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Off-topic => Multimedia => Serie TV => Topic aperto da: Alemao - 06 Luglio, 2019, 16:26:01 pm
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(https://www.dituttounpop.it/wp-content/uploads/2019/06/too-old-to-die-young-poster-696x440.jpg)
È una serie disponibile dal 14 giugno su Amazon Prime Video, ideata da Ed Brubaker e Nicolas Winding Refn, regista danese di Drive (due puntate furono presentate a Cannes), ma concepita, per stessa ammissione dell'autore, come un lunghissimo film che si svolge in 13 ore di girato. Martin Jones, poliziotto, dopo un controllo di routine vede il suo collega cadere al suolo, colpito a morte da un colpo di pistola: una vera e propria esecuzione. Sul cellulare del collega, intento a farsi un selfie al momento dello sparo, compare l'immagine dell'omicida. Martin, poliziotto corrotto come il collega, porta il cellulare dal gangster con il quale è in affari. Questi riconosce l'assassino: è il figlio, erede potente di una famiglia di narcotrafficanti, la cui madre è stata uccisa proprio da Martin. Da qui in poi inizia una spirale di violenza, dannazione e morte, che coinvolgerà tutti i personaggi della serie. Questa miniserie è spiazzante. È fuori da ogni schema finora proposto per una serie tv. Visivamente è magnifica. Poche storie. È lentissima (e questo potrebbe spingere giustamente molti a lasciarla, perché è inapplicabile il binge watching), si parla poco e i dialoghi sono scarni e ridotti all'osso. La fotografia è davvero notevole ed evocativa, così come la colonna sonora. È delirante. La Los Angeles violenta e sotterranea è un connubio di post-modernismo alla Lansdale e di richiami noir, un cocktail ben riuscito; è popolata da personaggi squallidi e rivoltanti, da perversioni familiari e sessuali e da sete di vendetta e di omicidio. Il cast è ottimo (c'è anche un cameo di Hideo Kojima), la linearità della trama va a farsi fottere, ma non è questo importante, perché i migliori romanzi non hanno questa impronta. È l'America di Trump (la voce del predicatore è volutamente tale e quale alla sua) a tinte nerissime. In questo 2019 è la migliore serie che ho visto finora e senza ombra di dubbio se ne parlerà molto perché odiata e amata, criticata e incensata, ma resta qualcosa di potentemente audace e quindi merita attenzione.
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Ho visto qualche immagine, la guarderò perché visivamente cattura moltissimo.
Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk
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Ho visto qualche immagine, la guarderò perché visivamente cattura moltissimo.
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È come un film lungo 13 ore. Lentissimo, folle e delirante.
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Di refn avevo apprezzato la trilogia pusher,in generale ho visto un sacco di roba scandinava di qualità
Guarderò anche questa
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Refn a livello cinematrografico, gli ultimi lavori sono quasi una bella merda. Di questa serie vidi il trailer e mi attira...la guarderò.
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Molto lenta, talvolta ho dormito e ho dovuto riprendere la visione il giorno dopo. Ma è una serie veramente spettacolare. Confermo tutto ciò che ha scritto Alemao
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Ho visto le prime due puntate.
Puntate po', sono tre ore di roba.
Sono molto combattuto. Quello che vedo mi piace, ma non mi piace l'atteggiamento di Refn. Perché questa serie è una gigantesca provocazione, dal punto di vista "meta". Di fatto Refn violenta il linguaggio televisivo, proponendo un prodotto dai tempi volutamente esasperati, in una voluta ricerca critica al concetto di serialità.
Capisco l'intento, ma se hai deciso di cimentarti in una serie TV devi fare una serie TV, altrimenti c'è il rischio di tirare fuori qualcosa che non funzioni né come prodotto televisivo né come film.
Insomma, un polpettone masturbatorio in linea con le sue ultime uscite.
Poi quando tra due mesi la finisco vi saprò dire sul resto. Visivamente spettacolare.
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La quinta è un capolavoro.
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Visivamente devastante, ma troppo troppo lenta..
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Finita.
Purtroppo confermo le mie impressioni, che erano negative e tali rimangono.
Per Winding Refn la forma viene prima della sostanza, e al netto di campi, controcampi, piani sequenza e carrelli assolutamente straordinari, conditi da una fotografia superba, TOTDY non è altro che una gigantesca provocazione e un dito medio al concetto di serialità.
Non è né un film in 10 parti, mancando totalmente di ritmo e mordente, né una serie visto che dialoghi, intreccio, lo stesso montaggio, è totalmente incompatibile con la forma raggiunta da questo mezzo di espressione.
Quello che sembra è un girato che necessita di montaggio e tagli per avere una struttura compiuta, un elogio al manierismo e all'autoreferenzialità a tratti fastidioso.
La svolta sovrannaturale conclusiva, poi, semplicemente non ha un perché e rende il tutto parodistico, a tratti patetico e ridondante, su uno sfondo sociale già ampiamente discusso e dibattuto in maniera più incisiva.
Il fatto che sia stato abortito il sequel, poi, la rende ancora più claudicante sul piano del messaggio e del racconto, visto che non si chiudono sottotrame e ramificazioni fondamentali.
Giovanni non la guardare, altrimenti conoscendoti butti il televisore dalla finestra.
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PS: la lentezza è veramente l'ultimo dei suoi problemi.
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A me il primo episodio ha stracciato la Guallera, e dopo aver visto anche quella cacata dell'ultimo film che ha fatto, The Neon Demon, mi son tenuto alla larghissima
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A me il primo episodio ha stracciato la Guallera, e dopo aver visto anche quella cacata dell'ultimo film che ha fatto, The Neon Demon, mi son tenuto alla larghissima
Pensa che il primo è tra gli episodi migliori.
(Il quinto invece è proprio un capolavoro)
In mezzo un mare di fuffa. E io non ho problemi con la lentezza, ho problemi con l'autoreferenzialità
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Pensa che il primo è tra gli episodi migliori.
(Il quinto invece è proprio un capolavoro)
In mezzo un mare di fuffa. E io non ho problemi con la lentezza, ho problemi con l'autoreferenzialità
assolutamente, la lentezza non è un problema se ben gestita, cazzo, dopo la terza stagione di twin peaks accetto qualsiasi cosa