Autore Topic: Fitzcarraldo (Werner Herzog, 1982)  (Letto 2892 volte)  Share 

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Offline Genny Fenny

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Fitzcarraldo (Werner Herzog, 1982)
« il: 06 Novembre, 2011, 11:16:11 am »


La passione dell'avventuriero Carlos Firmin Fitzgerald (Kinski), conosciuto con il nome di Fitzcarraldo, è la lirica. La sua idea fissa è quella di costruire un teatro d'opera a Iquitos, dove egli vive, nel cuore della foresta amazzonica. Per poter riuscire nel suo intento accetta di guidare una spedizione a bordo di un battello verso una ricchissima zona di alberi da gomma che intende sfruttare, e tenta imprese disperate di trasportare una nave al di là delle montagne.

Ne apro un topic perché anima il mio parlare più appassionato & guallaruso.
Non so quante grosse produzioni d'autore siano state realizzate dopo l'82', resta il fatto che questo film dà l'aria dell'ultimo sospiro di un cinema autentico, senza i modellini degli anni 70 e gli effetti digitali del decennio successivo. Autenticità che si misura in sangue e sudore, e nell'idea di mettere in scena un'impresa attraverso un'impresa. Fitzcarraldo è Herzog, un uomo che apre la giungla silente al richiamo di un'arte barocca e baldanzosa, la boriosità dell'opera lirica di Caruso per l'uno e la grandezza della più magniloquente opera cinematografica per l'altro.
Fitzcarraldo è una produzione di quasi quattro anni. Nel mezzo c'è il dissesto economico dei finanziatori, attori che rinunciano alla parte, un falegname che si taglia un piede dopo esser stato morso dal serpente più velenoso del mondo, un cineoperatore dimenticato per un giorno e una notte su un lembo burrascoso del Rio delle Amazzoni, navi che scavalcano montagne, arresti e disordini derivanti della guerra di frontiera tra Perù ed Ecuador.
Probabilmente non si tratta del miglior Herzog (sono dell'idea che Aguirre, con cui condivide le ambientazioni, sia mezza spanna sopra), ma il film acquista tanto più valore quanto dietro la facile morale della realizzabilità di ogni sogno si erge imperioso l'atto pratico, senza facilonerie e retorica; l'evidenza di un'opera rivelatrice attenuata continuamente dagli sfumati richiami di una giungla suggestiva e magica e dallo sguardo degli indios (attori e lavoranti), un abisso di verità e dignità che fa tremare le certezze e i progetti dell'uomo occidentale. 
Il finale fonde l'amarezza della più sciagurata sconfitta alla gloria della più meritata celebrazione. E' il momento emotivamente più alto dell'opera.
Gradiranno gli amanti del nuovo cinema tedesco e quelli delle scatole di cioccolatini, previa strattonata decisa ai colossal estetizzanti di Wenders e alla Mulino Bianco.
****1/2

Curiosità: Kinski, che aveva giurato di non voler più tornare nelle locations di Aguirre furore di dio, è la quarta scelta del regista dopo Warren Oates, Jason Robards e Mick Jagger e Jack Nicholson, un'isola di serenità a confronto. E' un ruolo diverso dai soliti eccessi, addirittura sorride. Claudia Cardinale deliziosa.
Herzog viene arrestato e rinchiuso per due giorni (tale e quale a Fitzcarraldo) dopo che una guardia bimba e analfabeta (allora in Perù c'era uno stato di polizia) non aveva riconosciuto il permesso scritto accordatogli per utilizzare un edificio militare.

Offline ziumberto

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Re:Fitzcarraldo (Werner Herzog, 1982)
« Risposta #1 il: 07 Novembre, 2011, 16:18:16 pm »
Kinski e Herzog so dui pazz e questo film rappresenta l’avventura più estrema ed oziosa, il superamento di ogni limite fisico e mentale.
Per un istante, un solo film (chè negli altri domina, spesso crudele) …Le mani sulla natura più aspra, e sentirsi onnipotente.

Sull’intreccio e l’ambiguità tra finzione e documento si basa tutta la filmografia del tedesco nella quale, oltre ai due capolavori jungle citati, vanno ricordati:
La ballata di Stroszek, Grizzly man e Ignoto spazio profondo, senza dimenticare le pugnalate di Woyzeck, le esplosioni di Apocalisse nel deserto, L’ipnosi di Cuore di Vetro, il candore di CasparH.


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falceEmarcello

Fitzcarraldo (Werner Herzog, 1982)
« Risposta #2 il: 07 Novembre, 2011, 18:53:29 pm »
Questo film mi abbuffo' talmente tanto la uallera che a confronto la nave che si carriava il tipo er na scialuppa :look: