Francamente io ho smesso di serbargli rancore da quando prima è morto calcisticamente poi si è dato al sesso orale nei confronti di Aronica.
La vittoria della Coppa Italia contro quella gente di spaccimma, con conseguente umiliazione mediatica ad ampi gesti dell'indimenticato zingaro siciliano, mi hanno fatto scaricare tutto l'odio. In una serata sono passato dall'insultarlo a squarciagola appeso ad una grata in mezzo alla Ferrovia, ad essere ad un palmo dal Pocho mentre piangendo alluccavo "Pocho, Pocho!".
Per questo ormai non mi lamento più dinnanzi al puntualissimo psicodramma che ci vede protagonista ogni anno. Quando il giorno verrà tutto sparirà. I Quagliarella, gli higuain, i Zaza, i Morata, i cagliaritani, i bolognesi, i bergamaschi, il chievo, Pellissier, Moscardelli, i rigori inesistenti, le squadre da dopolavoro ucraino che ci eliminano in una semifinale storica, gli antennisti, i giocatori che si spartono con le mugliere, le clausole, le letterine, i Pavoletti, i giaccherini, gli Inler, Pasino unica punta, Scoglio, Max Vieri, Savoldi, Russo che gli salta la tibia in curva, Mondini che si mena la palla da solo in porta, Bandieri, Domizzi che tiene la destinazione gradita, Zalayeta che al Da Luz nun ngarr a porta, i tic di Calaiò, il mussillo di Gabbiadini, il ginocchio di Milik, quello di Grassi, la faccia di cazzo di Mondonico ad ogni dopopartita, l'orologio di Mazzarri, la firma di Gonalons, l'arrivo di David Lopez, il giro di campo di Datolo, la difesa a 3, Cribari, Vargas che fa piede e piede, Ulivieri, Iezzo che alza le mani e palla nel sette, Contini col gomito largo che ci lascia in 10, Bogliacino che mo' scatta domani arriva, Capparella in campo a milano dopo aver pigliato 4 o 5 gol, i gol di Pogba da 40 metri, Mazzoleni, Rafael ed Andujar, i procuratori, la questione Stadio, il centro sportivo, il mancato arrivo di Morfeo, i play-off ad Avellino, i lanci lunghi di Cannavaro, i piedi di Gargano, le punizioni di Ghoulam, il Sin Prisa Sin Pausa, la Juve Stabia che ci piglia a pallate, Toledo ed Ignoffo, Ventura, l'ombra di Gasperini, un ragazzo sparato nella pancia in una serata di festa dal tifoso di una squadra che in quel momento non ci azzecca manco 'o cazzo. Tutto svanirà, tutto, non ci ricorderemo di nulla più. Come quando dopo 'na semmana o più di astinenza sborri che ti si svacanta tutto lo svacantabile, che vulisse piglià la femmina e menarla nell'armadio per riprenderla chissà quando, 'ca staje sulo tu, il mondo non esiste più.
Ecco io accussì me lo immagino quel giorno, e spero solo di vivere abbastanza da poter provare anche solo lontanamente certe cose. Per scordarmi di tutte merdate che succedono a noi poveri maronni tifosi di questa squadra, così come mi ero scordato di Quagliarella prima di questo ritorno di fiamma politically correct.