Un pubblicitario di successo è scambiato per agente del controspionaggio da un'organizzazione criminale che cerca di eliminarlo. E' una spy-story ma la chiarezza (che non è mai didascalismo) del regista la rende splendidamente immediata. E' una vetta anche per lo humour hitchcockiano, distillato in ogni scena sia attraverso le battute in copione che la mimica di figure di primo e secondo piano. Tutte cose congeniali ad un interprete come Cary Grant, ben coadiuvato da una Eva Marie Saint "dietrichiana". Celebre l'agguato aereo in campagna, tutto fatto di silenzio e montaggio.
Diverte, tanto.
Voto: ****