La parola è un insieme di segni grafici o fonemi ai quali la consuetudine ha assegnato un significato, nient'altro.
La parola nostalgia non ha nulla di oggettivo. Per esserne certo dovresti conoscere le sensazioni che ciascun essere umano associa ad essa.
La parola nasce vuota, non ha consistenza ontologica (teoricamente neanche il cinema digitale, visto che le immagini sono il prodotto di codici binari... ma è un altro discorso

).
E' una provocazione, nessuno vuole stabilire una gerarchia tra modalità d'espressione e forme d'arte. Io non ho scelto il cinema sulla base di qualche pippa mentale, lo prediligo semplicemente perchè... boh, non lo so. Quando leggo mi distraggo, non riesco a mantenere la concetrazione. Metti le lettere in fila, recepisci la parola, la frase, il periodo, associa a tutte queste astrazioni un significato... è troppo faticoso, io sono una persona molto pigra.
Il cinema segue la stessa sintassi del nostro pensiero, è più libero, più facile da seguire.
Quando si parla di letteratura, mi vergogno perchè mi sento veramente una capra. Ma non è tutta colpa mia
