Autore Topic: Ellenio Gallo  (Letto 3380 volte)  Share 

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Offline nocerino

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Ellenio Gallo
« il: 02 Giugno, 2011, 09:00:33 am »
ciao Ellenio...

Grande esperto in materia finanziaria, Ellenio Gallo aveva abilmente lavorato dietro le quinte nel Napoli dei trionfi. E in silenzio è scomparso ieri sera, a 89 anni, in una stanza della clinica Villa del Sole, dov’era ricoverato da alcuni giorni. I tifosi lo conoscevano poco, ma lui attivamente collaborava con Ferlaino, Punzo e Celentano alla strategia per acquistare i campioni. E i campioni, da Maradona a Fonseca, erano legatissimi a Gallo perché da quel dirigente che parlava poco e si faceva vedere ancor meno ricevevano preziosi consigli, anche sugli investimenti da fare in Italia e in Sudamerica. Classe 1923, era il consigliere anziano del Napoli. Aveva acquistato le prime azioni nel ’68 su invito di un compaesano. Era Antonio Corcione, nato anch’egli a Padula, in provincia di Salerno, e come Gallo si era trasferito giovanissimo in Venezuela. Avevano il fiuto per gli affari. Don Ellenio, laurea in medicina e veterinaria, si era appassionato all’edilizia e agli investimenti. Tornato in Italia, accettò l’invito di Corcione, diventato presidente del Napoli. Sarebbe stato al fianco anche di Ferlaino. E fu l’ingegnere, coinvolto in Tangentopoli, a far uscire dall’ombra Ellenio e suo figlio Luis, giovane e dinamico consigliere. Consegnò a loro la guida del Napoli il 16 giugno del ’93: Gallo senior presidente, Gallo junior amministratore delegato. A dispetto di gravi problemi finanziari (a lungo gli stipendi non vennero pagati ai giocatori), quella squadra arrivò in Europa. Sesto posto, qualificazione in coppa Uefa. C’era Lippi in panchina; in campo Ferrara, il giovanissimo Fabio Cannavaro, Thern, Fonseca, Careca. Don Ellenio arrivava a Soccavo a bordo della Clio verde guidata dal figlio. Aveva oltre settant’anni, ma il lavoro non lo spaventava. Lasciava il Centro Paradiso a sera inoltrata dopo aver salutato il futuro allenatore della Nazionale campione del mondo e gli azzurri a lui più legati, oltre all’amico Salvatore Sorrentino, a quei tempi presenza fissa in società. Gallo, non più in sintonia con Ferlaino, cercò di coinvolgere altri imprenditori nel Napoli: Moxedano, Setten, il gruppo bancario olandese Ing. Nel ’94 chiamò alla guida della squadra Boskov, quasi suo coetaneo, e gli affidò un gruppo di giovani: venne sfiorata la seconda qualificazione in Europa. Don Ellenio uscì di scena nel ’95, quando Ferlaino evitò il fallimento del Napoli con il sostegno del sindaco Bassolino e della Federcalcio. Per far sopravvivere la società l’imprenditore di Padula aveva firmato tanti assegni e non li avrebbe recuperati. Lasciata la poltrona, Gallo si divideva tra la bella casa di via Stazio e la villa in paese. Luis, tifoso appassionato, aveva declinato offerte per rientrare nel calcio, dal Napoli di Corbelli e Naldi ad altri club. Ellenio Gallo, anni fa colpito da un ictus, era ricoverato da una settimana. È morto ieri, assistito dai familiari. Oggi alle ore 14 i funerali nella Chiesa di Sant’Antonio alle Rampe di Posillipo.