molta tensione e qualche imprevedibile colpo di scena..
La trama ruota attorno all'uccisione (senza motivo) del cane di un vecchio pescatore che poi dar? filo da torcere agli assassini.
Lo consiglio a tutti.
PS: il libro ha avuto un bel successo.. da poco ? stato anche realizzato il film che presto arriver? nelle sale.
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PS: il libro ha avuto un bel successo.. da poco ? stato anche realizzato il film che presto arriver? nelle sale.
c'hanno fatto pure una canzone, se non erro :look:
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=F51xy8EcFEc[/youtube]
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:rotfl:
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che strazio... :rofl: :rofl:
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c'hanno fatto pure una canzone, se non erro :look:
[youtube][url]http://www.youtube.com/watch?v=F51xy8EcFEc[/url][/youtube]
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rofl: :rofl: :rofl:
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Comprati altri 2 capolavori della letteratura Russa e mondiale: F?dor Michajlovi? Dostoevskij - L'Idiota; Nikolaj Vasil'evi? Gogol' - Racconti di Pietroburgo
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Comprati altri 2 capolavori della letteratura Russa e mondiale: F?dor Michajlovi? Dostoevskij - L'Idiota; Nikolaj Vasil'evi? Gogol' - Racconti di Pietroburgo
bravo ragazzo :ovazione:
a me hanno appena regalato Oblomov di Goncarov e mi sono deliziato con un'altra edizione di Delitto e Castigo, in trepidante attesa dell'ultimo e dannatamente postumo Nabokov..
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bravo ragazzo :ovazione:
a me hanno appena regalato Oblomov di Goncarov e mi sono deliziato con un'altra edizione di Delitto e Castigo, in trepidante attesa dell'ultimo e dannatamente postumo Nabokov..
Goncarov non lo conosco, com'?? In che senso un'altra edizione di "Delitto e castigo"?
Ps su un forum mi sono registrato con nickname Josef K. :look:
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Che bello degli amanti di Dostoevskji e di letteratura russa :love: :love:!Amo questo forum!Sto leggendo l'eterno marito :sisi:!
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Che bello degli amanti di Dostoevskji e di letteratura russa :love: :love:!Amo questo forum!Sto leggendo l'eterno marito :sisi:!
Devo comprare anche qualcosa di Puskin e altro di Gogol' (oltre che di Dostoevskij, Bulgakov, Turgenev, Nabokov etc...) ... come minimo... E poi Proust e Baudelaire :sbav: :sbav:
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Chi ha letto "l'eterno marito",sempre di Dosto,?Gran libro,è come se Anna Karenina e Madame Bovary, fossero viste dal punto di vista di Karenin e Charles Bovary!
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Niente volevo solo segnalarvi che ho ordinato da Guida al Vomero, Stracult-Dizionario del cinema italiano di Marco Giusti, e mi arriva lunedì pomeriggio... :look:
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Niente volevo solo segnalarvi che ho ordinato da Guida al Vomero, Stracult-Dizionario del cinema italiano di Marco Giusti, e mi arriva lunedì pomeriggio... :look:
:ahsisi:
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a qualcuno interessa che sto leggendo
"Fauna e Flora del Mediterraneo" di Riedl :look:
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Goncarov non lo conosco, com'?? In che senso un'altra edizione di "Delitto e castigo"?
Ps su un forum mi sono registrato con nickname Josef K. :look:
Te lo so dire tra qualche tempo =) .
Un'altra edizione: edito da un'altra casa editrice. Un doppione, per farla breve :p
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Chi ha letto "l'eterno marito",sempre di Dosto,?Gran libro,è come se Anna Karenin e Madame Bovary, fossero viste dal punto di vista di Karenin e Charles Bovary!
Eccomi :sisi:
Noto con piacere che ci sono diverli slavofili, qui :love:
L'Eterno Marito fa parte di tutti quei meravigliosi corollari delle opere principali di Fedor. Il Giocatore, Le Notti Bianche, Il Sosia....Difficile terminare l'elenco senza sentirsi in colpa per le esclusioni effettuate :asd:
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Nabokov
:love: :love: :love:
Riguardo a Josef K., direi che è LEGGERMENTE più apprezzabile di cristianoronaldo :asd:
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:love: :love: :love:
Riguardo a Josef K., direi che è LEGGERMENTE più apprezzabile di cristianoronaldo :asd:
Intanto Bulgakov :sbav: :sbav: :sbav:
Il nickname di Cristianoronaldo lo uso da più di 3-4 anni, diciamo all'inizio della sua avventura al Man U, quando non era ancora famoso e presuntuoso...
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il muro dei muri di Carmine Abate :sisi:
per i classici Il mondo perduto di Doyle :vecchio:
per i commerciali qll della Palazzolo :puppa:
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Da quando vado a lavorare in treno ho riscoperto il gusto di leggere (che sballo)
- riletto (3 volta) il maestro e margherita -> e' il libro piu bello del mondo :sbav:
gli ultimo due in ordine cronologico
"orgoglio e pregiuzio" hosten --> fatto bene
"le relazioni pericolose" ghoete ---> fatto bene
adesso tengo in mano (passati da mia moglie) i libri di hosseini (quello del cacciatore di aquiloni) "mille splendidi soli" e' un rtratto della vita delle donne afghane (di citta e di paesello) degli ultimo 40 anni lo sto finendo ma devo dire (mio malgrado) che e' bello
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"orgoglio e pregiuzio" hosten --> fatto bene
"le relazioni pericolose" ghoete ---> fatto bene
non voglio fare il maestrino,ma da studente di Lingue(in particolare tedesco e inglese) vorrei correggere
Austen
Goethe
:vecchio:
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non voglio fare il maestrino,ma da studente di Lingue(in particolare tedesco e inglese) vorrei correggere
Austen
Goethe
:vecchio:
vabbuo' ma i libri erano in italiano
-
vabbuo' ma i libri erano in italiano
l'autore nn cambia :mangia: :compagni:
cmq Forza Napoli e fiorentino :chupa:
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Il Maestro e Margherita non è che mi sia piaciuto poi così tanto :brr:!Comunque il giovane Holden merita.
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Il Maestro e Margherita non è che mi sia piaciuto poi così tanto :brr:!Comunque il giovane Holden merita.
mamma mia a me esattamente il contrario
il maestro e' un capolavoro ....
-
mamma mia a me esattamente il contrario
il maestro e' un capolavoro ....
Compagno abbiamo gusti diversi :smoke: :compagni:
-
Compagno abbiamo gusti diversi :smoke: :compagni:
:sisi:
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In questo periodo sto leggendo la Biblioteca dei Morti un bel thriller in stile xfiles
mi attirano molto i libri fantasy ( il signore degli anelli , il ciclo di eragon, etc) e gli horror ( h.p lovercraft, stephen king etc)
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In questo periodo sto leggendo la Biblioteca dei Morti un bel thriller in stile xfiles
mi attirano molto i libri fantasy ( il signore degli anelli , il ciclo di eragon, etc) e gli horror ( h.p lovercraft, stephen king etc)
adoro stephen king. Se ti piace l'autore ed il fantasy allora devi cominciare a leggere la serie "La torre Nera", collana che conta ben 7 tomi, una capata assurda
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adoro stephen king. Se ti piace l'autore ed il fantasy allora devi cominciare a leggere la serie "La torre Nera", collana che conta ben 7 tomi, una capata assurda
lo devo prendere... anche se mi immagino i tomi in stile it :rotfl: :rotfl: :bananalama:
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lo devo prendere... anche se mi immagino i tomi in stile it :rotfl: :rotfl: :bananalama:
ma non tanto.
Il primo libro per esempio "L'ultimo cavaliere" non è molto grosso.
Invece altri come "la sfera del buio" e "I lupi del Calla" sono molto grossi :sisi:
A me menaca il settimo libro, l'ultimo "La torre Nera"
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solo io ho letto "mille splendidi soli" e "il cacciatore di aquiloni"???
ho appena letto che felce ha letto questi libri...
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solo io ho letto "mille splendidi soli" e "il cacciatore di aquiloni"???
ho appena letto che felce ha letto questi libri...
ho letto entrambi da poco, bellissimi.
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ho letto entrambi da poco, bellissimi.
l'autore di entrambi ha fato qualche altro romanzo da leggere assolutamente?
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io il cacciatore di aquiloni non sono riuscito a finirlo mi aveva preso troppo
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io il cacciatore di aquiloni non sono riuscito a finirlo mi aveva preso troppo
io me lo divorai...dormivo pochissimo per leggerlo, finchè non vedevo nemmeno piu una lettera con gli occhi...
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Ricordo che su TN, il vecchio caro delizioso (che non so che fine abbia, mica è micoste? :look: ) mi consigliò un bel paio di autori. Comprai "L'idiota" e "Le notti bianche" di Dostoevskij, "le Notti Bianchi" me lo mangiai in un giorno, "L'idiota" lo sto leggendo ancora, è un bel libricino e non me lo posso mangiare per via degli impegni scolastici, altrimenti lo farei :wall:
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ragazzi mi consigliate un libro 'leggero' da leggere? :sisi:
-
ragazzi mi consigliate un libro 'leggero' da leggere? :sisi:
"La buona Terra" bellissimo libro di filosofia orientale con richiami zen ambientato nel giappone dell'800.
E' molto leggero, sono meno di settanta paginette e le dimensioni sono molto ridotte, leggerissimo.
:ovazione: :ovazione: :ovazione:
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"La buona Terra" bellissimo libro di filosofia orientale con richiami zen ambientato nel giappone dell'800.
E' molto leggero, sono meno di settanta paginette e le dimensioni sono molto ridotte, leggerissimo.
:ovazione: :ovazione: :ovazione:
fantainculati :patt:
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fantainculati :patt:
fantagrazie
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Ieri ho letto tutto d'un fiato "Primo nemico" di Cosimo Villari, ex capoultras del Napoli (secondo fonti di aret capodichino): da un momento all'altro m'aspettavo che raccontasse qualcosa sul mondo ultras, ma altro non è che una cantilena di trasferte e scontri. voto 4.5
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Ricordo che su TN, il vecchio caro delizioso (che non so che fine abbia, mica è micoste? :look: ) mi consigliò un bel paio di autori. Comprai "L'idiota" e "Le notti bianche" di Dostoevskij, "le Notti Bianchi" me lo mangiai in un giorno, "L'idiota" lo sto leggendo ancora, è un bel libricino e non me lo posso mangiare per via degli impegni scolastici, altrimenti lo farei :wall:
I russi e i francesi, per me, sono inarrivabili. Proust, Stendhal, Balzac, Hugo, Dostoevskij, Pasternak, Gogol', Puskin, Turgenev, Bulgakov, Nabokov, Baudelaire... :sbav:
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ma chiavatv a paccheri
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Ieri ho letto tutto d'un fiato "Primo nemico" di Cosimo Villari, ex capoultras del Napoli
In che lingua era scritto? :look:
Ma soprattutto che cazz è il mondo ultras? :zzz:
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Ieri ho letto tutto d'un fiato "Primo nemico" di Cosimo Villari, ex capoultras del Napoli (secondo fonti di aret capodichino): da un momento all'altro m'aspettavo che raccontasse qualcosa sul mondo ultras, ma altro non è che una cantilena di trasferte e scontri. voto 4.5
dostoevskij si stara' rivoltando nella tomba al cospetto di cotanto collega
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Mi hanno consigliato di leggere "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafà³n.
Qualcuno l'ha già letto? Gli è piaciuto?
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Mi hanno consigliato di leggere "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafà³n.
Qualcuno l'ha già letto? Gli è piaciuto?
uà nando non ci crederai ma io l'ho cominciato stamattina perchè la mia ragazza lo ha letto e mi ha detto che è bellissimo
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uà nando non ci crederai ma io l'ho cominciato stamattina perchè la mia ragazza lo ha letto e mi ha detto che è bellissimo
fammi sapere Metiu :look:
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Mi hanno consigliato di leggere "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafà³n.
Qualcuno l'ha già letto? Gli è piaciuto?
io, bellissimo. una storia magica, mi prese veramente un sacco... lo lessi qualche estate fa nel giro di qualche giorno. scrissi pure una recensione per un compito in classe al liceo, se la trovo magari la riporto.
ah, poi se vuoi posso prestarti pure il libro. tu vieni alla pizzata del 16, vero?
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io, bellissimo. una storia magica, mi prese veramente un sacco... lo lessi qualche estate fa nel giro di qualche giorno. scrissi pure una recensione per un compito in classe al liceo, se la trovo magari la riporto.
ah, poi se vuoi posso prestarti pure il libro. tu vieni alla pizzata del 16, vero?
si ci vengo. Toh grazie, però coi libri funziona così, se me lo porti io porto a te uno che mi è piaciuto :sisi:
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si ci vengo. Toh grazie, però coi libri funziona così, se me lo porti io porto a te uno che mi è piaciuto :sisi:
eh magari, sono proprio alla ricerca di qualcosa da leggere... affare fatto allora :ok:
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eh magari, sono proprio alla ricerca di qualcosa da leggere... affare fatto allora :ok:
:ok:
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eh magari, sono proprio alla ricerca di qualcosa da leggere... affare fatto allora :ok:
Leggi "La versione di Barney" di Mordecai Richler :sbav:
In alternativa "Il maledetto United" di David Peace...ne parlammo già e ce l'hai pure a casa.. :patt:
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Io sto leggendo La difesa di Luzin, con il cazzariello sulla "z" :contract:. Nabokov ha uno stile che mi piace assai. Per la recensione (:look:) aspettate qualche giorno perchè a natale devo avere qualche libro da leggere e mi caco il cazzo di andarne a prendere subito un altro. :look:
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Il piscione potrebbe buttarsi su Germinale di Emile Zola :compagni:
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Leggi "La versione di Barney" di Mordecai Richler :sbav:
In alternativa "Il maledetto United" di David Peace...ne parlammo già e ce l'hai pure a casa.. :patt:
di che si tratta?
In alternativa "Il maledetto United" di David Peace...ne parlammo già e ce l'hai pure a casa.. :patt:
non passa giorno in cui mio fratello non mi racconti qualcosa di questo libro, praticamente è come se l'avessi letto :asd:
comunque l'ha quasi finito, finalmente... :sbav:
Il piscione potrebbe buttarsi su Germinale di Emile Zola :compagni:
:asd:
se me lo consiglia pure cristianoronaldo lo prendo, glià :look:
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:asd:
se me lo consiglia pure cristianoronaldo lo prendo, glià :look:
Zola è un grande autore. Il libro è un affresco della Francia e del lavoro nelle minieri, un'opera quasi visionaria http://it.wikipedia.org/wiki/Germinal_(romanzo) (http://it.wikipedia.org/wiki/Germinal_(romanzo))
Ps se lo compri, non prendere l'edizione Einaudi, da quando ho letto su varie recensioni non è fatta molto bene.
Magari, se vuoi approfondire la letteratura del '900, potresti anche scegliere qualcosa di Kafka o anche di Camus. Per il primo "Il processo", per il secondo "Lo Straniero". Due libri non molto grandi (di dimensioni), ma :sbav: :sbav: :sbav:
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di che si tratta?
La versione di Barney
(http://giotto.ibs.it/cop/copj13.asp?f=9788845919824)
Approdato a una tarda, linguacciuta, rissosa età , Barney Panofsky impugna la penna per difendersi dall'accusa di omicidio, e da altre calunnie non meno incresciose, diffuse dal suo arcinemico Terry McIver. Così, fra quattro dita di whisky e una boccata di Montecristo, Barney ripercorre la vita allegramente dissipata e profondamente scorretta che dal quartiere ebraico di Montreal lo ha portato nella Parigi dei primi anni Cinquanta e poi di nuovo in Canada, a trasformare le idee rastrellate nella giovinezza in "sitcom" decisamente popolari e altrettanto redditizie.
Te l'ho mandato sulla mail in pdf, strunz... :patt: :look:
In definitiva credo sia uno dei libri più belli che abbia mai letto. Se lo leggi non te ne penti. :smoke:
Molto sinteticamente può dirsi che si tratta di una sorta di memoria difensiva che Barney Panofsky, un ebreo canadese, cinematografaro di successo pur se con dei filmati spazzatura (e a causa di ciò pieno di intellettualistici sensi di colpa) stende per difendersi da una accusa di omicidio e, mentre che c’è, ci narra della sua vita e delle vicende dei suoi tre matrimoni. Ebreo molto sui generis, sorta di pellegrino solitario nella giungla della vita, lingua tagliente, carattere corrosivo, humor irresistibile, donnaiolo impenitente, irrecuperabile casinista e bugiardo matricolato, tutto wiskey, sigari e hockey sul ghiaccio; padre impaziente, critico e punitivo, amante tenero e capriccioso e marito diffidente e sospettosissimo. E infine forse anche assassino. Comunque un personaggio indimenticabile, pieno di tutti i peggiori difetti ma, vivaddio, ricco anche del coraggio di esibirli con sfrontatezza. Il libro è un autentico capolavoro, corrosivo in tutte le sue quasi cinquecento pagine, con un finale che è coerente con l’essenza del personaggio e con tutto il resto. Il modo di scrivere di Richler è assolutamente inusuale, innovativo, sublime; una prosa della quale qualunque lettore che non sia mentalmente sordo potrà godere anche soltanto “sentendosela arrivare dentroâ€
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Zola è un grande autore. Il libro è un affresco della Francia e del lavoro nelle minieri, un'opera quasi visionaria [url]http://it.wikipedia.org/wiki/Germinal_(romanzo)[/url] ([url]http://it.wikipedia.org/wiki/Germinal_(romanzo))[/url]
Ps se lo compri, non prendere l'edizione Einaudi, da quando ho letto su varie recensioni non è fatta molto bene.
Magari, se vuoi approfondire la letteratura del '900, potresti anche scegliere qualcosa di Kafka o anche di Camus. Per il primo "Il processo", per il secondo "Lo Straniero". Due libri non molto grandi (di dimensioni), ma :sbav: :sbav: :sbav:
mmm, dovrei averli tutti a casa se non sbaglio... grazie mille per le dritte, ti farò sapere se mi saranno piaciuti ;)
La versione di Barney
un giovane Holden maledetto, insomma... :look:
mi hai convinto, lo compro :sisi:
lo prenderò alla Feltrinelli di Piazza Garibaldi :yeeh: ci voleva proprio una libreria da quelle parti, per me che prendo il treno tutti i giorni è veramente da :sbav: :puppa:
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mmm, dovrei averli tutti a casa se non sbaglio... grazie mille per le dritte, ti farò sapere se mi saranno piaciuti ;)
Sono libri capitali della letteratura del '900. Kafka è un autore meraviglioso, Camus un grande.
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Kafka è un autore meraviglioso
Il processo :sbav:
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Il processo :sbav:
Ma non era di Biscardi...??? :look:
Ok mi allontano... :brr:
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Il processo :sbav:
ho letto anche "Il Disperso". Libro molto bello, ma gli preferisco Il Processo. Comunque devo leggere "Il Castello", tutti i racconti (che ho già comprato) e "Lettera al padre". Il castello, a detta di molti, è il capolavoro di Kafka :sbav:
Post unito automaticamente al precedente
Ma non era di Biscardi...??? :look:
Ok mi allontano... :brr:
:asd: :asd: :asd: :rotfl:
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Te l'ho mandato sulla mail in pdf, strunz... :patt: :look:
Mandalo pure a me...
Post unito automaticamente al precedente
mi hai convinto, lo compro :sisi:
Ma state tutti quanti a patane?
Prendilo in biblioteca, sei pure incentivato a finirlo entro un mese...
-
Ma state tutti quanti a patane?
Prendilo in biblioteca, sei pure incentivato a finirlo entro un mese...
ne siamo sei in famiglia, temo che non ce la faremmo a finirlo di leggere tutti in un mese... :asd:
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ne siamo sei in famiglia, temo che non ce la faremmo a finirlo di leggere tutti in un mese... :asd:
Ma non hai una famiglia in cui ognuno si fa i cazzi suoi?
Mia mamma si sta ancora leggendo un fascicolo di suor germana che le regalai anni fa. :look:
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Ma non hai una famiglia in cui ognuno si fa i cazzi suoi?
Mia mamma si sta ancora leggendo un fascicolo di suor germana che le regalai anni fa. :look:
ieri per il suo compleanno le ho regalato l'ultimo libro di Camilleri, che poi appena finirà passerà a una mia sorella che poi a sua volta lo passerà all'altra sorella, e poi basta perchè a me, mio fratello e mio padre Camilleri fa cacare :mangia:
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ieri per il suo compleanno le ho regalato l'ultimo libro di Camilleri, che poi appena finirà passerà a una mia sorella che poi a sua volta lo passerà all'altra sorella, e poi basta perchè a me, mio fratello e mio padre Camilleri fa cacare :mangia:
Al posto di comprare libri, paga me e ti intrattengo 2/6 (semplificando 1/3... :look:) della comitiva...
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Al posto di comprare libri, paga me e ti intrattengo 2/6 (semplificando 1/3... :look:) della comitiva...
no grazie, l'ho già letto Il laureato :zzz:
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Shopping alla Mondadori, acquistati: 1) F.Kafka - Lettera al padre 2) F.Kafka -
Il castello 3) W.J. Goethe - I dolori del giovane Werther 4) J.Joyce -
Gente di Dublino 5) F.M. Dostoevskij - Memorie dal Sottosuolo
Ordinato: F.M. Dostoevskij - I fratelli Karamà zov, edizione Bompiani con testo a fronte russo. E fra pochi giorni, si spera, ordinerò il Teatro ed.integrale di W.Shakespeare.
Ps ho ricevuto un buono libro per il mio compleanno, per questo ho investito così tanto :sisi: :look: :sisi: :look: :peppe: :truz:
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Ordinato: F.M. Dostoevskij - I fratelli Karamà zov, edizione Bompiani con testo a fronte russo.
:tafazzi:
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Ho letto il Satyricon di Petronio e devo dire che è un libro simpatico,anche se mi aspettavo qualcosa di più,comunque la cena di Trimalchione è davvero apprezzabile.
P.S. I Romani erano dei pervertiti :sisi:
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Ho letto il Satyricon di Petronio e devo dire che è un libro simpatico,anche se mi aspettavo qualcosa di più,comunque la cena di Trimalchione è davvero apprezzabile.
io ho visto il film :look:
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:tafazzi:
:asd: :asd: :asd:
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Ho letto il Satyricon di Petronio
Io al liceo ci sfottevo la professoressa. :sbav:
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I miei titoli:
Women - C.Bukowski;
Fight Club - C.Palhniuk;
Opus Pistorium - H.Miller;
Bastogne - E.Brizzi;
Ask the Dust - J.Fante
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mi hanno regalato "la guerra civile fredda": spettacolare come pensavo, stanotte (dalle 3 alle 4) ho cominciato a leggere la prima parte (la trascrizione del monologo di decameron, che ho visto l'anno scorso): non riucio a smettere di leggere e di ridere. non credo adesso in Italia ci sia un genio di questo calibro: è la differenza tra l'autore satirico e molti comici (anche bravi, come i guzzanti). luttazzi ha ars e ingenium, una consapevolezza dei mezzi artistici davvero incredibile, una intelligenza e una cultura quasi imbarazzanti per l'ascoltatore.. :peppe:
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mi hanno regalato "la guerra civile fredda": spettacolare come pensavo, ieri ho cominciato a leggere la prima parte (la trascrizione del monologo di decameron, che ho visto l'anno scorso). non credo adesso in Italia ci sia un genio di questo calibro: è la differenza tra l'autore satirico e molti comici (anche bravi, come i guzzanti). luttazzi ha ars e ingenium, una consapevolezza dei mezzi artistici davvero incredibile, un intelligenza e una cultura quasi imbarazzanti per l'ascoltatore.. :peppe:
io devo assolutamente comprarlo, Luttazzi è uno dei pochi che ha la mia stima incondizionata :look:
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guarda, è stupendo, senza parole. c'è il monologo di decameron che portò l'anno scorso nei teatri e disperavo di trovare.. ieri erano le 3 di notte quando ho iniziato a leggerlo e non riuscivo a trattenere le risate. divino.
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a me hanno regalato "Preludio alla fondazione" e "Ciclo della fondazione" di Asimov (:love:) e "La bellezza e l'inferno" di Saviano. finiti questo leggerò "La versione di Barney" e i titoli suggeriti da cristianoronaldo feat. micoste :look:
ci sentiamo tra un annetto per le recensioni :ciao:
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Le metamorfosi di Ovidio.
:sbav:
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Le metamorfosi di Ovidio.
:sbav:
è bellissima la prefazione di calvino alle metamorfosi, che trovi nell'edizione einaudi: si chiama "gli indistinti confini".
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Awwa ... Immagino.
Merci
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Dopo aver letto Il Maledetto United di David Peace e Alta Fedeltà di Nick Hornby procedo con
- Tutto per una ragazza, Hornby
- La banda dei brocchi, Coe
- L'ombra del vento, Zafon
e dovrei comprare anche La casa del Sonno di Coe che è una vita che voglio leggerlo.
:ciao:
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Dopo aver letto Il Maledetto United di David Peace
Stanno facendo il film :look:
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Stanno facendo il film :look:
E' già uscito in Inghilterra e Spagna...esce a metà febbraio in Italia...e secondo te che sto aspettan? :sbav:
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Joseph Conrad: Cuore di tenebra :sbav:
Il film già l'hanno fatto :sbav:
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Libri acquistati dal 25 Dicembre 2009: Balzac - Eugenie Grandet; Cechov - Capolavori; Dostoevskij - I fratelli Karamazov; Erasmo - Elogio della follia; Goethe - I dolori del giovane Werther; Gogol' - Anime morte; Hugo - Notre-Dame de Paris; Joyce - Ulisse; Kafka - Il Castello; Leopardi - Operette morali; Mann - La morte a Venezia, Cane e pastore, Tristano, Tonio Kroger; Nietzsche - Al di là del Bene e del Male, Così parlo Zarahustra, Saggi sulle tragedie greche; Platone - La repubblica
In più, fra pochi giorni, devo andare a ritirare La Divina Commedia, Il decameron, Il canzoniere e I Canti (di Leopardi).
In queste "vacanze" ho letto: Lettera al Padre di Kafka ( :sbav: :sbav:) e La fattoria degli animali di Orwell ( :sbav:) e mi mancano poche pagine per finire il 2° volume di Proust ( :sbav: :sbav: :sbav:)
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Libri acquistati dal 25 Dicembre 2009: Balzac - Eugenie Grandet; Cechov - Capolavori; Dostoevskij - I fratelli Karamazov; Erasmo - Elogio della follia; Goethe - I dolori del giovane Werther; Gogol' - Anime morte; Hugo - Notre-Dame de Paris; Joyce - Ulisse; Kafka - Il Castello; Leopardi - Operette morali; Mann - La morte a Venezia, Cane e pastore, Tristano, Tonio Kroger; Nietzsche - Al di là del Bene e del Male, Così parlo Zarahustra, Saggi sulle tragedie greche; Platone - La repubblica
In più, fra pochi giorni, devo andare a ritirare La Divina Commedia, Il decameron, Il canzoniere e I Canti (di Leopardi).
In queste "vacanze" ho letto: Lettera al Padre di Kafka ( :sbav: :sbav:) e La fattoria degli animali di Orwell ( :sbav:) e mi mancano poche pagine per finire il 2° volume di Proust ( :sbav: :sbav: :sbav:)
alla faccia del bicarbonato di sodio. :clap:
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Libri acquistati dal 25 Dicembre 2009: Balzac - Eugenie Grandet; Cechov - Capolavori; Dostoevskij - I fratelli Karamazov; Erasmo - Elogio della follia; Goethe - I dolori del giovane Werther; Gogol' - Anime morte; Hugo - Notre-Dame de Paris; Joyce - Ulisse; Kafka - Il Castello; Leopardi - Operette morali; Mann - La morte a Venezia, Cane e pastore, Tristano, Tonio Kroger; Nietzsche - Al di là del Bene e del Male, Così parlo Zarahustra, Saggi sulle tragedie greche; Platone - La repubblica
In più, fra pochi giorni, devo andare a ritirare La Divina Commedia, Il decameron, Il canzoniere e I Canti (di Leopardi).
In queste "vacanze" ho letto: Lettera al Padre di Kafka ( :sbav: :sbav:) e La fattoria degli animali di Orwell ( :sbav:) e mi mancano poche pagine per finire il 2° volume di Proust ( :sbav: :sbav: :sbav:)
Staje sfunnat e sord :look: Complimenti :patt:
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Staje sfunnat e sord :look: Complimenti :patt:
Mi hanno regalato un buono libri per il mio compleanno :sisi: e poi questi libri qua costano al massimo 10€ (tranne Joyce - l'ho comprato con la guida alla lettura di Melchiori - e Dostoevskij - l'ho comprato nella doppia edizione Russo - Italiano)
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Libri acquistati dal 25 Dicembre 2009: Balzac - Eugenie Grandet; Cechov - Capolavori; Dostoevskij - I fratelli Karamazov; Erasmo - Elogio della follia; Goethe - I dolori del giovane Werther; Gogol' - Anime morte; Hugo - Notre-Dame de Paris; Joyce - Ulisse; Kafka - Il Castello; Leopardi - Operette morali; Mann - La morte a Venezia, Cane e pastore, Tristano, Tonio Kroger; Nietzsche - Al di là del Bene e del Male, Così parlo Zarahustra, Saggi sulle tragedie greche; Platone - La repubblica
In più, fra pochi giorni, devo andare a ritirare La Divina Commedia, Il decameron, Il canzoniere e I Canti (di Leopardi).
In queste "vacanze" ho letto: Lettera al Padre di Kafka ( :sbav: :sbav:) e La fattoria degli animali di Orwell ( :sbav:) e mi mancano poche pagine per finire il 2° volume di Proust ( :sbav: :sbav: :sbav:)
I russi li adoro, Dostoevskij e Checov su tutti, sono con Camus i miei scrittori preferiti. Avevo anche accarezzato l'idea di imparare il russo da autodidatta per leggerli in lingua madre ma ho rinunciato quasi subito. Ne ho letti alcuni dei titoli che proponi, tra quelli per i quali mi posso esprimere l'unico che mi ha deluso è Mann. Però era "La montagna incantata". Un piacere enorme quando lessi in "Pulp!" Bukowski che faceva dire a Celine che Mann commette un grande errore, crede che la noia sia arte...
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I russi li adoro, Dostoevskij e Checov su tutti, sono con Camus i miei scrittori preferiti. Avevo anche accarezzato l'idea di imparare il russo da autodidatta per leggerli in lingua madre ma ho rinunciato quasi subito. Ne ho letti alcuni dei titoli che proponi, tra quelli per i quali mi posso esprimere l'unico che mi ha deluso è Mann. Però era "La montagna incantata". Un piacere enorme quando lessi in "Pulp!" Bukowski che faceva dire a Celine che Mann commette un grande errore, crede che la noia sia arte...
letto qualche mese fà , sublime.
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In questi giorni ho letto La Mite di Dostoevskji, che è davvero un bel racconto, e l'Otello, L'Amleto e Romeo e Giulietta di William, a mio avviso tra questi il migliore è l'Otello :sisi:
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I russi li adoro, Dostoevskij e Checov su tutti, sono con Camus i miei scrittori preferiti. Avevo anche accarezzato l'idea di imparare il russo da autodidatta per leggerli in lingua madre ma ho rinunciato quasi subito. Ne ho letti alcuni dei titoli che proponi, tra quelli per i quali mi posso esprimere l'unico che mi ha deluso è Mann. Però era "La montagna incantata". Un piacere enorme quando lessi in "Pulp!" Bukowski che faceva dire a Celine che Mann commette un grande errore, crede che la noia sia arte...
Mann lo leggerò fra poco... Non posso esprimere un giudizio. Io avrei intenzione di studiare Lingue e leteratura all'Università (Russo e francese...). Di Camus ho letto Lo Straniero... Gran bel libro :love:
Post unito automaticamente al precedente
In questi giorni ho letto La Mite di Dostoevskji, che è davvero un bel racconto, e l'Otello, L'Amleto e Romeo e Giulietta di William, a mio avviso tra questi il migliore è l'Otello :sisi:
Prima finirà La recerche di Proust e poi inzierò a leggere Shakespeare (devo comprare le edizioni curate da Melchiore) e finire la bibliografia di Feodor :look:
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letto qualche mese fà , sublime.
Dobbiamo dare atto agli Americani di essere gli unici al mondo ad avere(avuto) il coraggio di pubblicare scrittori emarginati, anti-accademici e rivoluzionari.
Il grande Bukowski, ad esempio, neanche laureato, postino e vagabondo ubriacone.
Da leggere assolutamente i suoi racconti in ‘Storie di ordinaria follia’ e ‘Compagno di sbronze’
e il primo romanzo ‘Post Office’.
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Dobbiamo dare atto agli Americani di essere gli unici al mondo ad avere(avuto) il coraggio di pubblicare scrittori emarginati, anti-accademici e rivoluzionari.
Il grande Bukowski, ad esempio, neanche laureato, postino e vagabondo ubriacone.
Da leggere assolutamente i suoi racconti in ‘Storie di ordinaria follia’ e ‘Compagno di sbronze’
e il primo romanzo ‘Post Office’.
letto appena dopo pulp, per la seconda volta. abbozzai anche una recensione qui da qualche parte, fenomenale.
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Anche io letto Pulp e Post Office di Bukowsky, geniale.
Andai a vedere anche Alessandro Aber a teatro che faceva la sua parte :look:
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Allora leggetevi John Fante, che scrive dannatamente meglio del vecchio Charles!
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:look:
Bandini fu una delle maggiori influenze(dichiarate) del Bukowski.
Però il ‘dannatamente meglio’ non mi sento di sostenerlo appieno.
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:look:
Bandini fu una delle maggiori influenze(dichiarate) del Bukowski.
Però il ‘dannatamente meglio’ non mi sento di sostenerlo appieno.
E Fante deve anche la sua notorietà a Bukowski, anche se non credo ne abbia potuto approfittare tanto. Comunque, io non credo che Bukowski sia un grande scrittore, mi divertiva leggerlo per l'assurdità delle cose che scriveva, ma quando poi lessi la prima delle tante cose di Fante che mi sono divertito a leggere, ho notato una grande differenza. Per me sono due livelli completamente distinti, Bukowski è amatoriale, Fante è un signor scrittore.
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Ho letto le "Notti bianche" e voglio morire :pianto: :asd:
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Dobbiamo dare atto agli Americani di essere gli unici al mondo ad avere(avuto) il coraggio di pubblicare scrittori emarginati, anti-accademici e rivoluzionari.
Il grande Bukowski, ad esempio, neanche laureato, postino e vagabondo ubriacone.
Da leggere assolutamente i suoi racconti in ‘Storie di ordinaria follia’ e ‘Compagno di sbronze’
e il primo romanzo ‘Post Office’.
bravo, ma quello che non mi piace di bukowski è che la sua coscienza di grandezza artistica supera di troppo il suo effettivo valore...
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Dobbiamo dare atto agli Americani di essere gli unici al mondo ad avere(avuto) il coraggio di pubblicare scrittori emarginati, anti-accademici e rivoluzionari.
Il grande Bukowski, ad esempio, neanche laureato, postino e vagabondo ubriacone.
Da leggere assolutamente i suoi racconti in ‘Storie di ordinaria follia’ e ‘Compagno di sbronze’
e il primo romanzo ‘Post Office’.
Parole grosse.....ce ne sono anche nella letteratura europea.
Basti pensare a Jaroslav Hasek, l'autore del Buon Soldato Shevik, un rivoluzionario, ubriacone, anarchico, galeotto che ha scritto uno dei libri più belli della storia della letteratura, altro che bukowski
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Parole grosse.....ce ne sono anche nella letteratura europea.
Basti pensare a Jaroslav Hasek, l'autore del Buon Soldato Shevik, un rivoluzionario, ubriacone, anarchico, galeotto che ha scritto uno dei libri più belli della storia della letteratura, altro che bukowski
Bukowski comunque era un finto duro. A detta della Pivano, smise di bere birra e passò al vino perché se no doveva interrompere il lavoro troppo spesso per andare a pisciare. E comunque ci sono altri esempi di scrittori del genere, si pensi anche allo stesso Celine il cui stile viene saccheggiato dagli autori della beat generation. I quali autori, per quello che ho letto, sono ampiamente sopravvalutati secondo me. Miller, Bukowski, Kerouac, lo stesso Hemingway, nessuno di loro mi entusiasma più di tanto (mi manca però Spoon River da leggere) e secondo me nessuno di loro possiede l'abilità di Fante. Secondo me la maggior parte del successo di questa ondata è dovuta allo spirito di ribellione piuttosto che alla qualità delle opere.
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bravo, ma quello che non mi piace di bukowski è che la sua coscienza di grandezza artistica supera di troppo il suo effettivo valore...
Pura verità …
Ma lui probabilmente è cosciente anche di questo.
Nondimeno il suo stile ‘amatoriale’ può rappresentare una porta verso i grandi della letteratura statunitense.
Parole grosse.....ce ne sono anche nella letteratura europea.
Basti pensare a Jaroslav Hasek
mmm sei un rigido 'calvinista'… :asd:
Converrai di aver citato un’eccezione che, comunque, per farsi pubblicare dovette uscire dal movimento anarchico.
Bukowski comunque era un finto duro. A detta della Pivano, smise di bere birra e passò al vino perché se no doveva interrompere il lavoro troppo spesso per andare a pisciare.
:love: Un duro sarebbe passato all'acqua :rotfl:
E comunque ci sono altri esempi di scrittori del genere, si pensi anche allo stesso Celine.
Cmq ...Bardamu era un dottore.
:sisi:
autori della beat generation. I quali autori, per quello che ho letto, sono ampiamente sopravvalutati secondo me. Miller, Bukowski, Kerouac, lo stesso Hemingway, nessuno di loro mi entusiasma più di tanto.
Un attimo però... Henry Miller insieme a Celine è un influenza dei beat, Hemingway neanche quello, lo stesso Bukowski è più un ‘punk’ se vogliamo, che beat.
E fuori dubbio che quest’ultimo va ammirato per la sua disarmante schiettezza, e che rispetto anche solo agli autori suddetti non regge il confronto.
Poi ci sono i gusti…
A me piace più ‘Tropico del cancro’ che ‘Chiedi alla polvere’ ad esempio.
:look:
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Celine era un dottore, ma era soprattutto uno stronzo.
Poi si, parlo di beat e dintorni. Di Fante mi dispiace che non abbia scritto il capolavoro, ma il suo modo di scrivere è per me eccezionale. E' un discorso particolare, perché non sto parlando della singola opera, ma dell'autore. Fante per me è uno che può essere annoverato tra i più grandi, eppure non trovo nessuna sua opera che possa essere annoverata tra le più grandi opere.
Miller è l'unico che ho digerito un po' di più ma ho avuto sempre la sensazione di leggere una copia di Celine.
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a me che sono avversario ostico della prosa, ha colpito e continua a colpire (sono alla quarta lettura) "non si muore tutte le mattine" di vinicio capossela. lo cito perché ha chiare influenze da questi autori, ma è davvero strepitoso. capolavoro assoluto (e per dirlo io, che nei giudizi letterari ho il braccino...).
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a me che sono avversario ostico della prosa, ha colpito e continua a colpire (sono alla quarta lettura) "non si muore tutte le mattine" di vinicio capossela. lo cito perché ha chiare influenze da questi autori, ma è davvero strepitoso. capolavoro assoluto (e per dirlo io, che nei giudizi letterari ho il braccino...).
Venne a Lettere (all'epoca vivevo a Napoli) a presentare il libro, fu divertente, fece un paio di battute, un deficiente tra coloro che erano in sala gli urlò "cantaci una canzone", ed ero proprio in convinto nel leggerlo. Andai in libreria, guardai la copertina, girai il libro, vidi che stava 16 euro, posai il libro ed uscii dalla libreria...
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Venne a Lettere (all'epoca vivevo a Napoli) a presentare il libro, fu divertente, fece un paio di battute, un deficiente tra coloro che erano in sala gli urlò "cantaci una canzone", ed ero proprio in convinto nel leggerlo. Andai in libreria, guardai la copertina, girai il libro, vidi che stava 16 euro, posai il libro ed uscii dalla libreria...
poi dici queste cose e mi convinco ca si proprio o frat e stefano.. :look:
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Venne a Lettere (all'epoca vivevo a Napoli) a presentare il libro, fu divertente, fece un paio di battute, un deficiente tra coloro che erano in sala gli urlò "cantaci una canzone", ed ero proprio in convinto nel leggerlo. Andai in libreria, guardai la copertina, girai il libro, vidi che stava 16 euro, posai il libro ed uscii dalla libreria...
ora costa 8 euro nell'edizione universale economica feltrinelli... te lo consiglierei anche a 16 comunque, davvero. imperdibile. a me piace anche come cantautore (almeno dal ballo di s. vito in poi), ma come scrittore è troppo superiore (e si può dire che senza non si capiscono molto gli ultimi dischi: per es., a me prima di leggere questo libro, "ovunque proteggi" non diceva molto, adesso è il mio disco preferito). e poi pratica un genere, l'antiromanzo, troppo poco diffuso da noi. spero ne pubblichi presto un altro.
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ora costa 8 euro nell'edizione universale economica feltrinelli... te lo consiglierei anche a 16 comunque, davvero. imperdibile. a me piace anche come cantautore (almeno dal ballo di s. vito in poi), ma come scrittore è troppo superiore (e si può dire che senza non si capiscono molto gli ultimi dischi: per es., a me prima di leggere questo libro, "ovunque proteggi" non diceva molto, adesso è il mio disco preferito). e poi pratica un genere, l'antiromanzo, troppo poco diffuso da noi. spero ne pubblichi presto un altro.
A me piace molto come cantautore, e mi piace molto il modo in cui scrive i testi, quindi ero già intenzionato a leggerlo, prima o poi, aspettavo solo che uscisse in economica... :asd:
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Ho letto "Memorie dal sottuosolo",sempre di Dostoevskij, e devo dire che è un gran bel libro che inizialmente è un pò pesante,ma che col passare delle pagine ti prende sempre di più.Il personaggio principale,che è anonimo,mi ricorda molto Zeno Cosini,un pò per i ragionamenti e un pò perchè è un uomo viscido,comunque consiglio vivamente di leggerlo.
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Ho letto La difesa di Luzin di Nabokov su consiglio di Stefano Micoste. Quando ho voglia vi scrivo un papiello di stronzate, intanto ve lo consiglio vivamente. :look:
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"Povera gente" è il primo romanzo di Dostoevskij ed è un romanzo epistolare,(genere che solitamente detesto),che narra dell'amore tra Makar Devjuskin e Varvara Dobrolojeva,il primo è un uomo sulla quarantina che lavora come funzionario,mentre la seconda è una donna sui vent'anni che vive in condizioni difficili.Sebbene sia il primo romanzo di Fedor,che lo compose a soli 25 anni,questo romanzo appare maturo è apprezzabile e fu accolto benissimo dalla critica dell'epoca,ovviamente non è paragonabile ai grandi capolavori del maestro,ma è comunque che consiglierei :sisi:.
P.S. Mi sto sfondando di Dosteovskij perchè a Natale mia madre ha pensato bene di regalarmi 6 libri del suddetto.
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Addio a Salinger, una vita misteriosa tra "Il giovane Holden" e tanto silenzio
NEW YORK - J. D. Salinger è morto oggi a Cornish, New Hampshire, la cittadina dove ha trascorso gran parte della sua vita appartatissima. Aveva 91 anni. L'autore del Giovane Holden, lo scrittore che col suo romanzo - uscito nel 1951 - ha rappresentato in mito per diverse generazioni di giovani, resterà per sempre un simbolo di ribellione, di inquietudine, per chi sta per attraversare la "linea d'ombra" tra l'infanzia e l'età adulta. Un mito alimentato anche grazie alla sua esistenza misteriosa; all'alone di segretezza, quasi di leggenda, che la sua incredibile riservatezza creò attorno a lui.
Pochissime infatti, nel corso dei decenni, le informazioni sulla sua attività di scrittore. E ancora meno sulla sua vita privata. Quel che è certo è che Jerome David Salinger nacque a New York nel gennaio del 1919. Che partecipò alla Seconda guerra mondiale, prendendo parte anche allo sbarco in Normandia. E nel 1953, due anni dopo l'exploit dovuto alla pubblicazione del suo libro più celebre, si spostò dalla Grande Mela al New Hampshire. Cominciando una reclusione volontaria che si è conclusa solo con la sua morte. Nel 1955 sposò una studentessa, Claire Douglas, da cui ebbe due figli, Margaret e Matt, e dalla quale fu lasciato nel 1966.
Queste sono tra le poche notizie disponibili su di lui. Negli ultimi cinquant'anni, infatti, lo scrittore ha rilasciato pochissime interviste. Una, nel 1953, a una studentessa per la pagina scolastica The Daily Eagle di Cornish, un'altra, nel 1974, al New York Times. Non si ricordano sue apparizioni pubbliche. E dal 1965 - anno in cui sulla rivista
New Yorker apparve il suo ultimo racconto - non ha mai pubblicato nulla. Esiste però una sorta di leggenda, messa in giro da persone vicine al suo agente, sull'esistenza di una cassaforte piena di manoscritti inediti che avrebbero dovuto essere pubblicati dopo la sua morte.
Nell'attesa di sciogliere questo mistero, di Salinger restano le opere pubblicate. A partire, naturalmente, dal romanzo che gli ha dato fama eterna: Il giovane Holden (titolo originale Catcher in the Rye), appunto. Un romanzo di formazione anomalo, la crisi precoce di un ragazzino di buona famiglia, insofferente a tutto, raccontata in presa diretta. Un eroe anomalo, il suo, un disadattato di lusso con cui tanti adolescenti, in tutto il mondo, non hanno potuto non identificarsi. Tra gli altri suoi lavori, vanno ricordati Alzate l'architrave carpentieri, I nove racconti e Franny e Zooey. Tutti all'insegna del disagio esistenziale.
Un disagio che, probabilmente, spiega gli eccessi di riservatezza di Salinger. Che nell'era dei mass media e delle esistenze celebri sbattute sulle pagine dei giornali assume una valenza quasi eroica. E infatti lui, per difenderla, non esitò ad andare in tribunale, negli anni Ottanta, per impedire la pubblicazione di una sua biografia. "Mi occupo di narrativa", disse al giudice, e poco altro. Prima di tornare al suo esilio volontario.
E niente, Il Giovane Holden è senz'altro il libro a cui sono più legata in assoluto.
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Che uomo misterioso, degno veramente di essere un personaggio letterario...chissà se veramente adesso riusciranno a mettere le mani sui suoi manoscritti degli ultimi 50 anni.
Pace all'anima sua.
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Addio a Salinger, una vita misteriosa tra "Il giovane Holden" e tanto silenzio
Ahhh... Quindi è morto pure Pynchon?
Effettivamente qualcuno pensa che questi due misteriosi autori siano in realtà una sola persona…
Due facce della stessa medaglia.
Detto che Thomas Pynchon è uno dei massimi esponenti del ‘post-moderno’ e ‘L’arcobaleno delle gravità ’ un bel mattoncino caleidoscopico di eventi surreali.
Di Salinger vorrei sottolineare i bellissimi racconti.
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Addio a Salinger, una vita misteriosa tra "Il giovane Holden" e tanto silenzio
stavo per postarlo io ma vedo che mi hai anticipato... bellissimo Il giovane Holden, uno dei libri che ho amato di più.
riposi in pace.
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stavo per postarlo io ma vedo che mi hai anticipato... bellissimo Il giovane Holden, uno dei libri che ho amato di più.
riposi in pace.
Quoto,veramente un libro stupendo.
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Micoste, ma pigl'o ngul tu e o genoa... :wall:
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Micoste, ma pigl'o ngul tu e o genoa... :wall:
La difesa di Luzin non ti è piaciuto? :look:
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Da qualche mese ho tra le mani ‘Mentre Morivo’ Di William Faulkner….Il narratore delle famiglie del profondo sud … Dell’immaginaria contea di Yoknapatawpha… Un autore modernissimo e antichissimo allo stesso tempo e forse il più europeo dei narratori americani.
‘L’Urlo e il Furore’ (del 1929) presentava una storia raccontata da quattro personaggi diversi (grande la prima parte col ritardato Benjy), e balzò subito tra i miei preferiti.
Questo romanzo (1930) va ancora oltre…
La tecnica del flusso di coscienza è applicata ad una struttura in brevissimi capitoli con i monologhi intrecciati dei 15 personaggi(il folle c’è), i quali raccontano in modo sbilenco la storia della famiglia Bundren che prende ‘forma’ lentamente e a singhiozzi come un puzzle su un tavolo di una bettola alcolica.
(In verità ho riletto alcune parti per capire bene e poco alla volta lo sto rileggendo tutto).
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Mi accingo a leggere i Fratelli Karamazov,auguratemi buona fortuna :asd:,intanto mi sono dilettato nella lettura del Sosia,sempre di Fedor :look:, e devo dire che in qualche modo anticipa le tematiche di Pirandello,riguardo il tema della maschera,e che si incentra sulla pazzia di Goljadkin,che è un incrocio tra l'uomo del sottosuolo,che autodistrugge il proprio io, e Myskin.
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Mi accingo a leggere i Fratelli Karamazov,auguratemi buona fortuna :asd:,intanto mi sono dilettato nella lettura del Sosia,sempre di Fedor :look:, e devo dire che in qualche modo anticipa le tematiche di Pirandello,riguardo il tema della maschera,e che si incentra sulla pazzia di Goljadkin,che è un incrocio tra l'uomo del sottosuolo,che autodistrugge il proprio io, e Myskin.
A me i demoni sono piaciuti di più, comunque un gran bel libro, in particolare la storia del grande inquisitore!
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A me i demoni sono piaciuti di più, comunque un gran bel libro, in particolare la storia del grande inquisitore!
I demoni è un gran libro,però ha un difetto;fino all'entrata in scena di Stravoghin è un pò lento :sisi:
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I demoni è un gran libro,però ha un difetto;fino all'entrata in scena di Stravoghin è un pò lento :sisi:
è vero. comunque io ho sempre trovato assurdo che dopo tutte quelle pagine ancora non veniva neanche menzionato il protagonista!
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è vero. comunque io ho sempre trovato assurdo che dopo tutte quelle pagine ancora non veniva neanche menzionato il protagonista!
Il bello è proprio quello,l'aria di mistero che avvolge Stravoghin,che in fondo merita quella attesa,visto che è un personaggio davvero speciale.
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Il bello è proprio quello,l'aria di mistero che avvolge Stravoghin,che in fondo merita quella attesa,visto che è un personaggio davvero speciale.
:sisi:
Mi viene voglia di rileggerlo..
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:sisi:
Mi viene voglia di rileggerlo..
Guarda,anche io vorrei rileggere i Demoni,l'Idiota e Delitto e Castigo,però non riproverei le emozioni che mi hanno travolto la prima volta che li ho letti,quindi un pò si perderebbe quella poesia che è presente nei miei ricordi;diciamo che sono contro la rilettura di un libro.
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A me i demoni sono piaciuti di più, comunque un gran bel libro, in particolare la storia del grande inquisitore!
fedor ti amo :love:
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Guarda,anche io vorrei rileggere i Demoni,l'Idiota e Delitto e Castigo,però non riproverei le emozioni che mi hanno travolto la prima volta che li ho letti,quindi un pò si perderebbe quella poesia che è presente nei miei ricordi;diciamo che sono contro la rilettura di un libro.
Io non lo so. A rileggerlo non perdo le sensazioni della prima volta, ma posso andare più a fondo, poi una cosa letta cinque anni fa e letta ora è diversa.
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Io non lo so. A rileggerlo non perdo le sensazioni della prima volta, ma posso andare più a fondo, poi una cosa letta cinque anni fa e letta ora è diversa.
Ah certo, a volte non si ha la maturità per capire certi testi,comunque è una cosa soggettiva,io non mi trovo a rileggere un libro,magari rileggo qualche passaggio,ma non tutto il libro!
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Io non lo so. A rileggerlo non perdo le sensazioni della prima volta, ma posso andare più a fondo, poi una cosa letta cinque anni fa e letta ora è diversa.
:sisi: :sisi: io ogni 10 libri devo rileggere il maestro e margherita (perche' il primo amore non si scorda mai e poi ogni volta e' piu bello)
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:sisi: :sisi: io ogni 10 libri devo rileggere il maestro e margherita (perche' il primo amore non si scorda mai e poi ogni volta e' piu bello)
A me non è piaciuto molto,come mai ti è tanto caro?
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A me non è piaciuto molto,come mai ti è tanto caro?
rileggilo ... l'idea di base ... il racconto ... quel libro e' tutto ... e' poesia e' amore e' magia e' dio e il diavolo FAN TA STI CO
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rileggilo ... l'idea di base ... il racconto ... quel libro e' tutto ... e' poesia e' amore e' magia e' dio e il diavolo FAN TA STI CO
Marcè,l'ho letto poco tempo fa,non è passato nemmeno un anno,forse è troppo fantastico per i miei gusti,visto che sono molto realista e pragmatico.
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Marcè,l'ho letto poco tempo fa,non è passato nemmeno un anno,forse è troppo fantastico per i miei gusti,visto che sono molto realista e pragmatico.
ma se ti fermi ad un primo approccio sembra fantastico ma è molto piu aderente alla realta di quanto possa sembrare ... woland potrebbe essere chiunque
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ma se ti fermi ad un primo approccio sembra fantastico ma è molto piu aderante alla relata di quanto possa sembrare ... woland potrebbe essere chiunque
Wooland e quel gatto di merda come li schifavo :rotfl: :rotfl:.Comunque alla fine non mi è piaciuto molto perchè è troppo allegorico e poi è più un romanzo di critica verso la dittatura sovietica,piuttosto che un romanzo introspettivo.
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Wooland e quel gatto di merda come li schifavo :rotfl: :rotfl:.Comunque alla fine non mi è piaciuto molto perchè è troppo allegorico e poi è più un romanzo di critica verso la dittatura sovietica,piuttosto che un romanzo introspettivo.
il lato di woland e i funzionari .. ma la storia del maestro e margherita ??? poeeesia (quando margherita si trasforma e vola su mosca e la cameriera ... no e' tropp bell)
behlemot e' il mio personaggio di romanzi preferito
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il lato di woland e i funzionari .. ma la storia del maestro e margherita ??? poeeesia (quando margherita si trasforma e vola su mosca e la cameriera ... no e' tropp bell)
behlemot e' il mio personaggio di romanzi preferito
Eh si,bella quella parte :sisi:,comunque un giorno lo rielggerò,magari quando sarò più maturo :sisi:
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Eh si,bella quella parte :sisi:,comunque un giorno lo rielggerò,magari quando sarò più maturo :sisi:
:sisi:
e poi mi dirai ...
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:sisi:
e poi mi dirai ...
:ok:!Comunque è un piacere parlare con qualcuno di letteratura :love:
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:ok:!Comunque è un piacere parlare con qualcuno di letteratura :love:
con me sfondi una porta aperta ... mi sono dato una missione ... mi devo sciroppare tutti i classici ora sono uscito da conrad (la linea d'ombra - cuore di tenebra) ... ti diro' c'e' mooooolto di meglio
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:ok:!Comunque è un piacere parlare con qualcuno di letteratura :love:
Leggevo con interesse, ho sempre sentito parlar bene del Maestro e Margherita, e me lo sono sempre voluto "stipare". Chissà se mai deciderò di leggerlo...
Intanto, rimanendo in tema russi, uno dei mie romanzi preferiti ed in assoluto il mio personaggio preferito è Oblomov. Lo consiglio, la pigrizia allo stato estremo!
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con me sfondi una porta aperta ... mi sono dato una missione ... mi devo sciroppare tutti i classici ora sono uscito da conrad (la linea d'ombra - cuore di tenebra) ... ti diro' c'e' mooooolto di meglio
Ua,io ho la tua stessa missione :love: :love:
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Leggevo con interesse, ho sempre sentito parlar bene del Maestro e Margherita, e me lo sono sempre voluto "stipare". Chissà se mai deciderò di leggerlo...
Intanto, rimanendo in tema russi, uno dei mie romanzi preferiti ed in assoluto il mio personaggio preferito è Oblomov. Lo consiglio, la pigrizia allo stato estremo!
Goncarov :sisi:,devo comprarlo :sisi:!Comunque la letteratura russa è paurosamente bella;Gogol,Turgenev,Nabokov,Cechov,Puskin,oltre a Tolstoj e Dostoevskij,roba da leccarsi i baffi!
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Leggevo con interesse, ho sempre sentito parlar bene del Maestro e Margherita, e me lo sono sempre voluto "stipare". Chissà se mai deciderò di leggerlo...
Intanto, rimanendo in tema russi, uno dei mie romanzi preferiti ed in assoluto il mio personaggio preferito è Oblomov. Lo consiglio, la pigrizia allo stato estremo!
non ti negare questa gioia vattelo a leggere immediatamente
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A me i demoni sono piaciuti di più, comunque un gran bel libro, in particolare la storia del grande inquisitore!
è dei fratelli karamazov..comunque è il massimo di dostoevskij.
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è dei fratelli karamazov..comunque è il massimo di dostoevskij.
Il Grande inquisitore l'ho letto ieri,perchè sto leggendo i "Fratelli Karamazov",e devo dire che è un passo bellissimo,comunque Alesa mi sta sulle palle :look:
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"I Fratelli Karamazov" è veramente un libro stupendo,non so dire se superiore o meno all' "Idiota",ma mi ha davvero colpito. In questo romanzo il tema principale è la religiosità e appare chiara la dualità tra fede e ateismo,riscontrabile anche nei personaggi;da una parte Smerdjakov,Fedor Pavlovic,Kolja Krasotkin e rappresentano l'ateismo e l'amoralità ,mentre Alesa ,Dmitri e Ivan rappresentano la fede,anche se Ivan e Dimitri inizialmente non sono religiosi, ma lo diventeranno col tempo,capendo che l'uomo può raggiugnere la salvezza solamente attraverso l'espiazione,(tema molto caro a Dostoevskij). Devo dire che la storia è davvero appassionante,narra del parricidio di Fedor Pavlovic,vi dirò solo questo per non rovinarvi la lettura,e ci sono passaggi veramente apprezzabili,come il già citato "Il Grande inquisitore",il dialogo tra Ivan e il diavolo e l'arringa finale. Insomma lo consiglio a tutti, perchè è davvero un capolavoro :love:
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mai letto un autore russo in vita mia.. in compenso ho letto I ragazzi della Via Pal :yeeh: :look:
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"Stato e Rivoluzione" di Lenin :look:
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"Stato e Rivoluzione" di Lenin :look:
Bello, (quasi)anarchico.
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Ho appena cominciato a leggere Storia di Roma, primo volume della Storia d'Italia del grande Montanelli. mi sembra di essere tornato al liceo, con la differenza che al liceo un libro di testo così bello non l'ho mai avuto..
... andai a sfogliare anche tutti gli altri storici e memorialisti romani. E fu come dar vita alla pietra. Di colpo quei protagonisti che a scuola ci hanno presentato mummificati in un atteggiamento, sempre quello, non uomini, ma astratti simboli, persero la loro minerale immobilità , si animarono, si colorarono di sangue, di vizi, di debolezze, di tic, di piccole e grandi manie, insomma diventarono vivi e veri. [...]
Ciò che fa grande la storia di Roma non è che sia stata fatta da uomini diversi da noi, ma che sia stata fatta da uomini come noi. Essi non avevano nulla di soprannaturale. E se lo avessero avuto, a noi mancherebbero le ragioni di ammirarli. [...]
Credo che il torto più grande che si possa fare a costoro sia quello di sottacere la loro umana verità , come se si temesse di vederli da essa diminuiti. Al contrario. Roma fu Roma non perchè gli eroi della sua storia non abbiano commesso delitti e balordaggini, ma perchè nemmeno i loro delitti e le loro balordaggini, poterono intaccare il suo diritto al primato. [...]
Tutto quello che qui racconto è già stato raccontato. Io spero solo di averlo fatto in una maniera più semplice e cordiale, in uno stile più piano e facilmente accettabile dalla grande messa dei lettori, che attraverso una serie di ritratti che illuminano i protagonisti di una luce più vera, spogliandola dei parametri che ce li nascondevano.
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Bukowski - L'uccello azzurro (http://www.youtube.com/watch?v=upBfVxUkBPo#)
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13 pagine di topic e nessuno che ha manco citato Pennac. Un ottimo motivo a prescindere pe cagnà pur'io nick :look:
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L'ultimo libro che ho letto (tutto) è Primo Nemico di Cosimo Villari. Un libro prestatomi da grinta, che dimostra che, insieme al burgman, vito s'accatt solo cose di un certo ribrezzo.
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L'ultimo libro che ho letto (tutto) è Primo Nemico di Cosimo Villari. Un libro prestatomi da grinta, che dimostra che, insieme al burgman, vito s'accatt solo cose di un certo ribrezzo.
:rofl:
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13 pagine di topic e nessuno che ha manco citato Pennac.
mia madre lo adora, ha letto tutti i suoi libri. prima o poi mi deciderò a leggerne qualcuno pur'io...
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Io pennacchioni l'ho letto tutto :look:
Cominciai perchè mi regalarono, peraltro per pura combinazione, "il paradiso degli orchi" ai miei 18 anni..da allora cominciai a leggere tutto. Andai pure a vedere a teatro "il signor malaussene" con bisio. :look:
P.s. per il piscione: ho preso "l'italia del novecento" di montanelli :sbav: :sbav:
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P.s. per il piscione: ho preso "l'italia del novecento" di montanelli :sbav: :sbav:
:ruoss:
io spero di leggerlo entro un paio d'anni :nuvola:
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Ah, ma tu stai facendo tutta la collana "storia d'italia"? :eek:
Io ti consiglierei di passare alla feltrinelli e prendere direttamente l'italia del novecento. So' tipo 700 pagine, impossibile da portare in treno :doh:
Ah, sta 12euro...prezzo decisamente accessibile per un libro del genere :sisi:
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ehm, ti sei scordato dove lavora mia madre? :asd:
comunque voglio farmela tutta, dall'antica Roma fino all'Italia dell'Ulivo. :smoke:
magari però l'Italia dei Comuni lo salto, quell'epoca l'ho sempre schifata :look:
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Ritornerò a breve a recensire qualcosa,è da troppo che non leggo qualcosa :smoke:
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Finito il IV° volume de "La Recherche" di Proust. In attesa del V°, ho letto Le Notti Bianche del Dosto e sto iniziando "Elogio della Follia" di Erasmo da Rotterdam.
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comunque voglio farmela tutta, dall'antica Roma fino all'Italia dell'Ulivo. :smoke:
Un periodo mi 'nceppai con il caso Moro e lessi varie cose tra cui i notevoli lavori di Sergio Flamigni. :peppe:
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Finito il IV° volume de "La Recherche" di Proust. In attesa del V°, ho letto Le Notti Bianche del Dosto e sto iniziando "Elogio della Follia" di Erasmo da Rotterdam.
Alla ricerca del tempo perduto,il libro più grande del mondo :brr:,3300 pagine,dimmi com'è,che se fa schifo non lo compro!Ti è piaciuto le Notti Bianche?A me faceva commuovere,il personaggio principale mi somiglia tantissimo :pianto: :look:
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ragazzi vorrei leggere un paio di libri in questo periodo, cosa mi consigliate?
romanzi che ti catturano (e non chiedono i soldi del riscatto, cà stamm senza n'eur :brr:). :look:
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2 piccoli belli libelluli sono: 'Lo Straniero' di Camus e 'Il caso di Charles Dexter Ward' di Lovecraft ( :brr: )
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Alla ricerca del tempo perduto,il libro più grande del mondo :brr:,3300 pagine,dimmi com'è,che se fa schifo non lo compro!Ti è piaciuto le Notti Bianche?A me faceva commuovere,il personaggio principale mi somiglia tantissimo :pianto: :look:
Alla ricerca del tempo perduto è uno dei capolavori di sempre della letteratura. Per ricerca linguistica, tema trattato, obiettivo finale è paragonabile alla Divina Commedia ed ai grandi poemi del passato. Tutti dovrebbero leggerlo :sbav: :sbav: :sbav: pagine di intensa emozione, puro piacere, puro ozio petrarchesco :sbav:
Le notti bianche l'ho trovato molto bello. Fin da giovane, in Dostoevskij, è presente quella angoscia esistenziale che si respira in ogni dialogo, in ogni descrizione di paesaggio. Ne Le notti bianche tutto ritorna come prima, ma niente è più come prima. Ognuno è cambiato, ognuno in cuor suo è maturato. Il protagonista, come sempre in Dostoevskij, è l'estremizzazione di un aspetto latente in ogni uomo. Il sognatore non è un personaggio veritiero, ma è un personaggio dove tutti noi possiamo riconoscerci. Perchè in fondo, tutti siamo sognatori. Nastenka è un personaggio fantastico. Me la sposerei. Tutti i personaggi femminili di Dostoevskij sono meravigliosi... Mi innamorai di Sonja, poi diventai pazzo di Aglaja (ci sono rimasto male alla fine... per me Myskin doveva sposarla :love:) e la stessa Nastas'ja mi attirava moltissimo :love:
I personaggi che più mi sono rimasti impressi, però, non sono i protagonisti... Rogozin e Kirillov... :sisi:
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Alla ricerca del tempo perduto è uno dei capolavori di sempre della letteratura. Per ricerca linguistica, tema trattato, obiettivo finale è paragonabile alla Divina Commedia ed ai grandi poemi del passato. Tutti dovrebbero leggerlo :sbav: :sbav: :sbav: pagine di intensa emozione, puro piacere, puro ozio petrarchesco :sbav:
Le notti bianche l'ho trovato molto bello. Fin da giovane, in Dostoevskij, è presente quella angoscia esistenziale che si respira in ogni dialogo, in ogni descrizione di paesaggio. Ne Le notti bianche tutto ritorna come prima, ma niente è più come prima. Ognuno è cambiato, ognuno in cuor suo è maturato. Il protagonista, come sempre in Dostoevskij, è l'estremizzazione di un aspetto latente in ogni uomo. Il sognatore non è un personaggio veritiero, ma è un personaggio dove tutti noi possiamo riconoscerci. Perchè in fondo, tutti siamo sognatori. Nastenka è un personaggio fantastico. Me la sposerei. Tutti i personaggi femminili di Dostoevskij sono meravigliosi... Mi innamorai di Sonja, poi diventai pazzo di Aglaja (ci sono rimasto male alla fine... per me Myskin doveva sposarla :love:) e la stessa Nastas'ja mi attirava moltissimo :love:
I personaggi che più mi sono rimasti impressi, però, non sono i protagonisti... Rogozin e Kirillov... :sisi:
Rogozin è uno dei miei personaggi preferiti,alla fine è l'alter ego di Myskin,ma in fondo sono la stessa persona,comunque tu hai la mia stessa visione dell'amore,per questo volevi che sposasse Aglaja,perchè sei per un amore puro e ideale,ma alla fine Fedor ribalta questa nostra visione e rende Nastasja la più nobile delle creature.Per quanto riguardo Sonja,beh diciamo che non mi ha colpito molto,così come Kirillov,ti dico che in "Delitto e Castigo" ho ammirato molto Raskolinkov e Razumuchin,mentre nei "Demoni" non puoi che amare Stravoghin,tuttavia quelli che mi hanno colpito di più sono Dimitri Karamazov,Rogozin e Myskin.Ah dimenticavo,Nastenka è speciale :love:.Infine,non sono d'accordissimo su quello che dici a proposito del sognatore,perchè la rendi una figura troppo comune,per me il sognatore di Dostoevskji è molto vicino alla figura dell'inetto sveviano,sebbene abbia un animo più nobile e nasconda una profondità di pensiero e sentimentale sconosciuta a uno Zeno Cosini,per esempio.
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allora? che mi consigliate?
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:wall:
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AHAHAHAHAHAH
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:cazzimm:
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Rogozin è uno dei miei personaggi preferiti,alla fine è l'alter ego di Myskin,ma in fondo sono la stessa persona,comunque tu hai la mia stessa visione dell'amore,per questo volevi che sposasse Aglaja,perchè sei per un amore puro e ideale,ma alla fine Fedor ribalta questa nostra visione e rende Nastasja la più nobile delle creature.Per quanto riguardo Sonja,beh diciamo che non mi ha colpito molto,così come Kirillov,ti dico che in "Delitto e Castigo" ho ammirato molto Raskolinkov e Razumuchin,mentre nei "Demoni" non puoi che amare Stravoghin,tuttavia quelli che mi hanno colpito di più sono Dimitri Karamazov,Rogozin e Myskin.Ah dimenticavo,Nastenka è speciale :love:.Infine,non sono d'accordissimo su quello che dici a proposito del sognatore,perchè la rendi una figura troppo comune,per me il sognatore di Dostoevskji è molto vicino alla figura dell'inetto sveviano,sebbene abbia un animo più nobile e nasconda una profondità di pensiero e sentimentale sconosciuta a uno Zeno Cosini,per esempio.
In realtà Dostoevskij ci spiazza tutti. Myskin è così puro, da riuscire ad amare contemporaneamente entrambe le donne (tanto da destare lo stupore nel cognato di Aglaja). L'impossibilità di scegliere lo frega. Stavroghin è un personaggio magico, utopico, chiunque abbia letto I Demoni se ne è innamorato. Non ho ancora letto I Fratelli Karamazov, sarà l'ultima opera che leggerò del Maestro. Il sognatore Dosteovskijano è un concetto estremizzato, ma è comunque un qualcosa in cui noi tutti possiamo specchiarci, almeno in minima parte. Chi di noi non ha sognato? La stessa adolescenza è in parte sogno. Tutti noi siamo stati dei sognatori, ma per fortuna siamo usciti da questa "campana di vetro". Lo stesso Dostoevskij si definiva un sognatore, ma fu subito risvegliato da questo torpore dall'arresto per motivi politici (l'arresto avvenne l'anno dopo la genesi del libro). Il tuo confronto Svevo - Dosto è ottimo e molto pertinente. Il protagonista Dostoevskijano è un inetto, almeno inizialmente. Ma mentre Zeno Cosini è statico, lui è in continuo divenire. Cambia, migliora, uscirà dal suo torpore. L'inetto sveviano non ha una via d'uscita. L'ultimo capitolo del libro ne è una prova evidente e schiacciante.
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allora? che mi consigliate?
Che genere ti appassiona? Amorosi o più riflessivi?
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I fratelli karamazov è il più grande a mio parere, seguito da 'I Demoni' e 'L'idiota'.
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I fratelli karamazov è il più grande a mio parere, seguito da 'I Demoni' e 'L'idiota'.
Freud lo definì il più grande romanzo mai scritto...
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volevo leggere qualcosa di wilde, freud, sta gentaglia cosi :look:
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Freud lo definì il più grande romanzo mai scritto...
Tra i migliori dell'ottocento senza dubbio, insieme a 'Il rosso e il nero' di Stendhal, 'Moby Dick' di Melville e 'Madame Bovary' di Flaubert.
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volevo leggere qualcosa di wilde, freud, sta gentaglia cosi :look:
Hai le idee chiare... :brr:
Di Wilde potresti leggere la sua opere più famosa, ovvero: Il ritratto di Dorian Gray. Qualcosa di Balzac (Eugénie Grandet), Flaubert (Madame Bovary e L'educazione sentimentale), Stendhal (Il rosso e il nero, La Certosa di Parma) Victor Hugo (Notre-Dame de Paris). Passando ai Russi: Gogol' (I racconti pietroburghesi e Anime Morte), Dostoevskij (Delitto e Castigo, I demoni, L'Idiota), Turgenev (Padri e Figli).
Mio consiglio personale: Dostoevskij - Delitto e Castigo. Per iniziare Dostoevskij è meglio di qualsiasi altro suo grande romanzo. Se ti piace potrai leggere i suoi primi scritti giovanili (Le notti Bianche, Memorie del Sottosuolo) e proseguire con i suoi grandi romanzi.
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Tra i migliori dell'ottocento senza dubbio, insieme a 'Il rosso e il nero' di Stendhal, 'Moby Dick' di Melville e 'Madame Bovary' di Flaubert.
Tutti grandi romanzi...
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Hai le idee chiare... :brr:
Di Wilde potresti leggere la sua opere più famosa, ovvero: Il ritratto di Dorian Gray. Qualcosa di Balzac (Eugénie Grandet), Flaubert (Madame Bovary e L'educazione sentimentale), Stendhal (Il rosso e il nero, La Certosa di Parma) Victor Hugo (Notre-Dame de Paris). Passando ai Russi: Gogol' (I racconti pietroburghesi e Anime Morte), Dostoevskij (Delitto e Castigo, I demoni, L'Idiota), Turgenev (Padri e Figli).
Mio consiglio personale: Dostoevskij - Delitto e Castigo. Per iniziare Dostoevskij è meglio di qualsiasi altro suo grande romanzo. Se ti piace potrai leggere i suoi primi scritti giovanili (Le notti Bianche, Memorie del Sottosuolo) e proseguire con i suoi grandi romanzi.
il ritratto di dorian grey l'ho già iniziato a leggere ma poi non ricordo per quale motivo mi fermai, sicuramente in questi giorni lo rileggo e poi passo a qualche libro che mi hai detto tu.
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il ritratto di dorian grey l'ho già iniziato a leggere ma poi non ricordo per quale motivo mi fermai, sicuramente in questi giorni lo rileggo e poi passo a qualche libro che mi hai detto tu.
:yeeh: :ok: :yeeh:
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I fratelli karamazov è il più grande a mio parere, seguito da 'I Demoni' e 'L'idiota'.
A me manca l'Idiota (me lo sono stipato volontariamente) ma tra i Karamazov e i Demoni preferisco di gran lunga questi ultimi, il mio romanzo preferito con lo Straniero di Camus (tra l'altro fu proprio Camus a farmi leggere i Demoni...).
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A me manca l'Idiota (me lo sono stipato volontariamente) ma tra i Karamazov e i Demoni preferisco di gran lunga questi ultimi, il mio romanzo preferito con lo Straniero di Camus (tra l'altro fu proprio Camus a farmi leggere i Demoni...).
L'idiota è fantastico :love: Così come Lo Straniero di Camus... E' il secondo romanzo dove si presenta l'omicidio senza movente... (il primo se non sbaglio dovrebbe essere I sotterranei del Vaticano di A. Gide)
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In realtà Dostoevskij ci spiazza tutti. Myskin è così puro, da riuscire ad amare contemporaneamente entrambe le donne (tanto da destare lo stupore nel cognato di Aglaja). L'impossibilità di scegliere lo frega. Stavroghin è un personaggio magico, utopico, chiunque abbia letto I Demoni se ne è innamorato. Non ho ancora letto I Fratelli Karamazov, sarà l'ultima opera che leggerò del Maestro. Il sognatore Dosteovskijano è un concetto estremizzato, ma è comunque un qualcosa in cui noi tutti possiamo specchiarci, almeno in minima parte. Chi di noi non ha sognato? La stessa adolescenza è in parte sogno. Tutti noi siamo stati dei sognatori, ma per fortuna siamo usciti da questa "campana di vetro". Lo stesso Dostoevskij si definiva un sognatore, ma fu subito risvegliato da questo torpore dall'arresto per motivi politici (l'arresto avvenne l'anno dopo la genesi del libro). Il tuo confronto Svevo - Dosto è ottimo e molto pertinente. Il protagonista Dostoevskijano è un inetto, almeno inizialmente. Ma mentre Zeno Cosini è statico, lui è in continuo divenire. Cambia, migliora, uscirà dal suo torpore. L'inetto sveviano non ha una via d'uscita. L'ultimo capitolo del libro ne è una prova evidente e schiacciante.
Si bell uagliò :truz: :truz:
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Tra i migliori dell'ottocento senza dubbio, insieme a 'Il rosso e il nero' di Stendhal, 'Moby Dick' di Melville e 'Madame Bovary' di Flaubert.
"Madame Bovary" fa veramente cacare,così come "il Ritratto di Dorian Gray" :imp:
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"Madame Bovary" fa veramente cacare
:igiene:
Le bon Dieu est dans le detail.
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:igiene:
Le bon Dieu est dans le detail.
:rotfl: :rotfl: :rotfl:!C'è un limite anche a quello!!Non puoi stare 10 pagine a descrivere una sfaccimma di stanza :look:
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:rotfl: :rotfl: :rotfl:!C'è un limite anche a quello!!Non puoi stare 10 pagine a descrivere una sfaccimma di stanza :look:
Allora scordati di leggere Proust... 200 pagine su una cena... 50 pagine che parlano del risveglio... :brr: :love:
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Allora scordati di leggere Proust... 200 pagine su una cena... 50 pag che parlano del risveglio...
Ma è diverso,io parlo della mera descrizione dell'ambiente,pensa che in Dorian Gray c'è una parte lunghissima dove Wilde inizia a descrivere i comodini e altri oggetti,una cosa allucinante!Purtroppo il naturalismo di Zolà ha fatto danni in quel periodo :asd:
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Ma è diverso,io parlo della mera descrizione dell'ambiente,pensa che in Dorian Gray c'è una parte lunghissima dove Wilde inizia a descrivere i comodini e altri oggetti,una cosa allucinante!Purtroppo il naturalismo di Zolà ha fatto danni in quel periodo :asd:
Flaubert è stato fondamentale nella preparazione letteraria di Proust, almeno per quanto riguarda lo stile, tanto da scriverci un articolo. Proust è lo scrittore delle metafore, usate assiduamente. Ci sono anche lunghe divagazioni sull'arte e sulla musica... :sbav:
La Newton ha riunito tutta la Recherche in un solo libro:
http://www.ibs.it/code/9788854116344/proust-marcel-pinto/alla-ricerca-del-tempo.html (http://www.ibs.it/code/9788854116344/proust-marcel-pinto/alla-ricerca-del-tempo.html)
Io ho metà BUR e metà Mondadori: ottime entrambe. La Bur fa dei saggi/introduzioni davvero eccellenti, descrivendo nei dettagli la genesi del volume, unendo il tutto con un saggio sulla critica Proustiana per ogni Stato (Italia, Inghilterra, Francia, Germania, Spagna etc.). Le traduzioni sono di qualità . La Einaudi ha fatto un'edizione integrale dei 7 volumi, ma le opinioni sono molto negativi (http://www.ibs.it/code/9788806195298/proust-marcel-bongiovanni/alla-ricerca-del-tempo.html (http://www.ibs.it/code/9788806195298/proust-marcel-bongiovanni/alla-ricerca-del-tempo.html)).
Mondadori: http://www.ibs.it/code/9788804548492/proust-marcel/alla-ricerca-del.html (http://www.ibs.it/code/9788804548492/proust-marcel/alla-ricerca-del.html)
BUR: http://www.ibs.it/code/9788817013260/proust-marcel/alla-ricerca-del.html (http://www.ibs.it/code/9788817013260/proust-marcel/alla-ricerca-del.html)
Io li ho comprati singolarmente, costano un po' di più, ma almeno non devi cacciare tutto il gruzzetto subito :asd: :asd:
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sono andato a casa della mia fidanzata e mi sono preso: il ritratto di dorian gray (sperando che questa volta lo finisco) e la metamorfosi di kafkha o coccos e chest...
che ne dite?
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sono andato a casa della mia fidanzata e mi sono preso: il ritratto di dorian gray (sperando che questa volta lo finisco) e la metamorfosi di kafkha o coccos e chest...
che ne dite?
Kafka è un grande :love:
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Kafka è un grande :love:
Kafka è stato il mio secondo colpo di fulmine, solo in tre hanno sconvolto le basi della mia idea di letteratura, il primo fu "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Calvino, il terzo il già citato "lo Straniero" di Camus. In mezzo, "la Metamorfosi". Il modo in cui si fondono lo stato reale e lo stato onirico creano un surrealismo totalmente diverso da ciò che si indica normalmente con questo termine.
Per quanto riguarda Wilde, fu un mio amore di gioventù, perché fu il primo a non annoiarmi con le descrizioni. Però tra le cose che ho letto preferisco in assoluto "il Fantasma di Canterville", molto più brillante di Dorian...
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la mia ragazza ha detto che la metamorfosi mi cambierà la vita :look:
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la mia ragazza ha detto che la metamorfosi mi cambierà la vita :look:
appena finisci di leggere il libro lei ti lascia :sisi:
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appena finisci di leggere il libro lei ti lascia :sisi:
:brr:
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la mia ragazza ha detto che la metamorfosi mi cambierà la vita :look:
Kafka è uno dei grandi scrittori del '900. Di lui ho letto: Il Disperso, Il processo. Spero di finire al più presto Proust e Dostoevskij, per finire anche la Bibliografia di Kafka.
Da precisare che tutte le sue opere (tranne pochi racconti) sono pubblicate postume. Ti consoglio, però, di leggere prima di tutto "Lettera al padre". E' una lettera scritta al padre, ma mai letta da quest'ultimo. E' la chiave per comprendere il mondo di Kafka...
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Kafka è uno dei grandi scrittori del '900. Di lui ho letto: Il Disperso, Il processo. Spero di finire al più presto Proust e Dostoevskij, per finire anche la Bibliografia di Kafka.
Da precisare che tutte le sue opere (tranne pochi racconti) sono pubblicate postume. Ti consoglio, però, di leggere prima di tutto "Lettera al padre". E' una lettera scritta al padre, ma mai letta da quest'ultimo. E' la chiave per comprendere il mondo di Kafka...
Io l'ho conosciuto tramite una novella studiata, il medico condotto (o di campagna, a seconda della traduzione), poi la metamorfosi. Ho letto svariati racconti, tra i quali spicca, oltre i due già citati, il cazzimmosissimo davanti alla legge. Di romanzi ho letto il castello, il processo mi manca. Per uno strano motivo tendo a non leggere mai tutto degli autori che mi piacciono, quasi a stiparmi dei racconti per il futuro...
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Io l'ho conosciuto tramite una novella studiata, il medico condotto (o di campagna, a seconda della traduzione), poi la metamorfosi. Ho letto svariati racconti, tra i quali spicca, oltre i due già citati, il cazzimmosissimo davanti alla legge. Di romanzi ho letto il castello, il processo mi manca. Per uno strano motivo tendo a non leggere mai tutto degli autori che mi piacciono, quasi a stiparmi dei racconti per il futuro...
Secondo me, non si finisce mai di capire uno scrittore. A volte, o meglio sempre, la rilettura apre nuove porte, anzi portoni.
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Ho iniziato l'Aminta di Torquato Tasso. Un capolavoro :sbav: :sbav:
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Ho iniziato l'Aminta di Torquato Tasso. Un capolavoro :sbav: :sbav:
io l'altro ieri ho cominciato e finito "Io sono Dio" , Faletti non è Torquato tasso, però non è male come romanziere. Oggi ho cominciato uno di quei libri di psicologia che sto collezionando "L'io e l'inconscio" di Gustav Jung
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Ho iniziato la Minchia di Torquato Tasso. Un capolavoro :sbav: :sbav:
:look:
io sto leggendo "L'illusione di Dio - Le ragioni per non credere" un saggio di Richard Dawkins sull'inconsistenza delle teorie creazioniste :sbav:
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io l'altro ieri ho cominciato e finito "Io sono Dio" , Faletti non è Torquato tasso, però non è male come romanziere. Oggi ho cominciato uno di quei libri di psicologia che sto collezionando "L'io e l'inconscio" di Gustav Jung
Faletti lo conosco di fama (un mio amico ha letto alcuni suoi libri)... Qualche giorno di questi mi dovrai consigliare i psicologi (con relative opere) che hanno rivoluzionato questa scienza :love: So che sei un appassionato di psicologia :truz:
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:look:
io sto leggendo "L'illusione di Dio - Le ragioni per non credere" un saggio di Richard Dawkins sull'inconsistenza delle teorie creazioniste :sbav:
Mi hanno sempre interessato questo tipo di analisi... ti consiglio questo libro http://www.ibs.it/code/9788842052111/feuerbach-ludwig/essenza-del-cristianesimo.html (http://www.ibs.it/code/9788842052111/feuerbach-ludwig/essenza-del-cristianesimo.html) potrebbe interessarti :ok:
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come è pesante sto kafka...
A bart: il libro che dissi che stavo leggendo di banana yoshimoto, il coperchio del mare, per me non è stato un granchè, sicuramente piacevole da leggere, scorrevole ma alla fin fine i messaggi che ti vuole dare sono obsoleti...
ecco una recensione da internet: http://www.wuz.it/recensione-libro/1693/bananayoshimoto-coperchio.html
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come è pesante sto kafka...
Eretico! Blasfemo! :doh:
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Eretico! Blasfemo! :doh:
Ha detto semplicemente la verità ... Kafka è un autore angoscioso, ansioso. Con kafka ti immergi in un modo buio, un mondo di apparenza, dove non filtra un raggio di opaca luce... Ma è stupendo per questo... :love:
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Ancora non mi è arrivato il V° volume de "La recherche" :baruff: :baruff: Oggi inizio Sofocle... parto dalla tragedia "Aiace" :yeeh:
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forse sono entrato nella psicologia di kafka ma il libro mi risulta essere più lineare e più comprensibile.
sto diventann nu scarrafon??? :brr:
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forse sono entrato nella psicologia di kafka ma il libro mi risulta essere più lineare e più comprensibile.
sto diventann nu scarrafon??? :brr:
leggendo Kafka, stai sfogliando, indagando le più oscure ombre della tua anima :brr:
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forse sono entrato nella psicologia di kafka ma il libro mi risulta essere più lineare e più comprensibile.
sto diventann nu scarrafon??? :brr:
Quello lo eri già :look:!Comunque la "Metamorfosi" non è pesnate,anzi ,quindi non preoccuparti e non lasciarti impaurire :patt:,ovviamente devi tener conto che per Kafka la vita è costituita da minacce e tutto ciò che hai può esserti tolto in un attimo :look: :brr:
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Quello lo eri già :look:!Comunque la "Metamorfosi" non è pesnate,anzi ,quindi non preoccuparti e non lasciarti impaurire :patt:,ovviamente devi tener conto che per Kafka la vita è costituita da minacce e tutto ciò che hai può esserti tolto in un attimo :look: :brr:
Tu hai letto il rpocesso ad esempio :look:
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Ancora non mi è arrivato il V° volume de "La recherche" :baruff: :baruff: Oggi inizio Sofocle... parto dalla tragedia "Ayeye" :yeeh:
:look:
forse sono entrato nella psicologia di kafka ma il libro mi risulta essere più lineare e più comprensibile.
sto diventann nu scarrafon??? :brr:
Per "diventare" scarrafone si suppone che tu in precedenza non lo fossi, e questo è tutto da dimostrare!
Quello lo eri già :look:!Comunque la "Metamorfosi" non è pesnate,anzi ,quindi non preoccuparti e non lasciarti impaurire :patt:,ovviamente devi tener conto che per Kafka la vita è costituita da minacce e tutto ciò che hai può esserti tolto in un attimo :look: :brr:
Questo non è il punto saliente, non è il fatto che tutto ciò che hai possa esserti tolto in un attimo che conta, qiuello che conta è che questo attimo arriva sempre!
Scherzi a parte, al di là della filosofia kafkiana, quello che a me fa impazzire è lo stile, che è il più adatto a sottolineare ciò che a Kafka preme comunicare. E' davvero incredibile leggere un'assurdità totale come la Metamorfosi senza che neanche per un attimo ti venga il dubbio che la cosa sia effettivamente assurda! La normalità con cui viene descritta la vicenda è spiazzante, e alzi la mano chi non si è ritrovato a chiedersi come si sarebbe comportato nella medesima situazione!
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Tu hai letto il rpocesso ad esempio :look:
Si,anche Amerika :look:
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Si,anche Amerika :look:
In una lettera a Felice Bauer Kafka affermò di star scrivendo un libro ambientato negli Stati Uniti dell'America Settentrionale, il titolo era: "Il Disperso". Il titolo Amerika è un'invenzione di Max Brod, visto che spesso Kafka, sempre nelle sue conversazioni epistolari con Bauer, lo definiva come "il suo romanzo americano". E' preferibile chiamarlo "Il disperso", anche perchè così costituisce quasi una "saga" con "Il processo" e "Il castello".
Come sono pedante :brr:
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In una lettera a Felice Bauer Kafka affermò di star scrivendo un libro ambientato negli Stati Uniti dell'America Settentrionale, il titolo era: "Il Disperso". Il titolo Amerika è un'invenzione di Max Brod, visto che spesso Kafka, sempre nelle sue conversazioni epistolari con Bauer, lo definiva come "il suo romanzo americano". E' preferibile chiamarlo "Il disperso", anche perchè così costituisce quasi una "saga" con "Il processo" e "Il castello".
Come sono pedante :brr:
Marò o ver :imp: :look:
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Marò o ver :imp: :look:
:bananalama: :banana: :bananalama: :banana:
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Finito Aiace di Sofocle. Oggi, o al massimo domani, finisco l'Elettra di Sofocle. Dopo leggere il Corpus Hermeticum, un trattato mistico-teologico risalente all'antico Egito (o all'età classica secondo alcuni studiosi). Ho iniziato anche i Canti di Leopardi.
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Salve genti!
Ho appena finito di leggere "Praticamente Innocuo", l'ultimo libro della trilogia in cinque parti "Guida galattica per autostoppisti" di Douglas Adams e davvero consiglio la serie a tutti.
I libri sono:
Guida galattica per autostoppisti (1979)
Ristorante al termine dell'universo (1980)
La vita, l'universo e tutto quanto (1982)
Addio e grazie per tutto il pesce (1984)
Praticamente Innocuo (1992)
Scoprirete che Adams è davvero un autore geniale. :asd:
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Salve genti!
Ho appena finito di leggere "Praticamente Innocuo", l'ultimo libro della trilogia in cinque parti "Guida galattica per autostoppisti" di Douglas Adams e davvero consiglio la serie a tutti.
I libri sono:
Guida galattica per autostoppisti (1979)
Ristorante al termine dell'universo (1980)
La vita, l'universo e tutto quanto (1982)
Addio e grazie per tutto il pesce (1984)
Praticamente Innocuo (1992)
Scoprirete che Adams è davvero un autore geniale. :asd:
c'è Marco Mv80 che è un accanito lettore di Adams. Grazie a lui ne ho letti due tra quelli che hai citato.
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Ho finito anche la tragedia Elettra di Sofocle, sto alla V° poesia di Leopardi (I Canti). Mi mancano pochi giorni e finirò di leggere un saggio sul discorso del racconto nella Recherche di Proust da parte di Gerard Genette http://en.wikipedia.org/wiki/G%C3%A9rard_Genette (http://en.wikipedia.org/wiki/G%C3%A9rard_Genette) Dopo sono indeciso se iniziare alcuni saggi giovanili di Nietzsche o l'opera giovanile i Schopenhauer (Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente). :truz:
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Ho letto "il turno","l'esclusa" e "suo marito" di Pirandello,tutti davvero belli :sisi:
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Parlando di Dostoevskij, vi consiglio Il sosia, un concentrato di genialità psicologica
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Ho finalmente letto Assassinio sull'Orient-Express e devo dire che rispetto alle grandi aspettative che mi ero fatto... un po' mi ha deluso.. ad 1/3 del libro già avevo intuito chi aveva commesso il crimine :smoke:
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Ho finalmente letto Assassinio sull'Orient-Express e devo dire che rispetto alle grandi aspettative che mi ero fatto... un po' mi ha deluso.. ad 1/3 del libro già avevo intuito chi aveva commesso il crimine :smoke:
Io della Christie ho letto "10 piccoli indiani"
:sbav: :sbav:
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Io della Christie ho letto "10 piccoli indiani"
:sbav: :sbav:
Capolavoro puro :sbav:
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Parlando di Dostoevskij, vi consiglio Il sosia, un concentrato di genialità psicologica
Bellissimo :sbav:!Goljadkin :love: :love:
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Io ho iniziato il Simposio di Platone. Dopo vorrei leggere l'ultimo grande romanzo di Kafka.
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Io ho iniziato il Simposio di Platone. Dopo vorrei leggere l'ultimo grande romanzo di Kafka.
Finito il Simposio di Platone ed ho iniziato il Castello di Kafka... Il I capitolo è da :sbav: e pieno di spunti di riflessione.
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Cormac McCarthy.
Verso la metà degli anni novanta spinto da alcune carbonare recensioni lessi “Cavalli Selvaggi†e “Meridiano di Sangue†due romanzi di questo autore americano che rinverdiva i fasti della letteratura western, i cavalli, le armi, la 'wilderness', i paesaggi infiniti, la frontiera, evocati con una scrittura molto lirica di grande suggestione.
La mia preferenza andò per il cruento e crudele Meridiano e la storia di 'the kid' e pensai che Mc Carthy, pur non esibendo uno stile narrativo da me amato, fosse uno dei più sottovalutati autori contemporanei americani e le scarse notizie sul suo conto mi fecero prevedere che finisse dimenticato tra i culti da rivalutare post-mortem.
Poi, qualche anno fa, un amico mi disse di aver letto un bellissimo libro di un nuovo autore americano, “Non è un paese per vecchi†ed era in curiosa attesa che uscisse il film dei Coen ispirato al suddetto. Sussultai.
Il libro non l’ho letto ma il film lo conosciamo bene.
Qualche giorno fa un altro amico mi consiglia l’ultimo libro di McCarthy, “La Strada†dicendo che per lui è il miglior titolo dell’autore.
Cercando un po’ su internet ho letto che anche di questo romanzo è uscita da poco la versione cinematografica “The Road†ad opera di tal australiano Hillcoat che è stato anche puntualmente segnalato dalla nostra Gabbie nel topic filmettaro.
Mi ha incuriosito abbastanza e mentre continuo a ruotare intorno a “Mentre Morivo†di Faulkner, in loop da molti mesi, credo che “The Road†a questo punto potrebbe essere la deviazione da prendere per i prossimi tempi.
:boh:
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Parlando di Dostoevskij, vi consiglio Il sosia, un concentrato di genialità psicologica
E' un bel libro ma rispetto a "Delitto e castigo" "I fratelli Karamazov" &Co non c'è confronto...Anche perché "Il Sosia" è una delle opere giovanili di Dostoevskij (prima di questo aveva scritto solo "Povera gente").
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Letto "Il rosso e il nero" e "L'idiota". Il primo molto bello, il secondo meraviglioso. Ora cambiando genere mi sto leggendo "la storia del tempo" di Hawking.
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Letto "Il rosso e il nero" e "L'idiota".
:sbav:
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Letto "Il rosso e il nero" e "L'idiota". Il primo molto bello, il secondo meraviglioso. Ora cambiando genere mi sto leggendo "la storia del tempo" di Hawking.
Ci sei rimasto di merda per Aglaja e Myskin?Rogozin non è il personaggio più bello del mondo?
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fra poco inizierò a leggere : Il Giorno degli Dei. Il passato è il nostro futuro di Sitchin :lsd:
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Letto "Il rosso e il nero" e "L'idiota". Il primo molto bello, il secondo meraviglioso. Ora cambiando genere mi sto leggendo "la storia del tempo" di Hawking.
Incredibile, anche nel caso, Milan e imbecilli vanno sempre a braccetto!
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Ci sei rimasto di merda per Aglaja e Myskin?Rogozin non è il personaggio più bello del mondo?
tantissimo, fanno proprio una fine di merda. Rogozin fantastico e mi piace pure Ippolit.
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tantissimo, fanno proprio una fine di merda. Rogozin fantastico e mi piace pure Ippolit.
Se vuoi nella mia libreria ci sono i Demoni e i Fratelli Karamazov. Purtroppo sono in formato cartaceo...
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Se vuoi nella mia libreria ci sono i Demoni e i Fratelli Karamazov. Purtroppo sono in formato cartaceo...
carta? Che cosa è la carta? :look:
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carta? Che cosa è la carta? :look:
finiremo che anche per pulirsi il culo ci sarà un iIgienica... :igiene:
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tantissimo, fanno proprio una fine di merda. Rogozin fantastico e mi piace pure Ippolit.
Ippolit :pianto:!Quello che scifavo di più era Garvrija,che essere merdoso :wall:
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Ippolit :pianto:!Quello che scifavo di più era Garvrija,che essere merdoso :wall:
Pure Lebedev mi stava sulle palle. Un altro idolo invece è il pugile e pure il vecchio pallista imbracone :asd:
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Pure Lebedev mi stava sulle palle. Un altro idolo invece è il pugile e pure il vecchio pallista imbracone :asd:
:asd:
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ho appena finito la saga de "la torre nera" di King... Capolavoro.
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ho appena finito la saga de "la torre nera" di King... Capolavoro.
Mi manca l'ultimo libro "La torre nera" devo leggerlo da già 2 anni :asd:
Il primo libro "L'ultimo cavaliere" l'ho letto nel 2000, sono passati 10 anni insomma, è una saga fantastica e ci siamo anche noi del forum che siamo un grandissimo ka-tet
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Ah dimenticavo, oggi alla Fnac ho comperato Terroni di Pino Aprile, sono già a metà libro, è :sbav:
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dopo la delusione del "faust" di goethe non apro un libro serio da mesi :sad:
ormai mi sono dedicato a valerio massimo manfredi e roba del genere :maronn:
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dopo la delusione del "faust" di goethe non apro un libro serio da mesi :sad:
ormai mi sono dedicato a valerio massimo manfredi e roba del genere :maronn:
Aleandro Baldi - Passerà (http://www.youtube.com/watch?v=a8Qr_kss7Ho#)
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dopo la delusione del "faust" di goethe non apro un libro serio da mesi :sad:
ormai mi sono dedicato a valerio massimo manfredi e roba del genere :maronn:
che tiene V.M. manfredi?
sto leggendo "L'armata perduta" (il primo libro che leggo di questo autore) e sembra conoscere bene la materia...in più ha un modo piuttosto piacevole di scrivere :)
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che tiene V.M. manfredi?
sto leggendo "L'armata perduta" (il primo libro che leggo di questo autore) e sembra conoscere bene la materia...in più ha un modo piuttosto piacevole di scrivere :)
niente contro manfredi anzi,nel suo genere è il top e la lettura è piacevole,ne ho letti 3-4 dei suoi
ma sarebbe ora per me di passare di altro :asd:
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Mi manca l'ultimo libro "La torre nera" devo leggerlo da già 2 anni :asd:
Il primo libro "L'ultimo cavaliere" l'ho letto nel 2000, sono passati 10 anni insomma, è una saga fantastica e ci siamo anche noi del forum che siamo un grandissimo ka-tet
:sisi:
ti consiglio di leggerlo il finale merita...
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COnsiglio a Vito di leggere "I Vecchi e i giovani" di Pirandello,che parla della sanguinosa situazione creatasi nel 1893 e dei famosi fasci siciliani,anticipo solo che Pirandello non ha un giudizio molto luisinghiero verso il Risorgimento :sbav:
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Quest'estate ho scoperto con immensa gioia Stendhal e ne sono veramente felice."Il rosso e il nero" e "La certosa di Parma" sono due bellissimi libri,meglio il primo,dei caposaldi del realismo francese e ve li consiglio caldamente,così' come "I dolori del giovane Werther" ,che tutti conoscete,il quale è davvero un gran libro,peccato che la versione italiana di Foscolo sia ridicola,indegna e noiosissima,insomma se fossi stato in Goethe l'avrei spustato in faccia.Infine ho letto anche "L'Enrico di Ofterdingen" di Novalis,che è veramente palloso e mi ha molto deluso :sisi:
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cosa mi dite de "La biblioteca dei morti"?
Mi è stato regalato, bah speriamo bene non sia una palla
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Quest'estate ho scoperto con immensa gioia Stendhal e ne sono veramente felice."Il rosso e il nero" e "La certosa di Parma" sono due bellissimi libri,meglio il primo,dei caposaldi del realismo francese e ve li consiglio caldamente,così' come "I dolori del giovane Werther" ,che tutti conoscete,il quale è davvero un gran libro,peccato che la versione italiana di Foscolo sia ridicola,indegna e noiosissima,insomma se fossi stato in Goethe l'avrei spustato in faccia.Infine ho letto anche "L'Enrico di Ofterdingen" di Novalis,che è veramente palloso e mi ha molto deluso :sisi:
Io invece ho preferito "La certosa di Parma", sarà che ho simpatizzato molto di più col protagonista (Julien mi sta ampiamente sul cazzo), anche la storia più avventurosa mi ha coinvolto maggiormente. Comunque, in queste vacanze ho letto:
La certosa di Parma: bellissimo.
I racconti di Pietroburgo: alcuni sono MERAVIGLIOSI.
Il giovane Holoden (consigliato da te): fantastico, non ho mai simpatizzato tanto per un personaggio di un libro.
La scomparsa di Majorana: interessantissimo.
Il giorno della civetta: molto bello.
Il castello dei destini incrociati: mi ha deluso un pò.
Sto leggendo "Sulla strada" e mi sta piacendo assai.
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Io invece ho preferito "La certosa di Parma", sarà che ho simpatizzato molto di più col protagonista (Julien mi sta ampiamente sul cazzo), anche la storia più avventurosa mi ha coinvolto maggiormente. Comunque, in queste vacanze ho letto:
La certosa di Parma: bellissimo.
I racconti di Pietroburgo: alcuni sono MERAVIGLIOSI.
Il giovane Holoden (consigliato da te): fantastico, non ho mai simpatizzato tanto per un personaggio di un libro.
La scomparsa di Majorana: interessantissimo.
Il giorno della civetta: molto bello.
Il castello dei destini incrociati: mi ha deluso un pò.
Sto leggendo "Sulla strada" e mi sta piacendo assai.
Il Giovane Holden è stupendo :love:!COmunque a me sta più sul cazzo Fabrizio del Dongo onestamente,Julien è un eroe!!Il giorno della civetta mi piacque molto,ma non ricordo quasi un cazzo del libro,perchè lo lessi da piccolo.
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dopo la delusione del "faust" di goethe non apro un libro serio da mesi :sad:
Questo post mi ha ricordato che a fine luglio ho letto "Il maestro e Margherita"... bellissimo, lo vorrei consigliare a tutti :bacino:
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io ho ri-letto i primi 3 libri di eragon - eragon, eldest e brisingr perchè pensavo che mò usciva il 4° :nuvola: tot: 2000 e passa pagine lette per niente e mò ho letto la trilogia delle cronache del mondo emerso 1300 pagine non ho mai capito una volta come potesse finire, pure se la scrittrice è piuttosto contraddittoria e fissata con le tette :look:
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Questo post mi ha ricordato che a fine luglio ho letto "Il maestro e Margherita"... bellissimo, lo vorrei consigliare a tutti :bacino:
appena letto qualcosina su wiki,sembra interessante
lo cercherò,grazie per il consiglio :ok:
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Io invece ho preferito "La certosa di Parma", sarà che ho simpatizzato molto di più col protagonista (Julien mi sta ampiamente sul cazzo), anche la storia più avventurosa mi ha coinvolto maggiormente. Comunque, in queste vacanze ho letto:
La certosa di Parma: bellissimo.
I racconti di Pietroburgo: alcuni sono MERAVIGLIOSI.
Il giovane Holoden (consigliato da te): fantastico, non ho mai simpatizzato tanto per un personaggio di un libro.
La scomparsa di Majorana: interessantissimo.
Il giorno della civetta: molto bello.
Il castello dei destini incrociati: mi ha deluso un pò.
Sto leggendo "Sulla strada" e mi sta piacendo assai.
il giorno della civetta lo apprezzi molto di più quando lo rileggi
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I racconti di Pietroburgo: alcuni sono MERAVIGLIOSI.
:sisi: Il naso :love:
Sto decidendo se iniziare o meno un'impresa titanica: la lettura dell'intera Recherche di Proust. Non mi sento mai pronto. Nel mentre, Nabokov, Puskin e i Peanuts mi stanno donando pieno godimento letterario :sisi:
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Sto leggendo i Demoni di Dostoevskji... :sbav:
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io ultimamente sto leggendo Carofiglio.praticamente ho letto tutti i suoi romanzi in un mese.lo consiglio vivamente :sisi:
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cosa mi dite de "La biblioteca dei morti"?
Mi è stato regalato, bah speriamo bene non sia una palla
e cè facimm duj tir :boh:
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Io sto leggendo un libro di ricette della clerici :buondio:
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Letto "on the road", parte bene poi si perde un pò nella parte centrale, per riprenderesi nel meraviglioso e finale amaro. Mi è piciuto molto.
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In questo periodo ho letto "I quaderni di Serafino Gubbio" e "Uno,nessuno e centomila" di Pirandello e "Guerra e pace" di Tolstoj ;i primi due sono abbastanza piacevoli,di più il secondo,ma niente di che,mentre "Guerra e pace" è un libro stupendo,nonostante le ultime 40 pagine di dissertazione sulla storia,il potere e la libertà ,visto che Tolstoj è molto conservatore e populista, e nonostante la continua esaltazione del popolo russo,che ti prende tanto e che tutti dovrebbero leggere,insomma un libro da 4 stelle e mezzo,per dirla alla Wendell :look:.
