Autore Topic: Scommate di sangue  (Letto 8638 volte)  Share 

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Offline grohl

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Re:Scommate di sangue
« Risposta #40 il: 04 Settembre, 2011, 23:49:03 pm »
:rofl: questo topic è fantastico! io a mazzate serie non ho mai fatto anche perchè nonostante sia 186 per 98 kg non mi è mai capitato di acchiapparmi con uno :look: solo l'ultimo anno delle superiori un ragazzo che stava in classe con me durante un'assemblea usci tutto il tempo fuori e noi decidemmo di nominarlo rappresentante di classe (cosa che in classe a parte me nessuno voleva fare perchè avevamo dei professori infami) questo torna fa il pazzo e straccia tutte le schede io non ci vedo piu lo alzo di peso e lo lancio nel muro mentre due mi fermavano :asd: poi da piccolo quando giocavo a pallone giu al palazzo ero il piu piccolino e quando entravano i capuzzielli che volevano il pallone e abbuscavano dai miei amici quando lo lasciavano a terra morente passavo io a chiudere il conto da buon verme :asd:

SpamMattia

Re:Scommate di sangue
« Risposta #41 il: 05 Settembre, 2011, 00:52:16 am »
ovviamente quando siete fuggiti a gambe levate era sempre perchè gli altri erano di più non perchè vi cagavate addosso :sisi:

Online pappasouth

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Re:Scommate di sangue
« Risposta #42 il: 05 Settembre, 2011, 01:10:49 am »

Offline 814ckp0w3r

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Re:Scommate di sangue
« Risposta #43 il: 05 Settembre, 2011, 01:11:23 am »
Forse non le ho mai date. Solo una volta struppiai volontariamente a un veronese durante una partita di calcio. Le ho prese poche volte, ma sempre cavandomela, mai più di un paio di calci (o pugni)

Offline 814ckp0w3r

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Re:Scommate di sangue
« Risposta #44 il: 05 Settembre, 2011, 01:13:01 am »
in italiano?
Il pelliccioso è il tipo da centro sociale: capello lungo, barba e vestiti scadenti e larghi è lo stereotipo del pelliccioso. E' un vocabolo dell'area nord di Napoli.

Starfred

Re:Scommate di sangue
« Risposta #45 il: 05 Settembre, 2011, 01:56:54 am »
quelle che fai col tuo pesce non si chiamano mazzate

giusto una settimana fa sono finito a capate in faccia, non farmi parlare :look:

Offline WhiteManCanJump

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Re:Scommate di sangue
« Risposta #46 il: 05 Settembre, 2011, 03:00:40 am »
a madonna dell'arco invece me la sono cavata, all'improvviso vennero alcuni miei amici ad informarci che un nostro amico si stava pigliando a mazzate fuori arcogelo, eravamo 5 motorini, chi a due e chi a tre, arrivammo lì, eravamo in superiorità numerica ma nemmeno il tempo di dare un fetente di pugno in faccia che arrivarono una decina di motorini "loro" con caschi e catene in mano, riuscimmo a scappare tutti fortunatamente. epica la scena in cui io scendo dal motorino, quello davanti a me lo spegne, lo mette sul cavalletto e 2 secondi dopo già stavamo sopra scappando. :asd:

Il pomeriggio lì fuori sembra il club del libro, tutta gente per bene e poco cafona.
Citazione da: Starfred
E a noi serve un titolare lì, non il Giaccherini iberico, uno che a 26 anni non è nessuno.

Online pappasouth

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Re:Scommate di sangue
« Risposta #47 il: 05 Settembre, 2011, 10:02:15 am »
giusto una settimana fa sono finito a capate in faccia, non farmi parlare :look:

Omm! :look:

Online vampyr8

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Re:Scommate di sangue
« Risposta #48 il: 05 Settembre, 2011, 10:20:29 am »
me ne sono ricordata un'altra, sempre non mia

a scuola un compagno di classe non venne per un paio di giorni, era un tipo normale, mai sopra le righe, tranquillo e anche amichevole
si ripresentò in classe con la faccia completamente tumefatta, l'occhio non era nero ma aveva tutte le sfumature dal blu al viola e ci racconta che le sue vacche erano scappate nella terra del vicino e i vicini si sono trovati tutto il raccolto distrutto e si sono menate le due famiglie, tutti contro tutti e durante la rissa questo compagno stava abbuscando pesantemente, il fratello gli toglie il tizio da dosso, il mio amico si rialza, prende un'ascia che stava lì per terra e gliela tira appresso conficcandogliela a volo nella schiena
ovviamente non è morto nessuno

