Autore Topic: Red,white and blue - Simon Rumley (2010)  (Letto 2025 volte)  Share 

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Offline noel

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Red,white and blue - Simon Rumley (2010)
« il: 24 Settembre, 2011, 14:55:09 pm »



Erika è una ragazza che trascorre le serate passando da un locale all’altro in cerca di uomini con cui fare sesso. Il suo sembra un vero e proprio bisogno: rapporti con perfetti sconosciuti, senza protezioni, senza alcun sentimento se non quello del desiderio della carne. La seguiamo sin dall’inizio in questa sua vita dissoluta accompagnati da una colonna sonora quasi malinconica di solo piano, come se il regista volesse farci capire che ci sia qualcosa dietro. Non a caso egli ci mostra Erika al mattino lavarsi sotto la doccia, insistendo su quella spugna che viene con forza strofinata su ogni centimetro della pelle, quasi volesse levarsi di dosso l’odore, il sudore, il contatto del suo incontro notturno.
 
La ragazza vive in un pensionato in cui fa le pulizie, qui incontra Nate, l’unico uomo che sembra interessato a lei: la cerca, l’aiuta, le trova un lavoro presso il megastore di bricolage dove lavora, si preoccupa per lei. Eppure Erika lo respinge allo stesso modo con cui flirta con i nuovi colleghi, tanto che Nate ribollisce di rabbia quando la vede più volte entrare nel bagno assieme a questo o quel collega. Ciononostante quando si avvicina ad Erika e le chiede se va tutto bene, lei risponde scontrosa, salvo poi pentirsi e cercare Nate nella sua stanza non per un rapporto ma solo per dormirci assieme.
 
Infine c’è Frankie, che passa le giornate tra il lavoro al fast food e la musica suonata nel garage, mentre si prende cura della madre malata gravemente di tumore. Frankie è uno dei tanti uomini di Erika, ma qualcosa lo terrà legato alla ragazza, qualcosa che lentamente porterà le vite dei tre personaggi ad incrociarsi fatalmente.
 
Red White Blu è uno di quei film che portano sullo schermo le storie dei tanti disadattati degli Stati Uniti, in modo particolare quelli degli stati del Sud. Il titolo del film non a caso richiama i colori della bandiera USA, ma anche di quelli del Texas, dove si svolge la storia, ed il titolo di una canzone di un gruppo strettamente legato al sud quale i Lynyrd Skynyrd. Erika, Nate e Frankie sono, ognuno a modo loro, degli emarginati. Erika, scappata di casa, che ha rapporti ogni notte con uomini diversi e di cui tiene addirittura un album, quasi fosse un gioco, una collezione, un bisogno, mentre poi si rivelerà altro; Nate è un ex marine, senza arte né parte, trasandato, senza alcun legame, che si affeziona ad Erika per un’affinità che avverte sin da subito; Frankie invece è uno di quelli che cerca di fare il colpo con la propria band, per diventare qualcuno, per poter pagare le cure e l’assistenza alla madre malata, per lasciare il lavoro che odia e lo fa impazzire.
 
Ma Red White & Blu non è la solita storia degli emarginati del sud: è una storia di rabbia e di vendetta, tutti dentro al film mostrano rabbia e vanno in cerca di vendetta, sono vittime e sono carnecifici, eppure nessuno è innocente. L’incontro di Erika prima con Frankie e poi con Nate farà scattare un meccanismo terribile e feroce, scatenando una spirale di violenza e di cieca vendetta, il cui culmine è un vero e proprio pugno nello stomaco dello spettatore.
 
Non ci sono insegnamenti, denunce o lezioni da imparare nel film di Simon Rumley, come pellicole di altri registri bordeline come Todd Solondz o Larry Clark ci viene mostrata la storia di gente comune che, come la cronaca nera quotidiana ci propina, d’un tratto si trasformano in qualcosa che nessuno avrebbe immaginato. Qualcuno lo ha già paragonato a film come Audition di Miike e Symphaty for Mr (e Mrs.) Vengeance di Park Chan-wook ma, a parte la sete di vendetta che diventa cieca violenza, siamo su tutt’altro genere: questa è Austin – Texas, e le cose non funzionano proprio come in Giappone o in Corea del Sud.
 
La regia cerca di trasmettere tutto questo attraverso primi piani che seguono gli attori nel loro incedere, mentre l’audio sparisce e rimane solo la colonna sonora estranea all’ambiente, quasi a voler suggerire un’attenzione particolare per quello che sta per succedere, con una soffice musica di pianoforte che richiama la quiete prima della tempesta.
 
Red White & Blu è un film duro, drammatico e terribilmente feroce nella spirale di violenza che si innesca alla fine, forse troppo…e il messaggio “Kunderiano” del desiderio di fare sesso applicabile ad un numero spropositato di individui mentre quello di dormirci accanto è applicabile ad uno solo, sembra stonare nella vita di Erika e nasconde una terribile verità; ma fa tutto parte della struttura cinematografica che Simon Rumley, ci svela un poco alla volta, fino all’epifania finale.






Offline noel

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Re:Red,white and blue - Simon Rumley (2010)
« Risposta #1 il: 24 Settembre, 2011, 14:56:16 pm »
ps: particolarmente consigliato agli amanti dei b-movie che si sentono maniaci e psicopatici. Un film cruento,ovviamente anche questo faticherà molto ad uscire in spaghettiland.