Per me sociologi sono Marx, Weber, Comte, Durkheim...
Non certo un baronetto che ha la cattedra in itaglia....
Dato che questo topic mi sembra adatto al mio livello di discussione dell'argomento, mi spiego meglio.
Quando ho ascoltato i tizi di cui ti parlavo, devo dire che mi hanno fatto un'ottima impressione per le capacità oratorie, nel senso che erano proprio piacevoli da ascoltare. Quando poi ho dovuto fare delle prove scritte, però, mi sono accorto che avevo capito le cose in un modo diverso da quello che intendevano loro.
Allora due sono le cose: o io sono strano (traducibile anche in cretino), o loro hanno fatto tali e tanti giri di parole nell'esporre e rovesciare tesi che mi sono perso.
Da questo derivano i miei dubbi sul fatto che costoro abbiano e seguano una linea logica precisa. Magari è solo fuori dalla mia portata.
Quelli che tu citi sono ben altri personaggi; è chiaro che non si possano fare paragoni, così come, per esempio, non si può paragonare un articolo scritto da Einstein con una sua sciatta esposizione divulgativa che punta alla meraviglia e non alla comprensione.
Penso si sia capito che io sarei (avrei voluto essere) un fisico. Ciccio sfottimi.
In conclusione, devo anche dire che chiunque si avvicini ad una disciplina per la quale non ha tutti gli strumenti culturali necessari avrà per forza difficoltà e interpreterà male qualcosa che, per chi è del ramo, è invece chiara.
Forse le mie difficoltà nascono da questo, ma io sono un tipo curioso (in tutti i sensi), quindi faccio sforzi per capire lo stesso; spesso mi faccio aiutare da gente del campo, tipo mia sorella o, come oggi, Totore Rasta.