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In questo periodo ho letto "I quaderni di Serafino Gubbio" e "Uno,nessuno e centomila" di Pirandello e "Guerra e pace" di Tolstoj ;i primi due sono abbastanza piacevoli,di più il secondo,ma niente di che,mentre "Guerra e pace" è un libro stupendo,nonostante le ultime 40 pagine di dissertazione sulla storia,il potere e la libertà ,visto che Tolstoj è molto conservatore e populista, e nonostante la continua esaltazione del popolo russo,che ti prende tanto e che tutti dovrebbero leggere,insomma un libro da 4 stelle e mezzo,per dirla alla Wendell :look:.
eh, io guerra e pace vorrei leggerlo ma dovrei portarmi uno zaino apposta...come coi fratelli karamazov :maronn:
cmq, giggì, nun tien mai nu cazz a fa tu? :deserto:
sei riuscito a battere pure Alain Elkann che quando presentava "3 minuti, un libro" su Telemontecarlo faticava 3 minuti al giorno... :maronn:
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eh, io guerra e pace vorrei leggerlo ma dovrei portarmi uno zaino apposta...come coi fratelli karamazov :maronn:
cmq, giggì, nun tien mai nu cazz a fa tu? :deserto:
sei riuscito a battere pure Alain Elkann che quando presentava "3 minuti, un libro" su Telemontecarlo faticava 3 minuti al giorno... :maronn:
Ma io leggo di notte :look: :look:,poi la "mattina" mi sveglio all'una e mezza,mangio,vado a studiare all'Orientale,torno a casa,mangio,scendo,torno e leggo :look:
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Guerra e Pace e i fratelli karamazov (IL GRANDE INQUISITORE :sbav:) sono i due libri piu' belli dell'universo non c'e' ne per nessuno
Sto leggendo le anime morte di gogol ... gogol e' un grande
se non ci credete lo potete digitare su gogol :sisi:
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eh, io guerra e pace vorrei leggerlo ma dovrei portarmi uno zaino apposta...come coi fratelli karamazov :maronn:
cmq, giggì, nun tien mai nu cazz a fa tu? :deserto:
sei riuscito a battere pure Alain Elkann che quando presentava "3 minuti, un libro" su Telemontecarlo faticava 3 minuti al giorno... :maronn:
:nonquoto:
karamazov (2 volumi)
Guerra e pace (2 volumi un pa uerr e un pa pace)
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Guerra e Pace e i fratelli karamazov sono i due libri piu' belli dell'universo non c'e' ne per nessuno
Sto leggendo le anime morte di gogol ... gogol e' un grande
se non ci credete lo potete digitare su gogol :sisi:
"Siamo tutti usciti dal cappotto di Gogol",parole di Fedor :asd:!Comunque a me "L'idiota" è piaciuto più di"Guerra e pace" e dei "Fratelli Karamazov",che comunque reputo superiore a "Guerra e pace" e che è il mio secondo libro preferito.
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"Siamo tutti usciti dal cappotto di Gogol",parole di Fedor :asd:!Comunque a me "L'idiota" è piaciuto più di"Guerra e pace" e dei "Fratelli Karamazov",che comunque reputo superiore a "Guerra e pace" e che è il mio secondo libro preferito.
il mio preferito e' il maesto e margherita (e ti ho gia abbuffato le palle su questo)
Si gogol e' il maestro di fedor ... ma i Karamazov e' da :sbav: il racconto sul grande inquisitore sta 2000 anni avanti
e poi il padre fedor pavlovic e' IL MIO MITO ASSOLUTO
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il mio preferito e' il maesto e margherita (e ti ho gia abbuffato le palle su questo)
Si gogol e' il maestro di fedor ... ma i Karamazov e' da :sbav: il racconto sul grande inquisitore sta 2000 anni avanti
e poi il padre fedor pavlovic e' IL MIO MITO ASSOLUTO
Ja,Fedor Pavlovic è la sfaccimma degli uomini!Dimitri Fedorovic invece è un grande,comunque come il principe Myskin e Rogozin non c'è nessuno :love: :love:!Anche Andrj Bolkonskj e Piotr Bezuchov sono due grandissimi personaggi.
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eh, io guerra e pace vorrei leggerlo ma dovrei portarmi uno zaino apposta...come coi fratelli karamazov :maronn:
qualcuno ha detto ebook? :look:
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Ja,Fedor Pavlovic è la sfaccimma degli uomini!Dimitri Fedorovic invece è un grande,comunque come il principe Myskin e Rogozin non c'è nessuno :love: :love:!Anche Andrj Bolkonskj e Piotr Bezuchov sono due grandissimi personaggi.
MITOOOOOOOOOOO (nun me tucca a fedor)
il conte bezuchov :sisi:
Andrej e' nu figl e bucchin
P.s.
A livello di personaggi (forse non di trama) un capolavoro su questi livelli e' i miserabili, tutti i personaggi song un meglio e nat
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Rogozin è il meglio :sisi:
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MITOOOOOOOOOOO (nun me tucca a fedor)
il conte bezuchov :sisi:
Andrej e' nu figl e bucchin
P.s.
A livello di personaggi (forse non di trama) un capolavoro su questi livelli e' i miserabili, tutti i personaggi song un meglio e nat
"I miserabili" lo tengo,però devo ancora leggerlo,è un altro mattone :asd:!Comunque tra i personaggi di Dostoevskij che mi hanno colpito di più sicuramente ci sono anche Goljadkin e Velcaninov.
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Rogozin è il meglio :sisi:
Rogozin è l'uomo che mi somiglia di più al mondo :brr: :brr:
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"I miserabili" lo tengo,però devo ancora leggerlo,è un altro mattone :asd:!Comunque tra i personaggi di Dostoevskij che mi hanno colpito di più sicuramente ci sono anche Goljadkin e Velcaninov.
Goljadkin sta nel sosia (l'ho letto al liceo devo assolutamente rileggerlo)
Velcaninov ????
edit -> cercato: L'eterno marito YESSSSSSSSSSSSSSSSSSS non l'ho mai letto mo che vado a termini me lo compro da feltrinelli :love: :love: :love:
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Goljadkin sta nel sosia (l'ho letto al liceo devo assolutamente rileggerlo)
Velcaninov ????
Velcaninov sta nel "L'eeterno marito".
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Velcaninov sta nel "L'eeterno marito".
:chupa: :chupa: :chupa: :chupa:
trovato .... me lo devo comprare e mangiare unu muorz
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Goljadkin sta nel sosia (l'ho letto al liceo devo assolutamente rileggerlo)
Velcaninov ????
edit -> cercato: L'eterno marito YESSSSSSSSSSSSSSSSSSS non l'ho mai letto mo che vado a termini me lo compro da feltrinelli :love: :love: :love:
Fai bene,è veramente bello!A me di Fedor ne mancano pochi da leggere,"Umiliati e Offesi","Netocka Nesvanoova","Memorie dalla casa dei morti","Il villaggio di Stepancikovo e i suoi abitanti",che devo comprare e "L'adolescente",che devo ancora leggere.
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Rogozin è l'uomo che mi somiglia di più al mondo :brr: :brr:
a me Checco Zalone :look:
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:love: :love: :love:
Adoro leggere le vostre disquisizioni sulla letteratura russa
:alla:
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a me Checco Zalone :look:
dopo la morte di ping ping :look:
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Mi sa che molti somigliano a Giovanni Percolla :contract:
...Il massimo della felicità , egli lo raggiungeva la notte, se al di sopra di un cumulo di tetti, terrazze e campanili neri, quasi in mezzo alle nuvole, si accendeva una finestrina rossa, nella quale passava e ripassava una figura di donna che, per l'ora tarda, si poteva pensare si sarebbe da poco spogliata. (Cosa che mai avveniva, almeno con la finestra aperta e accesa). Ma bastava una sottana di seta, arrotolata come un serpe nel pavimento, e l'ombra di qualcuno, che probabilmente si muoveva sopra un letto, posto a destra o a sinistra dal punto visibile della stanza, perchè la fronte di Giovanni s'imperlasse di sudore...
:cazzimm:
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Faccio un resoconto di quello che ho letto in questo periodo :look:.
"L'adolescente" di Dostoevskij : Anche Fedor nella sua vita ha toppato.QUesto romanzo è pesantissimo e pallosissimo,un vero supplizio.
"Sostiene Pereira" di Antonio Tabucchi : Romanzo che narra della storia di Pereira,un cronista portocghese,sotto il regime di Salazar,piacevolissimo.
"Aldidlà del bene e del male" di Nieztsche : Semplicemente stupendo.
"Micromega","Candido","Zadig" e "L'ingenuo" di Voltaire : Sono dei brevi romanzi e sono tutti molto belli, a parte "L'ingenuo" ,che è comunque paicevole, i personaggi di Zadig e Candido sono indimenticabili,mentre "Micromega" è un capolavoro di filosofia
"La morte di Ivan Ilic" di Tolstoj : Un racconto bellissimo!! :love:
"Il Coccodrillo" di Dostoevskij : Racconto senza infamia e senza lode.
"Lazzaro" di Andreev : Questo racconto mi ha stupito in positivo,non mi aspettavo fosse così bello!Lazzaro è l'unico uomo che conosce la morte e ciò lo rende un personaggio terrificante............
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mi felicito per le letture russe :sisi: dedica un po' del tuo tempo a Nabokov, se ti va.
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mi felicito per le letture russe :sisi: dedica un po' del tuo tempo a Nabokov, se ti va.
Devo comprarlo!Spero che a Natale mia madre mi regali un bel buono da Feltrinelli :sbav:
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Sto leggendo società dello spettacolo di Guy Debord, ti apre decisamente gli occhi, lo consiglio a tutti.
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Sto leggendo società dello spettacolo di Guy Debord, ti apre decisamente gli occhi, lo consiglio a tutti.
qualche cosa in più?
Io ho letto libri molto belli nell'ultim mese, quasi quasi ve ne parlo stasera, mi accingo a leggere "Il cappotto di Proust" qualcuno lo ha letto?
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qualche cosa in più?
Io ho letto libri molto belli nell'ultim mese, quasi quasi ve ne parlo stasera, mi accingo a leggere "Il cappotto di Proust" qualcuno lo ha letto?
è uno dei manifesti del situazionismo, inizia a leggere la prefazione italiana per vedere se può interessarti
http://fc.retecivica.milano.it/~roberto.dicorato/Debord/pref_debord_4_ed.html (http://fc.retecivica.milano.it/~roberto.dicorato/Debord/pref_debord_4_ed.html)
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è uno dei manifesti del situazionismo, inizia a leggere la prefazione italiana per vedere se può interessarti
[url]http://fc.retecivica.milano.it/~roberto.dicorato/Debord/pref_debord_4_ed.html[/url] ([url]http://fc.retecivica.milano.it/~roberto.dicorato/Debord/pref_debord_4_ed.html[/url])
:look: fess
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:look: fess
:look: :maronn:
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Debord :sbav:
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Ultimamente sto leggendo di meno... :doh:
Ma dovrò leggere Il Sofista di Platone, la Poetica di Aristole, qualcosa della Arendt e di Croce per via dell'università ... Quindi recupererò in breve tempo :sisi:
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Auguri a Fà«dor Mikhailovic Dostoevskij :clap:
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Ultimamente sto leggendo di meno... :doh:
Ma dovrò leggere Il Sofista di Platone, la Poetica di Aristole, qualcosa della Arendt e di Croce per via dell'università ... Quindi recupererò in breve tempo :sisi:
ben ritrovato! :sisi:
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Auguri a Fà«dor Mikhailovic Dostoevskij :clap:
e pure a Diego Nesquik :look:
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sto leggendo il de ira di seneca
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Finalmente ho un pò di tempo libero e posso tornare a leggere :banana:!Per la gioia di Marcello inizierò con "I Miserabili" :truz:
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Finalmente ho un pò di tempo libero e posso tornare a leggere :banana:!Per la gioia di Marcello inizierò con "I Miserabili" :truz:
Ja, poi guardati la miniserie tv che ci hanno fatto. E' bellella. Non voglio restare l'unico ad essersela vista in Italia. :brr:
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Ja, poi guardati la miniserie tv che ci hanno fatto. E' bellella. Non voglio restare l'unico ad essersela vista in Italia. :brr:
Mi stai chiedendo veramente tanto :look:
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Marcello aveva ragione :sisi:!I Miserabili è il libro che mi ha colpito di più dopo l'idiota e i Fratelli Karamazov,insomma al livello di Guerra e Pace,tuttavia l'epilogo è veramente strziante. Jean Valjean :pianto: :pianto:
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Segnalo "l'isola" di Victoria Hislop (Bompiani 2009)
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Posto solo per dire che Jane Eyre è il libro più osceno del mondo :look:
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Consiglio a tutti "La nausea" di Sartre,veramente stupendo.
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Consiglio a tutti "La nausea" di Sartre,veramente stupendo.
:sisi:
ma di sartre il mio preferito è "l età della ragione"
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Qualcuno ha letto "Il Cappotto di Proust" della Foschini? Perchè c'è tutto questo entusiasmo? :look:
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Qualcuno ha letto "Il Cappotto di Proust" della Foschini? Perchè c'è tutto questo entusiasmo? :look:
volevo leggerlo io ma non l'ho fatto ancora però me ne hanno parlato molto bene.
Adesso sto leggendo un capolavoro di uno sconosciuto Ildefonso Falcones, "La cattedrale del Mare" è una sorpresa assoluta.
Un romanzo del genere (ma non ho ancora finito di leggerlo) assolutamente alla stregua de "Il conte di Montecristo" ed "I miserabili", stavo considerando che i romanzieri spagnoli di oggi non hanno nulla da invidiare a quelli francesi dell'ottocento.
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Son qualcosa come 4 giorni che per un motivo o per un altro rimando l'inizio di "Se una notte d'inverno un viaggiatore".
Stanotte inizio. L'ho detto. :look:
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Mi sto arricreando con Le anime morte di Gogol', ritenuto insieme a Puskin il capostipite della letteratura russa. Non l'ho ancora terminato ma ve lo consiglio vivamente :sbav:
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Mi sto arricreando con Le anime morte di Gogol', ritenuto insieme a Puskin il capostipite della letteratura russa. Non l'ho ancora terminato ma ve lo consiglio vivamente :sbav:
Porca troia,lo tengo anche io,ma adesso sto leggendo Oblomov di Goncarov!Allora già so cosa devo leggere dopo Oblomov,così possiamo commentare insieme :sisi:
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Porca troia,lo tengo anche io,ma adesso sto leggendo Oblomov di Goncarov!Allora già so cosa devo leggere dopo Oblomov,così possiamo commentare insieme :sisi:
Molto volentieri. Attendo le tue impressioni :sisi:
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L'Oblomov di Goncarov è davvero un grande libro,sebbene la priam parte non sia delle più entusiasmanti, e ve lo consiglio caldamente!Oblmov è un personaggio al quale è difficile non affezionarsi per la sua bontà,purezza e sincerità :sisi:
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L'Oblomov di Goncarov è davvero un grande libro,sebbene la priam parte non sia delle più entusiasmanti, e ve lo consiglio caldamente!Oblmov è un personaggio al quale è difficile non affezionarsi per la sua bontà,purezza e sincerità :sisi:
Quoto. Tra l'altro se ora ti dedicherai a Gogol' avrai passato in sequenza due figure (e due opere) di riferimento dell'epoca d'oro della letteratura russa
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Quoto. Tra l'altro se ora ti dedicherai a Gogol' avrai passato in sequenza due figure (e due opere) di riferimento dell'epoca d'oro della letteratura russa
E' un delitto che il fato ci abbia privato della conclusione delle "le anime morte" e che Gogol sia morto a 43 anni,perchè questo è un gran libroma ,purtroppo,non conosceremo mai il percorso di redenzione intrapreso da Cicikov :pianto: :pianto:!Comunque la priam parte è veramente stupenda,mentre la seconda è meno piacevole,tuttavia è un giudizio falsato perchè penso che il libro si sia interrotto sul più bello.
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Mi sto arricreando con Le anime morte di Gogol', ritenuto insieme a Puskin il capostipite della letteratura russa. Non l'ho ancora terminato ma ve lo consiglio vivamente :sbav:
Porca troia,lo tengo anche io,ma adesso sto leggendo Oblomov di Goncarov!Allora già so cosa devo leggere dopo Oblomov,così possiamo commentare insieme :sisi:
li ho letti tutte e due ... le anime morte mi e' piaciuto un casino (ma manca drammaticamente la parte finale) un po' meno oblomov scritto molto bene ma troppo introspettivo per i miei gusti
Sto rileggendo (2 volta) cento anni di solitudine ... ma che MERAVIGLIA ASSOLUTA
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E' un delitto che il fato ci abbia privato della conclusione delle "le anime morte" e che Gogol sia morto a 43 anni,perchè questo è un gran libro ma ,purtroppo,non conosceremo mai il percorso di redenzione intrapreso da Cicikov :pianto: :pianto:!Comunque la priam parte è veramente stupenda,mentre la seconda è meno piacevole,tuttavia è un giudizio falsato perchè penso che il libro si sia interrotto sul più bello.
Non sono della stessa idea. Io credo che il genio di Gogol' abbia brillato e contemporaneamente si sia offuscato durante la scrittura della prima parte. Si sente una luminosa aura creativa, un'ispirazione costante. Nella seconda parte scompare quel legame quasi magico che fa scorrere così meravigliosamente le parole della prima. E nella stessa prima parte si notano subito le correzioni aggiunte successivamente: stonano, paiono fuori contesto.
Dopo la stesura del primo terzo dell'opera, Gogol' ebbe una sorta di fascinazione mistica e decise che la seconda e la terza parte avrebbero dovuto far sorgere (o risorgere) il sentimento religioso e il sentimento etico del popolo russo. A causa di questa deriva si verificò la crisi della sua ispirazione e, conseguentemente, una lentezza nello scrivere mai verificatasi prima.
Ti consiglio di leggere i suoi racconti: alcuni sono perle di rara ironica bellezza. Su tutti, dedicati a Il cappello (tradotto a volte come Il mantello) e a Il naso
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Non sono della stessa idea. Io credo che il genio di Gogol' abbia brillato e contemporaneamente si sia offuscato durante la scrittura della prima parte. Si sente una luminosa aura creativa, un'ispirazione costante. Nella seconda parte scompare quel legame quasi magico che fa scorrere così meravigliosamente le parole della prima. E nella stessa prima parte si notano subito le correzioni aggiunte successivamente: stonano, paiono fuori contesto.
Dopo la stesura del primo terzo dell'opera, Gogol' ebbe una sorta di fascinazione mistica e decise che la seconda e la terza parte avrebbero dovuto far sorgere (o risorgere) il sentimento religioso e il sentimento etico del popolo russo. A causa di questa deriva si verificò la crisi della sua ispirazione e, conseguentemente, una lentezza nello scrivere mai verificatasi prima.
Ti consiglio di leggere i suoi racconti: alcuni sono perle di rara ironica bellezza. Su tutti, dedicati a Il cappello (tradotto a volte come Il mantello) e a Il naso
Accetto il tuo consiglio ,però mi pare di aver detto le tue stesse cose riguardo la prima e la seconda parte,ovviamente in maniera più concisa e meno poetica :sisi:
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Accetto il tuo consiglio ,però mi pare di aver detto le tue stesse cose riguardo la prima e la seconda parte,ovviamente in maniera più concisa e meno poetica :sisi:
Naa, di poetico nel mio post non c'era nulla :asd: Mi sono basato sulla tua prima frase, "E' un delitto che il fato ci abbia privato della conclusione delle "le anime morte"", sul resto concordo pienamente :sisi: .
E sono convinto che apprezzerai molto Il cappotto :sbav:
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L'insostenibile leggerezza dell'essere mi ha veramente fatto venire l'orchite :look:.La storia è poco avvincente e anche il pensiero di Kundera non è che mi appartenga più di tanto e non mi sembra nemmeno così profondo,anzi,inoltre mi è risultato difficile sopportare le continue critiche all'URSS :look:.
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L'insostenibile leggerezza dell'essere mi ha veramente fatto venire l'orchite :look:.La storia è poco avvincente e anche il pensiero di Kundera non è che mi appartenga più di tanto e non mi sembra nemmeno così profondo,anzi
Quoto, è un libro che pare avvincere e che si fa leggere rapidamente ma alla fine vien da chiedersi: ..e quindi? Inoltre, a tratti straripa di sentimentalismo melodrammatico stomachevole. Ho letto libri peggiori ma la fama di quest'opera è decisamente eccessiva.
Io invece in questi giorni mi sto deliziando con Anna Karenina :love: :love: :love:
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Quoto, è un libro che pare avvincere e che si fa leggere rapidamente ma alla fine vien da chiedersi: ..e quindi? Inoltre, a tratti straripa di sentimentalismo melodrammatico stomachevole. Ho letto libri peggiori ma la fama di quest'opera è decisamente eccessiva.
Io invece in questi giorni mi sto deliziando con Anna Karenina :love: :love: :love:
Anna Karenina mi piacque abbastanza,ma non mi ha entusiasmato come Guerra e Pace :sisi:.Ricordo che mi piaceva molto l'opposizione Levin-Kitty,che rappresentavano l'amore ideale, con Anna-Karenin-Vronskij,tuttavia il buon Lev in questo romanzo è troppo moralista e religioso :asd:
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Anna Karenina mi piacque abbastanza,ma non mi ha entusiasmato come Guerra e Pace :sisi:.Ricordo che mi piaceva molto l'opposizione Levin-Kitty,che rappresentavano l'amore ideale, con Anna-Karenin-Vronskij,tuttavia il buon Lev in questo romanzo è troppo moralista e religioso :asd:
Shh che ne ho letto solo un centinaio di pagine :asd:
Spero non prenda la piega di Resurrezione :maronn: Ma non dirmi nulla :shh:
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Shh che ne ho letto solo un centinaio di pagine :asd:
Spero non prenda la piega di Resurrezione :maronn: Ma non dirmi nulla :shh:
Scusa :wall: :wall: :wall:!Resurrezione lo devo leggere ancora :peppe:
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Scusa :wall: :wall: :wall:!Resurrezione lo devo leggere ancora :peppe:
Pensaci bene prima di leggerlo :look: La piega religiosa del tardo Tolstoj è dannatamente tediosa :tafazzi:
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Pensaci bene prima di leggerlo :look: La piega religiosa del tardo Tolstoj è dannatamente tediosa :tafazzi:
:rotfl: :rotfl:!Guerra e pace è decisamente più bello di Anna Karenina.
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Questa settimana ho letto "Memorie di una casa morta" di Dostoevskij e devo dire che è stata una lettura molto paicevole e scorrevole,ovviamente non paragonabile ai capolavori di Fedor,ma davvero molto apprezzabile,inoltre il buon Fedor è stato veramente in galera e salvato poco priam di essere giustiziato,quindi fornisce una descrizione perfetta della vita dei carcerati.
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Questa settimana ho letto "Memorie di una casa morta" di Dostoevskij e devo dire che è stata una lettura molto paicevole e scorrevole,ovviamente non paragonabile ai capolavori di Fedor,ma davvero molto apprezzabile,inoltre il buon Fedor è stato veramente in galera e salvato poco priam di essere giustiziato,quindi fornisce una descrizione perfetta della vita dei carcerati.
DOstoevskij ha quel taglio giornalistico che lo distanzia dai grandi della letteratura. "Lettura piacevole e scorrevole", questo sì.
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Vi consiglio caldamente di non leggere Armance di Stendhal
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Anna Karenina mi piacque abbastanza,ma non mi ha entusiasmato come Guerra e Pace :sisi:.Ricordo che mi piaceva molto l'opposizione Levin-Kitty,che rappresentavano l'amore ideale, con Anna-Karenin-Vronskij,tuttavia il buon Lev in questo romanzo è troppo moralista e religioso :asd:
Trovo che il romanzo abbia una netta divisione: in molti punti il buon Lev si lascia guidare dal puro impeto artistico, raggiungendo vette di assoluta magnificenza e trasportando il lettore in una dimensione a sé; in altri punti, purtroppo, si assiste invece alla rappresentazione delle pulsioni etico-moralistiche dello scrittore. Ma Anna Karenina, ciononostante, è un'opera d'arte di grande valore. La fluenti parole tolstojane aprono varchi per miriadi di immagini, di colori.
Gli ultimi due capitoli della VII parte, riguardanti la fine dell'eroina, sono immortali. Tolstoj anticipa di vari decenni il flusso di coscienza joyciano.
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Ho comprato Flatlandia di Abbott e l'ho anche iniziato a leggere.
Purtroppo causa scuola penso che non lo finirò tanto presto :maronn: vi farò sapere. :smoke:
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Ho comprato Flatlandia di Abbott e l'ho anche iniziato a leggere.
Purtroppo causa scuola penso che non lo finirò tanto presto :maronn: vi farò sapere. :smoke:
Non lo conosco, facci sapere :sisi:
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Mi sono deciso a leggere Delitto e pasticcio di Dostoevskij. Non mi capacito di tutta la fama e il clamore che ne accompagnano il nome. Ci si perde continuamente in psicologismi di bassa levatura. Lo stesso delirio viene descritto per i personaggi più disparati. Certo, le pagine scorrono velocemente, la trama presenta molteplici motivi di interesse, ma non vi riscontro quell'innalzamento, quell'incanto proprio di ciò che io considero letteratura. E' un poliziesco scritto bene, nulla più. Se dovessi descriverlo con un aggettivo, lo definirei morboso.
Sarò lieto di leggere la replica di dosty :look:
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Mi sono deciso a leggere Delitto e pasticcio di Dostoevskij. Non mi capacito di tutta la fama e il clamore che ne accompagnano il nome. Ci si perde continuamente in psicologismi di bassa levatura. Lo stesso delirio viene descritto per i personaggi più disparati. Certo, le pagine scorrono velocemente, la trama presenta molteplici motivi di interesse, ma non vi riscontro quell'innalzamento, quell'incanto proprio di ciò che io considero letteratura. E' un poliziesco scritto bene, nulla più. Se dovessi descriverlo con un aggettivo, lo definirei morboso.
Sarò lieto di leggere la replica di dosty :look:
A me è piaciuto tantissimo ed è uno dei miei libri preferiti.Fedor riesce a trasmettere perfettamente il conflitto interiore di Raskolnikov e la vicenda vomita pathos da ogni singola pagina,per questo si legge così velocemente,inoltre il messaggio di questo romanzo mi ha veramente colpito; il castigo non risiede nella pena,che ,anzi, è una liberazione, ma nel delitto stesso e si palesa come senso di colpa. P.S. Ho letto "I Cosacchi" di Tolstoj ed è piacevole,ma abbastanza banale :sisi:
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Mi sono deciso a leggere Delitto e pasticcio di Dostoevskij. Non mi capacito di tutta la fama e il clamore che ne accompagnano il nome. Ci si perde continuamente in psicologismi di bassa levatura. Lo stesso delirio viene descritto per i personaggi più disparati. Certo, le pagine scorrono velocemente, la trama presenta molteplici motivi di interesse, ma non vi riscontro quell'innalzamento, quell'incanto proprio di ciò che io considero letteratura. E' un poliziesco scritto bene, nulla più. Se dovessi descriverlo con un aggettivo, lo definirei morboso.
Sarò lieto di leggere la replica di dosty :look:
Eccomi :bacino: :look:
Vero: se parliamo di pathos, "incanto", Delitto e castigo resta secondo me inferiore ai Fratelli Karamazov e forse pure ai Demoni. Non so cos'altro tu abbia letto del Maestro, nella mia personalissima classifica Delitto e castigo occupa la terza posizione.
Ciò su cui ti debbo bacchettare è quel "molteplici motivi di interesse" buttato lì con un po' troppa superficialità. Questo è ciò che ha scritto Pasolini sull'opera, ed è assai meglio di quanto possa fare io :sisi::
«Non solo Dostoevskij ha prefigurato Nietzsche e tutta la cultura nietzschiana, non solo ha prefigurato Kafka, cioè almeno metà della letteratura del Novecento, ma addirittura ha prefigurato, precorso, preteso Freud. A meno che egli non sapesse già tutto ciò che Freud avrebbe scoperto».
Praticamente in Delitto e castigo c'è secondo me non solo la letteratura del Novecento, c'è pure tutta la storia del Novecento. E' un libro immenso per tutto ciò che va oltre la trama, è pervaso da spunti filosofici e psicologici che per approfondire bisognerebbe leggerlo due-tre volte, studiarlo. Per me va bene anche assaporarlo senza immergersi nell'abisso "morboso" di cui parlavi. Però ti butto lì qualcuno di questi spunti (io sono ben lungi dall'averli colti tutti), e mi dici che ne pensi.
Innanzitutto il delitto: Raskolnikov che uccide la vecchia usuraia si erge a simbolo, archetipo della prevaricazione nei confronti dell'alter. ("Non ho ucciso un uomo, ho ucciso un principio" - per inciso, lo dirà anche l'anarchico Gaetano Bresci dopo aver ucciso re Umberto I). Raskolnikov cammina curvo, borbottando, dà "le spalle al cielo": l'ateismo, spinto all'estremo, rende Raskolnikov "al di là del bene e del male". Però è solo l'omicidio che può renderlo Dio. Nell'uccidere la vecchia, Raskolnikov-Zarathustra uccide Dio. Tantevvero che lui non agisce in accordo col suo famoso piano di farsi un po' di quattrini per riprendere l'università. Raskolnikov la refurtiva non la userà mai.
Quello che gli preme, è scoprire se davvero può innalzarsi a dio, se può prenderne il posto lasciato vacante (dal punto di vista storico, parliamo dell'epoca in cui in Russia è arrivato l'illuminismo, e con esso nuove istanze politiche, anarchia, comunismo). Inoltre, nell'uccidere la vecchia usuraia, Raskolnikov uccide sua madre. Uccide cioè quell'amore che l'opprimeva, lo soffocava (e che gli rendeva più duro continuare a vivere da miserabile nullafacente). E uccide pure la sorella della vecchia, che corrisponde a sua sorella. In pratica, per uccidere Dio, Raskolnikov uccide la sua infanzia, la sua origine, chi gli ha donato la vita. Da qui nascono tutte quelle strane reazioni che lui ha all'arrivo della famiglia a Pietroburgo.
Ciò che viene dopo è tutto un gioco psicologico che porta Raskolnikov, sempre più consciamente, a voler espiare la propria colpa. Assai più interessante è il fatto che dopo aver ucciso la vecchia-madre, il protagonista può tornare ad amare. Ma può amare solo una donna umiliata (la prostituta Sonja), sofferente quanto più si possa immaginare: Raskolnikov ha fallito, non può ergersi a Dio, non ne ha la forza. Può solo trovare nell'umiliazione, nella miseria una strada per riavvicinarsi alla perfezione. Per il Maestro, l'uomo è un continuo tendere tra cielo e abisso. Nella più cupa disperazione c'è la luce per la salvezza di Raskolnikov. In qualche modo, è come se così trovasse un altro modo per avvicinarsi a Dio.
Per quanto riguarda la psicologia dei personaggi, se non l'hai fatto prova a leggere Memorie dal sottosuolo: per me è il libro che chiunque voglia approcciarsi al Maestro dovrebbe leggere per primo. E poi ti invito a leggere il Romanzo: i fratelli Karamazov. Se in Delitto e castigo c'è tutta la letteratura e la storia del Novecento, nei Fratelli c'è tutta la vita.
Sono stato un po' lunghetto, mi sa :look: Pensa che ho scritto solo ciò che mi veniva in mente su due piedi...
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Eccomi :bacino: :look:
:ciglia: :love:
Vero: se parliamo di pathos, "incanto", Delitto e castigo resta secondo me inferiore ai Fratelli Karamazov e forse pure ai Demoni. Non so cos'altro tu abbia letto del Maestro, nella mia personalissima classifica Delitto e castigo occupa la terza posizione.
Ho letto Povera gente. acerbo ma incoraggiante, per essere un esordio; Il sosia, notevole, avvincente e non morboso; Le notti bianche, che ritengo essere un puro attacco d'arte, una rarità in Dostoevskij, secondo il mio parere, più psicologo, giornalista e cronista che artista :sisi:. Delitto e castigo è il primo dei suoi cosiddetti "Grandi romanzi" che mi sono accinto a leggere.
Ciò su cui ti debbo bacchettare è quel "molteplici motivi di interesse" buttato lì con un po' troppa superficialità. Questo è ciò che ha scritto Pasolini sull'opera, ed è assai meglio di quanto possa fare io :sisi::
Ti ringrazio per questa brillante citazione, ma precisando che detesto Freud e le sue strambe teorie, Dosty non ne trae vantaggio, nel mio giudizio. Anzi, è proprio questo il problema principale :asd:
Tantevvero
:sbav: :sbav: :sbav:
Quello che gli preme, è scoprire se davvero può innalzarsi a dio, se può prenderne il posto lasciato vacante (dal punto di vista storico, parliamo dell'epoca in cui in Russia è arrivato l'illuminismo, e con esso nuove istanze politiche, anarchia, comunismo). Inoltre, nell'uccidere la vecchia usuraia, Raskolnikov uccide sua madre.
E' questo il problema: permettimi, non è una critica nei tuoi confronti (scrivi in modo parecchio brillante e arguto), ma questa psicologia da quattro soldi mi è indigesta, è quanto di più antiartistico possa esserci. E' un castello di sabbia in una spiaggia in procinto di essere investita da una tempesta...
Inoltre, i presunti significati profondi del delitto non sono giustificati dalla trama e dalle caratteristiche del delitto. Le varie associazioni sono arbitrarie, innaturali. Nell'uccisione della vecchina, per come è descritto il delitto e per come è descritta la vecchina, non credo che sia riscontrabile altro se non un bieco omicidio di bassa lega.
Il paradosso dei personaggi di Delitto e castigo è che, a fronte di una presunta acuta psicologia, essi non subiscono variazioni nel corso del romanzo. Raskolnikov è identico dall'inizio alla fine del libro, nonostante tutti i fittizi travagli psicologici di cui viene reso protagonista. Ciò rende fragile l'intera struttura del testo. E' fondamentale, in uno scritto che si voglia letterario, che i personaggi evolvano proporzionalmente all'evoluzione delle parole. Invece, Rodiòn rimane identico a se stesso, e l'impressione che se ne trae è che sia semplicemente un oggetto utilizzato ad uso e consumo di Dosty.
Riassumendo, tutta la psicologia di cui è imbevuto il romanzo non influisce minimamente sul carattere (detesto la parola "psiche") dei personaggi: questo è un evidente controsenso.
Per quanto riguarda la psicologia dei personaggi, se non l'hai fatto prova a leggere Memorie dal sottosuolo: per me è il libro che chiunque voglia approcciarsi al Maestro dovrebbe leggere per primo. E poi ti invito a leggere il Romanzo: i fratelli Karamazov. Se in Delitto e castigo c'è tutta la letteratura e la storia del Novecento, nei Fratelli c'è tutta la vita.
Accetto l'invito :smoke: Molte grazie. Ho letto casualmente un paio di caratterizzazioni di Ivàn, cercherò conferma di esse e delle tue parole leggendolo :sisi:
Sono stato un po' lunghetto, mi sa :look: Pensa che ho scritto solo ciò che mi veniva in mente su due piedi...
Sono lieto della tua risposta, se ne deduce subito che sai di cosa stai parlando, nonostante la divergenza di vedute. E' stato un piacere leggerti e sarà un piacere leggere eventuali tue repliche :ok: :sisi:
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cosa mi dite di Marotta e l'oro di Napoli?
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Mi sto cimentando con l'Ulisse di Joyce. Cosa ne pensate?
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io sto leggendo al di la del bene e del male di Nietzsche
adoro joyce e il suo flux of consciousness :sad: e le epiphanies
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io sto leggendo al di la del bene e del male di Nietzsche
adoro joyce e il suo flux of consciousness :sad: e le epiphanies
:sad: bello
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io sto leggendo al di la del bene e del male di Nietzsche
adoro joyce e il suo flux of consciousness :sad: e le epiphanies
Per me è più lineare ed efficace di "Così parlo Zarathustra",anche se meno poetico, e per questo lo reputo più comprensibile.
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io sto leggendo al di la del bene e del male di Nietzsche
adoro joyce e il suo flux of consciousness :sad: e le epiphanies
Al di là del bene e del male è splendido, uno dei libri di N. più diretti ma non per questo meno immaginifico :sisi:
Dell'Ulisse per ora posso dire che dopo dieci pagine volevo archiviarlo :look: , ma per fortuna non l'ho fatto e ora sono totalmente avvinto dal suo inarrestabile flusso...
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Per me è più lineare ed efficace di "Così parlo Zarathustra",anche se meno poetico, e per questo lo reputo più comprensibile.
ce lho in lista :sisi:
prima di al di la del bene e del male ho letto il Mosè di Freud
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freud è il male, lo detesto già abbastanza anche senza ritrovarmelo citato nel topic sulla letteratura :asd:
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zecharia sitchin l'ultima profezia.....
da leggere e già acquistato "l'ultima profezia 2012 di steve alten "
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Non leggete mai "il Castello" di Kafkà :brr: :brr:
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Finalmente ho finito "Il giovane Holden". Rimpiango un po' di non averlo letto quando ero adolescente...Certi libri credo che vadano letti in precisi momenti della propria vita, altrimenti si finisce per non apprezzarne "a pieno" la bellezza; anche se non è detto che questo sia vero per tutti (anzi, potrebbe essere vero solo per me). Però l'idea stessa di non riuscire cogliere una cosa nel momento migliore della propria vita mi rende un po' triste.
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Finalmente ho finito "Il giovane Holden". Rimpiango un po' di non averlo letto quando ero adolescente...Certi libri credo che vadano letti in precisi momenti della propria vita, altrimenti si finisce per non apprezzarne "a pieno" la bellezza; anche se non è detto che questo sia vero per tutti (anzi, potrebbe essere vero solo per me). Però l'idea stessa di non riuscire cogliere una cosa nel momento migliore della propria vita mi rende un po' triste.
sono d'accordo con te.l'ho letto l'anno scorso dopo anni e anni che rimandavo e ho pensato esattamente la stessa cosa
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Non leggete mai "il Castello" di Kafkà :brr: :brr:
argomenta :smoke:
sono d'accordo con te.l'ho letto l'anno scorso dopo anni e anni che rimandavo e ho pensato esattamente la stessa cosa
:sisi: penso che ciò sia allo stesso tempo la grandezza e il limite di Salinger...
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Opinioni e consigli su David Foster Wallace.
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Opinioni e consigli su David Foster Wallace.
Un figlio del suo tempo, affronta i presunti grandi temi dei giorni nostri nel modo corretto ma volgare che va per la maggiore nelle manifestazioni artistiche contemporanee (vedi Tarantino). Non mi piace.
Inoltre, la morbosità dei titoli delle sue opere mi farebbe diffidare da lui a prescindere, detesto i titoli del tenore di La ragazza con i capelli strani, Un amore tormentoso, L'oscura passione della tempestosa Lidia e simili :D
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Io ho letto un saggio cinematografico e stilisticamente l'ho trovato impressionante. Complesso nei contenuti ma di una leggibilità rara.
Penso che me ne sbatterò del tuo consiglio e comprerò Infinite Jest, 1300 pagine :look:
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Finalmente ho finito "Il giovane Holden". Rimpiango un po' di non averlo letto quando ero adolescente...Certi libri credo che vadano letti in precisi momenti della propria vita, altrimenti si finisce per non apprezzarne "a pieno" la bellezza; anche se non è detto che questo sia vero per tutti (anzi, potrebbe essere vero solo per me). Però l'idea stessa di non riuscire cogliere una cosa nel momento migliore della propria vita mi rende un po' triste.
Mi spiace per te, davvero. Io l'ho letto a 17 anni e m'ha cambiato la vita. Col senno di poi rido di me, perché i miei compiti d'italiano al quarto anno di liceo parevano tutti scritti da Salinger. Non l'ho mai più ripreso in mano, comunque, e mai più lo farò.
Opinioni e consigli su David Foster Wallace.
Qualcuno mi ha detto che è un genio. Si è suicidato, quindi dev'esserlo effettivamente.
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Qualcuno mi ha detto che è un genio. Si è suicidato, quindi dev'esserlo effettivamente.
:asd:
Spoiler“La persona che ha una così detta “depressione psicotica” e cerca di uccidersi non lo fa aperte le virgolette “per sfiducia” o per qualche altra convinzione astratta che il dare e avere nella vita non sono in pari. E sicuramente non lo fa perché improvvisamente la morte comincia a sembrarle attraente. La persona in cui l’invisibile agonia della Cosa raggiunge un livello insopportabile si ucciderà proprio come una persona intrappolata si butterà da un palazzo in fiamme. Non vi sbagliate sulle persone che si buttano dalle finestre in fiamme. Il loro terrore di cadere da una grande altezza è lo stesso che proveremmo voi o io se ci trovassimo davanti alla finestra per dare un’occhiata al paesaggio; cioè la paura di cadere rimane una costante. Qui la variabile è l’altro terrore, le fiamme del fuoco: quando le fiamme sono vicine, morire per una caduta diventa il meno terribile dei due terrori. Non è il desiderio di buttarsi; è il terrore delle fiamme. Eppure nessuno di quelli in strada che guardano in su e urlano “No!” e “Aspetta!” riesce a capire il salto. Dovresti essere stato intrappolato anche tu e aver sentito le fiamme per capire davvero un terrore molto peggiore di quello della caduta.”
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Io ho letto un saggio cinematografico e stilisticamente l'ho trovato impressionante. Complesso nei contenuti ma di una leggibilità rara.
Penso che me ne sbatterò del tuo consiglio e comprerò Infinite Jest, 1300 pagine :look:
Peggio per te e per il tuo godimento estetico :mhh:
(http://www.lafeltrinelli.it/static/images-1/l/586/765586.jpg)
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Umiliati e offesi di Dostoevskij è veramente un libro sottovalutato.Per me è una spanna sotto i grandi capolavori,ma è comunque stupendo per pathos e contenuti.
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Non lo conosco, facci sapere :sisi:
Ah comunque dimenticai di dire che Flatlandia l'avevo finito :look:
Per come la vedo io non è quel gran ben libro di cui avevo sentito parlare :asd: (avevo aspettative forse troppo alte) anche perché non c'è una vera e propria storia alla fine.
Ma comunque è stuzzicante, parla di un quadrato di un mondo bidimensionale che entra in contatto prima con un mondo a una dimensione e poi con il nostro spazio tridimensionale: stimola effettivamente anche a ragionare su una quarta dimensione spaziale.
Inoltre prima di leggerlo avevo sentito che era anche una critica all'età vittoriana, quindi la descrizione della Flatlandia è anche vista con una certa ironia: basti pensare alle donne che, essendo linee, quindi invisibili da vedere da una certa angolazione, dovevano per forza "agitare il posteriore" per farsi scorgere...
Comunque ho sentito parlare di Mari Stregati (On stranger tides) molto bene. Il libro stando a Wiki ha ispirato Ron Gilbert per Monkey Island prima ancora che Pirati Dei Caraibi... mai sentito? Mai letto? Consigliato?
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Umiliati e offesi di Dostoevskij è veramente un libro sottovalutato.Per me è una spanna sotto i grandi capolavori,ma è comunque stupendo per pathos e contenuti.
Mi ci fiondo stanotte :sisi:
Ah comunque dimenticai di dire che Flatlandia l'avevo finito :look:
Per come la vedo io non è quel gran ben libro di cui avevo sentito parlare :asd: (avevo aspettative forse troppo alte) anche perché non c'è una vera e propria storia alla fine.
Ma comunque è stuzzicante, parla di un quadrato di un mondo bidimensionale che entra in contatto prima con un mondo a una dimensione e poi con il nostro spazio tridimensionale: stimola effettivamente anche a ragionare su una quarta dimensione spaziale.
Inoltre prima di leggerlo avevo sentito che era anche una critica all'età vittoriana, quindi la descrizione della Flatlandia è anche vista con una certa ironia: basti pensare alle donne che, essendo linee, quindi invisibili da vedere da una certa angolazione, dovevano per forza "agitare il posteriore" per farsi scorgere...
Comunque ho sentito parlare di Mari Stregati (On stranger tides) molto bene. Il libro stando a Wiki ha ispirato Ron Gilbert per Monkey Island prima ancora che Pirati Dei Caraibi... mai sentito? Mai letto? Consigliato?
Non è il mio genere, mi sono limitato ad adorare Mokey Island :love:
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Vi consiglio vivamente "le braci" di Sandor Marai.
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L'Eugenio Onegin di Puskin è un'opera notevole,tuttavia il fatto che sia un romanzo in versi non ti lascia godere pienamente l'opera.Comunque Puskin ti lascia un senso di tristezza e di vacuità della vita incredibile.
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Niente, passavo solo per dire che all'orale di un concorso in BI mi sono fottuta il punteggio per una risposta indecorosa ad una domanda su Pavese :peppe:, mai ca stu forum me servess a coccos :nono: :look:
Ch figur'e mmerd :maronn:
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Niente, passavo solo per dire che all'orale di un concorso in BI mi sono fottuta il punteggio per una risposta indecorosa ad una domanda su Pavese :peppe:, mai ca stu forum me servess a coccos :nono: :look:
Ch figur'e mmerd :maronn:
Di nome si chiama Cesare e ha scritto La luna e i falò, se non sbaglio :look:
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Di nome si chiama Cesare e ha scritto La luna e i falò, se non sbaglio :look:
il figlio più piccolo era soprannominato pavesino,mi pare
:paura:
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L'Eugenio Onegin di Puskin è un'opera notevole,tuttavia il fatto che sia un romanzo in versi non ti lascia godere pienamente l'opera.Comunque Puskin ti lascia un senso di tristezza e di vacuità della vita incredibile.
Credo che il problema maggiore delle opere letterarie sia quello della traduzione. Il fatto che sia un poema scritto in versi e per di più in russo amplifica ulteriormente tutto ciò. Ma nonostante questa difficoltà, leggendo l'Onegin si sente fortemente di essere dinnanzi a un capolavoro, un'opera decisiva per la letteratura successiva. Puskin :sbav: :sbav: :sbav:
Ti consiglio il racconto breve La dama di picche
Negli ultimi giorni mi sono divorato Ricordi dal sottosuolo di Dostoevskij. Devo dire che Dosty, quando non si prefigge di scrivere opere moraleggianti sulla e per l'umanità intera, è in grado di catturare brillantemente nella trama dei suoi scritti (vedi Il sosia).
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Credo che il problema maggiore delle opere letterarie sia quello della traduzione. Il fatto che sia un poema scritto in versi e per di più in russo amplifica ulteriormente tutto ciò. Ma nonostante questa difficoltà, leggendo l'Onegin si sente fortemente di essere dinnanzi a un capolavoro, un'opera decisiva per la letteratura successiva. Puskin :sbav: :sbav: :sbav:
Ti consiglio il racconto breve La dama di picche
Negli ultimi giorni mi sono divorato Ricordi dal sottosuolo di Dostoevskij. Devo dire che Dosty, quando non si prefigge di scrivere opere moraleggianti sulla e per l'umanità intera, è in grado di catturare brillantemente nella trama dei suoi scritti (vedi Il sosia).
Marò,"Memorie dal sottosuolo" ti fa sentire proprio una merda!Il protagonista è l'essere più abietto del mondo :asd:!Comunque ho letto "Il 93 " di Hugò e devo dire che,a parte delle fasi dove il romanzo diviene troppo descrittivo,è veramente un bel libro e Hugò è un gigante della letteratura.
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Lunedì adrò alla Feltrinelli perché finiscono gli sconti.
Avevo pensato di comprare questi quattro libri:
-Il giovane Holden (Salinger)
-Il sentiero dei nidi di ragno (Calvino)
-Le città invisibili (Calvino)
-Mari stregati (Powers)
Per caso qualcuno di questi me lo sconsigliate?
Avete consigli su altri libri? :sad:
Stavo pensando di vedere qualche autore russo... ma comunque vorrei qualcosa di non troppo elaborato, abbastanza scorrevole... appunto sullo stile di Calvino :asd: (Mi sarò espresso manco la chiavica :asd:)
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Lunedì adrò alla Feltrinelli perché finiscono gli sconti.
Avevo pensato di comprare questi quattro libri:
-Il giovane Holden (Salinger)
-Il sentiero dei nidi di ragno (Calvino)
-Le città invisibili (Calvino)
-Mari stregati (Powers)
Per caso qualcuno di questi me lo sconsigliate?
Avete consigli su altri libri? :sad:
Stavo pensando di vedere qualche autore russo... ma comunque vorrei qualcosa di non troppo elaborato, abbastanza scorrevole... appunto sullo stile di Calvino :asd: (Mi sarò espresso manco la chiavica :asd:)
i 2 di Calvino sono molto belli, gli altri 2 non li conosco
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i 2 di Calvino sono molto belli, gli altri 2 non li conosco
uà il Giovane Holden è bellissimo :sad:
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Lunedì adrò alla Feltrinelli perché finiscono gli sconti.
Avevo pensato di comprare questi quattro libri:
-Il giovane Holden (Salinger)
-Il sentiero dei nidi di ragno (Calvino)
-Le città invisibili (Calvino)
-Mari stregati (Powers)
Per caso qualcuno di questi me lo sconsigliate?
Avete consigli su altri libri? :sad:
Stavo pensando di vedere qualche autore russo... ma comunque vorrei qualcosa di non troppo elaborato, abbastanza scorrevole... appunto sullo stile di Calvino :asd: (Mi sarò espresso manco la chiavica :asd:)
Il Giovane Holden è stupendo. Per quanto riguarda gli altri 3 non li ho letti, però di Calvino ti posso consigliare di sicuro il "Visconte dimezzato" e "Il Cavaliere inesistente".
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uà il Giovane Holden è bellissimo :sad:
:sisi: :sisi:.Di Calvino ho letto altro,come autore merita,quindi penso che tu stia facendo una buona scelta.
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Stavo pensando di vedere qualche autore russo... ma comunque vorrei qualcosa di non troppo elaborato, abbastanza scorrevole... appunto sullo stile di Calvino :asd: (Mi sarò espresso manco la chiavica :asd:)
Ti consiglio Nabokov, apparentemente poco scorrevole ma se ti lasci affascinare ti porta in una dimensione parallela :sisi: Se sei dubbioso puoi iniziare dal suo best seller, vale a dire Lolita.
Dei grandi autori russi, credo che il più scorrevole sia Cechov, che però scrive solo racconti brevi. Altrimenti puoi provare Gogol' e le sue Anime morte, nulla di macabro nonostante il titolo.
Anche il Tolstoj di Anna Karenina scorre meravigliosamente, anche se il misticismo dell'ultima parte lascia l'amaro in bocca.
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Ti consiglio Nabokov, apparentemente poco scorrevole ma se ti lasci affascinare ti porta in una dimensione parallela :sisi: Se sei dubbioso puoi iniziare dal suo best seller, vale a dire Lolita.
Dei grandi autori russi, credo che il più scorrevole sia Cechov, che però scrive solo racconti brevi. Altrimenti puoi provare Gogol' e le sue Anime morte, nulla di macabro nonostante il titolo.
Anche il Tolstoj di Anna Karenina scorre meravigliosamente, anche se il misticismo dell'ultima parte lascia l'amaro in bocca.
Ma tu non dovevi leggere "Umiliati e offesi" :appizz:?
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Ma tu non dovevi leggere "Umiliati e offesi" :appizz:?
Ho letto le prime pagine ma poi, senza motivi apparenti, ho virato su Memorie del sottosuolo :look:
Ma lo leggerò :smoke:
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infoiato dal telefilm mi sono comprato su amazon tutta la saga di George R. R. Martin La canzone del ghiaccio e del fuoco... di solito aborro il fantasy ma pare che sia di gran livello e, comunque, se c'è la roba che si vede nel telefilm... :sbav:
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infoiato dal telefilm mi sono comprato su amazon tutta la saga di George R. R. Martin La canzone del ghiaccio e del fuoco... di solito aborro il fantasy ma pare che sia di gran livello e, comunque, se c'è la roba che si vede nel telefilm... :sbav:
:sbav:
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Das Kapital, libro II... piccolo traguardo personale
In termini più "leggeri" ho letto il Faust di Goethe e il Gordon Pym di Poe, il primo è strabiliante, il secondo tutto sommato ottima roba
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(http://i1.ebayimg.com/04/i/001/0f/c0/8b1f_35.JPG)
Dopo aver raggiunto le vette dello scandalo e della gloria, dopo aver pubblicato capolavori come Il dono, Lolita o Fuoco pallido, Nabokov decise di scrivere un romanzo dove avrebbe sfrenato i suoi estri e i suoi capricci più nascosti e più cari, sfidando il lettore a seguirlo, come un seduttore irresistibile e sottilmente perverso. E fu Ada. Sarebbe stata una storia d’amore, di quell’amore «normale e misterioso» che è come la rosa vera mescolata alle altre in un negozio di fiori finti, «pour attraper le client». E anche una storia erotica. E, dietro a tutto, sarebbe stata una celebrazione del dettaglio. «Il dettaglio è sempre benvenuto» diceva Nabokov. Dettaglio è «l’evento senza precedenti e irripetibile» che si staglia fra miliardi di simili – e con ciò in fondo obbliga la letteratura a esistere, se non altro per replicargli con un tessuto di parole che dell’irripetibile mostri qualche filo. Ogni lettore, non appena comincerà ad addentrarsi in Ada, avrà l’impressione di trovarsi davanti a uno di quei libri in cui l’autore ha inteso mettere tutto, come in una vasta arca, grande quanto un leggendario maniero familiare o per lo meno la sua sterminata e veleggiante soffitta. E in quella soffitta costellata di segreti, come nel parco di quel maniero, cosparso di nascondigli erotici, sarà felice di perdersi.
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Cechov :sad:
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Cechov :sad:
:alla:
Cosa in particolare?
I suoi racconti sono delle perle.
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:alla:
Cosa in particolare?
I suoi racconti sono delle perle.
Il reparto numero 6 è stupendo e penso sia il racconto più bello tra quelli che ho letto :sisi:!Comunque consiglio a tutti Notre Dame de Paris,perchè è scritto divinamente e Hugò è un genio,anche se qualche volta risulta un pò troppo prolisso nelle descrizioni.
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Il reparto numero 6 è stupendo e penso sia il racconto più bello tra quelli che ho letto
Ottimo, è tra quelli che non ho ancora letto. Grazie per l'imbeccata :sisi:
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In questo periodo ho letto "Resurrezione" di Tolstoj,che non è palloso come mi aspettavo,ma ha comunque una trama abbastanza banale,inoltre il moralismo di Lev è difficile da sopportare dopo un pò di tempo,"Notre Dame de Paris",davvero bello e avvincente,gli eredi di Hugò dovrebbero fare causa alla Disney, e "L'uomo che ride" di Hugò,quest'ultimo è un gran bel libro,peccato che Victorino si dilunghi troppo in excursus storici che poco interessano e che il finale non sia dello stesso spessore delle pagien precedenti,tra l'altro il buon Hugò ha cacato anche lui un pò il cazzo con i soliti finali tragici e patetici all'inverosimile.
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In questo periodo non ho lett"Resurrezione" di Tolstoj,che non è palloso come mi aspettavo,ma ha comunque una trama abbastanza banale,inoltre il moralismo di Lev è difficile da sopportare dopo un pò di tempo,"Notre Dame de Paris",davvero bello e avvincente,gli eredi di Hugò dovrebbero fare causa alla Disney, e "L'uomo che ride" di Hugò,quest'ultimo è un gran bel libro,peccato che Victorino si dilunghi troppo in excursus storici che poco interessano e che il finale non sia dello stesso spessore delle pagien precedenti,tra l'altro il buon Hugò ha cacato anche lui un pò il cazzo con i soliti finali tragici e patetici all'inverosimile.
quoto su Leone, mi sta diventando indigesto pure Guerra e Pace. Temo che l'apice della sua arte siano i primi tre quarti di Anna Karenina, il cui finale cade nel solito moralismo religioseggiante :sbonk:
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quoto su Leone, mi sta diventando indigesto pure Guerra e Pace. Temo che l'apice della sua arte siano i primi tre quarti di Anna Karenina, il cui finale cade nel solito moralismo religioseggiante :sbonk:
Guerra e Pace invece mi è piaciuto molto,forse perchè il romanzo si ramifica in più scenari,quindi risulta meno pesante e più interessante :sisi:
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Guerra e Pace invece mi è piaciuto molto,forse perchè il romanzo si ramifica in più scenari,quindi risulta meno pesante e più interessante :sisi:
:boh:
Sensazioni contrastanti: lo sto continuando e ciò significa ce qualcosa mi attrae e stimola, d'altro canto lo sto leggendo con una lentezza disarmante :look:
Non sono nemmeno a metà, vedrò più avanti :sisi:
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:boh:
Sensazioni contrastanti: lo sto continuando e ciò significa ce qualcosa mi attrae e stimola, d'altro canto lo sto leggendo con una lentezza disarmante :look:
Non sono nemmeno a metà, vedrò più avanti :sisi:
Ah,pensavo l'avessi finito,comunque sul fatto che sia difficile da leggere ti do ragione,purtroppo ci sono delle fasi morte,che ti fanno proprio cadere le palle,tuttavia i personaggi e la storia riescono a farti arrivare alla fine del romanzo.
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Il reparto numero 6 è stupendo e penso sia il racconto più bello tra quelli che ho letto :sisi:
Davvero delizioso. Stupefacente, ha modificato la mia idea di Cechov. Illuminante e tremendo allo stesso tempo... Stile asciutto e trama inesorabile.
Spasiba, Suker :alla:
http://www.readme.it/libri/9/9001020.shtml (http://www.readme.it/libri/9/9001020.shtml)
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Davvero delizioso. Stupefacente, ha modificato la mia idea di Cechov. Illuminante e tremendo allo stesso tempo... Stile asciutto e trama inesorabile.
Spasiba, Suker :alla:
[url]http://www.readme.it/libri/9/9001020.shtml[/url] ([url]http://www.readme.it/libri/9/9001020.shtml[/url])
Figurati Stè :ok:!
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Agli amanti della letteratura russa consiglio "Un eroe del nostro tempo" di Lermontov. L'ho finito di leggere da poco, descrive la vicenda di un ragazzo di nome Pecorin, l'anti-eroe per eccellenza; è forse in assoluto il personaggio piu' odioso di tutta letteratura, votato a distruggere la vita degli altri e a privarli di sogni e desideri per soddisfare i propri impulsi. Tra l'altro oltre ad avere una mente diabolica è anche accompagnato da una fortuna sfacciata, e alla fine di ogni vicenda il lettore è indispettito dal fatto che Pecorin la faccia sempre franca...
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Pecorin
:look:
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:look:
La 'c' con l'inflessione superiore non mi è concessa dal forum, comunque vedi qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Un_eroe_del_nostro_tempo_(Lermontov) (http://it.wikipedia.org/wiki/Un_eroe_del_nostro_tempo_(Lermontov))
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La 'c' con l'inflessione superiore non mi è concessa dal forum, comunque vedi qui:
[url]http://it.wikipedia.org/wiki/Un_eroe_del_nostro_tempo_(Lermontov)[/url] ([url]http://it.wikipedia.org/wiki/Un_eroe_del_nostro_tempo_(Lermontov))[/url]
dai scherzavo.. :asd:
comunque credo si pronunci peciòrin,dostoieschi dovrebbe saperlo
:look:
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il fatto che pecorin ha il culo rotto è una cosa voluta?
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il fatto che pecorin ha il culo rotto è una cosa voluta?
ma magari è solo tifoso del cagliari
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dai scherzavo.. :asd:
comunque credo si pronunci peciòrin,dostoieschi dovrebbe saperlo
:look:
Piciòrin o Piéciorin, non so dov'è l'accento :ok:
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Non so se è la sezione giusta, sommessamente vi vorrei rendere partecipi di una mia composizione, spero non sia proibito dal regolamento.
[Poesia] Luca P. Trombetta - Simply Mirror @SuB ITA 2011 (http://www.youtube.com/watch?v=nNZFkRfEP2c#ws)
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Vi consiglio un bel po' di Letteratura americana. Come per i Russi nell'800, allo stesso modo gli scrittori americani sono stati l'equivalente: il meglio della letteratura del 900 e di questi primi 11 anni del nuovo secolo. Se siete interessati, o incuriositi, cominciate dalla "Lost Generation" la generazione perduta di scrittori degli anni 20/30, alla quale sono più legato. Da Fitzgerald, ad Hemingway da John Fante a Henry Miller. Grandissimi romanzi. Proseguite con la "Beat Generation", che a mio avviso però fu importante più per la Poesia che per la Prosa con autori del calibro di Burroughs e Kerouac e continuate con gli autori di fine secolo e contemporanei. Da Harold Brodkey a Philipp Roth, al Postmodernismo di De Lillo, Auster e Pynchon, fino a Ellroy, McCarthy, Least Moon, Easton Ellis, Thom Jones, Franzen e il più grande di tutti, Wallace, prematuramente scomparso, di cui ho appena terminato "Infinite Jest", un capolavoro di scrittura. Prendetelo come un percorso con diverse tappe, in base alle quali scegliere, decidere di soffermarsi o semplicemente passare avanti. La Letteratura americana è la migliore che esista. Lo è stata nel 900. Lo è tuttora. Alcuni scrittori, alcuni libri li conoscerete e/o li avrete sicuramente già letti. Altri spero li apprezziate, scoprendoli. Sta a voi.
I miei consigli
Francis Scott Fitzgerald - Il grande Gatzby - Tenera è la notte - Di qua dal paradiso
Ernest Hamingway - Il vecchio e il mare - Fiesta - I quarantanove racconti
John Fante - La strada per Los Angeles - Chiedi alla polvere
Henry Miller - Tropico del Cancro - Tropico del Capricorno
William Burroughs - Pasto nudo
Jack Kerouac - Sulla strada - I sotterranei
Harold Brodkey - Storie in modo quasi classico
Philipp Roth - Il grande romanzo americano - Nemesi
Least Moon - Strade blu
Don De Lillio - Americana - Underwold - Great Jones Street
Paul Auster - Trilogia di New York - Il Leviatano - Invisible
Thomas Pynchon - V - L'arcobaleno della gravità
James Ellroy - Dalia nera - L.A Confidential - American tabloid
Cormac McCarthy - Trilogia della frontiera - La strada
Easton Ellis - Le regole dell'attrazione - American Psycho
Jonathan Franzen - Le correzioni - Libertà
Thom Jones - Il pugile a riposo
David Foster Wallace - La scopa del sistema - Considera l'aragosta - Oblio- Infinite Jest.
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Infinite Jest sta pigliann' a povere sul davanzale da due mesi :look:
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Infinite Jest sta pigliann' a povere sul davanzale da due mesi :look:
Eh per l'esattezza 1179 pagine :asd:. E' una lettura invernale come Underworld di De Lillo.
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Agli amanti della letteratura russa consiglio "Un eroe del nostro tempo" di Lermontov. L'ho finito di leggere da poco, descrive la vicenda di un ragazzo di nome Pecorin, l'anti-eroe per eccellenza; è forse in assoluto il personaggio piu' odioso di tutta letteratura, votato a distruggere la vita degli altri e a privarli di sogni e desideri per soddisfare i propri impulsi. Tra l'altro oltre ad avere una mente diabolica è anche accompagnato da una fortuna sfacciata, e alla fine di ogni vicenda il lettore è indispettito dal fatto che Pecorin la faccia sempre franca...
grazie per il consiglio, ne farò tesoro :sisi:
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Ma pecchè sann pure scriver e merican?
Anyway… Faulkner e Vonnegut nu ponno mancare.
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Ho finito di leggere "L'arte di vivere" di Gandhi. Un libro veramente edificante, che ha anche il pregio di avvicinare culturalmente il lettore alla filosofia orientale.
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Ho finito di leggere "L'arte di vivere" di Gandhi. Un libro veramente edificante, che ha anche il pregio di avvicinare culturalmente il lettore alla filosofia orientale.
Gandhi er nu dij e fascist :look::look::look::look::look:
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Gandhi er nu dij e fascist :look: :look: :look: :look: :look:
:scratch:
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:scratch:
il duce era uno statista di primo ordine,completamente disinteressato.Un superuomo
Mussolini è il salvatore e rinnovatore della sua patria
:sisi:
vabbuò però era un grande uomo sicuramente un esempio da seguire :sisi: prima ero ironico :asd:
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edit :look:
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il duce era uno statista di primo ordine,completamente disinteressato.Un superuomo
Mussolini è il salvatore e rinnovatore della sua patria
:sisi:
Fonte :look: ? L'unica cosa certa è che, quando Gandhi visitò Roma, rimase negativamente impressionato da tutte le armi che Mussolini aveva in casa. Poi sul lato politico non so cosa ne pensasse, credo che non abbia avuto tempo di conoscerlo a fondo.
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gandhi era nu strunz.
:look:
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gandhi Stalin era nu strunz.
:look:
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Fonte :look: ? L'unica cosa certa è che, quando Gandhi visitò Roma, rimase negativamente impressionato da tutte le armi che Mussolini aveva in casa. Poi sul lato politico non so cosa ne pensasse, credo che non abbia avuto tempo di conoscerlo a fondo.
"Camerata" Gandhi (http://www.youtube.com/watch?v=tjLn84RZnhI#)
:look:
cmq nu pazziam Gandhi era un grande una persona da ammirare :sisi:
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:sisi:
stalin
:alla:
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Gandhi era una tartaruga senza guscio. :look:
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Vi consiglio un bel po' di Letteratura americana. Come per i Russi nell'800, allo stesso modo gli scrittori americani sono stati l'equivalente: il meglio della letteratura del 900 e di questi primi 11 anni del nuovo secolo. Se siete interessati, o incuriositi, cominciate dalla "Lost Generation" la generazione perduta di scrittori degli anni 20/30, alla quale sono più legato. Da Fitzgerald, ad Hemingway da John Fante a Henry Miller. Grandissimi romanzi. Proseguite con la "Beat Generation", che a mio avviso però fu importante più per la Poesia che per la Prosa con autori del calibro di Burroughs e Kerouac e continuate con gli autori di fine secolo e contemporanei. Da Harold Brodkey a Philipp Roth, al Postmodernismo di De Lillo, Auster e Pynchon, fino a Ellroy, McCarthy, Least Moon, Easton Ellis, Thom Jones, Franzen e il più grande di tutti, Wallace, prematuramente scomparso, di cui ho appena terminato "Infinite Jest", un capolavoro di scrittura. Prendetelo come un percorso con diverse tappe, in base alle quali scegliere, decidere di soffermarsi o semplicemente passare avanti. La Letteratura americana è la migliore che esista. Lo è stata nel 900. Lo è tuttora. Alcuni scrittori, alcuni libri li conoscerete e/o li avrete sicuramente già letti. Altri spero li apprezziate, scoprendoli. Sta a voi.
I miei consigli
Francis Scott Fitzgerald - Il grande Gatzby - Tenera è la notte - Di qua dal paradiso
Ernest Hamingway - Il vecchio e il mare - Fiesta - I quarantanove racconti
John Fante - La strada per Los Angeles - Chiedi alla polvere
Henry Miller - Tropico del Cancro - Tropico del Capricorno
William Burroughs - Pasto nudo
Jack Kerouac - Sulla strada - I sotterranei
Harold Brodkey - Storie in modo quasi classico
Philipp Roth - Il grande romanzo americano - Nemesi
Least Moon - Strade blu
Don De Lillio - Americana - Underwold - Great Jones Street
Paul Auster - Trilogia di New York - Il Leviatano - Invisible
Thomas Pynchon - V - L'arcobaleno della gravità
James Ellroy - Dalia nera - L.A Confidential - American tabloid
Cormac McCarthy - Trilogia della frontiera - La strada
Easton Ellis - Le regole dell'attrazione - American Psycho
Jonathan Franzen - Le correzioni - Libertà
Thom Jones - Il pugile a riposo
David Foster Wallace - La scopa del sistema - Considera l'aragosta - Oblio- Infinite Jest.
Grandissimi Libri, complimenti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Vorrei solo aggiungere quello che ritengo il più grande romanzo americano della prima metà del '900: Furore di John Steinbeck; l'epopea di una famiglia che dall'Oklahoma se ne va in California nel pieno della Grande Depressione. Il viaggio in una America lontanissima dalle luci delle metropoli e per un certo verso forse quella più vera ed umana.
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Grandissimi Libri, complimenti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Vorrei solo aggiungere quello che ritengo il più grande romanzo americano della prima metà del '900: Furore di John Steinbeck; l'epopea di una famiglia che dall'Oklahoma se ne va in California nel pieno della Grande Depressione. Il viaggio in una America lontanissima dalle luci delle metropoli e per un certo verso forse quella più vera ed umana.
Grazie!. Vero su Steinbeck: grave dimenticanza. :doh:
Aggiungo, se vi interessa, una bella raccolta di autori contemporanei americani edita da minimum fax:Burned Children of America.
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Non leggete MAI "Infanzia","Adolescenza" e "Giovinezza" di Tolstoj,perchè vi ammorbate che è un piacere.
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Non leggete MAI "Infanzia","Adolescenza" e "Giovinezza" di Tolstoj,perchè vi ammorbate che è un piacere.
Già fatto :look: Infanzia e Adolescenza sono scritti bene, li ho trovati molto gradevoli. Giovinezza, invece, ammorba, lo confermo :look: . Ma di sicuro mi stimolava più la lettura di questo trittico che quella di Guerra e Pace, che non riesco a finire nonostante l'abbia iniziato mesi fa :maronn:
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Qualcuno può consigliarmi qualche libro steampunk interessante? Sia dai risvolti fantasy che storici, ho letto in giro di un paio di titoli interessanti a riguardom però quasi tutti introvabili, nessuno sa qualcosa su questo genere che posso tranquillamente trovare alla feltrinelli?
Ho praticamente finito la bibliografia di Stephen King e vorrei variare, se no al massimo finisce che mi sposto su Follet e finisco di impazzire :look:
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Qualcuno può consigliarmi qualche libro steampunk interessante? Sia dai risvolti fantasy che storici, ho letto in giro di un paio di titoli interessanti a riguardom però quasi tutti introvabili, nessuno sa qualcosa su questo genere che posso tranquillamente trovare alla feltrinelli?
Ho praticamente finito la bibliografia di Stephen King e vorrei variare, se no al massimo finisce che mi sposto su Follet e finisco di impazzire :look:
Mai letto nulla di steampunk :asd: ma ieri ho visto "il castello errante di Howl" di cui so esserci anche un libro :look: magari puoi provare :look:
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Già fatto :look: Infanzia e Adolescenza sono scritti bene, li ho trovati molto gradevoli. Giovinezza, invece, ammorba, lo confermo :look: . Ma di sicuro mi stimolava più la lettura di questo trittico che quella di Guerra e Pace, che non riesco a finire nonostante l'abbia iniziato mesi fa :maronn:
Anche a me i primi due non sono dispiaciuti,sebbene non siano dei capolavori,ma "Giovinezza" è terribile,ogni pagina è agonia allo stato puro.Ja "Guerra e Pace",a parte qualche digressione storica,è proprio un bel libro!Io l'ho letto in pochi giorni.
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Guerra e Pace e' un CA PO LA VO RO
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Guerra e Pace e' un CA PO LA VO RO
sì ma è pure NU MAT TO NE
ca nun SE NE SCEN NE
:look:
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sì ma è pure NU MAT TO NE
ca nun SE NE SCEN NE
:look:
ma quann majeeeeee
vabbuo' tu si fatt a guagliunciell :look:
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ma quann majeeeeee
vabbuo' tu si fatt a guagliunciell :look:
:look:
l'ho letto in gioventù,per l'appunto
:brr:
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:look:
l'ho letto in gioventù,per l'appunto
:brr:
e vist ??? MUCCUUUUUUUUUUUUUUS :smoke:
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Guerra e Pace lo lessi in 5 giorni,talmente che mi appassionò :sisi: :look:
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Guerra e Pace e' un CA PO LA VO RO
Anna Karenina è un capolavoro (escludendo la parte finale). Guerra e Pace è una commistione tra cronaca, storia e vicende di nobilotti in cui non riesco a ravvisare cenni di vera arte.
...spero che l'ultimo quarto dell'opera mi faccia cambiare idea.
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Guerra e Pace lo lessi in 5 giorni mesi, talmente che mi appassionò :sisi: :look:
:look:
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:look:
Woody Allen sostiene di aver letto Guerra e Pace in sole 2 ore usando una tecnica di "lettura veloce"; ma ha capito solo che era ambientato in Russia :look:
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Woody Allen sostiene di aver letto Guerra e Pace in sole 2 ore usando una tecnica di "lettura veloce"; ma ha capito solo che era ambientato in Russia :look:
:asd:
Però Amore e Guerra è fort.
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Lo so che è una cosa di infimo livello rispetto a ciò di cui parlate, ma ho finito stamattina di leggere "La notte dei biplani" di Davide Morosinotto, nativo di Padova, un bel romanzo, scorrevole, tranquillo, dal finale nu poc scem, le recensioni ne parlavano bene e me lo sono procurato, sta 10 euro e si trova alla mondadori, spesa esigua :sisi:
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Micoste caro,se non hai letto ancora "Il villaggio di Stepancikovo e i suoi abitanti",ti consiglio vivamente di farlo.Fomà Fomyc è il personaggio più patetico,irritante ed esilarante che abbia mai conosciuto,inoltre riesce a creare situazioniri tragicomiche davvero esilaranti.
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secondo me il capolavoro di Dostoevskij è "Le notti bianche". In meno di 100 pagine c'è tutto.
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secondo me il capolavoro di Dostoevskij è "Le notti bianche". In meno di 100 pagine c'è tutto.
per me è "inler non sbaglia mai un passaggio e non perde mai il pallone"
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Micoste caro,se non hai letto ancora "Il villaggio di Stepancikovo e i suoi abitanti",ti consiglio vivamente di farlo.Fomà Fomyc è il personaggio più patetico,irritante ed esilarante che abbia mai conosciuto,inoltre riesce a creare situazioniri tragicomiche davvero esilaranti.
Grazie per il consiglio, dopo l'imbeccata cechoviana mi aspetto grandi cose da te :ovazione: Forse ne avevamo già parlato ma non ricordo con precisione: l'hai letto "Il cappotto" di Gogol'? :alla: :alla: :alla: :alla: :alla: :alla: :alla: :alla: :alla: Ti consiglio vivamente anche "La dama di picche" di Puskin :sbav:
secondo me il capolavoro di Dostoevskij è "Le notti bianche". In meno di 100 pagine c'è tutto.
:sisi: di quanto ho letto di dosty finora, "Le notti bianche" e "Il sosia" sono il meglio.
I cosiddetti suoi "grandi romanzi", invece, mi provocano orticarie effettive e/o preventive. "Delitto e castigo" l'ho detestato.
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I cosiddetti suoi "grandi romanzi", invece, mi provocano orticarie effettive e/o preventive. "Delitto e castigo" l'ho detestato.
Me lo consigliasti pure su TN, lota :look:
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Me lo consigliasti pure su TN, lota :look:
:look: è passato molto tempo, i gusti cambiano, si affinano. cose che ti appaiono geniali in seguito possono apparirti di una banalità e di una pochezza imbarazzanti. scoprire Nabokov e i grandi maestri mi ha fatto rivalutare molto "Delitto e pasticcio"...
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:look: è passato molto tempo, i gusti cambiano, si affinano. cose che ti appaiono geniali in seguito possono apparirti di una banalità e di una pochezza imbarazzanti. scoprire Nabokov e i grandi maestri mi ha fatto rivalutare molto "Delitto e pasticcio"...
stai citando eufemisticamente la mia teoria del radical-chic,caro il mio radical chic
:ok:
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Grazie per il consiglio, dopo l'imbeccata cechoviana mi aspetto grandi cose da te :ovazione: Forse ne avevamo già parlato ma non ricordo con precisione: l'hai letto "Il cappotto" di Gogol'? :alla: :alla: :alla: :alla: :alla: :alla: :alla: :alla: :alla: Ti consiglio vivamente anche "La dama di picche" di Puskin :sbav:
:sisi: di quanto ho letto di dosty finora, "Le notti bianche" e "Il sosia" sono il meglio.
I cosiddetti suoi "grandi romanzi", invece, mi provocano orticarie effettive e/o preventive. "Delitto e castigo" l'ho detestato.
Tra poco viene il mio compleanno e me li faccio regalare :love: :love:
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Tra poco viene il mio compleanno e me li faccio regalare :love: :love:
Allora aggiungici "Cose trasparenti" di Nabokov :sisi: :bacino:
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stai citando eufemisticamente la mia teoria del radical-chic,caro il mio radical chic
:ok:
Non mi offende l'etichetta, ma chi ha gli stessi identici gusti a 17 e a 23 anni è un po' un coglione :look:
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Non mi offende l'etichetta, ma chi ha gli stessi identici gusti a 17 e a 23 anni è un po' un coglione :look:
non è sempre detto,alcune cose possono piacere anche per sempre (perchè no?) comunque scherzavo
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non è sempre detto,alcune cose possono piacere anche per sempre (perchè no?) comunque scherzavo
infatti ho scritto "stessi identici"...credo che Nabokov lo adorerò in eterno, ad esempio. Come i Marlene Kuntz, in qualche modo. ma la maggior parte delle cose, col senno di poi, cambia sapore. tra l'altro è sconcertante come lo stesso libro, alla seconda lettura, si mostri in modo completamente diverso, forse perché conoscendo già la trama non si è presi dalla curiosità morbosa di sapere cosa succederà ma ci si concentra di più sull'arte fabulatoria in sé. e in questo dosty non eccelle di certo...
comunque accetto gli scherzi :ok:
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comunque accetto gli scherzi :ok:
assafà maronn,mi togli un peso
:look:
io l'ultimo vero romanzo che ho letto è stato il sangue è randagio di ellroy,vorrei attaccare con la tetralogia di los angeles,ma non è ancora il momento...
per adesso mi sta capitando più che altro di leggere saggistica,per esempio ho beccato un ottimo libro sulla storia della mafia siciliana scritta da uno studioso inglese
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:look: è passato molto tempo, i gusti cambiano, si affinano. cose che ti appaiono geniali in seguito possono apparirti di una banalità e di una pochezza imbarazzanti. scoprire Nabokov e i grandi maestri mi ha fatto rivalutare molto "Delitto e pasticcio"...
:asd: :ok:
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Micoste caro,se non hai letto ancora "Il villaggio di Stepancikovo e i suoi abitanti",ti consiglio vivamente di farlo.Fomà Fomyc è il personaggio più patetico,irritante ed esilarante che abbia mai conosciuto,inoltre riesce a creare situazioniri tragicomiche davvero esilaranti.
Bello veramente :ok: Un bel consiglio, mi associo
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Comunque non sono d'accordo con Stefano su Delitto e castigo,che è un capolavoro,e su Dostoevskji in generale,perchè Fedor è l'autore che trovo meno pesante ed artificiale,poi,a mio avviso,apprezzo moltissimo che il suo stile sia abbastanza conciso e concreto,insomma la pragmaticità di Dostoevskji è un qualcosa che vorrei ritrovare in tanti altri autori.
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Debbo intervenire, Stefano? :look:
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Non mi offende l'etichetta, ma chi ha gli stessi identici gusti a 17 e a 23 anni è un po' un coglione :look:
E' vero e' vero ... io ad esempio sono un coglione perche a 15 anni mi piaceva la fica a 25 pure e adesso a 35 mi piace ancora e (non ne sono sicuro) penso che mi piacera' pure a 70
Scherzo mico' era troppa la tentazione di fare la battuta del cazzo (della fica nella fattispecie).
tornando IT Fedor e' una delle piu' belle penne della letteratura mondiale proprio perche' e' una letteratura superessenziale e che ti tiene "attaccato" alla trama senza fronzoli.
E' pur vero che questa tecnica narrativa presenta carenze su altri aspetti altrettanto importanti
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Comunque non sono d'accordo con Stefano su Delitto e castigo,che è un capolavoro,e su Dostoevskji in generale,perchè Fedor è l'autore che trovo meno pesante ed artificiale,poi,a mio avviso,apprezzo moltissimo che il suo stile sia abbastanza conciso e concreto,insomma la pragmaticità di Dostoevskji è un qualcosa che vorrei ritrovare in tanti altri autori.
Però ammetterai che sfiora con troppa leggerezza il confine tra narrativa e cronaca... E spesso si lascia andare a psicologismi molto molto banali...
Debbo intervenire, Stefano? :look:
Ne sarei molto lieto :sisi:
tornando IT Fedor e' una delle piu' belle penne della letteratura mondiale proprio perche' e' una letteratura superessenziale e che ti tiene "attaccato" alla trama senza fronzoli.
E' pur vero che questa tecnica narrativa presenta carenze su altri aspetti altrettanto importanti
Il mio discrimine tra un libro e un gran libro è per l'appunto che il gran libro NON si legge per la trama. La trama deve avere un ruolo marginale, non attrarre la totalità dell'attenzione morbosa del lettore. Altrimenti, finito il libro, non rimane nulla.
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Però ammetterai che sfiora con troppa leggerezza il confine tra narrativa e cronaca... E spesso si lascia andare a psicologismi molto molto banali...
Ne sarei molto lieto :sisi:
Il mio discrimine tra un libro e un gran libro è per l'appunto che il gran libro NON si legge per la trama. La trama deve avere un ruolo marginale, non attrarre la totalità dell'attenzione morbosa del lettore. Altrimenti, finito il libro, non rimane nulla.
Non sono assolutamente d'accordo...............Ad esempio,per me,il maestro e Margherita è un libro che fa cacare,proprio perchè la trama fa schifo,poi Bulgakov scriverà anche bene,ma per me quel libro è noiosissimo,scritto artificiosamente e ricco di metafore del cazzo :look:.Non dimentichiamo che un narratore è tale perchè deve raccontare qualcosa,senza riempire la trama di arzigogoli e ninnoli vari,quindi preferisco un Dostoevskji a un Bulgakov.
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Non sono assolutamente d'accordo...............Ad esempio,per me,il maestro e Margherita è un libro che fa cacare,proprio perchè la trama fa schifo,poi Bulgakov scriverà anche bene,ma per me quel libro è noiosissimo,scritto artificiosamente e ricco di metafore del cazzo :look:.Non dimentichiamo che un narratore è tale perchè deve raccontare qualcosa,senza riempire la trama di arzigogoli e ninnoli vari,quindi preferisco un Dostoevskji a un Bulgakov.
1) Non ho detto che la trama debba essere orribile
2) Non ho detto che ogni libro senza trama sia un capolavoro
3) Non ho mai esaltato Bulgakov
4) Il mio termine di paragone, Nabokov, detestava Bulgakov e il libro citato
:look:
Una trama è ovvio che ci sia, ma una trama deve stare al suo posto e far risaltare il resto. Altrimenti, le trame ci sono anche nei racconti di Intimità e negli infimi libercoli thriller-gialli che tanto spopolano. Ciò che intendo io è che un libro è un capolavoro quando ti lascia sensazioni forti, COLORI, stati che nulla hanno a che fare con lo svolgimento della trama.
(soggettivamente) Lolita è TUTTO fuorché la storia di un pedofilo in giro per gli Stati Uniti; Delitto e castigo, invece, è semplicemente la storia di un delitto. Il vero trasporto, nella lettura, prevede lo slegamento dalla trama...
Ricorda che al centro del romanzo c'è la parola, non la trama. I suoni, i colori di ogni parola. E' ciò che differenzia la letteratura dalle altre forme d'arte... Rinnegare la parola in sé ed inneggiare la letteratura è una contraddizione.
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1) Non ho detto che la trama debba essere orribile
2) Non ho detto che ogni libro senza trama sia un capolavoro
3) Non ho mai esaltato Bulgakov
4) Il mio termine di paragone, Nabokov, detestava Bulgakov e il libro citato
:look:
Una trama è ovvio che ci sia, ma una trama deve stare al suo posto e far risaltare il resto. Altrimenti, le trame ci sono anche nei racconti di Intimità e negli infimi libercoli thriller-gialli che tanto spopolano. Ciò che intendo io è che un libro è un capolavoro quando ti lascia sensazioni forti, COLORI, stati che nulla hanno a che fare con lo svolgimento della trama.
(soggettivamente) Lolita è TUTTO fuorché la storia di un pedofilo in giro per gli Stati Uniti; Delitto e castigo, invece, è semplicemente la storia di un delitto. Il vero trasporto, nella lettura, prevede lo slegamento dalla trama...
Ricorda che al centro del romanzo c'è la parola, non la trama. I suoni, i colori di ogni parola. E' ciò che differenzia la letteratura dalle altre forme d'arte... Rinnegare la parola in sé ed inneggiare la letteratura è una contraddizione.
A me Delitto e castigo ha lsciato sensazioni fortissime,così come l'Idiota,quindi può darsi che sia una cosa soggettiva,perchè non sto capendo il tuo discorso.
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un romanzo va sempre contestualizzato e collocato nel periodo in cui è stato scritto.
delitto e castigo non è semplicemente la storia di un delitto.anzi,io l'ho sempre visto come un mero pretesto per avanzare una forte critica alla società russa del tempo,certo magari con tutti i limiti che potrà aver avuto dosto rispetto ad altri lavori suoi o di altri scrittori...
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Ne sarei molto lieto :sisi:
Non t'ammorberò :asd: Come dice Moebius, va tutto contestualizzato: è piuttosto prevedibile che Delitto e castigo ti dia quella sensazione, l'essere "tutto trama". Il Maestro scriveva per campare, nel vero senso della parola, e i romanzi uscivano a puntate sulle riviste. Scriveva pure in fretta, dal momento ch'era incalzato dai debiti. Ma così ti sfugge il mondo che c'è dietro, il significato di quell'omicidio che è una rivolta tutta umana contro una condizione esistenziale (un po' come i tre colpi di pistola de Lo straniero di Camus, in un'altra epoca storica).
Però di Delitto e castigo abbiamo parlato tempo fa, t'ho già detto la mia. Ti rinnovo la proposta di leggere i Fratelli Karamazov. Anche lì le esigenze editoriali portano il Maestro a costruire una trama alle volte macchinosa, comunque sempre intrigante (si saprà solo alla fine chi ha ucciso il vecchio Feder Pavlovic). Nel frattempo, però, avrai modo di leggere nell'arco di trenta pagine la vetta più alta che la letteratura mondiale abbia mai conosciuto. :ok:
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Non t'ammorberò :asd: Come dice Moebius, va tutto contestualizzato: è piuttosto prevedibile che Delitto e castigo ti dia quella sensazione, l'essere "tutto trama". Il Maestro scriveva per campare, nel vero senso della parola, e i romanzi uscivano a puntate sulle riviste. Scriveva pure in fretta, dal momento ch'era incalzato dai debiti. Ma così ti sfugge il mondo che c'è dietro, il significato di quell'omicidio che è una rivolta tutta umana contro una condizione esistenziale (un po' come i tre colpi di pistola de Lo straniero di Camus, in un'altra epoca storica).
Però di Delitto e castigo abbiamo parlato tempo fa, t'ho già detto la mia. Ti rinnovo la proposta di leggere i Fratelli Karamazov. Anche lì le esigenze editoriali portano il Maestro a costruire una trama alle volte macchinosa, comunque sempre intrigante (si saprà solo alla fine chi ha ucciso il vecchio Feder Pavlovic). Nel frattempo, però, avrai modo di leggere nell'arco di trenta pagine la vetta più alta che la letteratura mondiale abbia mai conosciuto. :ok:
Se metti in mezzo il fatto che è sceso a compromessi perché scriveva su giornali e cose del genere vuol dire che sai che artisticamente dosty lascia a desiderare, specie in certe opere...
Moltissimi romanzi sono apparsi per la prima volta a puntate eppure non di tutti direi queste cose, anzi...
un romanzo va sempre contestualizzato e collocato nel periodo in cui è stato scritto.
delitto e castigo non è semplicemente la storia di un delitto.anzi,io l'ho sempre visto come un mero pretesto per avanzare una forte critica alla società russa del tempo,certo magari con tutti i limiti che potrà aver avuto dosto rispetto ad altri lavori suoi o di altri scrittori...
Ecco, è proprio quando si mettono in mezzo concetti come "critica alla società", "specchio della società" e simili la letteratura diventa merda :asd:
(considerando, però, che nella maggior parte dei casi questi intenti sono ravvisati solo a posteriori da critici di mezza tacca)
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Ecco, è proprio quando si mettono in mezzo concetti come "critica alla società", "specchio della società" e simili la letteratura diventa merda :asd:
(considerando, però, che nella maggior parte dei casi questi intenti sono ravvisati solo a posteriori da critici di mezza tacca)
se il romanzo ha chiari e precisi intenti didascalici è chiaramente una merda...la critica alla società russa è tra le righe,traspare dalla descrizione e dalla caratterizzazione di personaggi e situazioni..
con questo non voglio dire che delitto e castigo sia il più grande romanzo di tutti i tempi,ma non sono nemmeno d'accordo a relegarlo a un mero fatto di cronaca raccontato..
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se il romanzo ha chiari e precisi intenti didascalici è chiaramente una merda...la critica alla società russa è tra le righe,traspare dalla descrizione e dalla caratterizzazione di personaggi e situazioni..
con questo non voglio dire che delitto e castigo sia il più grande romanzo di tutti i tempi,ma non sono nemmeno d'accordo a relegarlo a un mero fatto di cronaca raccontato..
Ti voglio bene!Delitto è castigo è uno dei romanzi più belli che abbia mai letto.Stasera inizio il Conte di Motnecristo,di cui non so veramente nulla,(mi sono preservato per questo momento).
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Se metti in mezzo il fatto che è sceso a compromessi perché scriveva su giornali e cose del genere vuol dire che sai che artisticamente dosty lascia a desiderare, specie in certe opere...
Moltissimi romanzi sono apparsi per la prima volta a puntate eppure non di tutti direi queste cose, anzi...
Ma il discorso che ti faccio è proprio questo: nonostante le esigenze dell'editore l'abbiano portato a tessere una trama più "appassionante", lui non perde di vista le cose che vuole dire, che deve dire. L'unica cosa è che queste cose... come dire... si mimetizzano nella trama, si fanno cercare. Dostoevskij usa la forma classica e rassicurante (che per me non è affatto un difetto, anzi, m'ha permesso di divorare pagine con cui altrimenti avrei fatto tanta fatica: per dire, io adoro Pessoa ma Il libro dell'inquietudine non riesco mai a finirlo!) per dire qualcosa di nuovo, che forse mai più s'arriverà a dire.
Sulla contestualizzazione. In parte è giusto collocare un autore come Dostoevskij all'interno della sua epoca storica: in questo senso alcuni suoi libri (I demoni su tutti) son quasi profetici. E' però fuorviante ridursi a questo. Dostoevskij è un autore universale e dice, soprattutto, cose universali. Wilde e Beckett sono espressione, rispettivamente, dell'Inghilterra vittoriana e dell'Europa postbellica, ma non finoscono certo lì.
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Sulla contestualizzazione. In parte è giusto collocare un autore come Dostoevskij all'interno della sua epoca storica: in questo senso alcuni suoi libri (I demoni su tutti) son quasi profetici. E' però fuorviante ridursi a questo. Dostoevskij è un autore universale e dice, soprattutto, cose universali. Wilde e Beckett sono espressione, rispettivamente, dell'Inghilterra vittoriana e dell'Europa postbellica, ma non finoscono certo lì.
Un'altra mia convinzione è che contestualizzare sia un male. La russia ottocentesca, l'angleterre vittoriana e l'europe hanno avuto migliaia di autori contestualizzabili ma ciò non depone a loro favore.
Il gradimento di un autore travalica questi concetti. Credo sia un'ovvietà: è ovvio che l'autore x abbia vissuto nell'ambiente y. Non aggiunge nulla alla qualità di x. Tra l'altro anche l'ultimo degli idioti si spinge a fare critica sociale.
Detto ciò, una parte del repertorio di Dosty la adoro: "Povera gente", "Le notti bianche", "Il sosia", "Memorie dal sottosuolo"... E' un autore che stimo. Il mio discorso parte dal fatto che non mi ritrovo sul valore attribuito a posteriori alle sue cosiddette opere maggiori, o perlomeno alla parte di tali opere che ho letto finora.
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C'era un uomo con i capelli rossi che non aveva né occhi né orecchie. Non aveva neppure capelli, per cui dicevano che aveva capelli rossi tanto per dire.
Non poteva parlare, perché non aveva la bocca. Non aveva neanche il naso. Non aveva addirittura né braccia né gambe. Non aveva neanche la pancia, non aveva la schiena, non aveva la spina dorsale, non aveva le interiora. Non aveva niente! Per cui non si capisce di chi si stia parlando. Meglio allora non parlarne più.
Daniil Charms
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C'era un uomo con i capelli rossi che non aveva né occhi né orecchie. Non aveva neppure capelli, per cui dicevano che aveva capelli rossi tanto per dire.
Non poteva parlare, perché non aveva la bocca. Non aveva neanche il naso. Non aveva addirittura né braccia né gambe. Non aveva neanche la pancia, non aveva la schiena, non aveva la spina dorsale, non aveva le interiora. Non aveva niente! Per cui non si capisce di chi si stia parlando. Meglio allora non parlarne più.
Daniil Charms
Va buono, la chiudiamo qui :asd:
Però tu dai un'altra chance alle opere maggiori, leggiti Bratia Karamazovii! :ok:
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Lev Tolstoj - Guerra e Pace
La fatica con cui mi sono costretto a terminarne la lettura dice già molto sul mio giudizio.
Trama debole e sfilacciata, divagazioni storiche eccessive, ripetitività sconcertante. L'impressione è che Tolstoj utilizzi ogni pretesto possibile per far risaltare le proprie convinzioni morali e la propria idea della storia. Il problema è che ci si ritrova a leggere centinaia di volte gli stessi pochi concetti. La storia non dipende dagli uomini ma da qualcosa di più elevato cui gli uomini sono sottoposti senza saperlo. Interessante. Ma è odioso leggerlo un migliaio di volte, a ogni pie' sospinto.
Inoltre, vi è una tremenda scollatura tra la trama minuta e la divagazione storica. I tentativi di interconnettere le due fasi distinte sono deboli e poco efficaci.
Le stesse vicende del protagonista, Pierre, sembrano vie strumentali per parlare dei più svariati temi, dalla massoneria alla stoltezza giovanile, dall'illuminazione divina all'amore.
Più che un romanzo, pare una lezioncina moral-storica di dubbio interesse.
Col senno di poi, sarebbe stato consigliabile non alterare le impressioni donatemi da Anna Karenina, centinaia di pagine di pura arte che il pur orribile finale non guasta.
Michail Lèrmontov - Un eroe del nostro tempo
La mia riconciliazione con la letteratura russa. Il bieco e abietto Pe?orin (pronuncia 'piciòrin') trascina a leggere le pagine di questo libro, gemme di ironia e di pseudo-eroismo. Un ritratto ad arte di ciò che l'autore voleva rappresentare (uno dei tanti giovani che sceglievano la via del materialismo e del fatalismo nella Russia ottocentesca), tralasciando però di farlo con espliciti moralismi e pedanterie. Ne risulta un gioiello, le cui conclusioni sono lasciate al libero pensiero del lettore e non suggerite in malo modo. Inoltre, credo che in moltissimi possano trovare una parte di sé nella descrizione dell' 'eroe'.
Ciò che sostiene queste riflessioni post-lettura e intra-lettura è un'arte letteraria trascinante, immaginifica: Lèrmontov è un maestro della parola, e questo è il pretesto fondamentale di ogni intento trans-letterario.
La lettura di questo romanzo, per qualche arcano motivo, mi ha ricordato Pietroburgo di Andrej Belyj, straordinario e sottovalutato gioco di maschere e di illusioni.
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Lev Tolstoj - Guerra e Pace
La fatica con cui mi sono costretto a terminarne la lettura dice già molto sul mio giudizio.
Trama debole e sfilacciata, divagazioni storiche eccessive, ripetitività sconcertante. L'impressione è che Tolstoj utilizzi ogni pretesto possibile per far risaltare le proprie convinzioni morali e la propria idea della storia. Il problema è che ci si ritrova a leggere centinaia di volte gli stessi pochi concetti. La storia non dipende dagli uomini ma da qualcosa di più elevato cui gli uomini sono sottoposti senza saperlo. Interessante. Ma è odioso leggerlo un migliaio di volte, a ogni pie' sospinto.
Inoltre, vi è una tremenda scollatura tra la trama minuta e la divagazione storica. I tentativi di interconnettere le due fasi distinte sono deboli e poco efficaci.
Le stesse vicende del protagonista, Pierre, sembrano vie strumentali per parlare dei più svariati temi, dalla massoneria alla stoltezza giovanile, dall'illuminazione divina all'amore.
Più che un romanzo, pare una lezioncina moral-storica di dubbio interesse.
Col senno di poi, sarebbe stato consigliabile non alterare le impressioni donatemi da Anna Karenina, centinaia di pagine di pura arte che il pur orribile finale non guasta.
Michail Lèrmontov - Un eroe del nostro tempo
La mia riconciliazione con la letteratura russa. Il bieco e abietto Pe?orin (pronuncia 'piciòrin') trascina a leggere le pagine di questo libro, gemme di ironia e di pseudo-eroismo. Un ritratto ad arte di ciò che l'autore voleva rappresentare (uno dei tanti giovani che sceglievano la via del materialismo e del fatalismo nella Russia ottocentesca), tralasciando però di farlo con espliciti moralismi e pedanterie. Ne risulta un gioiello, le cui conclusioni sono lasciate al libero pensiero del lettore e non suggerite in malo modo. Inoltre, credo che in moltissimi possano trovare una parte di sé nella descrizione dell' 'eroe'.
Ciò che sostiene queste riflessioni post-lettura e intra-lettura è un'arte letteraria trascinante, immaginifica: Lèrmontov è un maestro della parola, e questo è il pretesto fondamentale di ogni intento trans-letterario.
La lettura di questo romanzo, per qualche arcano motivo, mi ha ricordato Pietroburgo di Andrej Belyj, straordinario e sottovalutato gioco di mascherTe e di illusioni.
Effettivamente Tolstoj diventa proprio pesante,anche se la parte riguardante la campagna di Napoleone in Russia a me non è dispiaciuta :look:,così come la figura di Andrj,mentre per il resto concordo con te,sopratutto sul tentativo,ridicolissimo,di legare le due parti del romanzo.Ieri ho finito di leggere il Conte di Montecristo,che è un libro piacevolissimo da leggere,visto che Dumas ha una fantasia invidiabile,tuttavia è un romanzo che consiglierei a un bambino di 12 anni,perchè è poverissimo di concetti,a parte quello,sconcertante,della Provvidenza :brr:.
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Dovreste fare un monumento a quella Santa Donna della moglie di Tolstoj.
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Una vecchia, per la troppa curiosità, si sporse troppo dalla finestra, cadde e si sfracellò.
Dalla finestra si affacciò un’altra vecchia e si mise a guardare giù quella che si era sfracellata, ma, per la troppa curiosità, si sporse troppo anche lei dalla finestra, cadde e si sfracellò.
Poi dalla finestra cadde una terza vecchia, poi una quarta, poi una quinta.
Quando cadde la sesta vecchia mi stancai di stare a guardarle, e me ne andai al mercato Mal’cevskij, dove, dicevano, a un cieco avevano regalato uno scialle fatto ai ferri.
Daniil Charms
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il 9 novembre esce il 4° ed ultimo libro della saga di eragon :sbav: :sbav:
:lookair:
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4° ed ultimo
assafà 'a maronn!
:asdlook:
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mentre voi vi spippettate sui russi, ieri ho finito una raccolta di poesie di Hölderlin. Consigliatissime.
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mentre voi vi spippettate sui russi, ieri ho finito una raccolta di poesie di Hölderlin. Consigliatissime.
visto che ironizzi sui russi, ti consiglio almeno di concordare gli aggettivi coi soggetti. raccolta --> consigliatissima. poesie è un complemento :patt:
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assafà 'a maronn!
:asdlook:
:nonono: :nonono: :nonono: :look:
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visto che ironizzi sui russi, ti consiglio almeno di concordare gli aggettivi coi soggetti. raccolta --> consigliatissima. poesie è un complemento :patt:
mamma mia era un tono ironico. Ho letto molto di Tolstoj, Dostoevskij (nella mia top five), Nabokov e qualcosa di Puskin e l'ho anche apprezzato. Ma non potete parlare sempre della stessa roba. :look:
Comunque visto che fai il sarcastico, saprai sicuramente che l'unica opera integrale scritta da Holderlin è l'Iperione. Il resto sono raccolte di traduzioni, io ho letto le liriche di Adelphi con curatore Mandruzzato...che non è il primo che passa. Fai una ricerca su wikipedia, così magari ti acculturi e comprendi la mia scelta morfosintattica per coniugare aggettivo e sostantivo.
Ah, logicamente ero su tapatalk e ho scritto senza voglia, scusami se non sono acculturato come te :rotfl:
E se non ti piace Holderlin, consiglio vivamente di lasciar perdere la poesia.
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mamma mia era un tono ironico. Ho letto molto di Tolstoj, Dostoevskij (nella mia top five), Nabokov e qualcosa di Puskin e l'ho anche apprezzato. Ma non potete parlare sempre della stessa roba. :look:
Comunque visto che fai il sarcastico, saprai sicuramente che l'unica opera integrale scritta da Holderlin è l'Iperione. Il resto sono raccolte di traduzioni, io ho letto le liriche di Adelphi con curatore Mandruzzato...che non è il primo che passa. Fai una ricerca su wikipedia, così magari ti acculturi e comprendi la mia scelta morfosintattica per coniugare aggettivo e sostantivo.
Ah, logicamente ero su tapatalk e ho scritto senza voglia, scusami se non sono acculturato come te :rotfl:
E se non ti piace Holderlin, consiglio vivamente di lasciar perdere la poesia.
La tua scelta morfosintattica non regge :asd: Non ho niente contro Holderlin ma non mi piace la poesia in generale. Cosa hai letto di Nabokov?
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La tua scelta morfosintattica non regge :asd: Non ho niente contro Holderlin ma non mi piace la poesia in generale. Cosa hai letto di Nabokov?
Lessi un paio di anni fa Lolita, La vera vita di Sebastian Knight, Il dono ed una raccolta di racconti di cui non ricordo il nome. E' quello che apprezzo meno dei citati.
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Una tormenta paurosa s'era scatenata e fischiava fra le ruote della vettura, lungo le colonne, al di là dell'angolo della stazione. Vetture, colonne, uomini; tutto quello che si poteva scorgere veniva ricoperto da un sol lato di neve e sempre di più se ne ricopriva. Per un attimo la tormenta parve calmarsi, ma poi di nuovo si sferrò con raffiche tali che sembrava non si potesse resisterle. Nel frattempo alcune persone corsero e, scambiando allegramente qualche parola, fecero scricchiolare le assi della banchina aprendo e richiudendo continuamente la porta grande. L'ombra contorta di un uomo scivolò sotto i piedi di lei e si udì il rumore di un martello sul ferro... "Telegrafa!" echeggiò una voce irritata dall'altra parte nel buio della tormenta. "Favorite qua, n. 28!" gridarono ancora altre voci e delle persone imbacuccate corsero, ricoperte di neve. Due signori, con le sigarette accese in bocca, le passarono accanto. Ella respirò ancora una volta per prendere aria a sazietà e aveva già tirato fuori la mano dal manicotto per afferrarsi alla colonnina e rientrare in vettura, quando accanto a lei un individuo dal cappotto militare le intercettò la luce vacillante del fanale. Si voltò e in quell'attimo riconobbe il viso di Vronskij. Portando la mano alla visiera, egli s'inchinò e domandò se avesse bisogno di qualcosa e se potesse esserle utile. Anna lo fissò a lungo senza rispondere nulla e, malgrado l'ombra in cui era, vedeva, o le sembrava di vedere, anche l'espressione del viso e degli occhi di lui. Ancora quell'espressione di reverente ammirazione che la sera prima l'aveva tanto impressionata. Più di una volta in quei giorni, e fino a pochi momenti prima, era andata ripetendo a se stessa che Vronskij era per lei uno dei cento giovanotti eternamente identici che s'incontrano dovunque, e che ella mai avrebbe concesso a se stessa di pensare a lui; ma ora, in quel primo attimo dell'incontro, fu presa da un senso di orgoglio gioioso. Non c'era bisogno di chiedere perché fosse là. Lo sapeva così sicuramente come s'egli avesse detto che si trovava là perché voleva essere dov'era lei.
Lev Tolstoj, Anna Karenina
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Lessi un paio di anni fa Lolita, La vera vita di Sebastian Knight, Il dono ed una raccolta di racconti di cui non ricordo il nome. E' quello che apprezzo meno dei citati.
Una bellezza russa o La veneziana?
La vera vita di Sebastian Knight è uno dei pochi che non mi ha estasiato. Il dono è immenso...
Recentemento Adelphi ha ripubblicato l'introvabile Parla, ricordo, una sorta di auto-biografia senza i tratti dell'autobiografia. Un gioiello.
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Una bellezza russa o La veneziana?
La vera vita di Sebastian Knight è uno dei pochi che non mi ha estasiato. Il dono è immenso...
Recentemento Adelphi ha ripubblicato l'introvabile Parla, ricordo, una sorta di auto-biografia senza i tratti dell'autobiografia. Un gioiello.
Non era nessuno di questi due...forse "la distruzione dei tiranni", ricordo che l'apprezzai molto ma tristemente non mi è rimasto quasi nulla. Dopo controllo!
Io sono un amante della letteratura francese dell'800: Flaubert, Zola, Baudelaire, Stendhal (:sbav:), Sand, Hugo e via dicendo...da brividi. Apprezzo tantissimo anche la scapigliatura italiana e sono un feticista della letteratura latina :fuga:
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Non era nessuno di questi due...forse "la distruzione dei tiranni", ricordo che l'apprezzai molto ma tristemente non mi è rimasto quasi nulla. Dopo controllo!