Offline cavallopazzo

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Re:Scommate di sangue
« Risposta #49 il: 05 Settembre, 2011, 10:47:37 am »
buhauhauahuahauahah che storie....

comunque sembra strano, ma solo poche volte è capitato di prendere questioni, solo un paio di volte io in prima persona.... altre per colpa di amici. La prima volta in sala giochi n'copp e Giardinetti, dove ci stava un tipo coi riccioletti biondi che sfotteva tutti.... ( io sono sempre calmo e cordiale, ma quando mi parte la capa so pericoloso..)...un giorno decide di sfottere me.... io mi piglio collera, lo rispondo... lui alza le mani...e mi ritrovo che lo sto chiavando con la  capa  nel vetro del videogioco.... Un altra volta invece le piglio...mi trovavo sul lungo mare di Serapo.... stavo li con Natalia...una ragazza ucraina che veniva in italia quando si accoglieva gente in casa di quei luoghi per fargli cambiare un pò d'aria.... beh insomma io volevo scoparmela questa troietta avevo sui 17 anni.... comunque la porto in un pub la faccio bere e poi me la porto sulla spiaggia e faccio il porco.... quando mi trovo sul lungomare sulla strada del ritorno passiamo davanti ad una comitiva di ragazzi...uno di questi si alza e gli tocca il culo.... io subito ( come un coglione...) mi incazzo e piglio questione con questo.... davvero lo intummo di palate.... però poi mi ritrovo un 7/8 amici suoi che m si parano davanti ( intanto quella puttanella scappa) comunque.... mentre mi accerchiano...quella merda che avevo rimasto a terra...si alza... mi piglia da dietro per i capelli... e mi schiatta violentemente contro il parabrezza di una fiat panda verde parcheggiata....mi uscì un bombolone in fronte esagerato....poi dopo riuscii ad andare via e tornai a casa col trofeo.... poi con i miei parenti cercammo di ritrovarli... ma non fummo capaci di rivederli

Offline Genny Fenny

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Re:Scommate di sangue
« Risposta #50 il: 05 Settembre, 2011, 11:05:56 am »
ah una volta mi azzeccarono due paccaroni in faccia due bestioni che mi volevano fare na rapina, se la presero con me perchè il mio cellulare faceva schifo e nun tenevo n'euro :look:

:cazzimm:

Due rapine. Una volta nun tenevo niente e il tipo sul mezzo (che nun era manco sciso  :asd:) mi lasciò con un laconico "Mallaneme e chi t'a muort", accompagnato dalla mimica della mano e della faccia di Giovanni Guallera che soppesa il crociato.
N'ata vota, sempre sui 14-15 anni, mi beccarono con degli amici in una strada isolata. Erano in due e ci presero di lato con doje mullettelle in mano. Noi eravamo in 4 ma ce stetteme malamente. Arrivato il mio turno persi un orologio (un sector viecchio e scippato, ma mi piaceva assai) e contrattai per il telefonino. Avevo il Nokia 3330, all'epoca già abbastanza superato, "Ja, ma che t'o pigl' a fa stu mattone? E' nu cess :sad:", "Vabbuo', tienatill. Nuje simme bravi mariuole". :rofl:

Capitolo mazzate. La prima volta che acchiappai gli schiaffi tenevo 7 anni, ma mi ricordo come fosse ieri. Abitavamo in una cooperativa nelle salicelle e mia mamma si metteva paura di farmi scendere a giocare con i miei coetanei. Un giorno si convinse e mi lasciò andare giù al parco (un posto tranquillo e ben abitato). Non appena scesi, dei ragazzini più grandi che già mi pariavano addosso del balcone, mi facettero nuovo nuovo con spade e scudi di plastica.
Un altro episodio che ho già raccontanto, sempre risalente a quel periodo: dopo aver fatto amicizia con alcuni scesi con il mio pallone nuovo perché si era deciso di organizzare una partitella al campetto della cooperativa. C'erano pure guagliuni più grandi e attaccammo a giocare. Il pallone supera la linea del fallo laterale, uno della squadra avversaria se ne esce con "E' mia, la palla è mia". Non capii, non conoscevo le regole, risposi interdetto rivendicando la proprietà del pallone con le lacrime all'uocchje. Mi restituì il pallone insieme a nu paccarone a mana chiena. Tornai a casa carico di meraviglia.

Quando cambiai casa a 8 anni andai in un posto isolatissimo, pieno di campagne e case abbandonate, tutto popolato da cuozz e fravecatori. Là ci prendevamo a mazzate giornalmente per le biglie. Le biglie erano importantissime, più ne avevi ed eri bravo a vincerle più eri uno buono. Con tutte le figure sociali derivate, dal perdente che doveva ricominciare da zero giocando a buca (1 contro 1 con un pallino a testa) al vincente che girava sulla bicicletta agitando il marsupio chin. I paccari succedevano quando giocavamo a palummela con il palluottolo in mezzo. Funzionava così: c'erano due contendenti che lanciavano le biglie a turno, dal centro della strada al marciapiede. Al centro c'era una biglia più grossa ('o palluottolo). Per vincere tutte le biglie non bastava colpirne una (come succede con la palumbella normale) ma centrare il palluottolo. Capirete che la difficoltà aumenta, così come la posta in gioco. Si arrivava al punto che le biglie a terra erano talmente tante che entrambi i giocatori sapevano che da lì a poco, appena uno avesse centrato il palluottolo, si sarebbero trovati con le ginocchia a terra cercando di arraffarne quante più possibile, con fughe in bicicletta interrotte da cavece e pugni.
Oltre a queste liti ordinarie ne ricordo due con il mio migliore amico dell'epoca. Nella prima ce vattetteme per misurarci, e rimediai nu cazz 'e scippo mpiett in seguito al quale abbuscai pure a casa (non si bevvero la storia della jatta :look:), nella seconda mi vendicai. Prima gli azzeccai uno scardone nei raggi della bicicletta, poi lo abbuffai di mazzate quando scese minaccioso.
Un'altra appiccicata me la feci con un altro personaggio che abitava nei dintorni. Stavamo costruendo una casarella di legno in sei persone, nella campagna vicina al suo palazziello abusivo, raccattando gli scarti degli accampamenti abbandonati dagli zingari (divani stracciati, tavulilli, segge...). Questo si prese i soldi per comprare i chiodi ma ogni giorno se ne asceva con una scusa. Lo picchiai ma me sentiett n'omm 'e merda perché benché avessimo la stessa età lui era nu sorece.

Acchiappai gli schiaffi anche durante la gita in Sicilia che feci in terza media. Salendo in pullman, ingannato dalle fattezze grosse e chiatte, iniziai a spingere uno che pensavo fosse un mio caro amico "Jamm strunz, fa ambress". In realtà chist era Gennaro Moccia, nipote carnale della vedova che fa capo al noto clan camorristico. Mi chiavo' un paccaro potentissimo, e io ciuncai senza fiatare.
Sui 13-14 anni abbuscai da uno che faceva basket con me. Stavamo a fare un triangolare all'aperto che doveva aprire un evento di piazza, in un giorno di primavera in cui feci pure la conoscenza della gag del tatuaggio della scigna parlando con un tale su una vespa bianca che stava a bordo campo ("'Te piace 'o tatuaggio r'a scigna che tengo ngopp 'o polpaccio?" "Addo' sta? Nun 'o veco" "E' perché s'è juta a mangia' a banana" con conseguente maniata di pesce). Comunque niente, quel giorno stranamente ero in forma e jucaje buon. Quando finimmo e andammo a cambiarci negli spogliatoi di una scuola elementare lì vicino, il pivot che stava in squadra con me stava ntussecato perché diceva che non gli passavo mai il pallone. Una parola tira n'ata, questo mi azzecca nu buffettone. Io cercavo di avvicinarmi per ribattere ma era più alto e agile di me. Ogni volta indietreggiava e mi azzeccava un altro buffettone. Accussì 4-5 volte, fino a quando me stiett, pieno di stizza. Praticamente acchiappaje sulo.

Al liceo mi civilizzai e, tolte le amichevoli lotte che facevamo in classe (in cui ci struppiavamo più che in liti serie  :asd:), mi sono appiccicato solo due volte.
La prima fu con il capuzziello della classe. Giocavamo a lanciarci il cassino sporco e malauguratamente lo acchiappai in pieno volto, tra grasse risate. Chist venette vicino e iniziò a minacciarmi  stringendomi la maglietta al collo. Nun ce verette chiù e gli azzeccai 4-5 cazzotti in pieno volto, tant'è che i giorni seguenti tornò con la faccia paunazza. Per lo scuorno non lo disse ai professori ma avvisò i suoi amici trappani delle altre classi. Seguirono giorni di intimidazioni e trattative. Poi la cosa cadde nel dimenticatoio.
La seconda volta fu a Capri, un primo maggio. Era una uscita galante, con due amici e tre femmene. Stavamo giocando a pallone sulla spiaggia quando un turzo di un mio amico (recentemente ho scoperto che è pure recchia) fece finire la palla nell'acqua, schizzando certi cafune in comitiva che stavano a prendere il sole sugli scogli. Vennero in gruppo sulla spiaggia e il tipo più intraprendente iniziò a chiedere "Si' stato tu a jittà 'o pallone int all'acqua?!". Tutti risposero no, io fui l'ultimo della lista. A me non fu domandato niente, mi arrivò direttamente nu paccarone a mana chiena. Risposi istintivamente allo stesso modo. Il seguito fu divertentissimo: io e quelli che erano con me andavamo via cacati sotto mentre questo tale imprecava con la lengua a fora ("T'aggia accirere, ncopp 'o bene 'e papà") mentre gli amici si erano messi in circolo a pariarlo ncuoll "Cioccolattino bott e risposta! Cioccolattino bott e risposta!".
L'ultimo accenno di rissa a Siena. Uscimmo di casa di una mia amica che stavamo già bevuti e jetteme a ballà in un posto. Due piscioni quarantenni iniziarono a cacare il cazzo alla mia ragazza di allora, quindi ne acchiappai uno e me lo trascinai fuori. Stavo per pigliarlo a cazzotti ma chist se mettette a parlà con tono dimesso e volle apparare. In realtà non capii nu cazz, ma mi sembrava così. Se ne andò, per mia somma fortuna, dato che scuotto come stavo avrei abbuscato pure da pollicino. 


Offline Genny Fenny

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Re:Scommate di sangue
« Risposta #51 il: 05 Settembre, 2011, 11:08:51 am »
Uanema 'a maronna.  :brr:

Offline kurz

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Re:Scommate di sangue
« Risposta #52 il: 05 Settembre, 2011, 11:18:01 am »
e chi cazz s'adda leggere sta roba :look:
gesucrì

Offline cavallopazzo

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Re:Scommate di sangue
« Risposta #53 il: 05 Settembre, 2011, 11:19:23 am »
e chi cazz s'adda leggere sta roba :look:
misono letto il papiello di fiorenzo.... :maronn:

Online pappasouth

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Re:Scommate di sangue
« Risposta #54 il: 05 Settembre, 2011, 11:20:39 am »
Uanema 'a maronna.  :brr:

non so come ho fatto ma l'ho letto tutto, ho pariato col tatuaggio della scimmia.

Offline manuelito

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Re:Scommate di sangue
« Risposta #55 il: 05 Settembre, 2011, 11:24:12 am »
misono letto il papiello di fiorenzo.... :maronn:
pure io, entusiasmante :look:

Offline cavallopazzo

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Re:Scommate di sangue
« Risposta #56 il: 05 Settembre, 2011, 11:40:12 am »
pure io, entusiasmante :look:
:look: comunque a differenza vostra....sono stato uno dei pochi che ai ladri li ha menati....

avevo sui 18 anni e viaggiavo su uno sky tutto sfasciato.... un mio amico si era comprato il liberty 125 color verde oliva metallizzato con la sella color panna... un grande mezzo all'epoca.... comunque...stavamo tornando a casa.... lui ed un amico sul suo liberty.... io ed un altro amico sul mio sky.... comunque mi accorgo che ci stanno seguendo....e quando ho dovuto cambiare strada per andare a casa mia ..... decisi di fermarmi a vedere questi che ci seguivano col mezzo.... dove andavano..... comunque... io giro a destra il mio amico va dritto e questi lo seguono a quel punto....sospetto che si volevano fottere il 1/2 del mio amico....ed i ladri seguono il mio amico ed io seguo i ladri... comunque il mio amico arrivato al cencello di casa sua...si ritrova i ladri addosso che lo urtano col loro mezzo e gli urlano di scendere dal mezzo... ad un certo punto gli sfortunati ladri si ritrovano con me che gli do addosso....ad uno gli arrivo con un calcio in petto direttamente da sopra il motorino.... ad un altro che era sceso per fottere il mezzo gli chiavo 2 schiaffettoni in faccia........i ladri fuggono e mi minaccia di morte...dicendo che prendono la pistola e mi uccidevano...la mia risposta fu...." a pistol ta mett n'cuuuuuuuul" alla fine poi chiamai a casa....dicendo che mi venivano a prendere perchè poi mi cagavo sotto di tornare a casa da solo....

Online vampyr8

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Re:Scommate di sangue
« Risposta #57 il: 05 Settembre, 2011, 11:42:09 am »
:cazzimm:

Due rapine. Una volta nun tenevo niente e il tipo sul mezzo (che nun era manco sciso  :asd:) mi lasciò con un laconico "Mallaneme e chi t'a muort", accompagnato dalla mimica della mano e della faccia di Giovanni Guallera che soppesa il crociato.
N'ata vota, sempre sui 14-15 anni, mi beccarono con degli amici in una strada isolata. Erano in due e ci presero di lato con doje mullettelle in mano. Noi eravamo in 4 ma ce stetteme malamente. Arrivato il mio turno persi un orologio (un sector viecchio e scippato, ma mi piaceva assai) e contrattai per il telefonino. Avevo il Nokia 3330, all'epoca già abbastanza superato, "Ja, ma che t'o pigl' a fa stu mattone? E' nu cess :sad:", "Vabbuo', tienatill. Nuje simme bravi mariuole". :rofl:

Capitolo mazzate. La prima volta che acchiappai gli schiaffi tenevo 7 anni, ma mi ricordo come fosse ieri. Abitavamo in una cooperativa nelle salicelle e mia mamma si metteva paura di farmi scendere a giocare con i miei coetanei. Un giorno si convinse e mi lasciò andare giù al parco (un posto tranquillo e ben abitato). Non appena scesi, dei ragazzini più grandi che già mi pariavano addosso del balcone, mi facettero nuovo nuovo con spade e scudi di plastica.
Un altro episodio che ho già raccontanto, sempre risalente a quel periodo: dopo aver fatto amicizia con alcuni scesi con il mio pallone nuovo perché si era deciso di organizzare una partitella al campetto della cooperativa. C'erano pure guagliuni più grandi e attaccammo a giocare. Il pallone supera la linea del fallo laterale, uno della squadra avversaria se ne esce con "E' mia, la palla è mia". Non capii, non conoscevo le regole, risposi interdetto rivendicando la proprietà del pallone con le lacrime all'uocchje. Mi restituì il pallone insieme a nu paccarone a mana chiena. Tornai a casa carico di meraviglia.

Quando cambiai casa a 8 anni andai in un posto isolatissimo, pieno di campagne e case abbandonate, tutto popolato da cuozz e fravecatori. Là ci prendevamo a mazzate giornalmente per le biglie. Le biglie erano importantissime, più ne avevi ed eri bravo a vincerle più eri uno buono. Con tutte le figure sociali derivate, dal perdente che doveva ricominciare da zero giocando a buca (1 contro 1 con un pallino a testa) al vincente che girava sulla bicicletta agitando il marsupio chin. I paccari succedevano quando giocavamo a palummela con il palluottolo in mezzo. Funzionava così: c'erano due contendenti che lanciavano le biglie a turno, dal centro della strada al marciapiede. Al centro c'era una biglia più grossa ('o palluottolo). Per vincere tutte le biglie non bastava colpirne una (come succede con la palumbella normale) ma centrare il palluottolo. Capirete che la difficoltà aumenta, così come la posta in gioco. Si arrivava al punto che le biglie a terra erano talmente tante che entrambi i giocatori sapevano che da lì a poco, appena uno avesse centrato il palluottolo, si sarebbero trovati con le ginocchia a terra cercando di arraffarne quante più possibile, con fughe in bicicletta interrotte da cavece e pugni.
Oltre a queste liti ordinarie ne ricordo due con il mio migliore amico dell'epoca. Nella prima ce vattetteme per misurarci, e rimediai nu cazz 'e scippo mpiett in seguito al quale abbuscai pure a casa (non si bevvero la storia della jatta :look:), nella seconda mi vendicai. Prima gli azzeccai uno scardone nei raggi della bicicletta, poi lo abbuffai di mazzate quando scese minaccioso.
Un'altra appiccicata me la feci con un altro personaggio che abitava nei dintorni. Stavamo costruendo una casarella di legno in sei persone, nella campagna vicina al suo palazziello abusivo, raccattando gli scarti degli accampamenti abbandonati dagli zingari (divani stracciati, tavulilli, segge...). Questo si prese i soldi per comprare i chiodi ma ogni giorno se ne asceva con una scusa. Lo picchiai ma me sentiett n'omm 'e merda perché benché avessimo la stessa età lui era nu sorece.

