Autore Topic: AS Roma  (Letto 268600 volte)  Share 

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Offline Alex88

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Re:AS Roma
« Risposta #4740 il: 25 Febbraio, 2017, 13:28:51 pm »
sì, mannaggia la maronna bucchina.

Se solo Sarri riuscisse a imporsi... ha altri 3 anni di contratto, giusto?
Si.
E almeno a parole (o meglio, tramite comunicato ), si fa riferimento a buoni rapporti tra proprietà e allenatore.
Mo e' una sciocchezza chiaramente, pero' non tanto inutile secondo me.

Offline Vino a Tavola

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Re:AS Roma
« Risposta #4741 il: 25 Febbraio, 2017, 13:46:55 pm »
a parole Sarri ha risposto "fammi un bucchino", anche con l'aiuto del buon PepeReina

Offline Alex88

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Re:AS Roma
« Risposta #4742 il: 25 Febbraio, 2017, 13:57:36 pm »
a parole Sarri ha risposto "fammi un bucchino", anche con l'aiuto del buon PepeReina
Quello che vuoi, per me pure un minimo passo e' utile, visto pure il mese di merda che teniamo.

Offline Vino a Tavola

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Re:AS Roma
« Risposta #4743 il: 25 Febbraio, 2017, 14:01:04 pm »
Quello che vuoi, per me pure un minimo passo e' utile, visto pure il mese di merda che teniamo.
per me è stata utilissima anche la reazione del mister e della squadra. mi dà speranze per oggi e per le prossime

Offline Alex88

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Re:AS Roma
« Risposta #4744 il: 25 Febbraio, 2017, 16:19:16 pm »
per me è stata utilissima anche la reazione del mister e della squadra. mi dà speranze per oggi e per le prossime
Quelli assolutamente.

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Offline cicciograna

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AS Roma
« Risposta #4745 il: 10 Aprile, 2017, 14:07:54 pm »
Ho una domanda per i cantastorie del forum: ho iniziato a seguire il pallone essenzialmente con De Laurentiis, ma so che prima Napoli e Roma erano tipo gemellate. Chi mi spiega il perché ed il percome il gemellaggio si ruppe? Oltre al fatto che sono gente di sfaccimma, ovviamente.

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Vi assicuro che non sono questi anni a fare schifo, ma che l'umanità in se fa schifo
Per il Corriere di Romagna [DeLa] avrebbe fatto un sondaggio esplorativo per il neo fallito Cesena
Per noel la vita è un incubo senza fine

Offline calvin

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Re:AS Roma
« Risposta #4746 il: 10 Aprile, 2017, 14:18:01 pm »
Ho una domanda per i cantastorie del forum: ho iniziato a seguire il pallone essenzialmente con De Laurentiis, ma so che prima Napoli e Roma erano tipo gemellate. Chi mi spiega il perché ed il percome il gemellaggio si ruppe? Oltre al fatto che sono gente di sfaccimma, ovviamente.

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Perché Salvatore Bagni è una grande persona.





p.s. se vuoi una spiegazione più esaustiva, ma non per questo migliore di quella concisa ma vera che ti ho dato io, c'è st'articolo che racconta le cose più o meno come ne ho memoria io (avevo 12 anni all'epoca)

Spoiler
I rapporti storici tra le città di Roma e Napoli sono sempre stati stretti e, spesso, amichevoli.

Basti ricordare che Napoli è città più cattolica della Roma vaticana, che le Due Sicilie e lo Stato Pontificio erano alleati proprio perché cattolici, che Papa Pio IX in esilio fu ospitato per un anno e mezzo da Ferdinando II, tra Gaeta e Portici… e, anche per questo, furono entrambi attaccati dal potere anti-cattolico di Piemonte e Inghilterra.?

Anche nel calcio, Roma-Napoli è più che una partita di calcio: è il “derby del Sole”, è il Centro-Sud che si oppone al Nord, è lo spostamento dell’asse del potere calcistico verso i due vessilli dell’identità territoriale di due popoli vicini che, invece di compattarsi, si fanno la guerra.
Da più di venticinque anni, e prima non era così.