Io sono un amante della letteratura francese dell'800: Flaubert, Zola, Baudelaire, Stendhal (:sbav:), Sand, Hugo e via dicendo...da brividi. Apprezzo tantissimo anche la scapigliatura italiana e sono un feticista della letteratura latina :fuga:
La distruzione dei tiranni è stato riedito e compreso nella raccolta successiva Una bellezza russa, che racchiude larga parte dei racconti nabokoviani :sisi:
Trovo che alcuni dei suoi racconti riescano a esprimere un'intensità folle, una macchia di colore molto penetrante.
Il mio ambito, da tempo e al momento, è la letteratura russa ottocentensca, sterminata. Mi ci dedico da anni ma giusto da poco ho iniziato la lettura di Lermontov e Leskov... Al momento mi appare una fonte inesauribile.
Ho bazzicato anche altri filoni e altre nazioni ma in nessun caso è scattata quella scintilla che costringe a proseguire a mo' di missione...
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La distruzione dei tiranni è stato riedito e compreso nella raccolta successiva Una bellezza russa, che racchiude larga parte dei racconti nabokoviani :sisi:
Trovo che alcuni dei suoi racconti riescano a esprimere un'intensità folle, una macchia di colore molto penetrante.
Il mio ambito, da tempo e al momento, è la letteratura russa ottocentensca, sterminata. Mi ci dedico da anni ma giusto da poco ho iniziato la lettura di Lermontov e Leskov... Al momento mi appare una fonte inesauribile.
Ho bazzicato anche altri filoni e altre nazioni ma in nessun caso è scattata quella scintilla che costringe a proseguire a mo' di missione...
Mah un po' quello che mi sta capitando con la letteratura francese. :asd:
Proprio ieri feci un rapido conto: sono arrivato a 12 autori (Hugo, Stendhal, Sand, Chateaubriand, Mallarmè, Zola, Maupassant, Baudelaire, Dumas, Huysmans, Balzac, Gautier) di cui ho letto mediamente almeno tre libri (e mezzo). Chiaramente alza la media Hugo, di cui ho letto tutti i romanzi, tre opere teatrali e due di poesie più "mille franchi di ricompensa" :sisi:
E non è il mio scrittore preferito :look:
Mischio poesie con romanzi, lirica e prosa...mi piace tutto, tutto, tutto... incondizionatamente.
Quando ero al liceo leggevo tantissimo, divoravo libri su libri. Ormai sono due anni che ho rallentato pesantemente il passo, non apro un testo che non sia universitario dall'estate :fuga:
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Mah un po' quello che mi sta capitando con la letteratura francese. :asd:
Proprio ieri feci un rapido conto: sono arrivato a 12 autori (Hugo, Stendhal, Sand, Chateaubriand, Mallarmè, Zola, Maupassant, Baudelaire, Dumas, Huysmans, Balzac, Gautier) di cui ho letto mediamente almeno tre libri (e mezzo). Chiaramente alza la media Hugo, di cui ho letto tutti i romanzi, tre opere teatrali e due di poesie più "mille franchi di ricompensa" :sisi:
E non è il mio scrittore preferito :look:
Mischio poesie con romanzi, lirica e prosa...mi piace tutto, tutto, tutto... incondizionatamente.
Quando ero al liceo leggevo tantissimo, divoravo libri su libri. Ormai sono due anni che ho rallentato pesantemente il passo, non apro un testo che non sia universitario dall'estate :fuga:
Allora, poesia a parte, capisci quello che mi succede con la letteratura russa. Non ho modo di non esserle avvinto. Il discorso sul decadimento nel ritmo della lettura, purtroppo, riguarda anche me :nono:
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Allora, poesia a parte, capisci quello che mi succede con la letteratura russa. Non ho modo di non esserle avvinto. Il discorso sul decadimento nel ritmo della lettura, purtroppo, riguarda anche me :nono:
La differenza è che tu sostieni la corrente del "tutto ciò che conta nell'Ottocento è stato scritto in russo"...io dico che è stato scritto in francese. :sisi:
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La differenza è che tu sostieni la corrente del "tutto ciò che conta nell'Ottocento è stato scritto in russo"...io dico che è stato scritto in francese. :sisi:
No, la questione è: tutto ciò che conta PER ME. l'unico mio interesse è soggettivo, non mi perdo a pensare a cosa conti per il genere umano. la mia estasi artistica è data dalla letteratura russa, poi ognuno è liberissimo di intossicarsi di inifmi best-seller o di trovare la sua via nella letteratura francese, negli abietti romanzi gialli, nei ridicoli romanzi di fantascienza... fate vobis :sisi:
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No, la questione è: tutto ciò che conta PER ME. l'unico mio interesse è soggettivo, non mi perdo a pensare a cosa conti per il genere umano. la mia estasi artistica è data dalla letteratura russa, poi ognuno è liberissimo di intossicarsi di inifmi best-seller o di trovare la sua via nella letteratura francese, negli abietti romanzi gialli, nei ridicoli romanzi di fantascienza... fate vobis :sisi:
Asimov e Dick non sono ridicoli!
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Nikolaj Leskòv - Il pecorone (racconto)
Il mio esordio per quest'autore. Impressione ottima ma da approfondire. Leskòv pare abile nel catturare l'attenzione del lettore tramite l'uso di frequenti dialoghi e tramite l'evitamento di passaggi descrittivi. Il contorno è sfumato, il fulcro è racchiuso nella vicenda in sé, senza fronzoli. Quando mi dedicherò ad altre sue opere saprò se questo è un limite, un farsi leggere e nulla più, o un espediente davvero apprezzabile.
Il racconto narra di uno strambo personaggio, inquieto, di indole fuggiasca, di fronte al quale tutti agrottano le sopracciglia ma i cui ragionamenti sull'umanità forse andrebbero presi più seriamente. La lettura è leggera, scorrevole (eccessivamente?). Il finale è tipicamente russo.
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Asimov e Dick non sono ridicoli!
Asimov per me è peggio della peste :buondio:
(a proposito, La peste di Camus mi piace :sisi:)
Dick?
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Asimov per me è peggio della peste :buondio:
(a proposito, La peste di Camus mi piace :sisi:)
Dick?
Philip Dick :look:
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Philip Dick :look:
Confessioni di un artista di merda può essere indicativo? :look:
Non ho mai letto nulla ma lo odio anche solo per i titoli: marziani, presunte verità, stimmate, androidi, vulcani, futuro... :certo:
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Confessioni di un artista di merda può essere indicativo? :look:
Non ho mai letto nulla ma lo odio anche solo per i titoli: marziani, presunte verità, stimmate, androidi, vulcani, futuro... :certo:
ma se tu leggi con la presunzione che sia verosimile... :asd:
E' fantasia pura. Comunque questo ha scritto minority report, tra le altre cose...
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ma se tu leggi con la presunzione che sia verosimile... :asd:
E' fantasia pura. Comunque questo ha scritto minority report, tra le altre cose...
No, l'arte non può e non deve cercare di essere verosimile, non è questo il punto...
La fantascienza è il genere che odio di più, è tutta gente che non ha capito che anche il romanzo più "realistico" è intrinsecamente fantascientifico, non c'è bisogno di inventarsi tutto quel genere di cose... L'artista per me è colui che riesce a creare una dimensione parallela senza ricorrere a venusiani e amenità simili.
A pari merito con la fantascienza, in quanto a odio, vi è soltanto il "tratto da una storia vera" :buondio: :buondio: :buondio:
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Per stringere: se per stimolare la fantasia devi ricorrere ai marziani, lascia perdere la scrittura
:asdlook:
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No, l'arte non può e non deve cercare di essere verosimile, non è questo il punto...
La fantascienza è il genere che odio di più, è tutta gente che non ha capito che anche il romanzo più "realistico" è intrinsecamente fantascientifico, non c'è bisogno di inventarsi tutto quel genere di cose... L'artista per me è colui che riesce a creare una dimensione parallela senza ricorrere a venusiani e amenità simili.
A pari merito con la fantascienza, in quanto a odio, vi è soltanto il "tratto da una storia vera" :buondio: :buondio: :buondio:
Per me porre un limite all'inventiva perchè "non rientra nei canoni" è una cosa oscena, senza offesa :asd:
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Per me porre un limite all'inventiva perchè "non rientra nei canoni" è una cosa oscena, senza offesa :asd:
E' più osceno negare che ognuno abbia i propri canoni, senza offesa.
Io ho i miei canoni (come tutti) e gli androidi non ne possono far parte...
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E' più osceno negare che ognuno abbia i propri canoni, senza offesa.
Io ho i miei canoni (come tutti) e gli androidi non ne possono far parte...
una cosa è avere propri canoni, un'altra disprezzare a prescindere. :ok:
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una cosa è avere propri canoni, un'altra disprezzare a prescindere. :ok:
Non disprezzo a prescindere, disprezzo quel genere dopo essermici imbattuto.
Ora non è che uno debba leggere ogni autore di ogni genere prima di sapere che il determinato genere non è sopportabile :asd:
Scappo, grazie per la conversazione :alla:
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Non disprezzo a prescindere, disprezzo quel genere dopo essermici imbattuto.
Ora non è che uno debba leggere ogni autore di ogni genere prima di sapere che il determinato genere non è sopportabile :asd:
Scappo, grazie per la conversazione :alla:
:bacino:
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Sto riscoprendo il piacere della lettura. Di mattina arrivo a piazza Garibaldi un'ora prima dell'apertura dell'ufficio, mi metto nel bar dalla stazione seduto e leggo Infinite Jest di D. F. W.
Sto a pagina 30, tra due anni vi faccio sapere che ne penso :look:
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Sto riscoprendo il piacere della lettura. Di mattina arrivo a piazza Garibaldi un'ora prima dell'apertura dell'ufficio, mi metto nel bar dalla stazione seduto e leggo Infinite Jest di D. F. W.
Sto a pagina 30, tra due anni vi faccio sapere che ne penso :look:
Le prime 150 pagine sono belle toste. Resisti. Poi fila liscio. Gran romanzo.
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mi sto avvicinando alla letteratura americana da bukoswky a palahniuk, che fino all'altro ieri snobbavo.
mi sbagliavo alla grande
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mi sto avvicinando alla letteratura americana da bukoswky a palahniuk, che fino all'altro ieri snobbavo.
mi sbagliavo alla grande
C'è di meglio comunque sia tra i trapassati che tra i contemporanei.
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da qualcosa dovevo cominciare...cmq si accettano consigli :sisi:
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Le prime 150 pagine sono belle toste. Resisti. Poi fila liscio. Gran romanzo.
L'inizio del primo capitolo (Hal che sostiene un colloquio universitario) era molto descrittivo, mi stava scoraggiando. Poi c'è l'esplosione di follia che corona l'intera struttura. Sto al secondo (il tipo che ordina 1250 dollari di marijuana e si piglia una settimana di ferie per fumarsela da solo in casa) mi aspetto una cosa simile.
Quanto sarcasmo, mi sento in compagnia :sisi:
Poi in questo periodo non riesco a sostenere il fatto che un film mi debba imporre il ritmo di fruizione. Attraverso una fase lobotomica, ho bisogno dei miei tempi e la letteratura me li concede :lookair:
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da qualcosa dovevo cominciare...cmq si accettano consigli :sisi:
Reloaded. Ecco a te.
Vi consiglio un bel po' di Letteratura americana. Come per i Russi nell'800, allo stesso modo gli scrittori americani sono stati l'equivalente: il meglio della letteratura del 900 e di questi primi 11 anni del nuovo secolo. Se siete interessati, o incuriositi, cominciate dalla "Lost Generation" la generazione perduta di scrittori degli anni 20/30, alla quale sono più legato. Da Fitzgerald, ad Hemingway da John Fante a Henry Miller. Grandissimi romanzi. Proseguite con la "Beat Generation", che a mio avviso però fu importante più per la Poesia che per la Prosa con autori del calibro di Burroughs e Kerouac e continuate con gli autori di fine secolo e contemporanei. Da Harold Brodkey a Philipp Roth, al Postmodernismo di De Lillo, Auster e Pynchon, fino a Ellroy, McCarthy, Least Moon, Easton Ellis, Thom Jones, Franzen e il più grande di tutti, Wallace, prematuramente scomparso, di cui ho appena terminato "Infinite Jest", un capolavoro di scrittura. Prendetelo come un percorso con diverse tappe, in base alle quali scegliere, decidere di soffermarsi o semplicemente passare avanti. La Letteratura americana è la migliore che esista. Lo è stata nel 900. Lo è tuttora. Alcuni scrittori, alcuni libri li conoscerete e/o li avrete sicuramente già letti. Altri spero li apprezziate, scoprendoli. Sta a voi.
I miei consigli
Francis Scott Fitzgerald - Il grande Gatzby - Tenera è la notte - Di qua dal paradiso
Ernest Hamingway - Il vecchio e il mare - Fiesta - I quarantanove racconti
John Fante - La strada per Los Angeles - Chiedi alla polvere
John Steinbeck - Furore
Henry Miller - Tropico del Cancro - Tropico del Capricorno
William Burroughs - Pasto nudo
Jack Kerouac - Sulla strada - I sotterranei
Harold Brodkey - Storie in modo quasi classico
Philipp Roth - Il grande romanzo americano - Nemesi
Least Moon - Strade blu
Don De Lillio - Americana - Underwold - Great Jones Street
Paul Auster - Trilogia di New York - Il Leviatano - Invisible
Thomas Pynchon - V - L'arcobaleno della gravità
James Ellroy - Dalia nera - L.A Confidential - American tabloid
Cormac McCarthy - Trilogia della frontiera - La strada
Easton Ellis - Le regole dell'attrazione - American Psycho
Jonathan Franzen - Le correzioni - Libertà
Thom Jones - Il pugile a riposo
David Foster Wallace - La scopa del sistema - Considera l'aragosta - Oblio- Infinite Jest.
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L'inizio del primo capitolo (Hal che sostiene un colloquio universitario) era molto descrittivo, mi stava scoraggiando. Poi c'è l'esplosione di follia che corona l'intera struttura. Sto al secondo (il tipo che ordina 1250 dollari di marijuana e si piglia una settimana di ferie per fumarsela da solo in casa) mi aspetto una cosa simile.
Quanto sarcasmo, mi sento in compagnia :sisi:
Poi in questo periodo non riesco a sostenere il fatto che un film mi debba imporre il ritmo di fruizione. Attraverso una fase lobotomica, ho bisogno dei miei tempi e la letteratura me li concede :lookair:
L'inizio è tostissimo. Poi quando cominci a comprendere il modo in cui scrive, lo assimili e vai avanti in modo spedito. L'Autunno-Inverno in genere sono i momenti migliori per leggere romanzi, specie quelli corposi. Lessi Underworld di De Lillo tra novembre e gennaio. Lo avrei potuto fare solo in quel lasso di tempo e solo così avrei potuto apprezzarlo: lentamente. In genere i libri li divoro, essendo un forte lettore. Idem per Infinite Jest. Hai scelto il periodo migliore per leggere.
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Reloaded. Ecco a te.
Vi consiglio un bel po' di Letteratura americana. Come per i Russi nell'800, allo stesso modo gli scrittori americani sono stati l'equivalente: il meglio della letteratura del 900 e di questi primi 11 anni del nuovo secolo. Se siete interessati, o incuriositi, cominciate dalla "Lost Generation" la generazione perduta di scrittori degli anni 20/30, alla quale sono più legato. Da Fitzgerald, ad Hemingway da John Fante a Henry Miller. Grandissimi romanzi. Proseguite con la "Beat Generation", che a mio avviso però fu importante più per la Poesia che per la Prosa con autori del calibro di Burroughs e Kerouac e continuate con gli autori di fine secolo e contemporanei. Da Harold Brodkey a Philipp Roth, al Postmodernismo di De Lillo, Auster e Pynchon, fino a Ellroy, McCarthy, Least Moon, Easton Ellis, Thom Jones, Franzen e il più grande di tutti, Wallace, prematuramente scomparso, di cui ho appena terminato "Infinite Jest", un capolavoro di scrittura. Prendetelo come un percorso con diverse tappe, in base alle quali scegliere, decidere di soffermarsi o semplicemente passare avanti. La Letteratura americana è la migliore che esista. Lo è stata nel 900. Lo è tuttora. Alcuni scrittori, alcuni libri li conoscerete e/o li avrete sicuramente già letti. Altri spero li apprezziate, scoprendoli. Sta a voi.
I miei consigli
Francis Scott Fitzgerald - Il grande Gatzby - Tenera è la notte - Di qua dal paradiso
Ernest Hamingway - Il vecchio e il mare - Fiesta - I quarantanove racconti
John Fante - La strada per Los Angeles - Chiedi alla polvere
John Steinbeck - Furore
Henry Miller - Tropico del Cancro - Tropico del Capricorno
William Burroughs - Pasto nudo
Jack Kerouac - Sulla strada - I sotterranei
Harold Brodkey - Storie in modo quasi classico
Philipp Roth - Il grande romanzo americano - Nemesi
Least Moon - Strade blu
Don De Lillio - Americana - Underwold - Great Jones Street
Paul Auster - Trilogia di New York - Il Leviatano - Invisible
Thomas Pynchon - V - L'arcobaleno della gravità
James Ellroy - Dalia nera - L.A Confidential - American tabloid
Cormac McCarthy - Trilogia della frontiera - La strada
Easton Ellis - Le regole dell'attrazione - American Psycho
Jonathan Franzen - Le correzioni - Libertà
Thom Jones - Il pugile a riposo
David Foster Wallace - La scopa del sistema - Considera l'aragosta - Oblio- Infinite Jest.
thanks :mascarallah:
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L'inizio è tostissimo. Poi quando cominci a comprendere il modo in cui scrive, lo assimili e vai avanti in modo spedito. L'Autunno-Inverno in genere sono i momenti migliori per leggere romanzi, specie quelli corposi. Lessi Underworld di De Lillo tra novembre e gennaio. Lo avrei potuto fare solo in quel lasso di tempo e solo così avrei potuto apprezzarlo: lentamente. In genere i libri li divoro, essendo un forte lettore. Idem per Infinite Jest. Hai scelto il periodo migliore per leggere.
Non sono d'accordo con questa riflessione. Riuscire a leggere romanzi solo in determinati mesi secondo me implicitamente suggerisce che la lettura sia una cosa noiosa. E quindi come si fa a definirsi amanti della lettura, a queste condizioni?
Per me ogni momento è idealmente buono per illuminarsi con qualche pagina degna di nota...
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mi sto avvicinando alla letteratura americana da bukoswky a palahniuk, che fino all'altro ieri snobbavo.
mi sbagliavo alla grande
è banarlo dirlo ma Post Office merita
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è banarlo dirlo ma Post Office merita
concordo,mi è piaciuto anche più del più famoso storie di ordinaria follia
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Per me ogni momento è idealmente buono
pe rompere o' cazzo :sisi: :look:
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Non sono d'accordo con questa riflessione. Riuscire a leggere romanzi solo in determinati mesi secondo me implicitamente suggerisce che la lettura sia una cosa noiosa. E quindi come si fa a definirsi amanti della lettura, a queste condizioni?
Per me ogni momento è idealmente buono per illuminarsi con qualche pagina degna di nota...
Quindi leggere l'Ulisse di Joyce a 40 gradi all'ombra a te riesce spontaneo?. :lookair: Ho una particolare predilezione per l'autunno e l'inverno, non che gli altri mesi non legga niente eh, ma semplicemente, facendo due conti, sono questi i periodi dell'anno in cui leggo di più, così come la notte per me è il momento migliore per leggere. Ognuno ha i suoi.
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Quindi leggere l'Ulisse di Joyce a 40 gradi all'ombra a te riesce spontaneo?. :lookair: Ho una particolare predilezione per l'autunno e l'inverno: sono i periodi dell'anno in cui leggo di più, non che gli altri non legga niente eh, ma semplicemente, facendo due conti, sono questi i periodi dell'anno in cui leggo di più, così come la notte per me è il momento migliore per leggere. Ognuno ha i suoi.
per me è esattamente la stessa cosa,in parte estendibile alla visione di film
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pe rompere o' cazzo :sisi: :look:
:nonquoto:
Di Bukowski anni fa lessi tutta la bibliografia, mi divoravo ogni suo libro, uno di fila all'altro. Rimasi particolarmente colpito da Panino al prosciutto, una sorta di autobiografia romanzata... Secondo me imprescindibile per chi adora il buon Charles. Ve lo consiglio vivamente :sisi:
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Mi sono appena imbattuto in questa frase, che condivido pienamente:
Il romanzo ha il dovere di non essere antologico. Non può essere giudicato da una pagina, né, meno ancora, da una frase, né dalla curiosa felicità di un epiteto (citiamo Petronio) o di una momentanea metafora. Forse diamo troppa importanza ai pregi o agli alti e bassi della successiva lettura di un libro; l'essenziale è l'immagine ulteriore, l'indefinita immagine inconfondibile che la lettura lascia nel ricordo
[...]
Chiuso il libro, il testo continua a crescere e a ramificarsi nella coscienza del lettore. Quest'altra vita è la vera vita del libro
Jorge Luis Borges
:alla:
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per me è esattamente la stessa cosa,in parte estendibile alla visione di film
per me esattamente il contrario :look: o meglio, anche io leggo più che altro di sera o di notte (tolti i viaggi in treno), però in estate molto più che in inverno, forse semplicemente anche perchè ho più tempo e meno cazzi per la testa
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Mi sono appena imbattuto in questa frase, che condivido pienamente:
Il romanzo ha il dovere di non essere antologico. Non può essere giudicato da una pagina, né, meno ancora, da una frase, né dalla curiosa felicità di un epiteto (citiamo Petronio) o di una momentanea metafora. Forse diamo troppa importanza ai pregi o agli alti e bassi della successiva lettura di un libro; l'essenziale è l'immagine ulteriore, l'indefinita immagine inconfondibile che la lettura lascia nel ricordo
[...]
Chiuso il libro, il testo continua a crescere e a ramificarsi nella coscienza del lettore. Quest'altra vita è la vera vita del libro
Jorge Luis Borges
:alla:
:maronn: :maronn:!Jamme,je a Borges lo odio,nun me pozz maje scurdà l'Aleph e sta frase veramente è una cazzata e non vuol dire una beneamata minchia.............
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:maronn: :maronn:!Jamme,je a Borges lo odio,nun me pozz maje scurdà l'Aleph e sta frase veramente è una cazzata e non vuol dire una beneamata minchia.............
Non vorrà dire una beneamata minchia ma è esattamente ciò che penso io. Un libro lascia un'immagine, un colore. La trama è l'elemento meno importante.
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ho sempre pensato che ogni libro possieda un'anima che prende il lettore al momento giusto nella misura in cui ne conquista l'attenzione.
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ho sempre pensato che ogni libro possieda un'anima che prende il lettore al momento giusto nella misura in cui ne conquista l'attenzione.
ogni?
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La trama è l'elemento meno importante.
Dipende, spesso può servire per fare il bucchinarone colto cogliendo rimandi in altri testi.
A me capita col cinema. Appena vedo un film con una puttana sfigata me ne esco col riferimento alle donne pabstiane solo per darmi un tono :ruoss:
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ogni?
escludiamo quelli di bruno vespa...hai ragione
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escludiamo quelli di bruno vespa...hai ragione
:p io ne escluderei un buon 99,99% :look:
Dipende, spesso può servire per fare il bucchinarone colto cogliendo rimandi in altri testi.
A me capita col cinema. Appena vedo un film con una puttana sfigata me ne esco col riferimento alle donne pabstiane solo per darmi un tono :ruoss:
i richiami li definirei elementi meta-trama :sisi: :asdlook:
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Nikolaj Cernysevskij - Che fare? (chiedo con vigore di implementare i caratteri traslitterati dal cirillico, ad esempio la c col cappelletto e la s col cappelletto! :look:)
Il romanzo uscì in Russia, clandestinamente, nel 1862 e rimase illegale fino al 1905, anno non casuale, e influenzò con decisione Lenin, che usò lo stesso titolo al testo che gettava le basi organizzative del Partito.
In realtà, leggendo il romanzo con lo sguardo dei nostri tempi, stupisce che vi sia stato visto un pericolo così grande.
E' una bizzarra storia d'amore, che si intreccia con accenni di nuove visioni politiche. Una visione ideologica dell'amore, quantomai surreale. Le pagine scorrono via senza pesantezza, senzo anche questo che l'elemento ideologico non è di certo molto accentuato :look: .
Un libro piacevole, scritto bene, senza fronzoli ma forse un po' ingenuo e troppo sintetico, viste le tematiche che si sarebbero volute affrontare.
Cenno biografico: l'autore fu rinchiuso in carcere, senza motivazioni ufficiali, dal 1861 al 1888. L'anno successivo morì.
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Qualcuno di voi conosce Alain Robbe-Grillet?
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"Padri e figli" di Turgenev è un capolavoro,che va letto assolutamente!
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"Padri e figli" di Turgenev è un capolavoro,che va letto assolutamente!
:alla:
e scorre meravigliosamente. uno dei personaggi mi fa venire in mente bender :look:
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:alla:
e scorre meravigliosamente. uno dei personaggi mi fa venire in mente bender :look:
Bazarov :rotfl: :rotfl:?Pavel Kirsanov :alla: :alla:.
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Bazarov :rotfl: :rotfl:?Pavel Kirsanov :alla: :alla:.
Come hai fatto a indovinare? :look: :asd:
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Robbe-Grillet - Progetto per una Rivoluzione a New York
(libro per South :look:)
Violenza gratuita e scrittura allucinogena. Una vivida descrizione di una New York non collocabile nel tempo, futuribile quanto cruda, tra segreti intenti rivoluzionari che si risolvono in stupri e atti sanguinolenti.
Ma il centro è il metodo di scrittura, un delirante flusso che non segue un ordine temporale e che ricorda il cut-up and fold di W. Burroughs (Il pasto nudo).
Ho impiegato un mese per superare la prima trentina di pagine :look:, da lì in poi l'ho divorato :sbav:
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Robbe-Grillet - Progetto per una Rivoluzione a New York
(libro per South :look:)
Violenza gratuita e scrittura allucinogena. Una vivida descrizione di una New York non collocabile nel tempo, futuribile quanto cruda, tra segreti intenti rivoluzionari che si risolvono in stupri e atti sanguinolenti.
Ma il centro è il metodo di scrittura, un delirante flusso che non segue un ordine temporale e che ricorda il cut-up and fold di W. Burroughs (Il pasto nudo).
Ho impiegato un mese per superare la prima trentina di pagine :look:, da lì in poi l'ho divorato :sbav:
me lo segno e me lo ricorderó! :ok:
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Bazarov, si ammala di tifo e muore, al suo capezzale giunge anche la Odincova.
:look:
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Bazarov, si ammala di tifo e muore, al suo capezzale giunge anche la Odincova.
:look:
Ho un sogno nel cuore, bender che si ammala di tifo e muore :look:
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me lo segno e me lo ricorderó! :ok:
:ok:
Bazarov, si ammala di tifo e muore, al suo capezzale giunge anche la Odincova.
:look:
:look:
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Bazarov, si ammala di tifo e muore, al suo capezzale giunge anche la Odincova.
:look:
E poi arriva Sukorov e lo finisce con le pietrate.
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E poi arriva Sukorov e lo finisce con le pietrate.
:rofl:
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ma bender89 è morto per davvero?
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ma bender89 è morto per davvero?
su papayou dicono di sì, poi vai a capire...
bender riposa in pace con elvis, michael e mike bongiorno...
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chi di voi ha letto febbre a 90 di horby??? ho visto il film..e vorrei leggere il libro..
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chi di voi ha letto febbre a 90 di horby??? ho visto il film..e vorrei leggere il libro..
Horby quando scrive è bucchinariello. Ha un misto di Irvine Welsh con base ironica che trovi anche nei libri di Lansdale. Io ho letto "Non buttiamoci giù" e spesso ho riso di gusto (cosa rarissima quando leggo :look: ) e poi ha una tecnica al qual tempo fluida e profonda. Non ho letto "Febbre a 90" ma sicuramente ti consiglio la lettura. Horby merita eccome :ok:
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Bazarov, si ammala di tifo e muore, al suo capezzale giunge anche la Odincova.
:look:
Ma a te pure il tifo ti schifa,quindi sarai costretto a morire di vecchiaia,quindi sopravviverai alla tua Odincova,che è già più anziana di te,e ai tuoi genitori e morirai da solo :look:.
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chi di voi ha letto febbre a 90 di horby??? ho visto il film..e vorrei leggere il libro..
il libro è LA BIBBIA del tifoso di calcio, quello vero.
Diversissimo (e anche immensamente migliore) del film
Hornby poi è una garanzia
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ma bender89 è morto per davvero?
Bender son io, come me solo Dio. :look:
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il libro è LA BIBBIA del tifoso di calcio, quello vero.
Diversissimo (e anche immensamente migliore) del film
Hornby poi è una garanzia
:ok:allora vedro' di trovarlo in qualche libreria...
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il libro è LA BIBBIA del tifoso di calcio, quello vero.
Diversissimo (e anche immensamente migliore) del film
Hornby poi è una garanzia
purtroppo ormai è introvabile nelle librerie :sbonk:
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purtroppo ormai è introvabile nelle librerie :sbonk:
http://www.ibs.it/ (http://www.ibs.it/) :patt:
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purtroppo ormai è introvabile nelle librerie :sbonk:
tra internet e biblioteche si trova TUTTO, figurati se non si trova un libro del genere...
[url]http://www.ibs.it/[/url] ([url]http://www.ibs.it/[/url]) :patt:
:sisi: ibs è il meglio
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purtroppo ormai è introvabile nelle librerie :sbonk:
uà nientemeno? penso lo trovi facilmente in qualsiasi Feltrinelli... poi come detto c'è internet, se poi ti "accontenti" dell'ebook fammi un fischio via pm :look:
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uà nientemeno? penso lo trovi facilmente in qualsiasi Feltrinelli... poi come detto c'è internet, se poi ti "accontenti" dell'ebook fammi un fischio via pm :look:
la feltrinelli non ce l'ha..cmq ti ho mandato un mp :look:
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INFINITE jest, ah mo aggi capute….Nu chiacchiarone…Ma chiammat, me so girat...noo...Un cia facci…Teng Netà…Nu cia posse fa…Intant mo uard ncopp o comodine e o salut utt e matine.
libri dell ano...Faulkner mentre murevo, de felice il fascisme, vitorini uommini e non, levi strauss tristi tropici...
stalutamm ...però un me cancellat pur stuccà.
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Bell o zì
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Se volete distruggervi lo scroto,leggete "La peste" di Camus,che è di una pateticità,ripetitività e pesantezza fuori dal comune.
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Se volete distruggervi lo scroto,leggete "La peste" di Camus,che è di una pateticità,ripetitività e pesantezza fuori dal comune.
non è vero. :nono:
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non è vero. :nono:
Motiva :smoke:
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per me è un bel libro, che rende bene l'angoscia, l'egoismo, lo schifo che fa l'essere umano e la freddezza oltre a tutti i vari temi assortiti dell'esistenzialismo mangiabaguette. Oltretutto è corto e mi ricordo che se ne scese bene... Di più non posso dire perchè l'ho letto troppo tempo fa.
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per me è un bel libro, che rende bene l'angoscia, l'egoismo e la freddezza oltre a tutti i vari temi assortiti dell'esistenzialismo mangiabaguette. Oltretutto è corto e mi ricordo che se ne scese bene... Di più non posso dire perchè l'ho letto troppo tempo fa.
:nono: :nono: :nono:.Jamme,ma quale angoscia,egoismo e freddezza..........Camus è veramente di una pateticità incredibile,inoltre è di un buonismo esasperante,a causa della sua infinita fiducia nel genere umano...........A me questo romanzo ha fatto venire l'orchite :look:
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ma come fai a dire che Camus è buonista? Jamm Luì...
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quoto il mangiamerda, è un bel libro :sisi:
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ma come fai a dire che Camus è buonista? Jamm Luì...
L'unico personaggio "negativo" è Cottard,mentre il resto è soltanto una masnada di santoni...........Anche l'ossessione verso la ricerca dell'amore a tutti i costi e il tema della separazione dalla persona amata sono di una noia mortale.
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oggi sono andato alla feltrinelli nella stazione a piazza garibaldi, appena ho visto che consideravano inheritance libro per ragazzi tra gli 11-13 anni mi sono depresso :look:
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Non avevo notato che Camus fosse un buonista :look:
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oggi sono andato alla feltrinelli nella stazione a piazza garibaldi, appena ho visto che consideravano inheritance libro per ragazzi tra gli 11-13 anni mi sono depresso :look:
io a 11 anni stavo ancora appresso a Jules Verne
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wuagliù io mi vorrei avvicinare alla lettura con che mi consigliate di iniziare???
io avevo pensato a Notre-Dame de Paris di Victor Hugo......
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wuagliù io mi vorrei avvicinare alla lettura con che mi consigliate di iniziare???
io avevo pensato a Notre-Dame de Paris di Victor Hugo......
Molto bello anche se il capolavoro di Hugo e' i miserabili un libro eccezionale
Ti consiglio il maestro margherita di bulgakov
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Molto bello anche se il capolavoro di Hugo e' i miserabili un libro eccezionale
Ti consiglio il maestro margherita di bulgakov
grazie marcè :ok:
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Il Giovane Holden pecchè se te fai ruoss non ce più spizie.
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Non avevo notato che Camus fosse un buonista :look:
Quando ho letto "negli uomini ci sono più cose da apprezzare che da denigrare" ho quasi deciso di buttare il libro dalla finestra :look:.Non è buonista,ma ho trovato il libro incompleto,visto che in una situazione simile avrei dato più spazio alla malvagità e all'egoismo della razza umana,piuttosto che al tema della separazione,poi mi sbaglierò.
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ho iniziato a leggere inheritance, sto a pagina 260, è fantastico :sbav: :sbav: :sbav:
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Stefano aveva ragione riguardo Pecorin,benchè ritenga quest'ultimo molto saggio :look:
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Stefano aveva ragione riguardo Pecorin,benchè ritenga quest'ultimo molto saggio :look:
:asd:
hai colto il problema: si capisce che sia un uomo ignobile, ma spesse volte ci si ritrova ad essere d'accordo con lui :look:
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:asd:
hai colto il problema: si capisce che sia un uomo ignobile, ma spesse volte ci si ritrova ad essere d'accordo con lui :look:
Io un pò gli somiglio :look:
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Io un pò gli somiglio :look:
Mi candido ad essere il tuo Lermontov :sisi:
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Affascinato dalla nonchalance con cui propagandavate foster wallace ho letto la scopa del sistema :look:
Nu libr e merd che mi porta a pensare che se questo non si fosse acciso non gli avrebbero fatto scrivere nemmeno il retro delle etichette della maionese :look:
Ho voluto dare un ulteriore chance alla letteratura americana contemporanea e mi sono imbattuto in un ottimo libro davvero:
Underworld di don delillo del quale avevo già letto rumore bianco e che a questo punto mi sento di consigliare a tutti voi
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Varlam Salamov - I racconti della Kolyma
I gulag raccontati da chi vi è stato imprigionato per più di un decennio. Stile narrativo molto fluente, storie di uomini sacrificati a una follia.
Valore letterario scarso, ma è un libro utile a far crollare qualche poster.
Non c'è vittimismo o retorica, è tutto raccontato in modo asettico, sconsolato, lucido.
Lettura utile anche per chi ha il mugugno facile...
Immedesimarsi in quei milioni di uomini ingiustamente condannati e trattati peggio della peggiore bestia è l'unica operazione fattibile per chi legge questo libro con onestà intellettuale.
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Varlam Salamov - I racconti della Kolyma
I gulag raccontati da chi vi è stato imprigionato per più di un decennio. Stile narrativo molto fluente, storie di uomini sacrificati a una follia.
Valore letterario scarso, ma è un libro utile a far crollare qualche poster.
Non c'è vittimismo o retorica, è tutto raccontato in modo asettico, sconsolato, lucido.
Lettura utile anche per chi ha il mugugno facile...
Immedesimarsi in quei milioni di uomini ingiustamente condannati e trattati peggio della peggiore bestia è l'unica operazione fattibile per chi legge questo libro con onestà intellettuale.
Un giorno lontano queste testimonianze verranno punite adeguatamente :look:. Che ne pensi della saga di Arkady Renko?
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Un giorno lontano queste testimonianze verranno punite adeguatamente :look:. Che ne pensi della saga di Arkady Renko?
Non conoscevo Martin Cruz Smith, ma da quel capisco si tratta di gialli, genere che detesto :boh: Sbaglio?
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Non conoscevo Martin Cruz Smith, ma da quel capisco si tratta di gialli, genere che detesto :boh: Sbaglio?
Non sbagli,però questo fa pariare :sisi:
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Ho voluto dare un ulteriore chance alla letteratura americana contemporanea e mi sono imbattuto in un ottimo libro davvero:
Underworld di don delillo del quale avevo già letto rumore bianco e che a questo punto mi sento di consigliare a tutti voi
Don De Lillo è un grande scrittore :sisi:
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Credo che raccoglierò il vostro consiglio riguardante Don Delillo.
Vi consiglio vivamente questo link:
http://www.archiviocaltari.it/2011/10/18/i-30-insulti-piu-caustici-della-storia-della-letteratura-prima-parte/ (http://www.archiviocaltari.it/2011/10/18/i-30-insulti-piu-caustici-della-storia-della-letteratura-prima-parte/)
http://www.archiviocaltari.it/2011/11/02/i-30-insulti-piu-caustici-della-storia-della-letteratura-%E2%80%93-seconda-parte/ (http://www.archiviocaltari.it/2011/11/02/i-30-insulti-piu-caustici-della-storia-della-letteratura-%E2%80%93-seconda-parte/)
Perle su perle :sbav:
E, casualmente, Nabokov su tutti.
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Oscaruccio tenabott Wilde è sempre il mio Dio
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È in tutto è per tutto una casalinga del Kansas, pregiudizi compresi.
Per quanto riguarda Hemingway, lo lessi la prima volta agli inizi degli anni Quaranta, qualcosa su palle, tori e campane*. L’ho detestato.
*in originale il gioco di parole “bells, balls and bulls”.
Tutte le volte che leggo Orgoglio e Pregiudizio mi viene voglia di disseppellirla e colpirla sul cranio con la sua stessa tibia.
Una muccona piena di inchiostro.
Lui descrive villaggi. Sarebbe eccellente se tu fossi un villaggio, ma nel caso non lo fossi, allora non lo sarebbe.
Un bambino idiota che strilla in ospedale.
Ecco qui la poesia di Keats piscia-a-letto, e tre romanzi da iddio sa chi… Non più Keats, vi supplico: scorticatelo vivo; se qualcuno fra voi non è disposto a farlo, lo dovrò fare io in persona: non c’è posto per quelle schifezze idiote nel genere umano.
Il Signor Kipling… rappresenta tutto ciò che in questo mondo canceroso vorrei fosse diverso.
Quando l’esperienza è finita e i vecchi ragazzi si accomiatano alla fine, (a pagina 846 – la prosa si assottiglia molto senza interruzioni per i dialoghi) verserai lacrime davvero, non lacrime di sollievo o di rimpianto, ma d’orgoglio. Ce l’hai fatta, a dispetto di quello che il Don Chisciotte poteva farti.
Che pagina meravigliosa :asd:
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La settimana scorsa ho letto l'insostenibile leggerezza dell'essere di kundera...mi è piaciuto.
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Wilde è il male, e adesso vi spiego perché.
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La settimana scorsa ho letto l'insostenibile leggerezza dell'essere di kundera...mi è piaciuto.
Purtroppo l'ho letto anche io.
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Purtroppo l'ho letto anche io.
Non è scorrevole, questo è poco ma sicuro
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Non è scorrevole, questo è poco ma sicuro
Io l'ho trovato fin troppo scorrevole, invece. Piatto e pretenzioso.
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Io l'ho trovato fin troppo scorrevole, invece. Piatto e pretenzioso.
Mah non concordo minimamente.
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Mah non concordo minimamente.
Non mi risulta che l'Alfredo abbia mai espresso pareri giusti su di una qualsiasi opera d'arte o vicenda sportiva :cacacazz:
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Non mi risulta che l'Alfredo abbia mai espresso pareri giusti su di una qualsiasi opera d'arte o vicenda sportiva :cacacazz:
:ok:
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:ok:
guarda che era ironico :look:
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guarda che era ironico :look:
mica tanto :look:
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La settimana scorsa ho letto l'insostenibile leggerezza dell'essere di kundera...mi è piaciuto.
Già ne parlai in questo topic,comunque ribadisco che è un romanzo di una vacuità desolante e le persone che lo eleggono a capolavoro devono fare una brutta fine,perchè è soltanto spazzatura.
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Wilde è il male, e adesso vi spiego perché.
Concordo anche su questo :asd:
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Già ne parlai in questo topic,comunque ribadisco che è un romanzo di una vacuità desolante e le persone che lo eleggono a capolavoro devono fare una brutta fine,perchè è soltanto spazzatura.
sono d'accordissimo.fui costretto a leggerlo per un esame universitario,a parte che lo lessi in tipo 2 pomeriggi (tanto per dare l'idea della profondità di questo romanzetto) ma ne ebbi esattamente la stessa impressione tua.
lo odio almeno quanto siddharta di hesse (e nell'odio ci metto anche coloro che lo idolatrano)
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sono d'accordissimo.fui costretto a leggerlo per un esame universitario,a parte che lo lessi in tipo 2 pomeriggi (tanto per dare l'idea della profondità di questo romanzetto) ma ne ebbi esattamente la stessa impressione tua.
lo odio almeno quanto siddharta di hesse (e nell'odio ci metto anche coloro che lo idolatrano)
L'odio nasce proprio perchè molte persone lo idolatrano,altrimenti sarebbe uno dei pochi libri di merda che ho letto nella mia vita.Siddharta non l'ho ancora letto;ti farò sapere a breve.
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Già ne parlai in questo topic,comunque ribadisco che è un romanzo di una vacuità desolante e le persone che lo eleggono a capolavoro devono fare una brutta fine,perchè è soltanto spazzatura.
sono d'accordissimo.fui costretto a leggerlo per un esame universitario,a parte che lo lessi in tipo 2 pomeriggi (tanto per dare l'idea della profondità di questo romanzetto) ma ne ebbi esattamente la stessa impressione tua.
:alla: :alla: :alla:
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Alain Robbe-Grillet - La Gelosia
L'estremizzazione del concetto che dice che la trama e le azioni non sono importanti, in un romanzo, ma conta soltanto l'arte affabulatoria. Esperimento inizialmente interessante ma insopportabile alla distanza. Non è molto lungo, ma è una delle poche volte che ho deciso di non terminare la lettura di un libro. Snervante :diavolopazzo:
Ho iniziato a leggere qualche racconto di Gor'kij. Ad ogni racconto mi ritrovo a pensare che Suker lo apprezzerebbe :look:
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Wilde è il male, e adesso vi spiego perché.
oh ma io sto aspettann :look:
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Alain Robbe-Grillet - La Gelosia
L'estremizzazione del concetto che dice che la trama e le azioni non sono importanti, in un romanzo, ma conta soltanto l'arte affabulatoria. Esperimento inizialmente interessante ma insopportabile alla distanza. Non è molto lungo, ma è una delle poche volte che ho deciso di non terminare la lettura di un libro. Snervante :diavolopazzo:
Ho iniziato a leggere qualche racconto di Gor'kij. Ad ogni racconto mi ritrovo a pensare che Suker lo apprezzerebbe :look:
A breve devo comprare qualcosa,quindi terrò a mente il tuo prezioco consiglio :love:.
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Maxsim Gor'kij - Racconti :love:
Vivido e irresistibile spaccato di vita Russia pre-rivoluzionaria.
Konovalov e Malva sono due dionisiache perle.
Mi sono accinto a leggere Gor'kij con qualche pregiudizio, prontamente spazzato via. :alla:
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Lo so che sono un profano e uno straniero in queste vostre terre della lettura impegnativa, però sinceramente io attendo il 24 aprile con ansia per il ritorno di Roland Deschain di Gilead
(http://www.discordia19.com/storage/wind%20scrib.jpg?__SQUARESPACE_CACHEVERSION=1325262527741)
:sad:
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Gorkij - Gli "orchi-zannuti" (racconto breve, contenuto in Attraverso la russia)
:alla: :alla: :alla: :alla: :alla: :alla:
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"I Buddenbrook" di Thomas Mann è davvero un grande libro,fose un pò pesante,che descrive in maniera eccezionale la mentalità capitalista dei commercianti tedeschi di metà ottocento,leggetelo.
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la mentalità capitalista dei commercianti tedeschi di metà ottocento,leggetelo.
soffermatevi un attimo su queste parole, la smetterete di cacarmi il cazzo in cineforum!
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soffermatevi un attimo su queste parole, la smetterete di cacarmi il cazzo in cineforum!
Ma che cazzo vuol dire scusami??Perchè un film su dei commercianti tedeschi di metà ottocento non potrebbe essere bello,se fatto bene??Peppewè par'o pesce!
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forse un pò pesante
LOL
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pur a me capitaie nu dentist fetaciat.
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Gombrowicz - Pornografia
Una sublime opera d'arte.
Romanzo medio-lungo costantemente cosparso di una irresistibile tensione erotica.
La vicenda si svolge in Polonia, durante la seconda guerra mondiale, e il far passare la vicenda bellica come un dettaglio di poco conto, rispetto alla morbosità che attanaglia la trama, è già un colpo di genio (che procurerà all'autore infinite polemiche e censure).
Il fulcro del romanzo è l'attrazione morbosa di due adulti verso una coppia di ragazzini, apparentemente indifferenti l'uno all'altra. Tutto è volto a far sì che i due giovani si uniscano in un amplesso. Ma, non arrivando l'amplesso, ciò viene sublimato in un omicidio organizzato dagli adulti e messo in atto dai fanciulli.
Morboso E artistico, così come artisticamente morbosa è stata la mia incapacità di staccarmici prima di essere arrivato alla pseudo-orgasmica conclusione.
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Gogol' - Racconti di Pietroburgo
Una stupefacente rilettura.
Cinque racconti brevi, slegati l'uno dall'altro, cinque perle che vi consiglio caldamente:
Il naso :sbav: :sbav: :sbav:
Il ritratto :sbav:
Prospettiva Nevskij :sbav: :sbav: :sbav:
Diario di un pazzo :sbav: :sbav: :sbav: :sbav: :sbav:
Il cappotto :sbav: :sbav: :sbav:
In una mezza nottata si legge tutto, pensateci :sisi:
Gogol' è un vero maestro della narrazione, capace di dipingere personaggi con molte diverse sfumature, in bilico tra un impassibile sarcasmo e affondi in profondità. E scivola via meravigliosamente, cosa rara per libri di tale levatura.
Mi inchino dinnanzi al Maestro Nikolaj :alla:
(http://www.ragoburgo.it/blog/NasoGogol.jpg)
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Gogol' - Racconti di Pietroburgo
Una stupefacente rilettura.
Cinque racconti brevi, slegati l'uno dall'altro, cinque perle che vi consiglio caldamente:
Il naso :sbav: :sbav: :sbav:
Il ritratto :sbav:
Prospettiva Nevskij :sbav: :sbav: :sbav:
Diario di un pazzo :sbav: :sbav: :sbav: :sbav: :sbav:
Il cappotto :sbav: :sbav: :sbav:
In una mezza nottata si legge tutto, pensateci :sisi:
Gogol' è un vero maestro della narrazione, capace di dipingere personaggi con molte diverse sfumature, in bilico tra un impassibile sarcasmo e affondi in profondità. E scivola via meravigliosamente, cosa rara per libri di tale levatura.
Mi inchino dinnanzi al Maestro Nikolaj :alla:
([url]http://www.ragoburgo.it/blog/NasoGogol.jpg[/url])
Solo io mi sono intossicato con le "Anime morte",non comprando i racconti :ovazione:
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Ho letto "Baudolino" di Eco e mi ha fatto fantasticare assai,nonchè ingrippare al Medioevo :look:
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Solo io mi sono intossicato con le "Anime morte",non comprando i racconti :ovazione:
Le anime morte è imprescindibile, un mostro sacro della letteratura russa :smoke:
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Le anime morte è imprescindibile, un mostro sacro della letteratura russa :smoke:
Però diventa insostenibile ed è incompiuto,cosa che ancora oggi mi fa jastemmare tutti i santi.
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Però diventa insostenibile ed è incompiuto,cosa che ancora oggi mi fa jastemmare tutti i santi.
A chi lo dici :wall: che ntuossecc
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Siddharta è un bel libro,che mi ha abbastanza appassionato,soprattutto la parte iniziale,tuttavia trovo abbastanza stucchevole la visione panica e la concezione del tempo di Hesse.
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vi consiglio
Musil, Zweig e Roth. Tre autori che raccontano l'impero austro-ungarico, mille lingue, mille popoli sotto un solo re.
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io mò sto leggendo ''the canterbury tales'' in inglese per la scuola, sono 51 pagine :look: :look: :look:
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Volevo segnalarvi che per il 30esimo anniversario di non so che cosa, tutte le pubblicazioni di Philip K. Dick sono in offerta in libreria a 6,90, su amazon stanno 5,80 :sisi:
Un bacio a Giggino Moebbino mio che me l'ha fatto conoscere :bacino:
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Ho letto "Memoria delle mie puttane tristi" e devo dire che io Garcia Marquez non lo sopporto proprio,perchè non riesce a far fruttare le sue grandi intuizioni,lasciandomi davvero poco a livello emozionale.
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(http://www.jojoxserie.net/public/_allegati/libro_magogabriel-iverimaghisonoio.gif)
Leccetelo. Ci sono belle cose ma veramente belle.
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(http://www.deastore.com/covers/978/885/861/batch3/9788858611524.jpg)
:sbav: (al netto dell'inevitabile dilemma della traduzione)
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Garcia Marquez non lo sopporto proprio
uà quotone
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([url]http://www.deastore.com/covers/978/885/861/batch3/9788858611524.jpg[/url])
:sbav: (al netto dell'inevitabile dilemma della traduzione)
Al netto il cazzo!Per me è stata una tragedia :maronn:.Malaussene :love: :love:
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Volevo segnalarvi che per il 30esimo anniversario di non so che cosa, tutte le pubblicazioni di Philip K. Dick sono in offerta in libreria a 6,90, su amazon stanno 5,80 :sisi:
Un bacio a Giggino Moebbino mio che me l'ha fatto conoscere :bacino:
Me ne so presi 3 :sisi:
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Al netto il cazzo!Per me è stata una tragedia :maronn:.Malaussene :love: :love:
Se leggi un paio di traduzioni diverse, cogli il succo del poema. Che è già un bene prezioso.
Altrimenti, potremmo leggere solo autori italiani O diventare tutti poliglotti...
Ché poi, per inoltrarsi nel russo di Puskin, ci vorrebbe una conoscenza davvero approfondita della lingua. Io ho qualche rudimento ma non è certo questo a fare la differenza...
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Il mio primo impulso fu di correre dietro a Truchacevvskij, ma subito mi resi conto che non sarebbe stato molto dignitoso correre dietro all'amante di mia moglie con i soli calzini, e io volevo essere spietato, non ridicolo.
LOOOOOL
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Ho letto "Baudolino" di Eco e mi ha fatto fantasticare assai,nonchè ingrippare al Medioevo :look:
splendido,allo stesso livello se non addirittura superiore al nome della rosa
vi consiglio
Musil
Der Mann ohne Eigenschaften
:alla: :alla: :alla:
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Puskin - Le novelle del compianto Ivan Petrovic Belkin (o I racconti di Belkin)
Cinque racconti brevi succosi dalla prima all'ultima parola, cinque perle contraddistinte dallo stile di Puskin, allo stesso tempo elevato ma agevole, ironico ma non supponente. Lievi ritratti di nature umane senza biechi psicologismi :sbav: :sbav: :sbav:
Voltaire - Candido
Un libro molto bizzarro. Fino a un certo punto, ho pensato che fosse pura genialità. Da un certo punto in poi, la bizzarria mi è parsa eccessiva. Il classico libro che bisogna rileggere, per averne un quadro più preciso.
Di per sé, narra delle miserevoli vicende di nobili decaduti tedeschi e affini lacché, trascinati dagli eventi in Portogallo, in Sud America, in Turchia, in bilico tra guerre, inquisizioni, follie di ogni tipo. Notevole la derisione dell'ottimismo di un certo ramo della filosofia, che penso sia il punto di partenza dell'opera.
ps: non sarebbe male implementare nel forum i caratteri della traslitterazione dal cirillico :sisi:
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Puskin - Le novelle del compianto Ivan Petrovic Belkin (o I racconti di Belkin)
Cinque racconti brevi succosi dalla prima all'ultima parola, cinque perle contraddistinte dallo stile di Puskin, allo stesso tempo elevato ma agevole, ironico ma non supponente. Lievi ritratti di nature umane senza biechi psicologismi :sbav: :sbav: :sbav:
Voltaire - Candido
Un libro molto bizzarro. Fino a un certo punto, ho pensato che fosse pura genialità. Da un certo punto in poi, la bizzarria mi è parsa eccessiva. Il classico libro che bisogna rileggere, per averne un quadro più preciso.
Di per sé, narra delle miserevoli vicende di nobili decaduti tedeschi e affini lacché, trascinati dagli eventi in Portogallo, in Sud America, in Turchia, in bilico tra guerre, inquisizioni, follie di ogni tipo. Notevole la derisione dell'ottimismo di un certo ramo della filosofia, che penso sia il punto di partenza dell'opera.
ps: non sarebbe male implementare nel forum i caratteri della traslitterazione dal cirillico :sisi:
Voltaire stufa dopo poco :sisi:
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Ragazzi vale la pena comprare il libro "Il Casalese"? Qualcuno lo ha letto?
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agli amici amanti del libero e creativo pensiero suggerisco http://blog.futbologia.org (http://blog.futbologia.org) , blog sul calcio curato da wu ming con interventi di Mina', mastandrea, Jonny Palomba e altri.
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Da quando Micoste non c'è più :look:,non sono proprio invogliato a raccontarvi delle mie letture,andate tutti a cacare :fuga:
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Da quando Micoste non c'è più :look:,non sono proprio invogliato a raccontarvi delle mie letture,andate tutti a cacare :fuga:
dici a me, cucciolo. :sad:
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Consigliatemi un bel libro
Io leggero' tutti i libri da voi consigliati e alla fine deciderò quello che mi e' piaciuto di piu'
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Consigliatemi un bel libro
Io leggero' tutti i libri da voi consigliati e alla fine deciderò quello che mi e' piaciuto di piu'
almeno il genere preferito, sennò è un consiglio troppo alla cieca :look:
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almeno il genere preferito, sennò è un consiglio troppo alla cieca :look:
tutto tranne pennac e Nick Hornby :look:
no jamm mi dovete consigliare un libro che e' piaciuto a voi non vi voglio influenzare
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tutto tranne pennac e Nick Hornby :look:
no jamm mi dovete consigliare un libro che e' piaciuto a voi non vi voglio influenzare
Queneau - I fiori blu
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Consigliatemi un bel libro
Io leggero' tutti i libri da voi consigliati e alla fine deciderò quello che mi e' piaciuto di piu'
Alfred Doblin - Berlin Alexanderplatz
Jaroslav Hašek - Il Buon soldato Sc'veik'
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:ok: oggi feltrinelli
il contest continua
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Alfred Doblin - Berlin Alexanderplatz
Tu, vediti la serie di Fassbinder. :look:
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Tu, vediti la serie di Fassbinder. :look:
Sai che non son mai riuscito a vederla pur amando alla follia il libro e piacendomi molto Fassbinder (almeno alcune cose di Fassbinder)......la trovo sul ciuccio?
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Sai che non son mai riuscito a vederla pur amando alla follia il libro e piacendomi molto Fassbinder (almeno alcune cose di Fassbinder)......la trovo sul ciuccio?
Guardala, per dio. E' la cosa più bella che c'è, la consiglio a tutti ma nessuno mi caca. :look:
Penso che la trovi.
Stava pure su gliutubb. L'anno tolta, ho appena controllato.
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Letto Indignazione di Philip Roth, in una settimana.
Come nello stile di Roth, la narrazione e la denuncia si uniscono alla descrizione fedele dell'America anni 50: tra scoperte del sesso, tradizioni, piccole crudeltà ed il bigottismo dell'America di quegli anni.
Scorre benissimo ed è scritto da dio.
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La cattedrale del mare - Ildefonso Falcones
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Ho appena letto il libretto (etto per dimensioni non per contenuti):
La fabbrica dell'uomo indebitato - Maurizio Lazzarato - Derive approdi
Che dire lo consiglio un poco a tutti, una lettura mooolto interessante del sistema del debito come regolatore sociale
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Queneau - I fiori blu
Letto. Carino.
Comunque una narrazione molto vicina a pennac, post adolescenziale molto surreale onirico, insomma non e' proprio il mio genere ma nel suo genere davvero ben fatto
Una chicca la traduzione nientedimeno che di Calvino
Grazie enzuccio
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Letto. Carino.
Comunque una narrazione molto vicina a pennac, post adolescenziale molto surreale onirico, insomma non e' proprio il mio genere ma nel suo genere davvero ben fatto
Una chicca la traduzione nientedimeno che di Calvino
Grazie enzuccio
Pennac si ispira molto a Queneau, e in altre opere lo si avverte ancora di più
la stessa traduzione di Calvino non è casuale...
:ok:
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Diciamo che Calvino si ispira a Queneau prima di tutto. Tra l'altro Queneau era un uomo di scienza, razionale. I fiori blu sono per me la sua opera migliore, e Calvino è un grande a cercare di mantenere intatto lo spirito di un libro che si basa su giochi di parole. Ma bellissimo è anche Zazie nel metrò. Poi Queneau ha scritto due chicche, una raccolta di sonetti interscambiabili, dove puoi leggere il primo verso di un sonetto, il secondo prenderlo da un altro, il terzo ancora da un altro, e così via. E poi il mitico Esercizi di stile, con la traduzione di Eco, dove la medesima situazione la ripropone descritta in svariati modi. Credo che Calvino alla fine sia superiore a Queneau per numero di opere di livello scritte, ma i francesi non concorderanno. Pennac al confronto è un dilettante, nel senso che si diletta. Uno scrittore con qualche buona idea, una prosa leggera e molto piacevole.
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:ok: oggi feltrinelli
il contest continua
Io tra i libri che ho preferito in assoluto metto:
I Demoni (ma anche il resto della produzione del russo pazzo)
Lo Straniero e La Peste di Camus
Se una notte d'inverno un viaggiatore di Calvino
Mi piace molto anche John Fante, A Ovest di Roma o Chiedi alla Polvere, La Confraternita dell'Uva...
Per tornare in Russia, Oblomov di Goncarov.
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I fiori blu sono per me la sua opera migliore, e Calvino è un grande a cercare di mantenere intatto lo spirito di un libro che si basa su giochi di parole.
:sisi: infatti, come detto, solo Calvino poteva "tirarne fuori" una traduzione valida. La sua ricerca stilistica raggiunge livelli impareggiabili. Onestamente, da francese :look: preferisco Queneau anche a Calvino. Con Pennac ovviamente non c'è paragone, un semplice autore di narrativa dei tempi nostri che tra l'altro al di là della saga dei Malaussene ha scritto solo cose che mi hanno fatto ampiamente cacare.
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:sisi: infatti, come detto, solo Calvino poteva "tirarne fuori" una traduzione valida. La sua ricerca stilistica raggiunge livelli impareggiabili. Onestamente, da francese :look: preferisco Queneau anche a Calvino. Con Pennac ovviamente non c'è paragone, un semplice autore di narrativa dei tempi nostri che tra l'altro al di là della saga dei Malaussene ha scritto solo cose che mi hanno fatto ampiamente cacare.
Però in fin dei conti, io ho letto quasi tutto Queneau, ma a parte i fiori e Zazie non mi piace molto. Calvino ha una produzione più vasta, la trilogia, il corvo, se una notte, il sentiero...
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Diciamo che Calvino si ispira a Queneau prima di tutto. Tra l'altro Queneau era un uomo di scienza, razionale. I fiori blu sono per me la sua opera migliore, e Calvino è un grande a cercare di mantenere intatto lo spirito di un libro che si basa su giochi di parole. Ma bellissimo è anche Zazie nel metrò. Poi Queneau ha scritto due chicche, una raccolta di sonetti interscambiabili, dove puoi leggere il primo verso di un sonetto, il secondo prenderlo da un altro, il terzo ancora da un altro, e così via. E poi il mitico Esercizi di stile, con la traduzione di Eco, dove la medesima situazione la ripropone descritta in svariati modi. Credo che Calvino alla fine sia superiore a Queneau per numero di opere di livello scritte, ma i francesi non concorderanno. Pennac al confronto è un dilettante, nel senso che si diletta. Uno scrittore con qualche buona idea, una prosa leggera e molto piacevole.
:nonquoto:
Calvino si ispira innanzitutto a Flann O'Brien e vi dico, senza alcun dubbi, che io che non adoro Calvino e che detesto Queneau penso che Una pinta di inchiostro Irlandese e soprattutto Il terzo Polizziotto siano due piccoli capolavori del 900 (leggeteli e mi dite)
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:nonquoto:
Calvino si ispira innanzitutto a Flann O'Brien e vi dico, senza alcun dubbi, che io che non adoro Calvino e che detesto Queneau penso che Una pinta di inchiostro Irlandese e soprattutto Il terzo Polizziotto siano due piccoli capolavori del 900 (leggeteli e mi dite)
Calvino si ispira tantissimo a Queneau. Riconosco la mia ignoranza su O'Brien, non metto in dubbio ciò che dici, ma che nel francese Calvino trovi un riferimento importante (e non il contrario) è indubbio!
A me Calvino piace invece.
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Calvino si ispira tantissimo a Queneau. Riconosco la mia ignoranza su O'Brien, non metto in dubbio ciò che dici, ma che nel francese Calvino trovi un riferimento importante (e non il contrario) è indubbio!
A me Calvino piace invece.
Non nego che Calvino leggesse Quenau e lo apprezzasse, ma proprio nella costruzione del linguaggio (e in questo sarebbe meglio leggerlo in lingua) e nell'idea di romanzo il Calvino più calviniano :look: (diciamo quello di se una notte di inverno) per me è proprio figlio diretto dell'Irlandese.
p.s. se non lo conosci e ti piace quella maniera di scrivere recuperati i due romanzi che ho detto prima (Una pinta di inchistro iralndese ed il terzo polizziotto) perchè sono veramente due gioielli.
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Io tra i libri che ho preferito in assoluto metto:
I Demoni (ma anche il resto della produzione del russo pazzo)
Lo Straniero e La Peste di Camus
Se una notte d'inverno un viaggiatore di Calvino
Mi piace molto anche John Fante, A Ovest di Roma o Chiedi alla Polvere, La Confraternita dell'Uva...
Per tornare in Russia, Oblomov di Goncarov.
Dostoievski l'ho letto dentro e fuori e non c'è ne per nessuno
Oblomov e' stupendo
Metterò mano a fante :sisi:
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Agg lett ò libr rò Marziano :look:
nun sap scriver, ma proprio sintatticamente parlando, ma comunque lo slancio del narratore ce l'ha, c'è perfino qualche finezza letteraria.
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Agg lett ò libr rò Marziano :look:
nun sap scriver, ma proprio sintatticamente parlando, ma comunque lo slancio del narratore ce l'ha, c'è perfino qualche finezza letteraria.
diamogli tempo.
bravo capitiello :ok:
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Una volta papà mi portò allo stadio. Lo avevo già visto dal di fuori, una tazza immensa senza manico. Papà mi dava consigli, non me li ricordo, ma so che tenevo la mano alla cintura del suo cappotto. A lui non piaceva tenere qualcuno per mano, nemmeno la tua vidi mai nella sua.
Lo folla era fitta, ma finché fu in movimento sembrava leggera, sembrava corrente, acqua che scivola nei canali, nelle chiuse agli sbocchi. Quando fu tutta ferma, seduta dentro il cerchio, vidi che non era più liquida, ma si era mutata in un sasso. Niente poteva solcarla, né un coriandolo dal cielo sarebbe caduto in terra: era un anello di pietra col vuoto in mezzo, era un anello che sarebbe andato al dito di chi avesse saputo infilarlo.
Non i colori, le maglie, il prato, la pista, non le corse dei calciatori e il tragitto spezzettato della palla: guardavo invece la folla. La sentii urlare, mi sembrò normale, uno starnuto. Una folla urla, altrimenti si disfa. Ma in qualche momento tratteneva il fiato. Quell’apnea era spaventosa, conteneva l’attesa. L’acqua era diventata pietra, gli uomini folla, il loro silenzio mi dava la vertigine di un precipizio. Mi tenevo alla cintura di papà in quei momenti.
Erri De Luca sulla sua prima volta al san paolo
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Una volta papà mi portò allo stadio. Lo avevo già visto dal di fuori, una tazza immensa senza manico. Papà mi dava consigli, non me li ricordo, ma so che tenevo la mano alla cintura del suo cappotto. A lui non piaceva tenere qualcuno per mano, nemmeno la tua vidi mai nella sua.
Lo folla era fitta, ma finché fu in movimento sembrava leggera, sembrava corrente, acqua che scivola nei canali, nelle chiuse agli sbocchi. Quando fu tutta ferma, seduta dentro il cerchio, vidi che non era più liquida, ma si era mutata in un sasso. Niente poteva solcarla, né un coriandolo dal cielo sarebbe caduto in terra: era un anello di pietra col vuoto in mezzo, era un anello che sarebbe andato al dito di chi avesse saputo infilarlo.
Non i colori, le maglie, il prato, la pista, non le corse dei calciatori e il tragitto spezzettato della palla: guardavo invece la folla. La sentii urlare, mi sembrò normale, uno starnuto. Una folla urla, altrimenti si disfa. Ma in qualche momento tratteneva il fiato. Quell’apnea era spaventosa, conteneva l’attesa. L’acqua era diventata pietra, gli uomini folla, il loro silenzio mi dava la vertigine di un precipizio. Mi tenevo alla cintura di papà in quei momenti.
Erri De Luca sulla sua prima volta al san paolo
Qui scomodiamo i parenti!
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Alfred Doblin - Berlin Alexanderplatz
Jaroslav Hašek - Il Buon soldato Sc'veik'
Letto.
L'idiozia della guerra vista con gli occhi di un idiota.
Mi e' piaciuto a volte sfiora il capolavoro a volte pero' scade in ripetizioni
Tutto sommato molto bello, scveik, un forrest gump antelitteram, non si puo' non amare :love:
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Letto.
L'idiozia della guerra vista con gli occhi di un idiota.
Mi e' piaciuto a volte sfiora il capolavoro a volte pero' scade in ripetizioni
Tutto sommato molto bello, scveik, un forrest gump antelitteram, non si puo' non amare :love:
Se si ripete qualche volta è per come è stato "scritto".
Hasek oramai alcolista e chiusa a Ceske per una condanna per bigamia (la biografia di Hasek è una cosa meravigliosa veramente, leggitela da qualche parte) praticamente andava per taverne e beveva e raccontava le storie di Schveick che altri schematizzavano e lui riscriveva dopo.
Per me non sfiora il capolavoro, per me è uncapolavoro assoluto :sisi:
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Leggetevi "L'eletto" di Thomas Mann,perchè è davvero un gran libro.
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Leggetevi "L'eletto" di Thomas Mann,perchè è davvero un gran libro.
Mi fido? Io di Mann iniziai a leggere La Montagna Incantata e condivido l'opinione che di quel libro ha Carletto Bukowski, che fa dire a Celine in Pulp! che quell'autore ha commesso un errore clamoroso, credendo che la noia sia arte...
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Mi fido? Io di Mann iniziai a leggere La Montagna Incantata e condivido l'opinione che di quel libro ha Carletto Bukowski, che fa dire a Celine in Pulp! che quell'autore ha commesso un errore clamoroso, credendo che la noia sia arte...
Nun te preoccupà,fidati.
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mi sto approcciando a Faulkner leggendo "Le palme selvagge". Mi piace un casino, credo che se Lynch fosse stato scrittore avrebbe messo su carta le stesse cose :asd:
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Ho letto la trama de "Le palme selvagge" e mi pare roba abbastanza rivoluzionaria (a livello narrativo) per quelli che erano i tempi. Mo cerco qualche edizione vecchia e stravecchia pecché 20 euro pe nu libro del genere nun e pozz mai spennere. :sisi:
Nel frattempo io ho appena finito Jubilaeum (antologia satanica sul giubileo, pressocché introvabile, in cui spiccano anche autori come Lansdale, Lucarelli e un certo Arona che spacca i culi a livello di narrazione)
Ora mi tocca Mauro Corona con L'ombra del bastone.
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Ora mi tocca Mauro Corona con L'ombra del bastone.
:look:
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ecco l'ho finito, divorato in un giorno e mezzo complice anche una lunghezza assolutamente non esasperata (280 pagine).
Gran libro, se potete leggerlo fatelo senza farvi scoraggiare dalla difficoltà della penna dell'americano...anche se, a quanto pare, è il libro perfetto per approciarvisi.
Io l'ho pagato 12 euro, edizione economica Adelphi.
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Faulkner! :look:
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Faulkner! :look:
ma stai buon? :look:
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ma stai buon? :look:
giuro sui tuoi figli che non avevo letto il post precedente oggi pomeriggio (a pranzo si), è un nome titato fuori dal mio subconscio. In un certo senso ho indovinato :look:
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giuro sui tuoi figli che non avevo letto il post precedente oggi pomeriggio (a pranzo si), è un nome titato fuori dal mio subconscio. In un certo senso ho indovinato :look:
dobbiamo parlare di questa tua dipendenza da Kobret il prima possibile. :look:
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:look:
In un topic così radical-chiccoso m'aspettavo tutt'altro livello culturale. :nono:
Siete delle merde! :delainc:
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Animali,leggetevi "L'età della ragione" di Sartre e fate anche voi un altro passo verso mamma Morte :look:
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:look:
Capetiello pur fa a fine e Sara Tommasi cu stu Corona al posto di Marra :look:
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Capetiello pur fa a fine e Sara Tommasi cu stu Corona al posto di Marra :look:
Apparte il titolo mooolto ambiguo è un libro interessantissimo.
Mo non so, magari è una trovata pubblicitaria, ma in pratica il romanzo è di un certo Zino Corona nato ad Erto nel 1800 e qualcosa. E' una specie di confessione narrata in stile diario che conta di quei tempi, una storia molto interessante sia a livello di trama che a livello storico. Un libro scritto da un contadino, corretto qua e la da Mauro Corona che ne è l'erede involontario.
In pratica un tizio ha trovato sto diario-confessione vecchissimo sotto terra, ha cercato Corona che ha una gran fama di scrittore ormai, e gliel'ha consegnato pensando che questo Zino (l'autore) potesse essere un avo di Mauro. Allora quest'ultimo non ha fatto altro che tradurre il testo e renderlo comprensibile ai più, dubito sia una trovata pubblicitaria perché comunque Corona mi pare davvero una persona di quelle autentiche, di quelle vere, poco venali. Se fosse una balla più che un truffatore Corona sarebbe un genio, perché davvero sembra scritto da un altro.
Vabbuò senza pontificare ve lo consiglio, è davvero molto interessante e fa riflettere molto. Un viaggio nel tempo, aggrappatevi a stu baston :ruoss: :look:
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Un sito dove acquistare libri online?
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Un sito dove acquistare libri online?
Usa eBay, sparagni. Se li vuoi nuovi Ibs o Amazon :ok:
Comunque finito di leggere l'oramai famoso qui dentro "L'ombra del bastone" di Mauro Corona. Un gran libro per contenuti, fascino e storia. Davvero un ottimo lavoro di traduzione e sistemazione del testo.
Per il futuro mi son segnato "Storie di Neve" un mattone di 800 pagine sulla storia di una bambina un po' "particolare" (menzionata nel romanzo appena finito).
Ora tacco sotto con "Charlie Chan e il Pappagallo Cinese" di Derr Biggers :ruoss:
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Grazie Capetiè :ok:
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c'è anche questo che ho usato a volte in passato
http://www.comprovendolibri.it/ (http://www.comprovendolibri.it/)
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c'è anche questo che ho usato a volte in passato
[url]http://www.comprovendolibri.it/[/url] ([url]http://www.comprovendolibri.it/[/url])
Mi sembra ottimo anche questo :ok:
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Vi consiglio anche "Nido di nobili" di Turgenev,che mi ha emozionato molto.
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Bravi ragazzi :sad: Bravissimo Josif :compagni:
Prossimamente vi annoierò resocontandovi le mie letture estive :gigi:
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Bravi ragazzi :sad: Bravissimo Josif :compagni:
Prossimamente vi annoierò resocontandovi le mie letture estive :gigi:
:truz:
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Sto leggendo "Doppio Sogno" di Arthur Schnitzler, aspetto che inizia a farmi azzeccare :look:
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Io tra i libri che ho preferito in assoluto metto:
I Demoni (ma anche il resto della produzione del russo pazzo)
Lo Straniero e La Peste di Camus
Se una notte d'inverno un viaggiatore di Calvino
Mi piace molto anche John Fante, A Ovest di Roma o Chiedi alla Polvere, La Confraternita dell'Uva...
Per tornare in Russia, Oblomov di Goncarov.
Letta tutta la quadrilogia di Arturo Bandini
Aspetta primavera Bandini
La strada per Los Angeles
Chiedi alla polvere
Sogni di Bunker Hill
che dire ... belli belli belli
Non avevo mai letto Fante, lo trovo davvero bravo penso che approfondiro' ... e poi praticamante Bandini sono io :look:
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Non avevo mai letto Fante, lo trovo davvero bravo penso che approfondiro' ... e poi praticamante Bandini sono io :look:
Ti consiglio Un anno terribile :sisi:
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Ti consiglio Un anno terribile :sisi:
sarebbe stato più corretto scrivere "ti auguro" :sisi:
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Umberto Eco è un grande e "Il nome della rosa" è veramente bello :look:
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Umberto Eco è un grande e "Il nome della rosa" è veramente bello :look:
Uno analitico come te con la sua idea di estetica ci andrebbe a nozze, per informazioni chiedi a Peppe Samozar. I ne capisco estremamente poco. :look:
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Uno analitico come te con la sua idea di estetica ci andrebbe a nozze, per informazioni chiedi a Peppe Samozar. I ne capisco estremamente poco. :look:
Eco è un genio, perchè ha una cultura e una fantasia spaventosa, alla quale coniuga un'arguzia e un'ironia non comuni, poi a me la semiotica appassiona molto, così come il Medioevo, che è un periodo storico fantastico, quindi è veramente un piacere leggerlo :sisi:.
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Eco è un genio, perchè ha una cultura e una fantasia spaventosa, alla quale coniuga un'arguzia e un'ironia non comuni, poi a me la semiotica appassiona molto, così come il Medioevo, che è un periodo storico fantastico, quindi è veramente un piacere leggerlo :sisi:.
Uno dei miei migliori amici studia Semiotica ed è aspirante semiotico, proprio nella specialistica fondata da Eco a Bologna. Mi spiega qualcosina ogni tanto, e mi arrabatto a capire qualcosina. Lui ad esempio mi consiglia letture di Luigi Pareyson, milanese ed iniziatore della moderna estetica post-crociana italiana.
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Uno dei miei migliori amici studia Semiotica ed è aspirante semiotico, proprio nella specialistica fondata da Eco a Bologna. Mi spiega qualcosina ogni tanto, e mi arrabatto a capire qualcosina. Lui ad esempio mi consiglia letture di Luigi Pareyson, milanese ed iniziatore della moderna estetica post-crociana italiana.
Azzo!Allora vedo di comprare qualcosa di questo Pareyson :sisi:
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Non avevo mai letto Fante, lo trovo davvero bravo penso che approfondiro' ... e poi praticamante Bandini sono io :look:
Arturo Bandini siamo tutti noi. :sisi:
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Gustave Flaubert - Dizionario dei luoghi comuni
Delizioso.
Gustave Flaubert - Madame Bovary
Durante la prima parte del libro sorge spesso il dubbio che la sua fama sia immeritata e che si tratti di un banale romanzo sentimentale, simile ad altri migliaia. Ma, alla distanza, l'opera si eleva e si intravede il Genio e la sottile ironia che pervade l'intera narrazione. La scena del comizio agricolo è un affresco d'Arte pura. Meravigliosa la tecnica del contrappunto: l'interposizione tra due scene, con continui richiami da una all'altra e con un latente sarcasmo che fa arricreare .
Jane Austen - Mansfield Park
Il pericolo scampato con Madame Bovary non l'ho scampato con questo libro: è in tutto e per tutto un classico romanzo sentimentale, che parla di buone maniere, matrimoni combinati, sconvenienze sociali e poco altro. A tratti risalta una certa ironia ma non ha effetti sufficientemente benefici. La scrittura è impeccabile ma la lettura non procura alcun brivido alla spina dorsale.
David Lawrence - L'amante di Lady Chatterley
Una porcheria, in tutti i sensi. L'autore si sente figo a scrivere oscenità e ciò si percepisce a ogni pie' sospinto. Insopportabile. Un libro abbastanza lungo ma che si legge velocemente: brutto segno. E' la morbosità e l'interesse per la trama ad avermi sospinto nella lettura, mentre trama e grettezze dovrebbero esulare dai tratti interessanti di un libro. Di letterario non c'è nulla.
Marcel Proust - Dalla parte di Swann
Un'illuminazione. Una delle più mirabili creazioni artistiche su cui si sia posato il mio sguardo. Una continua estasi estetica, le parole creano percezioni continue, e un continuo richiamo alla Memoria, alla dimensione del Ricordo, culla il lettore nel lento scorrere delle pagine. Un libro che NON attrae veloci letture ma che impone una lettura lenta, cadenzata, armoniosa, per non disperedere l'infinità d'Arte di cui si sta godendo.
Sublime il vorticoso intrico creato dal suo modo di usare le virgole, stupefacente la sua abilità nel creare metafore e metafore su metafore: incessanti intrecci di Bellezza, per tutta la durata del libro.
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Viktor Šklovskij - Zoo o lettere non d'amore
Šklovskij è uno dei padri del formalismo russo. Una mia fortunata scoperta estiva. Zoo è un romanzo epistolare. L'autore può scrivere alla propria amata (che non lo corrisponde). Può scriverle, a patto di non parlare d'amore. Ne nascono disquisizioni sui più svariati argomenti, spesse volte elevati, in alcuni casi letterari, ma l'amore non può fare a meno di rendere ogni argomento intriso di richiami più o meno espliciti ad esso.
Un esperimimento molto affascinante, uno stile molto lontano dal comune.
Leggetelo, tra l'altro è anche breve.
La Musa di Šklovskij è la sorella della Musa di Majakosvskij. Due sorelle che hanno distrutto biografie ma fomentato arte...
Vladimir Majakovskij (una raccolta di poesie e poemi)
Stile marziale, inesorabile, da brividi. Specie quando non annacqua la sua poesia nella propapaganda.
Quando parla d'amore è infinitamente poetico, immaginifico, oscuro di un'oscurità frutto di illusioni non del tutto sopite.
Su tutte, spicca All'amato me stesso
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Letta tutta la quadrilogia di Arturo Bandini
Aspetta primavera Bandini
La strada per Los Angeles
Chiedi alla polvere
Sogni di Bunker Hill
che dire ... belli belli belli
Non avevo mai letto Fante, lo trovo davvero bravo penso che approfondiro' ... e poi praticamante Bandini sono io :look:
Per me Bukowski a Fante gli deve fare proprio come Quagliarella ad Aronica.
Comunque mi sono accorto che e' una vita che non leggo un libro! Dannate serie tv!
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Chiudo una grande sestina di fante con full of life ( :love: ) e la confraternita Dell uva ( bellissimo ) chhe mi ha messo una voglia di rileggermi qualcosa di Fedor immediatamente e infatti mi rileggo i fratelli karamazov :sisi:
Mico' Feltrinelli non aveva un anno terribile ma lo ho ordinato e non manchera' occasione :ok:
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Chiudo una grande sestina di fante con full of life ( :love: ) e la confraternita Dell uva ( bellissimo ) chhe mi ha messo una voglia di rileggermi qualcosa di Fedor immediatamente e infatti mi rileggo i fratelli karamazov :sisi:
Mico' Feltrinelli non aveva un anno terribile ma lo ho ordinato e non manchera' occasione :ok:
Bellissimo i Karamazov e se non l'hai fatto leggi il Giocatore, stupendo e dar far leggere ai bollettari machinettisti di poker incalliti :sisi:
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Bellissimo i Karamazov e se non l'hai fatto leggi il Giocatore, stupendo e dar far leggere ai bollettari machinettisti di poker incalliti :sisi:
Ehehe veramente i karamazov li sto leggendo per la seconda volta, il giocatore sarebbe la terza :look:
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Ehehe veramente i karamazov li sto leggendo per la seconda volta, il giocatore sarebbe la terza :look:
Vabbe ma allora ma favangulo :asd:
E se ti sei pure già letto I Demoni :alla:
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Vabbe ma allora ma favangulo :asd:
E se ti sei pure già letto I Demoni :alla:
E vir tu :asd:
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Durante l'estate che è tempo di letture "leggere" ho letto (scaricato a liberetliber) il Viaggio in Occidente e mi ha divertito veramente moltissimo.
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La scimmia pensa, la scimmia fa - di Chuck Palahniuk (è quello che ha scritto pure il libro da cui è stato tratto Fight Club)...
che cazz i libr, è nu fulminat....molto sangeemmerda ma non fine a se stessa...bello davvero, lo consiglio soprattutto agli adolescenti facilmente influenzabili :asd:
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La scimmia pensa, la scimmia fa - di Chuck Palahniuk
è la biografia di Gargano?
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Chiudo una grande sestina di fante con full of life ( :love: ) e la confraternita Dell uva ( bellissimo ) chhe mi ha messo una voglia di rileggermi qualcosa di Fedor immediatamente e infatti mi rileggo i fratelli karamazov :sisi:
Mico' Feltrinelli non aveva un anno terribile ma lo ho ordinato e non manchera' occasione :ok:
Fammi sapere :ok:
Avevo apprezzato molto anche La confraternita dell'uva :lookair:
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l'estate che è tempo di letture "leggere"
:buondio:
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La scimmia pensa, la scimmia fa - di Chuck Palahniuk (è quello che ha scritto pure il libro da cui è stato tratto Fight Club)...
è la biografia di Gargano?
Leggi bene prima di quotare e scrivere, non può essere la sua biografia, la scimmia pensa, Gargano no.
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(http://giotto.ibs.it/cop/copj170.asp?f=9788860880352)
Qualcuno l'ha letto?
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([url]http://giotto.ibs.it/cop/copj170.asp?f=9788860880352[/url])
Qualcuno l'ha letto?
Bel libro, ma a me è piaciuto assai dippiù Justine
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La scimmia pensa, la scimmia fa - di Chuck Palahniuk (è quello che ha scritto pure il libro da cui è stato tratto Fight Club)...
che cazz i libr, è nu fulminat....molto sangeemmerda ma non fine a se stessa...bello davvero, lo consiglio soprattutto agli adolescenti facilmente influenzabili :asd:
Palahniuk è un genio che è finito con lo scrivere delle cagate pazzesche. La cosa che impressione è la velocità del suo declino, come se le puttanate si fossero impadronite di lui.
Ho letto Ninna Nanna che è un capolavoro senza tempo (il suo miglior libro a mio avviso), poi Fight Club che ho apprezzato forse più nella versione cinematografica (meno dispersivo, più diretto e grottesco), Soffocare (librone assai particolare) e Gang Bang che è una cagata pazzesca (inculate, pisc mman e finale a sorpresa degno di un esordiente, da aggiungere anche una traduzione a minchia di cane.).
Dato che ne sei rimasto impressionato ti consiglio Ninna Nanna e Cavie, quest'ultimo è una raccolta di racconti, me ne hanno parlato molto ma molto bene, cosa che persino i superuomini di questo forum si impressionerebbero (a detta dei miei informatori).
Per quanto riguarda le mie letture ho finito Cercando Sam di Raynal che come scrittore è proprio nu Rynal, e Maschera Bianca di Edgar Wallace.
Ora in lettura Jettatura di Theopile Gautier, un tratto di penna sublime, veramente sembra scritto con i piedi, quelli di Pandev però.
Più che un romanzo sembra una poesia di 100 pagine, almeno dalle prime battute.
Sul comodino altri due che paiono abbastanza discutibili, uno comprato al mercato, l'altro su bancarella a 2 nucelle. Vedemo.
P.S: Qualcuno di voi può darmi opinioni su Don De Lillo, possibilmente sincere.
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P.S: Qualcuno di voi può darmi opinioni su Don De Lillo, possibilmente sincere.
Letto Rumore Bianco. Ed è un grande scrittore.
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Letto Rumore Bianco. Ed è un grande scrittore.
Ti voglio bene :bacino: Gracias :ok:
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Palahniuk è un genio che è finito con lo scrivere delle cagate pazzesche. La cosa che impressione è la velocità del suo declino, come se le puttanate si fossero impadronite di lui.
Ho letto Ninna Nanna che è un capolavoro senza tempo (il suo miglior libro a mio avviso), poi Fight Club che ho apprezzato forse più nella versione cinematografica (meno dispersivo, più diretto e grottesco), Soffocare (librone assai particolare) e Gang Bang che è una cagata pazzesca (inculate, pisc mman e finale a sorpresa degno di un esordiente, da aggiungere anche una traduzione a minchia di cane.).
Dato che ne sei rimasto impressionato ti consiglio Ninna Nanna e Cavie, quest'ultimo è una raccolta di racconti, me ne hanno parlato molto ma molto bene, cosa che persino i superuomini di questo forum si impressionerebbero (a detta dei miei informatori).
Per quanto riguarda le mie letture ho finito Cercando Sam di Raynal che come scrittore è proprio nu Rynal, e Maschera Bianca di Edgar Wallace.
Ora in lettura Jettatura di Theopile Gautier, un tratto di penna sublime, veramente sembra scritto con i piedi, quelli di Pandev però.
Più che un romanzo sembra una poesia di 100 pagine, almeno dalle prime battute.
Sul comodino altri due che paiono abbastanza discutibili, uno comprato al mercato, l'altro su bancarella a 2 nucelle. Vedemo.
P.S: Qualcuno di voi può darmi opinioni su Don De Lillo, possibilmente sincere.
Un grandissimo senza se e senza ma
A mio parere il più grande d'oltre oceano
Rumore bianco e Underworld due chicche assolute
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si parla di nobel da anni per DeLillo.....
vabbè che so vint ann che lo deve vincere pure Philip Roth :lookair:
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([url]http://giotto.ibs.it/cop/copj170.asp?f=9788860880352[/url])
Qualcuno l'ha letto?
Letto qualche tempo fa..opera complessa e unica...soprattutto nella parte finale ci si appresta in un girone dantesco....bellissima anche la rilettura cinematografica di Pasolini che sostituisce agli aristocratici francesi i dirigenti,i notabili e e le gerarchie militari fasciste...
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Sono finalmente riuscito a trovare Gordon Pym di Edgar Allan Poe (l'unica cosa che mi mancava), e anche Ubik e Scorrete lacrime, disse il poliziotto di Philip K. Dick :sad:
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P.S: Qualcuno di voi può darmi opinioni su Don De Lillo, possibilmente sincere.
Ho letto Mao II e Underworld......non amo molto la letteratura americana, eccezzion fatta per Fitzgerald, Faulkner, Fante e Steinbeck....ma ogni tanto leggo qualche autore degli States.....ho trovato le due opere lette sufficientemente interessanti...soprattutto per la capacità critica con cui guarda la potenza dell'impero Americano sottolineandone le contraddizioni e le debolezze...ma gli manca la visionarità di un Dos Passos o la coralità narrativa che ha sempre contraddistinto il romanzo americano(Fitzgerald, Faulkner etc.etc.).....insomma ci prova ma non sempre i tentativi sono felici
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Ubik e Scorrete lacrime, disse il poliziotto di Philip K. Dick :sad:
:sbav:
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Di Philip Roth marricordo il lamento del segaiolo indefesso simpatic assai ma non altro, accetto consigli anche se nun so cazz e me ferni nu spaccimm…
Libra, per chiudere il trittico del Delillo, stilisticamente è una versione ‘soft’ dei postmoderni più ermetici dei 50-60 penso a Barth, Pynchon, Gaddis... gente che si arra voglia tra le parole, ti buffa di concetti complessi abbandonandoti su piste morte.
Ritardo mio o obbiettivo loro... Jeje me sto liggenne L’Incanto del lotto 49 dal 1996. :look:
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Ho letto Mao II e Underworld......non amo molto la letteratura americana, eccezzion fatta per Fitzgerald, Faulkner, Fante e Steinbeck....ma ogni tanto leggo qualche autore degli States.....ho trovato le due opere lette sufficientemente interessanti...soprattutto per la capacità critica con cui guarda la potenza dell'impero Americano sottolineandone le contraddizioni e le debolezze...ma gli manca la visionarità di un Dos Passos o la coralità narrativa che ha sempre contraddistinto il romanzo americano(Fitzgerald, Faulkner etc.etc.).....insomma ci prova ma non sempre i tentativi sono felici
Come e' strana la vita :look: hai detto quello che direi io di fitzgerald che trovo sopravvalutassimo al pari di quel miracolato di foster wallace
Ti appoggio su steinback e fante su cui mi sono già espresso ma delillo lo metto un gradino più su
Ti consiglio Underworld davvero fatto bene
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Sono finalmente riuscito a trovare Gordon Pym di Edgar Allan Poe (l'unica cosa che mi mancava)
ua se lo scrivevi te lo mandavo io :look:
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Libra, per chiudere il trittico del Delillo, stilisticamente è una versione ‘soft’ dei postmoderni più ermetici dei 50-60 penso a Barth, Pynchon, Gaddis... gente che si arra voglia tra le parole, ti buffa di concetti complessi abbandonandoti su piste morte.
Ritardo mio o obbiettivo loro...
questo pure è vero. :sisi:
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(http://sphotos-c.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc7/320467_4341164041648_372936156_n.jpg)
:love:
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Segnalo questa pagina shop della ISBN Edizioni: http://shop.picomax.it/vetrina.aspx?cat=70 (http://shop.picomax.it/vetrina.aspx?cat=70)
Io se avessi soldi mi fotterei tutto lo stipendio nel comprarmeli tutti :sbav:
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Come e' strana la vita :look: hai detto quello che direi io di fitzgerald che trovo sopravvalutassimo al pari di quel miracolato di foster wallace
Ti appoggio su steinback e fante su cui mi sono già espresso ma delillo lo metto un gradino più su
Ti consiglio Underworld davvero fatto bene
Ripeto non amo moltissimo la narrativa USA....e ho apprezzato solo quegli scrittori americani con uno stile europeo....per questo adoro Faulkner che ha una scrittura "patologica" alla Celine(uno dei miei preferiti...)anche se meno sanguigna , mortale e forse più epica(come ad esempio una parte della letteratura russa...)....e poi i suoi personaggi(dai più marginali a quelli più centrali) sono universi meravigliosi ...psicologicamente complessi...ma raccontati attraverso prospettive e narrative originalissime....
Steinbeck lo adoro perchè mi piace l'america che racconta.....un'america davvero difficile da osservare...da scoprire attraverso il cinema...o la letteratura ....più che la sua scrittura io adoro appunto la sua america e i suoi americani(popolo con il quale non ho gran feeling..)...
Avevo dimenticato Capote....a mio avviso il più talentuoso e immaginario tra gli scrittori americani....il suo stile è davvero unico...
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Ho letto "L'Ombra del Vento" di Zafon...veramente un gran libro, ve lo consiglio :sisi:
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Chi mi parla di Delillo?
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Chi mi parla di Delillo?
Letto Rumore Bianco. Ed è un grande scrittore.
Un grandissimo senza se e senza ma
A mio parere il più grande d'oltre oceano
Rumore bianco e Underworld due chicche assolute
:patt:
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Volevo consigliarvi qualche libro di Ballard, autore spesso finito nel dimenticatoio a tre anni dalla sua morte: grandissimo visionario e romanziere che merita di essere letto, apprezzato e riscoperto. Spesso e a torto lo hanno semplicemente definito come autore di Fantascienza, genere dal quale ha tratto ispirazione ma da cui ha sempre voluto prendere le distanze. Non è Asimov: le sue opere non sono confinate in un preciso ambito letterario. Vanno ben oltre. Indagano l'uomo, le dinamiche sociali, si focalizzano sulla natura stessa dei conflitti, delle contraddizioni e perversioni insite nell'essere umano.
Vi consiglio:
La mostra delle Atrocità
L'Isola di Cemento
Crash
L'Impero del Sole
Il Condominio
Regno a Venire
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:patt:
"patt" un belino :look:
i vostri commenti mi hanno ulteriormente incuriosito (una persona che conosco ne va matta), avete espresso un giudizio generico ma non avete "parlato di Delillo", a meno che tu non intenda cavartela con un "è un grande scrittore", "il migliore d'oltreoceano" o cose simili :look:
Entrate nel merito :smoke:
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Andrej Belyj - Pietroburgo
Un libro superbo.
Introvabile, in Italia (alzate i vostri pesanti deretani e dirigitevi in biblioteca! Ne vale la pena).
Belyj è un simbolista, ma ciò che scrive non è semplicemente simbolista.
Pietroburgo è un vortice di parvenze, una parata di bagliori immersi nella nebbia. Un intreccio di fumose giravolte di parole, che si disperdono tra ombre, maschere, visioni. Un inno alla parola e alla capacità di mescolare parole per crearne immagini.
La trama (l'elemento meno importante, come in ogni grande libro): Pietroburgo, intorno al 1905. Spira un vento cospiratore. Le ombre lunghe della rivolta si mescolano a un parricidio che da mentale rischia di diventare reale. Ma la protagonista assoluta è la cara, vecchia Piter, col suo Cavaliere di Bronzo.
Ombroso e magnifico. Un delirante giro per le vie di San Pietroburgo.
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"patt" un belino :look:
i vostri commenti mi hanno ulteriormente incuriosito (una persona che conosco ne va matta), avete espresso un giudizio generico ma non avete "parlato di Delillo", a meno che tu non intenda cavartela con un "è un grande scrittore", "il migliore d'oltreoceano" o cose simili :look:
Entrate nel merito :smoke:
e che t'avimma ricere ??? a biografia e delillio ???
nun fai primm a piglia underworld e te lo leggi ???? cosi ci dirai tu che ne pensi
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"patt" un belino :look:
i vostri commenti mi hanno ulteriormente incuriosito (una persona che conosco ne va matta), avete espresso un giudizio generico ma non avete "parlato di Delillo", a meno che tu non intenda cavartela con un "è un grande scrittore", "il migliore d'oltreoceano" o cose simili :look:
Entrate nel merito :smoke:
la domanda pure era vaga, va detto.
Io ho letto Rumore Bianco.
De Lillo è scrittore verboso, ama far scorrere i paesaggi, descrivere le persone con lo scorrere delle parole. Eminentemente anglosassone nello stile, particolarmente bravo a descrivere caratteri e tic della vita americana, spesso in modo trasversale.
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la domanda pure era vaga, va detto.
Io ho letto Rumore Bianco.
De Lillo è scrittore verboso, ama far scorrere i paesaggi, descrivere le persone con lo scorrere delle parole. Eminentemente anglosassone nello stile, particolarmente bravo a descrivere caratteri e tic della vita americana, spesso in modo trasversale.
'verboso' mi piace. 'vita americana' già meno, ma tenterò
molte grazie :sisi:
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Finalmente è stato tradotto in italiano l'ultimo libro scritto da Vladimir Nabokov, Look at the harlequins!
Edito da Adelphi, Guarda gli arlecchini! si preannuncia come un gustoso romanzo pseudo-autobiografico, in cui la vita dell'autore viene riflessa in uno specchio capace di distorcere l'immagine e crearne meraviglie.
Dopo le prime cento pagine, posso dire che è uno dei rari libri con cui mi capita che, accorgendomi di leggerne troppe pagine al giorno, mi auto-impongo di limitarmi per non sciuparne la bellezza e per non farlo finire troppo presto (ben consapevole che, in ogni caso, quando lo terminerò sentirò di aver commesso una sorta di delitto, per aver prosciugato una simile fonte di Bellezza).
Si narra delle vicende di tal Vadim Vadimovic, un giovane russo emigrato in Inghilterra prima e nel sud della Francia successivamente, tra vicende burlesche e un erotismo soffuso abilmente tra le righe.
Il pregio di Nabokov è che trasmette sensazioni auliche ma allo stesso tempo non narra in modo pomposo né filosofeggiante. E' un incantatore, rapisce in modo sublime.
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Io ho letto Ivanhoe di Walter Scott ,che è un bel libro per bambini :asd:, e il Pendolo di Focault :look:, che ho apprezzato molto :sisi:
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Io ho letto Ivanhoe di Walter Scott ,che è un bel libro per bambini :asd:, e il Pendolo di Focault :look:, che ho apprezzato molto :sisi:
e' stupendo :love:
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e' stupendo :love:
E' pariante :asd:
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"Il vecchio e il mare" di Hemingway è veramente un'opera fantastica e consiglio a tutti di leggerla.
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"Il vecchio e il mare" di Hemingway è veramente un'opera fantastica e consiglio a tutti di leggerla.
maro' giggio a me me facett veni' l'orchite :look:
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"Il vecchio e il mare" di Hemingway è veramente un'opera fantastica e consiglio a tutti di leggerla.
L'ideale mio di scrittura, formalizzato in 100 pagine circa.
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maro' giggio a me me facett veni' l'orchite :look:
Porquè? A me è piaciuto molto , sebbene i temi affrontati, ( il rapporto pieno di contraddizioni tra uomo e natura e l'esaltazione della forza e del coraggio dell'essere umano) non mi siano vicini, perchè Hemingway racconta la vicenda in modo sublime.
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Fu il primo libro che lessi. Dovevo oltretutto tradurlo dall'inglese all'italiano. Me ne innamorai parola dopo parola.
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Porquè? A me è piaciuto molto , sebbene i temi affrontati, ( il rapporto pieno di contraddizioni tra uomo e natura e l'esaltazione della forza e del coraggio dell'essere umano) non mi siano vicini, perchè Hemingway racconta la vicenda in modo sublime.
bua' l'ho trovato vuoto, moscio per niente avvincente nonostante sia un racconto abbastanza breve dopo un po' comincia a cacare il cazzo lui e chillu cazz e tunn
Forse l'ho letto troppo da uagliunciello ed avevo altre aspettative, ma ti dico che ultimamente un amico mi presto' una raccolta di racconti di hemingway che non mi ha per niente soddisfatto
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bua' l'ho trovato vuoto, moscio per niente avvincente nonostante sia un racconto abbastanza breve dopo un po' comincia a cacare il cazzo lui e chillu cazz e tunn
Forse l'ho letto troppo da uagliunciello ed avevo altre aspettative, ma ti dico che ultimamente un amico mi presto' una raccolta di racconti di hemingway che non mi ha per niente soddisfatto
Io ho comprato una sua raccolta di romanzi, ben quattro :look:, a soli 5 € :sbav:. Non lo so, può darsi che sia così, comunque sui temi ti dò ragione e sono sicuro che gli altri romanzi mi deluderanno, ma questo mi è piaciuto per quella tranquillità velata di tristezza, che accompagna la storia di Santiago.
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Io ho comprato una sua raccolta di romanzi, ben quattro :look:, a soli 5 € :sbav:. Non lo so, può darsi che sia così, comunque sui temi ti dò ragione e sono sicuro che gli altri romanzi mi deluderanno, ma questo mi è piaciuto per quella tranquillità velata di tristezza, che accompagna la storia di Santiago.
Fiesta per me è il suo romanzo migliore.
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è il libro più brutto di Hemingway, io li ho letti tutti perchè lo adoro.
Il migliore è a mani basse Addio alle armi.
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è il libro più brutto di Hemingway, io li ho letti tutti perchè lo adoro.
Il migliore è a mani basse Addio alle armi.
Non quoto nulla.
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Leggetevi un po' di Henry Miller.
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Non quoto nulla.
nooo ma perchèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè
:look:
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Vi comunico che ho imparato a leggere.
Fame, di Knut Hamsun. Sul decadimento fisico e morale di un povero Dio che, per masochismo latente o sventura (la causa scatenante non ci è data), si trova a puzzarsi di fame e a vagare per la vecchia Oslo. Hamsun si legge con grande facilità: periodi brevi, lessico misurato. Il pathos lo porta ad abbondare con vocativi ed esclamativi.
E' diviso in 4 capitoli, i primi 2 quasi del tutto introspettivi, negli ultimi 2 gli eventi esterni sono più serrati.
Buono ma non esaltante, lettura comunque consigliabile.
Ora ho comprato La luna e i falò di Pavese. Accussì, a schiovere :look:
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Vi comunico che ho imparato a leggere.
Fame, di Knut Hamsun. Sul decadimento fisico e morale di un povero Dio che, per masochismo latente o sventura (la causa scatenante non ci è data), si trova a puzzarsi di fame e a vagare per la vecchia Oslo. Hamsun si legge con grande facilità: periodi brevi, lessico misurato. Il pathos lo porta ad abbondare con vocativi ed esclamativi.
E' diviso in 4 capitoli, i primi 2 quasi del tutto introspettivi, negli ultimi 2 gli eventi esterni sono più serrati.
Buono ma non esaltante, lettura comunque consigliabile.
Ora ho comprato La luna e i falò di Pavese. Accussì, a schiovere :look:
uanema bell ò frà, ma si unidirezional però :look:
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uanema bell ò frà, ma si unidirezional però :look:
In che senso? :look:
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Ho letto "L'Ombra del Vento" di Zafon...veramente un gran libro, ve lo consiglio :sisi:
si ma non leggere quelli dopo però, te lo consiglio :look: :cazzimm:
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In che senso? :look:
queste atmosfere tetre, cupe grige, il decadimento morale del povero Dio, Oslo o vagabondare mmiezz ò fridd cos... :look:
io oramai quando penso a te mi viene in mente l'ottimismo che pò venì verenn Heremias di Lev Diaz mamm rò carmen :look:
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queste atmosfere tetre, cupe grige, il decadimento morale del povero Dio, Oslo o vagabondare mmiezz ò fridd cos... :look:
io oramai quando penso a te mi viene in mente l'ottimismo che pò venì verenn Heremias di Lev Diaz mamm rò carmen :look:
Me lo hanno prestato in treno verso Milano quando sono andato a vedere i Tame Impala. Questo passava il convento :look:
Prima di prendere Pavese ho pensato pure a Calvino, quindi le tue sono illazioni :mhh:
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Merdaioli che parlano di economia a schiovere avete letto "Lavoro salariato e capitale" di Marx? Se non l'avete fatto, perdete una mezz'oretta del vostro inutilissimo tempo e imparate a campare.
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Prima di prendere Pavese ho pensato pure a Calvino, quindi le tue sono illazioni :mhh:
Ma poi l'istinto ti ha dominato :look:
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Cechov - La signora col cagnolino e altri racconti / Drammi (Il gabbiano, Zio Vanja, Il giardino dei ciliegi
:alla: :alla: :alla: :alla: :alla: :alla: :alla: :alla:
Un Signore della Letteratura, un amabile descrittore delle umane miserie e della tragi-comicità dell'essere umano. Deliziosi affreschi: godetene tutti
Dostoevskij - Lettere sulla creatività
Sembra di leggere le lettere di un pazzo che scaglia i propri deliri di volta in volta contro gli ebrei, contro Turgenev, contro Belinskij, contro la gioventù russa, contro l'Europa e contro il socialismo. Robaccia.
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Ho letto La luna e i falò di Pavese.
Giudizio molto positivo. E' una ricognizione dell'esistenza del protagonista, per sciogliere i nodi irrisolti del passato, riconciliarsi con esso e potersi immergere con rinnovata pienezza nel presente. E' facile pensare alla ricerca proustiana ma la differenza sta proprio nell'intento di Pavese che è più catartico che malinconico.
Volendo fare un parallelismo cinematografico (che mi riesce più facile) l'atmosfera del romanzo è un punto d'incontro tra Novecento di Bertolucci (il partigianesimo), il Leone dei C'era una volta (l'esilio, gli amici e i tempi andati) e l'opera di Olmi (la vita nei campi).
I capitoli sono frammenti di memoria o presente autoconclusivi. Lo stile è sobrio, in perfetto equilibrio tra realismo e lirismo, con frequenti licenze di derivazione dialettale (perfettamente mimetizzate nella forma generale).
Il paese che cambia restando sempre uguale a se stesso, i dialoghi ellittici, nei quali le pause sono più eloquenti delle parole. Tutto molto bello.
Mò sto leggendo I racconti di Pietroburgo di Gogol' :compagni:
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Mò sto leggendo I racconti di Pietroburgo di Gogol' :compagni:
:alla: Sono ansioso di leggere il tuo parere, ne rimasi estasiato.
Gogol' è Maestro nel narrare miserie umane deliziosamente descritte, in bilico tra la certezza dell'ineluttabile pochezza degli essere umani e una catartica ironia. Il cappotto è Arte allo stato puro, ma come non dire lo stesso de Il ritratto, de Il naso, delle Memorie di un pazzo... :alla: :alla: :alla:
Sia maledetta la sua morte precoce, la mancanza del seguito de Le anime morte è incolmabile :sbonk:
Nel caso in cui ne venissi folgorato, prosegui con Le veglie alla fattoria di Dikan'ka (sempre in forma di racconti brevi) e Le anime morte :sisi:
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Mò sto leggendo I racconti di Pietroburgo di Gogol' :compagni:
Ti segnalo la monografia di Nabokov su Nikolaj Gogol'. Quanto di più lontano da una convenzionale monografia.
