Uà m'ata fatta parià! Premetto che non ho pensato neanche per un nanosecondo (cioè, ricordiamolo, un miliardesimo di secondo!) che da questo topic potesse uscire un consiglio, era più òa necessità di sfogarmi.
Comunque chiariamo un paio di cose. Ci sono delle vicende familiari alla base che a me ancora non sono perfettamente chiare e che si protraggono dall'alba dei tempi e hanno contribuito a creare questa situazione. Più o meno cose del genere accadono in tutte le famiglie.
Seconda cosa, per chiarire soprattutto ad Alessio e a Giovanni. Ha ragione Marco, io comunque sto in una situazione di fuorisede, è inevitabile che finisci ad appoggiarti alla famiglia, anche perché all'inizio sono stato accolto benissimo, io so che mi vogliono bene e che non potevano augurarsi niente di meglio per la figlia. Però la suocera è psicopatica. E comunque vittima delle ipocrisie che noi tanto sbeffeggiamo nell'Uncensored. Noi ci facciamo le vacanze assieme (io e la mia ragazza), persino a casa dagli zii ad Avellino abbiamo dormito nel letto matrimoniale, però per la suocera lei non può ancora venire a dormire da me. E anche per la mia ragazza non è facile ribellarsi ad una cosa che ha sempre vissuto come normale, andare contro il modo di pensare che comunque ti viene inculcato dalla nascita. Io per ora non voglio esagerare, e poi mi fa anche comodo stare per i cazzi miei, quindi non tiro la corda. Vero è che laddove trovassi lavoro da qualche parte e lei non mi seguisse ci sarebbero serie conseguenze. Tenimm trent'anni affinale, non quindici! In più, lei dice giustamente che non vuole diventare stronza e cazzimmosa, lei è buona e vuole continuare ad esserlo, pazienza se la sfruttano un po' (un po' troppo dico io). Chiudo parlando della cucina, mo vi siete azzeccati su una cosa marginale, non è che io vado a fare la massaia, semplicemente quando si fa ora di mangiare non mi siedo a tavola aspettando che si materializzi la cena, ma apparecchio e faccio cose che altrimenti graverebbero quasi esclusivamente sulle spalle della mia ragazza. Cucino di tanto in tanto perché mi piace, perché non c'è sfizio a cucinare solo per se stessi, e perché a me piace che le cose siano fatte a modo mio. È inutile che ci si atteggi tutti a uomini delle caverne, la famiglia al giorno d'oggi non è più uomo che lavora e donna casalinga, se si vuole campare bene, e non solo per un discorso economico, anche per un motivo di realizzazione personale, entrambi devono lavorare. Questo significa anche dividersi i lavori di casa. Io iniziai a dare una mano in casa perché mi spiaceva che si dovesse sorbire tutto il lavoro mammà e per lo stesso motivo non voglio che addossare tutto il lavoro alla mia ragazza.
Ah, a me stanno simpatici gli zii, mi vogliono bene, mi riempiono di attenzioni e di regali. Ogni volta che vado ad Avellino torno con castagne, nocino, fragolino, olio, vino, formaggi, salumi... A me piace il resto della famiglia, non vedo perché non dovrei frequentarli! Anche le cugine!