Lotito - Montali e Zamparini
Non mi fido per niente di queste merde
La quiete dopo la tempesta, con tanto di stretta di mano finale. L'ultimo derby finisce in parità. Non prima che Lotito e Montali scaglino le proprie bordate al gala Premio Gentleman, iera sera a Roma. Un botta e risposta continuo, tiri e parate, dopo le polemiche inaugurate domenica. Poi, in tarda serata si abbracciano come due vecchi amici: "Smorziamo i toni e non prestiamo più il fianco a inutili polveroni. Altrimenti, a rimetterci sono solo Roma e Lazio".
Lotito è in grande spolvero. Mette piede in sala e in pochi minuti infiamma subito la serata: "Ognuno ha il suo ruolo e il suo stile: io faccio il presidente della Lazio, Montali, invece, sarà il direttore generale della Roma, nominato dai nuovi soci, che sono quattro, sempre che arrivino". La frecciata arriva pochi minuti più tardi all'orecchio del dirigente giallorosso, già infastidito da altre parole pronunciate in giornata dal club biancoceleste. Montali attende il suo momento, quindi afferra il microfono e si scatena. Prima replica a Reja: "Fa bene il tecnico biancoceleste a tirare in ballo la fortuna, ma lo scorso anno ne abbiamo avuta poca con Livorno, Sampdoria e in Lazio-Inter...". Quindi prova invano a ferire Lotito: "Le sue dichiarazioni si commentano da sole, ma si deve prendere le responsabilità di ciò che dice. Non si può lanciare il sasso e nascondere la mano".
Macché, Lotito è fiero e tronfio del polverone alzato. Non sente neppure la necessità
di passare alla controreplica. Ha centrato perfettamente l'obiettivo: catalizzare le attenzioni del mondo mediatico sui prossimi sei arbitraggi delle quattro contendenti per la Champions, prima che si disputino i match. E alla fine è Montali a cedere e a cercare il chiarimento, apparentemente lontano da microfoni e taccuini. All'uscita dal gala infatti, il dirigente della Roma cerca Lotito, lo chiama in disparte e inizia un colloquio privato, o quasi, di circa mezz'ora sui marciapiedi dell'Eur. Montali confessa di non aver gradito le dichiarazioni biancocelesti della domenica relative al rigore per l'Udinese. Non se la prende invece con Lotito: "Ho visto che tu non hai mai fatto il nome Roma, hai solo parlato di regolarità del campionato". Lotito gongola: "Infatti, io continuavo a riferirmi a quanto accaduto a Napoli. Non si può continuare così". Quindi si esalta e si scaglia contro generici soggetti: "Si spaventano della task force, li faccio mettere tutti in manette. Non hanno capito chi sono io".
Sorride Montali, ottiene la promessa di Lotito: "Ora basta polemiche". A Palermo è Zamparini a riportarle alla ribalta: "Visto che sabato prossimo giochiamo contro la Roma, Lotito mi ha chiamato - svela a Radio 24 - e mi ha messo in guardia dicendomi: attenzione, vedrai quello che ti succederà". Secca la smentita del numero uno biancoceleste: "Non l'ho mai chiamato per dirgli una cosa simile".
Mancano 6 partite e ci possono rompere il cazzo in tutti i modi