Un genio che descrive un genio (e molte altre cosucce)
Il libro è fuori catalogo ma è presente in qualche biblioteca :sisi:
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Leggete poco, fanciulli... Male!!!
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Gogol' - L'ispettore generale (tradotto anche come Il revisore)
Sublime commedia basata su uno scambio di persona: in uno sperduto paesino, in cui un podestà fa il bello e il cattivo tempo, arriva una notizia improvvisa: sta per giungere un ispettore generale, in incognito. Grande spavento per i cittadini più eminenti e truffaldini.
Un impiegatuccio, per caso in transito in quel paesino (una nullità sempre in bolletta, un incapace) viene scambiato per l'ispettore generale a causa dell'aria pietroburghese che emana.
Grande scompiglio, comici equivoci, dialoghi esilaranti (per il lettore, che sa la verità). Fino all'inatteso finale :brr:
Una commedia... Ma non solo.
Uno dei rari casi in cui l'arte si accompagna a una leggerezza quasi celestiale.
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Ho letto I racconti di Pietroburgo di Gogol'
La Prospettiva Nevskij è un racconto che mi rimarrà soprattutto per il prologo, anticipazione letteraria di montaggio e tipizzazione ejzenstejniana. La descrizione delle figure che popolano questo luogo pietroburghese procede per dettagli, sufficienti a caratterizzare l'intera categoria sociale cui i singoli appartengono. Pars pro toto per eccellenza.
Il naso continua sulla stessa strada, con la parte del corpo che addirittura gode di vita propria. Grande effetto grottesco.
Mi ha convinto meno Il ritratto, parabola sull'arte convincente nei contenuti, meno nella struttura nella quale mal si incastrano presente e flashback.
Ha rispettato le attese Il cappotto (tranne che nell'evitabile coda soprannaturale), altro elemento metonimico nel quale confluiscono tutta la miseria e l'alienazione del burocrate dell'epoca.
Prescindibile Lettere di un pazzo. Non mi ha esaltato per la forma epistolare ma resta un'eloquente manifestazione sfrenata dell'ironia dell'autore. Alcuni passaggi esilaranti.
Oggi ho iniziato Le anime morte.
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Ho letto I racconti di Pietroburgo di Gogol'
La Prospettiva Nevskij è un racconto che mi rimarrà soprattutto per il prologo, anticipazione letteraria di montaggio e tipizzazione ejzenstejniana. La descrizione delle figure che popolano questo luogo pietroburghese procede per dettagli, sufficienti a caratterizzare l'intera categoria sociale cui i singoli appartengono. Pars pro toto per eccellenza.
Il naso continua sulla stessa strada, con la parte del corpo che addirittura gode di vita propria. Grande effetto grottesco.
Mi ha convinto meno Il ritratto, parabola sull'arte convincente nei contenuti, meno nella struttura nella quale mal si incastrano presente e flashback.
Ha rispettato le attese Il cappotto (tranne che nell'evitabile coda soprannaturale), altro elemento metonimico nel quale confluiscono tutta la miseria e l'alienazione del burocrate dell'epoca.
Prescindibile Lettere di un pazzo. Non mi ha esaltato per la forma epistolare ma resta un'eloquente manifestazione sfrenata dell'ironia dell'autore. Alcuni passaggi esilaranti.
Oggi ho iniziato Le anime morte.
Mi piace ciò che hai scritto :sisi: Bello il parallelismo che ti ha ispirato La Prospettiva Nevskij. Potrei concordare sul finale de Il Cappotto, a patto che tu abbia dato la giusta sembianza allo spettro.
Le Anime Morte è un inno all'Arte. Per fortuna, non ha portato a compimento la seconda parte, che avrebbe completamente distorto il significato della prima. Gogol' spesso ha attribuito un certo significato alle proprie opere DOPO averle scritte e deviando lui stesso dal significato originario. Avanzando con l'età, deviò sempre di più verso chissà quali missioni morali atte a redimire il popolo russo (alla Tolstoj), ma fortunatamente (per l'Arte) non ebbe il tempo di scalfire più di tanto la meravigliosa prima parte de Le Anime Morte :sisi:
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Ho letto un'intervista a Limonov. Straordinaria.
Consigli a me che non so nulla e sono ignorante?
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Ho letto un'intervista a Limonov. Straordinaria.
Consigli a me che non so nulla e sono ignorante?
Mangialo
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Ho letto un'intervista a Limonov. Straordinaria.
Consigli a me che non so nulla e sono ignorante?
Prossimamente vorrei leggere questo:
(http://m2.paperblog.com/i/159/1593951/limonov-emmanuel-carrere-L-PfYoFV.jpeg)
Ma non ne so molto.
Secondo me a te piacerebbero i racconti di Cechov :sisi:
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Da quanto tempo non pensavo a lui? L’avevo conosciuto
all’inizio degli anni Ottanta, quando si era trasferito a Parigi
aureolato del successo di un romanzo scandaloso, Il poeta russo
preferisce i grandi negri, in cui raccontava la propria miserabile e
splendida esistenza a New York, dopo aver abbandonato l’Unione
Sovietica. Lavoretti saltuari, vita alla giornata in uno squallido
albergo e talvolta per strada, accoppiamenti etero e omosessuali,
sbronze, furti e risse: per la violenza e la rabbia poteva far pensare
alla deriva urbana di Robert De Niro in Taxi Driver, per lo slancio
vitalistico ai romanzi di Henry Miller, del quale Limonov aveva la
scorza dura e la cannibalesca placidità. Era un libro notevole, e il suo
autore, a conoscerlo, non deludeva. All’epoca eravamo abituati a
dissidenti sovietici barbuti e seri, malvestiti, che abitavano in angusti
appartamenti zeppi di libri e di icone dove trascorrevano nottate
intere a parlare di come l’ortodossia avrebbe salvato il mondo – e ci
trovavamo davanti un tipo sexy, smaliziato, spiritoso, che sembrava
al contempo un marinaio in libera uscita e una rockstar.
Eravamo in
piena moda punk, Limonov aveva eletto a suo eroe Johnny Rotten, il
leader dei Sex Pistols, e non si faceva scrupolo di definire Solženicyn
un vecchio coglione. Era una boccata d’aria fresca, quella sua
dissidenza new wave, e sin dal suo arrivo Limonov divenne il cocco
del piccolo mondo letterario parigino – nel quale anch’io muovevo
timidamente i primi passi.
Ho trovato il pdf di Limonov. Potrebbe essere geniale... O potrebbe essere una gran cazzata :boh:
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per quelli della generazione di Eduard, Stalin rimarrà il capo supremo dei
popoli dell’Unione nel momento più tragico della loro storia, l’uomo
che ha sconfitto i nazisti ed è stato capace di un gesto degno di
Plutarco: quando l’alto comando tedesco gli propose uno scambio tra
suo figlio, il tenente Jakov Džugašvili, caduto prigioniero, e il
feldmaresciallo Paulus, uno dei grandi capi militari del Reich, che i
russi avevano catturato davanti a Stalingrado, Stalin rispose altero
che non scambiava un feldmaresciallo con un semplice tenente.
Jakov si suicidò gettandosi contro il filo spinato elettrificato del
campo in cui era rinchiuso.
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Credo proprio che sia una cazzata :maronn:
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per quelli della generazione di Eduard, Stalin rimarrà il capo supremo dei
popoli dell’Unione nel momento più tragico della loro storia, l’uomo
che ha sconfitto i nazisti ed è stato capace di un gesto degno di
Plutarco: quando l’alto comando tedesco gli propose uno scambio tra
suo figlio, il tenente Jakov Džugašvili, caduto prigioniero, e il
feldmaresciallo Paulus, uno dei grandi capi militari del Reich, che i
russi avevano catturato davanti a Stalingrado, Stalin rispose altero
che non scambiava un feldmaresciallo con un semplice tenente.
Jakov si suicidò gettandosi contro il filo spinato elettrificato del
campo in cui era rinchiuso.
Storia che conoscevo anche io. Seguitemi su Anobii :look:
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Lo sapevo che era na cazzata...
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Ho letto per la prima volta un libro di Baricco,tale "Seta", ed è veramente incomprensibile come si possa catalogare del pattume simile come "letteratura"
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Ho letto per la prima volta un libro di Baricco,tale "Seta", ed è veramente incomprensibile come si possa catalogare del pattume simile come "letteratura"
e aggiungo che pattume è un eufemismo
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e aggiungo che pattume è un eufemismo
Cessume e' piu' calzante, certa gente gode di un credito che davvero non mi spiego.
Giggini :look: leggete il meno accreditato ammaniti che ha scritto cose carine o allimite la chicca pennacchi di cui vi consiglio il fasciocomunista o canale mussolini che sono bellilli :sisi:
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Ho letto per la prima volta un libro di Baricco,tale "Seta", ed è veramente incomprensibile come si possa catalogare del pattume simile come "letteratura"
Narrativa, dai...
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Cessume e' piu' calzante, certa gente gode di un credito che davvero non mi spiego.
Giggini :look: leggete il meno accreditato ammaniti che ha scritto cose carine o allimite la chicca pennacchi di cui vi consiglio il fasciocomunista o canale mussolini che sono bellilli :sisi:
Di Ammaniti lessi "Ti prendo e ti porto via" e "Io non ho paura" e mi piacquero :sisi:. Un grazie alla professoressa Gaudio :look:
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Narrativa, dai...
Volevo essere iperbolico,pignolo!
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Di Ammaniti lessi "Ti prendo e ti porto via" e "Io non ho paura" e mi piacquero :sisi:. Un grazie alla professoressa Gaudio :look:
E' molto bello anche "io e te" mi pare che stia uscendo un film
Ed a proposito di film in uscita, sta uscendo il film di un romanzo che per caso ho letto ed ho trovato molto carino si tratta di "la scoperta dell'alba" di ... udite udite ... water veltroni :sisi:
Giggi' ti devi leggere pennacchi
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E' molto bello anche "io e te" mi pare che stia uscendo un film
Ed a proposito di film in uscita, sta uscendo il film di un romanzo che per caso ho letto ed ho trovato molto carino si tratta di "la scoperta dell'alba" di ... udite udite ... water veltroni :sisi:
Giggi' ti devi leggere pennacchi
Spero che le bancarelle di Port'Alba abbiano qualcosa di Pennacchi,altrimenti la vedo dura :sisi:
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Volevo essere iperbolico,pignolo!
:asd: Lungi da me esaltare Baricco (che non può essere considerato 'letteratura'), ma nel mare magnum della narrativa si trova molto di peggio. Castelli di rabbia, Seta, Questa Storia e Oceano mare non sono malaccio, anzi :sisi:
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Chi di voi ha letto Don Chisciotte? Che ne pensate?
Ora mi sto dilettando con Gargantua e Pantagruele di Rabelais :sbav:
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Chi di voi ha letto Don Chisciotte? Che ne pensate?
io.grandioso e irrinunciabile.
però ci vogliono i coglioni per leggerlo tutto (seconda parte compresa)
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io.grandioso e irrinunciabile.
però ci vogliono i coglioni per leggerlo tutto (seconda parte compresa)
Grandioso :sisi: Nella seconda parte, a volte, si ha l'impressione che Cervantes tenti di allungare il brodino. E la vicenda duchesca è protratta per troppe pagine. Ma... l'ho divorato. Ed è bizzarro il significato che il senso comune associa al termine chisciottesco. Una stortura vera e propria :asd:
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Grandioso :sisi: Nella seconda parte, a volte, si ha l'impressione che Cervantes tenti di allungare il brodino. E la vicenda duchesca è protratta per troppe pagine. Ma... l'ho divorato. Ed è bizzarro il significato che il senso comune associa al termine chisciottesco. Una stortura vera e propria :asd:
in parte scrisse il continuo per ripicca verso gli apocrifi pezzotti che imperversavano
:asd:
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in parte scrisse il continuo per ripicca verso gli apocrifi pezzotti che imperversavano
:asd:
:sisi: Uno, in particolare, di tal Avellaneda.
La caratterizzazione del protagonista è fenomenale, così come lo scimmiottamento dell'amore cortese, impersonificato dalla contadinotta Dulcinea :asd: :alla:
Una strepitosa arte nel costruire dialoghi (anche se, nella descrizione dei paesaggi, Cervantes fu molto rudimentale e convenzionale)
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Due poesie di Borges.
RONDA
L'Islam che fu spade
che desolarono il ponente e l'aurora
e strepito di eserciti sulla terra
e una rivelazione e una disciplina
e la distruzione degli idoli
e la conversione di tutte le cose
in un terribile Dio, che sta solo,
e la rosa e il vino dei sufi
e la rimata prosa del Corano
e i fiumi che rispecchiano minareti
e il linguaggio infinito della sabbia
e quell'altro linguaggio, l'algebra,
e il lungo giardino delle Mille e Una Notte,
e uomini che commentarono Aristotele
e dinastie che sono ora nomi della polvere
e Tamerlano e Omar, i distruttori,
qui, a Ronda,
nella delicata penombra della cecità,
è un concavo silenzio di cortili,
un ozio del gelsomino
e un tenue fruscio di acqua che esorcizzava
memorie di deserti.
---
CARTESIO
Sono l'unico uomo sulla terra e forse non c'è terra né uomo.
Forse un dio mi inganna.
Forse un dio mi ha condannato al tempo, quella lunga illusione.
Sogno la luna e sogno i miei occhi che vedono la luna.
Ho sognato la sera e la mattina del primo giorno.
Ho sognato Cartagine e le legioni che desolarono Cartagine.
Ho sognato Virgilio.
Ho sognato la collina del Golgota e le croci di Roma.
Ho sognato la geometria.
Ho sognato il punto, la linea, il piano ed il volume.
Ho sognato il giallo, l'azzurro e il rosso.
Ho sognato la mia fragile infanzia.
Ho sognato le mappe e i regni e quella pena nell'alba.
Ho sognato l'inconcepibile dolore.
Ho sognato la mia spada.
Ho sognato Elisabetta di Boemia.
Ho sognato il dubbio e la certezza.
Ho sognato il giorno di ieri.
Forse non ebbi ieri, forse non sono nato.
Forse sogno d'aver sognato.
Sento un po' di freddo, un po' di paura.
Sul Danubio è ferma la notte.
Continuerò a sognare Cartesio e la fede dei suoi padri.
-
Pasolini
Oh generazione sfortunata!
Cosa succederà domani, se tale classe dirigente -
quando furono alle prime armi
non conobbero la poesia della tradizione
ne fecero un'esperienza infelice perché senza
sorriso realistico gli fu inaccessibile
e anche per quel poco che la conobbero, dovevano dimostrare
di voler conoscerla sì ma con distacco, fuori dal gioco.
Oh generazione sfortunata!
che nell'inverno del '70 usasti cappotti e scialli fantasiosi
e fosti viziata
chi ti insegnò a non sentirti inferiore -
rimuovesti le tue incertezze divinamente infantili -
chi non è aggressivo è nemico del popolo! Ah!
I libri, i vecchi libri passarono sotto i tuoi occhi
come oggetti di un vecchio nemico
sentisti l'obbligo di non cedere
davanti alla bellezza nata da ingiustizie dimenticate
fosti in fondo votata ai buoni sentimenti
da cui ti difendevi come dalla bellezza
con l'odio razziale contro la passione;
venisti al mondo, che è grande eppure così semplice,
e vi trovasti chi rideva della tradizione,
e tu prendesti alla lettera tale ironia fintamente ribalda,
erigendo barriere giovanili contro la classe dominante del passato
la gioventù passa presto; oh generazione sfortunata,
arriverai alla mezza età e poi alla vecchiaia
senza aver goduto ciò che avevi diritto di godere
e che non si gode senza ansia e umiltà
e così capirai di aver servito il mondo
contro cui con zelo «portasti avanti la lotta»:
era esso che voleva gettar discredito sopra la storia - la sua;
era esso che voleva far piazza pulita del passato - il suo;
oh generazione sfortunata, e tu obbedisti disobbedendo!
Era quel mondo a chiedere ai suoi nuovi figli di aiutarlo
a contraddirsi, per continuare;
vi troverete vecchi senza l'amore per i libri e la vita:
perfetti abitanti di quel mondo rinnovato
attraverso le sue reazioni e repressioni, sì, sì, è vero,
ma sopratutto attraverso voi, che vi siete ribellati
proprio come esso voleva, Automa in quanto Tutto;
non vi si riempirono gli occhi di lacrime
contro un Battistero con caporioni e garzoni
intenti di stagione in stagione
né lacrime aveste per un'ottava del Cinquecento,
né lacrime (intellettuali, dovute alla pura ragione)
non conosceste o non riconosceste i tabernacoli degli antenati
né le sedi dei padri padroni, dipinte da
- e tutte le altre sublimi cose
non vi farà trasalire (con quelle lacrime brucianti)
il verso di un anonimo poeta simbolista morto nel
la lotta di classe vi cullò e vi impedì di piangere:
irrigiditi contro tutto ciò che non sapesse di buoni sentimenti
e di aggressività disperata
passaste una giovinezza
e, se eravate intellettuali,
non voleste dunque esserlo fino in fondo,
mentre questo era poi fra i tanti il vostro dovere,
e perché compiste questo tradimento?
per amore dell'operaio: ma nessuno chiede a un operaio
di non essere operaio fino in fondo
gli operai non piansero davanti ai capolavori
ma non perpetrarono tradimenti che portano al ricatto
e quindi all'infelicità
oh sfortunata generazione
piangerai, ma di lacrime senza vita
perché forse non saprai neanche riandare
a ciò che non avendo avuto non hai neanche perduto:
povera generazione calvinista come alle origini della borghesia
fanciullescamente pragmatica, puerilmente attiva
tu hai cercato salvezza nell'organizzazione
(che non può altro produrre che altra organizzazione)
e hai passato i giorni della gioventù
parlando il linguaggio della democrazia burocratica
non uscendo mai della ripetizione delle formule,
ché organizzar significar per verba non si poria,
ma per formule sì,
ti troverai a usare l'autorità paterna in balia del potere
imparlabile che ti ha voluta contro il potere,
generazione sfortunata!
Io invecchiando vidi le vostre teste piene di dolore
dove vorticava un'idea confusa, un'assoluta certezza,
una presunzione di eroi destinati a non morire -
oh ragazzi sfortunati, che avete visto a portata di mano
una meravigliosa vittoria che non esisteva!
-
Borges - Il complice
Mi crocifiggono e io devo essere la croce e i chiodi.
Mi tendono il calice e io devo essere la cicuta.
Mi ingannano e io devo essere la menzogna.
Mi bruciano e io devo essere l'inferno.
Devo lodare e ringraziare ogni istante del tempo.
Il mio nutrimento son tutte le cose.
Il peso preciso dell'universo, l'umiliazione, il giubilo.
Devo giustificare ciò che ferisce.
Non importa la mia fortuna o la mia sventura.
Sono il poeta.
:alla: :alla: :alla: :alla:
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Ho letto "il dottor Zivago" per la gioia di Alemao e riconosco a Pasternak d'aver scritto un capolavoro. Non condivido molto del pensiero di Pasternak riguardo la Rivoluzione d'Ottobre e le sue conseguenze, ma credo che questo testo sia fondamentale per capire la Russia e il perchè il comunismo abbia attecchito lì e non in altri luoghi.
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Ho letto "il dottor Zivago" per la gioia di Alemao e riconosco a Pasternak d'aver scritto un capolavoro. Non condivido molto del pensiero di Pasternak riguardo la Rivoluzione d'Ottobre e le sue conseguenze, ma credo che questo testo sia fondamentale per capire la Russia e il perchè il comunismo abbia attecchito lì e non in altri luoghi.
Bene! So' cuntent. Ha ripreso e narrato come nessun altro quelli che sono i tragici eventi di un Guerra Civile attraverso i suoi personaggi, gli sconfitti: ci è riuscito in modo magistrale.
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Gargantua e Pantagruele :love: :love: :love: Un inno alle Lettere, alle Scorregge, all'Enumerazione e ad altri simili splendori :sbav:
Suker, fa per te :bacino:
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Da tempo ho voglia di leggere qualcosa di Flaiano. Sono tentato da Un Marziano a Roma. Qualcuno sa consigliarmi?
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Gargantua e Pantagruele :love: :love: :love: Un inno alle Lettere, alle Scorregge, all'Enumerazione e ad altri simili splendori :sbav:
Suker, fa per te :bacino:
Lo prenderò :ovazione:. Sto leggendo "Lolita" :love:.
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Lo prenderò :ovazione:. Sto leggendo "Lolita" :love:.
BRAVO SUKER :love:
Luce dei miei occhi, fuoco dei miei lombi...
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BRAVO SUKER :love:
Luce dei miei occhi, fuoco dei miei lombi...
:rotfl: :rotfl:. Su Lolita devo dire che non riesco a leggerne più di 30-40 pagine al giorno, perchè è un'esplosione di pathos che va centellinata, altrimenti si rischia di non apprezzare le sue immense qualità.
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:rotfl: :rotfl:. Su Lolita devo dire che non riesco a leggerne più di 30-40 pagine al giorno, perchè è un'esplosione di pathos che va centellinata, altrimenti si rischia di non apprezzare le sue immense qualità.
E' esattamente ciò che percepisco io leggendo Lolita e quasi tutte le opere nabokoviane. Effetto creatomi solo da Vladimir Vladimirovic e da Marcel Proust :alla:
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Invece, nell'ex unione sovientica........
http://www.newyorker.com/online/blogs/books/2013/02/the-turn-against-nabokov.html (http://www.newyorker.com/online/blogs/books/2013/02/the-turn-against-nabokov.html)
Anonymous activists had petitioned to have the play ("Lolita") banned, the museum closed, and Nabokov’s books purged from stores. The author, whose novels thrum with ironic recurrences, might have been perversely pleased with this: thirty-six years after his death and twenty-two years after the fall of the Soviet Union with all its khudsovets, Vladimir Nabokov is, once again, controversial.
“We believe that Nabokov’s museum cannot exist in St. Petersburg, and ask you to move it outside city limits…. Our goal is to rid our beloved country from the culture of Satan, depravity, and violence.”
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On January 9th, someone tossed a vodka bottle through the rightmost window of the museum’s living room, where objects like Nabokov’s game of Scrabble are on display. Curled inside the bottle was the same “pedophile” message.
:rofl:
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Ho leggiucchiato Febbre a 90° di Hornby, regalato a mia sorella qualche tempo fa. Agghiacciante lorsignori... :nono:
Il Fabio Volo di Highbury.
Se volete leggere di calcio, scegliete Soriano. Consiglio Pensare con i piedi (titolo originale Cuentos de los anos felices). Opera tripartita (il padre, la patria, il calcio) piena di racconti suggestivi, ironici, fantasiosi, malinconici. Il calcio è talvolta protagonista, altre resta sullo sfondo. Delizioso, veramente.
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Ho leggiucchiato Febbre a 90° di Hornby, regalato a mia sorella qualche tempo fa. Agghiacciante lorsignori... :nono:
Il Fabio Volo di Highbury.
Se volete leggere di calcio, scegliete Soriano. Consiglio Pensare con i piedi (titolo originale Cuentos de los anos felices). Opera tripartita (il padre, la patria, il calcio) piena di racconti suggestivi, ironici, fantasiosi, malinconici. Il calcio è talvolta protagonista, altre resta sullo sfondo. Delizioso, veramente.
Definirlo agghiacciante è fare un compimento allo scrittore. Direi quasi che è più gratificante leggersi un libro di ricette di Bigazzi.
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Febbre a 90° di Hornby
:buondio: Signori, parliamo di letteratura, non di monnezza :sisi:
Un po' come parlare di cinepanettoni nella sezione cinematografica :brr:
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Mi sta pigliando la capata della lettura di notte :look: mi sono divorato Notre Dame De Paris in una settimana,sto proseguendo con Hugo e oggi mi so pigliato I Miserabili :sisi:
chi mi consiglia qualche romanzo ambientato nella russia staliniana?
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Mi sta pigliando la capata della lettura di notte :look: mi sono divorato Notre Dame De Paris in una settimana,sto proseguendo con Hugo e oggi mi so pigliato I Miserabili :sisi:
chi mi consiglia qualche romanzo ambientato nella russia staliniana?
Ma un romanzo o anche una lettura politica?
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Ma un romanzo o anche una lettura politica?
nono proprio romanzo
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nono proprio romanzo
Allora non so consigliarti :(
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Allora non so consigliarti :(
:asd: nun te preoccupà,aspetterò Micoste :sisi:
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Ma un romanzo o anche una lettura politica?
Cuore di cane di bulgakov
Pariantissimo
Poi vabbuo' i miserabili :sbav: salutami a cosetta ca a port rind o cor
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Cuore di cane di bulgakov
Pariantissimo
Poi vabbuo' i miserabili :sbav: salutami a cosetta ca a port rind o cor
:sad: :sad:
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Volevo ricordarvi che oltre all'800 ci stanno pure il secolo scorso e quello attuale; che non esiste solo la letteratura russa, ma pure quella americana. Riposto con la speranza che guardiate anche a qualcosa di più recente.
Vi consiglio un bel po' di Letteratura americana. Come per i Russi nell'800, allo stesso modo gli scrittori americani sono stati l'equivalente: il meglio della letteratura del 900 e di questi primi 11 anni del nuovo secolo. Se siete interessati, o incuriositi, cominciate dalla "Lost Generation" la generazione perduta di scrittori degli anni 20/30, alla quale sono più legato. Da Fitzgerald, ad Hemingway da John Fante a Henry Miller. Grandissimi romanzi. Proseguite con la "Beat Generation", che a mio avviso però fu importante più per la Poesia che per la Prosa con autori del calibro di Burroughs e Kerouac e continuate con gli autori di fine secolo e contemporanei. Da Harold Brodkey a Philipp Roth, al Postmodernismo di De Lillo, Auster e Pynchon, fino a Ellroy, McCarthy, Least Moon, Easton Ellis, Thom Jones, Franzen e il più grande di tutti, Wallace, prematuramente scomparso, di cui ho appena terminato "Infinite Jest", un capolavoro di scrittura. Prendetelo come un percorso con diverse tappe, in base alle quali scegliere, decidere di soffermarsi o semplicemente passare avanti. La Letteratura americana è la migliore che esista. Lo è stata nel 900. Lo è tuttora. Alcuni scrittori, alcuni libri li conoscerete e/o li avrete sicuramente già letti. Altri spero li apprezziate, scoprendoli. Sta a voi.
I miei consigli
Francis Scott Fitzgerald - Il grande Gatzby - Tenera è la notte - Di qua dal paradiso
Ernest Hamingway - Il vecchio e il mare - Fiesta - I quarantanove racconti
John Fante - La strada per Los Angeles - Chiedi alla polvere
John Steinbeck - Furore
Henry Miller - Tropico del Cancro - Tropico del Capricorno
William Burroughs - Pasto nudo
Jack Kerouac - Sulla strada - I sotterranei
Harold Brodkey - Storie in modo quasi classico
Philipp Roth - Il grande romanzo americano - Nemesi
Least Moon - Strade blu
Don De Lillio - Americana - Underwold - Great Jones Street
Paul Auster - Trilogia di New York - Il Leviatano - Invisible
Thomas Pynchon - V - L'arcobaleno della gravità
James Ellroy - Dalia nera - L.A Confidential - American tabloid
Cormac McCarthy - Trilogia della frontiera - La strada
Easton Ellis - Le regole dell'attrazione - American Psycho
Jonathan Franzen - Le correzioni - Libertà
Thom Jones - Il pugile a riposo
David Foster Wallace - La scopa del sistema - Considera l'aragosta - Oblio- Infinite Jest.
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Vi consiglio un bel po' di Letteratura americana. Come per i Russi nell'800, allo stesso modo gli scrittori americani sono stati l'equivalente: il meglio della letteratura del 900 e di questi primi 11 anni del nuovo secolo.
Senza nulla togliere alla letteratura americana che, almeno in parte è bbuona, ma questa affermazione è veramente folle a gusto mio :sisi:
Se si parla di romanzo il 900 è secolo europeo e, giusto per fare qualche nome a casaccio L'umo senza qualità di Musil; Berlin Alexanderplatz di Doblin; La cognizione del dolore di Gadda; Il buon soldato Scveich di Hasek; L'Ulisse di Joyce; ma anche le cose brevi di Schitzler, Durermatt o di Flan O'Brian si mettono senza alcuno sforzo in mezzo al pane tutta la produzione letteraria del 900 statunitense
p.s. se parliamo di poesia, senza andar troppo lontano, dico la parola Montale e chiudo la questione
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Volevo ricordarvi che oltre all'800 ci stanno pure il secolo scorso e quello attuale; che non esiste solo la letteratura russa, ma pure quella americana. Riposto con la speranza che guardiate anche a qualcosa di più recente.
Vi consiglio un bel po' di Letteratura americana. Come per i Russi nell'800, allo stesso modo gli scrittori americani sono stati l'equivalente: il meglio della letteratura del 900 e di questi primi 11 anni del nuovo secolo. Se siete interessati, o incuriositi, cominciate dalla "Lost Generation" la generazione perduta di scrittori degli anni 20/30, alla quale sono più legato. Da Fitzgerald, ad Hemingway da John Fante a Henry Miller. Grandissimi romanzi. Proseguite con la "Beat Generation", che a mio avviso però fu importante più per la Poesia che per la Prosa con autori del calibro di Burroughs e Kerouac e continuate con gli autori di fine secolo e contemporanei. Da Harold Brodkey a Philipp Roth, al Postmodernismo di De Lillo, Auster e Pynchon, fino a Ellroy, McCarthy, Least Moon, Easton Ellis, Thom Jones, Franzen e il più grande di tutti, Wallace, prematuramente scomparso, di cui ho appena terminato "Infinite Jest", un capolavoro di scrittura. Prendetelo come un percorso con diverse tappe, in base alle quali scegliere, decidere di soffermarsi o semplicemente passare avanti. La Letteratura americana è la migliore che esista. Lo è stata nel 900. Lo è tuttora. Alcuni scrittori, alcuni libri li conoscerete e/o li avrete sicuramente già letti. Altri spero li apprezziate, scoprendoli. Sta a voi.
I miei consigli
Francis Scott Fitzgerald - Il grande Gatzby - Tenera è la notte - Di qua dal paradiso
Ernest Hamingway - Il vecchio e il mare - Fiesta - I quarantanove racconti
John Fante - La strada per Los Angeles - Chiedi alla polvere
John Steinbeck - Furore
Henry Miller - Tropico del Cancro - Tropico del Capricorno
William Burroughs - Pasto nudo
Jack Kerouac - Sulla strada - I sotterranei
Harold Brodkey - Storie in modo quasi classico
Philipp Roth - Il grande romanzo americano - Nemesi
Least Moon - Strade blu
Don De Lillio - Americana - Underwold - Great Jones Street
Paul Auster - Trilogia di New York - Il Leviatano - Invisible
Thomas Pynchon - V - L'arcobaleno della gravità
James Ellroy - Dalia nera - L.A Confidential - American tabloid
Cormac McCarthy - Trilogia della frontiera - La strada
Easton Ellis - Le regole dell'attrazione - American Psycho
Jonathan Franzen - Le correzioni - Libertà
Thom Jones - Il pugile a riposo
David Foster Wallace - La scopa del sistema - Considera l'aragosta - Oblio- Infinite Jest.
Francis Scott Fitzgerald - Il grande Gatzby - Tenera è la notte - Di qua dal paradiso LETTO: overament o cess
Ernest Hamingway - Il vecchio e il mare - Fiesta - I quarantanove racconti LETTO: overament o cess
John Fante - La strada per Los Angeles - Chiedi alla polvere LETTO: Capolavoro assoluto
John Steinbeck - Furore LETTO: Capolavoro
Henry Miller - Tropico del Cancro - Tropico del Capricorno LETTO: Senza infamia e senza lode
William Burroughs - Pasto nudo MI MANCA
Jack Kerouac - Sulla strada - I sotterranei LETTO: Mi e' piaciuto
Harold Brodkey - Storie in modo quasi classico MI MANCA
Philipp Roth - Il grande romanzo americano - Nemesi MI MANCA
Least Moon - Strade blu MI MANCA
Don De Lillio - Americana - Underwold - Great Jones Street LETTO: Capolavoro assoluto
Paul Auster - Trilogia di New York - Il Leviatano - Invisible MI MANCA
Thomas Pynchon - V - L'arcobaleno della gravità MI MANCA
James Ellroy - Dalia nera - L.A Confidential - American tabloid MI MANCA
Cormac McCarthy - Trilogia della frontiera - La strada MI MANCA
Easton Ellis - Le regole dell'attrazione - American Psycho MI MANCA
Jonathan Franzen - Le correzioni - Libertà MI MANCA
Thom Jones - Il pugile a riposo MI MANCA
David Foster Wallace - La scopa del sistema - Considera l'aragosta - Oblio- Infinite Jest.
FOSTER WAllace: man e can che straccivendolo immondo sono sicuro che se non si fosse suiciditato non starebbe nemmeno a scrivere le istruzioni dell'ikea
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Senza nulla togliere alla letteratura americana che, almeno in parte è bbuona, ma questa affermazione è veramente folle a gusto mio :sisi:
Se si parla di romanzo il 900 è secolo europeo e, giusto per fare qualche nome a casaccio L'umo senza qualità di Musil; Berlin Alexanderplatz di Doblin; La cognizione del dolore di Gadda; Il buon soldato Scveich di Hasek; L'Ulisse di Joyce; ma anche le cose brevi di Schitzler, Durermatt o di Flan O'Brian si mettono senza alcuno sforzo in mezzo al pane tutta la produzione letteraria del 900 statunitense
Parlo sia in termini quantitativi che qualitativi ed è abbastanza evidente che i titoli da te citati siano per lo più usciti nella prima metà del secolo scorso, mentre nel complesso la produzione nordamericana è stata più omogenea a livello qualitativo e meglio ripartita rispetto a quella europea per tutto il secolo scorso. Per quanto riguarda poi gli autori contemporanei dal 2000 in poi tale situazione è ancora più marcata ed è evidente questa differenza a vantaggio della letteratura nordamericana.
Francis Scott Fitzgerald - Il grande Gatzby - Tenera è la notte - Di qua dal paradiso LETTO: overament o cess
Ernest Hamingway - Il vecchio e il mare - Fiesta - I quarantanove racconti LETTO: overament o cess
FOSTER WAllace: man e can che straccivendolo immondo sono sicuro che se non si fosse suiciditato non starebbe nemmeno a scrivere le istruzioni dell'ikea
:nono:
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Parlo sia in termini quantitativi che qualitativi ed è abbastanza evidente che i titoli da te citati siano per lo più usciti nella prima metà del secolo scorso, mentre nel complesso la produzione nordamericana è stata più omogenea a livello qualitativo e meglio ripartita rispetto a quella europea per tutto il secolo scorso. Per quanto riguarda poi gli autori contemporanei dal 2000 in poi tale situazione è ancora più marcata ed è evidente questa differenza a vantaggio della letteratura nordamericana.
:nono:
Alemà tu scrivi:"il novecento è il secolo degli americano come l'800 quello dei russi".
Allora ti rispondo che il miglior autore americano del 900 non sta manco tra i primi 20 autori europei del secolo, ma senza alcun problema ne odio verso gli yankee che, parlatro, la pensano alla stessa identica maniera.
Forse negli ultimi 20-30 anni non è così, francamente conosco poco la letteratura recentissima, ma per il 900 non ci sono dubbi
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Dico la mia, anche se proviene da un lettore (e la cosa gli duole assai) non proprio assiduo. Credo che la letteratura americana sia adatta principalmente per chi ama vedere una trama sviluppata in modo coerente ed ordinato, quindi una storia raccontata compiutamente. La letteratura europea è quasi all'opposto.
Quindi si tratta di due differenti visioni dopo la lettura di un libro: quella in cui tutte le domande vengono soddisfatte al termine della lettura, ed un'altra in cui alla fine te ne esci con ancora più domande insoddisfatte.
Credo che ognuno sia maestro nel proprio, e dire che Il Grande Gatsby è o cess proprio no, però ad ognuno il suo. E trovare quale delle due è la migliore è quasi una questione di lana caprina.
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Dico la mia, anche se proviene da un lettore (e la cosa gli duole assai) non proprio assiduo. Credo che la letteratura americana sia adatta principalmente per chi ama vedere una trama sviluppata in modo coerente ed ordinato, quindi una storia raccontata compiutamente. La letteratura europea è quasi all'opposto.
Quindi si tratta di due differenti visioni dopo la lettura di un libro: quella in cui tutte le domande vengono soddisfatte al termine della lettura, ed un'altra in cui alla fine te ne esci con ancora più domande insoddisfatte.
Credo che ognuno sia maestro nel proprio, e dire che Il Grande Gatsby è o cess proprio no, però ad ognuno il suo. E trovare quale delle due è la migliore è quasi una questione di lana caprina.
Mmmm non sono molto d'accordo. Ci stanno tanti esempi che vanno in senso opposto per quanto riguarda la struttura dei romanzi a cominciare dalla cosiddetta Lost Generation. Posso dirti che ciò che rende grande un popolo e di conseguenza gli scrittori che ne fanno parte è il senso di identità: fortissimo quello russo nell'800, altrettanto presente quello americano nel 900 fino ad oggi. All'Europa è mancato, manca tuttora questo senso di appartenenza e di riflesso ci stanno titoli e fior di capolavori come L'uomo senza qualità e affini che ne sono l'emblema di tale situazione. Forse sta qua la sostanziale differenza di fondo culturale e letteraria tra Europa e Nord America, non tanto nella linearità/non linearità o nella strutturazione/destrutturazione dei romanzi in sé, quanto invece nella capacità/incapacità di entrambe di narrare i rispettivi opposti: senso di appartenenza/alienazione. La mia è solo un'opinione. Da parte mia posso dire che ritengo più omogenea e articolata la produzione nordamericana rispetto a quella europea lungo tutto il secolo scorso e ancor di più, decisamente di più, in quello attuale.
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Dico la mia, anche se proviene da un lettore (e la cosa gli duole assai) non proprio assiduo. Credo che la letteratura americana sia adatta principalmente per chi ama vedere una trama sviluppata in modo coerente ed ordinato, quindi una storia raccontata compiutamente. La letteratura europea è quasi all'opposto.
Quindi si tratta di due differenti visioni dopo la lettura di un libro: quella in cui tutte le domande vengono soddisfatte al termine della lettura, ed un'altra in cui alla fine te ne esci con ancora più domande insoddisfatte.
Credo che ognuno sia maestro nel proprio, e dire che Il Grande Gatsby è o cess proprio no, però ad ognuno il suo. E trovare quale delle due è la migliore è quasi una questione di lana caprina.
per quanto riguarda
FAnte
Foster Wallace
Delillo
Miller
Roth
e' esattamente il contrario proprio
Il grande gasby di fitzgerald e' uno dei libri piu' sopravalutati da quando guttemberg ha inventato il ciclostile ad ora, un fabio volo americano
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per quanto riguarda
FAnte
Foster Wallace
Delillo
Miller
Roth
e' esattamente il contrario proprio
Il grande gasby di fitzgerald e' uno dei libri piu' sopravalutati da quando guttemberg ha inventato il ciclostile ad ora, un fabio volo americano
Il grande Gatzby è un capolavoro. Descrive un'epoca, è simbolo di un'epoca.
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Ma leggete solo libri così datati ?
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Francis Scott Fitzgerald - Il grande Gatzby - Tenera è la notte - Di qua dal paradiso LETTO: overament o cess
Ernest Hamingway - Il vecchio e il mare - Fiesta - I quarantanove racconti LETTO: overament o cess
John Fante - La strada per Los Angeles - Chiedi alla polvere LETTO: Capolavoro assoluto
John Steinbeck - Furore LETTO: Capolavoro
Henry Miller - Tropico del Cancro - Tropico del Capricorno LETTO: Senza infamia e senza lode
William Burroughs - Pasto nudo MI MANCA
Jack Kerouac - Sulla strada - I sotterranei LETTO: Mi e' piaciuto
Harold Brodkey - Storie in modo quasi classico MI MANCA
Philipp Roth - Il grande romanzo americano - Nemesi MI MANCA
Least Moon - Strade blu MI MANCA
Don De Lillio - Americana - Underwold - Great Jones Street LETTO: Capolavoro assoluto
Paul Auster - Trilogia di New York - Il Leviatano - Invisible MI MANCA
Thomas Pynchon - V - L'arcobaleno della gravità MI MANCA
James Ellroy - Dalia nera - L.A Confidential - American tabloid MI MANCA
Cormac McCarthy - Trilogia della frontiera - La strada MI MANCA
Easton Ellis - Le regole dell'attrazione - American Psycho MI MANCA
Jonathan Franzen - Le correzioni - Libertà MI MANCA
Thom Jones - Il pugile a riposo MI MANCA
David Foster Wallace - La scopa del sistema - Considera l'aragosta - Oblio- Infinite Jest.
FOSTER WAllace: man e can che straccivendolo immondo sono sicuro che se non si fosse suiciditato non starebbe nemmeno a scrivere le istruzioni dell'ikea
Leggo e o letto molta letteratura americana e apprezzo soprattutto di questi gli scrittori che hanno avuto una formazione letteraria molto europea e che tramite questa hanno osservato, raccontato la storia americana, il suo essere, la sua evoluzione...
adoro soprattutto William Faulkner, che insieme a Capote, un altro scrittore americano che amo, manca nella lista. Apprezzo Fitzgerald moltissimo, Fante e Steinbeck. Ovviamente non essendo un critico letterario, esprimo solo il mio gusto personalissimo. Gli altri autori menzionati li ho letti e alcuni li ho trovati interessanti, altri un pò meno
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Ma leggete solo libri così datati ?
Forse ti converebbe leggere prima gli autori "più datati" e poi qualcosa di contemporaneo. La mia formazione letteraria l'ho avuta in primis tramite i grandi romanzieri russi e quelli francesi. Si inizia sempre da lì. Sono le fondamenta.
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Ma leggete solo libri così datati ?
Una delle cose belle dell'arte è che non ne esiste di datata e che puopi trovare le giuste domande e risposte, il bello ed il brutto, i dubbi e i dolori in tutta l'arte e la letteratura dalla saga di Ghildamesh ad oggi.
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Forse ti converebbe leggere prima gli autori "più datati" e poi qualcosa di contemporaneo. La mia formazione letteraria l'ho avuta in primis tramite i grandi romanzieri russi e quelli francesi. Si inizia sempre da lì. Sono le fondamenta.
Non è una critica eh ma solo un'informazione. :sisi:
Una delle cose belle dell'arte è che non ne esiste di datata e che puopi trovare le giuste domande e risposte, il bello ed il brutto, i dubbi e i dolori in tutta l'arte e la letteratura dalla saga di Ghildamesh ad oggi.
Su questo non sono d'accordo,specialmente per quanto concerne l'arte letteraria .Proprio perchè quest'ultima è così vasta da non poter essere omogenea agli occhi di tutti.
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Su questo non sono d'accordo,specialmente per quanto concerne l'arte letteraria .Proprio perchè quest'ultima è così vasta da non poter essere omogenea agli occhi di tutti.
Aspetta non ho detto che esiste oggettività dell'arte, per me non esiste l'oggettività in nulla che non riguardi maradona :sisi:
Ho detto che il criterio del quando è stata scritta qualcosa è un criterio molto relativo e, dunque, siccome la letteratura veramente bella è cosa rara ha molto senso risalire indietro nel tempo per cercare risposte piuttosto che cercarle in autori contemporanei e pessimi.
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Aspetta non ho detto che esiste oggettività dell'arte, per me non esiste l'oggettività in nulla che non riguardi maradona :sisi:
Ho detto che il criterio del quando è stata scritta qualcosa è un criterio molto relativo e, dunque, siccome la letteratura veramente bella è cosa rara ha molto senso risalire indietro nel tempo per cercare risposte piuttosto che cercarle in autori contemporanei e pessimi.
Questo è certo.
Però la cosa va stigmatizzata perchè i capolavori cambiano in base ai tempi e alla storia di essi.Un capolavoro del dopo-guerra non sarà mai al livello di un capolavoro attuale.E' arte ma la storia fa la differenza.
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Non credo che la letteratura migliore del '900 sia necessariamente quella nord-americana. La rottura con il romanzo ottocentesco, con la concezione estetica hegeliana avviene nel '900 ed avviene in europa. La fine del romanzo storico così come la struttura romanzo tipica del secolo precedente vengono rivoluzionati. Tutte le categorie su cui si fondava la narrazione fino alle soglie del '900 vengono totalmente destrutturati. Un ruolo importante hanno ovviamente il pensiero Nietszchiano, la psicanalisi di Freud e il materialismo di Marx, il quale rielabora la dialettica hegeliana e con essa appunto anche la sua caratterizzazione estetica.
Il romanzo non è più rassicurante. Non lo è nè la sua trama nè lo sono i suoi personaggi. Il romanzo del '900 è aperto, non si sviluppa tranquillamente attraverso un inizio, una parte centrale ed una fine. La stessa concezione del tempo, tempo della trama e tempo del romanzo, perdono la valenza cronologica e si confondo con il flusso emozionale, psicologico sulla scorta del pensiero di Bergson . In questo contesto nasce l'Ulisse di Joyce, l'estetica di Svevo, di Pirandello e poco prima quella di Musil.
Il romanzo non è più rassicurante. La sua trama non ha più finale, non ha un percorso lineare, spazio e tempo diventano dimensioni nuove, riviste in una prospettiva individuale e quindi inquietante. L'indefinitezza del personaggio, la sua multiformità di coscienza(sulla scorta del pensiero di freud), la frammentazione dell'Io , l'instabilità della propria identità sono gli elementi nuovi. E così sulla scena della letteratura del '900 si affacciano i personaggi pirandelliani, quelli di Svevo, Joyce o quelli del teatro dell'assurdo da Ibsen, a Brecht, a Beckett. Non va dimenticata la rottura con la tradizionale classificazione dei generi avvenuta nell'800. A tal proposito emblematico è Quer Pasticciaccio Brutto di via Merulana di Gadda(un mostro della letteratura)che rompe definitivamente con il concetto di genere letterario, nel caso specifico il giallo.
Il suo è appunto un giallo senza soluzione, senza finale. La rassicurante logica positivista del secolo precedente aveva prodotto personaggi capaci di ricucire la rottura derivata dall'assassinio, dall'omicidio. Gadda ci introduce invece in un secolo che di certezze ne ha sempre meno, dove nè la logica nè la fede del positivismo potranno risolvere la rottura o sanare la ferita. Questa rivoluzione avviene nella letteratura del '900 in europa. Produrrà scrittori e opere meravigliose e sulla cui scia ovviamente si innesteranno con grandi romanzi anche alcuni scrittori nord americani(faulkner in primis). Il debito che la letteratura mondiale avrà nei confronti di quella europea dell'inizio '900 a mio avviso resterà difficile da ripagare.
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Questo è certo.
Però la cosa va stigmatizzata perchè i capolavori cambiano in base ai tempi e alla storia di essi.Un capolavoro del dopo-guerra non sarà mai al livello di un capolavoro attuale.E' arte ma la storia fa la differenza.
Non ho capito che vuoi dire :sisi:
Ti dico che io ho sempre spaziato su tutta la storia della letteratura (ti ripeto dal 3000 ac ad oggi) e che per me il dopoguerra è iper recente, visto che io mi sono interessato principalmente di letteratura medievale e classica, forse anche per storia personale (mammà buonanima era professoressa di italiano al liceo ed io ho scritto una tesi in filologia dantesca).
E ti assicuro che il criterio della storicità ha senso per comprendere uno scrittore e collocarlo, ma non per valutare un opera.
Faccio l'esempio del miglior romanzo in assoluto e per distacco del novecento (nel mio gusto sia chiaro): L'uomo senza qualità te lo godi dippiù capendo cosa è stato lo sfaldamente dell'Impero alla fine della guerra mondiale, ma non è quello che lo rende meraviglioso e quando lo leggi non avverti affatto il secolo scarso che ci separa da quando Musil ha partorito quel capolavoro ad oggi.
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Non credo che la letteratura migliore del '900 sia necessariamente quella nord-americana. La rottura con il romanzo ottocentesco, con la concezione estetica hegeliana avviene nel '900 ed avviene in europa. La fine del romanzo storico così come la struttura romanzo tipica del secolo precedente vengono rivoluzionati. Tutte le categorie su cui si fondava la narrazione fino alle soglie del '900 vengono totalmente destrutturati. Un ruolo importante hanno ovviamente il pensiero Nietszchiano, la psicanalisi di Freud e il materialismo di Marx, il quale rielabora la dialettica hegeliana e con essa appunto anche la sua caratterizzazione estetica.
Il romanzo non è più rassicurante. Non lo è nè la sua trama nè lo sono i suoi personaggi. Il romanzo del '900 è aperto, non si sviluppa tranquillamente attraverso un inizio, una parte centrale ed una fine. La stessa concezione del tempo, tempo della trama e tempo del romanzo, perdono la valenza cronologica e si confondo con il flusso emozionale, psicologico sulla scorta del pensiero di Bergson . In questo contesto nasce l'Ulisse di Joyce, l'estetica di Svevo, di Pirandello e poco prima quella di Musil.
Il romanzo non è più rassicurante. La sua trama non ha più finale, non ha un percorso lineare, spazio e tempo diventano dimensioni nuove, riviste in una prospettiva individuale e quindi inquietante. L'indefinitezza del personaggio, la sua multiformità di coscienza(sulla scorta del pensiero di freud), la frammentazione dell'Io , l'instabilità della propria identità sono gli elementi nuovi. E così sulla scena della letteratura del '900 si affacciano i personaggi pirandelliani, quelli di Svevo, Joyce o quelli del teatro dell'assurdo da Ibsen, a Brecht, a Beckett. Non va dimenticata la rottura con la tradizionale classificazione dei generi avvenuta nell'800. A tal proposito emblematico è Quer Pasticciaccio Brutto di via Merulana di Gadda(un mostro della letteratura)che rompe definitivamente con il concetto di genere letterario, nel caso specifico il giallo.
Il suo è appunto un giallo senza soluzione, senza finale. La rassicurante logica positivista del secolo precedente aveva prodotto personaggi capaci di ricucire la rottura derivata dall'assassinio, dall'omicidio. Gadda ci introduce invece in un secolo che di certezze ne ha sempre meno, dove nè la logica nè la fede del positivismo potranno risolvere la rottura o sanare la ferita. Questa rivoluzione avviene nella letteratura del '900 in europa. Produrrà scrittori e opere meravigliose e sulla cui scia ovviamente si innesteranno con grandi romanzi anche alcuni scrittori nord americani(faulkner in primis). Il debito che la letteratura mondiale avrà nei confronti di quella europea dell'inizio '900 a mio avviso resterà difficile da ripagare.
Vedi che già avviene nell'800 e la differenza sta tutta nelle opere di Dostoevskij rispetto ai grandi romanzieri russi antecedenti a lui e a quelli francesi. Dostoevskij è il primo a spostare l'attenzione sull'individuo. In sostanza credo che la letteratura europea del 900 sia stata sublime fino agli anni '60 per poi perdersi inesorabilmente, senza opere di spessore. Al contrario quella nordamericana si è espressa ad alti livelli per tutto l'arco del secolo scorso e attualmente il divario, se prima era parziale e dovuto principalmente alla seconda metà del secolo scorso, ora è semplicemente enorme.
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Vedi che già avviene nell'800 e la differenza sta tutta nelle opere di Dostoevskij rispetto ai grandi romanzieri russi antecedenti a lui e a quelli francesi. Dostoevskij è il primo a spostare l'attenzione sull'individuo. In sostanza credo che la letteratura europea del 900 sia stata sublime fino agli anni '60 per poi perdersi inesorabilmente, senza opere di spessore. Al contrario quella nordamericana si è espressa ad alti livelli per tutto l'arco del secolo scorso e attualmente il divario, se prima era parziale e dovuto principalmente alla seconda metà del secolo scorso, ora è semplicemente enorme.
che nell'800 ci siano già i prodromi di una evoluzione che sarà rivoluzione nel'900 non ci sono dubbi. L'individuo è al centro già in alcune opere scritte sulla fine dell'800(Dostoievskj, Proust, Musil stesso). Manca in queste opere la dimensione del subconscio e la concezione del tempo, che nell'800 è tempo cronologico, tempo esterno, quantificabile e misurabile, laddove nel '900 diviene flusso di coscienza. Il rapporto individuo-realtà esterna è ancora un filo conduttore nella letteratura dostoievskjana ad esempio. La realtà rimane intesa ancora come sfondo, come contesto su cui i personaggi si muovono, l'elemento scatenante l'agire dell'uomo o della donna. Nel '900 la prospettiva è tutta soggettiva e avviene appunto una decontestualizzazione dell'individuo. Concordo che dopo gli anni '60 la letteratura in generale abbia segnato il passo, ma in parte ciò dipende anche da una commercializzazione della letteratura che ne ha minato la valenza estetica.
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Non ho capito che vuoi dire :sisi:
Ti dico che io ho sempre spaziato su tutta la storia della letteratura (ti ripeto dal 3000 ac ad oggi) e che per me il dopoguerra è iper recente, visto che io mi sono interessato principalmente di letteratura medievale e classica, forse anche per storia personale (mammà buonanima era professoressa di italiano al liceo ed io ho scritto una tesi in filologia dantesca).
E ti assicuro che il criterio della storicità ha senso per comprendere uno scrittore e collocarlo, ma non per valutare un opera.
Faccio l'esempio del miglior romanzo in assoluto e per distacco del novecento (nel mio gusto sia chiaro): L'uomo senza qualità te lo godi dippiù capendo cosa è stato lo sfaldamente dell'Impero alla fine della guerra mondiale, ma non è quello che lo rende meraviglioso e quando lo leggi non avverti affatto il secolo scarso che ci separa da quando Musil ha partorito quel capolavoro ad oggi.
Voglio dire che l'arte è arte e i capolavori sono oggettivi agli occhi di tutti ma i gusti personali fanno la differenza.
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che nell'800 ci siano già i prodromi di una evoluzione che sarà rivoluzione nel'900 non ci sono dubbi. L'individuo è al centro già in alcune opere scritte sulla fine dell'800(Dostoievskj, Proust, Musil stesso). Manca in queste opere la dimensione del subconscio e la concezione del tempo, che nell'800 è tempo cronologico, tempo esterno, quantificabile e misurabile, laddove nel '900 diviene flusso di coscienza. Il rapporto individuo-realtà esterna è ancora un filo conduttore nella letteratura dostoievskjana ad esempio. La realtà rimane intesa ancora come sfondo, come contesto su cui i personaggi si muovono, l'elemento scatenante l'agire dell'uomo o della donna. Nel '900 la prospettiva è tutta soggettiva e avviene appunto una decontestualizzazione dell'individuo. Concordo che dopo gli anni '60 la letteratura in generale abbia segnato il passo, ma in parte ciò dipende anche da una commercializzazione della letteratura che ne ha minato la valenza estetica.
Bruce lasciami dire che colocare sulla fine dell'800, quasi da contemporanei, Dostoievskj Proust e Musil è una imprecisione.
Dostoievskj le opere più importanti le scrive tra il 1860 e il 1880
Proust la ricerca la scrive tra il 1910 e il 1920
Musil L'umo senza qualità lo scrive tra la fine della guerra mondiale e la sua morte che è nel 1930
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Bruce lasciami dire che colocare sulla fine dell'800, quasi da contemporanei, Dostoievskj Proust e Musil è una imprecisione.
Dostoievskj le opere più importanti le scrive tra il 1860 e il 1880
Proust la ricerca la scrive tra il 1910 e il 1920
Musil L'umo senza qualità lo scrive tra la fine della guerra mondiale e la sua morte che è nel 1930
calvin so benissimo che le opere di Proust e Musil sono successive a Dostojevskj. Io facevo una distinzione estetica non cronologica. A mio avviso Proust e Musil sono scrittori che mantengono un legame ancora forte con l'800. E seppur ad essi contemporanei, io considero i scrittori più vicini al nuovo pensiero novecentesco Pirandello, Svevo, Joyce. A mio avviso questi 3 sono riusciti meglio a trasporre il pensiero del '900 nelle loro opere e ad introdurre una nuova visione estetica. Così come ritengo che le opere dello stesso Dostojevskj sia distanti dai canoni del romanzo a lui contemporaneo e che anticipi molte cose che ritroveremo negli anni a venire.Tutto qua.
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Sì ma non trovo accettabile mettere scrittori della lost generation in un confronto con la letteratura russa ottocentesca.
Kerouac, Miller, etc sembrano solo voler dimostrare di essere gente che se la vive in un certo modo, non è l'arte a spingerli a scrivere. Autoreferenziali. Inoltre, letti una volta, dubito possano invogliare ad essere riletti. Mentre i grandi classici russi offrono stupefacenti nuovi spiragli ad ogni rilettura :sisi:
P.s.: i due pilastri del Novecento, piacciano o meno, sono Alla ricerca del tempo perduto di Proust e Ulisse di Joyce, due libri che non hanno nulla di americano.
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Voglio dire che l'arte è arte e i capolavori sono oggettivi agli occhi di tutti ma i gusti personali fanno la differenza.
Questa fantomatica oggettività dell'arte è una deprecabile blasfemia :sisi:
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Dostoevskij è il primo a spostare l'attenzione sull'individuo.
Lo fece prima di lui (e in modo infinitamente più sublime) Gogol'.
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Non ho capito che vuoi dire :sisi:
Ti dico che io ho sempre spaziato su tutta la storia della letteratura (ti ripeto dal 3000 ac ad oggi) e che per me il dopoguerra è iper recente, visto che io mi sono interessato principalmente di letteratura medievale e classica, forse anche per storia personale (mammà buonanima era professoressa di italiano al liceo ed io ho scritto una tesi in filologia dantesca).
E ti assicuro che il criterio della storicità ha senso per comprendere uno scrittore e collocarlo, ma non per valutare un opera.
Faccio l'esempio del miglior romanzo in assoluto e per distacco del novecento (nel mio gusto sia chiaro): L'uomo senza qualità te lo godi dippiù capendo cosa è stato lo sfaldamente dell'Impero alla fine della guerra mondiale, ma non è quello che lo rende meraviglioso e quando lo leggi non avverti affatto il secolo scarso che ci separa da quando Musil ha partorito quel capolavoro ad oggi.
Quoto i concetti espressi :sisi:
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Lo fece prima di lui (e in modo infinitamente più sublime) Gogol'.
l'individuo al centro è una caratteristica che si riscontra in tutta la storia della letteratura. Lo trovi nell'Odissea così come in sofocle e euripide per poi attraversare ogni epoca, imponendosi con centralità in alcuni secoli (basta pensare all'idea fortemente laica di individuo in Michelangelo nel rinascimento) ed in altri secoli perdendo un pò di spessore, quasi defilandosi. Il punto che ponevo io era capire come nel '900 avvenga una nuova riproposizione dell'individuo nella letteratura e nell'arte in genere.
Nei racconti si San Pietroburgo e nel personaggio di Cicikov l'individuo ha un peso decisamente fondamentale, ma quello che ha primaria importanza, a mio avviso, nella poetica di Gogo'l è l'attenzione realistica alla società russa dell'epoca. Ogni personaggio ha una caratterizzazione precisa in base alla sua collocazione di classe. L'individuo è espressione della figura sociale che rappresenta, è questo che interessa Gogo'l nel momento in cui delinea i caratteri individuali dei tipi russi.
L'autore è attratto dall'edonismo dei suoi contemporanei, dalla loro gusto dell'effimero, dalla vacuità del loro essere, dalla totale essenza di eticità. Insomma, l'individuo di Gogo'l è socializzato e storicizzato, quindi molto distante a mio avviso dalla problematicità coscienziale, esistenziale, un individualità out of joint per citare Deridda, ovvero dissestato, de-contestualizzato rispetto alla realtà, alla storia di cui è parte. Il reale nel romanzo del '900 non è nè centrale, nè contesto, nè pretesto, ma sfondo indefinito.
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P.s.: i due pilastri del Novecento, piacciano o meno, sono Alla ricerca del tempo perduto di Proust e Ulisse di Joyce, due libri che non hanno nulla di americano.
Vi dimenticate troppo spesso di Boll, comunque :look:
Opinioni di un clown e biliardo alle nove e mezza sono capolavori: manifesti di una disgregazione della società tedesca (ma io direi alla fine un caso particolare dell'umanità tutta) dopo lo sfacelo della guerra
e per me anche Faulkner merita di essere quantomeno citato
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Vi dimenticate troppo spesso di Boll, comunque :look:
Opinioni di un clown e biliardo alle nove e mezza sono capolavori: manifesti di una disgregazione della società tedesca (ma io direi alla fine un caso particolare dell'umanità tutta) dopo lo sfacelo della guerra
e per me anche Faulkner merita di essere quantomeno citato
su Boll concordo....Faulkener lo cito da miliardi e miliardi di post...si vede che non mi cachi proprio :mhh:
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su Boll concordo....Faulkener lo cito da miliardi e miliardi di post...si vede che non mi cachi proprio :mhh:
scusa è che non leggo molto spesso questo topic :sisi:
comunque, Micoste sa, io sono schiavo della letteratura francese dell'800...è una mia grandissima passione. Poi leggo con piacere alcuni russi e qualcosina del '900
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Vi dimenticate troppo spesso di Boll, comunque :look:
Opinioni di un clown e biliardo alle nove e mezza sono capolavori: manifesti di una disgregazione della società tedesca (ma io direi alla fine un caso particolare dell'umanità tutta) dopo lo sfacelo della guerra
e per me anche Faulkner merita di essere quantomeno citato
Se si patrla di bellezza o di gusto ce ne sono tanti (io per dire Boll non lo amo affatto, ma tant'è) se si parla di creazione di una forma diversa di romanzo, c'è poco da fare ed è codificato anche in accademia ( :look:) che i tre pilastri della svolta siano Joyce, Proust e Musil (a cui io personalemte aggiungo con gioia sia Doblin che Gadda, ma si ritorna al concetto che son gusti).
p.s. se hai amato Boll perchè è manifesto di una disgregazione della società tedesca ti consiglio con tutto il cuore Berlin Alexandreplatz che ti assicuro troverai molto dippiù che un capolavoro.
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Se si patrla di bellezza o di gusto ce ne sono tanti (io per dire Boll non lo amo affatto, ma tant'è) se si parla di creazione di una forma diversa di romanzo, c'è poco da fare ed è codificato anche in accademia ( :look:) che i tre pilastri della svolta siano Joyce, Proust e Musil (a cui io personalemte aggiungo con gioia sia Doblin che Gadda, ma si ritorna al concetto che son gusti).
p.s. se hai amato Boll perchè è manifesto di una disgregazione della società tedesca ti consiglio con tutto il cuore Berlin Alexandreplatz che ti assicuro troverai molto dippiù che un capolavoro.
:ok:
uno dei romanzi più sottovalutati nel '900.....io ai 3 di cui sopra, anche se per Musil ho qualche perplessità accennata già, non per la qualità della sua opera, ma per la sua carica innovativa rispetto al romanzo dell'800, aggiungo anche Svevo e Pirandello....
non sono un amante della letteratura francese, ma adoro Celìne di Morte a Credito , Viaggio a termine della notte e dell'assurdo Casse-pipe( :love:)....è stato uno scrittore davvero controverso e molto sui generis(interessanti le interviste che gli hanno fatto, qualcosa trovate su youtube)....amato dalla destra e corteggiato dalla sinistra è un personaggio che affascina indubbiamente e la sua scrittura è di una potenza incredibile, carnale e visionaria al tempo stesso....lo rileggo sempre con tanta passione...
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:ok:
uno dei romanzi più sottovalutati nel '900.....io ai 3 di cui sopra, anche se per Musil ho qualche perplessità accennata già, non per la qualità della sua opera, ma per la sua carica innovativa rispetto al romanzo dell'800, aggiungo anche Svevo e Pirandello....
Lo Svevo di Zeno (perchè Senilità e una vita sono splendidi, ma tuttosommato meno innovativi) è meraviglioso, ma etremamente Joyciano (il che, sia chiaro, è un pregio ma gli togli un minimo di originalità)
Di Pirandello io riconosco la grandezza come creatore di trame e come portatore di una nuova idea di ironia nella letteratura del 900 (mutuata per me da alcune prose Leopardiane) che ne hanno fatto un grandissimo scrittore di teatro, ma francamente paga una penna assolutamente non all'altezza del plot che, come scrittore di romanzi principalmente, lo penalizzano parecchio.
Giovanni Macchia, che è un critico letterario molto bravo e divertente da leggere, dice una cosa che mi ha divertito parecchio quando dice che le cose migliori di Pirandello sono le commedie di eduardo dopo che eduardo si innammora di piarandello (diciamo che si riferisce principalemnete alle voci di dentro)
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Lo Svevo di Zeno (perchè Senilità e una vita sono splendidi, ma tuttosommato meno innovativi) è meraviglioso, ma etremamente Joyciano (il che, sia chiaro, è un pregio ma gli togli un minimo di originalità)
Di Pirandello io riconosco la grandezza come creatore di trame e come portatore di una nuova idea di ironia nella letteratura del 900 (mutuata per me da alcune prose Leopardiane) che ne hanno fatto un grandissimo scrittore di teatro, ma francamente paga una penna assolutamente non all'altezza del plot che, come scrittore di romanzi principalmente, lo penalizzano parecchio.
Giovanni Macchia, che è un critico letterario molto bravo e divertente da leggere, dice una cosa che mi ha divertito parecchio quando dice che le cose migliori di Pirandello sono le commedie di eduardo dopo che eduardo si innammora di piarandello (diciamo che si riferisce principalemnete alle voci di dentro)
:rotfl:
Macchia lo conosco, ho letto di lui Tutti gli scritti su Proust.....andrò a vedere per l'appunto le Voci di Dentro con i Servillo Bros all'Argentina di Roma....vediamo che ne tirano fuori....per quanto riguarda Pirandello io invece l'apprezzo più come romanziere che drammaturgo...ma è un parere del tutto personale....e cmq preferisco leggere il suo teatro ...forse perchè magari ho avuto pessime esperienze durante alcune rappresentazioni delle sue opere(sabato sempre all'argentina La Trappola, opera minore...e ci andrò perchè caca il cazzo mia moglie se no appendevo...)
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:rotfl:
Macchia lo conosco, ho letto di lui Tutti gli scritti su Proust.....andrò a vedere per l'appunto le Voci di Dentro con i Servillo Bros all'Argentina di Roma....vediamo che ne tirano fuori....per quanto riguarda Pirandello io invece l'apprezzo più come romanziere che drammaturgo...ma è un parere del tutto personale....e cmq preferisco leggere il suo teatro ...forse perchè magari ho avuto pessime esperienze durante alcune rappresentazioni delle sue opere(sabato sempre all'argentina La Trappola, opera minore...e ci andrò perchè caca il cazzo mia moglie se no appendevo...)
Di Macchia sull'argomento c'è uno splendido libro che si chiama Pirandello o la stanza della torura che ti consiglio perchè oltre ade essere interessante Macchia è proprio un grande scrittore (lo conosci e lo sai già)
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Di Macchia sull'argomento c'è uno splendido libro che si chiama Pirandello o la stanza della torura che ti consiglio perchè oltre ade essere interessante Macchia è proprio un grande scrittore (lo conosci e lo sai già)
immagino che era lì la frase a cui ti riferivi?....lo accatto su Internet perchè testi così non credo si trovino facile in libreria...ma se hai letto Macchia hai forse frequentato lettere alla Federico??
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immagino che era lì la frase a cui ti riferivi?....lo accatto su Internet perchè testi così non credo si trovino facile in libreria...ma se hai letto Macchia hai forse frequentato lettere alla Federico??
No la frase la disse a uno convegno, ma la base è nel libro
Si ho studiato Lettere alla federico secondo
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No la frase la disse a uno convegno, ma la base è nel libro
Si ho studiato Lettere alla federico secondo
e mi sa che forse il periodo di studio è lo stesso del mio...io però ho studiato filosofia...ma agli esami di letteratura nelle parti relative ai seminari c'erano i testi di Macchia....il docente era uno riccio ...grassoccio...mi pare Di Girolamo si chiamasse....ci fece studiare su un testo di letteratura parecchio interessante della Bollati Boringhieri se non sbaglio...poi se ricordo questo docente morì poco prima che mi laureassi...
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e mi sa che forse il periodo di studio è lo stesso del mio...io però ho studiato filosofia...ma agli esami di letteratura nelle parti relative ai seminari c'erano i testi di Macchia....il docente era uno riccio ...grassoccio...mi pare Di Girolamo si chiamasse....ci fece studiare su un testo di letteratura parecchio interessante della Bollati Boringhieri se non sbaglio...poi se ricordo questo docente morì poco prima che mi laureassi...
Diciamo che ho studiato dal 94 al 2000 circa
Il testo era, immagino, Brioschi DiGirolamo, che è il miglior manuale di letteratura italiana in commercio.
p.s. sicuramente ci saremo incontrati tante volte.
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Diciamo che ho studiato dal 94 al 2000 circa
Il testo era, immagino, Brioschi DiGirolamo, che è il miglior manuale di letteratura italiana in commercio.
p.s. sicuramente ci saremo incontrati tante volte.
è lo stesso periodo...io mi sono iscritto nel 95 e la laurea l'ho presa a marzo 2000....si Brioschi DiGirolamo....lo utilizzammo per il primo e per il secondo esame di letteratura...era molto interessante....aveva un'organizzazione non solo cronologica ma anche di genere....scritto a più mani....a seconda dell'epoca o del genere trattato....molto bella la parte sulla novellistica pre-boccaccesca....o la parte sulla letteratura contemporanea....e mi piaceva molto il fatto che si soffermasse moltissimo sui minori e sui generi meno noti....mi rimase impressa nella parte realativa al '900 l'attenzione concessa alla cultura pop, alla musica autoriale italiana....ricordo anche la menzione di Nino D'angelo.... :sad: :sad:
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Se si patrla di bellezza o di gusto ce ne sono tanti (io per dire Boll non lo amo affatto, ma tant'è) se si parla di creazione di una forma diversa di romanzo, c'è poco da fare ed è codificato anche in accademia ( :look:) che i tre pilastri della svolta siano Joyce, Proust e Musil (a cui io personalemte aggiungo con gioia sia Doblin che Gadda, ma si ritorna al concetto che son gusti).
p.s. se hai amato Boll perchè è manifesto di una disgregazione della società tedesca ti consiglio con tutto il cuore Berlin Alexandreplatz che ti assicuro troverai molto dippiù che un capolavoro.
Berlin Alexanderplatz l'ho visto su YouTube l'estate scorsa, capolavoro.
Comunque Musil io l'ho sempre schifato. "I turbamenti del giovane Torless"...Basini...che munnezza
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Berlin Alexanderplatz l'ho visto su YouTube l'estate scorsa, capolavoro.
Comunque Musil io l'ho sempre schifato. "I turbamenti del giovane Torless"...Basini...che munnezza
Non giudicare Musil da Torless, è un errore immenso. Torless è opera prima di un giovane scrittore ancora in cerca di una sua via e, francamente, concordo con te che non è nulla di che....Musil si giudica per L'uomo senza qualità e di assicuro che non è affatto una munnezza.
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Quanto avrei voluto studiare Lettere :sad:
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Non giudicare Musil da Torless, è un errore immenso. Torless è opera prima di un giovane scrittore ancora in cerca di una sua via e, francamente, concordo con te che non è nulla di che....Musil si giudica per L'uomo senza qualità e di assicuro che non è affatto una munnezza.
Lo recupererò, promesso
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permettete l'intrusione di un illetterato.
L'uomo senza qualità è pacificamente considerato un capolavoro e non mi passa manco per l'anticamera del cervello metterlo in discussione.
Parliamo però di gusti. Cioè, a voi o ver ve piace? :look: un mattone incomprensibile in cui ogni riga ha l'effetto di una goccia di valium? ho provato più volte ad attaccarlo (ero anche molto giovane, tipo 17) ma non mi è mai riuscito ad andare oltre le 50 pagine (in totale sono più di un migliaio, e per giunta è pure incompiuto :look:)
mi scusassero.
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permettete l'intrusione di un illetterato.
L'uomo senza qualità è pacificamente considerato un capolavoro e non mi passa manco per l'anticamera del cervello metterlo in discussione.
Parliamo però di gusti. Cioè, a voi o ver ve piace? :look: un mattone incomprensibile in cui ogni riga ha l'effetto di una goccia di valium? ho provato più volte ad attaccarlo (ero anche molto giovane, tipo 17) ma non mi è mai riuscito ad andare oltre le 50 pagine (in totale sono più di un migliaio, e per giunta è pure incompiuto :look:)
mi scusassero.
E' un romanzo molto complesso....come lo sono moltissimi tra la fine dell'800 e l'inizio del '900.....ma credo che valga la pena sforzarsi di superare il primo arduo impatto....romanzi come questo, oppure come l'Ulisse di Joyce ...sono quei romanzi che molti approcciano e che magari non finiscono di leggere....ti consiglio provare a riprendere L'Uomo senza qualità....e sono certo che cambierai giudizio...non aver fretta di terminarlo...puoi anche differirne la lettura nel tempo...magari come faceva Calvino...leggere una decina al massimo di pagine ogni tanto...siamo ormai abituati ad una letteratura di impatto....coinvolgente e rilassante...per cui opere del genere possono spaventarci....
e a proposito di opere complesse vi consiglio Horcynus Orca del siciliano D'Arrigo...mi pare del 1975....romanzo molto melvilliano(scrittore che adoro non solo per il suo Moby Dick che trovo tra le migliori di tutti i tempi)per alcuni aspetti, ma anche molto simile all'Ulisse di Joyce.....questo è davvero un gran bel mattone....ma è un bellissimo romanzo...ahimè poco conosciuto anche in Italia proprio a causa della sua complessità
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E' un romanzo molto complesso....come lo sono moltissimi tra la fine dell'800 e l'inizio del '900.....ma credo che valga la pena sforzarsi di superare il primo arduo impatto....romanzi come questo, oppure come l'Ulisse di Joyce ...sono quei romanzi che molti approcciano e che magari non finiscono di leggere....ti consiglio provare a riprendere L'Uomo senza qualità....e sono certo che cambierai giudizio...non aver fretta di terminarlo...puoi anche differirne la lettura nel tempo...magari come faceva Calvino...leggere una decina al massimo di pagine ogni tanto...siamo ormai abituati ad una letteratura di impatto....coinvolgente e rilassante...per cui opere del genere possono spaventarci....
e a proposito di opere complesse vi consiglio Horcynus Orca del siciliano D'Arrigo...mi pare del 1975....romanzo molto melvilliano(scrittore che adoro non solo per il suo Moby Dick che trovo tra le migliori di tutti i tempi)per alcuni aspetti, ma anche molto simile all'Ulisse di Joyce.....questo è davvero un gran bel mattone....ma è un bellissimo romanzo...ahimè poco conosciuto anche in Italia proprio a causa della sua complessità
ti ringrazio, anche se non mi hai detto niente di nuovo :look:
PS il fatto di calvino lo dice in "perchè leggere i classici", eh bucchinà? ;) :look:
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ti ringrazio, anche se non mi hai detto niente di nuovo :look:
PS il fatto di calvino lo dice in "perchè leggere i classici", eh bucchinà? ;) :look:
:ok:
ma lo ribadisce in diverse interviste
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La letteratura non deve essere lo specchio/la fotografia della società. La letteratura non è sociologia, non deve riflettere un mondo bensì inventarne di nuovi. Anche il più bieco degli scribacchini può fotografare la società...
Gogol' è un artista perché i suoi scritti creano mondi nuovi, NON perché rifletterebbe chissà quale società russa dell'epoca...
Comunque, oggi il caso mi ha portato ad imbattermi nel libro di Boll (di cui non ho mai letto nulla) da voi citato. Gratuitamente, per di più :sisi: Lo leggerò, prima o poi :bacino:
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Zola, Flaubert, de Maupassant scribacchini :look:
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Sì ma non trovo accettabile mettere scrittori della lost generation in un confronto con la letteratura russa ottocentesca.
Kerouac, Miller, etc sembrano solo voler dimostrare di essere gente che se la vive in un certo modo, non è l'arte a spingerli a scrivere. Autoreferenziali. Inoltre, letti una volta, dubito possano invogliare ad essere riletti. Mentre i grandi classici russi offrono stupefacenti nuovi spiragli ad ogni rilettura :sisi:
P.s.: i due pilastri del Novecento, piacciano o meno, sono Alla ricerca del tempo perduto di Proust e Ulisse di Joyce, due libri che non hanno nulla di americano.
Ho parlato di produzione letteraria, senza fare alcun paragone sui singoli scrittori, dicendo che per produzione letteraria quanto accadde per la Russia nell'800 è accaduto negli Stati Uniti nel 900 con L'Europa che fino agli anni sessanta ha retto culturalmente con autori e capolavori, ma che dai sessanta in poi a differenza degli Stati Uniti ha prodotto pochissimo di davvero rilevante. Quindi, se parliamo di secolo scorso, è evidente che nel complesso ciò che è accaduto con la produzione letteraria russa si è verificato per quella statunitense. Queste due rispettivamente tra 800 e 900 hanno primeggiato su quella europea.
Infine mi riferivo a Dostoevskij, perché è stato il primo a indagare l'essere umano in modo così profondo e moderno. Gogol no. Non arriva a quel livello maniacale d'indagine.
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Zola, Flaubert, de Maupassant scribacchini :look:
Sì, SE tu valuti che il loro contributo più importante sia stato una fotografia della Francia dell'epoca. Per quanto mi riguarda, credo che Flaubert sia stato un grande scrittore, ispirato e in grado di trasmettere molto più che uno scatto del paese dell'epoca.
Anche Cechov viene dipinto come sagace descrittore della società russa dell'epoca e blablabla, ma per me fu molto altro, molto di più.
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La letteratura non deve essere lo specchio/la fotografia della società. La letteratura non è sociologia, non deve riflettere un mondo bensì inventarne di nuovi. Anche il più bieco degli scribacchini può fotografare la società...
Gogol' è un artista perché i suoi scritti creano mondi nuovi, NON perché rifletterebbe chissà quale società russa dell'epoca...
Comunque, oggi il caso mi ha portato ad imbattermi nel libro di Boll (di cui non ho mai letto nulla) da voi citato. Gratuitamente, per di più :sisi: Lo leggerò, prima o poi :bacino:
Capisco il discorso anche se, permettimi, lo trovo un poco troppo manicheo.
Mi spiego non esiste un Arte, ma tante arti e entrambe quelle che tu descrivi possono esserlo.
Ti faccio l'esempio di Honorè de Balzc con la Comédie humaine (tra cui spicca l'enorme Papà Goriot) o di Verga, artisti immensi che fanno della descrizione e della fotografia il loro punto di lavoro.
p.s. ti devo delle scuse (anche abbastanza) per un paio di post eccessivi, tu hai la invidiabile qualità di farmi partire i nervi, ma francamente e per quanto strano non c'è nulla di personale.
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Sì, SE tu valuti che il loro contributo più importante sia stato una fotografia della Francia dell'epoca. Per quanto mi riguarda, credo che Flaubert sia stato un grande scrittore, ispirato e in grado di trasmettere molto più che uno scatto del paese dell'epoca.
Anche Cechov viene dipinto come sagace descrittore della società russa dell'epoca e blablabla, ma per me fu molto altro, molto di più.
Per me invece la descrizione della realtà in senso oggettivo è uno dei più grandi processi di astrazione mentale che un essere umano possa compiere. Credo, sposando perfettamente la linea di Kant, nella concezione di noumeno e fenomeno, del reale irraggiungibile e dell'incompletezza dei dati sensoriali per la completa comprensione di ciò che ci circonda.
Quindi per me fornire una "fotografia" è un'operazione a dir poco rispettabile e vedo nel realismo tutto una corrente che ha compiuto un incredibile sforzo di andare "contro" il limitato sistema di percezione della nostra specie.
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Per me invece la descrizione della realtà in senso oggettivo è uno dei più grandi processi di astrazione mentale che un essere umano possa compiere. Credo, sposando perfettamente la linea di Kant, nella concezione di noumeno e fenomeno, del reale irraggiungibile e dell'incompletezza dei dati sensoriali per la completa comprensione di ciò che ci circonda.
Quindi per me fornire una "fotografia" è un'operazione a dir poco rispettabile e vedo nel realismo tutto una corrente che ha compiuto un incredibile sforzo di andare "contro" il limitato sistema di percezione della nostra specie.
Mi trovo in totale disaccordo e detesto Kant. Meglio un dipinto che crei suggestioni o un dipinto che riproponga la realtà così com'è? A quel punto, basterebbe la fotografia...
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Capisco il discorso anche se, permettimi, lo trovo un poco troppo manicheo.
Mi spiego non esiste un Arte, ma tante arti e entrambe quelle che tu descrivi possono esserlo.
Ti faccio l'esempio di Honorè de Balzc con la Comédie humaine (tra cui spicca l'enorme Papà Goriot) o di Verga, artisti immensi che fanno della descrizione e della fotografia il loro punto di lavoro.
p.s. ti devo delle scuse (anche abbastanza) per un paio di post eccessivi, tu hai la invidiabile qualità di farmi partire i nervi, ma francamente e per quanto strano non c'è nulla di personale.
Papà Goriot fa parte della mia libreria ma non l'ho ancora letto. Ne terrò conto :sisi: Verga non mi ha mai convinto. Uno scrittore deve essere un incantatore, un trascinatore in fumosi vortici... Aborro il realismo, di per sé, anche se è un'etichetta abusata. Aborro il realismo ma adoro Cechov, per intenderci, capace di creare sfumature introvabili altrove.
p.s.: accetto e contraccambio le tue scuse, le diatribe virtuali con certuni sono dovute soltanto al fatto che lo schermo appiattisce alcune importanti dimensioni della comunicazione...
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Papà Goriot fa parte della mia libreria ma non l'ho ancora letto. Ne terrò conto :sisi: Verga non mi ha mai convinto. Uno scrittore deve essere un incantatore, un trascinatore in fumosi vortici... Aborro il realismo, di per sé, anche se è un'etichetta abusata. Aborro il realismo ma adoro Cechov, per intenderci, capace di creare sfumature introvabili altrove.
Questi son gusti e ci stanno tutti (e personalmente condivido), ma che sia un arte anche la descrizione della realtà è indubitabile. Verga non ti piace (ci sta, ma non condivido) allora diciamo il Zolà del Germinale o, se vogliamo parlare di arte figurativa, i libri di fotografia di Salgado (in particolare quello sui lavori manuali) son arte con la A maiuscola.
Chiaro che la pedissequa descrizione della realtà non è di per se sufficiente (perchè l'arte come la giri e la voti rimane sempre e soprattutto artigianato e, dunque, mestiere), ma che ci siano artisti che abbiano come primo scopo la denuncia e la descrizione del reale e che riescano con quello scopo a creare capolavori è un dato incontrovertibile.
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Mi trovo in totale disaccordo e detesto Kant. Meglio un dipinto che crei suggestioni o un dipinto che riproponga la realtà così com'è? A quel punto, basterebbe la fotografia...
Ma non è questione di cosa sia meglio, in questo caso, (il giudizio personale è insindacabile) ma della difficoltà dell'esercizio; è questo che distingue lo scribacchino dallo scrittore.
Indipendentemente dal tema trattato.
Per me è molto più difficile comporre un'opera artistica che rispecchi la realtà per com'è oggettivamente (anzi direi che è impossibile, dato che è impossibile descrivere oggettivamente qualcosa) che creare qualcosa in grado di suggestionare; questo perché la soggettività è intrinseca all'essere umano, l'oggettività alla natura delle cose, di cui l'uomo è prodotto e non creatore. La stessa fotografia difetta, sotto questo punto di vista, essendo presente l'interpretazione della realtà da parte del fotografo...non so se mi sono spiegato.
Io apprezzo moltissimo il naturalismo, sia per il compito che si prefiggeva sia per la sua sostanziale difficoltà.
Non si può ridurla così :nono:
E per me l'arte è una forma di contatto con la realtà. Si distacchi da essa o provi a ricostruirla fedelmente, i valori non cambiano.
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Sono qui per abbassare il livello della discussione :look:
Ho finito l'ennesimo libro di King e ho bisogno di un nuovo libro. Qualcuno ha letto American Gods o Nessun Dove di Gaiman oppure I figli della mezzanote di Salman Rushdie?
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Iniziato a leggere Tutte dentro : il cinema della segregazione femminile di Di Marino e Artale.
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Ho finito di leggere I Milionari. Ci sono 30 anni di storia del mio quartiere. E' romanzo criminale in chiave partenopea, con tutti i suoi pregi e tutti i suoi difetti.
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Makanin - Underground
Una sorta di Bukowski russo, intriso di decadenza tardo-post sovietica. Ve lo consiglio :sisi:
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Makanin - Underground
Una sorta di Bukowski russo, intriso di decadenza tardo-post sovietica. Ve lo consiglio :sisi:
Non consigliare un cazzo a queste merde :look:. Non sono più motivato a scrivere nulla in questo topic :mhh:
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Non consigliare un cazzo a queste merde :look:. Non sono più motivato a scrivere nulla in questo topic :mhh:
Io ti leggerei attentamente :sad:
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Ho letto, si fa per dire, tropico del cancro di miller, dopo 50 pagine gia tenevo l'orchite.
Un accozzaglia di boiate :maronn:
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io sto cercando il libro di Forgy in ebook ma nun se trova. Non scherzo :look:
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io sto cercando il libro di Forgy in ebook ma nun se trova. Non scherzo :look:
Tu sei una brutta persona, e la polenta con gli usei non ti migliorera'
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Ferito a morte di La Capria.
Perché? D'emblée, perché me fott' 'a capa! E po' perché a *nuje* ce fotte chesta fetente di armonia pagana, chesta copula particolare, miracolosa quasi dicesse, tra natura e cultura che è vecchia secoli e da secoli ce fotte e comm' 'e cazzoni ce ne vantiamo pure...
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ho saputo di questo romanzo sul fattoquotidiano e ve lo volevo segnalare
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/26/atletico-minaccia-football-club-marsullo-tiene-cazzimma/638125/ (http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/26/atletico-minaccia-football-club-marsullo-tiene-cazzimma/638125/)
Atletico Minaccia Football Club (Einaudi, 2013, 17 euro, 212 pp.) è la geniale risposta italiana a Febbre a 90° di Nick Hornby. Il libro d’esordio di Marco Marsullo, classe 1985, è uno di quei romanzi umoristici assoluti che catturano sin dalla perfetta scelta del titolo. Titolo che, assieme ai nomi delle altre squadre di calcio presenti nel romanzo, meriterebbe un premio a parte, per la fantasia, l’inventiva e l’umorismo, qualità felicemente presenti dalla prima all’ultima pagina del volume.
Al centro di tutto c’è la voglia matta di calcio. Più che una passione, un amore che lega e, nei casi patologici, dà un senso alla vita di moltissimi popoli dell’orbe terracqueo, non a caso a forma di pallone. Attenzione però: se siete del tutto a digiuno di calci d’angolo e fuorigioco, potrete comunque godere molto leggendo Atletico Minaccia Football Club. Marsullo, infatti, decide di rappresentare questo amore di viscere per il calcio usando l’arma dell’ironia e dell’intelligenza, raccontando un mondo provinciale e obnubilato dalla calcio-dipendenza, corredandolo di tipi umani assolutamente realistici e molto, molto divertenti. Ci narra così le gesta di Vanni Cascione, allenatore quarantenne della provincia campana che ha una sola religione, il calcio appunto, e un unico dio: José Mourinho.
Parentesi per i miei lettori recentemente rapiti dai marziani: Mou è uno dei più prestigiosi commissari tecnici della storia del Calcio, in forza ora al Chelsea dopo tre anni al Real Madrid, ma passato per il campionato italiano come trainer dell’Inter. Ma al di là del curriculum di squadre stellari allenate da questo Ct portoghese, Mourinho grazie alla sua cultura, alla sua superbia e al suo caratterino ha saputo diventare per milioni di persone un essere ontologico, un modello di vita prima ancora che un simbolo professionale.
Vanni Cascione, il protagonista del romanzo, è appunto uno di questi uomini completamente rapiti dal Mourinho-pensiero e dalle sue gesta, che tenta disperatamente di interpretare o addirittura di superare. E finalmente, dopo una valanga di esoneri dalle panchine più scalcagnate dei gironi d’Eccellenza campana, a Cascione si prospetta l’opportunità di una vita: allenare da inizio campionato l’Atletico Minaccia, il cui nome riflette alla perfezione la banda di cocainomani, figli di, clandestini, cuochi, meccanici, ex concorrenti di Sarabanda e altri improbabili calciatori racimolati dal direttore sportivo Lucio Magia, nome omen.
Con questa banda di brocchi in salsa campana, vincere il torneo sembra cosa impossibile. Eppure Vanni Cascione, vero Candido postmoderno, aiutato dalla sua acutissima figlia Chiara-Pangloss, riesce a creare uno spirito di squadra, riesce ad amalgamare questo manipolo di dopolavoristi e riesce a farli diventare una squadra di calcio.
Al di là dell’originalità della trama, che interpreta e attualizza in chiave letteraria l’ispirazione dal cult-movie degli anni Ottanta L’allenatore nel pallone, di Sergio Martino, quello che convince di questo romanzo è che Marsullo è una penna dal talento oggettivo: nessuno dei suoi personaggi, nemmeno quelli minori, è una macchietta. E’ chiaro che l’autore vuole bene ai suoi personaggi e che si è divertito un mondo a crearli, riuscendo nella cosa più difficile per uno scrittore umoristico: trasmettere questo divertimento al lettore. Atletico Minaccia Football Club non è però “soltanto” un romanzo che fa divertire. Ha una sua cifra socio-culturale di tutto rispetto che passa dallo sdoganamento di un linguaggio a metà fra il dialettale e il gergale, con l’inserimento in modo naturale nel racconto di una serie di termini presi in prestito dal campano, dal barese e dal gergo calcistico, a cui si somma una sottile e divertita analisi sociologica sugli stereotipi antropologici del Sud Italia, liberati dalla retorica del lamento consolatorio.
Detto usando il linguaggio di Marsullo: questo scrittore tiene una cazzimma con la penna in mano di cui sentiremo senza dubbio parlare in futuro.
più che altro ho pensato che questo Marsullo sarebbe un degnissimo utente, e ci metto pure Francesco Burzo (grazie ad alcuni di voi su fb ho visto che sta spaziando oltre le copertine di DYD :rotfl:).
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"E’ possibilissimo che i critici e i canta mañanas (molte parole e niente fatti) di questo paese vengano a raccontarvi che la pittura di Picasso è una specie di magnifico mazzo di fiori, delizioso, elegante, decorativo, definitivamente ancorato al “punto di vista di Vogue”. Non gli dovrete credere. La pittura sensazionale di Picasso assomiglia molto a un autentico toro colossalmente putrefatto e realista, simbolo, essenza e sostanza di tutto quanto ci può essere di più oscuro e turbolento, nelle radici più fini e più profonde dello spirito umano, “il pensiero subcosciente”; e credetemi pure, il cubismo, in questo caso non è che l’osso stesso di questo toro putrefatto, l’osso bianchissimo, l’osso che si vede, l’asso che si vede spuntare dal grosso alluce!... E’ anche possibile che essi vi vigliano spiegare che la pittura stravagante di Picasso, non che una specie di pertosse, “che gli passerà”, oppure il prodotto sottile di un senso raffinato e particolare dell’humor di Picasso; ma voi dovete piuttosto pensare che si tratta dell’osso bianchissimo, dell’osso terribile, dell’osso che si vede- spuntare- dal grosso alluce!" (Salvador Dalì)
:sbav:
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Ll z& wt
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io intanto m'aggio fatto fa natavota da Dan Brown (aggratis, almeno), perchè mi aveva incuriosito l'ambientazione a Firenze e Venezia, due città che amo e conosco bene. Maronna, ma questo come se li aizza i miliardi?
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Ho terminato la Recherche di Proust. Che meraviglia... Deliziosi circoli di metafore, di colori, di sensazioni, verso l'evocazione dei ricordi, verso l'unica memoria vera, vale a dire quella involontaria. Imprescindibile.
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sto leggendo 1984 di orwell, mi sembra molto interessante fino ad ora (sto a pagina 80 circa) :sisi:
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Capre, sto leggendo Corto Maltese. Ed ha il triplo della cultura e della bellezza letteraria di quel coglione di Baricco.
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Capre, sto leggendo Corto Maltese. Ed ha il triplo della cultura e della bellezza letteraria di quel coglione di Baricco.
e questo lo dici senza aver letto Corto Frattese :look:
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e questo lo dici senza aver letto Corto Frattese :look:
:rotfl:
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Firenze e Venezia, due città che amo e conosco bene
ma pigliate scuorno !
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ma pigliate scuorno !
a saperlo prima mi organizzavo per fare la guida turistica alle amiche asian di carmeniello
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Io Dan Brown non riesco proprio a leggerlo..mamma mi..
Piuttosto se uno vuole una cosa frivola e senza impegni su quello stile ci sarebbe Glenn Cooper con la serie della biblioteca dei morti.
Ieri comunque ho finito "l'ombra del vento". Lo stile non è eccelso, ma la storia è meravigliosa.
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Ieri comunque ho finito "l'ombra del vento". Lo stile non è eccelso, ma la storia è meravigliosa.
Piaciuto anche a me. Poi la versione capa-a-supposta di Benitez ha pensato bene di continuare a magnarci sopra e ha partorito le due cacate successive
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la fine di 1984 non l'ho capita proprio bene, non ho capito perché Orwell abbia deciso di terminarlo così, ma mi ha deluso un po'.
adesso inizio a legger Factotum di Bukowski :sisi:
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Ho un paio di alternative in ballo come lettura "leggera" estiva, tra: il fu mattia pascal, paradise lost (milton), il simbolo perduto (dan brown) e il conte di montecristo (:look:). Mi consigliate uno in particolare?
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Piaciuto anche a me. Poi la versione capa-a-supposta di Benitez ha pensato bene di continuare a magnarci sopra e ha partorito le due cacate successive
madonna benedetta quanto è strano.
Cmq dalle recensioni sono molto titubante se leggerle o meno. Il guaio è che quel chiavico spagnolo ne "l'ombra del vento" ha caratterizzato talmente bene i personaggi , che dopo ti viene quasi spontaneo leggere il continuo della tetralogia perchè ti ci sei affezionato.
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Io pure ho riscoperto la passione per lettura ,quelle 2 orette il pomeriggio non me le leva nessuno.In questi mesi ho letto il meglio di Hugo,e mo ho ordinato,su consiglio di un mio amico:"Gente di Dublino" di J.Joyce "Racconti di Pietroburgo" di Gogol e "L'Alchimista" di Coelho.
Che dite?
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Io pure ho riscoperto la passione per lettura ,quelle 2 orette il pomeriggio non me le leva nessuno.In questi mesi ho letto il meglio di Hugo,e mo ho ordinato,su consiglio di un mio amico:"Gente di Dublino" di J.Joyce "Racconti di Pietroburgo" di Gogol e "L'Alchimista" di Coelho.
Che dite?
gente di dublino (dublineers? ) è scritto col metodo del flusso di coscienza, infatti mi mi interessava molto leggerlo proprio per questa cosa :sisi: appena lo finisci dimmi se ne vale la pena :ok: :look:
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Io pure ho riscoperto la passione per lettura ,quelle 2 orette il pomeriggio non me le leva nessuno.In questi mesi ho letto il meglio di Hugo,e mo ho ordinato,su consiglio di un mio amico:"Gente di Dublino" di J.Joyce "Racconti di Pietroburgo" di Gogol e "L'Alchimista" di Coelho.
Che dite?
Gente di Dublino è più che un assaggio del genio di Joyce, è un gioiello ed è un ottimo esempio di quel flusso di coscienza che troverà successivamente un più corposo svolgimento nell'Ulisse(fino alle estremizzazioni di Finnegans Wake).
I Racconti di Pietroburgo sono, per quanto mi riguarda, una delle massime espressioni dell'arte letteraria. Se usi il motore di ricerca, potrai trovare alcuni vecchi interventi miei e soprattutto di Wendell. Sono così belli da ispirarmi un sentimento di commozione per l'averli letti :look: :sisi: Gogol :alla:
Per quanto riguarda Coelho, sono ancora un profano.
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gente di dublino (dublineers? ) è scritto col metodo del flusso di coscienza, infatti mi mi interessava molto leggerlo proprio per questa cosa :sisi: appena lo finisci dimmi se ne vale la pena :ok: :look:
:ok:
Gente di Dublino è più che un assaggio del genio di Joyce, è un gioiello ed è un ottimo esempio di quel flusso di coscienza che troverà successivamente un più corposo svolgimento nell'Ulisse(fino alle estremizzazioni di Finnegans Wake).
I Racconti di Pietroburgo sono, per quanto mi riguarda, una delle massime espressioni dell'arte letteraria. Se usi il motore di ricerca, potrai trovare alcuni vecchi interventi miei e soprattutto di Wendell. Sono così belli da ispirarmi un sentimento di commozione per l'averli letti :look: :sisi: Gogol :alla:
Per quanto riguarda Coelho, sono ancora un profano.
Per quanto riguarda Joyce,ho volontariamente optato per Gente di Dublino,prima di buttarmi sull'Ulisse,perchè sono intimorito dal flusso di coscienza.Temo che mi risulti pesante o almeno di difficile comprensione,visto che,comunque,non sono un lettore navigato come te :asd:
Ma ho voluto provare perchè sono sempre rimasto affascinato dalla figura di Joyce.
Sicuramente scoverò i vostri commenti su Gogol :ok:
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Gogol :ok:
:ko: Gogol' :sisi: :look:
:asd:
Buona lettura, facci sapere :mbriachi:
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Il luglio più letterario della mia vita :sisi:
Marina Cvetaeva - Le notti fiorentine : dieci missive (nove inviate, una ricevuta) dall'alto valore letterario scambiate tra Marina e uno dei suoi tormentati amori impossibili, un editore russo. Le solite tenebre amorose di una signora Poetessa, la cui vita fu costellata di diverse immani e insensate tragedie, tra esodi forzati e ritorni disperati (una su tutte, la figlioletta morta di inedia all'asilo, durante la luminosissima epoca staliniana).
Zlatko Dizdarevic - Giornale di guerra. Cronaca di Sarajevo assediata : una serie di articoli scritti da questo giornalista bosniaco, che rifiutò di abbandonare il proprio paese e decise di continuare a scrivere per uno dei quotidiani locali. Una lettura che evidenzia le atrocità della guerra dei Balcani (così vicina a noi, sia nello spazio che nel tempo) e l'ambiguo ruolo della Nato e dell'Unione Europea, quantomeno complici della barbarie serba.
Harper Lee - Il buio oltre la siepe : consigliatomi da una nuova amica, non potevo esimermi dal leggerlo. Una piacevole lettura, lontana dai miei soliti àmbiti. Stati Uniti meridionali, dinamiche razziali, avvocato bianco che difende un negro ingiustamente accusato di stupro, cos.
Robert Louis Stevenson - Lo strano caso del Dottor Jekyll e del signor Hyde : un grande classico, breve, leggero ma significativo. La trama è risaputa, lo stile è eccessivamente piatto e l'insipido pseudo-realismo dei tratti di tutti i protagonisti ad eccezione di Hyde guasta parzialmente un buon ordito. Ah, è forse l'unico romanzo che io abbia mai letto in cui le donne non hanno alcuna esplicita rilevanza (austerità vittoriana, argh).
Franz Kafka - La metamorfosi : L'ho riletto dopo molti anni ed è stata un'ottima scelta. E' proprio vero, come dice il buon Nabokov, che il buon lettore è un ri-lettore. Ho colto molte sfumature che anni fa trascurai. E' una novella geniale: una vicenda formalmente inverosimile narrata con uno stile asciutto, preciso, senza arzigogoli che conduce, l'inverosimile (del resto, ogni opera d'Arte è inverosimile) senza clamore che fa percipire il molto più che verosimile abisso delle umane miserie da cui siamo continuamente circondati. Magistrale.
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Ah!
Nikolaj Leskov - La Lady Macbeth del distretto di Mtsensk : uno dei Grandi Russi dell'Ottocento ci narra la solita storia (un paesino di campagna, una moglie annoiata, un giovane amante, i drammi che ne conseguono) ma la narra molto bene, tenendosi lontano da abietti psicologismi e dipingendo un vivido ed inesorabile scenario dei disastri a cui può portare l'infatuazione sbagliata al momento sbagliato, nella consueta, totale incapacità femminile di riflettere coscientemente sulle proprie passioni del momento.
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Leggo fumetti.
St'estate mi so sparato Corto Maltese, Maus di Spiegelman e l'intera produzione di Andrea Pazienza. Ed il memoriale di Scòzzari sui settanta/ottanta bolognesi e no.
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Leggo fumetti.
St'estate mi so sparato Corto Maltese, Maus di Spiegelman e l'intera produzione di Andrea Pazienza. Ed il memoriale di Scòzzari sui settanta/ottanta bolognesi e no.
Corto Maltese :ok:
Maus credo sia l'opera più sopravvalutata di sempre
Pazienza :ok: :ok: :ok:
L'ultima cosa nun sacc manc che rè, radical chic pure sui fumetti, pa maronn
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E comunque:
http://partenopeo.net/index.php/topic,6797.0.html (http://partenopeo.net/index.php/topic,6797.0.html)
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L'ultima cosa nun sacc manc che rè, radical chic pure sui fumetti, pa maronn
E' un libro, parla degli anni 70, della Traumfabrik, di Cannibale, di Frigidaire ecc ecc.
Il prossimo sarà Ranx Xerox, sul che l'aggia truà in in formato tablet.
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E' un libro, parla degli anni 70, della Traumfabrik, di Cannibale, di Frigidaire ecc ecc.
Il prossimo sarà Ranx Xerox, sul che l'aggia truà in in formato tablet.
Ranxerox ce l'ho, presi l'integrale all'ultima Lucca (con tanto di sketch fatto da Liberatore).
È una cosa disturbatissima, piacerebbe un mondo a Cavalla :sisi:
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È muorto Bevilacqua. La letteratura tira un breve sospiro di sollievo.
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È muorto Bevilacqua. La letteratura tira un breve sospiro di sollievo.
La stessa cosa che ho pensato io! Vafammocca! Quando morirà Umbertone Eco piangerò calde lacrime d'ammirazione.
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Di questo tizio ho letto solo Gli anni struggenti e ne rimasi traumatizzato prima e schifato poi.
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Ogni tanto pure i peggiori ci lasciano: vedi Gialloparma e chillat, Giorgio Bocca.
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http://www.youtube.com/watch?v=merimnazUyI (http://www.youtube.com/watch?v=merimnazUyI)
Addio, insegna agli angeli a pavà è puttan :sad:
E salutami Maurizio, che mi manca assai :(
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Maurizio è stata una perdita gravissima!
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Sul comodino ho dei libri che mi aspettano:
- Lenny Bruce con How to talk dirty and influence people
- Maurizio Milani con In amore la donna vuole tripolare
- Maurizio Milani con Del perché l'economia africana non è mai decollata
- Ennio Flaiano con Diario notturno
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Lo sapete che la compagna di Bevilacqua, è Michela Miti meglio conosciuta come La maestra bbbona nei film di Pierino e la donna semi-nuda in fuga dai fratelli padroni che concupiva Lino Banfi (per truffarlo...) in Vieni avanti cretino :ruoss:
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Lo sapete che la compagna di Bevilacqua, è Michela Miti meglio conosciuta come La maestra bbbona nei film di Pierino e la donna semi-nuda in fuga dai fratelli padroni che concupiva Lino Banfi (per truffarlo...) in Vieni avanti cretino :ruoss:
:sisi:
Vieni avanti cretino - Carmela (http://www.youtube.com/watch?v=OYNvTK3bSA0#)
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Ho appena comprato Ulisse di Joyce e La Metamorfosi di Kafka (dopo aver letto Gente di Dublino e Il Processo quest'estate) se non fosse per questi maledetti esami avrei già cominciato il primo, se ne parla ad ottobre :doh:
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La Metamorfosi di Kafka
Breve, leggibile anche in periodi indaffarati, prezioso :sisi:
Quando lo avrai letto scrivici le tue impressioni :ok:
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Ho una cinquantina di romanzi da vendere. Conoscete qualche negozio che potrebbe acquistarmeli? Ho letto che a Piazza Dante lo fanno, ma non vorrei andare lì a vacanto, con 20-30 chili sul groppone. :tremo:
Ah, eh, sì, la riposta è sì, se vi state chiedendo se ne vale la pena abbuscare un misero euro a libro. :look:
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Ho una cinquantina di romanzi da vendere. Conoscete qualche negozio che potrebbe acquistarmeli? Ho letto che a Piazza Dante lo fanno, ma non vorrei andare lì a vacanto, con 20-30 chili sul groppone. :tremo:
Ah, eh, sì, la riposta è sì, se vi state chiedendo se ne vale la pena abbuscare un misero euro a libro. :look:
Se c'è qualcosa di buono, magari lo compro io :compagni:. Mandami un messaggio privato con tutti i titoli :bacino:
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Ho una cinquantina di romanzi da vendere. Conoscete qualche negozio che potrebbe acquistarmeli? Ho letto che a Piazza Dante lo fanno, ma non vorrei andare lì a vacanto, con 20-30 chili sul groppone. :tremo:
Ah, eh, sì, la riposta è sì, se vi state chiedendo se ne vale la pena abbuscare un misero euro a libro. :look:
Letteratura o robaccia?