Per più di un decennio, le due tifoserie si sono strette in un bellissimo gemellaggio, il più bello di sempre, e anche la nomenclatura storica dei gruppi delle curve lo sottolineavano.

Il “Commando Ultrà Curva Sud” della Roma andava a braccetto col “Commando Ultrà Curva B” del Napoli, si scambiavano bandiere al centro del campo, sfilavano sulle piste d’atletica degli stadi delle due capitali, si sostenevano vicendevolmente durante gli incontri, i romanisti gridavano “Napoli… Napoli…” e i partenopei rispondevano “Roma… Roma…”, adottavano cori comuni e si ospitavano a vicenda nelle rispettive curve.

Fiumi di romani scendevano festanti a Napoli e la marea napoletana saliva a Roma ostentando serenamente i propri colori.

Roma-Napoli era una festa!

Poi tutto si è rotto, improvvisamente.
La colpa è tutta addossata, ma per errore, sulle spalle di Salvatore Bagni, autore di un gestaccio alla fine dell’incontro dell’Olimpico nella stagione 1987-88.

Era carico di adrenalina il guerriero azzurro dopo che Pruzzo aveva portato in vantaggio i giallorossi, l’arbitro aveva espulso i napoletani Careca e Renica, e il Napoli aveva pareggiato in nove uomini con un’inzuccata di Giovanni Francini su corner di Maradona.

“Tore” andò sotto la curva Sud e fece l’ombrello.
Apriti cielo! Ma perchè fece quel gesto?

La tradizione orale, in ogni storia, rende spesso verità qualcosa che non lo è, ed è giusto fare chiarezza anche in fatti storici che riguardano il mondo del calcio.

Quel gestaccio ci fu, Bagni se ne scusa continuamente e continua a credere di avere colpe decisive, ma il particolare trascurato in questi anni è che il gemellaggio era già rotto quando fu commesso.

?Il popolo azzurro aveva lo scudetto tra le mani ma veniva da anni bui in cui aveva ingoiato bocconi amari ed era stato ben contento di sostenere la squadra di Roma nella corsa al titolo contro le squadre del Nord.

Con l’arrivo di Maradona, gli equilibri iniziarono a mutare e, per puntare allo scudetto, il Napoli aveva ingaggiato nell’estate del 1985 anche Bruno Giordano.

Il bomber veniva dalla Lazio, di cui era stata per anni la bandiera.
L’odio per l’ex laziale fu più forte dell’amicizia coi napoletani.?

È il 26 ottobre 1986 (guarda il video): il Napoli che vincerà il tricolore sale a Roma col solito seguito di sostenitori.

È previsto il rituale gemellaggio con scambio di vessilli e giro di campo, ma dalla Curva Sud si alzano cori contro Giordano, che è già beniamino partenopeo.

Dalla Nord, che accoglie i tifosi ospiti, parte una timida risposta indirizzata alla bandiera romanista Bruno Conti.

Nulla di grave nell’entità dei fatti, comunque sottovalutati perché sanciscono l’apertura di una crepa.

La partita scivola via serenamente, dentro e fuori dal campo, nonostante il Napoli porti a casa l’intera posta con un goal di Maradona imbeccato proprio da Giordano.
I valori sono capovolti.?

È il 25 ottobre 1987 (guarda il video), 364 giorni dopo l’apertura della crepa: il Napoli torna all’Olimpico con lo scudetto cucito sul petto e la Roma non è più lo squadrone scudettato di Liedholm.

L’armonia tra le tifoserie è saltata ma si prova comunque a celebrare l’amicizia ormai finita.

Prima della partita i due portacolori si incontrano nel cerchio di centrocampo.
Da lì, corrono prima verso la Curva Nord occupata dai napoletani che urlano forte “Roma… Roma…”.
Poi vanno verso la Sud romanista dove è previsto lo scambio delle bandiere.
È un tranello per il napoletano che non sente il coro “Napoli… Napoli…” ma porge ugualmente lo stendardo al romanista, il quale lo manda platealmente al diavolo con un gesto inequivocabile che da il via ai sonori fischi della marea giallorossa e al lancio di oggetti. Il tifoso azzurro batte in ritirata riportando indietro la sua bandiera, mentre i napoletani, ignari, continuano a inneggiare alla Roma.

