"Raphael Rossi dice il falso
era tutto concordato e non l'ho cacciato io"
Caso Asìa, parla il vicesindaco Tommaso Sodano
di STELLA CERVASIO
Nella foto da sinistra Rossi, de Magistris, Sodano e Del Giudice
VICESINDACO Sodano, se fosse una nave lei sarebbe in mezzo alla tempesta. I consiglieri comunali dipietristi le rinfacciano una visita al centro sociale Insurgencia, inquilino non proprio in regola del Comune...
«Una tempesta in un bicchiere d’acqua. Era solo un’assemblea sulla questione rifiuti nell’ambito di una realtà molto attiva sulle politiche ambientali. E c’erano tutti, dal Movimento 5 stelle ai comitati territoriali».
Non sapeva dove si teneva la riunione?
«Io discuto con tutti, non mi sono posto il tema dell’immobile, l’importante è il contenuto e non il contenitore. Su questa storia si è fatta disinformazione».
Ma lei ha mezzo consiglio contro: quelli di “Napoli è tua” l’accusano di irregolarità per l’assunzione dei 21 per i quali è stato defenestrato il presidente di Asia, Rossi.
«Un’altra tempesta nel bicchiere: è stata fatta un’osservazione su un ordine del giorno sui rifiuti proposto da alcuni consiglieri, compresi quelli che hanno firmato l’osservazione. Su quell’ordine del giorno ho espresso parere favorevole: invitava tra l’altro l’Asia a completare l’assorbimento dei lavoratori del vecchio consorzio di bacino Napoli 5».
Eppure ci risulta che il suo assessorato avesse dato al cda Asia mandato di assumere i 21.
«C’era stata una delibera di giunta ad agosto che parlava di valutare il completamento dell’assorbimento. Sono gli ultimi su oltre 3000 rimasti senza stipendio e per impegno della vecchia amministrazione alla scadenza della mobilità dovevano essere assorbiti. Ma non è certo che lo saranno e al momento sono gli unici danneggiati. È fuorviante dire che la sostituzione del presidente è avvenuta per questo, nessuno aveva chiesto in modo imperativo di assumerli. La sostituzione di Rossi l’avevamo concordata a ottobre, se n’è riparlato a metà novembre e lui ci aveva chiesto di arrivare al 16 dicembre. Poi tutto è slittato a fine dicembre».
Ma Rossi ha detto di non sapere nulla.
«Dice il falso purtroppo, ci sono molti testimoni».
Perché avrebbe dovuto, aveva cambiato idea?
«Non so. Noi ritenevamo di avere in Raffaele Del Giudice una persona con migliore conoscenza del territorio. E poi c’era il problema dei rapporti con tutto il corpo dell’azienda: siamo rimasti molto colpiti dalla lettera di protesta dei dirigenti Asia a Report per la rappresentazione che Rossi aveva dato dell’azienda come una barca abbandonata in mezzo al mare. In questa fase, con le partenze dei rifiuti per l’Olanda serve coesione. A novembre si era già deliberata la selezione di un dirigente: si farà con una società e un bando pubblico, verrà dall’esterno».
Si dice che sia stato il vicesindaco a far fuori Rossi.
«Mi stupisce molto. La sua sostituzione era scontata da molte settimane, la scelta di Del Giudice è interna al cda. Sono rimasto anche colpito sul piano umano, conosco Raphael da molti anni, ho provato a trattarlo come fratello minore, cercando di convincerlo a governare bene questa fase».
Parliamo di Coppa America: dopo aver diviso gli ambientalisti per farla a Bagnoli avete cambiato con via Caracciolo. E ora è arrivato l’altolà del soprintendente Gizzi.
«Abbiamo deciso di attenerci a tutte le sue prescrizioni: faremo opere provvisorie che resteranno per poche settimane. Il progetto definitivo sarà consegnato a giorni. Ma un obiettivo l’abbiamo ottenuto, si sono sbloccati i finanziamenti per la Porta del parco, il Turtle Point e il Parco dello sport».
Anche sullo zoo la proposta del Comune non c’è ancora.
«Il sindaco mi ha chiesto di creare un coordinamento con gli assessori Esposito e Realfonzo, in settimana avremo un incontro con il curatore fallimentare per definire il bando di gara entro il 31 gennaio. Il concetto di partenza è: “superamento dello zoo così com’è oggi”».
(09 gennaio 2012) © RIPRODUZIONE RISERVATA