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Letteratura o robaccia?
(s)Venduti, Godà, ad un libreria di Napoli. :fuga:
Comunque, erano sia letteratura che robaccia. Visto che diverse cose, lette tempo fa, erano decisamente più ascrivibili alla seconda. Josif può confermare. :rotfl: :maronn:
Alla fine, quel coglione della libreria, solo alcuni non me ne ha presi. Se vuoi, te ne stilo una lista in privato.
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(s)Venduti, Godà, ad un libreria di Napoli. :fuga:
Comunque, erano sia letteratura che robaccia. Visto che diverse cose, lette tempo fa, erano decisamente più ascrivibili alla seconda. Josif può confermare. :rotfl: :maronn:
Alla fine, quel coglione della libreria, solo alcuni non me ne ha presi. Se vuoi, te ne stilo una lista in privato.
Se ne hai voglia, leggerò volentieri la lista :bacino:
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In questo periodo mi sto deliziando con qualche saggio di Stefano Bartezzaghi (enigmista capace di elevate digressioni letterarie) e con i racconti di Jorge Louis Borges, un illusionista della parola :alla:
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In questo periodo mi sto deliziando con qualche saggio di Stefano Bartezzaghi (enigmista capace di elevate digressioni letterarie) e con i racconti di Jorge Louis Borges, un illusionista della parola :alla:
L'Aleph mi fece cacare a spruzzo per giorni. Io vorrei capire perchè di Hesse si mette in risalto soltanto lo spiritualismo di "Siddharta" e "Knulp", quando l'Hesse migliore è quello romantico,jungiano e nietzschiano di "Demian" e "Animo infantile", comunque Herman è veramente un grande :alla:
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Animo infantile è una cosa straordinaria.
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Ragazzi devo avvicinarmi alla lettura, cosa mi consigliate? Ovviamente nulla di incomprensibile, qualcosa adatta alla mia età ma piacevole. :sisi:
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Ragazzi devo avvicinarmi alla lettura, cosa mi consigliate? Ovviamente nulla di incomprensibile, qualcosa adatta alla mia età ma piacevole. :sisi:
Cenerentola
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:look:
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Cenerentola
Jamm bell fa 'o serio, è importante. Mi sono accorto che sono stato l'unico nella mia classe a non essermi letto manco uno sfaccimma di romanzo quest'estate e questo non va bene. :sisi:
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Mi sono accorto che sono stato l'unico nella mia classe a non essermi letto manco uno sfaccimma di romanzo quest'estate e questo non va bene. :sisi:
Attenzione, le femmine potrebbero spaventarsi perché per loro non ha senso leggere un libro quando poi c'è la televisione o almeno questo è quello che mi disse una che mi portavo quando andavo ancora a scuola.
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Attenzione, le femmine potrebbero spaventarsi perché per loro non ha senso leggere un libro quando poi c'è la televisione o almeno questo è quello che mi disse una che mi portavo quando andavo ancora a scuola.
Invece il discorso, almeno in classe mia, è inverso. Acchiappi a guaglione che apparentemente potrebbero sembrare pure ochette da quattro soldi ma che alla domanda:"Cos'hai letto quest'estate?" hanno risposto con autori stranieri di cui non so manco l'esistenza, e non parlo di Twilight e mazzamma varia eh. Ci sta tipo una che ha risposto con tutta la saga di 50 sfumature + 2 libri che lo scorso anno se ne uscita con 2 debiti ed è pure discretamente tosta. :sisi:
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Ci sta tipo una che ha risposto con tutta la saga di 50 sfumature
ah beh
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ah beh
Scarsa qualità? Parlo da ignorante, illuminatemi! :look:
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Scarsa qualità? Parlo da ignorante, illuminatemi! :look:
no no è evidentemente un'intellettuale
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ma che cazzo di avatar hai messo?
:look:
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Ragazzi devo avvicinarmi alla lettura, cosa mi consigliate? Ovviamente nulla di incomprensibile, qualcosa adatta alla mia età ma piacevole. :sisi:
vai con Pennac. Io avevo l'età tua :look:
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ma che cazzo di avatar hai messo?
:look:
The Fox Ylvis
vai con Pennac. Io avevo l'età tua :look:
Diario di scuola?
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The Fox Ylvis
Diario di scuola?
no, solo la saga dei Malaussène (da Il paradiso degli Orchi in poi). Il resto abboffa le coglie
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Invece il discorso, almeno in classe mia, è inverso. Acchiappi a guaglione che apparentemente potrebbero sembrare pure ochette da quattro soldi ma che alla domanda:"Cos'hai letto quest'estate?" hanno risposto con autori stranieri di cui non so manco l'esistenza, e non parlo di Twilight e mazzamma varia eh. Ci sta tipo una che ha risposto con tutta la saga di 50 sfumature + 2 libri che lo scorso anno se ne uscita con 2 debiti ed è pure discretamente tosta. :sisi:
È na zoccola e devi trovare il metodo per fartela, ma devi essere bravo a trovare autori che lei conosce e che siano abbastanza ciucci perché altrimenti ti comincia a rispondere come una vrenzola qualsiasi.
Per il libro non saprei davvero cosa consigliarti, tutto dipende dai tuoi interessi perché potrei consigliarti un autore e poi tu ti romperesti il cazzo al terzo rigo.
Quello che è bello della lettura, e in particolare della mia esperienza, è che sono i libri a cercarti e non viceversa. Pensa ai tuoi interessi, a quanto ti interessa la realtà che ti circonda, quali generi cinematografici o televisivi ti piacciono. Anche la ricerca di un libro sul calcio, ma di quelli fatti bene, potrebbe essere un inizio, giusto per capire se può essere una passione da coltivare.
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ah beh
:rofl:
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no, solo la saga dei Malaussène (da Il paradiso degli Orchi in poi). Il resto abboffa le coglie
La leggero', grazie :sisi:
È na zoccola e devi trovare il metodo per fartela, ma devi essere bravo a trovare autori che lei conosce e che siano abbastanza ciucci perché altrimenti ti comincia a rispondere come una vrenzola qualsiasi.
Per il libro non saprei davvero cosa consigliarti, tutto dipende dai tuoi interessi perché potrei consigliarti un autore e poi tu ti romperesti il cazzo al terzo rigo.
Quello che è bello della lettura, e in particolare della mia esperienza, è che sono i libri a cercarti e non viceversa. Pensa ai tuoi interessi, a quanto ti interessa la realtà che ti circonda, quali generi cinematografici o televisivi ti piacciono. Anche la ricerca di un libro sul calcio, ma di quelli fatti bene, potrebbe essere un inizio, giusto per capire se può essere una passione da coltivare.
Grazie per il consiglio, provero' a dare un'occhiata su internet per capirne un po di piu'. Ti ringrazio.
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Invece il discorso, almeno in classe mia, è inverso. Acchiappi a guaglione che apparentemente potrebbero sembrare pure ochette da quattro soldi ma che alla domanda:"Cos'hai letto quest'estate?" hanno risposto con autori stranieri di cui non so manco l'esistenza, e non parlo di Twilight e mazzamma varia eh. Ci sta tipo una che ha risposto con tutta la saga di 50 sfumature + 2 libri che lo scorso anno se ne uscita con 2 debiti ed è pure discretamente tosta. :sisi:
madonna mia :maronn: :maronn: :maronn:
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Da piccolo lessi molti libri di Stephen King. Horror, presenze, allucinazioni, ma anche un libro bellissimo e di altro genere: Cuori in Atlantide.
Io alla tua età mi presi una bella sbandata per Bukowski. Scrittore maledetto, alcool, conquiste, finto cinismo. Storie di ordinaria follia ma anche Panino al prosciutto, narrazione della sua infanzia suburbana e reietta. Poi: Sullla strada di Kerouac. Beat generation, coast to coast negli u.s.a., lsd...
Tutti libri scorrevoli ma non banali, potrebbero essere un buon inizio verso vette più elevate. Anche Pennac è un buon consiglio, sebbene troppo pulitino e monocorde per i miei gusti.
Al limite, anche un Baricco (Castelli di rabbia?) sarebbe pura arte, rispetto alle Cinquanta sfumature di sfacimma :look: :sisi:
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ieri ho letto le cronache di narnia, librone
:look: :pariamm:
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Io sono alcuni anni che mi sto trezziando Viaggio al termine della notte di Céline.
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Animo infantile è una cosa straordinaria.
Talvolta operiamo, andiamo e veniamo, facciamo questo e quello e tutto è facile, lieve e, direi, senza impegno, quasi che tutto potesse anche essere diverso. E talvolta, in ore diverse, nulla è più facile e senza impegno, e ogni respiro è condizionato da forze possenti, grevi di ogni destino. Le azioni della nostra vita che noi chiamiamo buone e di cui ci è facile raccontare, sono quasi tutte di quella "facile" specie e le dimentichiamo facilmente. Altre, di cui ci costa fatica parlare, non le dimentichiamo più, sono in un certo senso più nostre di altre e le loro ombre ricadono lunghe su tutti i giorni della nostra esistenza.
:alla:
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Un consiglio serio che ti posso dare è quello di boicottare le librerie e le recensioni dei giornali e siti più quotati.
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Talvolta operiamo, andiamo e veniamo, facciamo questo e quello e tutto è facile, lieve e, direi, senza impegno, quasi che tutto potesse anche essere diverso. E talvolta, in ore diverse, nulla è più facile e senza impegno, e ogni respiro è condizionato da forze possenti, grevi di ogni destino. Le azioni della nostra vita che noi chiamiamo buone e di cui ci è facile raccontare, sono quasi tutte di quella "facile" specie e le dimentichiamo facilmente. Altre, di cui ci costa fatica parlare, non le dimentichiamo più, sono in un certo senso più nostre di altre e le loro ombre ricadono lunghe su tutti i giorni della nostra esistenza.
:alla:
:puppa: :alla:
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"Il giovane Holden" è una lettura imprescindibile per un adolescente.
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"Il giovane Holden" è una lettura imprescindibile per un adolescente.
"DORMITE SODO, STRONZI !"
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"Il giovane Holden" è una lettura imprescindibile per un adolescente.
Sta a senter all'Javier Bardem del buvero, buonì......
Tra l'altro è libro scritto benissimo.
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Sta a senter all'Javier Bardem del buvero, buonì......
Tra l'altro è libro scritto benissimo.
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :bacino:
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Leggerò il giovane Holden che mi ha indicato anche la mia professoressa, insieme al resto della mia classe. Grazie!
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ah beh
:rotfl:
Cuori in Atlantide.
bellissimo.
Io ho letto tra ieri e oggi "Uomini e Topi" di Steinbeck. Mi è piaciuto molto :sisi:
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Da piccolo lessi molti libri di Stephen King. Horror, presenze, allucinazioni, ma anche un libro bellissimo e di altro genere: Cuori in Atlantide.
Io alla tua età mi presi una bella sbandata per Bukowski. Scrittore maledetto, alcool, conquiste, finto cinismo. Storie di ordinaria follia ma anche Panino al prosciutto, narrazione della sua infanzia suburbana e reietta. Poi: Sullla strada di Kerouac. Beat generation, coast to coast negli u.s.a., lsd...
Tutti libri scorrevoli ma non banali, potrebbero essere un buon inizio verso vette più elevate. Anche Pennac è un buon consiglio, sebbene troppo pulitino e monocorde per i miei gusti.
Al limite, anche un Baricco (Castelli di rabbia?) sarebbe pura arte, rispetto alle Cinquanta sfumature di sfacimma :look: :sisi:
Bukowski a me fa davvero cacare. Un erotomane da 4 soldi, non un Henry Miller, grandissimo romanziere e chiavettiere, per intenderci. Pennac è lammerda. Baricco è lo Stato dell'Arte della merda italica letteraria. A chi è molto giovane consiglio sempre di partire da Hesse. Io iniziai con Hemingway.
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Bukowski a me fa davvero cacare. Un erotomane da 4 soldi, non un Henry Miller, grandissimo romanziere e chiavettiere, per intenderci. Pennac è lammerda. Baricco è lo Stato dell'Arte della merda italica letteraria. A chi è molto giovane consiglio sempre di partire da Hesse. Io iniziai con Hemingway.
ua alema' so daccord cu te :look:
solo che a me fa cagare pure henry miller :sisi:
A pennac, preferisco pennacchi e consiglio a buonin il romanzo "il fasciocomunista" carinissimo (dal quale e' stato tratto pure il film mio fratello e' figlio unico, meno bello del libro ma bello anche il film)
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ua alema' so daccord cu te :look:
solo che a me fa cagare pure henry miller :sisi:
A pennac, preferisco pennacchi e consiglio a buonin il romanzo "il fasciocomunista" carinissimo (dal quale e' stato tratto pure il film mio fratello e' figlio unico, meno bello del libro ma bello anche il film)
Tropico del Cancro è un capolavoro di scrittura: il saggio che ne fa Orwell è significativo in tal senso. In Italia davvero fatico a leggere qualcosa di valido. Non ci sta niente di leggibile attualmente. Consiglio sempre La Dismissione di Ermanno Rea, che è un grande libro e la Notte della Cometa di Sebastiano Vassalli sulla vita di Dino Campana, pregevolissimo lavoro pure questo.
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Tropico del Cancro è un capolavoro di scrittura. In Italia davvero fatico a leggere qualcosa di significativo. Non ci sta niente di leggibile attualmente. Consiglio sempre La Dismissione di Ermanno Rea, che è un grande libro e la Notte della Cometa di Sebastiano Vassalli sulla vita di Dino Campana, pregevolissimo lavoro pure questo.
:vuommeco:
l'ho ripreso ultimamente convinto che la prima volta fosse stata sono una mia spiacevole impressione, l'ho trovato ancora peggio :sisi:
o ceeeeeeeeeeeeeess
Ermanno rea e' un fascista di merda e non mi leggerei un suo libro manc si me pavass n'euro a pagina.
Ho leggiucchiato un po' di erri deluca e ammaniti che, chi per una ragione chi per un'altra si fanno leggere, ovviamente senza vellita' di sorta giusto pe perdere nu poco e tiemp, oltre al sopraccitato pennacchi che per me e' stata una piacevole scoperta
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:vuommeco:
l'ho ripreso ultimamente convinto che la prima volta fosse stata sono una mia spiacevole impressione, l'ho trovato ancora peggio :sisi:
o ceeeeeeeeeeeeeess
Ermanno rea e' un fascista di merda e non mi leggerei un suo libro manc si me pavass n'euro a pagina.
Ho leggiucchiato un po' di erri deluca e ammaniti che, chi per una ragione chi per un'altra si fanno leggere, ovviamente senza vellita' di sorta giusto pe perdere nu poco e tiemp
Vabbuò e jamm allora Borges e Celine sono da evitare perché di destra? :lookair:
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Vabbuò e jamm allora Borges e Celine sono da evitare perché di destra? :lookair:
Anche si :look:
No a parte gli scherzi ma perche' tu po' vuliss mettere rea e borges ? pur a essere n'omm e merd ce vuole il suo impegno
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Anche si :look:
No a parte gli scherzi ma perche' tu po' vuliss mettere rea e borges ? pur a essere n'omm e merd ce vuole il suo impegno
Ovviamente no. Per me è riuscito meglio lui a descrivere Napoli che De Luca in tutti i suoi libercoli.
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Ovviamente no. Per me è riuscito meglio lui a descrivere Napoli che De Luca in tutti i suoi libercoli.
Vabbe' io ma io ci passo sopra a certe cose, non sono cosi "esigente" quando affronto certe letture ne da deluca ne da rea mi aspetto lavori del livello di una matilde serao anche perche' mi rendo conto che rappresentare la napoletanita' a un napoletano a volte e' piu' un limite che un pregio
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Vabbe' io ma io ci passo sopra a certe cose, non sono cosi "esigente" quando affronto certe letture ne da deluca ne da rea mi aspetto lavori del livello di una matilde serao anche perche' mi rendo conto che rappresentare la napoletanita' a un napoletano a volte e' piu' un limite che un pregio
Comunque stiamo davvero inguaiati in Italia a livello letterario e cinematografico: il nulla proprio, salvo rarissime eccezioni.
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Comunque stiamo davvero inguaiati in Italia a livello letterario e cinematografico: il nulla proprio, salvo rarissime eccezioni.
vabbe abbiamo avuto l'abbondanza fine 800 inizio 900, che vuoi pretendere
ah alema', a nu fatt jamm a ferni' a nato, ho trovato per casa due libri di veltroni :look: ho letto il primo ed e' era checazzissimo :look: ma veramente fatto bene (mi pare ne stiano per fare un film), non mi ricordo come si chiama ora lo cerco e te lo dico, poi ho letto il secondo con entusiasmo e ovviamente un cesso totale
EDIT:
La scoperta dell'alba -> quello bello
Noi -> o' cess apparicchiat
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vabbe abbiamo avuto l'abbondanza fine 800 inizio 900, che vuoi pretendere
ah alema', a nu fatt jamm a ferni' a nato, ho trovato per casa due libri di veltroni :look: ho letto il primo ed e' era checazzissimo :look: ma veramente fatto bene (mi pare ne stiano per fare un film), non mi ricordo come si chiama ora lo cerco e te lo dico, poi ho letto il secondo con entusiasmo e ovviamente un cesso totale
EDIT:
La scoperta dell'alba -> quello bello
Noi -> o' cess apparicchiat
E tieni conto che con i proventi dei libri in questione doveva andare in missione in Africa e poi invece si scoprì che servirono per comprare l'attico a New York per la figlia. Pure tu hai contribuito. :look:
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Libri non importanti, ma che vale la pena leggere (a meno che non siate amanti dello stile e della bella scrittura a tutti i costi) sono:
- Amleto De Silva: Statti attento da me
- Gianfranco Marziano: Tristi tropicals, Maniak, Ingresso libero, Quest'estate forse non vado al mare, Inferno
Libri che costano poco, li potete trovare a pochi euri come ebook e che non saranno dei capolavori, ma vale la pena leggerli.
P. S. Fate attenzione che in Italia ci sono ghostwriter con la pala
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E tieni conto che con i proventi dei libri in questione doveva andare in missione in Africa e poi invece si scoprì che servirono per comprare l'attico a New York per la figlia. Pure tu hai contribuito. :look:
:pazzo: :pazzo: ma qua contribuito ?
Erano copie (tralaltro autografate :asd:) che sono arrivate in ufficio da mia moglie, si era pe me stev buon a roma a figlia e walter
A bucchina ra ma mm comunque
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E sdoganiamo nu poco e Fantascienza letteraria per cortesia: leggetevi Dick e Ballard!!!
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Dick
hai scritto un libro ?
ba dum tsss.
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Vabbuò, ma ora Veltroni vende così tante copie da potersi alzare i soldi? In Italia i grandi editori a stento coprono le spese per pubblicizzarli figuriamoci a fare soldi.
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E sdoganiamo nu poco e Fantascienza letteraria per cortesia: leggetevi Dick e Ballard!!!
ma anche il ciclo di Dune di Herbert, il ciclo di Ender di Orson Scott Card e qualsiasi cosa del primo Matheson :sisi:
Io suggerisco sempre di leggere King, Dan Simmons e Matheson. Autori che scrivono fiction, ma con temi e spunti di riflessione sempre interessanti, oltre che citazioni importanti che suscitano curiosità (i canti di Hyperion di Simmons riprendono la figura di John Keats e il senso delle sue opere, ad esempio).
buonin, se vuoi "iniziare" a leggere la cosa migliore che puoi fare è andare alla feltrinelli (o equivalenti), guardare i libri, leggere la quarta di copertina di quelli che ti ispirano di più (per il titolo, per il nome dell'autore, per il genere) e decidere se comprarli o meno. I suggerimenti sono sempre relativi, perché non a tutti piacciono le stesse cose e perché l'intellettuale lo puoi fare pure leggendo Dan Brown e non il polacco dal nome impronunciabile che tanto è tornato di moda.
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Buonì io che sono più capra di te :look: ti consiglio i Miserabili.Non dico che mi ha cambiato la vita,ma stamm là :asd:
Proprio oggi ho ordinato "la Sanfelice" di Dumas.Scusa forgió :look:
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Buonì io che sono più capra di te :look: ti consiglio i Miserabili.Non dico che mi ha cambiato la vita,ma stamm là :asd:
Proprio oggi ho ordinato "la Sanfelice" di Dumas.Scusa forgió :look:
Jean Valjean :pianto: :sad:
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A questo punto pure il Conte di Montecristo è istruttivo, a quell'età.
O la trilogia di Calvino: il barone rampante, il visconte dimezzato il Cavaliere inesistente...o ancora Marcovaldo...il processo di Kafka...America...il signore delle mosche...la fattoria degli animali e 1984 di Orwell...le affinità elettive...e voglia e quanta roba ci sta.
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Marcovaldo era il mio libro di testo di narrativa in prima media, buonì stai già in ritardo :look:
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Buonì io che sono più capra di te :look: ti consiglio i Miserabili.Non dico che mi ha cambiato la vita,ma stamm là :asd:
Proprio oggi ho ordinato "la Sanfelice" di Dumas.Scusa forgió :look:
E ti credo, io non vedo l'ora di rileggermelo
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L'importante è che non facciate mai l'errore di leggere un libro di Fogazzaro :vuommeco:
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ma anche il ciclo di Dune di Herbert, il ciclo di Ender di Orson Scott Card e qualsiasi cosa del primo Matheson :sisi:
Io suggerisco sempre di leggere King, Dan Simmons e Matheson. Autori che scrivono fiction, ma con temi e spunti di riflessione sempre interessanti, oltre che citazioni importanti che suscitano curiosità (i canti di Hyperion di Simmons riprendono la figura di John Keats e il senso delle sue opere, ad esempio).
buonin, se vuoi "iniziare" a leggere la cosa migliore che puoi fare è andare alla feltrinelli (o equivalenti), guardare i libri, leggere la quarta di copertina di quelli che ti ispirano di più (per il titolo, per il nome dell'autore, per il genere) e decidere se comprarli o meno. I suggerimenti sono sempre relativi, perché non a tutti piacciono le stesse cose e perché l'intellettuale lo puoi fare pure leggendo Dan Brown e non il polacco dal nome impronunciabile che tanto è tornato di moda.
A questo punto pure il Conte di Montecristo è istruttivo, a quell'età.
O la trilogia di Calvino: il barone rampante, il visconte dimezzato il Cavaliere inesistente...o ancora Marcovaldo...il processo di Kafka...America...il signore delle mosche...la fattoria degli animali e 1984 di Orwell...le affinità elettive...e voglia e quanta roba ci sta.
Buonì io che sono più capra di te :look: ti consiglio i Miserabili.Non dico che mi ha cambiato la vita,ma stamm là :asd:
Proprio oggi ho ordinato "la Sanfelice" di Dumas.Scusa forgió :look:
Segno.. :sisi: Grazie a tutti!
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L'importante è che non facciate mai l'errore di leggere un libro di Fogazzaro :vuommeco:
gia' fatto ... o cessssssssssssssss
buoni' mi e' venuto in mente il primo romanzo che potresti leggere e' senza dubbio Ivanhoe di w. scott se dopo questo non ti viene la voglia di mangiarti i libri liev man
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gia' fatto ... o cessssssssssssssss
buoni' mi e' venuto in mente il primo romanzo che potresti leggere e' senza dubbio Ivanhoe di w. scott se dopo questo non ti viene la voglia di mangiarti i libri liev man
Approvo la scelta.
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gia' fatto ... o cessssssssssssssss
buoni' mi e' venuto in mente il primo romanzo che potresti leggere e' senza dubbio Ivanhoe di w. scott se dopo questo non ti viene la voglia di mangiarti i libri liev man
Divertentissimo :sisi:
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ah beh
ecco, qui sono morto.
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Raymond Queneau - Esercizi di stile
Tradotto, o meglio, riscritto, da Umberto Eco.
Un breve testo, novantanove variazioni.
Un bel viaggio nell'arte della parola: giocosi esercizi di stile, narrazione dello stesso episodio secondo le regole di generi letterari diversi, cambi di prospettiva, figure retoriche...
Un lieve affresco delle possibilità del linguaggio.
C'è il testo originale a fronte: chi si districa col francese può trarre dal libro un doppio godimento estetico :sisi:
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Un altro libro di merda, che ho avuto il dispiacere di leggere, è Camera con vista.
Roba che dovrebbe stare nella sezione Harmony o giù di lì.
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Un altro libro di merda, che ho avuto il dispiacere di leggere, è Camera con vista.
Roba che dovrebbe stare nella sezione Harmony o giù di lì.
Il peggiore che ho letto , a parte Oceano Mare di Baricco, è "Jane Eyre" di Charlotte Bronte, di cui non sono riuscito a terminare la lettura tanto era palloso e mellifluo :maronn:
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io sto leggendo l' "l.a. quartet" di ellroy,ho appena finito il grande nulla e sto attaccando con l.a. confidential
:sbav:
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io sto leggendo l' "l.a. quartet" di ellroy,ho appena finito il grande nulla e sto attaccando con l.a. confidential
:sbav:
Bravo. Ellory merita.
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Francis Scott Fitzgerald - Il Grande Gatsby
Uno dei romanzi più mirabili che io abbia letto.
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no no è evidentemente un'intellettuale
:rotfl: :rotfl: :rotfl:
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oggi vado alla feltrinelli, dopo una difficile selezione :look: ho deciso che comprerò invisible monsters e fight club di Chuck Palahniuk e credo panino al prosciutto di bukowski :sisi: consigli?
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oggi vado alla feltrinelli, dopo una difficile selezione :look: ho deciso che comprerò invisible monsters e fight club di Chuck Palahniuk e credo panino al prosciutto di bukowski :sisi: consigli?
opinioni di un clown io lo consiglio SEMPRE
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opinioni di un clown io lo consiglio SEMPRE
dopotutto sei un pagliaccio!
:look:
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opinioni di un clown io lo consiglio SEMPRE
purtroppo ho letto solo ora, ho letto un po' la trama cos' e mi ha incuriosito, mi sa che sarà il prossimo libro che leggerò dopo panino al prosciutto e fight club che ho comprato l'altro gg :sisi:
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Incuriosito dalle recensioni su amazon e qlibri, ho appena finito di leggere "Cercando Alaska". Mi avrebbe fatto piacere leggerlo 15 anni fa. Però non è proprio merda come tutto ciò che di adolescenziale viene prodotto in italia.
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Incuriosito dalle recensioni su amazon e qlibri, ho appena finito di leggere "Cercando Alaska". Mi avrebbe fatto piacere leggerlo 15 anni fa. Però non è proprio merda come tutto ciò che di adolescenziale viene prodotto in italia.
di italiano non vale la pena di leggere nulla: è tempo perso.
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di italiano non vale la pena di leggere nulla: è tempo perso.
Invece, consiglio C.u.b.a.m.s.c. di Marco Cubeddu. Sopratutto a chi è nato negli anni '80.
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purtroppo ho letto solo ora, ho letto un po' la trama cos' e mi ha incuriosito, mi sa che sarà il prossimo libro che leggerò dopo panino al prosciutto e fight club che ho comprato l'altro gg :sisi:
Oddio, col tuo nick suggerirti titoli del tuo omonimo sembra quasi una bestemmia.... :asd:
Post office per me è il suo capolavoro.
Ultimamente ho letto "Il più grande uomo scimmia del Pleistocene" di Lewis Roy che è un piccolo capolavoro.
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Cuccurù, vafanculo tu,Pennac e Malaussene!
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Spoiler
(https://fbcdn-sphotos-f-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/1394053_718402688188886_581949900_n.jpg)
anche io leggo :D
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Francis Scott Fitzgerald :alla: :alla: :alla: :alla: :alla:
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Cuccurù, vafanculo tu,Pennac e Malaussene!
ma sei un vecchio di merda, dovevi leggerlo dieci anni fa! :look:
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Ultimamente ho letto "Il più grande uomo scimmia del Pleistocene" di Lewis Roy che è un piccolo capolavoro.
ce l'ho sull'ereader da una vita, mo' che lo hai detto quasi quasi lo comincio
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"Il lupo della steppa" di Hesse mi sta angosciando parecchio, comunque ve lo consiglio, sebbene siate degli esseri indegni.
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"Il lupo della steppa" di Hesse mi sta angosciando parecchio, comunque ve lo consiglio, sebbene siate degli esseri indegni.
Bravissimo!
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https://www.youtube.com/watch?v=PQuT-Xfyk3o#t=391 (https://www.youtube.com/watch?v=PQuT-Xfyk3o#t=391)
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Mio Dio che schifo di libro "Il giovane Holden". :vuommeco:
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Mio Dio che schifo di libro "Il giovane Holden". :vuommeco:
ma va cac :asd:
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ma va cac :asd:
E' un libro piatto, esageratamente piatto
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ma va cac :asd:
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Mio Dio che schifo di libro "Il giovane Holden". :vuommeco:
Buonì, ma vatt a fa nu par è piscmman....
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Vi consiglio ardentemente la lettura di " Bel Ami", che è un libro molto bello e dalla grande scorrevolezza, quindi adatto anche ai più giovani.
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Vi consiglio ardentemente la lettura di " Bel Ami", che è un libro molto bello e dalla grande scorrevolezza, quindi adatto anche ai più giovani.
Ne pensi una copia formato economico alla stazione di Campi Flegrei. Ce l'ho in lista d'attesa insieme ad altri libri che sto leggendo.
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Ultimamente ho letto "Il più grande uomo scimmia del Pleistocene" di Lewis Roy che è un piccolo capolavoro.
E' la biografia di Gargano?
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(http://www.librimondadori.it/var/ezflow_site/storage/images/sili/opere/adulti/barbarico/9788804632252/2129971-2-ita-IT/9788804632252-barbarico_copertina_piatta_fo.jpg)
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"Il disprezzo" di Moravia è un libro splendido, che ha il merito di esplorare gli abissi dell'animo umano con forza e ,allo stesso tempo, gentilezza, fornendo una spiegazione al rapporto di causa ed effetto che intercorre tra pensiero ed azione, dimostrando che ciò che sembra follia sia in realtà una diversa forma di normalità.
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(http://www.inmondadori.it/img/Tenera-e-la-notte-Francis-Scott-Fitzgerald/ea978887521441/BL/BL/01/NZO/?tit=Tenera+%C3%A8+la+notte&aut=Francis+Scott+Fitzgerald)
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io ultimamente ho letto survivor di palahniuk, non è ai livelli di fight club ma è comunque un gran libro, palahniuk è un grandissimo scrittore imho, è incisivo, colpisce, e nelle scene clou riesce letteralmente a farti salire il cuore in gola, questi due libri (survivor e fight club) non posso che consigliarli a chiunque :sisi:
adesso sto leggendo il capitano è fuori a pranzo di Bukowski, libro/diario dei suoi ultimi anni di vita, alla fine è un libro che può interessare solo a chi interessa particolarmente Bukowski e la sua vita, perché non toglie e non mette nulla :sisi:
la mia prossima lettura poi sarà il processo di Kafka e appena finirò questo andrò a fare un altro caricone alla feltrinelli :look: :asd: avete qualche libro che mi consigliate in particolare?
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io ultimamente ho letto survivor di palahniuk, non è ai livelli di fight club ma è comunque un gran libro, palahniuk è un grandissimo scrittore imho, è incisivo, colpisce, e nelle scene clou riesce letteralmente a farti salire il cuore in gola, questi due libri (survivor e fight club) non posso che consigliarli a chiunque :sisi:
adesso sto leggendo il capitano è fuori a pranzo di Bukowski, libro/diario dei suoi ultimi anni di vita, alla fine è un libro che può interessare solo a chi interessa particolarmente Bukowski e la sua vita, perché non toglie e non mette nulla :sisi:
la mia prossima lettura poi sarà il processo di Kafka e appena finirò questo andrò a fare un altro caricone alla feltrinelli :look: :asd: avete qualche libro che mi consigliate in particolare?
Non male, specialmente Kafka :sisi: Hai letto Panino al prosciutto di Bukowski?
Ti consiglio Fitzgerald (Il grande Gatsby, magari) e Mann (Tonio Kroger?), un americano e un mitteleuropeo, così segui la scia delle tue letture attuali :sisi:
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Ormai Bukowski è troppo mainstream :look: vedo in giro gente che condivide i suoi pensieri come se fossero quelli di Fabio volo... Cioè rendiamoci conto
Leggiti il processo di Socrate di platone.. L'ho trovato davvero significativo
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Ormai Bukowski è troppo mainstream :look: vedo in giro gente che condivide i suoi pensieri come se fossero quelli di Fabio volo... Cioè rendiamoci conto
Leggiti il processo di Socrate di platone.. L'ho trovato davvero significativo
:look:
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:look:
Cosa ti perplime ? Dì pure.
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Cosa ti perplime ? Dì pure.
dev'essere un fan di fabio volo.
non che ci sia qualcosa di male in questo.
Spoiler
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Non male, specialmente Kafka :sisi: Hai letto Panino al prosciutto di Bukowski?
Ti consiglio Fitzgerald (Il grande Gatsby, magari) e Mann (Tonio Kroger?), un americano e un mitteleuropeo, così segui la scia delle tue letture attuali :sisi:
:sisi: :sisi:
Fitzgerald mi "intriga" credo che il grande Gatsby lo leggerò sicuramente :sisi: :ok:
Mann non lo so, di suo conosco solo i Buddenbrook, e mi sembra un mattone incredibile (ho letto solo qualche parte minuscola sul libro di italiano e di storia però, quindi è solo una mia convinzione fondata assolutamente sul nulla :look: :look: ) di cosa parla Tonio Kroger?
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Ormai Bukowski è troppo mainstream :look: vedo in giro gente che condivide i suoi pensieri come se fossero quelli di Fabio volo... Cioè rendiamoci conto
Leggiti il processo di Socrate di platone.. L'ho trovato davvero significativo
purtroppo è vero :maronn: quando vedo ragazzine ignoranti, che in mano hanno avuto sempre e solo peni e mai libri, condividere sue frasi infrevo assai :look:
Platone non l'ho mai sopportato :doh: piuttosto ero interessato a leggere qualcosa di Schopenhauer, Kierkegaard o Nietzsche :sisi:
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purtroppo è vero :maronn: quando vedo ragazzine ignoranti, che in mano hanno avuto sempre e solo peni e mai libri, condividere sue frasi infrevo assai :look:
Platone non l'ho mai sopportato :doh: piuttosto ero interessato a leggere qualcosa di Schopenhauer, Kierkegaard o Nietzsche :sisi:
Leggiti platone e vai al là dei pregiudizi
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Acciriteve vuje e chilu mbriacone e sfaccimma :look:
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Scusate, qualcuno di voi sta leggendo / ha letto l'Anticristo di Nietzsche ? Io l'ho iniziato e lo leggo in sordina, un po alla volta perchè porta a lunghe riflessioni. Ma soprattutto per leggerlo è necessaria una certa dose di nozioni pregresse su storia e filosofia religiosa per evitare una lettura banale. Alcune cose le percepisco, per cultura personale. Altre mi rendo conto che mi sfuggono e quando me ne accorgo vado a coprire le lacune con Internet. Ma sicuramente molte cose mi sfuggono senza accorgermene, quindi sarebbe stato interessante un certo confronto. fatemi sapere nel caso :ok:
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:sisi: :sisi:
Fitzgerald mi "intriga" credo che il grande Gatsby lo leggerò sicuramente :sisi: :ok:
Mann non lo so, di suo conosco solo i Buddenbrook, e mi sembra un mattone incredibile (ho letto solo qualche parte minuscola sul libro di italiano e di storia però, quindi è solo una mia convinzione fondata assolutamente sul nulla :look: :look: ) di cosa parla Tonio Kroger?
Tonio Kroger parla della maledizione della scrittura nell'ottica di un romanzo di formazione (atipico).
Scusate, qualcuno di voi sta leggendo / ha letto l'Anticristo di Nietzsche ?
Terminalo, mi piacerebbe parlarne.
Nietzsche è il non plus ultra della filosofia, di recente ho letto questo geniale saggio:
(http://www.adelphi.it/spool/ff7eae50198c1e825ecc4438b00362c1_w_h_mw650_mh.jpg)
:sbav: :sbav: :sbav:
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Leggiti platone e vai al là dei pregiudizi
:sisi: mi sono da poco deliziato col Teeteto.
Platone è l'infanzia della filosofia, l'età dell'oro :sad: :alla:
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(http://i.ebayimg.com/t/Prevost-Abate-STORIA-DEL-CAVALIERE-DES-GRIEUX-E-DI-MANON-LESCAUT-/00/s/NDAwWDI0NA==/z/HNYAAMXQmUpR69Id/$(KGrHqZ,!rQFHZ+9FDBrBR69IcwUKQ~~60_35.JPG)
Molto istruttivo per maschietti di qualsiasi età :look: :sisi:
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(non parlo dell'opera teatrale, ma del romanzo, conosciuto anche come Storia del cavaliere Des Grieux e di Manon Lescaut)
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Mi ero cacato il cazzo di darvi suggerimenti, visto che siete quasi tutti dei subumani del cazzo :look: , tuttavia v'invito a leggere qualcosa di Sandor Marai, che a mio avviso è un autore colpevolmente sottovalutato, sebbene non abbia nulla da invidiare ad un Hesse o un Saramago. Ah, quasi dimenticavo, Turgenev è un genio al pari di Tolstoj e Dostoevskij e Rudin è un libro fantastico. Saluti.
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Una lettura più da sotto all'ombrellone ma avvincente e ben scritta sono i gialli di Fred Vargas (pseudonimo dietro cui si cela un'autrice), a cominciare dal"L'uomo dei cerchi azzurri".
Se invece avete voglia di azzeccare le punte e cambiare definitivamente il vostro punto di vista fenomenologico (ma anche spararvi la posa da intellettuale :asd:), le "Ricerche filosofiche" di Wittgenstein saranno pane per i vostri denti.
:look:
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Turgenev è un genio al pari di Tolstoj e Dostoevskij e Rudin è un libro fantastico. Saluti.
Che è, trova l'intruso? :look:
Leone :alla: , Turghy :alla: .
Dusty :sospetto:
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Il teatro degli orrori - Majakovskij (http://www.youtube.com/watch?v=b6a6It3k540#)
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Che è, trova l'intruso? :look:
Leone :alla: , Turghy :alla: .
Dusty :sospetto:
Sei troppo criptico per i miei gusti .
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Sei troppo criptico per i miei gusti .
Mi piace molto Il sosia, così come apprezzo altre opere pre-mistiche:Il giocatore, Le notti bianche... Ma poi iniziò a credere di essere gesù cristo.
In tutti i modi, non credo possa reggere il paragone con Anna Karenina, Le anime morte, Onegin...
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Mi piace molto Il sosia, così come apprezzo altre opere pre-mistiche:Il giocatore, Le notti bianche... Ma poi iniziò a credere di essere gesù cristo.
In tutti i modi, non credo possa reggere il paragone con Anna Karenina, Le anime morte, Onegin...
Non hai tutti i torti, visto che ad un certo punto credeva d'essere il depositario della verità assoluta, tuttavia stai sminuendo opere dal valore immenso e che valuto superiori a quelle da te citate. Molto probabilmente ciò che imputi a Fedor è la quasi totale mancanza di spiritualità e quel suo essere sempre e comunque legato ad una dimensione terrena, però dovresti convenire con me che questo possibile suo punto debole sia anche ciò che lo rende speciale. Personalmente Tolstoj e Gogol non sono riusciti ad emozionarmi quanto Dostoevskij e, se facessi un rendiconto delle opere di Tolstoj, del quale ho letto tutti i romanzi, non ho alcun dubbio nell'affermare che sia decisamente inferiore a Fedor, dato che ad un certo punto, precisamente da "Resurrezione" in poi, diviene quasi insopportabile, tra l'altro trovo lo stesso "Anna Karenina" un libro abbastanza sopravvalutato, mentre "Gierra e Pace" soprattutto"Sonata a Kreutziger" meritano ben altra considerazione. Su Puskin non mi pronuncio nemmeno e ti dico solo che non avremmo dovuto leggere l'Eugenio Onegin senza conoscere perfettamente il russo, essendo la traduzione d'un testo simile un vero e proprio delitto.
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Mi piace molto Il sosia, così come apprezzo altre opere pre-mistiche:Il giocatore, Le notti bianche... Ma poi iniziò a credere di essere gesù cristo.
In tutti i modi, non credo possa reggere il paragone con Anna Karenina, Le anime morte, Onegin...
Stai bestemmiando
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Mi credete che, causa università di merda, è un anno che non leggo un libro ?
Leggere dopo aver studiato tutto il giorno lo trovo impossibile, solo a vedere un libro me ven a vummeca e non gli darei l'attenzione che merita.
Ho tre libri di Faulkner totalmente appesi. Sto fatto mi intristisce assai.
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Mi credete che, causa università di merda, è un anno che non leggo un libro ?
Leggere dopo aver studiato tutto il giorno lo trovo impossibile, solo a vedere un libro me ven a vummeca e non gli darei l'attenzione che merita.
Ho tre libri di Faulkner totalmente appesi. Sto fatto mi intristisce assai.
Che sfaccimma te ne fotte, tanto i tuoi libri universitari sono comunque umanistici :look:
:D
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Che sfaccimma te ne fotte, tanto i tuoi libri universitari sono comunque umanistici :look:
:D
Maro che squallore sta crociata trollata :look:
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Mi credete che, causa università di merda, è un anno che non leggo un libro ?
Leggere dopo aver studiato tutto il giorno lo trovo impossibile, solo a vedere un libro me ven a vummeca e non gli darei l'attenzione che merita.
Ho tre libri di Faulkner totalmente appesi. Sto fatto mi intristisce assai.
Stai tranquillo che dopo avrai ancora meno tempo libero per leggere.... :asd:
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Ormai la lettura sono costretto a limitarla nei week end, quando faccio la fila e ad agosto dove viaggio con la media di tre libri a settimana. Per fortuna che esistono gli ebook, altrimenti starei più inguaiato di quanto già lo sono.
Comunque, bel topic. Prenderò in considerazione i consigli di Josif e Godanico. Tanta tanta roba.
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Mi credete che, causa università di merda, è un anno che non leggo un libro ?
Leggere dopo aver studiato tutto il giorno lo trovo impossibile, solo a vedere un libro me ven a vummeca e non gli darei l'attenzione che merita.
Ho tre libri di Faulkner totalmente appesi. Sto fatto mi intristisce assai.
La lettura, fattelo dire da un lettore assiduo e più vecchio di te, è una cosa che quando si entra nel mondo del post studio va curata con disciplina. :sisi: :sisi:
Bisogna darsi degli spazi e degli orari in cui si legge, cascasse il mondo, sennò si finisce per non leggere più che è una cosa tristissima (non a livello ontico, ma personale ed umano).
p.s. copmunque gli anni dell'università sono quelli in cui è più difficile leggere in assoluto, quando si inizia a lavorare è ben più facile, e te lo dice uno che ha fatto lettere che dovrebbe essere l'università che consente di leggere dippiù.
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La lettura, fattelo dire da un lettore assiduo e più vecchio di te, è una cosa che quando si entra nel mondo del post studio va curata con disciplina. :sisi: :sisi:
Bisogna darsi degli spazi e degli orari in cui si legge, cascasse il mondo, sennò si finisce per non leggere più che è una cosa tristissima (non a livello ontico, ma personale ed umano).
p.s. copmunque gli anni dell'università sono quelli in cui è più difficile leggere in assoluto, quando si inizia a lavorare è ben più facile, e te lo dice uno che ha fatto lettere che dovrebbe essere l'università che consente di leggere dippiù.
Speriamo. :maronn:
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Io ormai è da un vita che leggo ogni sera 6 7 pagine e crollo per poi rifarmi durante le vacanze quando, in quella decina-quindicina di giorni, mi divoro una decina di libri....
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Ho letto un paio di bestemmie su Dostoevskij, quindi passo solo per dire che Delitto e Castigo è un libro clamoroso, che basterebbe da solo a garantire all'autore :alla: sperticati, altro che 'sti sapuritismi.
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Ho letto un paio di bestemmie su Dostoevskij, quindi passo solo per dire che Delitto e Castigo è un libro clamoroso, che basterebbe da solo a garantire all'autore :alla: sperticati, altro che 'sti sapuritismi.
E perche' i fratelli karamazov ?
Non c'e' limite al sapuritismo su partenopeo.net
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Ma godanico si deve solo vergognare.
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Ma leggetevi un po' di sana Fantascienza d'autore Santo Iddio che a differenza di generi minori quali gialli e polizieschi ha prodotto capolavori bellissimi.
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Ma leggetevi un po' di sana Fantascienza d'autore Santo Iddio che a differenza di generi minori quali gialli e polizieschi ha prodotto capolavori bellissimi.
Isaac Asimov :sbav:
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Delitto e pasticcio è un giallo di serie b che arriva al patetismo ben prima della metà... Davvero una fama immotivata.
Se poi Dusty deve piacermi per forza, ditemelo.
Non faccio il saporito, anzi, i grandi classici russi li adoro quasi tutti, da Puskin a Gogol', da Tolstoj a Lermontov, da Turgenev a Goncarov :sbav: :sbav: :sbav:
Mi risulta difficile che un amante della letteratura preferisca dostoevskij a gogol', a livello di tessitura, di ampiezza, di capacità metaforica...
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Isaac Asimov :sbav:
Verne, Clarke, Bradbury, P. Dick, Ballard, ecco leggetevi qualcosa di Ballard che è stato un grande scrittore. Non esiste solo la letteratura russa di fine 800.
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Ne approfitto per consigliarvi un'opera di una bellezza e di un ingegno imbarazzanti di un autore purtroppo citato di rado (ne abbiamo già parlato ma è passato molto tempo):
(https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSZqRjGWD0RriBY5yQdei8ZzWdt3CHNMFK0blbOEwD33i93Fe2JPw)
Credo che quest'opera sia la sintesi del meglio dell'ottocento e l'inizio della letteratura novecentesca degna di questo nome.
Uno :sbav: continuo.
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Delitto e pasticcio è un giallo di serie b che arriva al patetismo ben prima della metà... Davvero una fama immotivata.
Se poi Dusty deve piacermi per forza, ditemelo.
Non faccio il saporito, anzi, i grandi classici russi li adoro quasi tutti, da Puskin a Gogol', da Tolstoj a Lermontov, da Turgenev a Goncarov :sbav: :sbav: :sbav:
Mi risulta difficile che un amante della letteratura preferisca dostoevskij a gogol', a livello di tessitura, di ampiezza, di capacità metaforica...
Ai confini della realtà (http://www.youtube.com/watch?v=v-r6LrQVhyA#)
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Ne approfitto per consigliarvi un'opera di una bellezza e di un ingegno imbarazzanti di un autore purtroppo citato di rado (ne abbiamo già parlato ma è passato molto tempo):
(https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSZqRjGWD0RriBY5yQdei8ZzWdt3CHNMFK0blbOEwD33i93Fe2JPw)
Credo che quest'opera sia la sintesi del meglio dell'ottocento e l'inizio della letteratura novecentesca degna di questo nome.
Uno :sbav: continuo.
goda' sinceramente,visti i tuoi gusti e la tua disinvoltura di giudizio, da te non mi farei consigliare nemmeno la marca di un lassativo
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Tra l'altro è il libro per il quale ho faticato di più per averne una copia, ma cercando adesso l'immagine ho scoperto che Adelphi lo sta per ripubblicare :love2:
Chissà se la traduzione reggerà il confronto con quella di Ripellino ( :alla:)
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goda' sinceramente,visti i tuoi gusti e la tua disinvoltura di giudizio, da te non mi farei consigliare nemmeno la marca di un lassativo
Mi complimento per il post costruttivo :smile:
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Mi complimento per il post costruttivo :smile:
Per costruttivo cosa intendi ? tipo prendere lo scrittore universamente riconosciuto come uno dei romanzieri e pensatori piu' importanti dei tempi moderni e uscirsene con frasi tipo delitto e pasticcio ?
Queste cose le lascio a te fenomeno, io non ho certo le tue pretese stilistiche o il tuo livello culturale :asd:
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Mi complimento per il post costruttivo :smile:
Ma è stato anche fin troppo gentile ed educato dopo aver letto una corbelleria del genere.
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Ma è stato anche fin troppo gentile ed educato dopo aver letto una corbelleria del genere.
Per costruttivo cosa intendi ? tipo prendere lo scrittore universamente riconosciuto come uno dei romanzieri e pensatori piu' importanti dei tempi moderni e uscirsene con frasi tipo delitto e pasticcio ?
Queste cose le lascio a te fenomeno, io non ho certo le tue pretese stilistiche o il tuo livello culturale :asd:
Vabbè, allora omologhiamoci e chiudiamo il forum, per dio.
E allora non critichiamo nulla che piaccia ai più e apprezziamo tutto ciò che compare nelle antologie o ai vertici delle classifiche :sisi:
Io ho letto una decina di opere di dostoevskij e sono liberissimo di apprezzarne solo le opere giovanli. I vostri commenti sono...boh, mi fermo :asd:
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Vabbè, allora omologhiamoci e chiudiamo il forum, per dio.
E allora non critichiamo nulla che piaccia ai più e apprezziamo tutto ciò che compare nelle antologie o ai vertici delle classifiche :sisi:
Io ho letto una decina di opere di dostoevskij e sono liberissimo di apprezzarne solo le opere giovanli. I vostri commenti sono...boh, mi fermo :asd:
I miei commenti sono gentili e improntati al confronto. Ritieniti fortunato.
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Vabbè, allora omologhiamoci e chiudiamo il forum, per dio.
E allora non critichiamo nulla che piaccia ai più e apprezziamo tutto ciò che compare nelle antologie o ai vertici delle classifiche :sisi:
Io ho letto una decina di opere di dostoevskij e sono liberissimo di apprezzarne solo le opere giovanli. I vostri commenti sono...boh, mi fermo :asd:
Volevi i tuoi 5 minuti di attenzione, li hai avuti adesso derubrichiamo e passamm annanz ?
O vuoi continuare con la falsariga della omologazione ? anche la fica compare ai vertici delle classifiche dei desideri, prova a non omologarti e fatti piacere il cazzo ... quella si che sarebbe una mossa davvero cool :asd:
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Fai bene a dire il cazzo che ti pare.
È un problema di forma. Perché Delitto e Castigo è universalmente considerato un capolavoro.
Insomma Goda', secondo me ti manca un attimo l'umiltà e sono serio :look:.
Un grande PER ME ogni tanto andrebbe menato nel discorso, invece sti giudizi che castrano senza sensibilità alcuna e con una boria che manco lo stesso Dosto (lo scrittore :look:) avrebbe usato possono anche urtare il cazzo insomma...
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I miei commenti sono gentili e improntati al confronto. Ritieniti fortunato.
Definire corbellerie le opinioni altrui apre il confronto? Mi ricordi infinitamente il Careca del vecchio forum, venni sospeso dopo uno scambio di battute simile (ma con un finale diverso).
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Fai bene a dire il cazzo che ti pare.
È un problema di forma. Perché Delitto e Castigo è universalmente considerato un capolavoro.
Insomma Goda', secondo me ti manca un attimo l'umiltà e sono serio :look:.
Un grande PER ME ogni tanto andrebbe menato nel discorso, invece sti giudizi che castrano senza sensibilità alcuna e con una boria che manco lo stesso Dosto (lo scrittore :look:) avrebbe usato possono anche urtare il cazzo insomma...
Qua sopra dissacrate e irridete tutto e tutti, ma il presuntuoso sono io che dico di venerare tutti i classici russi meno dostoevskij? :asd:
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Qua sopra dissacrate e irridete tutto e tutti, ma il presuntuoso sono io che dico di venerare tutti i classici russi meno dostoevskij? :asd:
Si, perche' lo fai per fare il bucchinaro e si tropp sgamat
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Volevi i tuoi 5 minuti di attenzione, li hai avuti adesso derubrichiamo e passamm annanz ?
O vuoi continuare con la falsariga della omologazione ? anche la fica compare ai vertici delle classifiche dei desideri, prova a non omologarti e fatti piacere il cazzo ... quella si che sarebbe una mossa davvero cool :asd:
Bravo :bacino:
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Definire corbellerie le opinioni altrui apre il confronto? Mi ricordi infinitamente il Careca del vecchio forum, venni sospeso dopo uno scambio di battute simile (ma con un finale diverso).
Corbelleria è una gentilezza. È un termine desueto, retaggio di un'altra epoca, oserei dire ottocentesco.
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Qua sopra dissacrate e irridete tutto e tutti, ma il presuntuoso sono io che dico di venerare tutti i classici russi meno dostoevskij? :asd:
Uanema e Dio, penso che criticare Dosto sia un record anche per questo forum :look:
Comunque tutto si può fare. Per esempio a me Van Gogh fa cacare dal cazzo. Però però però mi misuro la palla, perché lui è Van Gogh ed io sono un povero stronzo.
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Si, perche' lo fai per fare il bucchinaro e si tropp sgamat
Fare lo splendido parlando male di dostoevskij?
Vabbè va :asd: Salta i miei post! Anzi, parlaci delle tue letture così torniamo IT!
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Uanema e Dio, penso che criticare Dosto sia un record anche per questo forum :look:
Comunque tutto si può fare. Per esempio a me Van Gogh fa cacare dal cazzo. Però però però mi misuro la palla, perché lui è Van Gogh ed io sono un povero stronzo.
Quindi è umile die "mi fa cacare dal cazzo ma mi misuro la palla"? Io questo lo definisco ipocrita, non umile. Se ti fa schifo, ti fa schifo. Io amo Van Gogh ma se tu mi dici che ti fa cagare non mi metto a piangere e non mi sento ferito :maronn:
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Corbelleria è una gentilezza. È un termine desueto, retaggio di un'altra epoca, oserei dire ottocentesco.
Può darsi, ma non mi sento stimolato al confronto :look:
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Sto pazziann strunz. E che sfaccimma. :look:
Comunque il problema di forma per me ci sta. A me non urta, però capisco le posizioni degli altri.
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Può darsi, ma non mi sento stimolato al confronto :look:
Non potresti sostenere né il peso verbale, né quello materiale di uno scontro con me. :lookair:
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Sto pazziann strunz. E che sfaccimma. :look:
Comunque il problema di forma per me ci sta. A me non urta, però capisco le posizioni degli altri.
Non capisco la posizione di un f&m che ha sempre uno stile non proprio da timorato di dio e poi fa la verginella per una cosa del genere :boh:
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Non potresti sostenere né il peso verbale, né quello materiale di uno scontro con me. :lookair:
Meno male che abito a Genova, così mi risparmio l'umiliazione!
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Delitto e pasticcio è un giallo di serie b che arriva al patetismo ben prima della metà... Davvero una fama immotivata.
:rofl:
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Meno male che abito a Genova, così mi risparmio l'umiliazione!
Io però sono curioso di sapere quale altro autore o libro dei più importanti della letteratura mondiale ritieni di serie B.
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Non capisco la posizione di un f&m che ha sempre uno stile non proprio da timorato di dio e poi fa la verginella per una cosa del genere :boh:
Ma non e' questo il punto
Non sto criticando il pensiero, credimi la tua non e' la piu' grossa cazzata che ho letto sul forum per capirci, e che non si capisce so o tujo e' n'attiggiament o t'attigg overament
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Pure io, sia chiaro,ho le mie turbe.
fitzgerald ( il grande gasby ) e foster wallace ( tutta la produzione ) mi hanno lasciato delussissimo ma nell'analisi ci metto pure il fattore che puo' essere un limite mio mica stronco a mazzetta come fai tu
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Goda' stammi a sentirw, te lo dico da amico, stai bestemmiando proprio.
Non ho tempo e voglia di entrare nello specifico, ma tu a Dostoevskij devi dare almeno altre mille possibilità perché non l'hai capito proprio (ci sta, non voglio affatto fartene una colpa, ma prima di parlare di un gigante come quello dovresti pesarti un poco la palla)
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Pure io, sia chiaro,ho le mie turbe.
fitzgerald ( il grande gasby ) e foster wallace ( tutta la produzione ) mi hanno lasciato delussissimo ma nell'analisi ci metto pure il fattore che puo' essere un limite mio mica stronco a mazzetta come fai tu
Il problema sta nella mancanza di argomentazioni. Per esempio, perché delitto e castigo secondo Godanico è un'opera minore? E tu, Marcello? Wallace perché non ti è piaciuto?
Io, nella mia ignoranza, riesco a fare questo tipo di esercizio. Uno stronzo su Facebook condivide una cosa (di solito Pasolini o Einstein), io la rielaboro, ci penso, approfondisco e poi decido da che parte stare.
Io sono sicuro, visto che Godanico non è un fesso, che lui sa quali argomenti portare (magari recensendo il libro in maniera ironica, come stesse scrivendo un pezzo di satira sull'ultimo libro della Mazzantini) per dire che delitto e castigo è un libro di serie B.
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Il problema sta nella mancanza di argomentazioni. Per esempio, perché delitto e castigo secondo Godanico è un'opera minore? E tu, Marcello? Wallace perché non ti è piaciuto?
Io, nella mia ignoranza, riesco a fare questo tipo di esercizio. Uno stronzo su Facebook condivide una cosa (di solito Pasolini o Einstein), io la rielaboro, ci penso, approfondisco e poi decido da che parte stare.
Io sono sicuro, visto che Godanico non è un fesso, che lui sa quali argomenti portare (magari recensendo il libro in maniera ironica, come stesse scrivendo un pezzo di satira sull'ultimo libro della Mazzantini) per dire che delitto e castigo è un libro di serie B.
Leggilo. Leggitelo e poi vieni qua a dire se la stronzata colossale quello che ha detto Godanico è condivisibile.
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Leggilo. Leggitelo e poi vieni qua a dire se la stronzata colossale quello che ha detto Godanico è condivisibile.
Assolutamente, io non entro nel merito del libro, quanto quello della libertà di Godanico di esprimere un concetto forte. Però voglio sapere perché.
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Io però sono curioso di sapere quale altro autore o libro dei più importanti della letteratura mondiale ritieni di serie B.
Premessa: il mio problema è proprio l'opposto, mi ritrovo a idolatrare molti classici e molti russi e ho difficoltà ad approcciarmi con gli autori emergenti. Venero Nabokov, Proust, Gogol', Cechov. Mi sono innamorato di recente di Fitzgerald.
Tra i classici conclamati, a parte Delitto e castigo, trovo indigeribile e melenso Il dottor Zivago
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Pure io, sia chiaro,ho le mie turbe.
fitzgerald ( il grande gasby )
Cazzo... Noi due non ci incontriamo proprio :lookair:
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Anche io ricordo che Delitto e Castigo mi appassionò meno di altri.
E' più legato all'ordinarietà dell'intreccio e non ha la scintilla ispirata di altre opere (per me Memorie dal sottosuolo e Il sosia su tutte).
Sull'autore ho un giudizio molto diverso da quello di Stefano (Le notti bianche restano le pagine più belle che abbia mai letto), però credo di capire a cosa si riferisce quando dà nguollo alle opere maggiori.
E comunque nun facite sempre a chi so io e chi sì tu, perché apparite piccini proporzionalmente all'elevazione dell'argomento.
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Anche io ricordo che Delitto e Castigo mi appassionò meno di altri.
E' più legato all'ordinarietà dell'intreccio e non ha la scintilla ispirata di altre opere (per me Memorie dal sottosuolo e Il sosia su tutte).
Sull'autore ho un giudizio molto diverso da quello di Stefano (Le notti bianche restano le pagine più belle che abbia mai letto), però credo di capire a cosa si riferisce quando dà nguollo alle opere maggiori.
E comunque nun facite sempre a chi so io e chi sì tu, perché apparite piccini proporzionalmente all'elevazione dell'argomento.
Ma da che pulpito.
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Ma da che pulpito.
Io offendo solo te. :love2:
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Assolutamente, io non entro nel merito del libro, quanto quello della libertà di Godanico di esprimere un concetto forte. Però voglio sapere perché.
Il problema è che da un signor Nessuno come me non accettano un giudizio complessivo negativo, figuriamoci un giudizio nel merito.
Dal punto di vista stilistico, lo trovo piatto e brulicante di schemi già triti e ritriti. Il linguaggio non compie giravolte e non mi folgora. La lunghezza mi è parsa decisamente eccessiva: l'opera, che per quanto mi riguarda è un giallo non originalissimo con accenni psicologici non molto ben tratteggiati, poteva svilupparsi senza nessuna perdita in un terzo della pagine.
Un classico, solitamente, mi trasmette un'ampiezza, un'intensità, un colore che va oltre il contesto dell'opera stessa, una sensazione di immortalità della Parola. Leggendo Delitto e castigo non mi è capitato nulla del genere.
-
Io offendo solo te. :love2:
:asd:
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Per me invece in Delitto e Castigo l'intreccio è assolutamente l'aspetto meno importante. Sono l'introspezione, la descrizione vivida del tormento del protagonista, la forza devastante della descrizione della disperazione di ogni singolo personaggio a renderlo un'opera clamorosa. Io l'ho amato visceralemente dalla prima all'ultima pagina e me lo porto nel cuore come pochi altri libri.
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Il problema è che da un signor Nessuno come me non accettano un giudizio complessivo negativo, figuriamoci un giudizio nel merito.
Dal punto di vista stilistico, lo trovo piatto e brulicante di schemi già triti e ritriti. Il linguaggio non compie giravolte e non mi folgora. La lunghezza mi è parsa decisamente eccessiva: l'opera, che per quanto mi riguarda è un giallo non originalissimo con accenni psicologici non molto ben tratteggiati, poteva svilupparsi senza nessuna perdita in un terzo della pagine.
Un classico, solitamente, mi trasmette un'ampiezza, un'intensità, un colore che va oltre il contesto dell'opera stessa, una sensazione di immortalità della Parola. Leggendo Delitto e castigo non mi è capitato nulla del genere.
:look:
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Dal punto di vista stilistico, lo trovo piatto e brulicante di schemi già triti e ritriti. Il linguaggio non compie giravolte e non mi folgora. La lunghezza mi è parsa decisamente eccessiva: l'opera, che per quanto mi riguarda è un giallo non originalissimo con accenni psicologici non molto ben tratteggiati, poteva svilupparsi senza nessuna perdita in un terzo della pagine.
A parte che non è un giallo manco p'o cazz, ma poi davvero il grassetto è da :rofl:
Devo uscire da qua dentro, jà, è inaccettabile.
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Il problema è che da un signor Nessuno come me non accettano un giudizio complessivo negativo, figuriamoci un giudizio nel merito.
Dal punto di vista stilistico, lo trovo piatto e brulicante di schemi già triti e ritriti. Il linguaggio non compie giravolte e non mi folgora. La lunghezza mi è parsa decisamente eccessiva: l'opera, che per quanto mi riguarda è un giallo non originalissimo con accenni psicologici non molto ben tratteggiati, poteva svilupparsi senza nessuna perdita in un terzo della pagine.
Un classico, solitamente, mi trasmette un'ampiezza, un'intensità, un colore che va oltre il contesto dell'opera stessa, una sensazione di immortalità della Parola. Leggendo Delitto e castigo non mi è capitato nulla del genere.
Per me invece in Delitto e Castigo l'intreccio è assolutamente l'aspetto meno importante. Sono l'introspezione, la descrizione vivida del tormento del protagonista, la forza devastante della descrizione della disperazione di ogni singolo personaggio a renderlo un'opera clamorosa. Io l'ho amato visceralemente dalla prima all'ultima pagina e me lo porto nel cuore come pochi altri libri.
Oh, finalmente. Queste sono le cose che volevo leggere.
Al più presto ne comprerò una copia per mettere un po' di sfravecatura nel pozzo senza fondo della mia ignoranza.
:bacino: :love2:
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Manca solo "la sagggezzzzza" di Gabriele La Porta e stamm appost.
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Oh, finalmente. Queste sono le cose che volevo leggere.
Al più presto ne comprerò una copia per mettere un po' di sfravecatura nel pozzo senza fondo della mia ignoranza.
:bacino: :love2:
Se a un tavolo ci devi mettere una zeppa così alta è meglio che lo porti dal falegname....
:look:
Spoiler :troll:
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Goda' stammi a sentirw, te lo dico da amico, stai bestemmiando proprio.
Non ho tempo e voglia di entrare nello specifico, ma tu a Dostoevskij devi dare almeno altre mille possibilità perché non l'hai capito proprio (ci sta, non voglio affatto fartene una colpa, ma prima di parlare di un gigante come quello dovresti pesarti un poco la palla)
Può darsi, però sono anche libero di dire che le opere mature di Dostoevskij le giudico tutte pretenziose.
Discorso diverso per le opere giovanili (ma l'ho già detto. Per me Il sosia è un piccolo capolavoro e ho letto e riletto con gusto Povera gente, Le notti bianche, Il giocatore...)
Tra l'altro, ho anche letto un suo resoconto su un suo viaggio in Europa (Note invernali su impressioni estive) e una raccolta di lettere (Lettere sulla creatività). Vi assicuro che emana arroganza, megalomania e deliri di onnipotenza da ogni sillaba, una sorta di tardo Nietzsche ma senza la genialità illuminante del povero Friedrich.
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A parte che non è un giallo manco p'o cazz, ma poi davvero il grassetto è da :rofl:
Devo uscire da qua dentro, jà, è inaccettabile.
:boh: Se le critiche di un Nessuno come me sono inaccettabili, forse sono le tue opinioni a non essere solidissime. Io la finezza psicologica l'ho trovata in molti altri romanzi (e in alcuni racconti dello stesso Fedor), cosa posso farci..?
:look:
Questa faccina col relativo grassetto la davo per scontata... Un altro commento costruttivo :sisi:
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Imho il bello della critica, se uno è capace di sostenerla, è che si può esprimere in piena libertà.
Io, per esempio, trovo che Oblomov sia una grande capolavoro ma che, se un editor avesse cassato quelle ripetute ed interminabili descrizioni di vita campestre, non ci avrei messo mesi e mesi per leggerlo... :asd:
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Imho il bello della critica, se uno è capace di sostenerla, è che si può esprimere in piena libertà.
Io, per esempio, trovo che Oblomov sia una grande capolavoro ma che, se un editor avesse cassato quelle ripetute ed interminabili descrizioni di vita campestre, non ci avrei messo mesi e mesi per leggerlo... :asd:
No vabbuo' non pazziamo con oblomov che' e' un capolavoro di una modernita' sconvolgente e sta millenni avanti
Le descrizioni di cui parli sono un tocco di classe del maestro goncarov che fanno si' che il lettore si trovi su di un piano di empatia totale con il protagonista
Altrettanto noderno e convincente e' padri e figli di turgenev, e' nu quadr nun e' nu libr :asd:
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No vabbuo' non pazziamo con oblomov che' e' un capolavoro di una modernita' sconvolgente e sta millenni avanti
Le descrizioni di cui parli sono un tocco di classe del maestro goncarov che fanno si' che il lettore si trovi su di un piano di empatia totale con il protagonista
Altrettanto noderno e convincente e' padri e figli di turgenev, e' nu quadr nun e' nu libr :asd:
Mica gli nego il fatto di essere un capolavoro ma, A ME, le descrizioni fanno scendere la uallera alle caviglie.... :boh:
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Mica gli nego il fatto di essere un capolavoro ma, A ME, le descrizioni fanno scendere la uallera alle caviglie.... :boh:
Eh ma sono fatte apposta per farti apprezzare ed abbracciare la scelta del nichilismo radicale ... Tipo queste discussioni :look:
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Eh ma sono fatte apposta per farti apprezzare ed abbracciare la scelta del nichilismo radicale ... Tipo queste discussioni :look:
Il nichilismo è faticoso, un esercizio che sfianca. Accontentati del forum, siamo oltre :look:
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Può darsi, però sono anche libero di dire che le opere mature di Dostoevskij le giudico tutte pretenziose.
Discorso diverso per le opere giovanili (ma l'ho già detto. Per me Il sosia è un piccolo capolavoro e ho letto e riletto con gusto Povera gente, Le notti bianche, Il giocatore...)
Tra l'altro, ho anche letto un suo resoconto su un suo viaggio in Europa (Note invernali su impressioni estive) e una raccolta di lettere (Lettere sulla creatività). Vi assicuro che emana arroganza, megalomania e deliri di onnipotenza da ogni sillaba, una sorta di tardo Nietzsche ma senza la genialità illuminante del povero Friedrich.
Quello che si contesta non é il tuo diritto di avere una opinione, anche se moooolto opinabile; ma la tua maniera di buttare frasi eccessive ed ad effetto, che fanno passare una lecita opinione per un piccio adolescenziale.
Ripeto non mi piace stare a scrivere di queste cose sul forum, ne scrivo e leggo troppe già in altri ambienti (tanto che sto topic non lo frequento), ma mi spiace che non sei a napoli perché mi divertirebbe stare davanti ad una bottiglia di vino con te per spiegarti per quale ragione proprio quel Dostoevskij che a te non piace é considerato da quasi tutti il più grande romanziere ed uno dei maggiori pensatori del suo secolo.
Poi ti continuerebbe a non piacere, magari capiresti che quando si parla di geni di quel livello il rispetto é dovuto anche oltre il proprio gusto personale (io, per esempio non ho amato la ricerca di Proust, ma mai direi che é solo un palloso soliloquio di un ricchione, dico che non tocca le mie corde mi peso la palla)
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Certo che qui non si può proprio discettare su nulla su questo cazzo di forum! Limitatevi ad esprimere le vostre cazzate piuttosto che offendere a capocchia, deficienti! Stè, comunque anche Nietzsche parlava di Dosto in termini entusiastici , quindi non condivido ciò che dici, sebbene come te anche io preferisca il primo Fedor, che è infinitamente più sincero e meno conservatore, tuttavia non puoi sminuire "I fratelli Karamazov" o "L'idiota", che considero due dei più bei libri mai scritti, soprattutto il secondo, d'altronde convengo con te che "Delitto e castigo" sia leggermente sopravvalutato rispetto ad altre opere come"I demoni", "Memorie dal sottosuolo" o "L'eterno marito", però questo è un altro paio di maniche. Comunque tutto è soggettivo, ad esempio a me Nabokov piace , ma non gli sono assolutamente devoto.
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Anche io ricordo che Delitto e Castigo mi appassionò meno di altri.
E' più legato all'ordinarietà dell'intreccio e non ha la scintilla ispirata di altre opere (per me Memorie dal sottosuolo e Il sosia su tutte).
Sull'autore ho un giudizio molto diverso da quello di Stefano (Le notti bianche restano le pagine più belle che abbia mai letto), però credo di capire a cosa si riferisce quando dà nguollo alle opere maggiori.
E comunque nun facite sempre a chi so io e chi sì tu, perché apparite piccini proporzionalmente all'elevazione dell'argomento.
Purtroppo vi balzano agli occhi le scintille e non gli incendi, perchè opere come "I fratelli Karamazov" o "L'idiota" ti cambiano la vita. Il problema è che per voi l'immagine ha la priorità sulla parola, cosa che fa di voi dei pessimi lettori :look: ,ed è questo il motivo che vi porta a lodare sperticatamente "Il sosia", che è si un gran libro, ma di certo non ha la stessa dignità letteraria delle suddette opere.
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opere come o "L'idiota" ti cambiano la vita.
A te sicuro :look:
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A te sicuro :look:
Se soltanto sapessi di cosa sto parlando, sapresti anche d'avermi fatto un complimento, ebetina del mio cuore :bacino:
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Se soltanto sapessi di cosa sto parlando, sapresti anche d'avermi fatto un complimento, ebetina del mio cuore :bacino:
Riesco a immaginare poche cose più lontane dal principe Myskin rispetto all'immagine che ho di te.
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Riesco a immaginare poche cose più lontane dal principe Myskin rispetto all'immagine che ho di te.
Abbastanza. Un Myskin depresso.
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Abbastanza. Un Myskin depresso.
Ti vedo più Rogozin.
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Ti vedo più Rogozin.
Sono la stessa persona. I nostri amici, se avessero analizzato meglio le opere di Dosto, capirebbero che tutti i suoi personaggi sono legati da un comune filo conduttore, quindi Goljadkin e Myskin vivono esperienze simili su uno sfondo diverso.Peccato che non si tenda a queste riflessioni ma a conclusioni affrettate e stravaganti.
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Se soltanto sapessi di cosa sto parlando, sapresti anche d'avermi fatto un complimento, ebetina del mio cuore :bacino:
Invece era una banale freddura acqualotiana, un utente che servirebbe come il pane in questo topic.
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Invece era una banale freddura acqualotiana, un utente che servirebbe come il pane in questo topic.
Più che altro servirebbe che tu signorilmente t'eclissassi da questo angolo di forum, dedicandoti all'antica arte del ricamo :look:
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Più che altro servirebbe che tu signorilmente t'eclissassi da questo angolo di forum, dedicandoti all'antica arte del ricamo :look:
Ti posso ricamare 'na bella museruola <3
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mi spiace che non sei a napoli perché mi divertirebbe stare davanti ad una bottiglia di vino con te per [...]
Ma magari :sisi:
Comunque abbiamo dato un'impennata al topic, bene così.
Il problema è che per voi l'immagine ha la priorità sulla parola, cosa che fa di voi dei pessimi lettori
Immagini e parole si rincorrono vicendevolmente ed è il loro intreccio a creare l'Arte. Il problema è quando si tenta di usare l'Arte per redimere il mondo o quando l'Arte deve assecondare una svolta mistica.
Nabokov, Gogol', Puskin sono stati sempre fedeli all'Arte. Altri no.
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Ma magari :sisi:
Comunque abbiamo dato un'impennata al topic, bene così.
Immagini e parole si rincorrono vicendevolmente ed è il loro intreccio a creare l'Arte. Il problema è quando si tenta di usare l'Arte per redimere il mondo o quando l'Arte deve assecondare una svolta mistica.
Nabokov, Gogol', Puskin sono stati sempre fedeli all'Arte. Altri no.
"L'arte per il gusto dell'arte", l'esaltazione dell'ignavia :asd:. Ti contraddici, visto che reputi Tolstoj un genio, quando è uno degli autori più moraleggianti della storia della letteratura. L'arte non può prescindere dall'individualità, pertanto, se un individuo nei suo tentativi artistici può incorrere in filippiche o esprimere la sua verità, non sta commettendo alcun errore, anzi. Difatti trovo molto più superficiale un Nabokov con i suoi fottuti flussi di coscienza e le sue pedostorielle del cazzo che un Dostoevskij, il quale è il più grande indagatore , insieme a Sandor Marai e Sartre, dell'animo umano, d'altronde questo è uno dei motivi per cui Nabokov è , a giusta ragione,uno di quegli autori pressochè ignorati a parte un paio di opere, ( Ada e Lolita), dato che degli altri 17 scritti del tuo autore preferito non se n'è mai discusso e dato importanza.
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"L'arte per il gusto dell'arte", l'esaltazione dell'ignavia :asd:. Ti contraddici, visto che reputi Tolstoj un genio, quando è uno degli autori più moraleggianti della storia della letteratura. L'arte non può prescindere dall'individualità, pertanto, se un individuo nei suo tentativi artistici può incorrere in filippiche o esprimere la sua verità, non sta commettendo alcun errore, anzi. Difatti trovo molto più superficiale un Nabokov con i suoi fottuti flussi di coscienza e le sue pedostorielle del cazzo che un Dostoevskij, il quale è il più grande indagatore , insieme a Sandor Marai e Sartre, dell'animo umano, d'altronde questo è uno dei motivi per cui Nabokov è , a giusta ragione,uno di quegli autori pressochè ignorati a parte un paio di opere, ( Ada e Lolita), dato che degli altri 17 scritti del tuo autore preferito non se n'è mai discusso e dato importanza.
Hai mai provato a scrivere qualcosa? :look:
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"L'arte per il gusto dell'arte", l'esaltazione dell'ignavia :asd:. Ti contraddici, visto che reputi Tolstoj un genio, quando è uno degli autori più moraleggianti della storia della letteratura. L'arte non può prescindere dall'individualità, pertanto, se un individuo nei suo tentativi artistici può incorrere in filippiche o esprimere la sua verità, non sta commettendo alcun errore, anzi. Difatti trovo molto più superficiale un Nabokov con i suoi fottuti flussi di coscienza e le sue pedostorielle del cazzo che un Dostoevskij, il quale è il più grande indagatore , insieme a Sandor Marai e Sartre, dell'animo umano, d'altronde questo è uno dei motivi per cui Nabokov è , a giusta ragione,uno di quegli autori pressochè ignorati a parte un paio di opere, ( Ada e Lolita), dato che degli altri 17 scritti del tuo autore preferito non se n'è mai discusso e dato importanza.
Ma quale ignavia. Tolstoj scrisse perle proprio finché non ebbe quell'intento moralizzatore (Resurrezione :maronn:), Dostoevskij scrisse opere importanti finché non si impose di redimere il mondo; lo stesso intoccabile Gogol' è morto mentre stava deviando verso intenti di questo tipo. Magari avrebbe cambiato idea (giudicare ciò che è inedito è sempre sbagliato), ma mente Le anime morte è un capolavoro, ciò che è giunto a noi della seconda parte vale molto poco, letterariamente (ma, ripetp, non si può giudicare un lavoro in corso d'opera).
Ti giuro che ripensando a questo topic mi era venuto in mente proprio Sartre: be', a me non piace per nulla.
Per il resto, premesso che a me non importa nulla della diffusione di ciò che leggo, ai due libri di Nabokov da te citati ne va aggiunto almeno uno: Il dono.
Se iniziamo a spararci le pose del tipo: "quanti parlano di..." è finita.
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Questo comunque apre il grande discorso:
la letteratura deve avere fini sociali?
Ovviamente, per me, ogni fine estraneo all'arte in sé è dannoso come la peste. Lo dico a posteriori, eh: tutte le opere che mi hanno segnato sono estranee a simili velleità.
Basti leggere le meraviglie russe ottocentesche e l'imbarazzante livello degli scrittori amici del comunismo durante stalin.
In mezzo, la grande utopia dei Majakovskij, degli Esenin, che si dissolse in intrighi, suicidi, deportazioni, morti di stenti...
Ho scritto come un cane, ma sono costretto a scrivere con la destra (e sono mancino). Non la buttate subito in una rissa da bar, sarebbe interessante discuterne :sisi:
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Il problema è che per voi l'immagine ha la priorità sulla parola, cosa che fa di voi dei pessimi lettori :look:
Riconosco di essere un pessimo lettore, perché diverto e divago continuamente e le mie letture procedono quasi sempre a rilento.
Però sono convinto che al di là dei gusti sia l'immagine evocata ad impreziosire la parola, e che se non girassi il mondo, e non conoscessi le arti figurative ed i documenti di varie epoche, avresti l'immaginazione di un macaco e una esperienza di lettore mutilata e indegna.
Quindi non capisco perché ti ostini a scappare dal cinema. Io me ne servirei anche controvoglia.
Posto ciò, i gusti sono gusti. Io ad esempio tendo a privilegiare la componente emotiva e deforme della realtà rispetto a quanto è percepibile oggettivamente.
Non a caso adoro certe cose scritte da Breton e Dalì, e dell'ultimo periodo di Pirandello, quando la sua scrittura diventa più immaginifica ed i suoi incubi più innaturali e spaventosi.
Ma quale ignavia. Tolstoj scrisse perle proprio finché non ebbe quell'intento moralizzatore (Resurrezione :maronn:)
Mi fece talmente cacare che non riuscii nemmeno a finirlo. :maronn:
Invece apprezzai molto Sonata a Kretutzer, che sebbene sia collocato nell'era della scemità evangelica, è ispirato, ironico e brioso.
Sulla questione che avanzi nel post successivo, mi pare che metti volutamente nello stesso calderone le opere di impegno e quelle di regime per sminuire le prime.
Con queste premesse...stai mbrugliann. :siasd:
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Consigliami qualcosa di Pirandello :sisi:
Non sto imbrogliando, esemplifica le estreme conseguenze del mio pensiero.
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Leggetevi i romanzi/racconti di Gianfranco Marziano, a cominciare da "Quest'estate forse non vado al mare".... :sisi:
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Consigliami qualcosa di Pirandello :sisi:
Non sto imbrogliando, esemplifica le estreme conseguenze del mio pensiero.
Se vuoi leggere un romanzo, per me, senza dubbio il primo da leggere è Serafino Gubbio, ma, se non l'hai letto, dai prima una lettura al suo saggio/manifesto letteraio che è L'umorismo.
Comunque Pirandello è soprattutto autore di teatro ed è il teatro che va letto/visto (per le teche rai ci sono bellissime realizzazzioni delle sue cose), che poi possa piacere o meno è un altro discorso (per me è un grandissimo creatore di trame, ma ha una penna non esaltante).
p.s. invece è meraviglioso, anche a livello di prosa, e ti consiglio tanto un saggio di Giovanni Macchia (uno dei più grandi scrittori italiani degli ultimi decenni) che si chiama Pirandello o la stanza della tortura
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Consigliami qualcosa di Pirandello :sisi:
Non sto imbrogliando, esemplifica le estreme conseguenze del mio pensiero.
Qui trovi una novella esemplificativa di quanto dicevo prima.
http://www.classicitaliani.it/pirandel/novelle/15_198.htm (http://www.classicitaliani.it/pirandel/novelle/15_198.htm)
In Novelle per un anno, il nome della raccolta, si nota una progressiva dilatazione dell'immaginazione e una trasfigurazione della realtà che incede quasi di pari passo con il susseguirsi dei testi.
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Leggetevi i romanzi/racconti di Gianfranco Marziano, a cominciare da "Quest'estate forse non vado al mare".... :sisi:
Io ho letto anche l'ultimo "dopo le cose importantissime". Marziano ha una grande testa e nessuno sa come lui descrivere le miserie umane dei nostri tempi.
L'unica pecca è che i suoi libri avrebbero bisogno di essere curati, nel secondo che, tranne quello che hai nominato, il resto se li è autopubblicati. Quindi, non c'è stata nessuna revisione o controlli che rendono un libro "pulito" e piacevole. Ma lui scrive delle cose così belle che te lo leggi in poche ore senza staccarti mai. Il fatto è che tiene la capa un po' così, non se ne fotte. Tant'è che ogni volta mi dice "Nicò, ti sei comprato il libro? Che cazz ti passavo il pdf" :asd:
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mandatemi i pdf di marziano ... SUBITO
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mandatemi i pdf di marziano ... SUBITO
Io ho Inferno, Maniak, Niente da fare e tristi tropicals (in pdf e su carta). Il resto ce l'ho cartaceo o sul cloud di Amazon, quindi è roba che non ti posso passare. Oppure, se mi sai dire come posso farlo te li invio con piacere.
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Io ho Inferno, Maniak, Niente da fare e tristi tropicals (in pdf e su carta). Il resto ce l'ho cartaceo o sul cloud di Amazon, quindi è roba che non ti posso passare. Oppure, se mi sai dire come posso farlo te li invio con piacere.
Inferno, Maniak, Niente da fare me li sono appena procurati sul suo sito nuovo (katanka nun c'e' sta chiu ? ) che consiglio a tutti
http://gianfrancomarziano.jimdo.com/ (http://gianfrancomarziano.jimdo.com/)
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Inferno, Maniak, Niente da fare
me li sono appena procurati sul suo sito nuovo (katanka nun c'e' sta chiu ? ) che consiglio a tutti
[url]http://gianfrancomarziano.jimdo.com/[/url] ([url]http://gianfrancomarziano.jimdo.com/[/url])
Questo non è il suo sito, ma qualcosa creato da un suo fan. Lui ha messo le sue cose su Amazon e i katanka chiusero la sua sezione per una questione di spazio.
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Ti consiglio di acquistare per pochi euro Ingresso libero e Dopo le cose importantissime. Meritano tanto. Li trovi su Amazon in formato ebook o cartaceo.
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Se vuoi leggere un romanzo, per me, senza dubbio il primo da leggere è Serafino Gubbio, ma, se non l'hai letto, dai prima una lettura al suo saggio/manifesto letteraio che è L'umorismo.
Comunque Pirandello è soprattutto autore di teatro ed è il teatro che va letto/visto (per le teche rai ci sono bellissime realizzazzioni delle sue cose), che poi possa piacere o meno è un altro discorso (per me è un grandissimo creatore di trame, ma ha una penna non esaltante).
p.s. invece è meraviglioso, anche a livello di prosa, e ti consiglio tanto un saggio di Giovanni Macchia (uno dei più grandi scrittori italiani degli ultimi decenni) che si chiama Pirandello o la stanza della tortura
Qui trovi una novella esemplificativa di quanto dicevo prima.
[url]http://www.classicitaliani.it/pirandel/novelle/15_198.htm[/url] ([url]http://www.classicitaliani.it/pirandel/novelle/15_198.htm[/url])
In Novelle per un anno, il nome della raccolta, si nota una progressiva dilatazione dell'immaginazione e una trasfigurazione della realtà che incede quasi di pari passo con il susseguirsi dei testi.
Grazie :sisi: Ammetto con un certo imbarazzo che, per quanto riguarda Pirandello, non sono mai andato oltre alla noiosetta lezione delle superiori e ai brani dell'antologia (probabilmente, non adeguatamente scelti e contestualizzati. O forse avevo la testa da qualche altra parte). Approfondirò :sisi:
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Ti consiglio di acquistare per pochi euro Ingresso libero e Dopo le cose importantissime. Meritano tanto. Li trovi su Amazon in formato ebook o cartaceo.
Ho letto inferno, guarda, avevo pochi dubbi ma ti devo dire che e' bravo bravo sopratutto in virtu' del fatto che, sono sicuro, il libro e' stato scritto di getto senza alcuna operazione di editoria ne pre ne post ne sua ne di qualcun'altro.
Veramente un ragazzo brillante chillu figl e bucchin tiene un solo difetto, e' di Salerno.
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Fiorè, intendevo dire un'altra cosa, ovvero che c'è chi preferisce lasciarsi cullare dalle immagini piuttosto che dalle parole, finendo col perder di vista il punto nodale della questione, d'altronde l'Inferno di Dante è coinvolgente proprio per questo, e lo dice uno che Dante lo detesta ferocemente, quindi comprendo i tuoi gusti e nel contempo ti invidio, perchè in è viva e risplende la capacità di sognare, qualità che ho perso da tempo. Il cinismo logora. Stefano, il problema è che l'arte è anche e soprattutto individualità, quindi , se un autore sente il bisogno di dire determinate cose, tu non puoi bollarlo come indegno dell'appellativo di"genio", soltanto perchè è lontano dalla tua concezione dell'arte. Quando leggevo "Il maaestro e Margherita" di Bulgakov, la mia mente si rifiutava di continuarne la lettura e con lo scorrere delle pagine mi ritrovavo sempre più annoiato ed innervosito, ciònonostante non mi sognerei mai di spendere parole di disprezzo nei suoi confronti. Criticando così aspramente le opere di Dostoevskij, non ti rendi conto di umiliarne la persona, mentre dovresti sforzarti di capire che anche lui è un essere umano proprio come te, segnato da diversi e simili eventi ed emozioni. E' come se qualcuno ti rimproverasse d'aver biasimato la società odierna con i suoi ridicoli dogmi ed i suoi degni rappresentanti, nel caso ,come ti sentiresti?
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Fiorè, intendevo dire un'altra cosa, ovvero che c'è chi preferisce lasciarsi cullare dalle immagini piuttosto che dalle parole, finendo col perder di vista il punto nodale della questione, d'altronde l'Inferno di Dante è coinvolgente proprio per questo, e lo dice uno che Dante lo detesta ferocemente, quindi comprendo i tuoi gusti e nel contempo ti invidio, perchè in è viva e risplende la capacità di sognare, qualità che ho perso da tempo. Il cinismo logora. Stefano, il problema è che l'arte è anche e soprattutto individualità, quindi , se un autore sente il bisogno di dire determinate cose, tu non puoi bollarlo come indegno dell'appellativo di"genio", soltanto perchè è lontano dalla tua concezione dell'arte. Quando leggevo "Il maaestro e Margherita" di Bulgakov, la mia mente si rifiutava di continuarne la lettura e con lo scorrere delle pagine mi ritrovavo sempre più annoiato ed innervosito, ciònonostante non mi sognerei mai di spendere parole di disprezzo nei suoi confronti. Criticando così aspramente le opere di Dostoevskij, non ti rendi conto di umiliarne la persona, mentre dovresti sforzarti di capire che anche lui è un essere umano proprio come te, segnato da diversi e simili eventi ed emozioni. E' come se qualcuno ti rimproverasse d'aver biasimato la società odierna con i suoi ridicoli dogmi ed i suoi degni rappresentanti, nel caso ,come ti sentiresti?
Senza alcuna volontà polemica (lo dico senno poi succede un altro bordello) ti posso chiedere perchè?
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Ho letto inferno, guarda, avevo pochi dubbi ma ti devo dire che e' bravo bravo sopratutto in virtu' del fatto che, sono sicuro, il libro e' stato scritto di getto senza alcuna operazione di editoria ne pre ne post ne sua ne di qualcun'altro.
Veramente un ragazzo brillante chillu figl e bucchin tiene un solo difetto, e' di Salerno.
Ha avuto dei trascorsi poco felici con alcuni editori, quindi ha deciso di fare da sé perché il pubblico ce l'ha. Affinal si deve difendere perché lo saccheggiano parecchio (pure Gino e Michele si sono comportati male con lui copiando della roba senza dire che era sua).
Ti faccio un esempio. Hanno girato un corto Tupuliello (lo trovi su YouTube) ispirato alla sua canzone. L'hanno contattato per chiedergli il permesso e lui ha risposto "se è senza scopo di lucro fate ciò che volete". Per dirti il personaggio, uno con una capa così.
Però la gente è scostumata, si prende le confidenze e con il tempo si è ritirato. Credo che in Italia sia uno di quei pochi personaggi che possiamo chiamare intellettuali.
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Senza alcuna volontà polemica (lo dico senno poi succede un altro bordello) ti posso chiedere perchè?
Faccio fatica a rispettare un essere così dogmatico e religioso. Dante è l'ultimo vero e totale rappresentante del lato più oscuro del Medioevo e "La divina commedia", fatta eccezione per l'Inferno, che da sempre rallegra l'animo e stimola la fantasia di noi tutti, è un'opera illeggibile ed insulsa, tra l'altro proprio il Paradiso, che dovrebbe essere la cantica più preziosa dell'opera di Dante, raggiunge vette di inanità ed inconsistenza, che non ho quasi mai ritrovato in altri testi. Ancora mi chiedo come sia possibile concedere tanto spazio ad un'opera simile e praticamente ignorare i dubbi esistenziali di Petrarca,.
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lato più oscuro del Medioevo
:sbav: :sbav: :sbav:
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mandatemi i pdf di marziano ... SUBITO
Ho appena messo a faticare il mulo..
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Faccio fatica a rispettare un essere così dogmatico e religioso. Dante è l'ultimo vero e totale rappresentante del lato più oscuro del Medioevo e "La divina commedia", fatta eccezione per l'Inferno, che da sempre rallegra l'animo e stimola la fantasia di noi tutti, è un'opera illeggibile ed insulsa, tra l'altro proprio il Paradiso, che dovrebbe essere la cantica più preziosa dell'opera di Dante, raggiunge vette di inanità ed inconsistenza, che non ho quasi mai ritrovato in altri testi. Ancora mi chiedo come sia possibile concedere tanto spazio ad un'opera simile e praticamente ignorare i dubbi esistenziali di Petrarca,.
Mi hai fatto male!
Premesso che son dantista, che ho fatto due esami di filogia dantesca, che ho scritto una tesi sulla 13° epistola (quella a Cangrande della scala) e che amo in maniera viscerale e sfegatata Dante, ma ti assicuro che le cose che dici non stanno ne in cielo ne in terra.
Poi, ripeto per non creare farintendimenti, i gusti son gusit, ma (è mia opinione sia chiaro) quando si ha a che fare con menti di quella fatta fatevi venire il dubbio di non aver capito, che è meglio.
p.s. se la scolastica è il lato più oscuro del Medioevo, allora ora siamo proprio inguaiati.
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Mi hai fatto male!
Premesso che son dantista, che ho fatto due esami di filogia dantesca, che ho scritto una tesi sulla 13° epistola (quella a Cangrande della scala) e che amo in maniera viscerale e sfegatata Dante, ma ti assicuro che le cose che dici non stanno ne in cielo ne in terra.
Poi, ripeto per non creare farintendimenti, i gusti son gusit, ma (è mia opinione sia chiaro) quando si ha a che fare con menti di quella fatta fatevi venire il dubbio di non aver capito, che è meglio.
p.s. se la scolastica è il lato più oscuro del Medioevo, allora ora siamo proprio inguaiati.
Figurati, ma , ti ripeto, io il Purgatorio ed il Paradiso non riuscivo proprio a leggerli, tanto mi erano insopportabili. Magari sarà perchè lo trovo un testo troppo distante da me e da ciò in cui credo e , non riuscendone ad apprezzare appieno lo stile, mi suscita una certa intolleranza . Comunque ti sarei grato, se mi dicessi qualcosa di più sul tuo amato Dante, perchè con molta probabilità buona parte di questa intolleranza è dovuta anche alle modalità d'insegnamento della mia professoressa d'italiano.
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Magari sono poco lucido, ma mi perplime leggere una filippica sul non-criticare-le-opere-di-dosto e, nello stesso discorso, una inesorabile critica alla divina commedia :look:
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Magari sono poco lucido, ma mi perplime leggere una filippica sul non-criticare-le-opere-di-dosto e, nello stesso discorso, una inesorabile critica alla divina commedia :look:
Sei capzioso. Siamo liberi di criticare cosa e chi vogliamo, ma io non mi permetterei mai di dire che Dante non sia un cazzo di genio, come tu hai fatto con Dosto. Riconosciamo prima il valore di determinati individui e poi possiamo criticarli, non dimenticando mai d'essere al loro cospetto dei vermiciattoli indegni della vita.
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se un autore sente il bisogno di dire determinate cose, tu non puoi bollarlo come indegno dell'appellativo di"genio", soltanto perchè è lontano dalla tua concezione dell'arte.
Non è un problema di concezione, tutt'altro. Ho letto una decina di opere di Fedor; alcune le ho apprezzate, altre no. Lo stile, il linguaggio delle sue opere più mature non mi vanno giù. Non è una questione di principio.
Majakovskij era il Poeta della Rivoluzione, uno che sicuramente non credeva nell'arte-per-l'arte, ma lo considero geniale ugualmente.
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Sei capzioso. Siamo liberi di criticare cosa e chi vogliamo, ma io non mi permetterei mai di dire che Dante non sia un cazzo di genio, come tu hai fatto con Dosto. Riconosciamo prima il valore di determinati individui e poi possiamo criticarli, non dimenticando mai d'essere al loro cospetto dei vermiciattoli indegni della vita.
No, così crei idoli sulla base del niente. Io non l'ho mai conosciuto; ne giudico gli scritti in quanto Letteratura (o presunta tale), non posso giudicare altro. Ciò che ha scritto non mi fa pensare di lui né che fosse particolarmente valoroso, né geniale, né brillante nello scrivere romanzi.
"il valore di determinati individui", per me, è una frase priva di senso nel contesto letterario.
Altrimenti bisognerebbe sostenere che Solženicyn è dio e Proust è uno stronzo.
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Figurati, ma , ti ripeto, io il Purgatorio ed il Paradiso non riuscivo proprio a leggerli, tanto mi erano insopportabili. Magari sarà perchè lo trovo un testo troppo distante da me e da ciò in cui credo e , non riuscendone ad apprezzare appieno lo stile, mi suscita una certa intolleranza . Comunque ti sarei grato, se mi dicessi qualcosa di più sul tuo amato Dante, perchè con molta probabilità buona parte di questa intolleranza è dovuta anche alle modalità d'insegnamento della mia professoressa d'italiano.
Purtroppo, o per fortuna, non è con un post su un forum che si può anche solo intaccare la grandezza di autore come dante.
Poeta sublime, non solo per la commedia ma anche per le altre opere, primo grande linguista della storia (con qualche secolo di vantaggio sugli altri), filosofo appartenente alla scolastica, e tanto altro ancora....il tutto essendo praticamente l'unico intelletuale di livello laico della storia della letteratura italiana fino alla corte di Lorenzo il Magnifico ed in particolare a Poliziano (tutti gli altri erano chierici).
Io quello che ti posso provare a dire è che la Commedia va letta tutta, dall'inizio alla fine, come se fosse un grande road movie e che quelle letture spezzonate e ipercommentate che si fanno a scuola la stuprano e rovinano in maniera violentissima.
Poi è chiaro che la lettura della forma poema, che sia la commedia o i grandi capolavori in ottava rima che si faranno in italia un paio di secoli abbondanti dopo, presuppone uno sforzo nell'entrare in un meccanismo di lettura diverso, ma ti assicuro che è uno sforzo iniziale che poi ti apre a capolavori di dimensioni mostruose.
p.s. la commedia è un unicum, ma se vogliamo parlare di cantiche separate il paradiso è un capolavoro assoluto e non è affatto frigido come ti è sembrato, basta leggere l'ultima ventina di versi del 6° canto (che sono la parte in assoluto più autobiografica della commedia) per rendersi conto della grandezza anche proprio empatica di quell'opera.
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Anzi,aggiungo di più:
Nabokov dovette fuggire dalla russia perché apparteneva a una famiglia nobile (a cui vennero insensatamente confiscati tutti i beni dopo la rivoluzione). Visse di espedienti prima in Germania (ma dovette fuggire anche da lì perché sua moglie era ebrea) e poi in Francia (ma i nazisti arrivarono pure lì). Suo fratello venne deportato e ucciso in un campo di concentramento. Quindi: traversata della speranza in transatlantico e nuovi espedienti per tirare avanti la baracca. Ottenne il successo (nonostante precedenti opere immense) solo a 56 anni, con Lolita (scritto in inglese. Lui era russo). Bene, nelle sue opere non c'è traccia delle miserie umane in cui si è imbattuto, delle ingiustizie, degli stenti... Non ce n'è traccia, la sua Arte ha volato altissima, sopra a tutto ciò, sempre e comunque.
Ora, se nelle sue opere avesse pontificato su questi temi, immagino che un certo tipo di critica letteraria (quella che bada ai messaggi) e un certo tipo di popolino lo acclamerebbe ben di più.
Però, tra mille anni, le sue circonlocuzioni avranno ancora lo stesso valore letterario. I resoconti dei gulag o robe simili avranno, al massimo, valore storico.
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No, così crei idoli sulla base del niente. Io non l'ho mai conosciuto; ne giudico gli scritti in quanto Letteratura (o presunta tale), non posso giudicare altro. Ciò che ha scritto non mi fa pensare di lui né che fosse particolarmente valoroso, né geniale, né brillante nello scrivere romanzi.
"il valore di determinati individui", per me, è una frase priva di senso nel contesto letterario.
Altrimenti bisognerebbe sostenere che Solženicyn è dio e Proust è uno stronzo.
Ringrazia il cielo di non averlo conosciuto, altrimenti in un eventuale confronto t'avrebbe annichilito. Intendevo ovviamente il valore letterario e non umano, cosa che non significa assolutamente creare idoli. In fin dei conti mi sembra inutile continuarne a discutere, perchè ne fai un problema di stile.
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Ringrazia il cielo di non averlo conosciuto, altrimenti in un eventuale confronto t'avrebbe annichilito. Intendevo ovviamente il valore letterario e non umano, cosa che non significa assolutamente creare idoli. In fin dei conti mi sembra inutile continuarne a discutere, perchè ne fai un problema di stile.
La letteratura E' stile. Tu la stai impostando sul cazzolunghismo o su confronti da saloon, quindi lascio stare :asd:
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Anzi,aggiungo di più:
Nabokov dovette fuggire dalla russia perché apparteneva a una famiglia nobile (a cui vennero insensatamente confiscati tutti i beni dopo la rivoluzione). Visse di espedienti prima in Germania (ma dovette fuggire anche da lì perché sua moglie era ebrea) e poi in Francia (ma i nazisti arrivarono pure lì). Suo fratello venne deportato e ucciso in un campo di concentramento. Quindi: traversata della speranza in transatlantico e nuovi espedienti per tirare avanti la baracca. Ottenne il successo (nonostante precedenti opere immense) solo a 56 anni, con Lolita (scritto in inglese. Lui era russo). Bene, nelle sue opere non c'è traccia delle miserie umane in cui si è imbattuto, delle ingiustizie, degli stenti... Non ce n'è traccia, la sua Arte ha volato altissima, sopra a tutto ciò, sempre e comunque.
Ora, se nelle sue opere avesse pontificato su questi temi, immagino che un certo tipo di critica letteraria (quella che bada ai messaggi) e un certo tipo di popolino lo acclamerebbe ben di più.
Però, tra mille anni, le sue circonlocuzioni avranno ancora lo stesso valore letterario. I resoconti dei gulag o robe simili avranno, al massimo, valore storico.
Questo discorso non ha alcun senso, perchè fortunatamente siamo esseri empatici, quindi il senso di colpa e la follia di Raskolnikov, il dolore e l'abiezione dell'uomo del sottosuolo, l'ingenuità di Myskin e Rogozin e quant'altro sopravviveranno al tempo e non perderanno mai un briciolo della loro sommità. Invece credo che il tempo scalfirà tutto ciò che in letteratura è stato flusso di coscienza e che oggi ci sembra inconfessabile, ad esempio l'amore per una Lolita, poichè un giorno ci renderemo conto ed accetteremo la prosaicità dell'essere umano.
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La letteratura E' stile. Tu la stai impostando sul cazzolunghismo o su confronti da saloon, quindi lascio stare :asd:
Abbiamo una visione completamente della cosa, ma per me una stronzata,anche se detta bene, rimane pur sempre una stronzata, quindi nè lo stile nè i contenuti possono prescindere l'uno dall'altro.
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Questo mi ricorda quei discorsi grotteschi in cui si sostiene che la vera poesia è quella che trasmette emozioni e che la metrica è una questione secondaria/irrilevante :maronn:
P.s.: io sogno di conoscere qualcuno che mi faccia adorare Dante :sisi:
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Ha avuto dei trascorsi poco felici con alcuni editori, quindi ha deciso di fare da sé perché il pubblico ce l'ha. Affinal si deve difendere perché lo saccheggiano parecchio (pure Gino e Michele si sono comportati male con lui copiando della roba senza dire che era sua).
Ti faccio un esempio. Hanno girato un corto Tupuliello (lo trovi su YouTube) ispirato alla sua canzone. L'hanno contattato per chiedergli il permesso e lui ha risposto "se è senza scopo di lucro fate ciò che volete". Per dirti il personaggio, uno con una capa così.
Però la gente è scostumata, si prende le confidenze e con il tempo si è ritirato. Credo che in Italia sia uno di quei pochi personaggi che possiamo chiamare intellettuali.
Intellettuale in italia e' un termine ambiguo
Sicuramente e' un fenomeno, a me me fa' muri'
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La letteratura è linguaggio. Ciò che stai dicendo tu non riguarda la letteratura.
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Purtroppo, o per fortuna, non è con un post su un forum che si può anche solo intaccare la grandezza di autore come dante.
Poeta sublime, non solo per la commedia ma anche per le altre opere, primo grande linguista della storia (con qualche secolo di vantaggio sugli altri), filosofo appartenente alla scolastica, e tanto altro ancora....il tutto essendo praticamente l'unico intelletuale di livello laico della storia della letteratura italiana fino alla corte di Lorenzo il Magnifico ed in particolare a Poliziano (tutti gli altri erano chierici).
Io quello che ti posso provare a dire è che la Commedia va letta tutta, dall'inizio alla fine, come se fosse un grande road movie e che quelle letture spezzonate e ipercommentate che si fanno a scuola la stuprano e rovinano in maniera violentissima.
Poi è chiaro che la lettura della forma poema, che sia la commedia o i grandi capolavori in ottava rima che si faranno in italia un paio di secoli abbondanti dopo, presuppone uno sforzo nell'entrare in un meccanismo di lettura diverso, ma ti assicuro che è uno sforzo iniziale che poi ti apre a capolavori di dimensioni mostruose.
p.s. la commedia è un unicum, ma se vogliamo parlare di cantiche separate il paradiso è un capolavoro assoluto e non è affatto frigido come ti è sembrato, basta leggere l'ultima ventina di versi del 6° canto (che sono la parte in assoluto più autobiografica della commedia) per rendersi conto della grandezza anche proprio empatica di quell'opera.
Infatti, dopo ciò che mi hai detto, credo che le impressioni siano figlie di un'impostazione errata, quindi proverò a rileggerla, purtroppo però gli anni del liceo mi hanno segnato e ho ancora dei pregiudizi da distruggere.
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La letteratura è linguaggio. Ciò che stai dicendo tu non riguarda la letteratura.
Non è solo linguaggio, sarebbe riduttivo considerarla esclusivamente come tale. Adios.
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Il problema è che la tua chiave di lettura potrebbe estendersi a tutte le forme d'arte. Quindi, non è il fulcro di nessuna.
Il fulcro della musica è la musica. Le sinfonie di Beethoven sono cose in sé, hanno valore di per sé, non hanno bisogno di messaggi, contenuti... Non hanno bisogno di nulla che non sia musica.
Il fulcro della pittura è il tocco, il colore, la linea.
Il fulcro della letteratura è la parola, il linguaggio.
Questo è ciò che penso io, uno Stefano qualunque ecc. ecc. Ma sono in ottima compagnia. Quindi, risparmiatevi la solfa "chi sei tu per dire questo ecc." ed entrate nel merito, se non siete d'accordo.