Da laggiù non hanno compreso lo sgarbo che gli viene poi raccontato dallo sfortunato portacolori.

L’affronto è inaccettabile e al goal di Pruzzo partono gli insulti verso gli ex amici.

La tensione sale, le espulsioni di Careca e Renica fanno il resto e l’insperato pareggio di Francini fa esplodere la tifoseria napoletana con tutto il volgare sdegno di Salvatore Bagni sotto la Sud.

Maradona e gli altri vanno invece vero la Nord a regalare le maglie.
Da quel giorno i romanisti si allineano ai cori razzisti delle tifoserie nordiche; anche per loro, all’improvviso, Napoli puzza e merita una vesuviana lavata di fuoco.

Il Napoli non è più cenerentola del campionato e quello squadrone si regge sul cuore laziale Bruno Giordano, amato dai tifosi partenopei.

È di fatto lui il vero pomo della discordia, non Bagni.

E poi Maradona, che due anni e mezzo dopo, nel giorno della finale del Mondiale 90, sarà fischiato sonoramente all’Olimpico durante l’esecuzione dell’inno argentino, dopo essersi fatto capopolo napoletano e carnefice della Nazionale italiana.

?Un romanista “doc” qual è l’attore Massimo Bonetti racconta quel giorno al sito calcionapoli24: “Io ricordo bene l’episodio che pose fine al bellissimo gemellaggio tra le due tifoserie, ero allo stadio. Andò così: partì il tifoso romanista dalla Curva Sud con la bandiera e si diresse verso la Nord strapiena di tifosi biancoazzurri napoletani. Quando arrivò lì ci furono applausi e cori per la Roma da parte loro, una cosa bellissima. Partito dalla Curva Nord quello napoletano, invece, una volta attraversato il campo e giunto alla Sud, prese fischi e bottigliette. Da romanista vero, doc, oggi chiedo scusa agli amici partenopei. Poi si è scritto del gesto dell’ombrello di Bagni ecc. ecc., ma quello è un episodio successivo e sicuramente, seppur deprecabile, fu la reazione adrenalinica dopo un gol che valeva un pareggio riacciuffato in netta inferiorità numerica, non certo la causa della fine di quell’amicizia. Spero che in futuro si possa ripristinare quel bel clima”.

Coi tempi che corrono, ricomporre la frattura è difficile, ma che tifosi di Roma e Napoli si facciano la guerra invece di compattarsi è ulteriore dimostrazione di ottusità di un mondo del calcio che è in tutto e per tutto espressione del Paese.
« Ultima modifica: 10 Aprile, 2017, 14:21:49 pm da calvin »
fare sesso con le proprie opinioni rende più ciechi che farsi le seghe!

Offline Trenz

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Re:AS Roma
« Risposta #4747 il: 10 Aprile, 2017, 14:22:46 pm »
Perché Salvatore Bagni è una grande persona.

Sempre  :sisi:. Ad averceli elementi coi coglioni di Totore Bagni.



Ci sono molte teorie che hanno portato, ancora prima del gesto di Bagni, al clima infuocato di quella gara all'olimpico. I più parlarono di crescente invidia nei confronti del Napoli vincente, altre di dissapori tra gruppi che son culminati con la partita. Per esempio avevo il papà di un amico mio che andò in trasferta quel giorno e già fuori lo stadio mji disse che il clima non era il solito, come ad esempio l'anno prima nella capitale che si vestì a festa nonostante  la sconfitta per mano di Maradona o nel ritorno a Napoli coi giocatori contenti del pareggio e le due tifoserie tranquille.

A proposito:


La prima pagina della gazzetta il lunedì mattina, quando a nemmeno dieci anni andai all'edicola fuori casa per comprare uno dei rari esemplari di quel giornale al posto delle figurine, è ancora oggi una delle cose che più mi sono rimaste impresse nella mente.
maledetta la sfaccimma della nostalgia. :doh:
« Ultima modifica: 10 Aprile, 2017, 14:41:28 pm da Trenz »

Offline musicmad

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Re:AS Roma
« Risposta #4748 il: 10 Aprile, 2017, 14:59:58 pm »
quando uno è nato per rosicare ci fai poco..
grazie meret, speriamo che vada in depressione e si faccia di eroina, si deve levare dalle palle quanto prima, mannaccia la maronna infame

Offline cicciograna

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Re:AS Roma
« Risposta #4749 il: 10 Aprile, 2017, 17:16:56 pm »
Perché Salvatore Bagni è una grande persona.





p.s. se vuoi una spiegazione più esaustiva, ma non per questo migliore di quella concisa ma vera che ti ho dato io, c'è st'articolo che racconta le cose più o meno come ne ho memoria io (avevo 12 anni all'epoca)

Spoiler
I rapporti storici tra le città di Roma e Napoli sono sempre stati stretti e, spesso, amichevoli.

Basti ricordare che Napoli è città più cattolica della Roma vaticana, che le Due Sicilie e lo Stato Pontificio erano alleati proprio perché cattolici, che Papa Pio IX in esilio fu ospitato per un anno e mezzo da Ferdinando II, tra Gaeta e Portici… e, anche per questo, furono entrambi attaccati dal potere anti-cattolico di Piemonte e Inghilterra.?

Anche nel calcio, Roma-Napoli è più che una partita di calcio: è il “derby del Sole”, è il Centro-Sud che si oppone al Nord, è lo spostamento dell’asse del potere calcistico verso i due vessilli dell’identità territoriale di due popoli vicini che, invece di compattarsi, si fanno la guerra.
Da più di venticinque anni, e prima non era così.

Per più di un decennio, le due tifoserie si sono strette in un bellissimo gemellaggio, il più bello di sempre, e anche la nomenclatura storica dei gruppi delle curve lo sottolineavano.

Il “Commando Ultrà Curva Sud” della Roma andava a braccetto col “Commando Ultrà Curva B” del Napoli, si scambiavano bandiere al centro del campo, sfilavano sulle piste d’atletica degli stadi delle due capitali, si sostenevano vicendevolmente durante gli incontri, i romanisti gridavano “Napoli… Napoli…” e i partenopei rispondevano “Roma… Roma…”, adottavano cori comuni e si ospitavano a vicenda nelle rispettive curve.

Fiumi di romani scendevano festanti a Napoli e la marea napoletana saliva a Roma ostentando serenamente i propri colori.

Roma-Napoli era una festa!

Poi tutto si è rotto, improvvisamente.
La colpa è tutta addossata, ma per errore, sulle spalle di Salvatore Bagni, autore di un gestaccio alla fine dell’incontro dell’Olimpico nella stagione 1987-88.

Era carico di adrenalina il guerriero azzurro dopo che Pruzzo aveva portato in vantaggio i giallorossi, l’arbitro aveva espulso i napoletani Careca e Renica, e il Napoli aveva pareggiato in nove uomini con un’inzuccata di Giovanni Francini su corner di Maradona.

“Tore” andò sotto la curva Sud e fece l’ombrello.
Apriti cielo! Ma perchè fece quel gesto?

La tradizione orale, in ogni storia, rende spesso verità qualcosa che non lo è, ed è giusto fare chiarezza anche in fatti storici che riguardano il mondo del calcio.

Quel gestaccio ci fu, Bagni se ne scusa continuamente e continua a credere di avere colpe decisive, ma il particolare trascurato in questi anni è che il gemellaggio era già rotto quando fu commesso.

?Il popolo azzurro aveva lo scudetto tra le mani ma veniva da anni bui in cui aveva ingoiato bocconi amari ed era stato ben contento di sostenere la squadra di Roma nella corsa al titolo contro le squadre del Nord.

Con l’arrivo di Maradona, gli equilibri iniziarono a mutare e, per puntare allo scudetto, il Napoli aveva ingaggiato nell’estate del 1985 anche Bruno Giordano.

Il bomber veniva dalla Lazio, di cui era stata per anni la bandiera.
L’odio per l’ex laziale fu più forte dell’amicizia coi napoletani.?

È il 26 ottobre 1986 (guarda il video): il Napoli che vincerà il tricolore sale a Roma col solito seguito di sostenitori.

