Raid su Tripoli, la Nato ammette
"Ci sono vittime civili"Ci sarebbero almeno nove morti fra gli abitanti di un edificio della capitale, colpito per "un malfunzionamento del sistema dei caccia". Il viceministro degli Esteri Khaled Kaim: "Attacco intenzionale"
ROMA - La Nato ha ammesso di aver colpito obiettivi civili: un raid dell'Allenanza compiuto la notte scorsa su Tripoli ha provocato alcune vittime. Lo riferisce la stessa Alleanza in un comunicato, nel quale si legge che "l'obiettivo del raid era colpire un deposito di missili. Tuttavia, sembra che un'arma non abbia colpito il bersaglio e che a causa di un malfunzionamento del sistema dei caccia possa aver causato un numero di vittime civili".
Il portavoce del regime libico, Mussa Ibrahim, aveva affermato che i caccia dell'Alleanza atlantica hanno colpito un edificio civile nella capitale libica, provocando almeno 9 vittime fra gli abitanti, cinque delle quali appartenevano alla stessa famiglia, e ferendone altri 18. Un gruppo di giornalisti è stato accompagnato a vedere le macerie, nel quartiere di Al-Arada, dalle quali sono stati estratti i corpi di due persone. I reporter sono stati quindi condotti in ospedale, dove sono stati mostrati loro altri tre corpi, fra i quali un bambino e un neonato.
Da Bruxelles, la Nato aveva fatto sapere di "essere a conoscenza delle dichiarazioni del regime libico" e di aver avviato un'indagine in merito. Si è trattato di un attacco "intenzionale contro edifici civili - ha commentato il viceministro degli Esteri, Khaled Kaim - un altro segno della brutalità dell'Occidente". Per i giornalisti è stato tuttavia impossibile appurare se i corpi provenissero tutti dall'edificio bombardato.
Secondo il comunicato, pubblicato sul sito dell'Alleanza,
l'obiettivo prescelto era un sito missilistico situato nella capitale libica. "Sembra che un'arma non abbia però raggiunto l'obiettivo e che un malfunzionamento di sistema possa avere provocato alcune vittime civili", afferma la nota. Il generale Charles Bouchard, il comandante in capo dell'operazione Unified Protector, ha detto che l'Alleanza "esprime il proprio rammarico per la perdita di vite innocenti", ribadendo che nell'attuale campagna è sempre stata posta la massima attenzione nel "condurre attacchi contro un regime deciso a usare la violenza contro i propri cittadini. Anche se stiamo ancora cercando di stabilire con esattezza quanto accaduto, sembra proprio che l'incidente sia stato provocato da un errore di sistema".
(19 giugno 2011)
http://www.repubblica.it/esteri/2011/06/19/news/libia_vittime_civili-17937556/