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Ha avuto dei trascorsi poco felici con alcuni editori, quindi ha deciso di fare da sé perché il pubblico ce l'ha. Affinal si deve difendere perché lo saccheggiano parecchio (pure Gino e Michele si sono comportati male con lui copiando della roba senza dire che era sua).
Ti faccio un esempio. Hanno girato un corto Tupuliello (lo trovi su YouTube) ispirato alla sua canzone. L'hanno contattato per chiedergli il permesso e lui ha risposto "se è senza scopo di lucro fate ciò che volete". Per dirti il personaggio, uno con una capa così.
Però la gente è scostumata, si prende le confidenze e con il tempo si è ritirato. Credo che in Italia sia uno di quei pochi personaggi che possiamo chiamare intellettuali.
Non si è solo sfasteriato, ha anche ricevuto diverse minacce da fanatici religiosi..... :maronn:
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Il problema è che la tua chiave di lettura potrebbe estendersi a tutte le forme d'arte. Quindi, non è il fulcro di nessuna.
Il fulcro della musica è la musica. Le sinfonie di Beethoven sono cose in sé, hanno valore di per sé, non hanno bisogno di messaggi, contenuti... Non hanno bisogno di nulla che non sia musica.
Il fulcro della pittura è il tocco, il colore, la linea.
Il fulcro della letteratura è la parola, il linguaggio.
Questo è ciò che penso io, uno Stefano qualunque ecc. ecc. Ma sono in ottima compagnia. Quindi, risparmiatevi la solfa "chi sei tu per dire questo ecc." ed entrate nel merito, se non siete d'accordo.
Lo sapevo che saremmo arrivati a questo. La parola, caro professorino, non è una nota o un colore o linea, la parola è un qualcosa dalla potenza infinita, perchè nessun ritratto e nessuna sinfonia potrebbero descrivere più precisamente della parola ciò che siamo e sentiamo. "Nostalgia", una sola parola racchiude in sè un'infinità di immagini, suoni e colori e tu, che dici d'essere un amante di tale strumento, ti permetti di paragonarla al resto? La parola è l'idea.
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Il fulcro della pittura è il tocco
Quella è la pugnetta. :puppa:
Comunque sono in totale disaccordo, dato che le opere d'arte nascono dai tormenti di uomini collocati nei processi storici.
Per quanto si possano elevare sopra le miserie umane ne restano una viscerale manifestazione e non possono essere certo ridotte a questioni stilistiche.
Ma poi come si fa a dire che il fulcro della pittura è il tocco e la linea di fronte a una opera di Francis Bacon?
Ma poi perché sei arrivato a questa deriva manieristica quando eri partito da un punto di vista per certi versi condivisibile, ovvero la depurazione dalle "cose ideologiche"?
Mica è la stessa cosa. :asd:
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Quella è la pugnetta. :puppa:
Comunque sono in totale disaccordo, dato che le opere d'arte nascono dai tormenti di uomini collocati nei processi storici.
Per quanto si possano elevare sopra le miserie umane ne restano una viscerale manifestazione e non possono essere certo ridotte a questioni stilistiche.
Ma poi come si fa a dire che il fulcro della pittura è il tocco e la linea di fronte a una opera di Francis Bacon?
Ma poi perché sei arrivato a questa deriva manieristica quando eri partito da un punto di vista per certi versi condivisibile, ovvero la depurazione dalle "cose ideologiche"?
Mica è la stessa cosa. :asd:
Completo il tuo discorso , aggiungendo che, se la letteratura è esclusivamente un esercizio stilistico, allora diviene praticamente inutile scrivere. Qualunque cosa verrà scritta porterà inevitabilmente con sè un messaggio, perchè già di per sè le parole lo sono.
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Completo il tuo discorso , aggiungendo che, se la letteratura è esclusivamente un esercizio stilistico, allora diviene praticamente inutile scrivere. Qualunque cosa verrà scritta porterà inevitabilmente con sè un messaggio, perchè già di per sè le parole lo sono.
Questo è un signor punto di vista per un critica d'arte ma, per qualsiasi artista, non avrebbe alcun senso così come non ha alcun senso, almeno intenzionale, la produzione artistica di nessuno.... :boh:
Gli artisti fanno quel che gli pare, quando gli pare e come gli pare, poi i critici hanno voglia a interpretare.... :asd:
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Questo è un signor punto di vista per un critica d'arte ma, per qualsiasi artista, non avrebbe alcun senso così come non ha alcun senso, almeno intenzionale, la produzione artistica di nessuno.... :boh:
Gli artisti fanno quel che gli pare, quando gli pare e come gli pare, poi i critici hanno voglia a interpretare.... :asd:
Totò, ma , se tu componi una canzone, dentro essa metti la tua individualità, anche se questa è indipendente da determinate esperienze come nel caso di Nabokov, quindi il senso sta nell'espressione della propria individualità, stile o non stile filippiche o non filippiche.
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Totò, ma , se tu componi una canzone, dentro essa metti la tua individualità, anche se questa è indipendente da determinate esperienze come nel caso di Nabokov.
Tu in quello che fai ci metti non voglio dire la tua anima ma almeno un pezzetto di te ma difficilmente lo fai in maniera intenzionale.
Puoi anche pianificare un'opera a tavolino ma la parte squisitamente creativa o ti viene fuori di getto o non ti viene proprio. :boh:
Poi magari riascoltando/guardando/leggendo/etc a seconda del mezzo espressivo puoi trovare mille significati e ognuno può trovarci altri mille ulteriori significati ma fondamentalmente l'artista è uno che ha trovato, nella sua arte, un modo di esprimersi che spesso è il più autentico di tutti quelli sperimentati nella sua vita.
Poi ci sono i condizionamenti (sociali, culturali, economici, etc): all'artista capita anche di dover pagare l'affitto e fare la spesa, magari fa un contratto con un editore/gallerista/etc. e magari scende a compromessi con la sua autenticità come anche se ne può andare ulteriormente di capa e perdersi nei meandri di un progetto troppo dettagliato a cui magari a un certo punto decidi di mettere un punto e magari si sarebbe potuto fare meglio.
Tutti questi dettagli diventano la famosa critica con rimandi alla biografia dell'autore... :asd:
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Tu in quello che fai ci metti non voglio dire la tua anima ma almeno un pezzetto di te ma difficilmente lo fai in maniera intenzionale.
Puoi anche pianificare un'opera a tavolino ma la parte squisitamente creativa o ti viene fuori di getto o non ti viene proprio. :boh:
Poi magari riascoltando/guardando/leggendo/etc a seconda del mezzo espressivo puoi trovare mille significati e ognuno può trovarci altri mille ulteriori significati ma fondamentalmente l'artista è uno che ha trovato, nella sua arte, un modo di esprimersi che spesso è il più autentico di tutti quelli sperimentati nella sua vita.
Poi ci sono i condizionamenti (sociali, culturali, economici, etc): all'artista capita anche di dover pagare l'affitto e fare la spesa, magari fa un contratto con un editore/gallerista/etc. e magari scende a compromessi con la sua autenticità come anche se ne può andare ulteriormente di capa e perdersi nei meandri di un progetto troppo dettagliato a cui magari a un certo punto decidi di mettere un punto e magari si sarebbe potuto fare meglio.
Tutti questi dettagli diventano la famosa critica con rimandi alla biografia dell'autore... :asd:
Questo è un signor punto di vista per un critica d'arte ma, per qualsiasi artista, non avrebbe alcun senso così come non ha alcun senso, almeno intenzionale, la produzione artistica di nessuno.... :boh:
Gli artisti fanno quel che gli pare, quando gli pare e come gli pare, poi i critici hanno voglia a interpretare.... :asd:
Perfetto, non aggiungo nulla.
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Perf
Perfetto, non aggiungo nulla.
Niente ha un fottuto senso.
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Niente ha un fottuto senso.
Chiami professorino me poi pretendi di sentenziare su tutto e tutti. Bah.
Ti indigni per la mia disumana idea di letteratura e poi non ti indigni, bensì giustifichi e esalti l'holodomor...
Ecc. ecc.
Comunque:
1. Forse non sono in grado di spiegarmi bene
2. Forse un forum non è il luogo più opportuno per disquisire su certe diatribe immortali
3. Io non sono Nabokov, tu non sei Dostoevskij e nessuno dei due ha bisogno del nostro tifo da stadio.
:mj:
-
Chiami professorino me poi pretendi di sentenziare su tutto e tutti. Bah.
Ma sopratutto e' partito con una battiglia sul diritto di espressione per difenderti e te sta facenn na mappin pegg e l'at
:look:
Sembrate 2 personaggi di un libro di marziano :asd:
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Ma sopratutto e' partito con una battiglia sul diritto di espressione per difenderti e te sta facenn na mappin pegg e l'at
:look:
Ahah non è una strategia disprezzabile. Un post di qualche pagina fa l'ho dovuto leggere un paio di volte per convincermi che avesse ribaltato quanto detto fino al post precedente :dilemma:
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Sembrate 2 personaggi di un libro di marziano :asd:
:asd:
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Ma sopratutto e' partito con una battiglia sul diritto di espressione per difenderti e te sta facenn na mappin pegg e l'at
:look:
Sembrate 2 personaggi di un libro di marziano :asd:
Più che altro
Spoilerhttp://www.youtube.com/watch?v=eFWSnlVtE1E
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Chiami professorino me poi pretendi di sentenziare su tutto e tutti. Bah.
Ti indigni per la mia disumana idea di letteratura e poi non ti indigni, bensì giustifichi e esalti l'holodomor...
Ecc. ecc.
Comunque:
1. Forse non sono in grado di spiegarmi bene
2. Forse un forum non è il luogo più opportuno per disquisire su certe diatribe immortali
3. Io non sono Nabokov, tu non sei Dostoevskij e nessuno dei due ha bisogno del nostro tifo da stadio.
:mj:
Ma mica mi indigno, semplicemente non sono d'accordo e ti metto al corrente della cosa :bacino:. L'Holodomor è una conseguenza inevitabile dell'atteggiamento del cazzo dei contadini ucraini :look:
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Ahah non è una strategia disprezzabile. Un post di qualche pagina fa l'ho dovuto leggere un paio di volte per convincermi che avesse ribaltato quanto detto fino al post precedente :dilemma:
Ma almeno io motivo le mie convinzioni, gli altri invece t'hanno solo dato del coglione, pa maronna.
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http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/libri/2014/07/19/scrittrice-lila-il-mio-nabokov-felice_9b3d166d-3d72-4647-b6c4-74faa373d07b.html (http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/libri/2014/07/19/scrittrice-lila-il-mio-nabokov-felice_9b3d166d-3d72-4647-b6c4-74faa373d07b.html)
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Sto leggendo un po' di poesie di Blok.
Sono meravigliose.
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Sto leggendo un po' di poesie di Blok.
Sono meravigliose.
Ti consiglio vivissimamente di scaricarti e guardarti Quattro diversi modi di morire in versi in cui Bene legge lui, Majakovskij, Pasternak ed Esenin.......uno spettacolo fenomenale a dire pochissimo.
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Ti consiglio vivissimamente di scaricarti e guardarti Quattro diversi modi di morire in versi in cui Bene legge lui, Majakovskij, Pasternak ed Esenin.......uno spettacolo fenomenale a dire pochissimo.
Mi sa che c'è sul tubo...stasera me lo godo. :love2:
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Mi sa che c'è sul tubo...stasera me lo godo. :love2:
Io l'ho scaricato da Emule (sia lo spettacolo che il file audio, perchè dalla cosa nacque un 33 giri).
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Io l'ho scaricato da Emule (sia lo spettacolo che il file audio, perchè dalla cosa nacque un 33 giri).
Che oggi ovviamente sarà introvabile
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Ti consiglio vivissimamente di scaricarti e guardarti Quattro diversi modi di morire in versi in cui Bene legge lui, Majakovskij, Pasternak ed Esenin.......uno spettacolo fenomenale a dire pochissimo.
:alla:
Quando declama All'amato me stesso di Majakovkij è immenso
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Smanettando con torrent ho trovato un torrent contenente 182 ebook di tutto rispetto:
http://extratorrent.cc/torrent/3659496/Ladri+Di+Biblioteche%2C+182+ebook+epub+azw3+ita%2C+filosofia+politica+storia+%5BAggiornamenti+20+giugno+2014%5D.html (http://extratorrent.cc/torrent/3659496/Ladri+Di+Biblioteche%2C+182+ebook+epub+azw3+ita%2C+filosofia+politica+storia+%5BAggiornamenti+20+giugno+2014%5D.html)
17 di nabokov (la ricerca è partita da lui) più molte altre meraviglie filosofiche.
Tra questi, anche un libro monumentale del mio professore di pedagogia e di filosofia della formazione dell'uomo, mario gennari:
(http://giotto.ibs.it/cop/copj170.asp?f=9788845269530)
Serendipity...
Ve lo consiglio vivamente :sisi:
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Io sto leggendo la saga del ghiaccio e del fuoco :look: Qualcuno legge anche lui codesti libri?
P. S. Io sono innamorato in modo letterario di S. King
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P. S. Io sono innamorato in modo letterario di S. King
Da ragazzino lessi un'infinità di libri di King... Christine la macchina infernale, Misery, Il gioco di Gerald, La tempesta del secolo, Carrie, Desperation, Il miglio verde, L'acchiappasogni... Ecc ecc ecc
Forse quello che mi piacerebbe rileggere in età matura è Cuori in Atlantide :sisi:
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Da ragazzino lessi un'infinità di libri di King... Christine la macchina infernale, Misery, Il gioco di Gerald, La tempesta del secolo, Carrie, Desperation, Il miglio verde, L'acchiappasogni... Ecc ecc ecc
Forse quello che mi piacerebbe rileggere in età matura è Cuori in Atlantide :sisi:
Lo sto rileggendo in questo periodo proprio XD
Per me il capolavoro l'ha raggiunto con it
Libro immenso e saturo di emozioni.... Spettacolare..... Se non l'avete ancora letto ve lo straconsiglio
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Lo sto rileggendo in questo periodo proprio XD
Per me il capolavoro l'ha raggiunto con it
Libro immenso e saturo di emozioni.... Spettacolare..... Se non l'avete ancora letto ve lo straconsiglio
Lo iniziai ma l'inizio non mi colpì e le mille pagine non mi incentivarono... Ma ero piccolo :boh:
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Lo iniziai ma l'inizio non mi colpì e le mille pagine non mi incentivarono... Ma ero piccolo :boh:
Non è adatta a persone piccole secondo me..... I sentimenti che ti scaturisce e le varie vicende non è adatto a ragazzini per me
È uno dei miei preferiti... Un libro capace di darti tanto a mio dire
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Ho dei libri da leggere sul comodino:
-On the road again di Giorgio Olmoti
-Febbre a 90° di Nick Hornby
-How to talk dirty and influence people di Lenny Bruce
-Uomini che piangono per niente di Maurizio Milani
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-Febbre a 90° di Nick Hornby
i alterativa posso declamartelo io a memoria
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i alterativa posso declamartelo io a memoria
Grazie, ma preferisco godermelo tutto. Poi ho riletto un vecchio topic del forum prendendolo dalla firma del caro djcarmine. Stupendo. Non ho fatto un up per rispetto.
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Il ciclo Partenopeo di Dumas(padre):
- La Sanfelice
- Confessioni di una Favorita
Ne vale la pena uagliù :sisi:
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Vorrei cominciare a leggere Bukowski.
Cosa consigliate?
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Vorrei cominciare a leggere Bukowski.
Cosa consigliate?
Post office. E dopo puoi anche smettere
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ora come ora bukowski è diventato il nuovo shakespeare :look: ho detto tutto
nessuno legge le cronache del ghiaccio e del fuoco ?
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Io consiglio di non iniziare proprio.
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Bukowski e Jim Morrison stanno diventando gli unici intellettuali di questa generazione.
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Io consiglio di non iniziare proprio.
Quando leggo di persone che vengono iniziate alla letteratura da Bukowsky, sono costretto a pensare che un giorno l'umanità non sarà più in grado di produrre nulla che sia degno d'essere definito "arte".
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Siete l'ansia. Grazie a tutti per i consigli :sisi:
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Siete l'ansia. Grazie a tutti per i consigli :sisi:
Guarda, io non sono una cima nella lettura e dissento dalle opinioni precedenti perché se oggi la gente non legge è perché c'è troppa gente che vuole scrivere e lo fa malissimo. Quindi, l'arte è morta e sepolta almeno da quando hanno inondato il mondo di eroina. Restano comunque sulla piazza grandi scrittori ed eccellenti artisti, ma se ti va di leggere qualcosa Bukowski non è di certo l'ultima merda immonda da evitare.
Comunque, se ti interessa Bukowski ti consiglio Post Office, Compagno di sbronze, Factotum (ti prende, ma non è la cosa migliore che ha scritto), e il classico Storie di ordinaria follia. Ti raccomando però John Fante con il suo Chiedi alla polvere, segnalato dallo stesso Bukowski e sicuramente superiore a lui.
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Siete l'ansia. Grazie a tutti per i consigli :sisi:
Leggi Panino al prosciutto :sisi:
(http://digilander.libero.it/confratchianti/copertine%20libri/buk_panino%20al%20prosciutto.jpg)
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Poi, deciderai tu se ti piacerà o meno :asd:
Io ho avuto la mia fase bukowski nell'adolescenza.
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Ok e pure a bokowski lo abbiamo cresimato
Forum di critici severisssssimi
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Quoto Godanico, a quelli citati da me aggiungo anche Panino al prosciutto.
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Leggi Panino al prosciutto :sisi:
([url]http://digilander.libero.it/confratchianti/copertine%20libri/buk_panino%20al%20prosciutto.jpg[/url])
Guarda, io non sono una cima nella lettura e dissento dalle opinioni precedenti perché se oggi la gente non legge è perché c'è troppa gente che vuole scrivere e lo fa malissimo. Quindi, l'arte è morta e sepolta almeno da quando hanno inondato il mondo di eroina. Restano comunque sulla piazza grandi scrittori ed eccellenti artisti, ma se ti va di leggere qualcosa Bukowski non è di certo l'ultima merda immonda da evitare.
Comunque, se ti interessa Bukowski ti consiglio Post Office, Compagno di sbronze, Factotum (ti prende, ma non è la cosa migliore che ha scritto), e il classico Storie di ordinaria follia. Ti raccomando però John Fante con il suo Chiedi alla polvere, segnalato dallo stesso Bukowski e sicuramente superiore a lui.
Grazie :ok:
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Ma leggetevi Stephen King per piacere
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Ok e pure a bokowski lo abbiamo cresimato
Forum di critici severisssssimi
Quanto mi piacerebbe leggere una stroncatura di bukowksy sull'intellettualismo da forum.... :asd:
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Quanto mi piacerebbe leggere una stroncatura di bukowksy sull'intellettualismo da forum.... :asd:
sa tanto di hams y k :look:
ps consigliatemi qualche libro terribilmente nichilista e senza prospettive positive al suo interno :sisi: :look: :look:
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sa tanto di hams y k :look:
ps consigliatemi qualche libro terribilmente nichilista e senza prospettive positive al suo interno :sisi: :look: :look:
:rotfl:
Vuoi farti del male?
La nausea di Sartre è il libro che fa per te.... :sisi:
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sa tanto di hams y k :look:
ps consigliatemi qualche libro terribilmente nichilista e senza prospettive positive al suo interno :sisi: :look: :look:
(https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcR2uTW2dX6SHQOWeRCnd8wuNKJiX4kSmbMe9r6D3meZnPgurAjOQKOcO0Y)
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Sto leggendo febbre a 90° :lookair:
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Sto leggendo febbre a 90° :lookair:
Pure io :look:
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Stasera mi sono comprato Zero zero zero :look: non li compro mai i libri cartacei, e mi sentivo in dovere di comunicarlo a qualcuno.
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Leggete qualcosa di Marai, ne vale assolutamente la pena. Chi scambia qualche libro o li vende a prezzi modici?
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Giggì, se nelle bancarelle trovi qualcosa di Ennio Flaiano a prezzi accettabili, dimmell. Che nun pozz spennere 14,50 p'nu libricin come Diario Notturno o Un Marziano a Roma, perchè quei ricuttari di Adelphi s'so mis ncap di speculare sui radical chic pariolini.
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Giggì, se nelle bancarelle trovi qualcosa di Ennio Flaiano a prezzi accettabili, dimmell. Che nun pozz spennere 14,50 p'nu libricin come Diario Notturno o Un Marziano a Roma, perchè quei ricuttari di Adelphi s'so mis ncap di speculare sui radical chic pariolini.
se ti capita leggiti "Tempo di uccidere" che è la sua prima cosa (un romanzo abbastanza lungo rispetto alle sue produzioni solite).....l'ho trovato veramente un testo molto bello.
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se ti capita leggiti "Tempo di uccidere" che è la sua prima cosa (un romanzo abbastanza lungo rispetto alle sue produzioni solite).....l'ho trovato veramente un testo molto bello.
Certo, e "Tempo Di Uccidere" si trova pure tascabile, ma è un romanzo scritto su commissione di Bompiani (mi pare). Mi interessa, ma relativamente. Vorrei soprattutto qualcosa del pensiero critico ed ironico di Flaiano, a metà tra saggistica e racconto. E non lo trovi a poco prezzo.
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Io sto leggendo io robot di asimov
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Io sto leggendo io robot di asimov
anche io sto leggendo asimov , è affascinante.
2 giorni fa è morto Therry Pratchett , il re della parodia del fantasy , vi invito tutti a leggere "Guardie , Guardie !" imho un capolavoro cartaceo paragonabile a un film di Mel Brooks
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Giggì, se nelle bancarelle trovi qualcosa di Ennio Flaiano a prezzi accettabili, dimmell. Che nun pozz spennere 14,50 p'nu libricin come Diario Notturno o Un Marziano a Roma, perchè quei ricuttari di Adelphi s'so mis ncap di speculare sui radical chic pariolini.
Qualcosa di Flaiano l'ho inticchiato.
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PER CHI FOSSE INTERESSATO
https://www.produzionidalbasso.com/project/tuxedo/ (https://www.produzionidalbasso.com/project/tuxedo/)
Otti è il mio amichetto del cuore, sta schiattato in un letto da un bel po di tempo perchè ha la SLA ed ha scritto sto bellissimo romanzo dickensiano (nel senso di Philip K Dick, sia chiaro)......se qualcuno tiene una dieci euro da buttare fa un bel gesto.
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Ivo Andric :alla: :alla:
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ho iniziato a leggere i fratelli karamazov di Dostoesvskij :sisi:
anche se a causa della preparazione ai test di medicina che mi stanno privando di tutto il tempo libero che avevo (praticamente un'infinità) ci metterò almeno un anno :look:
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Nessuno ama follemente Thomas Mann? Io lo adoro e credo che la sua produzione letteraria debba avere una maggiore diffusione, visto che parliamo, a mio avviso, del maggior autore tedesco. Sono certo che Micoste consideri Goethe ed Herman Hesse superiori al suddetto, quindi non vedo l'ora di appiccicarmi con lui.
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i buddenbrook
:sbav:
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i buddenbrook
:sbav:
Ti consiglio la tetralogia "Giuseppe ed i suoi fratelli" e "L'eletto".
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Io ho scoperto Carver. Un animale, tra l'altro imitatissimo.
E' cosa di pazzi quanti autori e stili ci siano stati dal dopoguerra ad oggi, e come, i nuovi vate(r) della letteratura contemporanea li scopiazzino col benestare dei lettori e delle case editrici.
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La montagna mi incantò da giuvinotto nel lento pomeriggio di un estate e ho ricordi pure di la morte a venizia e Kruger, mentre a dotto faust o vuttaie a fancul che mammema frieva purpette e non sostenevo l’odore della carne fritt oh i buddensliga forse maggie vist utt e partit ma nu so sicur quindi …quindi la tetralogia e giusepp mi manca e forse sarà pe sempre che se avro di nuovo capa non credo di rivolgermi allo specchiato frocione col baffetiello.
Carver è Carver, sottrazione al midollo, sospensioni, nulla quotidiano, non so, un gigante del racconto.
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La montagna mi incantò da giuvinotto nel lento pomeriggio di un estate e ho ricordi pure di la morte a venizia e Kruger, mentre a dotto faust o vuttaie a fancul che mammema frieva purpette e non sostenevo l’odore della carne fritt oh i buddensliga forse maggie vist utt e partit ma nu so sicur quindi …quindi la tetralogia e giusepp mi manca e forse sarà pe sempre che se avro di nuovo capa non credo di rivolgermi allo specchiato frocione col baffetiello.
Carver è Carver, sottrazione al midollo, sospensioni, nulla quotidiano, non so, un gigante del racconto.
Anche io ho avuto difficoltà a finire il dottor Faust, però ,quando Adrian Leverkhun parla col diavolo, m'aggio arricreato :sisi:
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Perchè Fante dovrebbe essere considerato un grande scrittore? Aspetto delucidazioni dai suoi fan, intanto andate a cacare :look:.
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ho appeso i fratelli karamazov, troppo un mattone, e col pochissimo tempo che sto avendo a disposizione era davvero insostenibile.
Adesso sto iniziando "la penultima verità" di Philip K. Dick, anche se la fantascienza non mi fa impazzire spero che possa farmi ricredere :sisi:
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ho appeso i fratelli karamazov, troppo un mattone, e col pochissimo tempo che sto avendo a disposizione era davvero insostenibile.
Adesso sto iniziando "la penultima verità" di Philip K. Dick, anche se la fantascienza non mi fa impazzire spero che possa farmi ricredere :sisi:
Bravo, hai appeso il piu' bel libro che penna abbia mai vergato :look:
Perchè Fante dovrebbe essere considerato un grande scrittore? Aspetto delucidazioni dai suoi fan, intanto andate a cacare :look:.
Non credo di essere un suo fan ma a me fante piace un casino, lo preferisco di gran lunga a bukowski lo trovo molto piu pragmatico e diretto.
La trilogia di bandini, la confraternita dell'uva assolutamente godibilissimi e coinvolgenti a finale leggendo i libri ci si sente tutti un po bandini
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Bravo, hai appeso il piu' bel libro che penna abbia mai vergato :look:
Non credo di essere un suo fan ma a me fante piace un casino, lo preferisco di gran lunga a bukovski oerche' lo trovo molto piu pragmatico e diretto.
La trilogia di bandini, la confraternita dell'uva assolutamente godibilissimi e coinvolgenti a finale leggendo i libri ci si sente tutti un po bandini
ma lo riprenderò sicuramente, solo che adesso con la preparazione per i test di medicina proprio non trovo il tempo per leggerlo, per questo gli ho preferito qualcosa di più "leggero" :sisi:
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Bravo, hai appeso il piu' bel libro che penna abbia mai vergato :look:
Non credo di essere un suo fan ma a me fante piace un casino, lo preferisco di gran lunga a bukowski lo trovo molto piu pragmatico e diretto.
La trilogia di bandini, la confraternita dell'uva assolutamente godibilissimi e coinvolgenti a finale leggendo i libri ci si sente tutti un po bandini
"Aspetta primavera Bandini" non mi è dispiaciuto, ma " Chiedi alla polvere" è veramente un libro ridicolo che non ti lascia niente. Bukowsky per me è la merda della merda.
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"Aspetta primavera Bandini" non mi è dispiaciuto, ma " Chiedi alla polvere" è veramente un libro ridicolo che non ti lascia niente. Bukowsky per me è la merda della merda.
:sisi: io non comprendo come possa piacere... e ho letto 'i migliori'
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Bukowsky per me è la merda della merda.
Azz e io che pensavo fosse la tua ispirazione massima nella vita...
:look:
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Azz e io che pensavo fosse la tua ispirazione massima nella vita...
:look:
A Bukowsky o mparo a scrivere e a campà :look:
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Ma guardate che Bukowski non aveva grosse pretese. I suoi fan invece sì.
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A Bukowsky o mparo a scrivere e a campà :look:
A me Bukowsky invece piace assai, soprattutto la sua scrittura semplice e diretta ma in pratica, da questo punto di vista, mi piace come scriveva Fernanda Pivano.... :asd:
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Giggino Suker è addiventato proprio una persona spregevole.
Premetto che Bukowski non fa impazzire nemmeno me, però da qui a dire che è la merda della merda ne passa.
Io credo che per il vecchio Charles, come successo con Kerouac, Burroughs ed altri, si parli prima di tutto di innovazione. Prima di lui, in quegli anni, tra le robe popolari che la gente scriveva c'era tanta, ma tanta roba politically correct, lui facendo da anti-divo (un po' come il tuo amatissimo Sarri, Giggì) ed è così che ha sfondato ogni pertugio divenendo la leggenda che tutti oggi conosciamo.
Poi c'è da dire che si è sputtanato assai, un po' come si è sputtanato Ralph Laurent come marchio, da quando è finito nelle frase di feisbuk con cani e puorci che menano le sue frasi a cazzo da pertutto.
Fatto sta che per me Bukowski rappresenta un tassello fondamentale nella storia della letteratura che senza lui non sarebbe stata la letteratura che oggi conosciamo.
Un esempio moderno che potrebbe ripercorrere un percorso simile è Philip Roth. Ho letto Il Teatro di Sabbath, ci ho messo un po' a finirlo, ma alla fine ne sono rimasto estasiato. Uno di quei libri che poi rimangono 'cu tte, insieme ai personaggi e alle situazioni che rappresentano qualche cosa di nuovo nell'intendere la letteratura. Un qualcosa che purtroppo, o per fortuna, non ripercorrerà le gesta di Bukowski per via del linguaggio utilizzato. Troppo avanti per la mia generazione, forse pure per la prossima.
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Giggino Suker è addiventato proprio una persona spregevole.
Premetto che Bukowski non fa impazzire nemmeno me, però da qui a dire che è la merda della merda ne passa.
Io credo che per il vecchio Charles, come successo con Kerouac, Burroughs ed altri, si parli prima di tutto di innovazione. Prima di lui, in quegli anni, tra le robe popolari che la gente scriveva c'era tanta, ma tanta roba politically correct, lui facendo da anti-divo (un po' come il tuo amatissimo Sarri, Giggì) ed è così che ha sfondato ogni pertugio divenendo la leggenda che tutti oggi conosciamo.
Poi c'è da dire che si è sputtanato assai, un po' come si è sputtanato Ralph Laurent come marchio, da quando è finito nelle frase di feisbuk con cani e puorci che menano le sue frasi a cazzo da pertutto.
Fatto sta che per me Bukowski rappresenta un tassello fondamentale nella storia della letteratura che senza lui non sarebbe stata la letteratura che oggi conosciamo.
Un esempio moderno che potrebbe ripercorrere un percorso simile è Philip Roth. Ho letto Il Teatro di Sabbath, ci ho messo un po' a finirlo, ma alla fine ne sono rimasto estasiato. Uno di quei libri che poi rimangono 'cu tte, insieme ai personaggi e alle situazioni che rappresentano qualche cosa di nuovo nell'intendere la letteratura. Un qualcosa che purtroppo, o per fortuna, non ripercorrerà le gesta di Bukowski per via del linguaggio utilizzato. Troppo avanti per la mia generazione, forse pure per la prossima.
Ma Kerouac è un altro che è illeggibile e lo stesso Hemingway ,se paragonato a buona parte dei grandi letterati europei, non è che sia questo grande autore. La letteratura americana non ha e molto probabilmente non avrà mai la dignità della letteratura europea, ci sta ben poco da fare. Bukowski e tutta la beat generation rappresentano un tassello fondamentale per il depauperamento letterario.
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bukowsky sta alla letteratura come i sex pistols stanno alla musica
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La letteratura americana non ha e molto probabilmente non avrà mai la dignità della letteratura europea, ci sta ben poco da fare.
vorrei leggere steinbeck e faulkner,alcuni loro romanzi che non ho mai letto mi attirano
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vorrei leggere steinbeck e faulkner,alcuni loro romanzi che non ho mai letto mi attirano
Io non ho mai letto un cazzo di sti due e di Fritzgerald, però, ogni volta che leggo un fottuto libro made in USA, ne esco provato e con l'orchite, quindi penso che farò un altro paio di tentativi e poi li appenderò per sempre.
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Ma Kerouac è un altro che è illeggibile e lo stesso Hemingway ,se paragonato a buona parte dei grandi letterati europei, non è che sia questo grande autore. La letteratura americana non ha e molto probabilmente non avrà mai la dignità della letteratura europea, ci sta ben poco da fare. Bukowski e tutta la beat generation rappresentano un tassello fondamentale per il depauperamento letterario.
Kerouac non è per tutti, forse nemmeno per me, Tristesa però mi ha emozionato. Burroughs è forte, ma il meno forte dei tre succitati.
Hemingway è un altro pianeta rispetto agli altri tre, per me un Maradona della letteratura, poi se vogliamo giudicarlo da "Il Vecchio ed il Mare" ancora ancora te pozz 'dda ragione in nome del gusto personale, ma dopo letto i 49 racconti, dire che non è un grande autore vuol dire parlare per partito preso.
La letteratura non è una scienza esatta, è per questo che dopo quest'affermazione sei ancora a piede libero.
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Io non ho mai letto un cazzo di sti due e di Fritzgerald, però, ogni volta che leggo un fottuto libro made in USA, ne esco provato e con l'orchite, quindi penso che farò un altro paio di tentativi e poi li appenderò per sempre.
Lascia stare pure fitzgerald allora :asd: e pure quell'altro cesso di foster wallace.
Leggiti delillo invece, superbo.
Underworld e' nu dio e libro.
Comunque a chi piacionno i russi e' ovvio che si trova spiazzato davanti a sta roba.
Io sto leggendo la qualunque ultimamente e ti diro' che sono stato piacevolmente sorpreso da ken follet, libri scritti davvero bene, senza troppe pretese ovviamente ma ti diro' mi sono proprio divertito sia con i pilastri della terra che con la century trilogy
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Lascia stare pure fitzgerald allora :asd: e pure quell'altro cesso di foster wallace.
Leggiti delillo invece, superbo.
Underworld e' nu dio e libro.
Comunque a chi piacionno i russi e' ovvio che si trova spiazzato davanti a sta roba.
Io sto leggendo la qualunque ultimamente e ti diro' che sono stato piacevolmente sorpreso da ken follet, libri scritti davvero bene, senza troppe pretese ovviamente ma ti diro' mi sono proprio divertito sia con i pilastri della terra che con la century trilogy
Da piccolo piaceva anche a me :sisi:. Preferisco questi autori senza alcuna velleità letteraria ai Fante e co. Hemingway, per l'amor del cielo, è piaciuto abbastanza anche a me, ma sicuramente non è un gigante della letteratura ed un Sandor Marai gli mette palle e pesce in bocca. Relazionatevi con altro e non questo ciarpame.
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Forse Bukowski sta all'urbano quanto Herzog alla natura, viscerale il primo, panico il secondo. In entrambi, l'oltrepassamento della coscienza. In generale a me la beat generation nun m'ha pigliato, manco Kerouac e Ferlinghetti (mai letto Ginsberg). E menumale, per comme so' fatto io stess sott a nu ponte. Invece sto tale e quale ma ncopp a na pultrona :ruoss:
Di americano, recentemente, ho apprezzato "l'hopperiano" Carver.
Ho trovato grosse difficoltà con Foster Wallace (che ho appeso). È tutta una perifrasi dell'essere umano, un vagare tra i frammenti allontanatisi dal centro. Non è cosa mia, perdesse e cerevelle e credo schiferei tutti i postmodernisti, dunque pure DeLillo.
Comunque la mia cultura letteraria è assai scadente, nun me date retta.
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Lascia stare pure fitzgerald allora :asd: e pure quell'altro cesso di foster wallace.
Leggiti delillo invece, superbo.
Underworld e' nu dio e libro.
Comunque a chi piacionno i russi e' ovvio che si trova spiazzato davanti a sta roba.
Io sto leggendo la qualunque ultimamente e ti diro' che sono stato piacevolmente sorpreso da ken follet, libri scritti davvero bene, senza troppe pretese ovviamente ma ti diro' mi sono proprio divertito sia con i pilastri della terra che con la century trilogy
Di De Lillo ho letto Americana, non mi cacavo il cazzo accussì da quando Donadoni schierava Pià seconda punta in quel favoloso Napoli post-Rejano.
@Giggino
Io mi voglio relazionare con altro, pecciò sto 'cca, mo dite che ve voglio alleccare le pacche ma veramente tengo grande considerazione di voi utenti storici e me piace assai confrontarmi con voi. Pure se vi ho ritrovato ancora cchiù estremisti di prima. Difatti, mo' te voglio chiedere che ne pensi di Saramago.
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Saramago.
due palle grosse quanto una mongolfiera
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Saramago lo amo visceralmente.
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Saramago lo amo visceralmente.
due palle grosse quanto una mongolfiera
Vi voglio bene <3
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Vi voglio bene <3
non sono mai riuscito a farmelo piacere,magari sono partito dai romanzi sbagliati...
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non sono mai riuscito a farmelo piacere,magari sono partito dai romanzi sbagliati...
Lo trovo un gigante. Per il semplice fatto che ti trascina in una roba che non ti riguarda lontanamente, che non considereresti mai, una storia al limite della realtà, molto spesso oltre questo limite, e te lo fa parere una cosa normale. Almeno al fine di una morale che riporta ad una moralità sperduta.
Ti starà antipatico pecché certe cose, spesso, le fanno le femmine. Solo che 'cu Saramago dopo trecento pagine di punteggiatura particolare, fantasie che mettono a nudo la cattiveria del genere umano, scenari familiarmente apocalittici, tutto finisce e si passa ad altro.
Con una femmina dopo trecento settimane tutto finisce, si passa ad altro, ma quell'altro se chiamma mutuo, cane, criaturo, machina, riebbeti, 'a dummeneca 'a casa 'dda gnora. Tutta roba in cui vieni trascinato, che non ti riguarda lontanamente, robba al limite della realtà, che qualcuna ti fa parere una cosa normale.
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Entro a gamba tesa, per dire ne ma che cazz ciazzecca Bukoswky con la Beat Generation ?
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Entro a gamba tesa, per dire ne ma che cazz ciazzecca Bukoswky con la Beat Generation ?
La traduzione della Pivano?
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Entro a gamba tesa, per dire ne ma che cazz ciazzecca Bukoswky con la Beat Generation ?
Colpa mia, ho menato per mezzo Kerouac e Burroughs per spiegare 'o fatto della trasgressione che trasforma i derelitti della società americabene in autori pop. E po' Peppino Wendell ne capisce di cinema e striature a crema. Che vuò?
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Ho finito di leggere 22/11/63 di stephen king, autore che nella fase post-liceo non mi aveva mai più entusiasmato particolarmente.
Ua', me l'agg magnat.
<3
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per curiosità, voi con quali criteri giudicate un libro?
(giuro che è pura curiosità e non c'è nessuna traccia dell'astio che potrebbe trasparire dalla formulazione della domanda :asd: )
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Ho finito di leggere 22/11/63 di stephen king, autore che nella fase post-liceo non mi aveva mai più entusiasmato particolarmente.
Ua', me l'agg magnat.
<3
King é il mio scrittore preferito
Non per niente it é il mio libro preferito ...divorato in un paio di settimane
Ora sto rileggendo stagioni diverse
Se non l'avete letto leggere it ..miglio verde .....tutti ....i libri di king sono opere spettacolari
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per curiosità, voi con quali criteri giudicate un libro?
(giuro che è pura curiosità e non c'è nessuna traccia dell'astio che potrebbe trasparire dalla formulazione della domanda :asd: )
Dipende dalla tipologia di libri
Per esempio su scrittori quali Platone e Socrate si cerca di immedesimarti nella visione dello scrittore e a vivere nelle sue parole
In scrittori come king le emozioni che ti riesce ad estrapolare e fuoriuscire attraverso le parole stessa cosa per il tuo amico buko
Per scrittori come Asimov e poe sono proprio l'ambiente a trasmettere qualcosa di più ...non ti so spiegare
P.s. la domanda te la rivolgo a te :look:
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Ieri sera mi sono iniziato a rileggere "Il fu Mattia Pascal". Che dire, capolavoro.... :boh:
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Red, lo sanno pure i sassi che Socrate non ha mai scritto niente :maronn:
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Red, lo sanno pure i sassi che Socrate non ha mai scritto niente :maronn:
La lista della spesa qualche volta l'avrà pure scritta....
:look:
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Red, lo sanno pure i sassi che Socrate non ha mai scritto niente :maronn:
Io ho scritto Seneca ..ma il t9 mi ha corretto bho
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La lista della spesa qualche volta l'avrà pure scritta....
:look:
gliela scriveva Santippe :sisi:
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gliela scriveva Santippe :sisi:
E lui doveva andare a farla, e senza cresta!
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Dipende dalla tipologia di libri
Per esempio su scrittori quali Platone e Socrate si cerca di immedesimarti nella visione dello scrittore e a vivere nelle sue parole
In scrittori come king le emozioni che ti riesce ad estrapolare e fuoriuscire attraverso le parole stessa cosa per il tuo amico buko
Per scrittori come Asimov e poe sono proprio l'ambiente a trasmettere qualcosa di più ...non ti so spiegare
P.s. la domanda te la rivolgo a te :look:
onestamente io, dal "basso" dei miei 20 anni e della mia scarsa cultura letteraria, nei libri che leggo cerco solo sensazioni al termine della lettura, devo sentirmi appagato, incuriosito o arrabbiato per il finale, o colpito dallo stile di scrittura, dalla "metrica" dettata dalla punteggiatura o dalla crudezza dei contenuti.
In linea di massima però sono aperto a qualunque tipo di lettura, non ci sono generi o scrittori che eviterei a prescinderei (a parte E.L. James, John Green o questi scrittori saliti alla ribalta per mano di ragazzine che la letteratura non sanno neanche cosa sia).
Per adesso i miei criteri sono più o meno questi, spero che col tempo riuscirò a diventare più critico e magari oggettivo riguardo alla letteratura, però credo che a 20 anni sia anche giusto così :asd:
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onestamente io, dal "basso" dei miei 20 anni e della mia scarsa cultura letteraria, nei libri che leggo cerco solo sensazioni al termine della lettura, devo sentirmi appagato, incuriosito o arrabbiato per il finale, o colpito dallo stile di scrittura, dalla "metrica" dettata dalla punteggiatura o dalla crudezza dei contenuti.
In linea di massima però sono aperto a qualunque tipo di lettura, non ci sono generi o scrittori che eviterei a prescinderei (a parte E.L. James, John Green o questi scrittori saliti alla ribalta per mano di ragazzine che la letteratura non sanno neanche cosa sia).
Per adesso i miei criteri sono più o meno questi, spero che col tempo riuscirò a diventare più critico e magari oggettivo riguardo alla letteratura, però credo che a 20 anni sia anche giusto così :asd:
Enrì guarda che io di anni ne ho 40, che sono un lettore indefesso dai miei 8 anni, che ho scritto una tesi in filologia dantesca, che ho letto i grandi classici da Gilgamesh e l'Odissea all'Ulisse di Joyce e, più o meno, avrei risposto come te.
Se un libro piace o meno è tutto un complesso di cose, dallo stile (per me fondamentale), ai contenuti, al genere (parliamo di saggistica, di poemi, di narrativa.....e cambiano chiaramente i riferimenti), allo sviluppo della trama, all'importanza storica.......cioè tu hai posto una domanda di una complessità immensa la cui risposta è di una semplicità disarmante: u libro mi piace perchè mi piace.
Poi è ovvio che l'abitudine alla lettura, l'aumento dell'esperienza, le cognizioni tecniche storiche e culturali fanno in modo che vari la nostra consapevolezza ed il nostro giudizio sui libri
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Enrì guarda che io di anni ne ho 40, che sono un lettore indefesso dai miei 8 anni, che ho scritto una tesi in filologia dantesca, che ho letto i grandi classici da Gilgamesh e l'Odissea all'Ulisse di Joyce e, più o meno, avrei risposto come te.
Se un libro piace o meno è tutto un complesso di cose, dallo stile (per me fondamentale), ai contenuti, al genere (parliamo di saggistica, di poemi, di narrativa.....e cambiano chiaramente i riferimenti), allo sviluppo della trama, all'importanza storica.......cioè tu hai posto una domanda di una complessità immensa la cui risposta è di una semplicità disarmante: u libro mi piace perchè mi piace.
Poi è ovvio che l'abitudine alla lettura, l'aumento dell'esperienza, le cognizioni tecniche storiche e culturali fanno in modo che vari la nostra consapevolezza ed il nostro giudizio sui libri
ho riletto da poco Horcynus Orca di D'Arrigo.....e continuo a pensare che per complessità linguistica, stilistica e struttura generale dell'opera al suo confronto l'Ulisse di Joyce appare un testo scorrevole
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ho riletto da poco Horcynus Orca di D'Arrigo.....e continuo a pensare che per complessità linguistica, stilistica e struttura generale dell'opera al suo confronto l'Ulisse di Joyce appare un testo scorrevole
Decisamente, con la differenza che l'Ulisse di Joyce è un capolavoro, Horcinus Orca un gran bell'esperimento, ma non certo un capolavoro.
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vorrei leggere steinbeck e faulkner,alcuni loro romanzi che non ho mai letto mi attirano
Sono notevoli entrambi
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Decisamente, con la differenza che l'Ulisse di Joyce è un capolavoro, Horcinus Orca un gran bell'esperimento, ma non certo un capolavoro.
concordo....ma un bell'esperimento e pure molto coraggioso ....come spesso è successo con gli scrittori siciliani....forse davvero i più sperimentatori tra gli appartenenti alla stirpe italiota
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L'avete mai letto "Il più grande uomo-scimmia del pleistocene"?
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L'avete mai letto "Il più grande uomo-scimmia del pleistocene"?
totore ho ascoltato qualcosa sul tuo soundcloud.....uà ci stanno cose troppo belle...compliementi....ah...e la versione di By the river di Eno mi è piaciuta molto
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totore ho ascoltato qualcosa sul tuo soundcloud.....uà ci stanno cose troppo belle...compliementi....ah...e la versione di By the river di Eno mi è piaciuta molto
Grazie! :sad:
Mo che finisco la ristrutturazione ed il trasloco :look: nella casa nuova avrò lo spazio per rifare lo studio di registrazione e spero anche il tempo di utilizzarlo.....
Se ti piace il mio sound ottantosissimo ascoltati pure quest'altro mio progetto:
https://www.youtube.com/user/senzaleggeproduction (https://www.youtube.com/user/senzaleggeproduction)
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Grazie! :sad:
Mo che finisco la ristrutturazione ed il trasloco :look: nella casa nuova avrò lo spazio per rifare lo studio di registrazione e spero anche il tempo di utilizzarlo.....
Se ti piace il mio sound ottantosissimo ascoltati pure quest'altro mio progetto:
https://www.youtube.com/user/senzaleggeproduction (https://www.youtube.com/user/senzaleggeproduction)
:sad: :sad:
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La lista della spesa qualche volta l'avrà pure scritta....
:look:
E già, poi se sbagliava a Santippe te la sopportavi tu...
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gliela scriveva Santippe :sisi:
Mi hai fregato sul tempo...
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Ho incontrato Roberto Saviano a Bristol, cioé ho assistito ad una sua interview e mi sono fatto firmare il suo zero zero zero, in inglese, che quindi non finiró mai.
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L'avete mai letto "Il più grande uomo-scimmia del pleistocene"?
Ecco quello è proprio l'esempio di un libro che, pur lontano dall'avere pretese di capolavoro, è veramente un gioiellino.
Zio Vania che si brucia il piede :rotfl: :rotfl:
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Ecco quello è proprio l'esempio di un libro che, pur lontano dall'avere pretese di capolavoro, è veramente un gioiellino.
Zio Vania che si brucia il piede :rotfl: :rotfl:
:asd:
io sono convinto di una cosa: gli scrittori scrivono perché gli piace scrivere mentre le etichette sono invenzioni di critici, agenti ed editori che in qualche modo si devono abbuscare il pane....
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per curiosità, voi con quali criteri giudicate un libro?
sicuramente dalla copertina
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L'avete mai letto "Il più grande uomo-scimmia del pleistocene"?
no,ma l'ho visto spesso al centro della difesa del napoli quest'anno
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sicuramente dalla copertina
Mah, sei troppo raffinato per me, a me basta il dorso, la copertina una volta messo a posto non si vede.
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no,ma l'ho visto spesso al centro della difesa del napoli quest'anno
:rofl:
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Sfondo nero quagliato all’evidenziatore dei titoli, poi un riquadro verde in basso e stampa pubblicitaria di micciarielli… Profilo di coppola (verde), e cravatta e volto illuminati dal rosso della lucilla che pare alimentata dalla mano fiammeggiante.
Impossibile resistere all’edizione Adelphi 2006 di Faulkner, Santuario.
Contro l’afa... Steinbeck, Uomini e Topi, mitica novella tradotta da Pavese.
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Sfondo nero quagliato all’evidenziatore dei titoli, poi un riquadro verde in basso e stampa pubblicitaria di micciarielli… Profilo di coppola (verde), e cravatta e volto illuminati dal rosso della lucilla che pare alimentata dalla mano fiammeggiante.
Impossibile resistere all’edizione Adelphi 2006 di Faulkner, Santuario.
Contro l’afa... Steinbeck, Uomini e Topi, mitica novella tradotta da Pavese.
Grandissimi scrittori, verament, e Uomini e Topi è una grande opera.
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Sto leggenn Diario Notturno di Ennio Flaiano. Sono un uomo felice, e me lo sto trizziando che manco na vecchia col gratta e vinci :sad:
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Io sto leggendo il comandante tradito. Memorie di Ferlaino su Achille Lauro. :ruoss:
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Sto leggenn Diario Notturno di Ennio Flaiano.
<3
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Sto leggenn Diario Notturno di Ennio Flaiano. Sono un uomo felice, e me lo sto trizziando che manco na vecchia col gratta e vinci :sad:
Mi hai fatto venire la curiosità, me lo procuro. :sisi:
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Incuriosito da Barthes, che lo definiva sprovveduto in un passaggio di Frammenti di un discorso amoroso, ho prelevato dalla libreria di mio zio L'immoralista di Gide, senza manco leggere la sinossi. Teng' o stommaco sott e ncopp.
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Incuriosito da Barthes, che lo definiva sprovveduto in un passaggio di Frammenti di un discorso amoroso, ho prelevato dalla libreria di mio zio L'immoralista di Gide, senza manco leggere la sinossi. Teng' o stommaco sott e ncopp.
Come mai fa così cacare?
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Leggete qualcosa di Marai, ne vale assolutamente la pena.
:alla:
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Nessuno ama follemente Thomas Mann? Io lo adoro e credo che la sua produzione letteraria debba avere una maggiore diffusione, visto che parliamo, a mio avviso, del maggior autore tedesco. Sono certo che Micoste consideri Goethe ed Herman Hesse superiori al suddetto, quindi non vedo l'ora di appiccicarmi con lui.
Precisamente :patt:
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Ma Kerouac è un altro che è illeggibile e lo stesso Hemingway ,se paragonato a buona parte dei grandi letterati europei, non è che sia questo grande autore. La letteratura americana non ha e molto probabilmente non avrà mai la dignità della letteratura europea, ci sta ben poco da fare. Bukowski e tutta la beat generation rappresentano un tassello fondamentale per il depauperamento letterario.
La letteratura americana novecentesca è Francis Scott Fitzgerald (e Nabokov, se si vuole considerarlo americano). Leggete Belli e dannati, leggete Lolita e lasciate perdere tutta questa merda!
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Dipende dalla tipologia di libri
Per esempio su scrittori quali Socrate
:look:
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Sto leggenn Diario Notturno di Ennio Flaiano. Sono un uomo felice, e me lo sto trizziando che manco na vecchia col gratta e vinci :sad:
L'ho letto a giugno, per le prime cinquanta pagine mi sentivo esaltato anche io, ma dopo diventa molto ripetitivo e prevedibile :boh:
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Nel mentre, mi sono innamorato di Fenoglio:
Cielo e mare si azzuffarono. Fulmini scoppiavano a mazzi.
La forza del vento era tale che strappò i fanali del Diomedes e roteandoli come palle di brace li scagliò contro l’orizzonte. Gli alberi crepitavano, e le vele tuonavano come cannoni d’assedio. Le onde erano alte cento piedi e le voragini che continuamente si aprivano potevano facilmente ingoiare interi villaggi con guglie e campanili. I vascelli ci sparivano in un attimo e ne riaffioravano dopo un tempo infinito. Alla luce dei lampi si vide che il Northumbria, col timone spezzato, roteava come una trottola.
(Beppe Fenoglio - La crociera agli antipodi)
«Alla fine di giugno Pietro Gallesio diede la parola alla doppietta. Ammazzò suo fratello in cucina, freddò sull’aia il nipote accorso allo sparo, la cognata era sulla sua lista ma gli apparì dietro una grata con la bambina ultima sulle braccia e allora lui non le sparò ma si scaraventò giù alla canonica di Gorzegno. Il parroco stava appunto tornando da visitare un moribondo di là di Bormida e Gallesio lo fulminò per strada, con una palla nella tempia. Fu il più grande fatto prima della guerra d’Abissinia.»
«C'era da restare accecati a voler fissare là dove il cielo d'un azzurro di maggio si saldava alla cresta delle colline, di tutto nude fuorchè di neve cristallizzata. Una irresistibile attrazione veniva, col barbaglio, da quella linea: sembrava essere la frontiera del mondo, da lassù potersi fare un tuffo senza fine.»
Beppe Fenoglio - Un giorno di fuoco
"E pensò che forse un partigiano sarebbe stato come lui ritto sull'ultima collina, guardando la città e pensando lo stesso di lui e della sua notizia, la sera del giorno della sua morte. Ecco l'importante: che ne restasse sempre uno. Scattò il capo e acuì lo sguardo come a vedere più lontano e più profondo, la brama della città e la repugnanza delle colline l'afferrarono insieme e insieme lo squassarono, ma era come radicato per i piedi alle colline. – I'll go on to the end. I'll never give up. "
Bene, ho finito :asd:
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Fenoglio è un altro che voglio rileggere.
Nel frattempo, due paginette a sera, spesso dovendole rileggere la sera dopo perché, cascando dal sonno, mi era evaporato tutto, mi sono riletto il fu mattia pascal, capolavoro....
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Sto leggendo "il resto della settimana" dopo che chi conosce la mia passione per il genere mi ha fatto una capa tanta "leggilo leggilo".
Non è il De Giovanni giallista, ma comunque lo sto apprezzando maggiormente rispetto ad altri suoi tentativi feverpitchiani.
Inevitabilmente nostalgico e con alti e bassi, ma sugli alti sono arrivato quasi a commuovermi :look:
Fortemente sconsigliato alla platea antiwalteriana per varie citazioni del nostro recente periodo migliore.
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Io comunque a Gunter Grass o voglio bene e mi dispiace che sia morto.
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Inizio a martellare: Sabato 26 settembre alle ore 18 da Ubik a Benedetto Croce il mio miglior amichetto del cure Otti (Raffaele Tripodi per la precisione) presenta il suo romanzo Tuxedo storia cyber-politico-punk......accorrete numerosissimi
p.s. non sarà l'ultima volta che lo scrivo qui sopra, rassegnatevi!
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sto leggendo alcune opere meno conosciute di Jack London e sto apprezzando la bellezza di questo autore in alcuni suoi scritti a carattere profondamente socialista...vi consiglio vivamente di leggere il saggio Il Popolo degli abissi che è un'analisi interessantissima sullo stato sociale dell'east end londinese di inizio novecento...poi la Strada e il fantapolitico a forti connotazioni marxiste di il Tallone di Ferro...ed ho trovato godibilissimo anche Assasini S.P.A.(lasciato incompiuto e completato da un altro scrittore) anche se di livello inferiore rispetto a quelli sopra citati
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sto leggendo alcune opere meno conosciute di Jack London e sto apprezzando la bellezza di questo autore in alcuni suoi scritti a carattere profondamente socialista...vi consiglio vivamente di leggere il saggio Il Popolo degli abissi che è un'analisi interessantissima sullo stato sociale dell'east end londinese di inizio novecento...poi la Strada e il fantapolitico a forti connotazioni marxiste di il Tallone di Ferro...ed ho trovato godibilissimo anche Assasini S.P.A.(lasciato incompiuto e completato da un altro scrittore) anche se di livello inferiore rispetto a quelli sopra citati
Sei riuscito a trovare qualcosa di Solochov? Purtroppo i suoi libri sono difficilmente reperibili e non so come cazzo fare :nono:
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Sei riuscito a trovare qualcosa di Solochov? Purtroppo i suoi libri sono difficilmente reperibili e non so come cazzo fare :nono:
io lessi i racconti del Don su fotocopie....il libro me lo passò un collega all'università...ma mi chiese di farmi le fotocopie perchè ci teneva al libro...
ho una copia in russo che mi regalò mia moglie un pò di tempo fa...
prova a cercare su ebay...qualcosa la trovi sicuro...se no devi armarti di animo e coraggio e cercare in giro nelle librerie che trattano testi vecchi e usati...ricordo che apprezzai tantissimo questo scrittore e non capisco per quale motivo non vengano fatte ristampe...e pensare che hanno riproposto pure Babel con la sua Armata a Cavallo :sad:....ma Solochov continuano a non cacaserselo
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io lessi i racconti del Don su fotocopie....il libro me lo passò un collega all'università...ma mi chiese di farmi le fotocopie perchè ci teneva al libro...
ho una copia in russo che mi regalò mia moglie un pò di tempo fa...
prova a cercare su ebay...qualcosa la trovi sicuro...se no devi armarti di animo e coraggio e cercare in giro nelle librerie che trattano testi vecchi e usati...ricordo che apprezzai tantissimo questo scrittore e non capisco per quale motivo non vengano fatte ristampe...e pensare che hanno riproposto pure Babel con la sua Armata a Cavallo :sad:....ma Solochov continuano a non cacaserselo
Che vergogna...... Solo su Maremagnum si trovano queste chicche, tipo "Alla vigilia" di Turgenev, ma il costo è proibitivo soprattutto per le indegne spese di spedizione.
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Che vergogna...... Solo su Maremagnum si trovano queste chicche, tipo "Alla vigilia" di Turgenev, ma il costo è proibitivo soprattutto per le indegne spese di spedizione.
guarda è uno sbattimento assurdo e spesso poco proficuo cercare dei testi di un certo tipo....dopo la chiusura di Editori Uniti una quantità di testi non è stata ristampata ed è praticamente introvabile....io ultimamente sto buttando il sangue per trovare alcuni scritti di Bordiga, di Roman Jakobson e di Trubeckoj....roba che so per certo esser stata pubblicata in italia ma non si ristampa da anni....l'unica possibilità sono le biblioteche ma non tutte ti consentono di portarti i testi a casa...
cmq mi interrogavo proprio in questi giorni su come, nonostante le nuove tecnologie e i nuovi supporti digitali, gran parte della produzione letteraria sarà assolutamente introvabile di qui a breve
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p.s. cmq se per consolarti ti può interessare ti segnalo recenti e buone traduzioni di Victor Serge Quello che ogni rivoluzionario deve sapere sulla repressione e Memorie di un rivoluzionario(che adoro immensamente) e meno recenti Germania 1923: la mancata rivoluzione
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guarda è uno sbattimento assurdo e spesso poco proficuo cercare dei testi di un certo tipo....dopo la chiusura di Editori Uniti una quantità di testi non è stata ristampata ed è praticamente introvabile....io ultimamente sto buttando il sangue per trovare alcuni scritti di Bordiga, di Roman Jakobson e di Trubeckoj....roba che so per certo esser stata pubblicata in italia ma non si ristampa da anni....l'unica possibilità sono le biblioteche ma non tutte ti consentono di portarti i testi a casa...
cmq mi interrogavo proprio in questi giorni su come, nonostante le nuove tecnologie e i nuovi supporti digitali, gran parte della produzione letteraria sarà assolutamente introvabile di qui a breve
Pensa che "I lavoratori del mare" di Hugo non viene più stampato, che altro c'è da dire.
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Pensa che "I lavoratori del mare" di Hugo non viene più stampato, che altro c'è da dire.
non l'ho letto e a sto punto non credo se stanno così le cose che lo leggerò mai
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non l'ho letto e a sto punto non credo se stanno così le cose che lo leggerò mai
Se vai sul libraccio, può darsi che lo trovi, anche se sono mesi che ci provo. In compenso sono riuscito ad ordinare "La morte dell'anima" di Sartre, che è un altro testo abbastanza raro.
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Se vai sul libraccio, può darsi che lo trovi, anche se sono mesi che ci provo. In compenso sono riuscito ad ordinare "La morte dell'anima" di Sartre, che è un altro testo abbastanza raro.
ah buono sto sito :ok:
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ah buono sto sito :ok:
Consolati :love2: :love2:
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Se vai sul libraccio, può darsi che lo trovi, anche se sono mesi che ci provo. In compenso sono riuscito ad ordinare "La morte dell'anima" di Sartre, che è un altro testo abbastanza raro.
Non lo ritengo un gran libro, anzi tutt'altro.
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Non lo ritengo un gran libro, anzi tutt'altro.
Ancora mi deve arrivare. Le farò sapere.
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Ancora mi deve arrivare. Le farò sapere.
È un libercolo. Te ne accorgerai presto. Non ha lo spessore e la forza de "La Nausea" e nemmeno gli si avvicina minimamente. Ti consiglio invece "Underworld" di Don DeLillo, se non hai ancora avuto modo di leggerlo, un capolavoro della letteratura contemporanea, in alternativa "Pastorale americana" di Philip Roth, altro grande romanzo.
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Consiglio: per cercare libri rari usate Abebooks.
Cercate sul loro sito e vedrete...
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È un libercolo. Te ne accorgerai presto. Non ha lo spessore e la forza de "La Nausea" e nemmeno gli si avvicina minimamente. Ti consiglio invece "Underworld" di Don DeLillo, se non hai ancora avuto modo di leggerlo, un capolavoro della letteratura contemporanea, in alternativa "Pastorale americana" di Philip Roth, altro grande romanzo.
:love: :love: :love:
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Io sto leggendo "L'adolescente" di Dostoevskij.
Sono ancora all'inizio ma già mi ha preso malamente.
:sad:
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Io sto leggendo "L'adolescente" di Dostoevskij.
Sono ancora all'inizio ma già mi ha preso malamente.
:sad:
Io Fedor lo amo ed ho letto tutti i suoi romanzi, ma "L'adolescente" è illeggibile ed è di gran lunga la sua opera peggiore.
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Che vergogna...... Solo su Maremagnum si trovano queste chicche, tipo "Alla vigilia" di Turgenev, ma il costo è proibitivo soprattutto per le indegne spese di spedizione.
http://www.comprovendolibri.it/cercatitolo200.asp (http://www.comprovendolibri.it/cercatitolo200.asp)
Qui di Solochov ce ne sono diversi e tutti a prezzi accessibili. Sito affidabile, vi ho comprato decine di libri.
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non l'ho letto e a sto punto non credo se stanno così le cose che lo leggerò mai
Su www.comprovendolibri.it (http://www.comprovendolibri.it) ce ne sono sei copie, tra i 3 e i 25 euro. Leggete i feedback per valutare l'affidabilità dei venditori.
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Su [url=http://www.comprovendolibri.it]www.comprovendolibri.it[/url] ([url]http://www.comprovendolibri.it[/url]) ce ne sono sei copie, tra i 3 e i 25 euro. Leggete i feedback per valutare l'affidabilità dei venditori.
Grazie frà!!
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Io Fedor lo amo ed ho letto tutti i suoi romanzi, ma "L'adolescente" è illeggibile ed è di gran lunga la sua opera peggiore.
Io, me ne vergogno molto, finora ho letto solo "Il giocatore" e sto iniziando a recuperare.
Sarà anche la sua opera peggiore ma è un signor libro, almeno i primi capitoli che ho letto.... :asd:
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Su [url=http://www.comprovendolibri.it]www.comprovendolibri.it[/url] ([url]http://www.comprovendolibri.it[/url]) ce ne sono sei copie, tra i 3 e i 25 euro. Leggete i feedback per valutare l'affidabilità dei venditori.
grazie Godanico :ok: :ok: :ok:
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Sabato 26 settembre alle ore 18 da Ubik a Benedetto Croce il mio miglior amichetto del cuore Otti (Raffaele Tripodi per la precisione) presenta il suo romanzo Tuxedo storia cyber-politico-punk......accorrete numerosissimi
p.s. non sarà l'ultima volta che lo scrivo qui sopra, rassegnatevi!
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Comunque c'avete le corna tutti quanti, vi ho segnalato questo sito
http://www.abebooks.it/ (http://www.abebooks.it/)
e non mi avete cacato manco di striscio.
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Comunque c'avete le corna tutti quanti, vi ho segnalato questo sito
[url]http://www.abebooks.it/[/url] ([url]http://www.abebooks.it/[/url])
e non mi avete cacato manco di striscio.
se vuoi essere cacato devi almeno citare un autore russo che non sia reperibile in più di 4 copie....
:look:
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se vuoi essere cacato devi almeno citare un autore russo che non sia reperibile in più di 4 copie....
:look:
E che ci vuole?
Pruasinsky.
Non spendo parole di elogio per descriverlo perchè sono sicuro che ne avete sentito parlare tutti, anche se pochi lo hanno letto davvero.
Adesso cercatelo sul sito che vi ho indicato.
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Grazie frà!!
grazie Godanico :ok: :ok: :ok:
:ok: :ok:
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E sono corsa da te - Rosanna Lambertucci
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se vuoi essere cacato devi almeno citare un autore russo che non sia reperibile in più di 4 copie....
:look:
:D:D:D
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Vabbuò uagliù, parliamo di un premio Nobel, che sfaccimma :look:!
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A proposito di libri e casi della vita:
oggi pomeriggio stavo leggendo la diatriba tra bruce e nicuai sul plusvalore quando bussa la porta e il mio vicino (un ex lotta continua) mi porge in gentile omaggio :sad: uno scatolone con una collezione di libri editori riuniti degli anni 70 (li conosco bene perché casa dei miei ne era piena) con, in evidenza, sopra a tutto, un saggio sul plusvalore!!!! :asd:
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PER CHI NON LO SAPESSE:
Sabato 26 settembre alle ore 18 da Ubik a Benedetto Croce il mio ex compagno di banco al liceo e compagno di LSD al campeggio Otti (Raffaele Tripodi per la precisione) presenta il suo romanzo Tuxedo storia cyber-politico-punk......accorrete numerosissimi
p.s. non sarà l'ultima volta che lo scrivo qui sopra, rassegnatevi!
p.p.s. https://www.facebook.com/events/1650616741823115/ (https://www.facebook.com/events/1650616741823115/)
p.p.p.s. Spoiler(https://mail.google.com/mail/u/0/?ui=2&ik=bfbd01733a&view=fimg&th=14fd641af67e98b7&attid=0.1&disp=inline&realattid=f_iemsveia0&safe=1&attbid=ANGjdJ_Gb2mrLdFcpic8QkD4By3woLaLjSUmCEVs5ZPEmA0Bb5LtOyy1x5VPN0yAPmmn_sHjQ9PTx5qijAGWVPx_7vwKwXuwuln0p2ZX2Y5RqlvwPO1_VoKm4476uVg&ats=1442488350685&rm=14fd641af67e98b7&zw&sz=w1256-h803)
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PER CHI NON LO SAPESSE:
Sabato 26 settembre alle ore 18 da Ubik a Benedetto Croce il mio ex compagno di banco al liceo e compagno di LSD al campeggio Otti (Raffaele Tripodi per la precisione) presenta il suo romanzo Tuxedo storia cyber-politico-punk......accorrete numerosissimi
p.s. non sarà l'ultima volta che lo scrivo qui sopra, rassegnatevi!
p.p.s. https://www.facebook.com/events/1650616741823115/ (https://www.facebook.com/events/1650616741823115/)
p.p.p.s. Spoiler(https://mail.google.com/mail/u/0/?ui=2&ik=bfbd01733a&view=fimg&th=14fd641af67e98b7&attid=0.1&disp=inline&realattid=f_iemsveia0&safe=1&attbid=ANGjdJ_Gb2mrLdFcpic8QkD4By3woLaLjSUmCEVs5ZPEmA0Bb5LtOyy1x5VPN0yAPmmn_sHjQ9PTx5qijAGWVPx_7vwKwXuwuln0p2ZX2Y5RqlvwPO1_VoKm4476uVg&ats=1442488350685&rm=14fd641af67e98b7&zw&sz=w1256-h803)
qusi quasi prendo il primo aereo per Napoli...
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qusi quasi prendo il primo aereo per Napoli...
Ci conto :sisi: :sisi: :sisi:
:look:
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Ci conto :sisi: :sisi: :sisi:
:look:
:asd:
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È un libercolo. Te ne accorgerai presto. Non ha lo spessore e la forza de "La Nausea" e nemmeno gli si avvicina minimamente. Ti consiglio invece "Underworld" di Don DeLillo, se non hai ancora avuto modo di leggerlo, un capolavoro della letteratura contemporanea, in alternativa "Pastorale americana" di Philip Roth, altro grande romanzo.
In effetti è il peggior romanzo scritto da Sarte, anche se dovrei leggere "Il rinvio" per poter dire ciò, ma risulta comunque piacevole e molto scorrevole. Un 6,5 non glielo toglie nessuno.
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Sabato 26 settembre alle ore 18 da Ubik a Benedetto Croce il mio miglior amichetto del cuore Otti (Raffaele Tripodi per la precisione) presenta il suo romanzo Tuxedo storia cyber-politico-punk......accorrete numerosissimi
p.s. non sarà l'ultima volta che lo scrivo qui sopra, rassegnatevi!
Meno male che non siete venuti, che stava tanta di quella gente che un altro poco se ne cadeva il soppalco di UBIK. :sisi: :sisi:
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Vi consiglio "La sorella" di Sandor Marai, che raggiunge vette letterarie altissime.
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Vi consiglio "La sorella" di Sandor Marai
chiava?
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chiava?
:rotfl: :rotfl: :rotfl:
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chiava?
Quasi quanto te.
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Camus è veramente noioso ed ammorbante. Voi che ne pensate?
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Camus è veramente noioso ed ammorbante. Voi che ne pensate?
lo straniero è nu ddie e libro, così come la peste. quindi vafangul...
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Quoto il papa paro paro.
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lo straniero è nu ddie e libro, così come la peste. quindi vafangul...
" Lo straniero" non l'ho letto ancora, ma "La peste" non m'è piaciuto tantissimo, sarà che amo troppo Sartre.
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" Lo straniero" non l'ho letto ancora, ma "La peste" non m'è piaciuto tantissimo, sarà che amo troppo Sartre.
sicuramente lo straniero è più interessante e probabilmente ti ci ritroverai pure un po'... però se ad uno gli piace Sarte non vedo come non gli possa piacere pure Camus.
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sicuramente lo straniero è più interessante e probabilmente ti ci ritroverai pure un po'... però se ad uno gli piace Sarte non vedo come non gli possa piacere pure Camus.
Nella diatriba sull'essere hanno una visione diametralmente opposta; per Sartre l'essere umano è un Dio mancato e tende all'assurgere a divinità, inoltre è intrinseca nella sua condizione, che deriva dal solo fatto d'esistere, l'essere libero , mentre per Camus l'uomo è un "Uomo in rivolta, che deve ribellarsi alla sua condizione per raggiungere la tanto agognata libertà, infine Jean Paul era un convinto assertore delle politiche sovietiche, che, invece , Camus aborra. Ovviamente ho reso la cosa molto superficialmente.
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Vi consiglio "La sorella" di Sandor Marai, che raggiunge vette letterarie altissime.
Hai letto Confesisoni di un borghese?
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Hai letto Confesisoni di un borghese?
Quello mi manca.
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Quello mi manca.
Consiglio vivamente.
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Quasi quasi compro Santantango di László Krasznahorkai :look:
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Calvino: ‘If I had to name the author who has most influenced me these last years and who I’ve preferred above all others, I would answer: Vladimir Nabokov’
:sbav:
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Chiedo a voi. Vorrei leggere qualcosa di Faulkner. Un titolo che per voi merita particolarmente?
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Lo straniero è important. come la nausea, il muro. :boh:
Di faulkner, l'urlo e il furore, mentre morivo, luce di agosto e santuario da cui credo puoi partire essendo stilisticamente meno ostico.
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Se c'è n'autore che mpar al lettore cose tipo la struttura, la sperimentazione di un periodo, quello è proprio Faulkner...
Grande, grande scrittore.
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ragazzi io lavoro in una libreria dell'usato che ha anche molte robe narrativa e saggistica fuori catalogo o rare.
se avete bisogno scrivetemi in pvt, ho anche io una piccola quantità di libro che vendo posso girarvi la lista.
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Lo straniero è important. come la nausea, il muro. :boh:
Di faulkner, l'urlo e il furore, mentre morivo, luce di agosto e santuario da cui credo puoi partire essendo stilisticamente meno ostico.
Grazie mille 'o Zí!
@musicmad
Girami la lista in pvt che ci butto un occhio.
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ragazzi io lavoro in una libreria dell'usato che ha anche molte robe narrativa e saggistica fuori catalogo o rare.
se avete bisogno scrivetemi in pvt, ho anche io una piccola quantità di libro che vendo posso girarvi la lista.
Flaiano ed Arbasino, e ti posso pure succhiare il cazzo.
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ragazzi io lavoro in una libreria dell'usato che ha anche molte robe narrativa e saggistica fuori catalogo o rare.
se avete bisogno scrivetemi in pvt, ho anche io una piccola quantità di libro che vendo posso girarvi la lista.
Bene bene, io sarei interessato a saggistica scientifica, mica hai qualcosa? Se ce l'hai mi mandi un elenco? :bacino:
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amici se mi girate la vs mail in privato vi giro il file excel della libreria che man mano sto aggiornando. :ok:
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http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/salute/15_novembre_23/dalla-malattia-fantascienza-l-autore-tuxedo-la-sla-mi-ha-stravolto-ma-non-mi-arrendo-4f484460-91ff-11e5-a3eb-b4e2c5a8c87b.shtml (http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/salute/15_novembre_23/dalla-malattia-fantascienza-l-autore-tuxedo-la-sla-mi-ha-stravolto-ma-non-mi-arrendo-4f484460-91ff-11e5-a3eb-b4e2c5a8c87b.shtml)
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(https://antoniodileta.files.wordpress.com/2013/02/henri_bergson___il_riso___laterza_big.jpg)
Molto gustoso.
Qui un assaggio:
https://georgiamada.wordpress.com/2012/03/14/bergsonqual-e-il-fine-dellarte/ (https://georgiamada.wordpress.com/2012/03/14/bergsonqual-e-il-fine-dellarte/)
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Ritorno sulla "Montagna incantata" e vi dico che secondo me rappresenta senza alcun dubbio l'opera più deludente di Thomas Mann, poichè è un guazzabuglio anacronistico ed avvilente , colmo di conservatorismo e privo di momenti narrativi realmente emozionanti ma con evidenti finalità pedagogiche ed enciclopediche, cosa che lo rende oltremodo pesante e tedioso.
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Che ne pensate d'Elias Canetti?
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Che ne pensate d'Elias Canetti?
Io ai, ahimè lontani, tempi dell'università lo amavo moltissimo.....auto da fe é stato un nostro libro totem.
Non lo leggo da venti anni pari pari, ora che mi ci fai pensare settimana prossima me lo rileggo!
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Io ho provato a rileggerlo, autodafè, che avevo amato moltissimo, e non ci sono riuscito...
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Io ai, ahimè lontani, tempi dell'università lo amavo moltissimo.....auto da fe é stato un nostro libro totem.
Non lo leggo da venti anni pari pari, ora che mi ci fai pensare settimana prossima me lo rileggo!
Io ho letto "La lingua salvata" e m'è piaciuto moltissimo; non vedo l'ora di comprarne altri :love2: :love2:
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Sandor Marai - Confessioni di un borghese.
Precocissima autobiografia. Stile asciutto con improvvisi salti in un oltre malfermo. Sono a metà, mi avvince.
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Tiziano Terzani. Che ne pensate?
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Tiziano Terzani. Che ne pensate?
noia :look:
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noia :look:
:look:
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A Stefano consiglio vivamente di leggere qualcosa di Ivan Bunin.
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A Stefano consiglio vivamente di leggere qualcosa di Ivan Bunin.
:ok: In effetti, non ho mai letto nulla di suo
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dopo aver letto dei racconti di Asimov , che trovo fantastici, sto leggendo un suo romanzo " la fine dell'eternità" , arrivato a 75 pagine su 216 posso definirlo psichedelico :mascaralook:
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Starete fremendo nell'attesa di scoprire quale romanzo, letto da poco, rappresenti, per me, il miglior romanzo italiano mai scritto:
Italo Calvino - Se una notte d'inverno un viaggiatore.
Ovunque voi siate, correte fino alla libreria più vicina e procuratevelo.
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Starete fremendo nell'attesa di scoprire quale romanzo, letto da poco, rappresenti, per me, il miglior romanzo italiano mai scritto:
Italo Calvino - Se una notte d'inverno un viaggiatore.
Ovunque voi siate, correte fino alla libreria più vicina e procuratevelo.
Prendo appunti. Di Italo Calvino ho letto il classico Barone Rampante e il fu Mattia Pascal. Insomma i due classici per eccellenza di Calvino :look:
Di recente ho finito di leggere Un anno sull'Altopiano di Emilio Lussu ... così, giusto perchè lo schifo per la madre patria non era abbastanza. Piuttosto che un romanzo storico sembra una cronaca, ma è molto interessante.
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Prendo appunti. Di Italo Calvino ho letto il classico Barone Rampante e il fu Mattia Pascal. Insomma i due classici per eccellenza di Calvino :look:
Potresti completarlo con I malavoglia e La coscienza di Zeno :sisi:
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Potresti completarlo con I malavoglia e La coscienza di Zeno :sisi:
:rofl: :rofl:
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Ma anche con la divina commedia
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Potresti completarlo con I malavoglia e La coscienza di Zeno :sisi:
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:
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Potresti completarlo con I malavoglia e La coscienza di Zeno :sisi:
Vi posso assicurare che ciò che ho scritto non è determinato dall'ignoranza ma da un pesante mix di droghe pesanti e dall'esame di anatomia (abbiate pazienza, solo tra muscoli e ossa sono praticamente quasi 1000 nomi da imparare) :look:. Non chiedetemi come ho scambiato il visconte dimezzato con il fu mattia pascal di pirandello.
Chiedo umilmente scusa, metto la testa nel cesso, e vi riprometto che per ovviare alla colpa leggerò anche l'ultimo libro della trilogia e vi scriverò un saggio :maronn:
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Vi posso assicurare che ciò che ho scritto non è determinato dall'ignoranza ma da un pesante mix di droghe pesanti e dall'esame di anatomia (abbiate pazienza, solo tra muscoli e ossa sono praticamente quasi 1000 nomi da imparare) :look:. Non chiedetemi come ho scambiato il visconte dimezzato con il fu mattia pascal di pirandello.
Chiedo umilmente scusa, metto la testa nel cesso, e vi riprometto che per ovviare alla colpa leggerò anche l'ultimo libro della trilogia e vi scriverò un saggio :maronn:
Esame di anatomia?
Da amante della commwdia sexy italiana ti invidio tantissimo, perché già l'immagino l'aula con gloria guida nuda e lino banfi che te la illustra.
Ps nun te prwoccupa, l'avevamo capito che era un lapsus, il resto di Calvino te lo puoi pure sparagnare per leggerti qualcosa di meglio!
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Vi posso assicurare che ciò che ho scritto non è determinato dall'ignoranza ma da un pesante mix di droghe pesanti e dall'esame di anatomia (abbiate pazienza, solo tra muscoli e ossa sono praticamente quasi 1000 nomi da imparare) :look:. Non chiedetemi come ho scambiato il visconte dimezzato con il fu mattia pascal di pirandello.
Chiedo umilmente scusa, metto la testa nel cesso, e vi riprometto che per ovviare alla colpa leggerò anche l'ultimo libro della trilogia e vi scriverò un saggio :maronn:
stavamo pazziando eh....
:bacino:
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Prendo appunti. Di Italo Calvino ho letto il classico Barone Rampante e il fu Mattia Pascal. Insomma i due classici per eccellenza di Calvino :look:
Di recente ho finito di leggere Un anno sull'Altopiano di Emilio Lussu ... così, giusto perchè lo schifo per la madre patria non era abbastanza. Piuttosto che un romanzo storico sembra una cronaca, ma è molto interessante.
:look: :ok:
L'ultima fase di Calvino è quella più creativa, originale... Il suo genio viene fuori alla distanza.
Se una notte d'inverno un viaggiatore, Le città invisibili, Le cosmicomiche: uno scrittore imprescindibile.
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:look: :ok:
L'ultima fase di Calvino è quella più creativa, originale... Il suo genio viene fuori alla distanza.
Se una notte d'inverno un viaggiatore, Le città invisibili, Le cosmicomiche: uno scrittore imprescindibile.
Quoto, pur non amandolo affatto (soprattutto nella fase di cui parli tu, per un fatto proprio di gusti e di concezione della letteratura) rimane un autore importante pee comprende una certa letteratura.
Se ti piace quel Calvino ti consiglio vivissimamente i due romanzi belli di Flan O'Brian (Il terzo polizziotto soprattutto, ma anche Una pinta di inchiostro Irlandese) che sono due libri che amo molto e che molta influenza hanno su quel Calvino li
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Quoto, pur non amandolo affatto (soprattutto nella fase di cui parli tu, per un fatto proprio di gusti e di concezione della letteratura) rimane un autore importante pee comprende una certa letteratura.
Se ti piace quel Calvino ti consiglio vivissimamente i due romanzi belli di Flan O'Brian (Il terzo polizziotto soprattutto, ma anche Una pinta di inchiostro Irlandese) che sono due libri che amo molto e che molta influenza hanno su quel Calvino li
Molte grazie, non li ho mai letti.
Oggi ho comprato I fiori blu di Queneau tradotto da Calvino, spero mantenga le altissime aspettative (Esercizi di stile :sbav:)
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Queneau non delude mai
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Olivier Rolin - Il meteorologo. Appena edito da Bombiani.
Per chi si ostina a difendere l'indifendibile.
http://www.lastampa.it/2016/05/01/cultura/quel-meteorologo-troppo-brillante-spediamolo-subito-in-un-gulag-hrkT128sCxHixqw9FvThpO/pagina.html (http://www.lastampa.it/2016/05/01/cultura/quel-meteorologo-troppo-brillante-spediamolo-subito-in-un-gulag-hrkT128sCxHixqw9FvThpO/pagina.html)
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Murakami. Che ne pensate?
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Murakami. Che ne pensate?
Norwegian Wood (originariamente Tokyo Blues) è un romanzo di livello assoluto, utilissimo per comprendere la vita di un adolescente giapponese, la loro cultura, il loro modo di approcciare l'altro sesso e la particolarissima convivenza con il suicidio ,e la morte in genere, che caratterizza questo popolo.
Non ho (ancora) letto altro di Murakami.
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Norwegian Wood (originariamente Tokyo Blues) è un romanzo di livello assoluto, utilissimo per comprendere la vita di un adolescente giapponese, la loro cultura, il loro modo di approcciare l'altro sesso e la particolarissima convivenza con il suicidio ,e la morte in genere, che caratterizza questo popolo.
Non ho (ancora) letto altro di Murakami.
Ho letto proprio Norwegian Wood. Anzi, l'ho divorato: il che, mentre leggevo,mi faceva gridare al miracolo letterario ma, allo stesso tempo, è un indicatore allarmante: di solito, i libri che producono in me adorazione creano una miscela di impazienza e di desiderio di rarefazione per non terminarli troppo presto. Ci rifletterò e tenterò di chiarirmi le idee con Kafka sulla spiaggia.
Nel mentre, invece, sto provando la miscela di sensazioni che ho descritto poc'anzi grazie a Il mio nome è rosso di Pamuk: un distillato di purissima arte, immaginifica come raramente mi è capitato. Non capisco come sia possibile che io non mi sia mai imbattuto in lui nei primi 29 anni della mia vita.
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È morto a Roma il giornalista e scrittore Ermanno Rea. Nato a Napoli nel 1927, città alla quale è rimasto sempre molto legato, Rea ha vinto il premio Viareggio nel '96 con il romanzo autobiografico Mistero napoletano e il Campiello nel '99 con Fuochi fiammanti a un'hora di notte. Finalista al premio Strega nel 2008 con Napoli Ferrovia. Tra le sue opere, L'ultima lezione. La solitudine di Federico Caffè, scomparso e mai più ritrovato (Einaudi '92) in cui ripercorreva la storia dell'economista scomparso nel 1987, La dismissione (2002), romanzo che parla della chiusura dell'acciaieria Ilva, Il sorriso di Don Giovanni (2014). Il caso Piegari, attualità di una vecchia sconfitta (2014). In autunno è prevista l'uscita di un ultimo romanzo, Nostalgia, ambientato a Napoli. Nel 2014 si era candidato alle elezioni europee con la lista Tsipras, senza però riuscire ad essere eletto.
ANSA.it
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Vi consiglio il Romanzo dei Tre regni il grande classico della storia della letteratura cinese di tutti i tempi. E' un'opera di una mole inaudita ma ne vale la pena. Io mi ci sono imbattuto mentre stavo facendo una ricerca per un lavoro sulla storia della guerriglia. Purtroppo da quel che io ho potuto capire c'è solo un'edizione dell'einaudi del 1974. Io il libro l'ho recuperato attraverso varie peripezie ma solo in prestito. C'è però una traduzione in formato elettronico http://chiquadroblog.it/wp-content/uploads/2014/03/ROMANZO-DEI-TRE-REGNI.pdf (http://chiquadroblog.it/wp-content/uploads/2014/03/ROMANZO-DEI-TRE-REGNI.pdf). Questa è una traduzione in italiano dalla versione inglese, mentre il libro che ho trovato io è stato tradotto dal cinese. Su amzon c'è una copia vecchia ma costa 100 euro e ci stavo a fare un pensiero ad esser sincero :look:
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Vi consiglio il Romanzo dei Tre regni il grande classico della storia della letteratura cinese di tutti i tempi. E' un'opera di una mole inaudita ma ne vale la pena. Io mi ci sono imbattuto mentre stavo facendo una ricerca per un lavoro sulla storia della guerriglia. Purtroppo da quel che io ho potuto capire c'è solo un'edizione dell'einaudi del 1974. Io il libro l'ho recuperato attraverso varie peripezie ma solo in prestito. C'è però una traduzione in formato elettronico [url]http://chiquadroblog.it/wp-content/uploads/2014/03/ROMANZO-DEI-TRE-REGNI.pdf[/url] ([url]http://chiquadroblog.it/wp-content/uploads/2014/03/ROMANZO-DEI-TRE-REGNI.pdf[/url]). Questa è una traduzione in italiano dalla versione inglese, mentre il libro che ho trovato io è stato tradotto dal cinese. Su amzon c'è una copia vecchia ma costa 100 euro e ci stavo a fare un pensiero ad esser sincero :look:
Interessante. Grazie :sisi:
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Vi consiglio il Romanzo dei Tre regni il grande classico della storia della letteratura cinese di tutti i tempi. E' un'opera di una mole inaudita ma ne vale la pena. Io mi ci sono imbattuto mentre stavo facendo una ricerca per un lavoro sulla storia della guerriglia. Purtroppo da quel che io ho potuto capire c'è solo un'edizione dell'einaudi del 1974. Io il libro l'ho recuperato attraverso varie peripezie ma solo in prestito. C'è però una traduzione in formato elettronico [url]http://chiquadroblog.it/wp-content/uploads/2014/03/ROMANZO-DEI-TRE-REGNI.pdf[/url] ([url]http://chiquadroblog.it/wp-content/uploads/2014/03/ROMANZO-DEI-TRE-REGNI.pdf[/url]). Questa è una traduzione in italiano dalla versione inglese, mentre il libro che ho trovato io è stato tradotto dal cinese. Su amzon c'è una copia vecchia ma costa 100 euro e ci stavo a fare un pensiero ad esser sincero :look:
Meraviglioso!
Io l'ho letto dal sito che hai ordinato
Io ti contro consiglio la versione integrale del Viaggio in occidente (pubblicato si trova a pezzetti, anche se pare debba uscire, integrale lo trovi su liber et libero progetto Aldo manunzio) che è un altro bellissimo libro
PS Dai tre regni è uscito un film, anche lui stroppiato dalla distribuzione italiana, ma che da un anno è uscito nella sua versione integrale di 5 ore (solo blu ray) anche quello va visto che è molto bello
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Meraviglioso!
Io l'ho letto dal sito che hai ordinato
Io ti contro consiglio la versione integrale del Viaggio in occidente (pubblicato si trova a pezzetti, anche se pare debba uscire, integrale lo trovi su liber et libero progetto Aldo manunzio) che è un altro bellissimo libro
PS Dai tre regni è uscito un film, anche lui stroppiato dalla distribuzione italiana, ma che da un anno è uscito nella sua versione integrale di 5 ore (solo blu ray) anche quello va visto che è molto bello
del viaggio in occidente on line si trova la copia della seconda parte mentre della prima solo un audio libro.....però intanto che aspetto l'uscita seguo il tuo consiglio di mettere insieme i vari pezzi che si trovano online.....
del film sui tre regni ho letto qualcosa in giro e volevo recuperarlo...thanks
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del viaggio in occidente on line si trova la copia della seconda parte mentre della prima solo un audio libro.....però intanto che aspetto l'uscita seguo il tuo consiglio di mettere insieme i vari pezzi che si trovano online.....
del film sui tre regni ho letto qualcosa in giro e volevo recuperarlo...thanks
No no, c'è tutto....ora cerco il file attendi.
Sti cessi l'hanno rimosso: http://www.liberliber.it/online/rimosso-viaggio-in-occidente-di-wu-chengen/ (http://www.liberliber.it/online/rimosso-viaggio-in-occidente-di-wu-chengen/) :maronn: :maronn:
Se vuoi ti giro i file per email (se me la mandi in mp)
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No no, c'è tutto....ora cerco il file attendi.
Sti cessi l'hanno rimosso: [url]http://www.liberliber.it/online/rimosso-viaggio-in-occidente-di-wu-chengen/[/url] ([url]http://www.liberliber.it/online/rimosso-viaggio-in-occidente-di-wu-chengen/[/url]) :maronn: :maronn:
Se vuoi ti giro i file per email (se me la mandi in mp)
ok
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OT:
Mi prendo una pausa dal forum, lo scrivo qui perché è il topic che più mi è caro. Statemi bene :sciarpa:
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Le città invisibili di Calvino è un capolavoro. Godetene tutti.
https://www.unirc.it/documentazione/materiale_didattico/597_2012_322_16411.pdf (https://www.unirc.it/documentazione/materiale_didattico/597_2012_322_16411.pdf)
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Works di Vitaliano Trevisan. Capolavoro assoluto.
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Niente volevo dirvi che mercoledì è morto il mio fraterno amico Otti, che ha scritto un romanzo molto bello che già vi consigliai non perchè l'avesse scritto un mio fraterno amico ma perchè è un opera di alto livello.
il romanzo è questo:
(https://www.unilibro.it/cover/libro/9788895797984B.jpg)
vi consiglio veramente di leggervelo perchè ne vale la pena.
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Niente volevo dirvi che mercoledì è morto il mio fraterno amico Otti, che ha scritto un romanzo molto bello che già vi consigliai non perchè l'avesse scritto un mio fraterno amico ma perchè è un opera di alto livello.
il romanzo è questo:
(https://www.unilibro.it/cover/libro/9788895797984B.jpg)
vi consiglio veramente di leggervelo perchè ne vale la pena.
:sad:
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Niente volevo dirvi che mercoledì è morto il mio fraterno amico Otti, che ha scritto un romanzo molto bello che già vi consigliai non perchè l'avesse scritto un mio fraterno amico ma perchè è un opera di alto livello.
il romanzo è questo:
(https://www.unilibro.it/cover/libro/9788895797984B.jpg)
vi consiglio veramente di leggervelo perchè ne vale la pena.
Lo conoscevo ... e' otti il fratello di marco tripodi ... un mostro assoluto mi sembra studiasse fisica 1/2 genialoide.
Mi ci sono sfondato di erba sul terrazzo dello ska al gesu'
Un abbraccione.
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Lo conoscevo ... e' otti il fratello di marco tripodi ... un mostro assoluto mi sembra studiasse fisica 1/2 genialoide.
Mi ci sono sfondato di erba sul terrazzo dello ska al gesu'
Un abbraccione.
Si Marcello era lui.
Grazie per l'abbraccio, ho il cuore troppo vuoto in questo momento.
Se conosci Marco e Otti conosci pure me, al cento per cento, pure se ancora non ho capito chi cazzo sei.
PS cazzo leggetevi tuxedo!
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Pps
https://www.google.it/amp/napoli.repubblica.it/cronaca/2017/07/19/news/addio_a_raffaele_tripodi_lo_scrittore_cyber-punk_che_sapeva_raccontare_il_futuro-171192063/amp/
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E dopo quello che ho letto, vuol dire che il libro me lo devo procurare.
Un abbraccio calvinuccio.
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Letto "Via Bodenbach" di Kormendi. Una perla per capire che cazzo di potenza fosse il nord-est europeo prima e dopo la seconda guerra mondiale. Dialoghi tarantiniani e ambientazioni suggestive. Autore da riesumare assolutamente, molto in voga negli anni 20' in tutta Europa.
Del mio personalissimo filone ungherese ho letto pure "La Ballata di Iza" di Magda Szabò, libro mostruoso, favoloso, scritto meravigliosamente. Poi anche "Divorzio a Buda" di Marai che mi ha fatto rotolare le palle fin dentro il Danubio.
Ora con questa vengo a dirvi: dato che vorrei approcciare un po' al mondo Russo della letteratura, tenete qualche consiglio su qualche titolo che sia in grado di dare l'idea di quella che fosse la vita in Russia prima dei tempi nostri?
Graziassai.
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Guerra e pace di Tolstoj è uno spaccato dell'alta società russa in epoca napoleonica. É un romanzo lunghetto, io ce l'ho diviso in 4 tomi in una vecchia edizione trovata a 8€ sulle bancarelle a Napoli centro.
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Comunque gli autori da cui cominciare sono Tolstoj e Dostoevskij, di cui ti consiglio "I fratelli Karamazov". Pensa che erano le soap opera del periodo, raccontano la vita quotidiana russa ottocentesca con un profondo sguardo introspettivo nei personaggi.
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Graziassai a ferro per le dritte.
Intanto dopo aver scoperto che UBIK non è solo il nome di tantissime librerie sparse per l'europa ma principalmente il titolo di un'opera, ho cominciato "La Svastica sul Sole" di Philip Dick, primissimo approccio alla fantascienza per me (anche se il contesto storico comunque lascia tutto in uno scenario abbastanza vicino alla realtà trattandosi del periodo post-bellico degli anni 50) e devo dire che sono piacevolmente colpito. Libro che fa pariare, scritto bene (le recensioni parlavano di scrittura confusionaria ma molto probabilmente sono lettori di Baricco) e che offre spunti molto interessanti su più punti di vista. Niente male per uno 'ca si scassava di anfetamine e roba chimica prima di mettersi alla macchina da scrivere.
Sulla libreria mo tengo pure "Chiamate Telefoniche" di Bolano, consigliato da un amico che ha vissuto a Santiago de Chile, aspettative altissime.
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il re incontrastato della fantascenza è Asimov
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il re incontrastato della fantascenza è Asimov
boh,io sinceramente gli preferisco proprio dick,di cui apprezzo una quantità spropositata di opere.
e fossi in capetiello mi leggerei proprio ubik.
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boh,io sinceramente gli preferisco proprio dick,di cui apprezzo una quantità spropositata di opere.
e fossi in capetiello mi leggerei proprio ubik.
:sisi: :sisi: su Ubik
mentre
:nono: :nono: sul "contrasto" Asimov Dick
Cioè sono due autori diversissimi ed entrambi enormi e tra i migliori, con loro ci metto almeno anche Ray Bradbury, Fredric Brown, Frank Herber e William Gibson
la trilogia dello Sprawl di Gibson, per esempio, se si vuole leggere il genere è, per me, imprescindibile.
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:sisi: :sisi: su Ubik
mentre
:nono: :nono: sul "contrasto" Asimov Dick
Cioè sono due autori diversissimi ed entrambi enormi e tra i migliori, con loro ci metto almeno anche Ray Bradbury, Fredric Brown, Frank Herber e William Gibson
la trilogia dello Sprawl di Gibson, per esempio, se si vuole leggere il genere è, per me, imprescindibile.
no ma infatti ho detto che a me piace di più,forse perchè tocca temi che mi sono più congeniali.
non sono un grande lettore di fantascienza,asimov e altri pezzi da 90 del genere non mi hanno preso quanto un oscuro scrutare,ubik,palmer eldritch ecc ecc
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:sisi: :sisi: su Ubik
mentre
:nono: :nono: sul "contrasto" Asimov Dick
Cioè sono due autori diversissimi ed entrambi enormi e tra i migliori, con loro ci metto almeno anche Ray Bradbury, Fredric Brown, Frank Herber e William Gibson
la trilogia dello Sprawl di Gibson, per esempio, se si vuole leggere il genere è, per me, imprescindibile.
Sono d'accordo sull'impossibilità di confrontare autori troppo diversi come Asimov e Dick, anche se io preferisco il secondo per le idee e il primo per la maggiore capacità di scrittura, anche se un po' più freddo (non sempre).
Se qualcuno vuole ho tutte le raccolte di racconti di Dick della Fanucci in pdf. Roba proprio bella.
Invece Ubik mi ha fatto abbastanza schifo; il meglio Dick lo ha dato nei racconti, e l'unico romanzo veramente bello è La svastica sul sole (The Man in The high castle).
Degli altri mii è piaciuto Frederick Brown, mentre ho trovato noiosissimo Gibson, che avevo iniziato a leggere con grandi aspettative.
Suggerirei a chi ama Dick di leggere anche Robert Scheckley, che è un Dick più ironico; ma non comprate assolutamente la cacca che ha scritto dagli anni 70 in poi, è robaccia schifosa.
Dovreste cercare tra quello che ha scritto prima, soprattutto i racconti. Non ve ne pentirete.
Se poi volete farvi un trippone (grosso trip) inaspettato leggete Straniero in terra straniera di Heinlein. Se vi aspettate il militarista fascistone che spesso viene descritto resterete stupefatti da questo romanzo, esattamente l'opposto.
Ah, in generale Heinlein scrive benissimo, se riuscite a scartare alcune cose fastidiose potete trovare perle meravigliose tra i suoi romanzi, in tutti i generi che conoscete. Se volte vi suggerisco qualche titolo scelto.
Se poi qualcuno volesse fare conoscenza con Richard Matheson, me lo dica. Alcune cose sono veramente bellissime.
Concludo (ammesso che qualcuno abbia letto fin qui) con Arthur Clarke, ma è un genere molto diverso da tutti i precedenti.
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Anche a me spiace aver fatto sembrare ci fosse la gara Asimov-Dick , probabilmente il fatto che recentemente mi sto facendo tutta la saga dell'impero me lo fa vedere come il sommo scrittore ...
i suoi temi sono attualissimi , il modo in cui si trattano i terrestri e gli uomini che vivono sugli altri pianeti ( gli Spaziali ) è la metafora perfetta di questo periodo di grossi spostamenti di persone , il fatto che gli Spaziali più evoluti quando incontrono i terrestri devono avere guanti e filtri per le narici per non essere infettati ricorda i migranti che sbarcano in america nei primi anni del 900 e fatti molto più recenti.
Gli spaziali più evoluti capaci di vivere anche più a lungo però sono destinati a soccombere perchè i terrestri non hanno quel benessere e sono pronti a rischiare per emergere e per progredire , questa analisi fa capire come possa andare a finire per i paesi che rimangono "vecchi" come l'italia.
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Oggi ho ordinato Tuxedo.
Calvin, ti farò sapere.
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Oggi ho ordinato Tuxedo.
Calvin, ti farò sapere.
Grazie!
Ti piacerà, spero
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Grazie!
Ti piacerà, spero
Ti avviso appena arriva e appena inizio a leggerlo. :ok:
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Qualora non lo sapeste laFeltrinelli ha messo online dei libri con il 'bollino' reminders. Cioè eccedenze di magazzino, ultime pezzi, libri in stock e cazzi vari. Li pagate meno della metà (-55%) e sono nuovi.
Io ho trovato roba pure mezza introvabile, e ci sono parecchi ottimi titoli, ad esempio ce ne sono quattro o cinque pure di Busi. Dateci un occhio che è come accattare sulle bancarelle.
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Hemingway è uno degli autori più sopravvalutati della storia, a parte "Per chi suona la campana" la sua produzione letteraria è veramente mediocre e ripetitiva.
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Hemingway è uno degli autori più sopravvalutati della storia, a parte "Per chi suona la campana" la sua produzione letteraria è veramente mediocre e ripetitiva.
Perfettamente d'accordo.
Da ragazzo ho letto un po' di roba sua, compreso "Per chi suona la campana", e ho avuto la tua stessa impressione.
Di recente ho letto la critica che ne faceva Eco, che ha confermato la tua e la mia impressione.
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Hemingway a me garba assai per lo stile narrativo. I 49 Racconti è una raccolta coi controcazzi. Posso quotare per i contenuti, ma solo in parte. Le affermazioni del Maestro Giggino le ritengo un po' forzate.
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Hemingway a me garba assai per lo stile narrativo. I 49 Racconti è una raccolta coi controcazzi. Posso quotare per i contenuti, ma solo in parte. Le affermazioni del Maestro Giggino le ritengo un po' forzate.
A Gigi piace un genere di letteratura diverso da Hemingway.
E' come chiedere a un fan dei Black Flag di apprezzare i Beatles o Scott Walker....
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A Gigi piace un genere di letteratura diverso da Hemingway.
E' come chiedere a un fan dei Black Flag di apprezzare i Beatles o Scott Walker....
:asd:
Però è uno di quegli autori che, avendo divorato nell'adolescenza, vorrei trovare il tempo di rileggere da adulto...
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È uscita ieri la serie tv Chernobyl, che si rifà alle testimonianze dei sopravvissuti raccolte nel libro “Preghiera per Chernobyl” di Svetlana Aleksievic, premio Nobel per la letteratura. Della stessa giornalista/scrittrice bielorussa, è uscito anche “Ragazzi di zinco”, altra grande testimonianza della guerra in Afghanistan, che L’Armata Rossa condusse in quello che può essere definito il loro Vietnam. Consiglio la lettura.
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Salve! Sono in cerca di consigli per le letture estive!
Poiché non sono un gran lettore tento sempre di scegliere i libri con cautela, perché già mi leggo due libri l'anno, figuriamoci se ne becco uno che non mi piace.
Quest'anno volevo buttarmi sul genere del romanzo storico, conoscete qualcosa di valido?
Io in lista ho messo i seguenti:
"Shogun" di James Clavell,
"Taiko" e "Musashi" di Eiji Yoshikawa
"Q" e "Altai" di Luther Blisset/Wu Ming
"Il re di Girgenti" di Andrea Camilleri
"The Code Book" di Simon Singh (questo non è tanto un romanzo storico quanto una descrizione della storia della crittografia)
Ne avete letto qualcuno che consigliate/sconsigliate fortemente? Ne consigliate qualcuno in particolare sul genere?
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cancella subito wu ming/luther blisset se vuoi bene a te stesso
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Salve! Sono in cerca di consigli per le letture estive!
Poiché non sono un gran lettore tento sempre di scegliere i libri con cautela, perché già mi leggo due libri l'anno, figuriamoci se ne becco uno che non mi piace.
Quest'anno volevo buttarmi sul genere del romanzo storico, conoscete qualcosa di valido?
Io in lista ho messo i seguenti:
"Shogun" di James Clavell,
"Taiko" e "Musashi" di Eiji Yoshikawa
"Q" e "Altai" di Luther Blisset/Wu Ming
"Il re di Girgenti" di Andrea Camilleri
"The Code Book" di Simon Singh (questo non è tanto un romanzo storico quanto una descrizione della storia della crittografia)
Ne avete letto qualcuno che consigliate/sconsigliate fortemente? Ne consigliate qualcuno in particolare sul genere?
Musashi di Yoshikawa lo trovai splendido. Non saprei farti un'analisi critica ma per la sensazione immersiva che mi diede quando lo lessi lo consiglio fortemente.
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Anna Grigor'evna Dostoevskaja
"Dostoevskij, mio marito"
Così le preoccupazioni di Dostoevskij non avevano mai tregua: come trovare il danaro per pagare gli interessi delle cambiali e per soddisfare i bisogni dei parenti? Questa condizione di cose mi dava non poco pensiero. Mi consolava l’idea che, appena sposata, avrei preso il governo della casa nelle mie mani e avrei regolato i sussidi ai parenti, stabilendo per ognuno una cifra annua. I figli di Emilija Fëdorovna erano già grandi e potevano aiutarla. Il fratello Nikolaj Michajlovi? era un architetto di talento e, volendo, avrebbe potuto lavorare. Quanto al figliastro, era veramente tempo, a ventun anni, di pensare a lavorare e non vivere a carico del padrigno malato e pieno di debiti.
Tutta questa gente mi faceva indignare, perché vedevo che le preoccupazioni materiali turbavano il buonumore di F.M., e soprattutto, erano dannose alla sua salute.