Acchiappai gli schiaffi anche durante la gita in Sicilia che feci in terza media. Salendo in pullman, ingannato dalle fattezze grosse e chiatte, iniziai a spingere uno che pensavo fosse un mio caro amico "Jamm strunz, fa ambress". In realtà chist era Gennaro Moccia, nipote carnale della vedova che fa capo al noto clan camorristico. Mi chiavo' un paccaro potentissimo, e io ciuncai senza fiatare.
Sui 13-14 anni abbuscai da uno che faceva basket con me. Stavamo a fare un triangolare all'aperto che doveva aprire un evento di piazza, in un giorno di primavera in cui feci pure la conoscenza della gag del tatuaggio della scigna parlando con un tale su una vespa bianca che stava a bordo campo ("'Te piace 'o tatuaggio r'a scigna che tengo ngopp 'o polpaccio?" "Addo' sta? Nun 'o veco" "E' perché s'è juta a mangia' a banana" con conseguente maniata di pesce). Comunque niente, quel giorno stranamente ero in forma e jucaje buon. Quando finimmo e andammo a cambiarci negli spogliatoi di una scuola elementare lì vicino, il pivot che stava in squadra con me stava ntussecato perché diceva che non gli passavo mai il pallone. Una parola tira n'ata, questo mi azzecca nu buffettone. Io cercavo di avvicinarmi per ribattere ma era più alto e agile di me. Ogni volta indietreggiava e mi azzeccava un altro buffettone. Accussì 4-5 volte, fino a quando me stiett, pieno di stizza. Praticamente acchiappaje sulo.

Al liceo mi civilizzai e, tolte le amichevoli lotte che facevamo in classe (in cui ci struppiavamo più che in liti serie  :asd:), mi sono appiccicato solo due volte.
La prima fu con il capuzziello della classe. Giocavamo a lanciarci il cassino sporco e malauguratamente lo acchiappai in pieno volto, tra grasse risate. Chist venette vicino e iniziò a minacciarmi  stringendomi la maglietta al collo. Nun ce verette chiù e gli azzeccai 4-5 cazzotti in pieno volto, tant'è che i giorni seguenti tornò con la faccia paunazza. Per lo scuorno non lo disse ai professori ma avvisò i suoi amici trappani delle altre classi. Seguirono giorni di intimidazioni e trattative. Poi la cosa cadde nel dimenticatoio.
La seconda volta fu a Capri, un primo maggio. Era una uscita galante, con due amici e tre femmene. Stavamo giocando a pallone sulla spiaggia quando un turzo di un mio amico (recentemente ho scoperto che è pure recchia) fece finire la palla nell'acqua, schizzando certi cafune in comitiva che stavano a prendere il sole sugli scogli. Vennero in gruppo sulla spiaggia e il tipo più intraprendente iniziò a chiedere "Si' stato tu a jittà 'o pallone int all'acqua?!". Tutti risposero no, io fui l'ultimo della lista. A me non fu domandato niente, mi arrivò direttamente nu paccarone a mana chiena. Risposi istintivamente allo stesso modo. Il seguito fu divertentissimo: io e quelli che erano con me andavamo via cacati sotto mentre questo tale imprecava con la lengua a fora ("T'aggia accirere, ncopp 'o bene 'e papà") mentre gli amici si erano messi in circolo a pariarlo ncuoll "Cioccolattino bott e risposta! Cioccolattino bott e risposta!".
L'ultimo accenno di rissa a Siena. Uscimmo di casa di una mia amica che stavamo già bevuti e jetteme a ballà in un posto. Due piscioni quarantenni iniziarono a cacare il cazzo alla mia ragazza di allora, quindi ne acchiappai uno e me lo trascinai fuori. Stavo per pigliarlo a cazzotti ma chist se mettette a parlà con tono dimesso e volle apparare. In realtà non capii nu cazz, ma mi sembrava così. Se ne andò, per mia somma fortuna, dato che scuotto come stavo avrei abbuscato pure da pollicino. 



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Offline Genny Fenny

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Re:Scommate di sangue
« Risposta #58 il: 05 Settembre, 2011, 11:48:21 am »

Starfred

Re:Scommate di sangue
« Risposta #59 il: 05 Settembre, 2011, 12:26:23 pm »
Omm! :look:

ma non arriverò mai a livelli di cavallopazzo :look: