Io dopo i trenta mi sono reso conto di una cosa: è la qualità che conta, poi puoi mangiare e bere quello che cazzo vuoi. Prima del Covid andai a Barça con un gruppo di amici per un weekend. Al Sutton bevvi l’impossibile, stavo peggio di una emmorroide di capitello quando lo piglia in culo per curare la gastrite ma mi svegliai il giorno dopo, con tre ore di sonno addosso come una pasqua. Manco la classica sciorda alcolica mi venne. Idem i miei amici. Quindi questo significa che l’alcol che ci bevemmo era top e non la munnezza che si trova di solito in giro. Mio zio, appassionato di alcolici robba che si fa le vacanze nei vigneti e nelle distillerie irlandesi, mi ha sempre detto che pure a livello di alcolici pesanti se sono fatti bene non ti fanno niente. Il discorso ahimè lo estendo pure al cibo ultimamente. In giro se trova troppa munezza, sopratutto quando si mangia fuori.
Mo non lo so se mi sto incapando o se è vero ma pure con il fumo sto iniziando a avere questo problema: dopo la decima marlboro della giornata mi pizzica la gola, mi viene l’acido e mi fa male la testa. Sto provando il tabacco bio e va molto meglio.
Secondo me è pure una questione di fare schifo a livello di attività fisica è dal Covid che nu faccio veramente nu cazzo. Bene o male vedo che gli amici che vanno in palestra o si fanno la corsettina non hanno sti problemi.