I continui dispiaceri irritavano il suo sistema nervoso e gli attacchi di epilessia si facevano più frequenti.
Il mio sogno era che Dostoevskij si rimettesse completamente in salute e potesse conservare il suo buon umore e la sua energia.
Essendo sempre sotto la pressione dei debiti, F. M. era costretto a offrire lui stesso i suoi lavori, che così gli venivano pagati molto meno di quel che ricevevano gli scrittori benestanti, come Turgenev, Gon?arov e altri. Mentre F. M. riceveva 150 rubli, Turgenev era pagato dalla stessa rivista 500 rubli. Ma più penoso di tutto per me era il fatto che, a causa dei suoi debiti, F. M. dovesse sempre scrivere in fretta e non avesse mai né tempo né possibilità di rivedere le sue opere per dare ad esse una forma più elegante; il che gli procurava parecchi dispiaceri.
I critici gli rimproveravano spesso la forma negletta, il fatto che, nello stesso romanzo, si trovavano inseriti diversi soggetti, la confusione di avvenimenti non sempre conclusi. Questi critici severi non sapevano certo in quali condizioni fossero stati scritti i romanzi di Dostoevskij. Avveniva spesso che le prime tre parti di un’opera erano già stampate, la quarta in tipografia, la quinta appena spedita e l’autore stava scrivendo la sesta senza avere ancora pensato al resto.
Quante volte fui testimone del sincero scoraggiamento di F.M., accortosi di aver sciupata una idea, quando non c’era più possibilità di rimediare.
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Anna Grigor'evna Dostoevskaja
"Dostoevskij, mio marito"
Così le preoccupazioni di Dostoevskij non avevano mai tregua: come trovare il danaro per pagare gli interessi delle cambiali e per soddisfare i bisogni dei parenti? Questa condizione di cose mi dava non poco pensiero. Mi consolava l’idea che, appena sposata, avrei preso il governo della casa nelle mie mani e avrei regolato i sussidi ai parenti, stabilendo per ognuno una cifra annua. I figli di Emilija Fëdorovna erano già grandi e potevano aiutarla. Il fratello Nikolaj Michajlovi? era un architetto di talento e, volendo, avrebbe potuto lavorare. Quanto al figliastro, era veramente tempo, a ventun anni, di pensare a lavorare e non vivere a carico del padrigno malato e pieno di debiti.
Tutta questa gente mi faceva indignare, perché vedevo che le preoccupazioni materiali turbavano il buonumore di F.M., e soprattutto, erano dannose alla sua salute.
I continui dispiaceri irritavano il suo sistema nervoso e gli attacchi di epilessia si facevano più frequenti.
Il mio sogno era che Dostoevskij si rimettesse completamente in salute e potesse conservare il suo buon umore e la sua energia.
Essendo sempre sotto la pressione dei debiti, F. M. era costretto a offrire lui stesso i suoi lavori, che così gli venivano pagati molto meno di quel che ricevevano gli scrittori benestanti, come Turgenev, Gon?arov e altri. Mentre F. M. riceveva 150 rubli, Turgenev era pagato dalla stessa rivista 500 rubli. Ma più penoso di tutto per me era il fatto che, a causa dei suoi debiti, F. M. dovesse sempre scrivere in fretta e non avesse mai né tempo né possibilità di rivedere le sue opere per dare ad esse una forma più elegante; il che gli procurava parecchi dispiaceri.
I critici gli rimproveravano spesso la forma negletta, il fatto che, nello stesso romanzo, si trovavano inseriti diversi soggetti, la confusione di avvenimenti non sempre conclusi. Questi critici severi non sapevano certo in quali condizioni fossero stati scritti i romanzi di Dostoevskij. Avveniva spesso che le prime tre parti di un’opera erano già stampate, la quarta in tipografia, la quinta appena spedita e l’autore stava scrivendo la sesta senza avere ancora pensato al resto.
Quante volte fui testimone del sincero scoraggiamento di F.M., accortosi di aver sciupata una idea, quando non c’era più possibilità di rimediare.
Questo discorso vale per "Il giocatore", dove ci sono tantissimi anacronismi ed errori, ma da "Delitto e castigo" in poi Dosto non ha più problemi economici, quindi buonanotte Godanico, goditi il grande Nabokov :look: :bacino:
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Questo discorso vale per "Il giocatore", dove ci sono tantissimi anacronismi ed errori, ma da "Delitto e castigo" in poi Dosto non ha più problemi economici, quindi buonanotte Godanico, goditi il grande Nabokov :look: :bacino:
Il giocatore, peraltro, che con tutta la sua fretta e la sua non curatezza, riesce comunque ad essere un libro bellissimissimo, anche se lungi dai vertici come I Fratelli e I Demoni (e tanti tanti altri)
p.s. a proposito del gioco, così saltando di palo in frasca, se non l'avete letto recuperatevi Gioco all'alba racconto di quell'assurdo genaccio di Arthur Schnitzler
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Questo discorso vale per "Il giocatore", dove ci sono tantissimi anacronismi ed errori, ma da "Delitto e castigo" in poi Dosto non ha più problemi economici, quindi buonanotte Godanico, goditi il grande Nabokov :look: :bacino:
Parola di Vladimir Nabokov:
Dostoevskij, un romanziere mediocre. I suoi personaggi non risultano credibili, quasi disumanizzati dai gravi disturbi psichici che li affliggono. Neppure sono descritti con attenzione, e così il paesaggio; tutto è puro sfondo, come in una scena allestita su un palco: non c'è evoluzione, non una prosa originale o le grandiose descrizioni tolstojane. L'attenzione è interamente volta al mondo interiore, definito da una semplicistica morale cristiana. E poi ritroviamo spesso lo stesso schema: si considera un individuo di singolari virtù e gli si fanno capitare le peggiori sventure, presumendo che solo così possa pervenire ad una maturazione redentiva.
Ah, per la cronaca: io prima ho letto Dosty e solo dopo le opinioni di Nab. Coincidono.
Ah, per la cronaca - parte 2: Nabokov non era di certo un invidioso, nelle sue lezioni di letteratura non ha mai smesso di esaltare Belyj, Gogol', Puskin, Proust...
Quindi: non fare il tifoso. Leggi. Ragiona. Se non sei d'accordo, argomenta.
Certo, da uno che difende e giustifica l'Holodomor non posso aspettarmi così tanto :asd:
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Arthur Schnitzler
Adesso sì che ci siamo :sisi:
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Comunque, non capisco la necessità di crearsi degli idoli :asd:
Io di Dosty ho letto quasi tutto. Apprezzo più i romanzi brevi. Trovo che Il sosia sia un'opera di rilievo e che Le notti bianche e Il giocatore siano romanzi godibilissimi.
Per il resto, trovo un miscuglio non ben definito di teologia, di morale cristiana e di drammi personali.
Poi, che dal punto di vista stilistico e formale non sia una delle vette della letteratura mondiale non lo dico solo io, eh.
Voi in Dosty cercate il messaggio. Io nella letteratura cerco prima di tutto l'arte della parola e l'arguzia.
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Comunque, non capisco la necessità di crearsi degli idoli :asd:
Io di Dosty ho letto quasi tutto. Apprezzo più i romanzi brevi. Trovo che Il sosia sia un'opera di rilievo e che Le notti bianche e Il giocatore siano romanzi godibilissimi.
Per il resto, trovo un miscuglio non ben definito di teologia, di morale cristiana e di drammi personali.
Poi, che dal punto di vista stilistico e formale non sia una delle vette della letteratura mondiale non lo dico solo io, eh.
Voi in Dosty cercate il messaggio. Io nella letteratura cerco prima di tutto l'arte della parola e l'arguzia.
Io non capisco la necessità di dare giudizi assurdi su uno dei grandi romanziere di tutti i tempi solo per sopperire al fatto che quando si è nudo davanti allo specchio non si assomiglia affatto a Rocco Siffredi.
Però è un limite mio, sarà che non ho il pisello piccolo
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Io non capisco la necessità di dare giudizi assurdi su uno dei grandi romanziere di tutti i tempi solo per sopperire al fatto che quando si è nudo davanti allo specchio non si assomiglia affatto a Rocco Siffredi.
Però è un limite mio, sarà che non ho il pisello piccolo
Io vi ho postato due citazioni autorevoli e ragionate, siete voi che sparate cazzate a raffica e battutine. Statemi bene e lucidate i vostri santini, che vi devo dire :bacino: :bacino: :bacino:
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Io vi ho postato due citazioni autorevoli e ragionate, siete voi che sparate cazzate a raffica e battutine. Statemi bene e lucidate i vostri santini, che vi devo dire :bacino: :bacino: :bacino:
Una dattilografa e un pessimo romanziere citazioni autorevoli, ma mi faccia il piacere!
Potrei scriverti una bibliografia di alcune migliaia di pagine su Dostoevskij che ne parlano di uno dei grandi geni della storia della letteratura, ma non lo faccio perché anni di studi di letteratura mi hanno insegnato una cosa: di narrativa si può parlare con chiunque meno che con un filosofo, poi figuriamoci se si parla con un filosofo radical-chic e col complesso del pene piccolo.
Molto meglio mettere un video di Valentina Nappi e sburriare qui e li
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Pessimo romanziere :maronn:
Ok, non sai di cosa parli :asd:
"Filosofo radical-chic e col complesso del pene piccolo" solo perché ho osato riportare quelle frasi.
Bah.
Tra l'altro, Nabokov ha insegnato letteratura nelle università americane. Quindi, puoi anche considerarlo un pessimo romanziere, ma anche come critico letterario ti poggia le palle in testa (visto che questo è l'unico linguaggio che capisci, mi adeguo). Rasségnati, topino
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"Io di Dosty ho letto quasi tutto. Apprezzo più i romanzi brevi. Trovo che Il sosia sia un'opera di rilievo e che Le notti bianche e Il giocatore siano romanzi godibilissimi. "
VERSUS
"Filosofo radical-chic e col complesso del pene piccolo".
Chi dei due scrive frasi ad minchiam? Pensa al calcio, è meglio: lì ti puoi permettere di fare il tifosotto irrazionale senza che nessuno ti dica nulla :buondio:
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"Io di Dosty ho letto quasi tutto. Apprezzo più i romanzi brevi. Trovo che Il sosia sia un'opera di rilievo e che Le notti bianche e Il giocatore siano romanzi godibilissimi. "
VERSUS
"Filosofo radical-chic e col complesso del pene piccolo".
Chi dei due scrive frasi ad minchiam? Pensa al calcio, è meglio: lì ti puoi permettere di fare il tifosotto irrazionale senza che nessuno ti dica nulla :buondio:
Io pareo perché sto su un forum di pallone e cazzeggio
Tu non parei perché cachi marmo.
Detto questo veramente mi caco il cazzo di fare cazzolunghismo su Dostoevskij, ma siccome non sei stupido e manco analfabeta lo so che stesso tu sai che stai parlando in maniera parziale e non condivisa dal 99% del consesso culturale dell'ultimo secolo e mezzo...poi è un tuo giudizio, mi sto, i gusti son gusti anche quando sono cattivi gusti, ma passarli per oggettività e da fessi, sappilo!
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chopin è una merda sopravvalutatissima,l'allevi del romanticismo.
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"A parte Stendhal, nessuno mi ha procurato un piacere e una sorpresa maggiori, ecco uno psicologo con cui mi intendo".
Se proprio hai bisogno di auctoritas, poiché sei un burocrate del sapere, Nietzsche va bene o pure lui è un filosofo sopravvalutato di cui io sono un fan boy,,?
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chopin è una merda sopravvalutatissima,l'allevi del romanticismo.
Buon paragone.
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Invece che grande profondità che c'è in Nabokov, uno che deve la sua fama ad un romanzo pruriginoso e pretestuoso, che non dice praticamente un cazzo su ciò che è umano. "Fuoco dei miei lombi" basta ad infiammare il tuo cuoricino, il mio assolutamente no, inoltre Dostoevskij è un cristiano che ha cambiato più volte la sua visione del mondo, partendo da rivoluzionario e finendo come disilluso conservatore che si rifugia in parte nella fede,quindi ciò che dice Nabokov è superficiale, come la sua narrativa, e riduttivo. La complessità del pensiero Dostoevskjiano, che sia o meno condivisibile, la capacità di trasporre su carta il patetismo umano e poi conseguenzialmente di distruggerlo col suo cinismo, rappresentandoci infine per ciò che siamo, sono qualcosa di stupendo e commovente. Nabokov al massimo può creare qualche immagine suggestiva ed incuriosire un lettore inesperto e molto moralista, ma secondo me nella sua presunta anticonvenzionalità risulta al contrario decisamente convenzionale, scontato e banale.
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Ho trovato su internet questo capolavoro
Gli autori che Nabokov detesta
Ecco una selezione, in ordine alfabetico.
Balzac. Un “mediocre”.
Brecht. Una “nullità”.
Camus. Lo scrittore del Mito di Sisifo è “effimero” e “montato”.
Céline. Autore “di second’ordine”: scrittura apparentemente tesa, in realtà approssimativa.
Conrad. L’autore di Cuore di tenebra è di mentalità e sentimenti “puerili”. Lo considera sostanzialmente un autore per ragazzi.
Dostoevskij. Nabokov lo detesta secondo ogni aspetto: tecnico, artistico e perfino “morale”. Ridimensionare Dostoevskij per lui è una missione. Irriderlo, anche: vedi il romanzo “Disperazione” . Gli concede “lampi di eccellente umorismo” e poco altro: per il resto, è un poveretto, un sentimentale che scrive di fretta. E poiché Nabokov, secondo Nabokov, è infallibile, chi apprezza Dostoevskij non conosce la differenza fra buona e cattiva letteratura.
Faulkner. Altra “nullità”. Considerare i suoi libri capolavori è una “assurda allucinazione”.
Freud. Lo disprezza. In una lettera alla moglie lo definisce “un ciarlatano”. Trova le sue conclusioni “rozze” e “medievali”. Ciò non significa che Nabokov sia disinteressato ai sogni. Al contrario, affascinato dalle teorie sul tempo, e sul sogno premonitore, dell’aviatore e scrittore irlandese John William Dunne, compila a metà anni ’60 un “diario notturno”: trascrive ogni mattina i ricordi dei sogni, e si impegna a ricercare connessioni con essi durante la veglia. Sogna anche una sfida con Pelé.
Hemingway. Anche se ammira Il vecchio e il mare e poco altro, lo considera un autore per ragazzi, un poco migliore di Conrad. Di certo, sostiene, non ha scritto nulla che avrebbe desiderato scrivere lui. Si capisce che per Nabokov ogni “collega” è anzitutto un rivale.
Henry James. Elettrizzante qui e là, ma certamente “non un genio”.
Thomas Mann. Un altro dei grandi scrittori del Novecento che Nabokov non sopporta. Lo definisce pošlost: un termine radicato nella cultura russa dell’800 quasi intraducibile, che significa più o meno kitsch, volgare e pseudo-attraente. La morte a Venezia sarebbe un libro “stupido”.
Karl Marx. Ovviamente lo detesta.
Pirandello. Non gliene potrebbe importare di meno.
Platone. Non lo “appassiona particolarmente” (sic).
Ezra Pound. Un “impostore”.
Sartre. Gli piace ancor meno di Camus.
Non c'è molto ca commentare, visto che alla maggior arte degli autori che critica può solo succhiargli le palle.
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:eek:
Sono sconcertato dalle valutazioni di Nabokov.
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Camus e Sartre :asd:
Non c'è Tolstoj, chissà forse gli piace.
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Camus e Sartre :asd:
Non c'è Tolstoj, chissà forse gli piace.
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Ovviamente si. Il buon Nabokov considera "Anna Karenina" il miglior romando dell'800 :rofl:
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posso dire una cosa?
nonostante le mie idee politiche ho un amore perverso per il buon vecchio Louis Ferdinand Destouches
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Ovviamente si. Il buon Nabokov considera "Anna Karenina" il miglior romando dell'800 :rofl:
Deduco che non lo apprezzi. Imho Anna Karenina è un capolavoro per quanto abbia preferito Guerra e Pace.
Poi il miglior romanzo non lo so, il migliore di qualcosa è sempre pretenzioso da stabilire.
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Io non capisco perché vi sorprendiate che Micoste abbia un debole per Nabokov.
È il primo scrittore che gli accosterei e non ho alcun dubbio che sia il suo preferito.
Come lui, ha sempre avuto la sindrome da primo della classe: quello che deve essere brillante tra i brillanti, criticare i grandi movimenti popolari da cui rifugge e ne sottolinea la stupidità intrinseca. Sia quelli della sua madrepatria (da cui scappò a gambe levate insieme alla sua famiglia ricchissima nel 1917) che del suo paese adottivo, l'America. Lolita è a tutti gli effetti un romanzo che deride il formalismo americano, rivelandone le ferite dietro il paravento di etica e puritanesimo di metà anni cinquanta per mostrarci una sola e grande verità: la sua. Non mi sorprende perciò che rigetti, oltre Marx, Dostoevskij, Faulkner, Hemingway e gli altri scrittori di grande popolarità che hanno definito l'immaginario collettivo di una certa generazione. E non è un caso che, al contrario, fosse un fan di mr "una botta e via" Salinger, uno che ha scritto un solo romanzo e si è ritirato perché non gliene fotteva un cazzo di niente e non voleva tramandare un cazzo di niente. Nabokov era così, nessuna identificazione se non in se stesso, e quindi come contrapposizione agli altri con cui era incapace di comunicare se non a livello strettamente pulsionale e provocatorio. Da quanto scrive sul forum, Stefano è esattamente così.
Ovviamente è assolutamente inutile sottolineare quanto l'influenza dell'apolide Vladimir sulla letteratura successiva sia stata assolutamente imparagonabile rispetto a quella di Dostoevskij, che ha spostato l'asticella di questo mezzo di espressione chilometri più avanti. Derubricherei le cose che diceva al rutto di un uomo verso il mondo che, purtroppo, aveva la colpa di non essere brillante quanto lui.
PS: ho letto recentemente invito a una decapitazione di Nabokov e l'ho trovato orrendo, un "rant" allucinante.
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E la cosa paradossale è che Godanico, sfottendo gli altri che si sarebbero creati il falso idolo Dostoevskij (che poi penso nove persone su dieci che lo leggono lo ritengano un autore seminale...) ha creato a sua volta il canone di perfezione Nabokov, assorbendone anche le battaglie metanarrative tra cui appunto c'era il disprezzo di Fedor.
Sono meccanismi che si presentano molto spesso tra le persone che non vogliono condividere realmente ma solo sentirsi superiori a ciò che mediamente gli altri pensano. Ricadono insomma nelle strutture che contestano. Ora lui dirà che non è così, che sono cazzate, le notti bianche è un buon libro...ma tant'è.
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Deduco che non lo apprezzi. Imho Anna Karenina è un capolavoro per quanto abbia preferito Guerra e Pace.
Poi il miglior romanzo non lo so, il migliore di qualcosa è sempre pretenzioso da stabilire.
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È un gran bel romanzo, per carità, ed è scritto da un grande romanziere (chi negasse ciò sarebbe un Godanico), ma io anche non lo ama tantissimo e non entra, per me, nel canone dei grandissimi dell'Ottocento.
Sarà che è intessuto da una orrenda puzza di Dio e io, quando annuso Dio, ho i contatti di vomito.
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Probabilmente l'ora notturna ha contribuito, ma leggo un Alfredo davvero ispirato.
L'analisi parallela dello scrittore Nabokov e del lettore Godanico è molto interessante, provocatoria e credibile se anche fosse solo quello che sembra, ovvero una provocazione e un invito a cambiare prospettiva.
Non ho la conoscenza e la padronanza vostra sugli argomenti in esame, ma di fronte alle enormità scritte da Nabokov la lettura di Alfredo mi sembra credibile.
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quando annuso Dio, ho i contatti di vomito.
:asd: :asd: :asd:
Aspetta che viene ferro a correggerti.
I conati, invece, vengono anche a me.
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Già il fatto che possiate preferire Delitto e castigo a Anna Karenina la dice lunga. Ma lasciamo perdere.
Ripeto, Nabokov ba pubblicato due volumi contenenti le lezioni di letteratura che proponeva all'università. In esse, vengono esaltati:
Joyce, Tolstoj, Cechov, Proust, Dickens, Kafka, Belyj e altri.
È normale che non gli piacessero tutti :asd: Era caustico con chi non apprezzava (esistenzialisti, psicoanalisti, moralisti) ma molto generoso con chi apprezzava.
Per lui la letteratura è estetica, è forma. Siete d'accordo? Bene. Non siete d'accordo? Va bene lo stesso.
Ma oltre a Lolita (che è un capolavoro) avete mai letto Il dono, Fuoco pallido, Ada? Non credo.
Sono sicuro che qualcuno di voi lo critica solo perché era anti-comunista (chissà come mai, visto che dovette lasciare la Russia a seguito della rivoluzione perché (PECCATO MODTALE!!!) era ricco di famiglia -fino al 1917 - e suo padre era un liberale).
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Invito a una decapitazione è un buon libro ma è il suo romanzo meno nabokoviano insieme a I bastardi. Volessi riprovare, ti consiglierei vivamente Il dono.
P.s.: esiste una ampia letteratura di giudizi caustici di scrittori su altri scrittori. È divertente
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Se poi, invece di far dell'ironia, volessimo parlare delle conseguenze della rivoluzione russa sui letterati del tempo (emigrazione, per i più fortunati; morte per fame, suicidio, deportazione per gli altri), ne sarei felice :sisi:
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Carissimo Godanico, sei stranamente evasivo, non è da te rispondere con argomentazioni collaterali senza centrare il punto.
Che è l'eccessiva criticità di Nabokov nei confronti di gran parte della letteratura mondiale, riservando a a pochissimi il suo plauso.
Su quei giudizi negativi mi piacerebbe sentire il tuo parere, altrimenti ha ragione Alfredo sull'immedesimazione tra lettore e scrittore. Ma non voglio crederlo.
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Io parlo di letteratura, voi rispondete con biechi attacchi personali e dovrei pure difendermi? :asd: Salvini-style, proprio.
L'oggetto del contendere era dostoevskij.
Poi, charmeg, se davvero ti interessa il pensiero di nabokov sulla letteratura, puoi leggere:
1. Lezioni di letteratura
2. Lezioni di letteratura russa
3. Nikolaj Gogol' (volume monografico)
4. La traduzione in inglese fatta da Nabokov dell'Onegin di Puskin, con mille pagine di note (nel caso, dimmi qualcosa, perché io non l'ho letta :asd:)
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Nabokov su Gogol':
Il dramma di Gogol' è poesia in azione, e con poesia intendo i misteri dell'irrazionale, così come vengono percepiti attraverso le parole razionali. Vera poesia di quel tipo provoca non risa, non lacrime, ma un sorriso radioso di perfetta soddisfazione, e fusa di beatitudine.
L'assurdo era la musa preferita di Gogol' - ma quando dico "l'assurdo" non intendo il bizzarro o il comico. L'assurdo ha tante tonalità e gradazioni quante ne ha il tragico e, per di più, nel caso di Gogol' sconfina in quest'ultimo [...] Akakij Akakievic, il protagonista del Cappotto, è assurdo perché è patetico, perché è umano e perché è stato generato proprio da quelle forze che sembrano essere così in contrasto con lui. Egli non è soltanto umano e patetico. È qualcosa di più, così come lo sfondo non è semplice caricatura.
Al fine di apprezzare il vero valore, dobbiamo eseguire con la mente una sorta di salto mortale così da liberarci dai valori convenzionali in letteratura per seguire l'autore lungo la strada onirica della sua sovrumana immaginazione. Il mondo di Gogol' è, in qualche modo, imparentato a concetti della fisica moderna come quello dell'Universo Fisarmonico o dell'Universo Esplosione; è ben lontano dai mondi-orologio del secolo scorso, che ruotavano in modo rassicurante. Vi è una curvatura nello stile letterario come vi è una curvatura nello spazio [...]
Insomma, come vedi non non si limitava a essere caustico :asd:
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biechi attacchi personali
:rotfl: :rofl: :rotfl: :rofl: :rotfl: :rofl:
Mamma del cazzo come sei pesante!
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Io parlo di letteratura, voi rispondete con biechi attacchi personali e dovrei pure difendermi? :asd: Salvini-style, proprio.
L'oggetto del contendere era dostoevskij.
Poi, charmeg, se davvero ti interessa il pensiero di nabokov sulla letteratura, puoi leggere:
1. Lezioni di letteratura
2. Lezioni di letteratura russa
3. Nikolaj Gogol' (volume monografico)
4. La traduzione in inglese fatta da Nabokov dell'Onegin di Puskin, con mille pagine di note (nel caso, dimmi qualcosa, perché io non l'ho letta :asd:)
Veramente mi interessava il tuo pensiero sugli autori criticati da Nabokov...
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Magari prendi il post di quello a cui sto antipatico :asd: e commenta i commenti di Nabokov, sarei curioso di capire come la pensi.
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:rotfl: :rofl: :rotfl: :rofl: :rotfl: :rofl:
Mamma del cazzo come sei pesante!
Questo è.
Charmeg, io vengo qui per avviare un dibattito su dosty e, senza aver ricevuto nemmeno una risposta nel merito, devo dare la mia opinione su 15 autori? Ma va :asd:
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Questo è.
Charmeg, io vengo qui per avviare un dibattito su dosty e, senza aver ricevuto nemmeno una risposta nel merito, devo dare la mia opinione su 15 autori? Ma va :asd:
Va bene, come al solito ha ragione calvin. :asd:
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Va bene, come al solito ha ragione calvin. :asd:
Roba da pazzi. Come se tu in un topic criticassi mertens e in tutta risposta ti attaccassero personalmente e ti chiedessero la tua opinione su altri 15 calciatori per dimostrare di non essere plagiato da un altro critico di mertens.
DISGUSTORAMA, come diceva il buon Luttazzi.
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Roba da pazzi. Come se tu in un topic criticassi mertens e in tutta risposta ti attaccassero personalmente e ti chiedessero la tua opinione su altri 15 calciatori per dimostrare di non essere plagiato da un altro critico di mertens.
DISGUSTORAMA, come diceva il buon Luttazzi.
Cosmico, ragazzi.
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Io non capisco perché vi sorprendiate che Micoste abbia un debole per Nabokov.
È il primo scrittore che gli accosterei e non ho alcun dubbio che sia il suo preferito.
Come lui, ha sempre avuto la sindrome da primo della classe: quello che deve essere brillante tra i brillanti, criticare i grandi movimenti popolari da cui rifugge e ne sottolinea la stupidità intrinseca. Sia quelli della sua madrepatria (da cui scappò a gambe levate insieme alla sua famiglia ricchissima nel 1917) che del suo paese adottivo, l'America. Lolita è a tutti gli effetti un romanzo che deride il formalismo americano, rivelandone le ferite dietro il paravento di etica e puritanesimo di metà anni cinquanta per mostrarci una sola e grande verità: la sua. Non mi sorprende perciò che rigetti, oltre Marx, Dostoevskij, Faulkner, Hemingway e gli altri scrittori di grande popolarità che hanno definito l'immaginario collettivo di una certa generazione. E non è un caso che, al contrario, fosse un fan di mr "una botta e via" Salinger, uno che ha scritto un solo romanzo e si è ritirato perché non gliene fotteva un cazzo di niente e non voleva tramandare un cazzo di niente. Nabokov era così, nessuna identificazione se non in se stesso, e quindi come contrapposizione agli altri con cui era incapace di comunicare se non a livello strettamente pulsionale e provocatorio. Da quanto scrive sul forum, Stefano è esattamente così.
Ovviamente è assolutamente inutile sottolineare quanto l'influenza dell'apolide Vladimir sulla letteratura successiva sia stata assolutamente imparagonabile rispetto a quella di Dostoevskij, che ha spostato l'asticella di questo mezzo di espressione chilometri più avanti. Derubricherei le cose che diceva al rutto di un uomo verso il mondo che, purtroppo, aveva la colpa di non essere brillante quanto lui.
PS: ho letto recentemente invito a una decapitazione di Nabokov e l'ho trovato orrendo, un "rant" allucinante.
Alfrè nessuno si stupisce dell'amore di Godanico per Nabokov, ognuno ha i suoi amori maggiori e minori. Cioè per me il rom,anzo più bello del 900 (e non sto scherzando) al pari dell'Uomo senza qualità, della Cognizione del Dolore e di Berlin Alexabdreplatz è Il Buon soldato Sc'vèik, mi rendo conto che sia un giudizio assolutamente soggettivo e non ne voglio imporre il valore agli altri.
Quello che fa specie sono queste cose:
- il disgusto che prova per dostoevskij che può perfino non piacere, anche se è stano che non piaccia a quel livello, ma che proprio essere considerato come un romanziere da due lirenon può;
- la pretesa di oggettività di questo disgusto, celata dietro l'acutoritas di un paio di fonti della critica, quando c'è una stanza sana della biblioteca del dipartimento di lettere fatta di saggi osannanti "DOsty" (e quanto mi da fastidio che lo chiami così)...cioè anche io non amo affatto Proust, per esempio, ma non mi permetterei mai di dire che è una merda, mi permetto di dire al limite che non tocca le mie corde;
- la permalosità di uno che fa una affermazione enorme come dostoevskij non era uno scrittore mediocre e non si tiene i coppetielli che gli si tira appresso.
Poi a me da fastidio anche questo "non sai di che stai parlando" perché, francamente, quando mai abbiamo mangiato nello stesso piatto? Lui che cazzo sa chi ho letto io? Dobbiamo su un forum di pallone in cui c'è un topic per consigliarsi libri finire a scrivere brevi trattatelli sull'introduzione dell'Io Narrante nel romanzo mondiale e sullo spostamento che questo ha introdotto nella costruzione della psicologia dei personaggi nel romanzo?
Se lo vuol fare lui lo facesse, io mi caco il cazzo perché lo faccio già tanto nei luoghi deputati (i tre più importanti peraltro sono il mio cervello, il mio stomaco e il mio cuore)
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Nabokov era così, nessuna identificazione se non in se stesso, e quindi come contrapposizione agli altri con cui era incapace di comunicare se non a livello strettamente pulsionale e provocatorio. Da quanto scrive sul forum, Stefano è esattamente così.
Su questo mi ritrovo molto. Purtroppo, però, non ho il dono della sua prosa ornata :asd:
La discussione si è polarizzata e, purtroppo, ciò non consente di dialogare in modo più amabile. Qua sembra che io in vita mia abbia letto solo Nabokov mentre, in realtà, sono un lettore vorace e le mie letture sono variegate. Quest'estate avrò letto una decina di libri, nessuno dei quali del buon Vladimir e molti dei quali da lui distanti per temi e stili.
Magari ne riparleremo con altri toni, chissà.
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Godà, ma io e Alfredo ti abbiamo motivato perchè pensiamo tu stia dicendo una vaccata, quindi è inutile che fingi di essere un perseguitato. "Delitto e castigo" è un libro molto più bello di "Anna Karenina" in quanto a capacità narrativa, pathos e temi trattati, inoltre come fai ad amare l'evangelismo tolstojano, se idolatri Nabokov. Non è un caso che tutti gli autori avversi all'URSS siano stati incensati dall'occidente, vedi quella merda di Solzenycin, mentre autori come Solochov siano volutamente ignorati. Io non ho una grande opinione di Bunin,Pasternak e Bulgakov, ma non perchè siano stati dei nemici del bolscevismo, semplicemente a causa del fatto che le loro opere non mi sono piaciute, poi,se dobbiamo dire che Blok e compagnia cantante siano stati ammazzati dalle carestie o dai bolscevichi, allora diciamo una cazzata.
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Godà, ma io e Alfredo ti abbiamo motivato perchè pensiamo tu stia dicendo una vaccata, quindi è inutile che fingi di essere un perseguitato. "Delitto e castigo" è un libro molto più bello di "Anna Karenina" in quanto a capacità narrativa, pathos e temi trattati, inoltre come fai ad amare l'evangelismo tolstojano, se idolatri Nabokov. Non è un caso che tutti gli autori avversi all'URSS siano stati incensati dall'occidente, vedi quella merda di Solzenycin, mentre autori come Solochov siano volutamente ignorati. Io non ho una grande opinione di Bunin,Pasternak e Bulgakov, ma non perchè siano stati dei nemici del bolscevismo, semplicemente a causa del fatto che le loro opere non mi sono piaciute, poi,se dobbiamo dire che Blok e compagnia cantante siano stati ammazzati dalle carestie o dai bolscevichi, allora diciamo una cazzata.
"Merda" :rotfl:
Chissenefrega di chi incensa l'occidente. Mandelstam è morto in un gulag. Charms, dopo anni ai lavori forzati, morì di stenti. Esenin, Majakovski, Blok sono morti negli anni Venti, giovani/giovanissimi. Bulgakov è stato tenuto in ostaggio per decenni. Babel venne fucilato. Di Pasternak sappiamo. I più fortunati sono quelli che sono riusciti a scappare in tempo (sebbene perdendo i loro averi e vivendo spesso di espedienti tra Berlino e Parigi). Potrei andare avanti con altre decine di nomi.
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"Merda" :rotfl:
Chissenefrega di chi incensa l'occidente. Mandelstam è morto in un gulag. Charms, dopo anni ai lavori forzati, morì di stenti. Esenin, Majakovski, Blok sono morti negli anni Venti, giovani/giovanissimi. Bulgakov è stato tenuto in ostaggio per decenni. Babel venne fucilato. Di Pasternak sappiamo. I più fortunati sono quelli che sono riusciti a scappare in tempo (sebbene perdendo i loro averi e vivendo spesso di espedienti tra Berlino e Parigi). Potrei andare avanti con altre decine di nomi.
Majakovski si suicidò, così come Esenin, Blok invece finì nel dimenticatoio e morì di stenti. Diciamo anche che Stalin ha ucciso 60 milioni di persone, dai.
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Alfrè nessuno si stupisce dell'amore di Godanico per Nabokov, ognuno ha i suoi amori maggiori e minori. Cioè per me il rom,anzo più bello del 900 (e non sto scherzando) al pari dell'Uomo senza qualità, della Cognizione del Dolore e di Berlin Alexabdreplatz è Il Buon soldato Sc'vèik, mi rendo conto che sia un giudizio assolutamente soggettivo e non ne voglio imporre il valore agli altri.
Quello che fa specie sono queste cose:
- il disgusto che prova per dostoevskij che può perfino non piacere, anche se è stano che non piaccia a quel livello, ma che proprio essere considerato come un romanziere da due lirenon può;
- la pretesa di oggettività di questo disgusto, celata dietro l'acutoritas di un paio di fonti della critica, quando c'è una stanza sana della biblioteca del dipartimento di lettere fatta di saggi osannanti "DOsty" (e quanto mi da fastidio che lo chiami così)...cioè anche io non amo affatto Proust, per esempio, ma non mi permetterei mai di dire che è una merda, mi permetto di dire al limite che non tocca le mie corde;
- la permalosità di uno che fa una affermazione enorme come dostoevskij non era uno scrittore mediocre e non si tiene i coppetielli che gli si tira appresso.
Poi a me da fastidio anche questo "non sai di che stai parlando" perché, francamente, quando mai abbiamo mangiato nello stesso piatto? Lui che cazzo sa chi ho letto io? Dobbiamo su un forum di pallone in cui c'è un topic per consigliarsi libri finire a scrivere brevi trattatelli sull'introduzione dell'Io Narrante nel romanzo mondiale e sullo spostamento che questo ha introdotto nella costruzione della psicologia dei personaggi nel romanzo?
Se lo vuol fare lui lo facesse, io mi caco il cazzo perché lo faccio già tanto nei luoghi deputati (i tre più importanti peraltro sono il mio cervello, il mio stomaco e il mio cuore)
Ma appunto io volevo solo farvi capire come il processo di osmosi tra Godanico e Nabokov sia diventato così totale da aver assorbito anche le critiche oltre testuali, quindi di lasciar perdere.
Al di là del gusto che è insindacabile, voler ridurre Dostoevskij a un feticcio di paglia è operazione fine a se stessa. Il suo contributo per il mezzo di espressione tutto non ha probabilmente eguali tra i contemporanei e ha pesantemente influenzato tutto il periodo successivo a stare stretti, quindi c'è poco da aggiungere. Anche oltre il fatto che possa o meno piacere, è la storia a non ridimensionarlo. Basta prendere delitto e castigo e osservare come abbia dato un imprinting anche ad altri medium (taxi driver, cazzo)...ma qui parliamo del sesso degli angeli...
Poi di Nabokov io ho letto Lolita, Ada o ardore, invito a una decapitazione. Non credo che continuerò. Ho avuto l'impressione di un autore molto dotato sul lato della prosa ma totalmente asservito a se stesso, in un vortice di autocompiacimento.
È assurdo che venga considerato più del quasi coetaneo Boll, quest'ultimo veramente uno scrittore incredibile e a mani basse il mio preferito del novecento (visto che ne stiamo parlando).
Foto di gruppo con signora <3
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e comunque proust è veramente una merda,e jamm pe cortesia
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e comunque proust è veramente una merda,e jamm pe cortesia
Anche per me è illeggibile.
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Majakovski si suicidò, così come Esenin, Blok invece finì nel dimenticatoio e morì di stenti. Diciamo anche che Stalin ha ucciso 60 milioni di persone, dai.
Il tuo silenzio sugli altri è eloquente. E giustificare il fatto che Stalin abbia deportato e ammazzato degli scrittori dicendo "Eh, del resto ha ammazzato tanta gente" è notevolissimo.
Ora ho da fare, buona giornata a tutti
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e comunque proust è veramente una merda,e jamm pe cortesia
Anche per me è illeggibile.
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COLPO DI SCENA!
Io non posso toccare dosty portando delle citazioni più che valide ma invece di proust si può dire tranquillamente "è una merda" ed "è illeggibile". Siete fantastici.
Grazie di esistere.
Buone letture ( :siasd: )
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Il tuo silenzio sugli altri è eloquente. E giustificare il fatto che Stalin abbia deportato e ammazzato degli scrittori dicendo "Eh, del resto ha ammazzato tanta gente" è notevolissimo.
Ora ho da fare, buona giornata a tutti
Sugli altri chi? Io ho semplicemente corretto delle inesattezze, poi Babel e Mandelstam sono effettivamente morti nei gulag, ma la realtà che dipingevi era assolutamente falsa, come quella che vuole che Stalin abbia ucciso 60 milioni di cristiani.
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COLPO DI SCENA!
Io non posso toccare dosty portando delle citazioni più che valide ma invece di proust si può dire tranquillamente "è una merda" ed "è illeggibile". Siete fantastici.
Grazie di esistere.
Buone letture ( :siasd: )
io posso dire quel cazzo che voglio,visto che non sono intervenuto nella diatriba tra te e calvin.
e non ho problemi a dire che proust,dopo svariati tentativi,per ME sia illeggibile (termine ovviamente più preciso di "merda")
se vuoi ti posso anche dare qualche motivazione,ma non ho voglia di restare risucchiato nel tuo narcisismo.
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A me ha sempre fatto cacare Verga e in genere il verismo, che ho sempre visto come una copia sbiadita del naturalismo francese il quale andava oltre la semplice fotografia della società (infatti Zola e, in misura un po' minore, Maupassant li adoro).
Però mica ne metto in dubbio l'importanza.
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Ma poi avesse risposto ad una delle nostre critiche a Nabokov. Questo perchè lui è aperto al confronto e noi no.
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A me ha sempre fatto cacare Verga e in genere il verismo, che ho sempre visto come una copia sbiadita del naturalismo francese il quale andava oltre la semplice fotografia della società (infatti Zola e, in misura un po' minore, Maupassant li adoro).
Però mica ne metto in dubbio l'importanza.
io ad esempio di tutti questi che citi ne colgo appieno l'importanza,e sotto molti aspetti anche la genialità.
ma proprio non riesco a leggerli (e a suo tempo l'ho fatto ovviamente) e a farmeli piacere,li trovo di una pesantezza esagerata.
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io ad esempio di tutti questi che citi ne colgo appieno l'importanza,e sotto molti aspetti anche la genialità.
ma proprio non riesco a leggerli (e a suo tempo l'ho fatto ovviamente) e a farmeli piacere,li trovo di una pesantezza esagerata.
Nemmeno Bel-Ami? È abbastanza scorrevole, dato comunque il genere di riferimento
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Buongiorno
a me fa schifo tutta la letteratura
Arrivederci
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Nemmeno Bel-Ami? È abbastanza scorrevole, dato comunque il genere di riferimento
in realtà quello che mi sta più sullo stomaco è proprio verga,ma il motivo può essere che mentre la lingua di verga è quella originale quella dei romanzi francesi invece dipende molto dalla traduzione che può essere anche più moderna e scorrevole
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in realtà quello che mi sta più sullo stomaco è proprio verga,ma il motivo può essere che mentre la lingua di verga è quella originale quella dei romanzi francesi invece dipende molto dalla traduzione che può essere anche più moderna e scorrevole
Ci sta, è giusto.
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Buongiorno
a me fa schifo tutta la letteratura
Arrivederci
Vabbè tu hai gusti strani, ti piace la fregna!
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Buongiorno
a me fa schifo tutta la letteratura
Arrivederci
Lo dico a te perché siamo fuori dalla polemica, ma secondo me stanno facendo finta di apprezzare tanta gente che non gli piace, ma della cui importanza sono consapevoli, pur di non dire quello che pensano veramente.
Ma resti fra te e me.
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:look: è passato molto tempo, i gusti cambiano, si affinano. cose che ti appaiono geniali in seguito possono apparirti di una banalità e di una pochezza imbarazzanti. scoprire Nabokov e i grandi maestri mi ha fatto rivalutare molto "Delitto e pasticcio"...
Comunque giusto per mostrarvi che qui sopra si parla delle stesse cose da dieci anni e continuamm pure a c'appiccicà sui medesimi fatti. Sono finiti gli argomenti.
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:rotfl:
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Parola di Vladimir Nabokov:
Dostoevskij, un romanziere mediocre. I suoi personaggi non risultano credibili, quasi disumanizzati dai gravi disturbi psichici che li affliggono. Neppure sono descritti con attenzione, e così il paesaggio; tutto è puro sfondo, come in una scena allestita su un palco: non c'è evoluzione, non una prosa originale o le grandiose descrizioni tolstojane. L'attenzione è interamente volta al mondo interiore, definito da una semplicistica morale cristiana. E poi ritroviamo spesso lo stesso schema: si considera un individuo di singolari virtù e gli si fanno capitare le peggiori sventure, presumendo che solo così possa pervenire ad una maturazione redentiva.
Ah, per la cronaca: io prima ho letto Dosty e solo dopo le opinioni di Nab. Coincidono.
Ah, per la cronaca - parte 2: Nabokov non era di certo un invidioso, nelle sue lezioni di letteratura non ha mai smesso di esaltare Belyj, Gogol', Puskin, Proust...
Quindi: non fare il tifoso. Leggi. Ragiona. Se non sei d'accordo, argomenta.
Certo, da uno che difende e giustifica l'Holodomor non posso aspettarmi così tanto :asd:
Noooo non era un invidioso :rotfl:
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Noooo non era un invidioso :rotfl:
Per quale motivo un invidioso dovrebbe incensare molti altri autori?
Mistero della fede :rofl:
Comunque giusto per mostrarvi che qui sopra si parla delle stesse cose da dieci anni e continuamm pure a c'appiccicà sui medesimi fatti. Sono finiti gli argomenti.
Non ho tirato di nuovo io fuori il discorso dosty (a cazzo di cane, tra l'altro) in un altro topic. Ritenta, sarai più fortunato!
Ma poi avesse risposto ad una delle nostre critiche a Nabokov. Questo perchè lui è aperto al confronto e noi no.
Perché, tu hai risposto alle critiche a dosty? (Al di là di - parafrasando - una roba del tipo "A me piace! E' un mostro sacro! Sei un coglione"? :asd:
A me ha sempre fatto cacare Verga
Quoto :sisi:
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Cambiamo argomento: qual è il vostro scrittore vivente preferito?
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Delillo
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Nick Hornby
:look: :look: :look: :look:
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Stefano Fazzari :look:
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Mario Vargas Llosa
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fabio volov
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luciana littitsevskajia
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Stefano Fazzari :look:
:sbav:
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Quando parlate di cultura e nello specifico arte, cinema, musica e letteratura mi fate arricriare, sono uno gnu e a tratti parlate di cose a me assai sconosciute e me le cerco di volta in volta su wikipedia e affini. Su alcuni argomenti ci passo giorni a comprenderli ma bene o male riesco sempre a imparare qualcosa di nuovo ed arricchirmi culturalmente quindi vi ringrazio :brà:
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:sbav:
A proposito auguri!
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A proposito auguri!
Grazie :ovazione:
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Quando parlate di cultura e nello specifico arte, cinema, musica e letteratura mi fate arricriare, sono uno gnu e a tratti parlate di cose a me assai sconosciute e me le cerco di volta in volta su wikipedia e affini. Su alcuni argomenti ci passo giorni a comprenderli ma bene o male riesco sempre a imparare qualcosa di nuovo ed arricchirmi culturalmente quindi vi ringrazio :brà:
:love:
A te piace leggere?
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:love:
A te piace leggere?
In verità non ci ho mai provato davvero perchè non saprei da dove iniziare, ho letto qualche romanzo causa ciacchera, Zafon se ricordo bene, non bullizzatemi :asd:
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In verità non ci ho mai provato davvero perchè non saprei da dove iniziare, ho letto qualche romanzo causa ciacchera, Zafon se ricordo bene, non bullizzatemi :asd:
:asd: :asd: :asd: Era per una buona causa!
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Come inizio Zafon è un signor inizio
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Nabokov
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Amy Michael Homes
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C'è un romanzetto da due soldi ma di facile lettura che si intitola "prestuplenie i nakazanie"
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Nabokov
C'è un romanzetto da due soldi ma di facile lettura che si intitola "prestuplenie i nakazanie"
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C'è un romanzetto da due soldi ma di facile lettura che si intitola "prestuplenie i nakazanie"
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C'è un romanzetto da due soldi ma di facile lettura che si intitola "prestuplenie i nakazanie"
Psicologia spicciola e stralcio semantici a yoyo
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Sicuramente evita quello scrittore russo dell'ottocento, ora non mi viene il nome, che ha scritto quei libercoli intrisi di patetismo...uno mi pare parlasse di un tale che fa dei debiti di gioco, na cosa e chest
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Philip Roth, cominciando preferibilmente da Il lamento di Portnoy
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Dipende, quanti anni hai? Che ti piace?
Comunque il primo romanzo che lessi fu "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore" di Sepulveda, scrive in maniera molto lineare e difficilmente scoccia.
Se vuoi una cosa più impegnata senza andare sui classici, Cecità di Saramago pure va via come l'acqua fresca.
Se vuoi partire da un autore italiano per evitare il problema della traduzione direi Italo Calvino.
Poi se ti piacciono generi particolari, magari da serie TV, è un ottimo spunto per evitare di iniziare con roba che ti scoccia e poi ti spaventi o ti convinci che "non mi piace leggere".
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Intanto grazie a jcoltrane e Neutrino.
Ferro sono un semplice bonobo over 30 a cui piacciono pallone-fessa-birra in ordine sparso. Non ho un genere preferito, da giovane alternavo Corto Maltese e postal market poi il nulla e infine qualcosina di Zafon.
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Intanto grazie a jcoltrane e Neutrino.
Ferro sono un semplice bonobo over 30 a cui piacciono pallone-fessa-birra in ordine sparso. Non ho un genere preferito, da giovane alternavo Corto Maltese e postal market poi il nulla e infine qualcosina di Zafon.
Io inizierei con cose "di trama", scritta bene (perché nel leggere come è scritto è fondamentale) ma con una prosa piana e non stancante e che abbia un argomento che ti possa interessare.
Per esempio, giusto per fare un nome, "A ciascuno il suo" di Sciascia è bello, avvincente ed è scritto proprio bene. Se ti interessa capire qualcosa della mafia, in senso ampio, è il tuo libro.
Oppure, oper dire, uno dei romanzi belli del Wu Ming: se ti interessa il medioevo "Q", se ti interessano gli indiani d'america "Manituana", la storia italiana del secondo dopoguerra "54" (che è quello che personalemnte ti consiglio di più: leggero, divertente, scritto bene, pieno di belle storie e, al contempo, che ti fa scoprire qualcosa dell'italia)
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Per me, un ottimo inizio sarebbe Tabucchi
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Per me Hemingway è lo scrittore ideale per avvicinarsi alla narrativa.
Infatti non è un caso che i lettori di lungo corso lo trovino un po' scontato.
La prosa è ottima, i concetti sono semplici, personaggi squadrati con cui è facile empatizzare. Leggiti addio alle armi.
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Grazie a tutti, a giorni scendo a Napoli e mi faccio un giro di librerie così evito di comprare da Amazon
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Alice nel paese delle meraviglie, Le dicerie dell'untore e Moby dick
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Grazie a tutti, a giorni scendo a Napoli e mi faccio un giro di librerie così evito di comprare da Amazon
io pure ti consiglio qualcosa di hemingway,ma di lui ho apprezzato soprattutto le raccolte di racconti (specie quelli di guerra),non i romanzi.
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Se veramente non hai mai letto un cazzo ti faccio un percorso con delle letture "propedeutiche" per poi calarti nei classici.
N.B Ripeto il percorso e' propedeutico e non segue una linea ne temporale ne argomentativa anche' perche' io sono un accanito lettore ma non un esperto ne tanto meno un uomo di lettere come i colleghi che mi hanno preceduto.
N.N.B Elimino volutamente dal 900 in poi perche' devi prima studiare e perche' mi caco il cazzo.
STARTING POINT (appassionati alla lettura)
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- Artur Conan Doyle: Uno studio in rosso, Il segno dei quattro, Il mastino dei Baskerville
- Walter Scott: Ivanohe
- Emily Brontë: Cime tempestose
- Eugene Sue: I misteri di parigi
SEI PRONTO PER IL PRIMO CAPOLAVORO (vorrei tanto essere te)
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- Victor Hugo: I miserabili
DEFATICANTE
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- Guy de Maupassant: Bel Ami
- Honoré de Balzac: Papa Goriot
- Jane Austin: Orgoglio e Pregiudizio
- Daniel Defoe: Moll Flanders
TOUR IN RUSSIA
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- Lev Tolstoj: Anna carienina
- Fedor Dostoevskij : I Fratelli Karamazov
- Mikhail Bulgakov: Il maestro e Margherita
- Ivan Goncharov: Oblomov
- Ivan Turgenev: Padri e figli
- Aleksandr Puškin: La figlia del capitano
- Nikolaj Gogol: Le anime morte (non ti prendere collera)
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A me Dostojevski non piace, forse tutta la letteratura russa, non lo so. Probabilemente sono troppo pigro nella lettura (nonostante legga abbastanza) o perché non sono altrettanto di palato fino come molti di voi davvero esperti. E' una cosa che vi invidio molto perché percepisco la "goduria della lettura" dalle vostre parole, ma é come quando sei alla festa dell'amichetto di classe e tutti mangiano la nutella e a te non piace.
Ho anche provato a leggere piú opere di Dostojevski ma non riesco mai a finire il libro, é piú forte di me e non riesco a comprenderne altro motivo se non quello banale che semplicemente non mi piace.
Potrei provare con un altro scrittore magari.
Detto ció darei anche io un conosglio a Leyton, trovo interessantissimo ultimamente Jonas Jonasson, uno scrittore mai banale che mi diverte moltissimo, credo possa essere un grande scrittore per cominciare.
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- Lev Tolstoj: Anna carienina
- Mikhail Bulgakov: Il maestro e Margherita
- Ivan Goncharov: Oblomov
- Nikolaj Gogol: Le anime morte (non ti prendere collera)
:love: :love: :love:
Aggiungerei "Un eroe del nostro tempo" di Lermontov, grande lettura e per nulla ostica, e qualche racconto di Cechov.
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Poco tempo fa ho letto "Il ponte sulla Drina" di Ivo Andric, grandioso affresco della vita nei Balcani attraverso i secoli.
Capolavoro.
E così, tra il cielo il fiume e le montagne, una generazione dopo l'altra imparava a non compiangere troppo ciò che la torbida acqua si portava via; ché la vita è un miracolo impenetrabile perché si fa e disfà incessantemente, eppure dura e sta salda, come il Ponte sulla Drina.
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Poco tempo fa ho letto "Il ponte sulla Drina" di Ivo Andric, grandioso affresco della vita nei Balcani attraverso i secoli.
Capolavoro.
E così, tra il cielo il fiume e le montagne, una generazione dopo l'altra imparava a non compiangere troppo ciò che la torbida acqua si portava via; ché la vita è un miracolo impenetrabile perché si fa e disfà incessantemente, eppure dura e sta salda, come il Ponte sulla Drina.
Ivo Andric :love2:. "Un eroe del nostro tempo" è stupendo ed è un libro scorrevolissimo.
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https://youtu.be/rekHdrNRaT0
Grande Ivo Andric, l'ho conosciuto così :asd:
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Cmq mi dispiace vedere che nessuno nomina il mio autore americano preferito insieme a Faulkner, e cioè Steinbeck. Furore è un grande libro e proprio in questi giorni sto leggendo diario russo, un'opera di cronaca incredibile, un giornalismo che non esiste più. Praticamente è il racconto del viaggio di Steinbeck in URSS appena dopo la fine della seconda guerra mondiale, coadiuvato dalle fotografie del suo compagno di viaggio, nientepopodimenoche Robert Capa, cioè il fotografo più influente del ventesimo secolo insieme a Cartier Bresson.
A differenza di molti altri suoi contemporanei, Steinbeck ha una visione del sociale senza alcun filtro ideologico precedente, è un narratore molto affidabile e delinea un quadro meraviglioso di un paese con tante contraddizioni, ma che si sforzava di diventare moderno, qual era l'URSS di fine anni quaranta. È quasi pazzesco che un americano, conoscendoli, abbia questa lucidità e onestà intellettuale nel fotografare semplicemente la situazione, dalle metropoli (sulle quali ha un giudizio severo) alle campagne ucraine e russe, di cui parla con grande rispetto. Cioè cazzo, Steinbeck e Capa che vanno a dormire nei fienili mmiezz e terr ucraine, meraviglioso.
Non posso che consigliarvelo. Poi ha una fluidità incredibile per essere un reportage.
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Di steinbeck a furia di rimandare non ho mai letto niente
Però la trasposizione cinematografica di furore è un grandissimo film
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Di steinbeck a furia di rimandare non ho mai letto niente
Però la trasposizione cinematografica di furore è un grandissimo film
Vero, bellissimo...
Henry Fonda <3
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Cmq mi dispiace vedere che nessuno nomina il mio autore americano preferito insieme a Faulkner, e cioè Steinbeck. Furore è un grande libro e proprio in questi giorni sto leggendo diario russo, un'opera di cronaca incredibile, un giornalismo che non esiste più. Praticamente è il racconto del viaggio di Steinbeck in URSS appena dopo la fine della seconda guerra mondiale, coadiuvato dalle fotografie del suo compagno di viaggio, nientepopodimenoche Robert Capa, cioè il fotografo più influente del ventesimo secolo insieme a Cartier Bresson.
A differenza di molti altri suoi contemporanei, Steinbeck ha una visione del sociale senza alcun filtro ideologico precedente, è un narratore molto affidabile e delinea un quadro meraviglioso di un paese con tante contraddizioni, ma che si sforzava di diventare moderno, qual era l'URSS di fine anni quaranta. È quasi pazzesco che un americano, conoscendoli, abbia questa lucidità e onestà intellettuale nel fotografare semplicemente la situazione, dalle metropoli (sulle quali ha un giudizio severo) alle campagne ucraine e russe, di cui parla con grande rispetto. Cioè cazzo, Steinbeck e Capa che vanno a dormire nei fienili mmiezz e terr ucraine, meraviglioso.
Non posso che consigliarvelo. Poi ha una fluidità incredibile per essere un reportage.
È anche uno dei miei autori preferiti. :look:
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È anche uno dei miei autori preferiti. :look:
:sbav:
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Cambiamo argomento: qual è il vostro scrittore vivente preferito?
Ce ne sono tanti. DeLillo senza dubbio, a seguire Ellroy. Wallace se fosse ancora vivo.
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:sbav:
Mia madre ha sempre letto come una pazza, e tra gli americani era il suo preferito, così l'ho letto anch'io e mi sono innamorato. E con me anche mio fratello.
Ho iniziato a caso, con Al dio sconosciuto e La corriera stravagante, poi ho continuato...
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Mia madre ha sempre letto come una pazza, e tra gli americani era il suo preferito, così l'ho letto anch'io e mi sono innamorato. E con me anche mio fratello.
Ho iniziato a caso, con Al dio sconosciuto e La corriera stravagante, poi ho continuato...
Ma perché si tempi di tua madre già avevano scoperto l'America?
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Ma perché si tempi di tua madre già avevano scoperto l'America?
Tu non puoi saperlo, fai lo spiritoso, ma io ho anche un po' di sangue indio centramericano.
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Tu non puoi saperlo, fai lo spiritoso, ma io ho anche un po' di sangue indio centramericano.
quindi sei chiatto corto e poco intelligente?
:look:
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quindi sei chiatto corto e poco intelligente?
:look:
E con le cosce storte.
Ma cu nu cazz ca fa arricreà tutt'e femmen, compresa....
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E con le cosce storte.
Ma cu nu cazz ca fa arricreà tutt'e femmen, compresa....
veramente gli indios sono di origini ancestrali asiatiche,per cui,ciciniello.
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veramente gli indios sono di origini ancestrali asiatiche,per cui,ciciniello.
Ogni regola ha la sua eccezione, sono stato esposto a forti dosi di raggi gamma da piccolo, mo ce l'ho come Hulk.
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Ogni regola ha la sua eccezione, sono stato esposto a forti dosi di raggi gamma da piccolo, mo ce l'ho come Hulk.
Verde e s arrizza nei momenti peggiori
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Verde e s arrizza nei momenti peggiori
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No, quando mi fanno incazzare (e questo è ovvio, lo dice la parola) e quando vedo... indovina?
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No, quando mi fanno incazzare (e questo è ovvio, lo dice la parola) e quando vedo... indovina?
mammeta?
sì è decisamente mammeta.
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mammeta?
sì è decisamente mammeta.
Quella di ferro, naturalmente.
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Ho scoperto da un paio di giorni uno scrittore prodigioso: Georgi Gospodinov. Bulgaro, contemporaneo. Sto leggendo Fisica della malinconia ed è un capolavoro, di quelli che ti portano a voler dire a tutti: "Leggete questo libro, cazzo!".
Leggete questo libro, cazzo!
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Ho scoperto da un paio di giorni uno scrittore prodigioso: Georgi Gospodinov. Bulgaro, contemporaneo. Sto leggendo Fisica della malinconia ed è un capolavoro, di quelli che ti portano a voler dire a tutti: "Leggete questo libro, cazzo!".
Leggete questo libro, cazzo!
Allora, l'avete letto? Leggetelo! :tardi:
Vi saluto, sto per partire per un giro dei Balcani (in realtà, non so dove andrò, so solo che la prima tappa sarà Trieste). Buone cose :bacino:
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Ora che tutti voii avete letto gospodinov, vi consiglio un altro libro.
È appena uscito "I russi sono matti. Corso sintetico di letteratura russa 1820-1991" di paolo nori. Brillante e lieve
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Ora che tutti voii avete letto gospodinov, vi consiglio un altro libro.
È appena uscito "I russi sono matti. Corso sintetico di letteratura russa 1820-1991" di paolo nori. Brillante e lieve
aspè aspè cazzo, mi mancano ancora 20 pagine
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aspè aspè cazzo, mi mancano ancora 20 pagine
:tardi: :asd:
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Pochi giorni fa è stato assegnato il nobel per la letteratura a Peter Handke (ricordate la poesia all'inizio de Il cielo sopra Berlino? Lui).
Bene, questo evento ha scatenato in me un conflitto. Io difendo fieramente il principio che l'arte e il giudizio sull'arte debbano essere rigidamente separati dal giudizio sulla biografia degli autiri e da qualsivoglia posizione politica.
Però. Però Handke è un infame: ha strizzato l'occhio a Milosevic, ha negato il massacro di Srebrenica, ha negato l'assedio di Sarajevo. È un filo-serbo. Secondo lui, i musulmani boaniaci si sono ammazzati da soli per far ricadere la colpa sui serbi.
Un figlio di puttana, insomma.
Il problema è che la guerra nei Balcani è uno degli eventi che mi smuove maggiormente.
Non riesco a conciliare il mio principio della separazione tra arte e vita e tra arte e politica con il mio tumulto interiore rigusrdo alla guerra nei Balcani. È un paradosso, è una contraddizione (ma, del resto, chi di noi non ne ha?).
Cosa ne pensate? Io non mi capacito di come l'Accademia svedese abbia potuto dare il Nobel a un negazionista
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Pochi giorni fa è stato assegnato il nobel per la letteratura a Peter Handke (ricordate la poesia all'inizio de Il cielo sopra Berlino? Lui).
Bene, questo evento ha scatenato in me un conflitto. Io difendo fieramente il principio che l'arte e il giudizio sull'arte debbano essere rigidamente separati dal giudizio sulla biografia degli autiri e da qualsivoglia posizione politica.
Però. Però Handke è un infame: ha strizzato l'occhio a Milosevic, ha negato il massacro di Srebrenica, ha negato l'assedio di Sarajevo. È un filo-serbo. Secondo lui, i musulmani boaniaci si sono ammazzati da soli per far ricadere la colpa sui serbi.
Un figlio di puttana, insomma.
Il problema è che la guerra nei Balcani è uno degli eventi che mi smuove maggiormente.
Non riesco a conciliare il mio principio della separazione tra arte e vita e tra arte e politica con il mio tumulto interiore rigusrdo alla guerra nei Balcani. È un paradosso, è una contraddizione (ma, del resto, chi di noi non ne ha?).
Cosa ne pensate? Io non mi capacito di come l'Accademia svedese abbia potuto dare il Nobel a un negazionista
Ma non ho capito come giudichi Handke. Se ne riconosci il valore artistico allora non capisco perché ti infastidisce il riconoscimento accademico, come se questo fosse il fine ultimo della produzione letteraria di un poeta.
A questo punto vorrei sapere cosa ne pensi di Celine.
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Ma non ho capito come giudichi Handke. Se ne riconosci il valore artistico allora non capisco perché ti infastidisce il riconoscimento accademico, come se questo fosse il fine ultimo della produzione letteraria di un poeta.
A questo punto vorrei sapere cosa ne pensi di Celine.
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Di solito riesco a scindere: abbasso D'annunzio, viva La pioggia nel pineto. In questo caso sono in serissima difficoltà. Come cazzo fai a negare Srebrenica?
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Sono d'accordo con ferro,se dovessimo fare un tutt'uno tra arte e storia personale dell'artista ne schiferemmo una valanga..
Ottimo l'esempio di Celine,uno scrittore che ho adorato nonostante avvertissi durante la lettura il fastidio dell'inconciliabilità fra le mie e le sue idee politiche (e l'ho letto tra i 17 e i 20 anni,l'età in cui si è più intransigenti e meno comprensivi).
Secondo me è più giusto premiare l'artista controverso che merita proprio per la sua arte che ripiegare su quello più conveniente dal punto di vista politico
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Condivido le parole di Giggino e Ferruccio.
Ad ogni modo l'accademia svedese si è giocata l'ultimo milligrammo di credibilità con l'assegnazione del Nobel a Dylan, tanto che ormai i nomi 'pop' premiabili (forse rimanevano Murakami e Marías?) erano finiti, pur di far morire Roth senza il giusto riconoscimento. Alla fine parliamo sempre di pompini reciproci tra vecchi sdentati, una roba che fete di muffa da qua alla Svezia.
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Sono d'accordo con ferro,se dovessimo fare un tutt'uno tra arte e storia personale dell'artista ne schiferemmo una valanga..
Ottimo l'esempio di Celine,uno scrittore che ho adorato nonostante avvertissi durante la lettura il fastidio dell'inconciliabilità fra le mie e le sue idee politiche (e l'ho letto tra i 17 e i 20 anni,l'età in cui si è più intransigenti e meno comprensivi).
Secondo me è più giusto premiare l'artista controverso che merita proprio per la sua arte che ripiegare su quello più conveniente dal punto di vista politico
Razionalmente, sono d'accordo
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Razionalmente, sono d'accordo
Non solo razionalmente.
Capetiello ha quotato il mio post eppure sei ancora d'accordo,quindi sei riuscito a scindere la persona dall'idea.
Bravo.
:brà:
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Handke a me fa cacare sia come scrittore che come uomo di merda qual è. Per cortesia non paragonatemi Celine a questo pezzo di cacca letteraria. Oltretutto stiamo parlando di anni e affermazioni recenti di questa Lota che aveva tutte le informazioni del caso per documentarsi sull’amico Milosevic e quanto accaduto a Srebrenica.
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Handke a me fa cacare sia come scrittore che come uomo di merda qual è. Per cortesia non paragonatemi Celine a questo pezzo di cacca letteraria. Oltretutto stiamo parlando di anni e affermazioni recenti di questa Lota che aveva tutte le informazioni del caso per documentarsi sull’amico Milosevic e quanto accaduto a Srebrenica.
Se sapessi leggere senza partire in quarta come al solito, capiresti che nessuno ha paragonato celine a handke,ma si è soltanto fatto un esempio di artisti che hanno un pensiero e una storia personale che ti rende difficile affrontare le loro opere con serenità e distacco necessari.
Avrei potuto citare Ezra Pound (che a me ad esempio non piace a prescindere dal fatto che fosse un fascio di merda) o il Rossellini anteguerra o chissà quanti altri in qualsiasi epoca.
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Uno che apprezzo ad esempio è Ellroy,che è quanto di più politicamente distante da me
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Non solo razionalmente.
Capetiello ha quotato il mio post eppure sei ancora d'accordo,quindi sei riuscito a scindere la persona dall'idea.
Bravo.
:brà:
:asd: :ok:
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Quoto Gigi.
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Se sapessi leggere senza partire in quarta come al solito, capiresti che nessuno ha paragonato celine a handke,ma si è soltanto fatto un esempio di artisti che hanno un pensiero e una storia personale che ti rende difficile affrontare le loro opere con serenità e distacco necessari.
Avrei potuto citare Ezra Pound (che a me ad esempio non piace a prescindere dal fatto che fosse un fascio di merda) o il Rossellini anteguerra o chissà quanti altri in qualsiasi epoca.
Ho capito benissimo invece e non ci sta nemmeno come paragone, perché il pensiero di Celine era strutturato, Hanke invece spara solo cazzate e c’è un’enorme differenza senza alcun pensiero filosofico alle spalle che lo sostenga: pure e semplici cazzate.
Non sussiste come termine di paragone, perché gli Ezra Pound, i Rossellini, i Celine non sparavano cazzate tanto per. Avevano un pensiero discutibile, da avversare, ma sostenuto dalle idee. C’è un’enorme differenza tra pensiero e opinioni. Quelle di Hanke sono opinioni sorrette dal nulla, oltre al fatto che è uno scrittore mediocre.
Ellroy è un grandissimo scrittore. Nel suo caso è la vita assieme alle sue vicissitudini che lo hanno reso tale. È un repubblicano convinto, ma ai livelli di demenza di questo qua non ci arriva neanche lontanamente.
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Ho capito benissimo invece e non ci sta nemmeno come paragone, perché il pensiero di Celine era strutturato, Hanke invece spara solo cazzate e c’è un’enorme differenza senza alcun pensiero filosofico alle spalle che lo sostenga: pure e semplici cazzate.
Non sussiste come termine di paragone, perché gli Ezra Pound, i Rossellini, i Celine non sparavano cazzate tanto per. Avevano un pensiero discutibile, da avversare, ma sostenuto dalle idee. C’è un’enorme differenza tra pensiero e opinioni. Quelle di Hanke sono opinioni sorrette dal nulla, oltre al fatto che è uno scrittore mediocre.
Ellroy è un grandissimo scrittore. Nel suo caso è la vita assieme alle sue vicissitudini che lo hanno reso tale. È un repubblicano convinto, ma ai livelli di demenza di questo qua non ci arriva neanche lontanamente.
uff......
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50 anni fa moriva Kerouac. Esaltato, affossato, divisivo: il più grande di quella generazione.
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Il milik degli scrittori
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Ahahahaahahahahahhah
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Il milik degli scrittori
:sisi:
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La beat generation è una merda. Slobodan Milosevic non è stato assolutamente un mostro, ma lasciamo perdere. Di Handke non ho letto nulla. Ho letto Arcipelago Gulag, che è solo una caterva di assurde menzogne prodotte da un livoroso pezzo di merda figlio di borghesi distrutti dal bolscevismo. Il solo aumento demografico dell'URSS dopo aver perso 27 milioni di abitanti a causa del secondo conflitto bellico mondiale dimostra quanto Solzenycin sia un essere indegno e quanto il Nobel sia spesso un mezzo di propaganda.
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Sì appunto, lascia perdere.
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Ma quanto sono patetici i negazionisti?
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La beat generation è una merda. Slobodan Milosevic non è stato assolutamente un mostro, ma lasciamo perdere. Di Handke non ho letto nulla. Ho letto Arcipelago Gulag, che è solo una caterva di assurde menzogne prodotte da un livoroso pezzo di merda figlio di borghesi distrutti dal bolscevismo. Il solo aumento demografico dell'URSS dopo aver perso 27 milioni di abitanti a causa del secondo conflitto bellico mondiale dimostra quanto Solzenycin sia un essere indegno e quanto il Nobel sia spesso un mezzo di propaganda.
Madonna mia quanto vedi le cose esattamente come me!
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Essere accecati dall'ideologia a 15 anni è comprensibile e denota anche una certa coscienza socio-politica.
Essere accecati dall'ideologia a 30 anni ispira solo tenerezza e compassione.
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Essere pedissequamente supini alle propagande e alle ricostruzioni storiche deviate e di regime ispira pena e tristezza verso gli incolti e schifo e rabbia verso i colti
E tu, evidentemente, non sei un incolto
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Essere pedissequamente supini alle propagande e alle ricostruzioni storiche deviate e di regime ispira pena e tristezza verso gli incolti e schifo e rabbia verso i colti
E tu, evidentemente, non sei un incolto
Ho letto le testimonianze di un'intera generazione di scrittori russi e di loro familiari e amici.
Una generazione spazzata via da Stalin.
Forse sei tu che dovresti informarti di più.
Ti ricordo che la persona che hai quotato giustifica e legittima persino l'Holodomor. Cosa aggiungere? Io non aggiungerò altro, vedi tu.
Per quanto riguarda Milosevic: anche qui, conviene leggere un po' di ricostruzioni ben fatte. Milosevic, per molti anni, dopo lo scoppio della guerra nei Balcani, è stato portato in palmo di mano dell'Occidente, soprattutto dalla Francia. Bisognava intervenire subito, invece si è deciso di intervenire quando non era nemmeno pensabile di difenderlo ancora.
Anche in questo caso, ti consiglio di documentarti.
L'Occidente ha sempre fatto l'occhiolino alla Serbia. Quasi fino alla fine.
Le testimonianze e le ricostruzioni serie non mancano.
È abbastanza offensivo essere definito un inetto vittima della "propaganda" (la propaganda di chi? Stalin e Milosevic non la facevano?).
Tra l'altro, non saremo noi a cambiare il giudizio storico su queste vicende.
Per cui, andate pure avanti voi: non importa.
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Ma quanto sono patetici i negazionisti?
Più che patetici sono grotteschi.
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Quello che ha subito la Serbia in questi anni è assolutamente vergognoso, peraltro non sono mai stati appoggiati dall'occidente, che invece è sempre e solo stato interessato alla disgregazione della Jugoslavia e all'annientamento della nazione serba, ed i bosniaci ed i croati si sono comportati allo stesso livello se non peggio dei serbi durante la guerra. Indignatevi per ciò che fanno oggi gli albanesi, per la Nato in Montenegro e la creazione del Kosovo. Su Stalin se ne sono dette così tante di stronzate, che ormai non ci faccio nemmeno più caso, peccato per voi che gli studi demografici parlino chiaro. Ah, per come si sono evolute le cose, soprattutto nei paesi che facevano parte del patto di Varsavia e l'Ucraina, possiamo dire che Josif sia stato fin troppo clemente ed è un peccato che le fiumane di milioni di persone uccise nei gulag e descritte da quel buffone di Solzenycin siano solo un'enorme baggianata. L'Holodomor non ha procurato tutte quelle vittime e c'è stata effettivamente una terribile carestia non programmata dal Politburo ma causata dai ricchi possidenti terrieri ucraini e dalle avverse condizioni climatiche, fatto sta che si ammazzavano kulaki e che il paese stesse affrontando una guerra civile, quindi c'è poco da indignarsi. Chissà come mai non si parla mai dello sterminio degli indiani perpetrato dagli inglesi durante il 900,che procurò ben più vittime dell'Holodomor, o del fatto che la povera Polonia si alleò con i nazisti per dividersi la Cecoslovacchia, che all'epoca fu difesa solo dai sovietici.
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E basta su. Ci sta la storia a smentirti. Documentati.
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E basta su. Ci sta la storia a smentirti. Documentati.
Alemao, documentati tu. Tu non sai manco che l'URSS si accordò con i nazisti per spartirsi la Polonia, perchè intanto stava sconfiggendo i giapponesi in Mongolia e perchè francesi e inglesi non rispondevano mai alle sollecitazioni sovietiche per combattere Hitler, il grande baluardo antisovietico tanto ammirato in occidente e poi demonizzato. Viva Stalin :compagni:
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Viva Stalin :compagni:
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Stalin è un personaggio storico che ancora oggi non riesce a essere analizzato lucidamente.
Bisognerebbe partire dal presupposto che non trasformi una società latifondista e contadina nella seconda superpotenza mondiale se non sei disposto a fare sacrifici, e bisogna tenere conto che il comunismo sovietico ha saltato la fase della borghesia e dello stato liberale, praticamente esaurita nel governo provvisorio russo di L'vov, Kerenskij e Kolcak: non è stata la rivoluzione degli operai a creare lo stato comunista, ma lo stato comunista a creare gli operai, con il piano di industrializzazione stalinista.
Anche i paesi occidentali e borghesi hanno fatto morti su morti in virtù dello sviluppo economico e della costruzione di una società moderna iniziando prima e ponendosi lontani dall'occhio dei contemporanei. In ogni caso, voler analizzare la storia secondo le costruzioni della nostra modernità è veramente un esercizio inutile.
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Alemao, documentati tu. Tu non sai manco che l'URSS si accordò con i nazisti per spartirsi la Polonia, perchè intanto stava sconfiggendo i giapponesi in Mongolia e perchè francesi e inglesi non rispondevano mai alle sollecitazioni sovietiche per combattere Hitler, il grande baluardo antisovietico tanto ammirato in occidente e poi demonizzato. Viva Stalin :compagni:
Maronna. Ti lascio con questa massima. Il fine non giustifica mai i mezzi, altrimenti hanno ragione i buzzurri italioti quando affermano che “Mussolini fece anche del bene all’Italia”. Stai a discutere di regimi brutali e dei peggio criminali esistiti sulla faccia della Terra. Leggiti “l’arte nella tempesta” di Todorov, così ti fai un’idea più precisa sul tuo idolo.
Che poi a te avrebbe fatto fare la fine di Beria, se fossi vissuto all’epoca in Unione Sovietica.
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Maronna. Ti lascio con questa massima. Il fine non giustifica mai i mezzi, altrimenti hanno ragione i buzzurri italioti quando affermano che “Mussolini fece anche del bene all’Italia”. Stai a discutere di regimi brutali e dei peggio criminali esistiti sulla faccia della Terra. Leggiti “l’arte nella tempesta” di Todorov, così ti fai un’idea più precisa sul tuo idolo.
Che poi a te avrebbe fatto fare la fine di Beria, se fossi vissuto all’epoca in Unione Sovietica.
Berjia è morto dopo Stalin e per breve tempo è stato anche suo erede, prima d'essere fatto fuori dal partito, quindi magari. Mussolini è stato ridicolo ed è un paragone veramente stupido, basta leggere il post che ha scritto Alfredo in precedenza.
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Berjia è morto dopo Stalin e per breve tempo è stato anche suo erede, prima d'essere fatto fuori dal partito, quindi magari. Mussolini è stato ridicolo ed è un paragone veramente stupido, basta leggere il post che ha scritto Alfredo in precedenza.
Ringrazia la democrazia che ti permette di scrivere queste cacate. :asd:
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Ringrazia la democrazia che ti permette di scrivere queste cacate. :asd:
Nun saje manco ca Berjia è muorto dop'a Stalin, vatt'a cuccà oì. Mamma ma, che essere.
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Ringrazia la democrazia che ti permette di scrivere queste cacate. :asd:
Ringrazia Stalin che in Europa non c'è il nazifascismo e che gli italiani godono di tutele imposte dal blocco sovietico.
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Che poi io vorrei discutere pure sul fine che giustifica i mezzi perché si, vanno fatte anche distinzioni tra i fini. Creare uno stato di operai e contadini è una cosa (con tutte le storture che ne sono seguite e a cui non è immune nessuno, sia chiaro), perseguire l'omicidio industrializzato di categorie e nazionalità, il pangermanesimo, l'imperialismo italico dal sapore neoromano è un altro.
Il giudizio storico deve essere separato e differente, ma non mi sorprende che ci sia quest'accostamento, tra l'altro ampiamente sponsorizzato dalle recenti manovre revisioniste dell'Unione Europea.
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Ringrazia Stalin che in Europa non c'è il nazifascismo e che gli italiani godono di tutele imposte dal blocco sovietico.
Ringrazia gli Stati Uniti che ci hanno liberati. Stalin era un criminale. Tra l’altro datti una bella letta alla sua storia personale e che fine ha fatto la sua famiglia, senza contare che magari dovresti aggiornarti su cosa successe a chi liberò Berlino dai nazisti...
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Ringrazia gli Stati Uniti che ci hanno liberati. Stalin era un criminale. Tra l’altro datti una bella letta alla sua storia personale e che fine ha fatto la sua famiglia, senza contare che magari dovresti aggiornarti su cosa successe a chi liberò Berlino dai nazisti...
Gli USA non fecero un cazzo rispetto all'URSS. Sei incredibile, che schifo. :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:
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Ringrazia gli Stati Uniti che ci hanno liberati.
vergognati. :asd:
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Gli USA non fecero un cazzo rispetto all'URSS. Sei incredibile, che schifo. :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:
da vomito veramente. che pupazzo
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Vi confido una cosa: sapete che si può essere CONTEMPORANEAMENTE consapevoli della rilevanza storica dell'Unione Sovietica nella Seconda Guerra Mondiale e criticare Stalin per le faccende di politica interna? Che si può CONTEMPORANEAMENTE essere di sinistra e non difendere Milosevic? Che si può CONTEMPORANEAMENTE criticare il Colonialismo senza riabilitare le purghe staliniane?
Mamma mia come siete tutti schierati ideologicamente... Ognuno dice solo una parte della verità e la distorce a suo favore.
Un altro topic mandato in vacca :maronn:
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Vi confido una cosa: sapete che si può essere CONTEMPORANEAMENTE consapevoli della rilevanza storica dell'Unione Sovietica nella Seconda Guerra Mondiale e criticare Stalin per le faccende di politica interna? Che si può CONTEMPORANEAMENTE essere di sinistra e non difendere Milosevic? Che si può CONTEMPORANEAMENTE criticare il Colonialismo senza riabilitare le purghe staliniane?
Mamma mia come siete tutti schierati ideologicamente... Ognuno dice solo una parte della verità e la distorce a suo favore.
Un altro topic mandato in vacca :maronn:
Di sinistra non vuol dire niente : o sei marxista-leninista o non sei un cazzo. Meglio schierati ideologicamente che postideologici.
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Di sinistra non vuol dire niente : o sei marxista-leninista o non sei un cazzo. Meglio schierati ideologicamente che postideologici.
Stalin non era marxista-leninista.
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Di sinistra non vuol dire niente : o sei marxista-leninista o non sei un cazzo. Meglio schierati ideologicamente che postideologici.
Ma che criaturo. :rotfl:
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Stalin non era marxista-leninista.
Questa è una grandissima vaccata. Stalin è stato un grande filosofo del comunismo ed era una persona colta e pragmatica, che riuscì anche a capire le anime di tutte le Russie. Josif Stalin è la personalità politica più importante del 900 ed io per lui posso solo spendere parole d'ammirazione e stima per tutto ciò che ha fatto. L'occidente ha fatto molto peggio, ma a nessuno frega un cazzo, perchè siete degli etnocentrici di merda, inoltre non riuscite manco a capire cosa sia significato ricostruire l'URSS e i paesi di merda appartenenti al patto di Varsavia rispetto a ricostruire Francia,Italia e mezza Germania.
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Topic mandato in vacca perché non siamo d'accordo con te, fammi capire?
Io penso che la tua analisi dello stalinismo, il quale non è esente affatto da una riflessione critica sia chiaro, sia fortemente condizionata dal fatto che stai elaborando il tutto sulla base delle categorie moderne.
È un esercizio inutile. Il 1930 non è il 2019. La cosa che vi fa inorridire di Stalin è che lo vedete molto più vicino a noi nel tempo, in un'epoca dove altri paesi già (parzialmente) iniziavano ad applicare alcune libertà fondamentali dei sistemi giuridici moderni, fondate sull'individuo, codificate centinaia di anni in precedenza (e nel contempo aggredivano le formazioni sociali). L'URSS era fortemente in ritardo e per recuperare quel gap ha fatto enormi sacrifici con enormi costi umani, costi che altre nazioni avevano già pagato decenni, se non secoli prima. Però l'ha fatto nel novecento, e allora apriti cielo.
Non mi pare che di aver visto condanne così forti per ciò che gli europei del cazzo hanno fatto nelle Americhe, per i morti delle rivoluzioni industriali, delle restaurazioni e del colonialismo di fine ottocento, e per quanto possano esistere vengono comunque tutti considerati passaggi necessari affinché la società moderna viva come vive.
Casomai è tutto il contrario, sono io (e penso pure Calvin e i due Luigi) che leggo/leggiamo sempre le solite affermazioni da anni, sempre gli stessi punti ripetuti a pappardella che partono da qui e finiscono a Benigni che fa liberare Auschwitz dagli americani.
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La mia lente tenta di mettere a fuoco la vita del povero cristo in un certo tempo/spazio.
Questo è il criterio principe.
Non me ne faccio nulla di un sistema che porta il mio Stato a diventare una potenza industriale sacrificando decine di milioni di poveri cristi e facendo vivere i rimanenti in una società basata sulle delazioni e sull'oppressione statale.
Chi bada solo all'ideologia senza addentrarsi in queste faccende sbaglia.
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Topic mandato in vacca perché non siamo d'accordo con te, fammi capire?
Io penso che la tua analisi dello stalinismo, il quale non è esente affatto da una riflessione critica sia chiaro, sia fortemente condizionata dal fatto che stai elaborando il tutto sulla base delle categorie moderne.
È un esercizio inutile. Il 1930 non è il 2019. La cosa che vi fa inorridire di Stalin è che lo vedete molto più vicino a noi nel tempo, in un'epoca dove altri paesi già (parzialmente) iniziavano ad applicare alcune libertà fondamentali dei sistemi giuridici moderni, fondate sull'individuo, codificate centinaia di anni in precedenza (e nel contempo aggredivano le formazioni sociali). L'URSS era fortemente in ritardo e per recuperare quel gap ha fatto enormi sacrifici con enormi costi umani, costi che altre nazioni avevano già pagato decenni, se non secoli prima. Però l'ha fatto nel novecento, e allora apriti cielo.
Non mi pare che di aver visto condanne così forti per ciò che gli europei del cazzo hanno fatto nelle Americhe, per i morti delle rivoluzioni industriali, delle restaurazioni e del colonialismo di fine ottocento, e per quanto possano esistere vengono considerati passaggi necessari affinché la società moderna viva come vive.
Casomai è tutto il contrario, sono io (e penso pure Calvin e i due Luigi) che leggo/leggiamo sempre le solite affermazioni da anni, sempre gli stessi punti ripetuti a pappardella che partono da qui e finiscono a Benigni che fa liberare Auschwitz dagli americani.
Ovviamente quoto ed è incredibile come si taccia su ciò che fecero gli inglesi in India, e lì parliamo comunque di 900.
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Di sinistra non vuol dire niente : o sei marxista-leninista o non sei un cazzo.
:alla: :alla: :alla:
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Starfred, sia chiaro: tu non sia un cazzo di quello che leggo io. E fai finta di non capire ciò che scrivo.
Io la mia idea sullo stalinismo me la sono fatta leggendo le testimonianze di chi sotto lo stalinismo ci viveva.
Non me ne fotte un cazzo di benigni.
Detesto il capitalismo.
Odio gli U.S.A.
Ma vivere nell'U.R.S.S. di Stalin era un inferno.
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La mia lente tenta di mettere a fuoco la vita del povero cristo in un certo tempo/spazio.
Questo è il criterio principe.
Non me ne faccio nulla di un sistema che porta il mio Stato a diventare una potenza industriale sacrificando decine di milioni di poveri cristi e facendo vivere i rimanenti in una società basata sulle delazioni e sull'oppressione statale.
Chi bada solo all'ideologia senza addentrarsi in queste faccende sbaglia.
I poveri cristi di cui parli fino al 1861 erano "anime" e vivevano in un sistema feudale, 56 anni dopo invece potevano abortire. La tua visione è priva di qualsiasi capacità di analisi storica, pa maronna.
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Starfred, sia chiaro: tu non sia un cazzo di quello che leggo io. E fai finta di non capire ciò che scrivo.
Io la mia idea sullo stalinismo me la sono fatta leggendo le testimonianze di chi sotto lo stalinismo ci viveva.
Non me ne fotte un cazzo di benigni.
Detesto il capitalismo.
Odio gli U.S.A.
Ma vivere nell'U.R.S.S. di Stalin era un inferno.
Ma tu ti basi su Solzenycin e altri cristiani che detestavano il Bolscevismo. Chissà come mai Solochov invece non dice niente di tutto ciò come tanti altri. L'URSS era così censoria e terribile, che Bulgakov, Solzenycin e compagnia cantante riuscirono sempre a scappare altrove e a pubblicare le loro opere.
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E' una fallacia logica difendere lo stalinismo tirando in ballo in colonialismo.
Prima lo capite, meglio è.
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E' una fallacia logica difendere lo stalinismo tirando in ballo in colonialismo.
Prima lo capite, meglio è.
La fallacia logica è essere Gramellini.
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Ma tu ti basi su Solzenycin e altri cristiani che detestavano il Bolscevismo. Chissà come mai Solochov invece non dice niente di tutto ciò come tanti altri. L'URSS era così censoria e terribile, che Bulgakov, Solzenycin e compagnia cantante riuscirono sempre a scappare altrove e a pubblicare le loro opere.
Bulgakov fu sempre bloccato in Russia nonostante volesse andarsene. Leggi le sue lettere a Stalin. E comunque: perché chi ha potuto è scappato?
Inoltre:
Mandel'stam è morto in un gulag.
Charms è morto di fame in un manicomio.
Solzenycin mi fa cagare dal punto di vista letterario e tu torni sempre su di lui, che è quello che mi interessa meno.
Forse non ti è chiaro che chiunque vivesse sotto stalin, a parte l'intellighenzia, odiava lo stalinismo.
Che cazzo di commento è?
E' come dire che primo levi non è affidabile siccome odiava il fascismo :asd: :maronn: :maronn: :maronn:
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La fallacia logica è essere Gramellini.
Wow, sferzante!
Meglio che essere un coglione :pariamm:
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Starfred, sia chiaro: tu non sia un cazzo di quello che leggo io. E fai finta di non capire ciò che scrivo.
Io la mia idea sullo stalinismo me la sono fatta leggendo le testimonianze di chi sotto lo stalinismo ci viveva.
Non me ne fotte un cazzo di benigni.
Detesto il capitalismo.
Odio gli U.S.A.
Ma vivere nell'U.R.S.S. di Stalin era un inferno.
Sì, ma non ti innervosire altrimenti mandi in vacca il topic.
Abbiamo capito che con l'occhio dell'uomo moderno vivere nell'URSS stalinista può essere considerato limitante o addirittura terribile.
Bene, quindi? Qual è il prossimo argomento, se ti piace vacci a vivere tu nella DDR?
Stiamo cercando di ragionare della complessità di certi processi storici oppure trasliamo fantomatiche esperienze non vissute in tempi non vissuti, creandoci i nostri modelli esistenziali per cui l'intero e complesso contesto diventa merda?
Se è il primo bene, se è il secondo lascio. Anche perché, per quanto mi riguarda, se mi pigli mo mo e mi butti nell'Alabama di metà anni cinquanta io mi sparo in testa uguale.
I poveri cristi di cui parli fino al 1861 erano "anime" e vivevano in un sistema feudale, 56 anni dopo invece potevano abortire. La tua visione è priva di qualsiasi capacità di analisi storica, pa maronna.
Tra le altre cose, manca totalmente il confronto con la russia zarista ed espansionista.
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Abbiamo capito che con l'occhio dell'uomo moderno vivere nell'URSS stalinista può essere considerato limitante o addirittura terribile.
Con l'occhio di chi ci viveva.
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I poveri cristi di cui parli fino al 1861 erano "anime" e vivevano in un sistema feudale, 56 anni dopo invece potevano abortire. La tua visione è priva di qualsiasi capacità di analisi storica, pa maronna.
La servitù della gleba non la ha abolita stalin.
Tra la fine dello zarismo e stalin c'è stato lenin.
Gli elementi positivi dell'epoca sovietica sono tutti relativi al leninismo.
Di nuovo: quello che hai scritto non c'entra un cazzo.
Ritenta!
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Con l'occhio di chi ci viveva.
questo è già discutibile, circoscrivibile e annegato in migliaia di sovrastrutture.
comunque se state parlando del sentimento dell'uomo comune di allora o applicando a posteriori impianti concettuali moderni mi defilo, perché non sono discorsi che mi interessano e né riesco a portarvi un contributo.
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Più affidabile delle testimonianze non c'è nulla (ovviamente, non UNA testimonianza, bensì dal confronto tra diverse di esse).
Altrimenti non si può parlare di niente e nessuno.
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Più affidabile delle testimonianze non c'è nulla (ovviamente, non UNA testimonianza, bensì dal confronto tra diverse di esse).
Altrimenti non si può parlare di niente e nessuno.
Lasciali vivere nel fantastico mondo di Amelie Stalin.
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Più affidabile delle testimonianze non c'è nulla (ovviamente, non UNA testimonianza, bensì dal confronto tra diverse di esse).
Altrimenti non si può parlare di niente e nessuno.
Il problema delle vocal minority è ampiamente dibattuto in storiografia, e così anche quello della selezione delle testimonianze.
Dipende chi parla, quanto parla, perché parla e a chi parla.
L'intellettuale non potrà mai, per definizione, ritrovarsi in un sistema strutturato su un apparato centralizzato stabile e onnisciente, né potrà farlo il contadino ucraino che si trova dalla parte della lama in quel determinato momento o il libero professionista attratto dalle possibilità dei propri equivalenti oltrecortina.
Il fatto che si prenda in considerazione questo e non l'operaio che grazie a questo sistema si ritrova negli anni '50 ad avere acqua, luce, gas e cibo in una terra poverissima e fino a trent'anni prima pisciato in mano dall'aristocratico di turno, è perché il gioco dell'immedesimazione si fa in maniera altamente selettiva.
Per me quanto più ci si distacca dal dato empirico, quanto più si può discutere di un momento storico.
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Le testimonianze degli scrittori dell'epoca non erano certo quelle dei nobilotti da salotto del 1800. Gli aristocratici o erano fuggiti o erano scomparsi (!).
Comunque:
vuoi il lato empirico?
50 milioni di morti.
E milioni di persone mandate a spaccare pietre in Siberia per non dare fastidio con il loro presunto dissenso (bastava poco, molto poco).
Questo è il lato empirico.
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(senza contare poi la situazione complicata, anche dal punto di vista materiale, delle colonie sovietiche e delle minoranze)
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Comunque, gente molto più brava di me fa riflettere sul fatto che lo stalinismo ha molti punti in comune con l'epoca zarista.
Gente più brava ancora mostra come tutti i sistemi ideologici del Novecento partano dalle stesse premesse e abbiano gli stessi obiettivi (con questo, trovo aberrante la recente risoluzione del parlamento europeo: il discorso è un altro).
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Ma è inutile approfondire il discorso, visto lo spessore delle lenti che portate. Nel caso vogliate provare a toglierle, ricominciamo dal semplice:
https://it.wikipedia.org/wiki/Holodomor (https://it.wikipedia.org/wiki/Holodomor)
Quando volete, riprendiamo il dibattito. Ma solo se la smettete di fare i tifosi in ambiti in cui c'è ben poco da tifare
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50 milioni di morti?
Ma lo sai che l'unione sovietica ha avuto un incremento demografico dopo la seconda guerra mondiale?
Praticamente considerando la gente crepata nel conflitto e quella purgata da Stalin, le femmine sovietiche sarebbero diventate una specie di incubatrici umane.
La tua fonte chi è, il libro nero sul comunismo?
Berlusconi che ne sparò addirittura cento?
Perché la maggior parte della storiografia moderna, partendo dai 20 milioni di Conquest fino all'analisi dei documenti desecretati del KGB di fine anni 90, parla di una cifra intorno ai TRE milioni di morti per il periodo stalinista.
Che rimane impressionante, ma niente a che vedere con quella di quel pazzo fottuto di Pol Pot, che ammazzò due milioni di cambogiani.
Rivedi le tue fonti, magari partendo da storia dell'Unione Sovietica di Graziosi.
Non ho parole, cioè veramente per te Stalin ha fatto sparire dalla faccia della terra in trent'anni un numero di persone equivalenti all'Italia moderna, con tutta la guerra in mezzo.
Lascio qua. E lascio pure un bellissimo articolo, a chi interessasse
http://www.sissco.it/articoli/cittadinanza-1075/levoluzione-dei-diritti-sociali-in-urss-1917-1956-1082/
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La popolazione mondiale nel ventesimo secolo è passata da 1,6 miliardi a 6 miliardi.
50 milioni sono un'inezia, al confronto. non bastano certo ad annullare la crescita demografica.
Quindi, anche questa risposta è una cazzata.
Ripeto, quando la smettete di fare i tifosi, ripartiamo dall'Holodomor (alcuni milioni di morti: da 1,6 milioni a 10 milioni di vittime, in base alle stime).
Il resto sono fesserie da bar.
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Non capisco perché oggi per essere "italiano di sinistra" si debba quasi come sport attaccare ferocemente il comunismo e l'urss con ferocia addirittura maggiore rispetto a quella riservata a capitalismo,colonialismo occidentale e nazifascismo.che c'è dovete ripulirvi la coscienza per colpe che non avete,per dimostrare di essere obbiettivi,maturi,cosa?
No perché ciclicamente utenti sedicenti di sinistra vengono qui a scartavetrare su stalin castro chavez e maduro,ma topic sul cile su bolsonaro sugli usa (e sulle loro continue stragi)che sono in guerra col mondo intero da 70 anni ininterrottamente,sul capitalismo che trasuda sangue vero dei lavoratori (ancora oggi ovviamente) sul colonialismo occidentale (vivo e vegeto in africa,specie quella ex francese) cazzo,non ne leggo mai uno che sia uno,neanche per sbaglio!
Com'è sto fatto?
P.s. Solo un appunto,era la cattolicissima e fascistissima croazia di tu?man,l'amichetto di quel mostro che fu woytjla,ad essere coccolata dall'occidente,non certo la serbia.
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La popolazione mondiale nel ventesimo secolo è passata da 1,6 miliardi a 6 miliardi.
50 milioni sono un'inezia, al confronto. non bastano certo ad annullare la crescita demografica.
Quindi, anche questa risposta è una cazzata.
Ripeto, quando la smettete di fare i tifosi, ripartiamo dall'Holodomor (alcuni milioni di morti: da 1,6 milioni a 10 milioni di vittime, in base alle stime).
Il resto sono fesserie da bar.
Ma partiamo piuttosto da iraq libia siria e soprattutto dalla tragedia che stiamo provocando in yemen.
Lì sì che dovremmo vergognarci,visto che siamo tutti complici.
Ià,cambiamo un po' argomento,camerata.
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La popolazione mondiale nel ventesimo secolo è passata da 1,6 miliardi a 6 miliardi.
50 milioni sono un'inezia, al confronto. non bastano certo ad annullare la crescita demografica.
Quindi, anche questa risposta è una cazzata.
Ripeto, quando la smettete di fare i tifosi, ripartiamo dall'Holodomor (alcuni milioni di morti: da 1,6 milioni a 10 milioni di vittime, in base alle stime).
Il resto sono fesserie da bar.
L'URSS da censimento del 1920 post WW1 contava 138 milioni di persone, nel 1946 170, nel 1959 209 milioni. Significa 32 milioni di persone in più dopo 25 anni, contando che lo sforzo sovietico è costato 25 milioni di morti (dati storiografici) e Stalin aveva ammazzato per allora almeno 40 milioni di persone secondo quella stima, diciamo che tra il 1922 e il 1946 l'unione sovietica ha perso circa 65 milioni di persone, metà della popolazione del 1920.
E, nonostante ciò, è andata sempre incrementando durante gli anni di regime (200 mln nel preguerra) e pesantemente incrementando nell'ultima fase stalinista.
Basta, per piacere.
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Se non si fa autocritica su faccende inoppugnabili, non si è credibili quando si critica il resto.
Comunque:
1) La croazia era molto più bistrattata della serbia, nei circoli politici internazionali. Su questo, basta documentarsi
2) Criticare milosevic non vuol dire difendere tudjman.
Niente, non ci arrivate proprio.
Per questo la sinistra italiana è morta.
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50 milioni di persone è la metà della popolazione sovietica di allora.
Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo?
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L'URSS da censimento del 1920 post WW1 contava 138 milioni di persone, nel 1946 170, nel 1959 209 milioni. Significa 32 milioni di persone in più dopo 25 anni, contando che lo sforzo sovietico è costato 25 milioni di morti (dati storiografici) e Stalin aveva ammazzato per allora almeno 40 milioni di persone secondo quella stima, diciamo che tra il 1922 e il 1946 l'unione sovietica ha perso circa 65 milioni di persone, metà della popolazione del 1920.
E, nonostante ciò, è andata sempre incrementando durante gli anni di regime (200 mln nel preguerra) e pesantemente incrementando nell'ultima fase stalinista.
Basta, per piacere.
Ti ripeto che nel mondo la popolazione in cento anni è quadruplicata. Almeno i numeri, dai. 1,6 x 4. Non è difficile. Miliardi eh, non milioni.
Ciao, buon divertimento con le tue fiabette :asd:
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Ti ripeto che nel mondo la popolazione in cento anni è quadruplicata. Almeno i numeri, dai. 1,6 x 4. Non è difficile. Miliardi eh, non milioni.
Ciao, buon divertimento con le tue fiabette :asd:
Ciao, coglione ignorante. :ciao:
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50 milioni di persone.
Spettacolare.
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Se non si fa autocritica su faccende inoppugnabili, non si è credibili quando si critica il resto.
Appunto,aspetto con ansia un post in cui ammetti di essere un tronfio arrogante che non rispetta altro che le proprie idee,e che non è minimamente disposto a mettersi in discussione.
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E comunque la sinistra italiana è morta perché ha abbandonato il popolo (come se non esistesse più) e va a braccetto con gli industriali.
Infatti ea verè come scoppia invece di salute il fascismo in tutto l'occidente,alla faccia della morte delle ideologie del 900
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Appunto,aspetto con ansia un post in cui ammetti di essere un tronfio arrogante che non rispetta altro che le proprie idee,e che non è minimamente disposto a mettersi in discussione.
Non è questione di idee, è questione di stupidità. Il tasso di crescita demografico del mondo non c'entra un cazzo con il tasso di crescita demografica di un paese specifico.
L'Italia non è nemmeno raddoppiata, eravamo 32 milioni nel 1901 e siamo circa 60 adesso.
Dire che un regime in un trentennio abbia da solo procurato volontariamente 50 milioni di morti più i 25 della seconda guerra mondiale a fronte di una popolazione comunque in crescita e su una base di partenza di 130 milioni è un problema di scarse qualità intellettive e malafede, che cazzo vuoi discutere più.
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Va bene. Facciamo 5 milioni? O abbassiamo ancora?
Le mie valutazioni rimangono identiche.
E voi rimanete stronzi :asd:
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Comunque, le scarse qualità intellettive le ha tua madre :bacino:
Povero sfigato che ha come obiettivo della vita fare il ducetto su un forum da 20 utenti :rotfl:
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Ti faccio uno schemino, visto che sono magnanimo: il numero di morti copre tutto il trentennio staliniano. Suddividi il presunto numero di morti in trent'anni. Forse così ci arrivi. Ora la smetto, sono stato fin troppo generoso. Cordiali saluti!
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Obiettivo della vita, ducetto, tu sei pazzo.
E sei stupido.
Nel 1920 l'Unione Sovietica ha una popolazione di 140 milioni di persone, nel 1950 180.
È aumentata di 40 milioni, 25% del complessivo, nonostante ne abbia persi 75 per la strada (25 della seconda guerra mondiale e 50 dei morti staliniani secondo le tue stime).
Se non ci fossero stati questi due eventi, quindi, l'URSS avrebbe praticamente raddoppiato la sua popolazione in tre decenni nonostante fosse una terra povera e bombardata da carestie.
A margine, ti segnalo che l'unione sovietica chiuderà la sua esperienza senza riuscire a replicare questi numeri demografici che si sarebbero verificati nel trentennio stalinista (contando sempre i 50 milioni di morti).
Questa è una cosa che può sostenere giusto un cretino così convinto dei suoi dogmi da non riuscire più nemmeno a essere razionale in una discussione, e che piange appena li vede contestati.
Cinquanta e cento milioni sono le cifre di quella cacata di libro nero del comunismo e di Silvio Berlusconi, la storiografia moderna parla di "intorno ai 3 milioni e dieci milioni di deportati", che ho già specificato essere un numero altissimo, senza dover esagerare o sparare merda dalla bocca.
Ora puoi andare allo specchio credendoti il più intelligente del reame, io ho finito.
Ti lascio credere che ogni anno del suo governo Stalin facesse sparire una città grande quanto la Mosca di allora.
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https://youtu.be/TpIACg1CoFs
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Una media di un milione e seicentomila morti l'anno per 30 anni
:sisi:
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Essere accecati dall'ideologia a 15 anni è comprensibile e denota anche una certa coscienza socio-politica.
Essere accecati dall'ideologia a 30 anni ispira solo tenerezza e compassione.
Attenzione, questa frase assomiglia pericolosamente ad una nota teoria in voga presso i borghesotti fascistoidi, secondo la quale "chi non è comunista a vent'anni è senza cuore, chi lo è a 40 è senza cervello".
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Appunto,aspetto con ansia un post in cui ammetti di essere un tronfio arrogante che non rispetta altro che le proprie idee,e che non è minimamente disposto a mettersi in discussione.
Tipo Stalin :troll:
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Purtroppo non c'è margine di discussione, dobbiamo accettare che lo stalinismo abbia fatto schifo, quando io penso che sia stato demonizzato proprio perchè simbolo delle vittorie sovietiche sull'occidente, che ebbero l'effetto di decuplicare il numero di comunisti nell'Europa occidentale. Non ci sarà mai un'analisi vera su cosa sia stata quell'era e , a proposito dell'uomo comune, non penso che la vita dei sovietici in quel periodo facesse così schifo, contando che dovessero ricostruire un paese praticamente distrutto, a differenza di qualcun altro. Le democrazie liberali si macchiano ancora oggi di crimini ancor più gravi in maniera decisamente più subdola e noi stiamo qui a fare la conta dei morti, pensando d'essere dei probiviri, ma andate a cacare! Ha ragione Alfredo, quando dice che un sistema va giudicato anche e soprattutto dal suo orizzonte, perchè le mani pulite non le ha nessuno.
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Purtroppo lo avete preso nel culo dalla storia. E continuerete a farlo. :cazzimm:
E ricordate che è il tanto vituperato sistema democratico che vi permette liberamente di scrivere così tante strunzate deliranti sul Comunismo sovietico. :asd:
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Lo avete preso in culo, scrivete su uno smartphone occidentale, cinquanta milioni di morti...e lo show è servito
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In realtà con la caduta del comunismo lo state prendendo in culo tutti senza nessuna pietà.
a meno che non siate ricchi di famiglia o facciate un lavoro molto ben retribuito.
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In realtà con la caduta del comunismo lo state prendendo in culo tutti senza nessuna pietà.
a meno che non siate ricchi di famiglia o facciate un lavoro molto ben retribuito.
Alemao prende la 104, quindi sta a posto.
Però tra poco mi sa che gliela levano, perché nel sistema ultracapitalista del futuro essere handicappati e non poter produrre è una colpa, quindi è giusto che muori di fame.
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Alemao prende la 104, quindi sta a posto.
Però tra poco mi sa che gliela levano, perché nel sistema ultracapitalista del futuro essere handicappati e non poter produrre è una colpa, quindi è giusto che muori di fame.
e infatti è così,ma non nel futuro,già adesso.
Basterebbe essere informati su quello che sta facendo incessantemente la politica nei riguardi del sociale,ma mi rendo conto che le disabilità non sono un argomento che porta soldi e voti,per cui ne sa solo chi vive certe situazioni,perchè ci capita o perchè ci lavora.