È previsto il rituale gemellaggio con scambio di vessilli e giro di campo, ma dalla Curva Sud si alzano cori contro Giordano, che è già beniamino partenopeo.

Dalla Nord, che accoglie i tifosi ospiti, parte una timida risposta indirizzata alla bandiera romanista Bruno Conti.

Nulla di grave nell’entità dei fatti, comunque sottovalutati perché sanciscono l’apertura di una crepa.

La partita scivola via serenamente, dentro e fuori dal campo, nonostante il Napoli porti a casa l’intera posta con un goal di Maradona imbeccato proprio da Giordano.
I valori sono capovolti.?

È il 25 ottobre 1987 (guarda il video), 364 giorni dopo l’apertura della crepa: il Napoli torna all’Olimpico con lo scudetto cucito sul petto e la Roma non è più lo squadrone scudettato di Liedholm.

L’armonia tra le tifoserie è saltata ma si prova comunque a celebrare l’amicizia ormai finita.

Prima della partita i due portacolori si incontrano nel cerchio di centrocampo.
Da lì, corrono prima verso la Curva Nord occupata dai napoletani che urlano forte “Roma… Roma…”.
Poi vanno verso la Sud romanista dove è previsto lo scambio delle bandiere.
È un tranello per il napoletano che non sente il coro “Napoli… Napoli…” ma porge ugualmente lo stendardo al romanista, il quale lo manda platealmente al diavolo con un gesto inequivocabile che da il via ai sonori fischi della marea giallorossa e al lancio di oggetti. Il tifoso azzurro batte in ritirata riportando indietro la sua bandiera, mentre i napoletani, ignari, continuano a inneggiare alla Roma.

Da laggiù non hanno compreso lo sgarbo che gli viene poi raccontato dallo sfortunato portacolori.

L’affronto è inaccettabile e al goal di Pruzzo partono gli insulti verso gli ex amici.

La tensione sale, le espulsioni di Careca e Renica fanno il resto e l’insperato pareggio di Francini fa esplodere la tifoseria napoletana con tutto il volgare sdegno di Salvatore Bagni sotto la Sud.

Maradona e gli altri vanno invece vero la Nord a regalare le maglie.
Da quel giorno i romanisti si allineano ai cori razzisti delle tifoserie nordiche; anche per loro, all’improvviso, Napoli puzza e merita una vesuviana lavata di fuoco.

Il Napoli non è più cenerentola del campionato e quello squadrone si regge sul cuore laziale Bruno Giordano, amato dai tifosi partenopei.

È di fatto lui il vero pomo della discordia, non Bagni.

E poi Maradona, che due anni e mezzo dopo, nel giorno della finale del Mondiale 90, sarà fischiato sonoramente all’Olimpico durante l’esecuzione dell’inno argentino, dopo essersi fatto capopolo napoletano e carnefice della Nazionale italiana.

?Un romanista “doc” qual è l’attore Massimo Bonetti racconta quel giorno al sito calcionapoli24: “Io ricordo bene l’episodio che pose fine al bellissimo gemellaggio tra le due tifoserie, ero allo stadio. Andò così: partì il tifoso romanista dalla Curva Sud con la bandiera e si diresse verso la Nord strapiena di tifosi biancoazzurri napoletani. Quando arrivò lì ci furono applausi e cori per la Roma da parte loro, una cosa bellissima. Partito dalla Curva Nord quello napoletano, invece, una volta attraversato il campo e giunto alla Sud, prese fischi e bottigliette. Da romanista vero, doc, oggi chiedo scusa agli amici partenopei. Poi si è scritto del gesto dell’ombrello di Bagni ecc. ecc., ma quello è un episodio successivo e sicuramente, seppur deprecabile, fu la reazione adrenalinica dopo un gol che valeva un pareggio riacciuffato in netta inferiorità numerica, non certo la causa della fine di quell’amicizia. Spero che in futuro si possa ripristinare quel bel clima”.

Coi tempi che corrono, ricomporre la frattura è difficile, ma che tifosi di Roma e Napoli si facciano la guerra invece di compattarsi è ulteriore dimostrazione di ottusità di un mondo del calcio che è in tutto e per tutto espressione del Paese.
Articolo interessante. Avevo sempre sospettato che dietro il famoso gesto dell'ombrello visto in tante salse ci fosse di più, ed era prevedibile che in realtà ci fosse ben altro. Peccato da una parte, afammocc' dall'altra, romani gente di sfaccimma.
Vi assicuro che non sono questi anni a fare schifo, ma che l'umanità in se fa schifo
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Offline Snow

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AS Roma
« Risposta #4750 il: 10 Aprile, 2017, 20:49:21 pm »
Dovremmo solamente vergognarci d'avere un passato in cui eravamo gemellati con questa gente.

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Offline Bruce Colotti

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Re:AS Roma
« Risposta #4751 il: 10 Aprile, 2017, 22:26:06 pm »
Dovremmo solamente vergognarci d'avere un passato in cui eravamo gemellati con questa gente.

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« Ultima modifica: 10 Aprile, 2017, 22:27:23 pm da Bruce Colotti »

Online Moebius

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Re:AS Roma
« Risposta #4752 il: 10 Aprile, 2017, 22:47:11 pm »
Ma siamo poi sicuri di questa bella favoletta del gemellaggio?
Come e quando è nato?
Io mi ricordo che nel film i mostri  gassmann diceva ironicamente "una tranquilla partita di campionato,roma-napoli"
Tra l'altro negli anni 50-60 il napoli incorreva spesso in sanzioni pure pesanti per invasioni di campo o per intemperanze varie proprio durante partite contro le merde burine o juventine
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline CharMeg

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Re:AS Roma
« Risposta #4753 il: 11 Aprile, 2017, 06:43:47 am »
Ma siamo poi sicuri di questa bella favoletta del gemellaggio?
Come e quando è nato?
Io mi ricordo che nel film i mostri  gassmann diceva ironicamente "una tranquilla partita di campionato,roma-napoli"
Tra l'altro negli anni 50-60 il napoli incorreva spesso in sanzioni pure pesanti per invasioni di campo o per intemperanze varie proprio durante partite contro le merde burine o juventine
Io il gemellaggio me lo ricordo bene, e ti dirò che mi sarebbe piaciuto se non fosse finito.
Era bello, proprio bello.
moriremo tutti....ricordalo
È un dolore enorme.
É chiaro che il suo obiettivo é quello: lo scudetto, poi la Champions, dopodiché avrà sei milioni di persone ai suoi piedi pronte a tutto per lui e disposte a innalzarlo come dittatore illuminato con un colpo di stato.

rickyrich91

Re:AS Roma
« Risposta #4754 il: 11 Aprile, 2017, 09:21:46 am »
i gemellaggi sono na strunzat colossale

Offline calvin

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Re:AS Roma
« Risposta #4755 il: 11 Aprile, 2017, 09:30:57 am »
i gemellaggi sono na strunzat colossale
Ad oggi si, il tifo è cambiato e peggiorato tanto, peraltro incattivendosi assai e portando gli odi da questioni di squadra a questioni di città.


Ma si parla di periodi in cui non c'era la lega, il tifo era divertimento e non questione di fede o di  vita e di morte, le rivalità non comportavano mazzate anche d'agosto sulle spiagge...i gemellaggi in quell'ottica avevano più senso, era unire una goliardia ad un altra in un comune sfottere, non uno schifio a un altro in un comune odiare
fare sesso con le proprie opinioni rende più ciechi che farsi le seghe!

Offline Guallera V.2

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Re:AS Roma
« Risposta #4756 il: 11 Aprile, 2017, 10:17:16 am »
Ad oggi si, il tifo è cambiato e peggiorato tanto, peraltro incattivendosi assai e portando gli odi da questioni di squadra a questioni di città.


Ma si parla di periodi in cui non c'era la lega, il tifo era divertimento e non questione di fede o di  vita e di morte, le rivalità non comportavano mazzate anche d'agosto sulle spiagge...i gemellaggi in quell'ottica avevano più senso, era unire una goliardia ad un altra in un comune sfottere, non uno schifio a un altro in un comune odiare
Vero, ma è pur vero che le mazzate e l'odio calcistico sono iniziati dal 1977 in poi, esplodendo defiinitivamente poi negli anni '80. Le cause a mio avviso sono sia politiche, perchè sappiamo bene il clima che c'era nel 1977 in Italia, non a caso i primi gemellaggi tra ultras nascono proprio a carattere politico, vedi quello che lega ancora tutt'oggi Lazio e Inter, nate sotto l'elgida dell'estrema destra, non a caso Roma e Milan che invece inizialmente avevano simpatie di estrema sinistra nei loro collettivi, fecero a loro volta un gemellaggio, poi ovviamente andato subito a puttane. Un'altra causa secondo me fondamentale, è stata quella negli anni '80 di copiare poi il modo di fare delle firm inglesi che come ben sapete avevano la logica degli scontri come concetto di base. Alla fine non è tutto sbagliato dire che negli anni '80 gli scontri di piazza si spostarono sugli spalti.

Offline calvin

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Re:AS Roma
« Risposta #4757 il: 11 Aprile, 2017, 10:35:08 am »
Vero, ma è pur vero che le mazzate e l'odio calcistico sono iniziati dal 1977 in poi, esplodendo defiinitivamente poi negli anni '80. Le cause a mio avviso sono sia politiche, perchè sappiamo bene il clima che c'era nel 1977 in Italia, non a caso i primi gemellaggi tra ultras nascono proprio a carattere politico, vedi quello che lega ancora tutt'oggi Lazio e Inter, nate sotto l'elgida dell'estrema destra, non a caso Roma e Milan che invece inizialmente avevano simpatie di estrema sinistra nei loro collettivi, fecero a loro volta un gemellaggio, poi ovviamente andato subito a puttane. Un'altra causa secondo me fondamentale, è stata quella negli anni '80 di copiare poi il modo di fare delle firm inglesi che come ben sapete avevano la logica degli scontri come concetto di base. Alla fine non è tutto sbagliato dire che negli anni '80 gli scontri di piazza si spostarono sugli spalti.
Si Giovanni hai ragione, però è innegabile che l'odio che nei 90 s'era spostato nelle piazze ora è migrato nelle vite.
Mi spiego: negli anni 90 un tifoso medio (cioè un povero ciglione) del Napoli odiava un tifoso della Roma, oggi odia i romani
fare sesso con le proprie opinioni rende più ciechi che farsi le seghe!

Offline Guallera V.2

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Re:AS Roma
« Risposta #4758 il: 11 Aprile, 2017, 10:38:08 am »
Si Giovanni hai ragione, però è innegabile che l'odio che nei 90 s'era spostato nelle piazze ora è migrato nelle vite.
Mi spiego: negli anni 90 un tifoso medio (cioè un povero ciglione) del Napoli odiava un tifoso della Roma, oggi odia i romani
Ah su questo assolutamente ragione, io mi riferivo solo alla genesi delle mazzate allo stadio. E' indubbio che col passare del tempo, quest'odio è destinato sempre più ad aumentare, grazie al proliferare dei social network, oramai autentico serbatoio per razzismo, schifo, gentismo e quant'altro.

Offline Trenz

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Re:AS Roma
« Risposta #4759 il: 11 Aprile, 2017, 10:42:47 am »
Quotissimo Guallera sulla situazione degli anni ottanta.
A Napoli ne abbiamo avuto una percezione molto particolare perché nelle curve c'era una situazione di convenienza col tifo organizzato di Palummella tesa ad evitare gli scontri se non in casi soliti, come a Bergamo o Verona (famose le mazzate di Verona Napoli 1 a 1 87-88, con tanto di Mimmo Liguoro al tg2 della sera che parlava dei cori contro i napoletani  :asd:).
 Sono d'accordo anche con Calvin quando dice che il tifo è peggiorato assai negli ultimi anni, ma soprattutto perché è peggiorata proprio la qualità media delle persone, la concezione del calcio inteso come sport a favore di un circo pieno di buffoni a partire dai giornalisti- tifosi e i social che fanno credere ognuno in diritto di dire ciò che vuole senza alcun filtro della ragione.