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Io mi faccio le meglio risate immaginando che fine avreste fatto sotto Stalin. :asd:
Il comunismo sovietico è stato un cancro per l’umanità. Per chi ha avuto la disgrazia di viverlo e di subirlo sulla propria pelle e su quella dei propri cari. Ha portato morte e devastazione come ogni forma di dittatura ideologica. Non si tratta neanche di commentare. Basta prendersi un libro di storia e studiare.
Non siete da 104, ma da circo Barnum.
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Alemao, mi dici che libri di storia dell'Unione Sovietica hai studiato? Grazie.
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Alemao, mi dici che libri di storia dell'Unione Sovietica hai studi? Grazie.
Non su Stalin Channel comm a vuje. Quelle che affermate è delirante.
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Il nulla, come immaginavo.
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Il nulla, come immaginavo.
Uff che criaturo. Tu? Che studi hai fatto per sparare così tante strunzate?
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Io mi faccio le meglio risate immaginando che fine avreste fatto sotto Stalin. :asd:
Il comunismo sovietico è stato un cancro per l’umanità. Per chi ha avuto la disgrazia di viverlo e di subirlo sulla propria pelle e su quella dei propri cari. Ha portato morte e devastazione come ogni forma di dittatura ideologica. Non si tratta neanche di commentare. Basta prendersi un libro di storia e studiare.
Non siete da 104, ma da circo Barnum.
Va bene,adesso che hai sviscerato l'argomento,perchè non passi a qualcos'altro?
oppure sei ossessionato (come in ogni altra cosa) solo dal comunismo?
dai,parliamo di qualcosa di più attuale,che so,il brasile di bolsonaro,oppure come procede l'esportazione di libertà e democrazia dal nobel per la pace a obama fino ad oggi.
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Anzi lascia perdere perchè non ho proprio nessuna voglia dopo una giornata intera di lavoro a discutere con una persona orrenda come te.
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PS: io per farmi un'idea dell'esperienza storica sovietica, tra storture e punti di fascino, mi sono formato sui testi di Graziosi e Zaslavsky, due dei più grandi accademici sovietisti del mondo.
La prospettiva sul diritto pubblico sovietico me l'ha data il De Vergottini, un manuale universitario della guerra fredda, e la funzione rivoluzionaria del diritto e dello stato, di Stucka e Pasukanis, un'edizione ormai introvabile di fine anni sessanta.
Ho letto le più disparate opinioni dei più grandi scrittori e pensatori del dopoguerra, da Steinbeck a Ayn Rand.
Mi sono sorbito pure quella cacata del libro nero del comunismo, arcipelago gulag e quant'altro.
Tutto questo ovviamente unito alle fonti classiche del marxismo-leninismo, dal manifesto all'origine della famiglia, della proprietà e dello stato, stato e rivoluzione di Lenin eccetera.
Mi sono fatto la mia idea (che è complessa e variegata), da te vedo invece solo una ridicola sicumera.
A questo punto ti chiedo di nuovo: tu da che testi hai studiato? Magari sono così convincenti che mi risolvono qualsiasi dilemma.
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Il Mulino ha pubblicato un’ottima antologia sulla Storia dell’Unione Sovietica. Se non dovesse bastarvi il lavoro di Graziosi, date una letta alla Achmatova, a Todorov, all’Aleksievic, da cui è stratta la serie di Cernobyl, se ritenete Solženicyn un impostore, il che è davvero ridicolo. Leggetevi la biografia di Stalin O Chlevnjuk. Insomma documentatevi grazie ai mezzi gentilmente offerti dalla democrazia occidentale, che non ha bisogno di samizdat. E potrei proseguire, ma mi caco il cazzo di fronte ai vostri deliri.
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Ah dimenticavo stato e socialismo di Kelsen, ovviamente.
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Ma Dio Cristo! Dico, porno e dilan dog non vi bastavano?
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Il Mulino ha pubblicato un’ottima antologia sulla Storia dell’Unione Sovietica.
dici questa?
(https://i.ibb.co/d2z7CPT/photo-2019-10-25-17-36-18.jpg) (https://ibb.co/BZSwWyp)
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Ma Dio Cristo! Dico, porno e dilan dog non vi bastavano?
Omm.
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dici questa?
(https://i.ibb.co/d2z7CPT/photo-2019-10-25-17-36-18.jpg) (https://ibb.co/BZSwWyp)
È questa. Adesso è suddivisa in due volumi.
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(https://img.ibs.it/images/9788817084321_0_0_649_75.jpg)
https://www.corriere.it/cultura/16_giugno_13/intellettuali-sotto-stalin-grande-terrore-paolo-mieli-0941c060-317b-11e6-a677-1493abad1a34.shtml (https://www.corriere.it/cultura/16_giugno_13/intellettuali-sotto-stalin-grande-terrore-paolo-mieli-0941c060-317b-11e6-a677-1493abad1a34.shtml)
:sisi:
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Ultimamente sto approfondendo anche la neurobiologia vegetale (che scatena molte discussione a partire anche solo dal nome della disciplina). Ho trovato molto interessante questo testo di Stefano Mancuso, direttore del laboratorio Internazionale di Neurobiologia vegetale e scienziato di fama mondiale:
(https://img.ibs.it/images/9788809790650_0_0_649_75.jpg)
Mancuso è anche un eccellente divulgatore, i video delle suoi interventi sono piacevoli:
https://www.youtube.com/watch?v=kPCPiFzy7hQ (https://www.youtube.com/watch?v=kPCPiFzy7hQ)
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Qualche consiglio di lettura fantascientifica
La tetralogia dei Canti di Hyperion di Dan Simmons che comprende l‘acclamato “Hyperion”, “La caduta di Hyperion”, “Endymion” e “Il risveglio di Endymion”. È un’eccezionale epica fantascientifica. Sicuramente la più bella saga fantascientifica contemporanea. Purtroppo sono introvabili gli ultimi due romanzi, a meno che non abbiate un eBook reader.
“Trilogia dell’Area X” di Jeff VanderMeer, che comprende “Annientamento”, “Autorità” e “Accettazione”. È un altro grande autore di fantascienza contemporanea, che con intelligenza e grandi doti letterarie riesce a indagare l’ignoto con un approccio esistenzialista. Dal primo libro, “Annientamento” è stato tratto anche un film, buono, ma che non raggiunge i livelli eccellenti del romanzo, anche se ne coglie appieno lo spirito. È disponibile su Netflix.
Infine “Trilogia dello Sprawl” di William Gibson, che comprende il celebre e acclamato “Neuromante”, “Giù nel cyberspazio” e “Monna Lisa cyberpunk”. È il padre del filone fantascientifico cyberpunk. È colui che ha rivoluzionato un genere letterario e ha immaginato già nel 1984 come sarebbe stato internet e come potrebbe ancora evolversi. Fu il primo a parlare di hacker, cyberspazio e realtà virtuali.
Tre grandissime saghe, tre grandi scrittori.
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una richiesta un pò disperata, qualcuno ha l'ebook di The Jewish-Japanese Sex and Cookbook and How to Raise Wolves da passarmi?
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una richiesta un pò disperata, qualcuno ha l'ebook di The Jewish-Japanese Sex and Cookbook and How to Raise Wolves da passarmi?
did you adopt a wolf?
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Sto rileggendo Fuoco pallido del divino Nabokov.
Il romanzo "più perfetto" del Nostro. Un fulgido esempio di metaletteratura.
Si tratta di un poema di 999 versi scritto da un poeta che non esiste e analizzato, verso per verso, da un critico che non esiste.
Puro godimento estatico. Il romanzo postmoderno portato allo zenit.
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Sto rileggendo Fuoco pallido del divino Nabokov.
Il romanzo "più perfetto" del Nostro. Un fulgido esempio di metaletteratura.
Si tratta di un poema di 999 versi scritto da un poeta che non esiste e analizzato, verso per verso, da un critico che non esiste.
Puro godimento estatico. Il romanzo postmoderno portato allo zenit.
Diciamo un po' come masturbare con un dildo la propria bambola gonfiabile?
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Diciamo un po' come masturbare con un dildo la propria bambola gonfiabile?
Sì, ma solo se lo fai con uno stile brillante!
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Più Gorkij e meno Nabokov, il Baricco russo :troll:. A parte gli scherzi e gli slogan del cazzo, io Nabokov faccio fatica a leggerlo e mi annoia mortalmente. Nella mia vita ho abbandonato tre libri. Jane Eyre della Bronte, Malombra di Fogazzaro e Ada di Nabokov. Io non capisco cosa ci trovi il buon Godanico di tanto speciale in questo autore, ma io non lo sopporto proprio e gli preferisco addirittura quel ridicolo buffone di Solzenycin. Infine vorrei porre un quesito al nostro caro amico genovese: se Nabokov è così meraviglioso e la sua narrativa tanto universale, come mai lo leggono in pochissimi? Come mai invece ciò non accade per Dostoevskij e soci? Mi auguro di non ricevere una risposta snobista.
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Guarda, mi basta sapere che tu valuti la qualità di uno scrittore dal numero dei suoi lettori (e, comunque, Lolita è una best seller perpetuo. Ma chi se ne fotte, aggiungerei).
Lèggiti Francesco Sole (vende un sacco, deve essere fenomenale!!!) e non mi scassare il cazzo :asd:
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Guarda, mi basta sapere che tu valuti la qualità di uno scrittore dal numero dei suoi lettori (e, comunque, Lolita è una best seller perpetuo. Ma chi se ne fotte, aggiungerei).
Lèggiti Francesco Sole (vende un sacco, deve essere fenomenale!!!) e non mi scassare il cazzo :asd:
Sapevo che avresti risposto così, quando è chiaro che io non abbia mai sostenuto che il valore di un autore sia dato dal suo numero di lettori,pertanto perché non rispondi in maniera pertinente? Non ti sto provocando e sono calmissimo
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Sapevo che avresti risposto così, quando è chiaro che io non abbia mai sostenuto che il valore di un autore sia dato dal suo numero di lettori,pertanto perché non rispondi in maniera pertinente? Non ti sto provocando e sono calmissimo
A volte quando parlo con te mi sembra di parlare di politica con un salviniano: non hai contezza delle tue affermazioni.
Tu cerchi solo un pretesto per dare del coglione qui e là. A me questo non interessa. E non ritengo né di avere gusti assoluti né che chiunque non abbia i miei gusti sia un imbecille. Inoltre, mi piace sfidarmi: domani sera andrò a teatro a vedere I fratelli Karamazov, per cercarne nuove sfumature e chiavi di lettura.
Tu mi chiedi un parere su Ada esordendo con "è peggio dei libri di quel buffone di Solzenycin". Non ti risponderò seriamente. Non ti piace? Non leggerlo, non mi interessa convincerti :asd:
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A volte quando parlo con te mi sembra di parlare di politica con un salviniano: non hai contezza delle tue affermazioni.
Tu cerchi solo un pretesto per dare del coglione qui e là. A me questo non interessa. E non ritengo né di avere gusti assoluti né che chiunque non abbia i miei gusti sia un imbecille. Inoltre, mi piace sfidarmi: domani sera andrò a teatro a vedere I fratelli Karamazov, per cercarne nuove sfumature e chiavi di lettura.
Tu mi chiedi un parere su Ada esordendo con "è peggio dei libri di quel buffone di Solzenycin". Non ti risponderò seriamente. Non ti piace? Non leggerlo, non mi interessa convincerti :asd:
Mica ti sto dando del coglione, semplicemente, visto che hai sempre considerato Nabokov un grande autore e Dostoevskij uno "scrittore per adolescenti ", non condivido la tua opinione e ti ho posto un quesito al quale non hai risposto, poi ognuno è libero di preferire e amare chi vuole, tuttavia anche le tue parole su determinati autori sono estreme,quindi è inutile che reagisci così. Alla fine stiamo parlando di arte e di gusti, sei tu che ci hai sempre dato dei coglioni,perché preferiamo le opere di Fedor e di altri autori russi a quelle di Nabokov,non il contrario, oltretutto dovresti trovare legittimo il fatto che ,se uno adora Gorkij, difficilmente potrà fare lo stesso con Nabokov.
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E perché mai? Tu ragioni sull'arte come un tifoso. Io no. Per questo posso tranquillamente dirti (e mi pare di averlo già scritto, ma non ho voglia di cercarlo) che adoro alcuni romanzi brevi di Dostoevskij (Le notti bianche, Il giocatore, Il sosia...) e che non mi appassionano i suoi romanzi maggiori, che pure ho letto.
Gork'kij non mi fa urlare al miracolo letterario ma Storia di un uomo inutile dovrebbero leggerlo tutti.
Ada è il mio romanzo preferito ma è costruito totalmente su enigmi e tranelli. E' una sfida. Inoltre, le prime cinquanta pagine sono lentissime. Per cui, se già non ami Nabokov, è l'ultimo libro che dovresti prendere in considerazione
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E perché mai? Tu ragioni sull'arte come un tifoso. Io no. Per questo posso tranquillamente dirti (e mi pare di averlo già scritto, ma non ho voglia di cercarlo) che adoro alcuni romanzi brevi di Dostoevskij (Le notti bianche, Il giocatore, Il sosia...) e che non mi appassionano i suoi romanzi maggiori, che pure ho letto.
Gork'kij non mi fa urlare al miracolo letterario ma Storia di un uomo inutile dovrebbero leggerlo tutti.
Ada è il mio romanzo preferito ma è costruito totalmente su enigmi e tranelli. E' una sfida. Inoltre, le prime cinquanta pagine sono lentissime. Per cui, se già non ami Nabokov, è l'ultimo libro che dovresti prendere in considerazione
Ma infatti ne ho abbandonato la lettura,anche perché il tema dell'incesto e la solita litania nabokoviana non mi interessano, più che altro mi fa strano che tu non riesca ad apprezzare le opere maggiori di Dostoevskij, ma potresti dirmi lo stesso riguardo Nabokov,fatto sta che a me stilisticamente quest'ultimo mi fa andare proprio sui nervi, difatti l'ho paragonato a Baricco, e le sue storie pruriginose alla Gide fanno francamente cadere le palle a terra, malgrado ciò non volevo essere polemico con te, piuttosto volevo sapere come ti spiegavi il fatto che Nabokov,fatta eccezione per Lolita,venga letto cosi poco,tutto qua.
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Ti rispondo in pillole a due cose:
1. Molti altri autori, anche eminenti, hanno la caratteristica di essere associati quasi sempre a una determinata opera. L'Ulisse di Joyce, il Faust di Goethe, ecc. ecc. Non è colpa loro, è colpa/comodità nostra.
2. Non so come mai, ma i detrattori di Lolita o di altre opere di Nabokov che parlano dello Scabroso la buttano sul moralismo. Il romanzo tardoottocentesco e novecentesco è proprio il tentativo di entrare nelle questioni scabrose e di vederle filtrate attraverso la mente/la coscienza del protagonista. Quasi tutti i romanzi parlano di faccende moralmente ripugnanti. E quindi? Ripudiamo Delitto e castigo perché parla di un omicidio? Non capisco perché la pedofilia, gli incesti e le questioni sessuali in genere vi scandalizzino di più di un omicidio. E' una critica degna di dame di una nobiltà ormai estinta. Un po' come la signora altolocata che, letto Darwin, disse:"Interessante... Basta che non si sappia in giro".
3. In molte opere di Nabokov si parla d'altro: Il dono, La vera vita di Sebastian Knight, Fuoco pallido, Parla, ricordo... Anche qui, non è colpa di Nabokov se il pubblico, spinto dallo scandalo destato da Lolita, non ha letto tutte le sue opere. Inoltre, dire che Ada parla semplicemente di incesto è inaccettabile, così come lo è ridurre Lolita alla perversione del suo protagonista maschile. La letteratura è molto di più della sinossi sommaria e distratta di un romanzo
Non ho scritto in una forma apprezzabile, ma ho poco tempo: perdonatemi.
Risponderò meglio su cosa mi piace di Nabokov quando avrò un po' più di respiro.
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Ti rispondo in pillole a due cose:
1. Molti altri autori, anche eminenti, hanno la caratteristica di essere associati quasi sempre a una determinata opera. L'Ulisse di Joyce, il Faust di Goethe, ecc. ecc. Non è colpa loro, è colpa/comodità nostra.
2. Non so come mai, ma i detrattori di Lolita o di altre opere di Nabokov che parlano dello Scabroso la buttano sul moralismo. Il romanzo tardoottocentesco e novecentesco è proprio il tentativo di entrare nelle questioni scabrose e di vederle filtrate attraverso la mente/la coscienza del protagonista. Quasi tutti i romanzi parlano di faccende moralmente ripugnanti. E quindi? Ripudiamo Delitto e castigo perché parla di un omicidio? Non capisco perché la pedofilia, gli incesti e le questioni sessuali in genere vi scandalizzino di più di un omicidio. E' una critica degna di dame di una nobiltà ormai estinta. Un po' come la signora altolocata che, letto Darwin, disse:"Interessante... Basta che non si sappia in giro".
3. In molte opere di Nabokov si parla d'altro: Il dono, La vera vita di Sebastian Knight, Fuoco pallido, Parla, ricordo... Anche qui, non è colpa di Nabokov se il pubblico, spinto dallo scandalo destato da Lolita, non ha letto tutte le sue opere. Inoltre, dire che Ada parla semplicemente di incesto è inaccettabile, così come lo è ridurre Lolita alla perversione del suo protagonista maschile. La letteratura è molto di più della sinossi sommaria e distratta di un romanzo
Non ho scritto in una forma apprezzabile, ma ho poco tempo: perdonatemi.
Risponderò meglio su cosa mi piace di Nabokov quando avrò un po' più di respiro.
Ehm, ma qui non si scandalizza proprio nessuno e non ho detto che Nabokov parla solo di incesto, oltretutto gente come Gide, ( un altro che mi fa cadere e le palle a terra), ha fatto di peggio, quindi figurati. Il paragone con "Delitto e Castigo" per me non ci sta affatto, comunque di solito si litiga per il tono con cui si esprime una cosa e non per il contenuto, dunque ti ripeto che non voglio provocarti e mi dispiace se posso risultare aggressivo, benchè sia calmissimo.
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Quanto vi siete infrociti diocristo
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Se volete capire quanto è stata drammaticamente ridicola l'epoca sovietica, provate a leggere questi due libri:
Vladimir Bukovskij, Il vento va e poi ritorna
Vasil' Barka, Il principe giallo.
Ecco un estratto del primo (poco prima, l'autore spiega come e perché in Unione Sovietica milioni di persone finirono nei campi di lavoro):
Giudicando sulla base dei criteri stabiliti di "riabilitazione", modello dell'uomo sovietico é colui ch'é pronto a curvarsi dove lo piegano. Denunciare, eseguire funzioni poliziesche, dire quello che ordinano, e intanto splendere di gioia.
Forse nei lager ci si abitua alla vita onesta? Al contrario, l'uomo onesto vi morirá di fame. Abituano a rubare, e a non farsi prendere. Un episodio tipico. L'ufficiale di turno si mette d'accordo con un detenuto perché rubi per lui un trapano elettrico dal reparto. Promette di portargli dieci pacchetti di tè (in base ai prezzi del campo sono dieci rubli). Il detenuto esegue la sua parte, ruba il trapano e senza farsi notare lo introduce nella guardiola. L'ufficiale lo fa passare attraverso il punto di verifica e se lo porta a casa, ma tè niente.
Scandalo: il detenuto esige il tè e alla fine rivela tutta la faccenda ai superiori. Cosa avviene? All'ufficiale un cicchetto "per appropriazione indebita di un utensile". Al detenuto 15 giorni di cella di rigore "per furto".
È in corso la corruzione cosciente e metodica del popolo.
È cosí da sessanta anni, l'elemento piú onesto del popolo è annientato fisicamente, mentre viene incoraggiata la corruzione. In sostanza, la stessa cosa avviene anche in libertá. Gli stipendi sono da fame, e tutti rubano nelle fabbriche quello che possono. Le autoritá non lo sanno? Certo che lo sanno. É una cosa per loro utile. Chi ruba non si sente in diritto di esigere. E se anche oserà farlo, non ci vuol molto a metterlo dentro per furto. Tutti sono colpevoli.
Molte volte ho cercato di spiegare questa semplice verità ai miei compagni di lager, ma non ho mai avuto successo. Essi sono tutti decisamente ostili nei confronti del potere esistente, e la parola "comunista" è la peggiore delle offese, un'offesa capace di generare una rissa. Mi trattavano, in quanto avversario del potere, con enorme rispetto, ma non riuscivano a capire come, derubando lo stato, procurandogli danno, nondimeno erano il suo principale sostegno. C'era anche chi riteneva seriamente di lottare contro il regime.
Ci fu addirittura uno che si offese perché non lo riconoscevo come uno dei miei. Aveva commesso un furto in un seggio elettorale alla vigilia delle elezioni e andava molto fiero di questa impresa.
Ma il problema era appunto questo: finché gli uomini non impareranno a richiedere ciò che a loro appartiene per diritto, nessuna rivoluzione li libererà. E quando impareranno, non ci sarà piú bisogno di rivoluzioni. No, io non credo nella rivoluzione, non credo nella salvezza attraverso la violenza.
É facile immaginarsi che cosa sarebbe accaduto in questo paese in caso di rivoluzione: ovunque furti, rovina, stragi e in ogni quartiere una banda, un pachan. E la maggioranza passiva, terrorizzata, volentieri si sarebbe sottomessa ad una qualsiasi forte autorità, cioè ad una nuova dittatura.
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Ma Bukovsky è questo tipo qua?
https://youtu.be/Dzw59dK0PA8
Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk
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Ma Bukovsky è questo tipo qua?
https://youtu.be/Dzw59dK0PA8
Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk
Sì.
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Nabokov
Quello che mi piace di Nabokov è il suo stile. E' uno dei pochi autori in grado di portarmi a spasso e a me piace essere portato a spasso, quando leggo. La letteratura è una sfida.
Nabokov ha uno stile vertiginoso, riesce a creare miraggi, luccicanze, spirali. Leggere alcuni suoi romanzi è una grande sfida intellettuale.
Inoltre ha un registro tendenzialmente freddo, rigido, a tratti cinico, ma se si sta al gioco e si decodifica, da alcuni suoi brani sprigiona un qualcosa di ulteriore, di caldo.
In definitiva, Nabokov scrive parodie che nascondono (bene) qualcosa, insomma. Degli enigmi molto ben strutturati.
Non è un caso che molti autori post-moderni abbiano dichiarato di aver studiato Nabokov in profondità.
Inoltre, mi piace l'assenza di schematismi, di chiavi di lettura predefinite.
Ah, un'altra caratteristica di Nabokov è la sua capacità di far sprigionare epifanie da dettagli che potrebbero apparire insignificanti. Io amo gli scrittori che si concentrano sui dettagli.
Infine, ho un debole per gli autori che inseriscono elementi metaletterari nelle loro opere.
Riporto alcune frasi da "La vera vita di Sebastian Knight", che per me è uno dei romanzi migliori di Nabokov (insieme a Il Dono, Ada, Lolita):
- Possedeva anche quell'autentico senso della bellezza che piú che una faccenda d'arte è una prontezza a discernere l'aureola intorno a un tegame o la rassomiglianza tra un salice piangente e uno skye terrier.
- Non sapeva che farsene delle frasi bell'e fatte poiché le cose che aveva da dire erano di struttura eccezionale e d'altro canto egli sapeva che nessuna vera idea può esistere senza le parole create appositamente. Sicché (per usare una similitudine più calzante) il pensiero in apparenza ignudo domandava solo che gli abiti che indossava diventassero visibili, mentre le parole appiattite lontano non erano quei vuoti gusci che sembravano, ma aspettavano soltanto che il pensiero che già nascondevano dentro le riscaldasse e le mettesse in moto.
- [...] vorrei precisare che Caleidoscopio può essere gustato a pieno quando si è compreso che gli eroi del libro sono quelli che in parole povere possono chiamarsi "sistemi di composizione". Come se un pittore dicesse: Attenzione ora vi mostrerò non il quadro d'un paesaggio, ma il quadro delle diverse maniere di dipingere un paesaggio, e spero che la loro armoniosa fusione vi riveli il paesaggio come vorrei lo vedeste.
- La vita con te è stata un sogno- e quando dico un sogno, intendo colombi e gigli, e velluto, e quel roseo "V" nel mezzo e il modo che avevi di arricciare la lingua nel pronunciare quella lunga languida 'l. La nostra vita insieme era fatta di allitterazioni, e quando penso a tutte le piccole cose che morranno, ora che non possiamo più condividerle, mi sembra d'essere morto anch'io. E forse lo siamo.
- E come il significato di tutte le cose irraggia dalla forma, molte idee ed eventi che erano parsi della massima importanza degenerarono non a cose insignificanti, poiché nulla può essere ora insignificante, ma allo stesso livello che altre idee ed eventi, un tempo destituiti d'importanza, hanno ora raggiunto.
- All'improvviso, senza nessun motivo particolare, provai un'immensa compassione per lui e una gran voglia di dirgli qualcosa di reale, qualcosa che avesse un cuore e due ali, ma gli uccelli che desideravo mi si posarono sulle spalle e sul capo solo più tardi, quando ormai ero solo e non avevo più bisogno di parole.
-
"Un romanzetto pruriginoso che fa leva su istinti bassi"?
Ciò che udivo era soltanto la melodia dei bambini che giocavano, soltanto quello, e l'aria era così limpida che in mezzo a quel vapore di voci mescolate, maestose e minute, remote e magicamente vicine, schiette e divinamente enigmatiche, si poteva udire di tanto in tanto, come liberato, uno zampillo quasi articolato di vivide risa, o il colpo di una mazza, o lo sferragliare di un camion giocattolo, ma era tutto troppo lontano dagli occhi perché si potesse distinguere un movimento nelle strade appena tratteggiate. Rimasi ad ascoltare quella vibrazione musicale dall'alto del mio dirupo, quegli sprazzi di grida isolate che avevano per sottofondo una sorta di schivo mormorio, e allora capii che la cosa disperatamente straziante non era l'assenza di Lolita dal mio fianco, ma l'assenza della sua voce da quel concerto di suoni. Questa, dunque, è la mia storia. L'ho riletta. C'è rimasto attaccato qualche brandello di midollo, e sangue, e mosche bellissime d'un verde brillante. A questa o quella delle sue svolte sento che il mio essere vischioso mi sfugge, scivola in acque troppo profonde e troppo oscure perché io possa sondarle.
Be'.
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Vabbè, gli orpelli non mi hanno mai affascinato, infatti detesto Zola ed il naturalismo francese, inoltre non penso nemmeno che Nabokov scriva così bene e sia così poetico, anche perchè mi annoia mortalmente e i suoi scritti li trovo veramente deboli e poco strutturati, poi è questione di gusti, per esempio io adoro Saramago, che è veramente agli antipodi come narrativa rispetto al Baricco russo :look:. Sull'URSS non ti rispondo, perchè tanto non la finiremmo mai, però attualmente il personaggio politico più popolare in Russia è Stalin, chissà come mai. Ah, sull'URSS si sono dette un'infinità di menzogne.
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Quello che mi piace di Nabokov è il suo stile. E' uno dei pochi autori in grado di portarmi a spasso e a me piace essere portato a spasso, quando leggo. La letteratura è una sfida.
Nabokov ha uno stile vertiginoso, riesce a creare miraggi, luccicanze, spirali. Leggere alcuni suoi romanzi è una grande sfida intellettuale.
Inoltre ha un registro tendenzialmente freddo, rigido, a tratti cinico, ma se si sta al gioco e si decodifica, da alcuni suoi brani sprigiona un qualcosa di ulteriore, di caldo.
In definitiva, Nabokov scrive parodie che nascondono (bene) qualcosa, insomma. Degli enigmi molto ben strutturati.
Non è un caso che molti autori post-moderni abbiano dichiarato di aver studiato Nabokov in profondità.
Inoltre, mi piace l'assenza di schematismi, di chiavi di lettura predefinite.
Ah, un'altra caratteristica di Nabokov è la sua capacità di far sprigionare epifanie da dettagli che potrebbero apparire insignificanti. Io amo gli scrittori che si concentrano sui dettagli.
Infine, ho un debole per gli autori che inseriscono elementi metaletterari nelle loro opere.
Riporto alcune frasi da "La vera vita di Sebastian Knight", che per me è uno dei romanzi migliori di Nabokov (insieme a Il Dono, Ada, Lolita):
- Possedeva anche quell'autentico senso della bellezza che piú che una faccenda d'arte è una prontezza a discernere l'aureola intorno a un tegame o la rassomiglianza tra un salice piangente e uno skye terrier.
- Non sapeva che farsene delle frasi bell'e fatte poiché le cose che aveva da dire erano di struttura eccezionale e d'altro canto egli sapeva che nessuna vera idea può esistere senza le parole create appositamente. Sicché (per usare una similitudine più calzante) il pensiero in apparenza ignudo domandava solo che gli abiti che indossava diventassero visibili, mentre le parole appiattite lontano non erano quei vuoti gusci che sembravano, ma aspettavano soltanto che il pensiero che già nascondevano dentro le riscaldasse e le mettesse in moto.
- [...] vorrei precisare che Caleidoscopio può essere gustato a pieno quando si è compreso che gli eroi del libro sono quelli che in parole povere possono chiamarsi "sistemi di composizione". Come se un pittore dicesse: Attenzione ora vi mostrerò non il quadro d'un paesaggio, ma il quadro delle diverse maniere di dipingere un paesaggio, e spero che la loro armoniosa fusione vi riveli il paesaggio come vorrei lo vedeste.
- La vita con te è stata un sogno- e quando dico un sogno, intendo colombi e gigli, e velluto, e quel roseo "V" nel mezzo e il modo che avevi di arricciare la lingua nel pronunciare quella lunga languida 'l. La nostra vita insieme era fatta di allitterazioni, e quando penso a tutte le piccole cose che morranno, ora che non possiamo più condividerle, mi sembra d'essere morto anch'io. E forse lo siamo.
- E come il significato di tutte le cose irraggia dalla forma, molte idee ed eventi che erano parsi della massima importanza degenerarono non a cose insignificanti, poiché nulla può essere ora insignificante, ma allo stesso livello che altre idee ed eventi, un tempo destituiti d'importanza, hanno ora raggiunto.
- All'improvviso, senza nessun motivo particolare, provai un'immensa compassione per lui e una gran voglia di dirgli qualcosa di reale, qualcosa che avesse un cuore e due ali, ma gli uccelli che desideravo mi si posarono sulle spalle e sul capo solo più tardi, quando ormai ero solo e non avevo più bisogno di parole.
Più leggo questi estratti e più mi convinco di ciò che ho scritto e di ciò che penso di quest'autore assolutamente marginale :look:
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Ovvio, se cerchi nella letteratura l'edificazione dell'uomo nuovo, il realismo e il racconto didascalico. A me piace l'arte pura, a te l'arte al servizio della (tua) ideologia. Siamo agli antipodi. A ciascuno il suo!
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Vabbè, gli orpelli non mi hanno mai affascinato, infatti detesto Zola ed il naturalismo francese, inoltre non penso nemmeno che Nabokov scriva così bene e sia così poetico, anche perchè mi annoia mortalmente e i suoi scritti li trovo veramente deboli e poco strutturati, poi è questione di gusti, per esempio io adoro Saramago, che è veramente agli antipodi come narrativa rispetto al Baricco russo :look:. Sull'URSS non ti rispondo, perchè tanto non la finiremmo mai, però attualmente il personaggio politico più popolare in Russia è Stalin, chissà come mai. Ah, sull'URSS si sono dette un'infinità di menzogne.
Certo, tu sai la verità, mentre i poveri cristi che l'hanno vissuta sulla loro pelle sono tutti sabotatori al soldo dell'imperialismo occidentale!
Stalin va di moda per gli stessi motivi per cui qui sta tornando di moda Mussolini. Saluti!
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Certo, tu sai la verità, mentre i poveri cristi che l'hanno vissuta sulla loro pelle sono tutti sabotatori al soldo dell'imperialismo occidentale!
Stalin va di moda per gli stessi motivi per cui qui sta tornando di moda Mussolini. Saluti!
La Russia ha un retaggio socialista molto forte e lo si vede dalle proteste per la riforma sulle pensioni, perchè lì è ancora tutto pubblico, persino Rosnefts, che è l'azienda di idrocarburi più importante al mondo, quindi non diciamo stronzate, visto che le Russie sono tante e non c'è lo stesso nazionalismo che abbiamo cui in occidente, quindi quello che dici denota solo una scarsa conoscenza del popolo russo e della sua storia. Mi pare che altra gente abbia vissuto diversamente il socialismo, pensa a quelli che nel putsch del 91 tentarono di rovesciare Elstin, d'altronde, dopo il primo smembramento dell'URSS, i sovietici votarono per rimanere CSI, compresi i fasci ucraini, quindi non credo che l'URSS o la DDR fossero una distopia, forse questo è ciò in cui dobbiamo credere, inoltre, sebbene odi Putin, questo non ha avuto vergogna nell'esclamare che " Chi vuole restaurare il comunismo è senza cervello. Chi non lo rimpiange è senza cuore", cosa che dice molto su cosa sia stata l'esperienza sovietica per i russi. Ovviamente adesso mi dirai che Putin è un mostro e bla bla bla, ma questa è una cazzata colossale, giacchè sui diritti umani non possiamo dare lezioni a nessuno, visto che siamo noi la vera mostruosità, dunque basta con questo moralismo occidentale, dove noi siamo i buoni che esportano la civilità, questa narrazione ha semplicemente rotto il cazzo, soprattutto perchè queste popolazioni vivono una socialità completamente diversa dalla nostra e non è detto che vogliano ambire ad un modello hollywoodiano, tra le altre cose. Io difenderò sempre tutte le esperienze socialiste, perchè sono state tutte un successo da ogni punto di vista per infinite ragioni, che non ho la voglia di affrontare scrivendo un papiello gigantesco, ma si può riassumere il tutto al fatto che l'URSS e la Cina erano nazioni distrutte e moribonde che in breve tempo sono diventate delle superpotenze, vivendo delle epopee meravigliose e commoventi, pensa ai dissodatori cinesi, quindi è veramente stupido ed ingeneroso parlare così di chi ha provato a portare il Paradiso in terra. Su Nabokov alla fine sono gusti e che posso mai dirti, ma continuerò a non gridare al miracolo leggendo i suoi scritti, che non mi hanno mai lasciato grosse emozioni, pertanto resterò stupidamente legato al batticuore procuratomi dalle indagini su Raskolnikov, sebbene sia scritto da un narratore per adolescenti che ripudiava il lirismo.
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Alla fine, parliamo sempre delle stesse cose.
Io, proprio perché sono di sinistra, detesto ciò che ha rappresentato lo stalinismo. Lo trovo intollerabile. Non posso giustificare nulla di ciò che tu giustifichi in nome dell'ideologia.
Questo è quanto.
Che poi ci siano dei revisionisti, non mi sconvolge. Il mito dell'uomo forte fa presa su molti, specie quando chi ha subito le sue angherie è in putrefazione da decenni.
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Comunque ho appena iniziato la rilettura di Oblomov. Notevolissimo :alla:
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Comunque ho appena iniziato la rilettura di Oblomov. Notevolissimo :alla:
Ho provato a leggerlo 4 volte, in diverse fasi della mia vita.
Ogni volta che iniziano quelle chilometriche descrizioni bucoliche mi faccio la palla e lo ripongo in libreria...
Peccato perché per il resto è bellissimo.
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Ho provato a leggerlo 4 volte, in diverse fasi della mia vita.
Ogni volta che iniziano quelle chilometriche descrizioni bucoliche mi faccio la palla e lo ripongo in libreria...
Peccato perché per il resto è bellissimo.
Eh quelle digressioni o le adori o le detesti :asd:
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Eh quelle digressioni o le adori o le detesti :asd:
:asd:
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Alla fine, parliamo sempre delle stesse cose.
Io, proprio perché sono di sinistra, detesto ciò che ha rappresentato lo stalinismo. Lo trovo intollerabile. Non posso giustificare nulla di ciò che tu giustifichi in nome dell'ideologia.
Questo è quanto.
Che poi ci siano dei revisionisti, non mi sconvolge. Il mito dell'uomo forte fa presa su molti, specie quando chi ha subito le sue angherie è in putrefazione da decenni.
Di sinistra non vuol dire niente, e dalle. Mannaggia a Berlinguer. A Stalin giustifico tutto e lo si demonizza così semplicemente perchè rappresenta un socialismo vincente nella sfida contro la feccia occidentale.
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Di sinistra non vuol dire niente, e dalle. Mannaggia a Berlinguer. A Stalin giustifico tutto e lo si demonizza così semplicemente perchè rappresenta un socialismo vincente nella sfida contro la feccia occidentale.
SOCIALISMO VINCENTE.
:sbav:
Quelli come te sono il motivo per cui la sinistra ormai fa ridere. Sostieni cose che erano già insostenibili nel '56. Va già bene che ormai siete quattro gatti, però il danno purtroppo è irreparabile.
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SOCIALISMO VINCENTE.
:sbav:
Quelli come te sono il motivo per cui la sinistra ormai fa ridere. Sostieni cose che erano già insostenibili nel '56. Va già bene che ormai siete quattro gatti, però il danno purtroppo è irreparabile.
Voi non siete niente, la sinistra non esiste e siete strumentali al capitale.
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In questo periodo sto leggendo più del solito. Oltre ad alcuni saggi di filosofia della mente, mi sto dilettando con:
- Kafka: 1) Il processo :sbav: :sbav: :sbav: Puro straniamento paranoico; 2) Amerika (appena iniziato)
- Tra Eco e Calvino: relazioni rizomatiche. Una miscellanea (tra gli autori, Stefano Bartezzaghi) che mette argutamente in collegamento i due autori
- Custovic: Eloì, Eloì. L'esistenza di un reduce di Mostar che, trasferitosi a Milano, combatte contro i fantasmi della sua mente. Lettura rapida ma contemporaneamente profonda
- I ragazzi di Barbiana/Don Milani: Lettere a una professoressa. Capolavoro che TUTTI gli insegnanti del globo terracqueo dovrebbero leggere.
Un paio di frasi:
Cara signora, lei di me non ricorderà nemmeno il nome. Ne ha bocciati tanti. Io invece ho ripensato tanto a lei, ai suoi colleghi, a quell'istituzione che chiamate scuola, ai ragazzi che "respingete". Ci respingete nei campi e nelle fabbriche e ci dimenticate.
Insegnando imparavo molte cose. Per esempio ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è la politica. Sortirne da soli è l'avarizia.
Del resto bisognerebbe intendersi su cosa sia la lingua corretta. Le lingue le creano i poveri e poi seguitano a rinnovarle all'infinito. I ricchi le cristallizzano per poter sfottere chi non parla come loro. O per bocciarlo.
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https://www.eastjournal.net/2020/06/15/storia-una-casa-della-parola-per-la-classe-intellettuale-ucraina/ (https://www.eastjournal.net/2020/06/15/storia-una-casa-della-parola-per-la-classe-intellettuale-ucraina/)
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https://www.eastjournal.net/2020/06/15/storia-una-casa-della-parola-per-la-classe-intellettuale-ucraina/ (https://www.eastjournal.net/2020/06/15/storia-una-casa-della-parola-per-la-classe-intellettuale-ucraina/)
eastjournal :rofl: :rofl:. Quanto di più fazioso esista sulla faccia della terra. Mannaggia a te, mannaggia.
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eastjournal :rofl: :rofl:. Quanto di più fazioso esista sulla faccia della terra. Mannaggia a te, mannaggia.
Ok, se lo sono inventato. Qua il fazioso sei solo tu, sta' tranquillo :asd:
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Il negazionismo è un cancro, da qualsiasi parte provenga.
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da quando lavoro in smartworking mi sono dato agli audiolibri con Spotify , sto "acoltando" Dracula che non avevo mai letto. Su Youtube ho ascoltato un ragazzo che leggeva Terry Pratchett , lo scrittore che rilegge in chiave ironica il fantasy , la sua saga migliore e quella delle Guardie , libro per me fantastico.
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https://www.eastjournal.net/2020/06/15/storia-una-casa-della-parola-per-la-classe-intellettuale-ucraina/ (https://www.eastjournal.net/2020/06/15/storia-una-casa-della-parola-per-la-classe-intellettuale-ucraina/)
Già il fatto che si parli di lingua ucraina è ridicolo. L'Ucraina non è mai esistita in quanto nazione, se ne facciano una ragione i banderisti. East Journal sostiene che la Russia abbia invaso l'Ucraina e nel 2008 la Georgia, basta questo per darci la misura della loro faziosità e qualificarli come merde. Lo sai l'Ucraina a chi deve parte della sua conformazione geografica e cultura? A Lenin. Vorrei tanto parlare dei ruteni, di Ucraina come progetto austro-ungarico e occidentale, del ducato di Kiev distrutto dai mongoli nel 1240 e via discorrendo, ma chi sfaccimma mo fa fa, tanto in risposta otterrei solo slogan del cazzo.
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L'Ucraina non esiste come nazione? Ma cosa cazzo dici? Scommetto che dovrebbero ringraziare anche per l'holodomor, vero? Cosa mi tocca leggere :asd:
Contro l'imperialismo, tranne quando lo fanno gli amichetti russi, eh? Ti conosco come le mie tasche :bacino:
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Ma passiamo in Russia, visto che l'Ucraina non esiste.
Cosa mi dici di questo?
(https://media.adelphi.it/spool/c88900957a19ec748bd90509217e25cf_w600_h_mw_mh_cs_cx_cy.jpg)
E di questo?
(https://media.adelphi.it/spool/e5174ce08c5edf89d3e6a1b408f6a4fc_w600_h_mw_mh_cs_cx_cy.jpg)
E di questo?
(https://i.ebayimg.com/images/g/Z3gAAOSwbqle35QA/s-l640.jpg)
Potrei andare avanti per ore. Tutti GOMBLODDI?
Apri il cervello, ormai hai una certa età.
Saluti.
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Riguardo a quel porco di Stalin, consiglio al Negazionista di leggere questa intervista a due comunistacci (uno dei due è uno splendido insegnante di Letteratura russa, credo che insegni a tutt'oggi all'Orientale di Napoli):
https://exploremore.it/2020/02/28/intervista-carpi-pili/ (https://exploremore.it/2020/02/28/intervista-carpi-pili/)
G: Noi abbiamo cercato di parlare di Stalin in modo obiettivo per quanto ciò sia possibile, il che non significa mascherare le proprie opinioni. Io ho cominciato dicendo “Noi siamo comunisti e riteniamo, proprio per questo, di essere i primi a dover cercare di spiegare cos’è successo davvero”. Attualmente c’è una moda, tra l’altro, a far uscire dei libercoli rozzamente apologetici nei confronti di Stalin e io sono il primo che si incazza su queste cose, perché io cerco di rivalutare le cose buone che ci sono state in Unione Sovietica, poi arriva uno che non è neanche del mestiere, con roba totalmente di seconda mano, glorifica i Gulag, nega i crimini di… Insomma, voglio dire, è chiaro che poi sputtana anche me in questo modo.
E qui chiudo :bacino:
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Riguardo a quel porco di Stalin, consiglio al Negazionista di leggere questa intervista a due comunistacci (uno dei due è uno splendido insegnante di Letteratura russa, credo che insegni a tutt'oggi all'Orientale di Napoli):
https://exploremore.it/2020/02/28/intervista-carpi-pili/ (https://exploremore.it/2020/02/28/intervista-carpi-pili/)
G: Noi abbiamo cercato di parlare di Stalin in modo obiettivo per quanto ciò sia possibile, il che non significa mascherare le proprie opinioni. Io ho cominciato dicendo “Noi siamo comunisti e riteniamo, proprio per questo, di essere i primi a dover cercare di spiegare cos’è successo davvero”. Attualmente c’è una moda, tra l’altro, a far uscire dei libercoli rozzamente apologetici nei confronti di Stalin e io sono il primo che si incazza su queste cose, perché io cerco di rivalutare le cose buone che ci sono state in Unione Sovietica, poi arriva uno che non è neanche del mestiere, con roba totalmente di seconda mano, glorifica i Gulag, nega i crimini di… Insomma, voglio dire, è chiaro che poi sputtana anche me in questo modo.
E qui chiudo :bacino:
Ma che c'entra Stalin, che qua si sta parlando di storia più vecchia, antecedente all'anno mille con Oleg il profeta e cose varie, la distruzione dei ducati di Kiev e Novgorod nel 1240 e la conquista di Kazan di Ivan IV,lo vedi che sei ossessionato? Su Stalin dicano quello che cazzo vogliono, tanto è inviso a tutti per un solo motivo, vale a dire che è stato l'unico a rendere possibile la vittoria del socialismo, poi sui gulag e Trockij mi caco pure il cazzo di ripetere sempre le stesse cose e sciorinare dati su dati, fatto sta che comparare il gulag al lager è una stronzata bella e buona, che sto professore è un imbecille e non dobbiamo giustificarci di un cazzo, nemmeno dell'holodomor e dello sterminio dei kulaki, d'altro canto l'holodomor è in gran parte una carestia programmata, e non dal Politburo, comunque ognuno contestualizza Stalin come gli pare e piace, tanto sono passati quasi settant'anni da quando è morto, quindi direi che in quanto materialisti storici se putesse pure ì annanz, sebbene quest'analisi spiccia, questa condanna totale al suo operato dimostra solo malafede e scarsa comprensione della storia. Baffone mio bello, sta gente non si rende proprio conto ca senz'e te l'URSS fosse durata quant'a nu pirito e Guallarone. P.S. seppure fosse esistita un'Ucraina, dubito che avrebbe questa dimensione, forse sarebbe un quinto della sua attuale grandezza.
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Ma passiamo in Russia, visto che l'Ucraina non esiste.
Cosa mi dici di questo?
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E di questo?
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E di questo?
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Potrei andare avanti per ore. Tutti GOMBLODDI?
Apri il cervello, ormai hai una certa età.
Saluti.
Io non nego che i gulag siano esistiti, ma ne ridimensiono la portata storica per ragioni che ho già spiegato abbondantemente in questi anni, poi tu puoi anche leggerti east journal e dire quello che vuoi, tanto ormai si carta conosciuta. Aprirò il cervello, (che espressione di merda), quando tu chiuderai le pacche.
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(http://img.ibs.it/images/9788806216177_0_0_600_75.jpg)
Sto (finalmente) leggendo questo. Le prime pagine mi hanno folgorato. Il protagonista è un idiota che si ritrova a combattere la prima guerra mondiale. La narrazione è parodistica e colma di succose digressioni.
Vi riporto l'incipit:
"Sicché ci hanno ammazzato Ferdinando," disse la fantesca al signor Sc'vèik, che avendo lasciato da qualche anno il servizio nell'esercito per essere stato dichiarato idiota dalla commissione medica militare, ora viveva vendendo degli orribili cani, ibridi mostri pei quali compilava delle fittizie genealogie.
Come se questa occupazione non bastasse, era affetto da reumatismi, e proprio in quel momento si stava frizionando i ginocchi con l'unguento di opodeldok.
"Quale Ferdinando, signora Müller?" domandò Sc'vèik senza cessare di massaggiarsi i ginocchi. "Io conosco due Ferdinandi: il primo è commesso dal droghiere Prušy, e una volta si bevve per isbaglio una bottiglia di lozione per capelli; e poi conosco anche Ferdinando Kòkoška, che raccoglie lo sterco di cane. Per tutti e due non sarebbe un gran male."
P.s.: Vi sono diverse edizioni. Questo è l'incipit che, per comodità, ho trovato su wikiquote (Feltrinelli). Vi consiglio, però, l'edizione Einaudi, che contiene la traduzione di Dierna (a mio parere, decisamente migliore rispetto a questa)
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([url]http://img.ibs.it/images/9788806216177_0_0_600_75.jpg[/url])
Sto (finalmente) leggendo questo. Le prime pagine mi hanno folgorato. Il protagonista è un idiota che si ritrova a combattere la prima guerra mondiale. La narrazione è parodistica e colma di succose digressioni.
Vi riporto l'incipit:
"Sicché ci hanno ammazzato Ferdinando," disse la fantesca al signor Sc'vèik, che avendo lasciato da qualche anno il servizio nell'esercito per essere stato dichiarato idiota dalla commissione medica militare, ora viveva vendendo degli orribili cani, ibridi mostri pei quali compilava delle fittizie genealogie.
Come se questa occupazione non bastasse, era affetto da reumatismi, e proprio in quel momento si stava frizionando i ginocchi con l'unguento di opodeldok.
"Quale Ferdinando, signora Müller?" domandò Sc'vèik senza cessare di massaggiarsi i ginocchi. "Io conosco due Ferdinandi: il primo è commesso dal droghiere Prušy, e una volta si bevve per isbaglio una bottiglia di lozione per capelli; e poi conosco anche Ferdinando Kòkoška, che raccoglie lo sterco di cane. Per tutti e due non sarebbe un gran male."
P.s.: Vi sono diverse edizioni. Questo è l'incipit che, per comodità, ho trovato su wikiquote (Feltrinelli). Vi consiglio, però, l'edizione Einaudi, che contiene la traduzione di Dierna (a mio parere, decisamente migliore rispetto a questa)
Svejk è il Fantozzi Ceco, le mie conoscenze slovacche me lo hanno consigliato alla nausea. Nel primo viaggio a Praga comprai un bel po' di cose che lo raffigurano ma al momento non ho avuto ancora il genio di iniziare la lettura. Ricordo dei tomi che se li tiri dietro la testa ad un cristiano lo rendi automaticamente una Twitch Star.
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Svejk è il Fantozzi Ceco, le mie conoscenze slovacche me lo hanno consigliato alla nausea. Nel primo viaggio a Praga comprai un bel po' di cose che lo raffigurano ma al momento non ho avuto ancora il genio di iniziare la lettura. Ricordo dei tomi che se li tiri dietro la testa ad un cristiano lo rendi automaticamente una Twitch Star.
Sì, sono un migliaio di pagine ma scivolano via molto piacevolmente, non è scritto in modo complesso e il linguaggio è salace, ironico. Un po' alla Don Chisciotte
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Svejk è il mio libro totem.
L'ho letto dall'inizio alla fine non meno di dieci volte e, soprattutto, è sempre sul mio comodino e ogni volta che non riesco ad addormentarmi ne ne sparo una decina di pagine a caso (anche perchè lo so a memoria).
Gente come Baloum, il volontario con ferma annuale Marek, il cappellano militare Otto KAtz ed il tenente Lukas sono proprio compagnelli dela mia vita.
Non ha nulla a che fare con fantozzi, Svejk è uno dei grandi capolavori della letteratura del 900 (ma proprio lo etto tra i cinque romanzi che realmnte amo di quel secolo)
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Svejk è il Fantozzi Ceco, le mie conoscenze slovacche me lo hanno consigliato alla nausea. Nel primo viaggio a Praga comprai un bel po' di cose che lo raffigurano ma al momento non ho avuto ancora il genio di iniziare la lettura. Ricordo dei tomi che se li tiri dietro la testa ad un cristiano lo rendi automaticamente una Twitch Star.
Tieni presente che è un libro che si può leggere anche, tranquillamente, un pò per volta.
D'altra parte per buona parte è stato dettato da un alcolista nelle bettole. Poi se lo inizi, secondo me, col cazzo che te ne stacchi prima di arrivare alla fine (che è proprio interrotta a metà dalla morte dell'autore), però puoi tranquillamnete iniziare a leggerne 50 pagine per volta...parti e quando le mosche cacano sull'imperatore, se ci riesci, ti fermi
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Svejk è il mio libro totem.
L'ho letto dall'inizio alla fine non meno di dieci volte e, soprattutto, è sempre sul mio comodino e ogni volta che non riesco ad addormentarmi ne ne sparo una decina di pagine a caso (anche perchè lo so a memoria).
Gente come Baloum, il volontario con ferma annuale Marek, il cappellano militare Otto KAtz ed il tenente Lukas sono proprio compagnelli dela mia vita.
Non ha nulla a che fare con fantozzi, Svejk è uno dei grandi capolavori della letteratura del 900 (ma proprio lo etto tra i cinque romanzi che realmnte amo di quel secolo)
Cazzo, stanotte mi sono divorato 150 pagine... Cosa mi ero perso... :peppe: Capolavoro :sisi:
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Vi segnalo che su youtube trovate tutti gli audio delle lezioni di Guido Carpi, docente di lingua e letteratura russa all'Orientale.
Le prime lezioni sono di carattere storico, poi passa alla letteratura in sé.
Notevolissima la lezione 8, che narra di Pietro il Grande ( https://www.youtube.com/watch?v=UbgcUbCJCDg (https://www.youtube.com/watch?v=UbgcUbCJCDg) )
Molto interessante anche la 7, in cui parla delle origini (tardive) della letteratura russa :sisi:
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Come lettura è semplice ? Giusto per capire se posso prenderlo in Francese o devo scaricarmelo come e-book in italiano.
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Come lettura è semplice ? Giusto per capire se posso prenderlo in Francese o devo scaricarmelo come e-book in italiano.
Si si, è molto semplice.
Ripeto per buona parte è stato dettato da Hasek nelle trattorie dove andava a bere prima di morire di cirrosi epatica (in realtà romanzo, ma poco), certo non costruisce con sintassi proustiana che, arropp tre pagine che hai letto il soggetto ti capita di imbatterti ne verbo.
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(https://www.quodlibet.it/spool/cover__id917_w800_t1465131705.jpg&.jpg)
:love:
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ehi noto che avete anche un topic per parlare di quella che è la mia vera passione! la letteratura russa
vi consiglio due immortali capolavori
Andrej Donatovi? Sinjavskij Una voce dal coro 1973
(https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTIr1ZhgMhlwVE1-Ru3miCCeqMgQdAtLklhq7WuBrdltziMv6Mc&s)
il dramma degli intellettuali non allineati martirizzati dall'oppressione comunista
:tiapro:
da leggere in russo se no non se ne trae godimento bastevole
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e poi dell'immortale Michail Aleksandrovi? Šolochov Terre desolate
(https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTmo5vx5qETUNE52W16BDx5PLLaRvasGiEIlJHrx4wNEtikFNw&s)
una delle punte massime del realismo socialista,che ci mostra la grandezza del popolo sovietico e del comunismo.
Non è il suo romanzo più famoso (Il placido Don) ma non può in ogni caso mancare dai vostri scaffali.
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da leggere in russo se no non se ne trae godimento bastevole
d'altronde chi è che non sa leggere in russo suvvia
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e poi dell'immortale Michail Aleksandrovi? Šolochov Terre desolate
(https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTmo5vx5qETUNE52W16BDx5PLLaRvasGiEIlJHrx4wNEtikFNw&s)
una delle punte massime del realismo socialista,che ci mostra la grandezza del popolo sovietico e del comunismo.
Non è il suo romanzo più famoso (Il placido Don) ma non può in ogni caso mancare dai vostri scaffali.
Terre dissodate è fantastico, però il placido Don non si batte. Sciolochov lo adoro.
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Šolochov è uno che in prima persona ha ucciso almeno 13-14 milioni di oppositori politici, dei 136 milioni che ha fatto uccidere il Soviet supremo!
Mi fa inorridire il fatto che vi piaccia.
(citaz)
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Il placido Don è una palla pazzesca, mette insieme il peggior Tolstoj e il peggior Gogol'
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P.s.: che troll, il piteco :asd:
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https://www.youtube.com/watch?v=RS0YWEdW-nU&list=PLQER60eaOR1ezTCeIfAgvT4ne1JHw54x0&index=19 (https://www.youtube.com/watch?v=RS0YWEdW-nU&list=PLQER60eaOR1ezTCeIfAgvT4ne1JHw54x0&index=19)
Lezione di Guido Carpi sulle Anime morte :love:
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Il placido Don è una palla pazzesca, mette insieme il peggior Tolstoj e il peggior Gogol'
Centomila volta più bello di Guerra e Pace. Sei una pippa.
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Mi è parso già di averlo scritto, nel caso lo riscrivo.
Micó tu che sei amante ma conosci Miraggi Edizioni? L'ho scoperti mediante Instagram, hanno pubblicato un cofano di roba ceca inedita in Italia, dal periodo sovietico ad oggi. C'è anche il primo assoluto di Hrabal che non era mai stato pubblicato in Italia.
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Mi è parso già di averlo scritto, nel caso lo riscrivo.
Micó tu che sei amante ma conosci Miraggi Edizioni? L'ho scoperti mediante Instagram, hanno pubblicato un cofano di roba ceca inedita in Italia, dal periodo sovietico ad oggi. C'è anche il primo assoluto di Hrabal che non era mai stato pubblicato in Italia.
Grazie, approfondirò :sisi:
Nell'ultimo anno mi sono innamorato della casa editrice Voland: pubblica una miriade di autori dell'est interessanti, tra cui Gospodinov (il mio autore contemporaneo prediletto, insieme a Pamuk)
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Centomila volta più bello di Guerra e Pace
Per prendere sonno sicuramente :sisi:
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Per prendere sonno sicuramente :sisi:
Invece Guerra e Pace ti tiene bello sveglio, soprattutto le parti con Napoleone e Kutuzov protagonisti. Il Placido Don scivola via che è una bellezza rispetto al polpettone tolstojano, jamme.
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Geniolandia
Sebbene Nabokov, a più riprese, abbia spiegato che fu l’appassionata anglofilia dei genitori a renderlo il mostro bifronte che era, non mi pare che il mero dettaglio pedagogico possa spiegare la versatilità di cui diede prova, allorché, all’apice della maturità artistica, passò all’inglese. «La mia tragedia privata, che non deve e non può riguardare nessun altro, è che ho dovuto abbandonare la mia lingua naturale, la mia ricca, infinitamente ricca e docile lingua russa, per una marca di inglese di seconda qualità». Modestia a parte, l’impressione è che, qualsiasi alfabeto utilizzi, Nabokov parli la lingua universale di Geniolandia. La sua opera dimostra che esiste uno «spirito della prosa» capace di trasmigrare, quasi intonso, da un idioma all’altro
http://lettura.corriere.it/il-laboratorio-di-lolita/ (http://lettura.corriere.it/il-laboratorio-di-lolita/)
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Mi sto leggendo Shirley Jackson e mi sta piacendo assai, sapevatelo.
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Mi sto leggendo Shirley Jackson e mi sta piacendo assai, sapevatelo.
Cosa/come ha scritto?
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Cosa/come ha scritto?
Racconti e romanzi.
Io questa estate ho letto Lizzie, Hill House, Abbiamo sempre vissuto nel castello e domani mi arriva Paranoia e devo dire che è una scrittrice veramente potente.
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Qualche mese fa è morto il mio scrittore preferito (Zafon) e ora ne devo trovare qualcuno che possa sostituirlo. Per il momento leggo Terzani.
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Racconti e romanzi.
Io questa estate ho letto Lizzie, Hill House, Abbiamo sempre vissuto nel castello e domani mi arriva Paranoia e devo dire che è una scrittrice veramente potente.
:ok:
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Ho riletto, a distanza di anni, Memorie dal sottosuolo di Dostoevskij. La rappresentazione della psiche del protagonista è prodigiosa, così come si avverte tangibilmente il conflitto tra mentalità positivista e spiritualismo (conflitto che esploderà anni dopo condizionando fortemente - nel bene o nel male - gli ultimi romanzi del nostro). La lunga scena finale è da brividi, specialmente quando il protagonista mette 5 rubli nella mano di Liza.
Il sosia, Memorie dal sottosuolo, Il giocatore... Il primo ventennio di Dosty è ricco di romanzi notevolissimi.
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Guido Carpi, comunistaccio nonché prof. di Letteratura Russa all'Orientale, dice:
"Per quanto io detesti Nabokov - una delle persone più snob, ciniche, sarcastiche e fredde che io conosca - era dotato di un talento divino, era uno scrittore eccezionale, straordinario". Questa è la libertà intellettuale.
In particolare, Guido Carpi porta in palmo di mano il romanzo Il dono, anche perché nel suo corso non può occuparsi dei romanzi di Nabokov scritti in inglese (secondo me Il dono è, di gran lunga, il migliore romanzo russo di Nabokov).
Le sue lezioni si trovano agevolmente su youtube :sisi:
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Daniil Charms.
Scrittore russo surrealista di inizio Novecento. Finirà malamente, ma dopo aver scritto cose assurdamente sublimi (soprattutto, brevi storielle).
Due esempi:
È difficile parlare di Puškin a chi di lui non sappia niente. Puškin è un grande poeta. Napoleone è meno grande di Puškin. E Bismark in confronto a Puškin non è nessuno. E Alessandro I e II e III in confronto a Puškin sono nullità. E tutti sono nullità in confronto a Puškin, solo in confronto a Gogol' è Puškin a essere una nullità.
Perciò, invece di scrivere di Puškin, per voi scriverò piuttosto di Gogol'. Per quanto, Gogol' è talmente grande che su di lui non si può scrivere nulla, perciò scriverò comunque di Puškin.
Però, dopo Gogol', in un certo senso è un peccato scrivere di Puškin. Ma di Gogol' non si può scrivere. Così non scriverò un bel niente su nessuno, è meglio.
C'era un uomo con i capelli rossi, che non aveva né occhi né orecchie. Non aveva neppure i capelli, per cui dicevano che aveva i capelli rossi tanto per dire. Non poteva parlare, perché non aveva la bocca. Non aveva neanche il naso. Non aveva addirittura né braccia né gambe. Non aveva neanche la pancia, non aveva la schiena, non aveva la spina dorsale, non aveva le interiora. Non aveva niente! Per cui non si capisce di chi si stia parlando. Meglio allora non parlarne più.
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Meraviglioso.
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Meraviglioso.
Ne sono lieto
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Che consigli di questo tipo? Qualche opera specifica?
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Guido Carpi, comunistaccio nonché prof. di Letteratura Russa all'Orientale, dice:
"Per quanto io detesti Nabokov - una delle persone più snob, ciniche, sarcastiche e fredde che io conosca - era dotato di un talento divino, era uno scrittore eccezionale, straordinario". Questa è la libertà intellettuale.
In particolare, Guido Carpi porta in palmo di mano il romanzo Il dono, anche perché nel suo corso non può occuparsi dei romanzi di Nabokov scritti in inglese (secondo me Il dono è, di gran lunga, il migliore romanzo russo di Nabokov).
Le sue lezioni si trovano agevolmente su youtube :sisi:
Io sono d'accordo con questo cristiano http://www.pangea.news/vladimir-nabokov-luca-orlandini-meglio-cioran/. (http://www.pangea.news/vladimir-nabokov-luca-orlandini-meglio-cioran/.) Alla fine è questione di gusti. Ormai non leggo più tanta letteratura russa, ma ultimamente mi è passato tra le mani il lungo addio di Trifonov, che vi sconsiglio vivamente.
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Io sono d'accordo con questo cristiano [url]http://www.pangea.news/vladimir-nabokov-luca-orlandini-meglio-cioran/.[/url] ([url]http://www.pangea.news/vladimir-nabokov-luca-orlandini-meglio-cioran/.[/url]) Alla fine è questione di gusti. Ormai non leggo più tanta letteratura russa, ma ultimamente mi è passato tra le mani il lungo addio di Trifonov, che vi sconsiglio vivamente.
"Lo ammetto a malincuore. Sono afflitto da un atavico, plateale e, in parte, ingiusto pregiudizio nei confronti di Vladimir Nabokov. Uno scrittore dall’innegabile grandezza che fatico ad amare davvero. Malgrado la migliore delle disposizioni".
Lo dice lui stesso. È un pregiudizio. Nabokov era un perfettino antipatico, ma giudicare le opere letterarie in base alla simpatia dell'autore è una roba davvero disarmante. Peggio per lui. Guido Carpi è più intelligente. Ammette di odiare di Nabokov ma non può non riconoscere che "Il dono" sis un capolavoro (e Carpi, insegnando Letteratura russa, non prende in considerazione i romanzi di Nabokov scritti in inglese, che per me contengono i vertici della sua opera).
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Che consigli di questo tipo? Qualche opera specifica?
Ti consiglio "Disastri", edito da Einaudi e curato da Paolo Nori
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Che rapporto avete con le autrici? Io orribile. A parte la pianista della Jelinek e qualcosa di Grazia Deledda, non trovo nulla da salvare, quindi accetto consigli, sempre che non mi proponiate la Lessing, la Gordimer, la Yourcenaur e la de Beauvier, che sono terribili.
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Che rapporto avete con le autrici? Io orribile. A parte la pianista della Jelinek e qualcosa di Grazia Deledda, non trovo nulla da salvare, quindi accetto consigli, sempre che non mi proponiate la Lessing, la Gordimer, la Yourcenaur e la de Beauvier, che sono terribili.
Ti quoto in toto,e ho lo stesso rapporto con le registe.
Però voglio leggere la saga di gösta berling di selma lagerlöf
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Che rapporto avete con le autrici? Io orribile. A parte la pianista della Jelinek e qualcosa di Grazia Deledda, non trovo nulla da salvare, quindi accetto consigli, sempre che non mi proponiate la Lessing, la Gordimer, la Yourcenaur e la de Beauvier, che sono terribili.
Ultimamente ho grande amore per Shirley Jackson...cosa rara che ami un autore ammerigano, peraltro
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Che rapporto avete con le autrici? Io orribile. A parte la pianista della Jelinek e qualcosa di Grazia Deledda, non trovo nulla da salvare, quindi accetto consigli, sempre che non mi proponiate la Lessing, la Gordimer, la Yourcenaur e la de Beauvier, che sono terribili.
Prima di aver letto tutto il tuo messaggio, mi è subito venuto in mente "Memorie di Adriano". Gran bel libro.
In generale, leggo pochi libri scritti da donne. Persino le "grandi russe", Achmatova e Cvetaeva, non mi fanno impazzire
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A me garbò assai Magda Szabo.
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Comunque è vero un pò in ogni campo delle arti che le donne hanno prodotto molto meno che gli uomini, sicuramente motlo per la questione famminile, ma probabilmente anche per altre questioni di identità di genere.
se ci si pensa pure in arti ipermoderne, come la regia, la fotografia, la danza moderna esistono alcune, rarissime eccezioni, ma in linea di massima il contributo femminile, almeno nei livelli altissimi è minimo.
Io per esempio sono un cinefilo e vi assicuro che grandi registe non ce ne sono e ottime registe ne sono si e no 5 nella storia del cinema (e no, sofia, tu non sei una di questa!)
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Comunque è vero un pò in ogni campo delle arti che le donne hanno prodotto molto meno che gli uomini, sicuramente motlo per la questione famminile, ma probabilmente anche per altre questioni di identità di genere.
se ci si pensa pure in arti ipermoderne, come la regia, la fotografia, la danza moderna esistono alcune, rarissime eccezioni, ma in linea di massima il contributo femminile, almeno nei livelli altissimi è minimo.
Io per esempio sono un cinefilo e vi assicuro che grandi registe non ce ne sono e ottime registe ne sono si e no 5 nella storia del cinema (e no, sofia, tu non sei una di questa!)
è un attimo sfociare negli stupidi eccessi di femminismo da quote rosa però io credo che il peso specifico delle limitazioni che sono state ( e per alcuni aspetto lo sono ancora) storicamente imposte alle donne abbia pesato tantissimo.
Per rifarmi alla questione delle registe donne ma 70 anni fa se una donna diceva alla famiglia di voler fare la regista sai dove la facevano arrivare? La Wertmuller e Liliana Cavani oltre a provenire da famiglie tendenzialmente agiate sono mosche bianche
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è un attimo sfociare negli stupidi eccessi di femminismo da quote rosa però io credo che il peso specifico delle limitazioni che sono state ( e per alcuni aspetto lo sono ancora) storicamente imposte alle donne abbia pesato tantissimo.
Per rifarmi alla questione delle registe donne ma 70 anni fa se una donna diceva alla famiglia di voler fare la regista sai dove la facevano arrivare? La Wertmuller e Liliana Cavani oltre a provenire da famiglie tendenzialmente agiate sono mosche bianche
E su questo non ci piove, la questione femminile è una questione abnorme e per nulla risolta (con tutto che ho sempre avuto problemi con l'idea di femminismo tout court credo che negarlo sarebbe folle).
Però, paradossalmente, è più risolta in campi che sembravano ancor più respingenti per le donne (penso agli affari o alla politica, dove alcune donne importanti ci sono) che nel campo delle arti, dove è veramente molto vero che l'apporto femminile, che fino a metà novecento tendeva ad essere nullo per problemi di ordine sociale, ha subito pochissimo avanzamento.
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E su questo non ci piove, la questione femminile è una questione abnorme e per nulla risolta (con tutto che ho sempre avuto problemi con l'idea di femminismo tout court credo che negarlo sarebbe folle).
Però, paradossalmente, è più risolta in campi che sembravano ancor più respingenti per le donne (penso agli affari o alla politica, dove alcune donne importanti ci sono) che nel campo delle arti, dove è veramente molto vero che l'apporto femminile, che fino a metà novecento tendeva ad essere nullo per problemi di ordine sociale, ha subito pochissimo avanzamento.
passare ad essere una Valerie Solanas è un attimo per una donna!!
detto questo credo che ad oggi sia più facile di un tempo e che magari prima di tirare le cuoia vedremo nella classifica di Forbes una selfmade woman e tante donne di valore nelle arti
PS mi sono sempre chiesto perché la musica faccia eccezione in questo trend
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passare ad essere una Valerie Solanas è un attimo per una donna!!
detto questo credo che ad oggi sia più facile di un tempo e che magari prima di tirare le cuoia vedremo nella classifica di Forbes una selfmade woman e tante donne di valore nelle arti
PS mi sono sempre chiesto perché la musica faccia eccezione in questo trend
Mah, mica poi tanto. Io comunque sono d'accordo con Francesco, perchè siamo due sessisti e leghisti di merda. :compagni:
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Nella musica le donne sono bravissime a cantare o a suonare (suonare più nella musica colta),assai meno ovviamente a comporre.
Io una mia teoria ce l'ho del perché sia così in tutti gli ambiti creativi,ma è talmente"sessista" e biologicamente discriminatoria che non ho voglia di scriverla qui e fare tarantelle con gli zerbini illuminati di cui ovviamente abbonda anche questo forum.
:look:
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Diciamo che la 'sensibilità' e le 'capacità' di una donna occidentale sono sempre un minimo minate da un'impostazione socio-culturale criminosa nei confronti delle donne. Allevate a vanità ed imposizioni del tipo 'non comportarti così, sei una donna!', o essere vita natural durante inquadrata come preda sessuale quando in verità parliamo del sesso che detiene almeno l'80% di potere sessuale nella società odierna. Un po' il nostro 'fa l'ommo!' ma moltiplicato per due o tre.
Poi anch'io sono straconvinto che ci sia una differenza biologica sostanziale che renda la donna generalmente meno equilibrata dell'uomo nella gestione delle emozioni e delle pressioni, nel team-working e nella consapevolezza di se. Diciamo che oltre al carrozzone sociale il doversi sorbire pure due o tre giorni di dolori e spossatezza na vota o mese farebbe uscire di capa qualsiasi essere vivente. E chi ha tenuto un 'capo femmina' sa benissimo la differenza.
A finale credo che anche in campo artistico si finisca sempre lì, o per esagerazioni, o per banalità, o peggio ancora nelle nevrosi da underdog solo perché una è nata con la fessa e crede che tutto il sesso opposto la veda solo come oggetto sessuale, pure si tene e baffe e o fisico e Lobotka.
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passare ad essere una Valerie Solanas è un attimo per una donna!!
detto questo credo che ad oggi sia più facile di un tempo e che magari prima di tirare le cuoia vedremo nella classifica di Forbes una selfmade woman e tante donne di valore nelle arti
PS mi sono sempre chiesto perché la musica faccia eccezione in questo trend
Nella musica, se non stiamo parlando di prodotti commerciali ma di valore artistico, pure c'è poca roba.
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Nella musica le donne sono bravissime a cantare o a suonare (suonare più nella musica colta),assai meno ovviamente a comporre.
Io una mia teoria ce l'ho del perché sia così in tutti gli ambiti creativi,ma è talmente"sessista" e biologicamente discriminatoria che non ho voglia di scriverla qui e fare tarantelle con gli zerbini illuminati di cui ovviamente abbonda anche questo forum.
:look:
Il flauto?
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Il flauto?
Di pelle :sisi:
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Il flauto?
Di pelle :sisi:
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Che uomini di merda. Cit.
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Festeggio la liberazione ribadendo un concetto ben noto ai più:
NABOKOV SCRIVE PEGGIO DI UNA FEMMINA!!!!!
:compagni: :compagni: :compagni: :compagni: :compagni: :compagni:
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LIBERTÀ
NABOKOV MERDA
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Festeggio la liberazione ribadendo un concetto ben noto ai più:
NABOKOV SCRIVE PEGGIO DI UNA FEMMINA!!!!!
:compagni: :compagni: :compagni: :compagni: :compagni: :compagni:
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :love2: :love2:
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Ma quanto fa cacare Kundera?
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Ma quanto fa cacare Kundera?
Fui costretto a leggere l'insostenibile leggerezza dell'essere per l'esame di estetica..
Il nulla assoluto.
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Fui costretto a leggere l'insostenibile leggerezza dell'essere per l'esame di estetica..
Il nulla assoluto.
Quando lo lessi, ebbi la tua stessa impressione, solo che, essendo passati dieci anni, ho provato a dargli un'altra opportunità e ho comprato il valzer degli addii, che è praticamente un Harmony. Come cazzo faccia ad avere tanta considerazione è assolutamente incomprensibile.
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Quando lo lessi, ebbi la tua stessa impressione, solo che, essendo passati dieci anni, ho provato a dargli un'altra opportunità e ho comprato il valzer degli addii, che è praticamente un Harmony. Come cazzo faccia ad avere tanta considerazione è assolutamente incomprensibile.
Credo per la solita questione politica anti urss....
Comunque hai ragione,anche l'insostenibile leggerezza era praticamente un harmony
Trama così esigua che manco poteva definirsi trama...ma poi ricordo uno stile proprio sciatto,neanche la parvenza da intellettuale..
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Non leggete mai Moby Dick di Melville, salvatevi.
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Non leggete mai Moby Dick di Melville, salvatevi.
Invece leggetevi Bartbley lo scrivano di Melville, vogliatevi bene
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Uno dei più grandi misteri della letteratura è perchè Faulkner sia considerato un grande autore. Io lo trovo assolutamente terribile e pretenzioso.
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Uno dei più grandi misteri della letteratura è perchè Faulkner sia considerato un grande autore. Io lo trovo assolutamente terribile e pretenzioso.
Sai che sono molto d'accordo con te
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Uno dei più grandi misteri della letteratura è perchè Faulkner sia considerato un grande autore. Io lo trovo assolutamente terribile e pretenzioso.
Tu ce l'hai proprio con gli ammeregani. Anno scorso comunque mi so accattato un libro di Faulkner di cui ho rimosso anche il titolo, abbandonato dopo manco un centinaio di pagine. Dopo che comunque avevo trovato Le Palme Selvagge un ottimo libro qualche anno fa.
Negli ultimi tempi le erezioni letterarie sono state esclusiva di Bolaño, da quando sto a Milano leggo veramente pochissimo.
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Tu ce l'hai proprio con gli ammeregani. Anno scorso comunque mi so accattato un libro di Faulkner di cui ho rimosso anche il titolo, abbandonato dopo manco un centinaio di pagine. Dopo che comunque avevo trovato Le Palme Selvagge un ottimo libro qualche anno fa.
Negli ultimi tempi le erezioni letterarie sono state esclusiva di Bolaño, da quando sto a Milano leggo veramente pochissimo.
Non è vero, visto che adoro Steinbeck e apprezzo parte della produzione di Bellow. Detesto solo Faulkner e trovo ridicolo Hemingway, ma non ho alcun pregiudizio verso gli americani.
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Sai che sono molto d'accordo con te
Ma è incredibile, perchè non si capisce un cazzo, è noioso e pretenzioso. Pare proprio che venga portato in cielo proprio perchè di difficile lettura, quando questo dovrebbe essere un demerito. Addirittura ho letto di gente che ha letto l'urlo e il furore cinque volte prima di capirci qualcosa per poi lodare l'opera, mannaggia a dio!! Concordo con Philip Roth, quando dice che è un libro illeggibile scritto da un idiota.
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A me non dispiace. Chiaramente è un autore da flusso.
Steinbeck è tutt'altra roba
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Diceria dell'untore di Gesualdo Bufalino è il peggior libro che abbia mai letto in vita mia, addirittura peggio di Baricco. Non pensavo si potesse scrivere un'opera tanto barocca quanto inconsistente.
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Diceria dell'untore di Gesualdo Bufalino è il peggior libro che abbia mai letto in vita mia, addirittura peggio di Baricco. Non pensavo si potesse scrivere un'opera tanto barocca quanto inconsistente.
Ua se lo dici a Nicola, si piglia collera.
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Ua se lo dici a Nicola, si piglia collera.
Abbiamo già eviscerato la questione. In realtà è Wendell ad averlo consigliato a tutti noi, pozza passà niente.
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Diceria dell'untore di Gesualdo Bufalino è il peggior libro che abbia mai letto in vita mia, addirittura peggio di Baricco. Non pensavo si potesse scrivere un'opera tanto barocca quanto inconsistente.
Avevo grandi aspettative su Baricco (dalle frasi che leggevo in rete), ma quando l'ho letto mi ha fatto cadere le braccia: romanzi di un'inconsistenza mai vista.
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Avevo grandi aspettative su Baricco (dalle frasi che leggevo in rete), ma quando l'ho letto mi ha fatto cadere le braccia: romanzi di un'inconsistenza mai vista.
Letto diversi anni fa su insistenza di un amico che continuava a decantarne le doti e mi regalò un suo romanzo, il parere che gli diedi fu una roba tipo "questo è talmente saccente che parte con l'idea di essere impegnato nella scrittura di un capolavoro, la cosa più vicina al concetto di strunzo abbuffato di rhum".
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Letto diversi anni fa su insistenza di un amico che continuava a decantarne le doti e mi regalò un suo romanzo, il parere che gli diedi fu una roba tipo "questo è talmente saccente che parte con l'idea di essere impegnato nella scrittura di un capolavoro, la cosa più vicina al concetto di strunzo abbuffato di rhum".
Io ne ho letti 2 (o uno e mezzo perchè il secondo non riuscii a finirlo) Oceano Mare e Castelli di Rabbia, uno peggio e n'at.
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Non leggete mai David Grossman.
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Non leggete mai David Grossman.
ma non ci penso proprio
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ma non ci penso proprio
Porco dio, ne parlavano tutti bene, così, quando ho trovato sulle bancarelle "Che tu sia per me il coltello" a due euro, l'ho comprato senza pensarci su due volte. Soldi buttati.
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Porco dio, ne parlavano tutti bene, così, quando ho trovato sulle bancarelle "Che tu sia per me il coltello" a due euro, l'ho comprato senza pensarci su due volte. Soldi buttati.
È anche fuorviante il titolo
Dubito che avresti comprato a un cerbiatto somiglia il mio amore
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Comunque non vi parlo di grande letteratura ma ho trovato piuttosto checazzi un paio di romanzi del finlandese aarto paasilinna (che non conoscevo assolutamente)
L'anno della lepre e il bosco delle volpi impiccate
E consiglio "la vera storia del pirata long john silver" di biørn larsson
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È anche fuorviante il titolo
Dubito che avresti comprato a un cerbiatto somiglia il mio amore
Il fatto è che sul libro non compare la dicitura esatta, visto che è un Harmony.
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Azzo volevo proprio prenderlo, ho letto alcune frasi che erano molto belle. Mi sa, però, che è come Baricco, quando leggi piccoli estratti ti pare un grande scrittore, poi quando leggi tutto un libro t vuliss jetta a vasc!
Qualcuno mi sa dire qualcosa su Josè Saramago? :scratch:
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Azzo volevo proprio prenderlo, ho letto alcune frasi che erano molto belle. Mi sa, però, che è come Baricco, quando leggi piccoli estratti ti pare un grande scrittore, poi quando leggi tutto un libro t vuliss jetta a vasc!
Qualcuno mi sa dire qualcosa su Josè Saramago? :scratch:
josè saramago è un grande ma non è per tutti
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josè saramago è un grande ma non è per tutti
Sbottonati! Spiega un po'...
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Sbottonati! Spiega un po'...
non è di facilissima lettura,soprattutto come impatto,ha un periodare molto lungo e all'inizio può sembrare troppo complesso
io non conosco tutto di saramago,ma ho apprezzato tantissimo tutto ciò che mi è passato per le mani,e cioè viaggio in portogallo,l'assedio di lisbona,cecità e l'anno della morte di ricardo reis (che è stato il primo che ho letto perchè ai tempi avevo divorato tutto di pessoa)
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non è di facilissima lettura,soprattutto come impatto,ha un periodare molto lungo e all'inizio può sembrare troppo complesso
io non conosco tutto di saramago,ma ho apprezzato tantissimo tutto ciò che mi è passato per le mani,e cioè viaggio in portogallo,l'assedio di lisbona,cecità e l'anno della morte di ricardo reis (che è stato il primo che ho letto perchè ai tempi avevo divorato tutto di pessoa)
Ok grazie! :)
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Io ho letto tutti i romanzi di Saramago e posso dirti che siamo di fronte ad un gigante della letteratura. Il Vangelo secondo Gesù Cristo, Tutti i nomi, Caino e l'uomo duplicato sono i miei preferiti, ma ogni suo romanzo, a parte Saggio sulla lucidità ed Intermittenze della morte, sono dei capolavori.
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L'uomo duplicato è un libro meraviglioso. Quoto Il Suker sulle Intermittenze della Morte, libro assai macchinoso anche se checazzo, in questo periodo di Covid ci penso spesso a quell'ambientazione. Cecità bello ma non all'altezza del primo citato.
Paasalina l'ho sempre voluto leggere ma ogni vota c'è un qualcosa che mi fa desistere.
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Io ho letto tutti i romanzi di Saramago e posso dirti che siamo di fronte ad un gigante della letteratura. Il Vangelo secondo Gesù Cristo, Tutti i nomi, Caino e l'uomo duplicato sono i miei preferiti, ma ogni suo romanzo, a parte Saggio sulla lucidità ed Intermittenze della morte, sono dei capolavori.
Ecco, cercavo qualcuno che avesse letto qualcosa di Saramago per capire se fosse qualcosa che possa avvicinarsi al mio genere.
Sono appassionatissimo di romanzi storici, soprattutto quelli ambientati nell'antica Roma, ma se una cosa è scritta bene lo è sempre, a prescindere dal genere specifico.
Da quale dovrei iniziare secondo te per capire se può essere una lettura nelle mie corde?
Detto ciò, se non l'avete letto, vi consiglio il bar sotto il mare di Stefano Benni, per me una sorpresa piuttosto piacevole.
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Ecco, cercavo qualcuno che avesse letto qualcosa di Saramago per capire se fosse qualcosa che possa avvicinarsi al mio genere.
Sono appassionatissimo di romanzi storici, soprattutto quelli ambientati nell'antica Roma, ma se una cosa è scritta bene lo è sempre, a prescindere dal genere specifico.
Da quale dovrei iniziare secondo te per capire se può essere una lettura nelle mie corde?
Detto ciò, se non l'avete letto, vi consiglio il bar sotto il mare di Stefano Benni, per me una sorpresa piuttosto piacevole.
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Romanzo storico non è proprio il mio genere, però penso che Sienkewicz sia un maestro del genere.
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Il Vangelo secondo Gesu Cristo e Cecità sono i miei due preferiti di Saramago, li lessi anni fa e mi sono rimasti impressi nonostante tenda a dimenticare solitamente quello che leggo.
Ora mi sono imbattuto in questo rimanzo giallo, Parti in fretta e non tornare della scrittrice Vargas. Mi pare molto attinente al periodo che stiamo vivendo tra l'altro (ma è stata una casualità). Qualcuno l'ha letto mai? Mi pare checazzo per quanto il genere noir a volte mi appaia un poco ridicolo nei suoi stilemi quasi caricaturali.
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Non so se possa essere considerato in pieno un romanzo storico,ma invidio chi non ha ancora letto il nome della rosa
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Io ho letto tutti i romanzi di Saramago e posso dirti che siamo di fronte ad un gigante della letteratura. Il Vangelo secondo Gesù Cristo, Tutti i nomi, Caino e l'uomo duplicato sono i miei preferiti, ma ogni suo romanzo, a parte Saggio sulla lucidità ed Intermittenze della morte, sono dei capolavori.
Benissimo, il Vangelo secondo Gesù Cristo era uno dei papabili. Me lo "accatto" di corsa.
Sto leggendo "il piccolo principe" ma mi sta abbuffando la uallera, sto andando a livello di 2 pagine al mese.
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Il Vangelo secondo Gesu Cristo e Cecità sono i miei due preferiti di Saramago, li lessi anni fa e mi sono rimasti impressi nonostante tenda a dimenticare solitamente quello che leggo.
Ora mi sono imbattuto in questo rimanzo giallo, Parti in fretta e non tornare della scrittrice Vargas. Mi pare molto attinente al periodo che stiamo vivendo tra l'altro (ma è stata una casualità). Qualcuno l'ha letto mai? Mi pare checazzo per quanto il genere noir a volte mi appaia un poco ridicolo nei suoi stilemi quasi caricaturali.
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Letto solo uno della Vargas molti anni fa. Scrive molto bene, ma non ricordo di aver fatto i salti sulla sedia. Mi pare fosse Io Sono il Tenebroso.
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Letto solo uno della Vargas molti anni fa. Scrive molto bene, ma non ricordo di aver fatto i salti sulla sedia. Mi pare fosse Io Sono il Tenebroso.
No infatti non stiamo parlando di grande letteratura, non c'entra niente con Saramago. Però non è male, lo leggi in una settimana e t ha fatt passà le serate.
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No infatti non stiamo parlando di grande letteratura, non c'entra niente con Saramago. Però non è male, lo leggi in una settimana e t ha fatt passà le serate.
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Se non l'hai ancora fatto leggiti qualcosa di Izzo.
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Domani mi arriva il libro di Saramago. Spero mi piaccia, perchè da quando è morto Zafon non so dove cazzo pescare...
EDIT: hanno pubblicato il libro postumo di Zafonnnnnnn!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love:
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Domani mi arriva il libro di Saramago. Spero mi piaccia, perchè da quando è morto Zafon non so dove cazzo pescare...
EDIT: hanno pubblico il libro postumo di Zafonnnnnnn!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love:
Qual è??
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Qual è??
La città di vapore! :sbav:
Io non sono mai stato un lettore accanito (il mio gemello ai tempi belli di una volta era capace di finirsi un libro di 1000 pagine in 3 giorni, avrà letto in vita sua centinaia di libri) ma le emozioni che mi hanno dato i libri di Zafon sono indescrivibili. Pure alla seconda lettura la lacrima mi scende sempre...
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La città di vapore! :sbav:
Io non sono mai stato un lettore accanito (il mio gemello ai tempi belli di una volta era capace di finirsi un libro di 1000 pagine in 3 giorni, avrà letto in vita sua centinaia di libri) ma le emozioni che mi hanno dato i libri di Zafon sono indescrivibili. Pure alla seconda lettura la lacrima mi scende sempre...
Concordo, Zafon era uno dei pochi capaci a tenermi incollato ore a leggere
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La città di vapore! :sbav:
Io non sono mai stato un lettore accanito (il mio gemello ai tempi belli di una volta era capace di finirsi un libro di 1000 pagine in 3 giorni, avrà letto in vita sua centinaia di libri) ma le emozioni che mi hanno dato i libri di Zafon sono indescrivibili. Pure alla seconda lettura la lacrima mi scende sempre...
Marco, si sa che tra due gemelli ce n'è sempre uno un poco meno intelligente!
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Concordo, Zafon era uno dei pochi capaci a tenermi incollato ore a leggere
idem
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Marco, si sa che tra due gemelli ce n'è sempre uno un poco meno intelligente!
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Mio fratello é un mezzo genio!! Infatti del calcio se ne sbatte le palle.... Ahhahahha
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Ce ne sta pure un altro???
:suicidio:
:look:
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Ce ne sta pure un altro???
:suicidio:
:look:
:rofl: :rofl:
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Ce ne sta pure un altro???
:suicidio:
:look:
più che altro, credo che a noi sia capitato quello difettoso
:look:
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Sto leggendo una vita violenta di Pasolini e, a primo impatto, mi pare un romanziere assai mediocre.
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Sto leggendo una vita violenta di Pasolini e, a primo impatto, mi pare un romanziere assai mediocre.
Lo era
Pasolini come intellettuale può anche essere stato importante, ma come romanziere e come regista era veramente pochissima rora
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Francesco mi ha anticipato di poco.
Pasolini era troppa carne al fuoco,come risultato non ha raggiunto il massimo in nessuna delle cose che ha intrapreso (perfino le poesie,per me proprio prive di interesse)
Però appunto non si discute l'importanza della sua figura.
In ogni caso a me una vita violenta piacque anche,la lessi davvero in poco tempo e fu una lettura veloce poco impegnativa e alla fin fine gradevole..petrolio non ce l'ho proprio fatta e ragazzi di vita l'ho zompato.
Continuo a ritenere la letteratura italiana ben poca cosa,con sporadiche eccezioni (ma comunque non in grado di competere con le letterature straniere più importanti)
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Francesco mi ha anticipato di poco.
Pasolini era troppa carne al fuoco,come risultato non ha raggiunto il massimo in nessuna delle cose che ha intrapreso (perfino le poesie,per me proprio prive di interesse)
Però appunto non si discute l'importanza della sua figura.
In ogni caso a me una vita violenta piacque anche,la lessi davvero in poco tempo e fu una lettura veloce poco impegnativa e alla fin fine gradevole..petrolio non ce l'ho proprio fatta e ragazzi di vita l'ho zompato.
Continuo a ritenere la letteratura italiana ben poca cosa,con sporadiche eccezioni (ma comunque non in grado di competere con le letterature straniere più importanti)
Se parli di secondo novecento posso anche essere d'accordo, ma se parli di letteratura italiana dal 1200 in poi è una affermazione molto azzardata
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Per me tolti i tre dell'ave Maria (Petrarca, Boccaccio, Dante) e Leopardi, che sono delle eccellenze assolute, l'Italia non è un paese dalla straordinaria produzione letteraria. Soprattutto nella modernità. Non mi dispiace Calvino e qualcosa di Moravia, ma comunque non rientrano nel mio gotha.
Ah, adoro il Gattopardo.
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Per me tolti i tre dell'ave Maria (Petrarca, Boccaccio, Dante) e Leopardi, che sono delle eccellenze assolute, l'Italia non è un paese dalla straordinaria produzione letteraria. Soprattutto nella modernità. Non mi dispiace Calvino e qualcosa di Moravia, ma comunque non rientrano nel mio gotha.
Ah, adoro il Gattopardo.
Solo per fare qualche nome a caso Cavalcanti (credete a un medievista un vero genio) Tasso, Ariosto, Goldoni, Carlo Emilio Gadda, Montale, Gozzano, Machiavelli, Angiolo Poliziano.
Stiamo solo parlando dei maggiori... credetemi, è il mio campo di studio, la letteratura italiana è stata immensa fino alla prima metà del Novecento
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Se parli di secondo novecento posso anche essere d'accordo, ma se parli di letteratura italiana dal 1200 in poi è una affermazione molto azzardata
Non direi proprio.
Dal 1600 in poi la produzione letteraria è penosa,visto che l'italia non esisteva come nazione ed era l'estrema periferia dell'europa,sempre fuori dalla modernità o in ritardo,e sempre col papato in agguato.
Se fino al 500 si possono annoverare gente come Ariosto e Tasdo o pulci e ruzante (che mi fanno comunque cacare) dal 600 in poi chi abbiamo?
Parini? Alfieri?foscolo?manzoni?
Nullità rispetto a shakespeare,cervantes,victor hugo ecc
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Jamm gozzano...gadda...
Suvvia.
Non sono d'accordo francè
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Per me tolti i tre dell'ave Maria (Petrarca, Boccaccio, Dante) e Leopardi, che sono delle eccellenze assolute, l'Italia non è un paese dalla straordinaria produzione letteraria. Soprattutto nella modernità. Non mi dispiace Calvino e qualcosa di Moravia, ma comunque non rientrano nel mio gotha.
Ah, adoro il Gattopardo.
Be io ci metterei anche Umberto Eco
Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk
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Be io ci metterei anche Umberto Eco
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Sì anch'io.
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Poi ovvio che ci sono un sacco di cose apprezzabili (e ci mancherebbe)
I vicerè,pirandello (che non è di mio gusto ma vabbè),sciascia,verga...
Però onestamente la ritengo complessivamente inferiore come letteratura
Poi i grandi vati della poesia carducci pascoli ecc li prenderei a schiaffoni se potessi
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Solo per fare qualche nome a caso Cavalcanti (credete a un medievista un vero genio) Tasso, Ariosto, Goldoni, Carlo Emilio Gadda, Montale, Gozzano, Machiavelli, Angiolo Poliziano.
Stiamo solo parlando dei maggiori... credetemi, è il mio campo di studio, la letteratura italiana è stata immensa fino alla prima metà del Novecento
L'unico che apprezzo di questi è Machiavelli. Ma nel listone puoi metterci pure Manzoni a sto punto :look:
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Quoto Giggi e Alfredo. A me però piace Ignazio Silone :look:. Pirandello come romanziere pure nun era nient'e che. Moravia lo detesto, gli preferisco quella ciucciuettola della Deledda.
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Per Dante provo un odio viscerale.
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A me di dante piace moltissimo l'inferno,parte del purgatorio e il de vulgari eloquentia che è un testo importantissimo.
Odio con tutto me stesso lo stilnovismo.
Comunque è autore imprescindibile,va studiato per forza.
L'odio viscerale che hai per Dante io ad esempio l'ho sempre avuto per petrarca.
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Quoto Giggi e Alfredo. A me però piace Ignazio Silone :look:. Pirandello come romanziere pure nun era nient'e che. Moravia lo detesto, gli preferisco quella ciucciuettola della Deledda.
Buzzati non ti piace?
Metello di Pratolini?
Tempo di uccidere di Ennio Flaiano?
Io ora mi taccio, perché veramente è argomento troppo enorme, vi dico solo che sui gusti ci dobbiamo stare, ma in generale sul valore della letteratura italiana per me state abbastanza fuori strada.
p.s. non ho messo Manzoni solo perché stavo di corsa prima di vedere un film, ma I promessi sposi e La storia della colonna infame sono due vertici della letteratura ottocentesca mondiale proprio senza se ne ma, riconosciuti da tutta il consesso intenazionale...come lo è Verga, come oramai lo è I vicerè; come Svevo e Gadda sono due vertici della prima metà del novecento a livello mondiale.
ora mi taccio
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Per Dante provo un odio viscerale.
Mi hai dato una coltellata.
:asd: :asd: :asd:
Tieni resente che ho fatto due esami e la tesi in filologia dantesca
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Mi hai dato una coltellata.
:asd: :asd: :asd:
Tieni resente che ho fatto due esami e la tesi in filologia dantesca
conosci il prof Mazzucchi?
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conosci il prof Mazzucchi?
Andrea, come no.
Io poi ho lasciato da tantissimo temo, parliamo vent'anni fa, ma ai miei tempi era assistente del mio professore (Calenda) ci ho anche fatto un paio di viaggi in conferenze di studi danteschi.
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Svevo è assolutamente terribile. Il deserto dei tartari invece mi è piaciuto assai. Non lo so Francè, ma io non ho questa percezione.
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Andrea, come no.
Io poi ho lasciato da tantissimo temo, parliamo vent'anni fa, ma ai miei tempi era assistente del mio professore (Calenda) ci ho anche fatto un paio di viaggi in conferenze di studi danteschi.
eh si grande uomo prima che grande esperto di filologia dantesca. Ma niente niente conosci anche Annalisa Castaldo? Lei non è rimasta in accademia ma più o meno rientra nella tua "era geologica" :look:
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L'unico che apprezzo di questi è Machiavelli. Ma nel listone puoi metterci pure Manzoni a sto punto :look:
eh si grande uomo prima che grande esperto di filologia dantesca. Ma niente niente conosci anche Annalisa Castaldo? Lei non è rimasta in accademia ma più o meno rientra nella tua "era geologica" :look:
Si Andrea è un ragazzo eccezionale, ci volevamo molto bene e ancora adesso le poche volte che vi incontriamo mi iastemma di aver lasciato la ricerca
Annalisa la conoscevo di sfuggita, mai avuto rapporti, so chi è e poco più
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Cazzo quoti, vecchio di merda?
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Cazzo quoti, vecchio di merda?
Sai che non so come sia successo?
E sai che aver quotato uno che non apprezza quella gente mi mette in fortissimo imbarazzo
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Sai che non so come sia successo?
E sai che aver quotato uno che non apprezza quella gente mi mette in fortissimo imbarazzo
adesso baciami.
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Cazzo quoti, vecchio di merda?
:rotfl:
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Calvin ma sei più vecchio di me? :scratch:
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adesso baciami.
Però la lingua tienila a posto
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Calvin ma sei più vecchio di me? :scratch:
Se 78 è un riferimento al tuo anno di nascita e non a mammeta si, di tre anni.
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Mi hai dato una coltellata.
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Tieni resente che ho fatto due esami e la tesi in filologia dantesca
curiosità mia come pensi del libro su Dante di Barbero?
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curiosità mia come pensi del libro su Dante di Barbero?
Non l'ho letto, prima o poi lo farò, l'operazione di divulgazione è interessante anche se io non sono un grande fan di questo tipo di divulgazione (limite mio lo riconosco)
Se lo chiedi a me, ti consiglio tutta la vita di leggerti "Il trattatello in laude di Dante", poche pagine, Garzanti, scritto da uno che di scrittura ne sapeva eccome.
ps sta qui, aggeratis https://www.liberliber.it/online/autori/autori-b/giovanni-boccaccio/trattatello-in-laude-di-dante/ (https://www.liberliber.it/online/autori/autori-b/giovanni-boccaccio/trattatello-in-laude-di-dante/)
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Non l'ho letto, prima o poi lo farò, l'operazione di divulgazione è interessante anche se io non sono un grande fan di questo tipo di divulgazione (limite mio lo riconosco)
Se lo chiedi a me, ti consiglio tutta la vita di leggerti "Il trattatello in laude di Dante", poche pagine, Garzanti, scritto da uno che di scrittura ne sapeva eccome.
ps sta qui, aggeratis https://www.liberliber.it/online/autori/autori-b/giovanni-boccaccio/trattatello-in-laude-di-dante/ (https://www.liberliber.it/online/autori/autori-b/giovanni-boccaccio/trattatello-in-laude-di-dante/)
appena la smetto di studiare roba inutile lo leggo volentieri...grazie
PS barbero non sono in grado di valutarlo come scrittore ma ascolto molto volentieri le sue lezioni mentre corro, me piace !!!
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Se 78 è un riferimento al tuo anno di nascita e non a mammeta si, di tre anni.
E allora sei old! Mi sento un giovincello! :look:
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Se 78 è un riferimento al tuo anno di nascita e non a mammeta si, di tre anni.
Hai solo due anni più di me???
:eek:
:look:
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Hai solo due anni più di me???
:eek:
:look:
Però me li porto molto peggio
(comunque sono 14 agosto 1975, sapevatelo)
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Però me li porto molto peggio
(comunque sono 14 agosto 1975, sapevatelo)
UUUUUUUUUUU pure io 14 agosto...peró io sono nato che tu giá t'o faciv mman
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Sto leggendo un libro della Gordimer , "La figlia di Burger", e penso che questo libro sia una ragione più che sufficiente per assegnare all'Arabia Saudita un posto nel consiglio di sicurezza nell'ONU. Possiamo fare qualcosa affinchè le donne non scrivano più niente? Sarebbe un gesto di grande civiltà.
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Ahah
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:rotfl: :rotfl: :rotfl:
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Che pensate di Philip Roth? Io ho letto il lamento di Portnoy, everyman e il pessimo la mia vita d'uomo e ho fatto un bel po' di fatica a sciropparmeli. Trovo che Roth sia un autore abbastanza ripetitivo e il suo modo di scrivere anonimo, per certi versi quasi mediocre per quanto è lineare e monocorde. Insomma il Roth buono è sicuramente Jospeh.
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https://www.produzionidalbasso.com/project/dieci-racconti-di-sla/ (https://www.produzionidalbasso.com/project/dieci-racconti-di-sla/)
State a sentire Zio Ciccio: compratevi questo libro e leggetelo è un opera di rara bellezza.
Se vi fa piacere fatelo dicendovi che stare facendo un piacere a me che, in qualche forma, me ne sento curatore...ma non lo stare facendo a me, ma a voi
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Che merda Borges, credo sia l'essere più autoreferenziale della storia della letteratura. Illeggibile.
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Io personalmente detesto tutta la letteratura proveniente dal sudamerica,con rarissime eccezioni riservate a singole opere,mai ad autori nel loro complesso.
Però magari è solo una questione di gusto personale,non ho mai digerito lo stile di scrittura nè le tematiche (tipo l'onnipresente realismo magico)
Per quanto riguarda il qualunquista e pagnottista borges,non sono mai riuscito ad andare oltre il terzo raccontino dell'aleph..come odio se la gioca con jodorowsky
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Io personalmente detesto tutta la letteratura proveniente dal sudamerica,con rarissime eccezioni riservate a singole opere,mai ad autori nel loro complesso.
Però magari è solo una questione di gusto personale,non ho mai digerito lo stile di scrittura nè le tematiche (tipo l'onnipresente realismo magico)
Per quanto riguarda il qualunquista e pagnottista borges,non sono mai riuscito ad andare oltre il terzo raccontino dell'aleph..come odio se la gioca con jodorowsky
Questa estate ho letto Cent'anni di solitudine, maronna che robaccia. In particolare il finale da film della Marvel mi ha fatto cadere le braccia.
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Questa estate ho letto Cent'anni di solitudine, maronna che robaccia. In particolare il finale da film della Marvel mi ha fatto cadere le braccia.
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Marquez non è male, però concordo su cent'anni di solitudine, che è assolutamente terribile. L'amore ai tempi del colera e dell'amore e altri demoni sono bei libri.
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Marquez non è male, però concordo su cent'anni di solitudine, che è assolutamente terribile. L'amore ai tempi del colera e dell'amore e altri demoni sono bei libri.
Infatti lessi occhi di cane azzurro e mi convinse. Vedrò di dargli un'altra possibilità con l'amore ai tempi del colera.
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Leggete Bolaño.
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Qualcuno ha letto la trilogia di James Clavell? Mi hanno raccomandato Shogun ma non vorrei impelagarmi in una trilogia di libri da 1000 pagine l'uno che poi mi fa la palla.
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Qualcuno ha letto la trilogia di James Clavell? Mi hanno raccomandato Shogun ma non vorrei impelagarmi in una trilogia di libri da 1000 pagine l'uno che poi mi fa la palla.
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Cliché e banalità e sullo sfondo gli stereotipi sul medioevo giapponese. Tra l'altro dovrebbe essere tipo un romanzo storico perché basata sulla vera storia di un navigatore inglese finito in Giappone ma non so perché cambia tutti i nomi e per esempio Tokugawa diventa Toranaga. È la stessa storia realmente accaduta da cui è tratto anche il videogame Nioh.
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Qualcuno ha letto la trilogia di James Clavell? Mi hanno raccomandato Shogun ma non vorrei impelagarmi in una trilogia di libri da 1000 pagine l'uno che poi mi fa la palla.
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Se ti interessa un bel romanzo di ambientazione nel mondo dei samurai io ti consiglio assai "Miyamoto Musashi" di Eiji Yoshikawa.
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Se ti interessa un bel romanzo di ambientazione nel mondo dei samurai io ti consiglio assai "Miyamoto Musashi" di Eiji Yoshikawa.
Ottimo grazie anche perché questo devo dire che ti immerge sì nel mondo del Giappone dell'epoca Tokugawa però la storia è veramente mediocre e a dire il vero nemmeno mi fido delle esagerazioni del romanzo in alcuni frangenti, mi pare la classica raccolta di stereotipi poco veritieri sulla gente che fa Seppuku ogni cuoll e cazz.
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Ottimo grazie anche perché questo devo dire che ti immerge sì nel mondo del Giappone dell'epoca Tokugawa però la storia è veramente mediocre e a dire il vero nemmeno mi fido delle esagerazioni del romanzo in alcuni frangenti, mi pare la classica raccolta di stereotipi poco veritieri sulla gente che fa Seppuku ogni cuoll e cazz.
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La storia è un pò un pretesto per mettere in scena una serie di sutuazioni molto belle, per me.
Ah, visto che sempore al cinema penso, sgnalo che Hiroshi Inagaki. ne ha tratto una bellissima trilogia che segue molto fedelmente il libro, il primo film dei tre ha anche vinto l'oscar per il miglior film straniero.
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Ma Ian Mcewan perchè gode di tutto questo credito? Ho letto bambini nel tempo ed è un papocchio terribile, da cui non emergono neanche chissà quali doti narrative. Che pena.
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Ma Ian Mcewan perchè gode di tutto questo credito? Ho letto bambini nel tempo ed è un papocchio terribile, da cui non emergono neanche chissà quali doti narrative. Che pena.
Io lessi Amsterdam diversi anni fa, di cui non ricordo neanche la trama francamente. Lettura 'riempitiva'.
Oggi ho finito Pedro Paramo di Rufo, nagg capito manco o cazzo a livello di trama però lo stile narrativo è un qualcosa di meraviglioso.