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(33) Napoli-Udinese [CAMPIONATO]

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vampyr8:
UDINE, 14 aprile - Totò Di Natale nella tarda mattinata di domani sarà sottoposto, a Barcellona, ad un consulto alla caviglia destra da parte del dottor Roman Cugat. La decisione è stata presa questa sera dallo staff medico e da quello tecnico dell'Udinese considerato che le condizioni del capitano bianconero non sono migliorate in questi giorni, anche se il giocatore è sempre rimasto a riposto, oltre a sottoporsi a terapie. In sostanza l'utilizzo di Di Natale contro il Napoli verrà deciso proprio dallo specialista di Barcellona a cui si sono rivolti nel recente passato altri atleti dell'Udinese.
Corriere

 :look:
 :banana:

Gauss:
non è un po TROPPA "pretattica"?voglio capire uno,ma tutti e due!secondo me giocano con denis-corradi e uno dei due che entra a partita in corso sul 725942 a 0  :cacacazz:

kaiser-5:
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angels:
Per ora San Gennaro batte Castelmonte 1-0. E con un gol decisamente in fuori gioco. Perché segnato con Di Natale a terra. A essere scaramantici verrebbe da pensare che sotto il Vesuvio le hanno provate proprio tutte fino quasi a riuscirci a far fuori il Capitano. bel modo di essere sportivi. Tutto è cominciato lunedì con la richiesta assurda di voler Di NAtale squalificato. Poi l'indignazione perché il 'friulano' Tosel non ha emesso la sperata sentenza, quindi addirittura un avvocato che reclama l'ingiustizia subita. Siamo quasi al patetico.
Eppppure merita di essere letta questa lettera di questo proncipe del foro Misirocchi: “Innanzitutto, si deve preliminarmente chiarire che non è un’anomalia la squalifica per un calciatore che sferra un colpo violento nei confronti di un proprio compagno di squadra. L’anomali è, probabilmente, il contrario. Infatti già dal primo articolo dello Statuto FIGC, oltre che in diversi articoli del CdGS, si puntualizza che i tesserati devono avere comportamenti consoni all’attività sportiva, quindi devono evitare atti violenti, offensivi e ingiuriosi, non solo nei confronti degli avversari o dell’arbitro, ma anche verso i propri compagni di squadra. Non esiste nessuna norma che dichiari il contrario. Quindi in linea di principio se un calciatore si rende protagonista di un gesto antisportivo, offensivo o violento va squalificato, a prescindere dal fatto che sia rivolto ad un compagno o ad un avversario”. Poi si entra nello specifico nel fatto che ha visto coinvolto Antonio Di Natale: “Io non conosco le carte a disposizione del Giudice Sportivo Tosel, ma si devono fare delle considerazioni sulla questione. Io ho squalificato il giocatore per 4 giornate dopo aver letto il referto dell’arbitro che in campo aveva già espulso l’atleta reo del comportamento violento. Quindi sulla base del referto arbitrale e seguendo le norme del CdGS ho dato quella squalifica. Per quanto riguarda Di Natale bisognerebbe, innanzitutto, capire se l’arbitro abbia visto la scena. Se così fosse, nel caso in cui abbia definito l’accaduto non talmente violento da essere preso in considerazione per un’eventuale squalifica e l’abbia indicato semplicemente come un diverbio e una discussione non violenta, la squalifica può non essere irrogata. Se invece nel referto non è stato indicato l’accaduto, solo in quel caso si potrebbe fare ricorso alla prova TV. Ma questo è uno strumento che può essere, preliminarmente, richiesto dalla Procura Federale che consegna al Giudice Sportivo materiale video su cui giudicare. Se la Procura non prende in considerazione l’eventualità della prova TV è perché, probabilmente, non considera così violento l’accaduto”.
In conclusione: “Guardando il filmato della scena si potrebbe dire che per Di Natale c’erano gli estremi per una squalifica. Alcune varianti, come il referto dell’arbitro o la non eccessiva violenza del comportamento, hanno fatto si che nè il direttore di gara, né il procuratore federale e nemmeno il Giudice Sportivo abbiano preso in considerazione una eventuale squalifica per il capitano bianconero”.

Non occorre aggiungere altro se non che Di Natale rischia di saltare la gara a causa della caviglia che già l'ha martoriato contro la Roma. Come se qualcuno gli avesse tirato una macumba. Non esistono queste cose ma la notizia è certa: Toto' Di Natale domani domani sara' sottoposto, a Barcellona, ad un consulto alla caviglia destra da parte del dottor Roman Cugat. La decisione e' stata presa dallo staff medico considerato che le condizioni del capitano bianconero non sono migliorate in questi giorni, anche se il giocatore e' sempre rimasto a riposo, oltre a sottoporsi a terapie. In sostanza l'utilizzo di Di Natale contro il Napoli sara' deciso proprio dallo specialista di Barcellona.

Insomma oggi si decide e a sentire quel che si dice nella sede di Piazza Argentina non c'è molto ottimismo. Anche perché un Di Natale senza allenamenti sulle gambe non sarà di certo al top.
Aggiungiamoci l'assenza di Sanchez (anche se Guidolin spera in un miracolo, termine oramai obsoleto a vedere quanto successo), e capiremo che la trasferta di Napoli nasce in salita.

Però siccome il comandante in campo Francesco Guidolin adora le salite nessuno, e ribadiamo nessuno, in casa bianconera vuole sentirsi battuto. Tutti sanno che senza i due attaccanti là davanti l'Udinese perde parte della sua forza, che senza Abdi le soluzioni non sono molte, ma tutto questo sta tirando fuori ancora più grinta negli altri. La Champions se la sono sudata per otto mesi, sudando e scalando posizioni su posizioni. Ora né San Gennaro né San Paolo nessuno può togliere questa voglia.

FORMAZIONE - Se Sanchez e Di Natale, come sembra, non ce la faranno toccherà a Denis e Corradi con Vydra e Belek in panchina. Dietro Pinzi, Asamoah, Inler, chiamati a un lavoro straordinario per fornire le punte e per arginare il NApoli. Sulle fasce, con lo stesso compito, Isla (almeno lui ci sarà) e Armero. Dietro Handanovic tra i pali, Benatia, Zapatam, Domizzi.

ERRORI - La società sta commettendo però degli errori strategici in questo periodo. Dopo aver resistito molto bene alle voci di mercato, pur ribadendo che tutto si deciderà sopo la fine del campionato a posizione acquisita, il mercato tiene banco e i procuratori hanno colto lo spiraglio per inserirsi. Era meglo continuare a fare quadrato, senza quella frase ("in caso di Europa League sarà dura trattenere tutti i big") che sta scatenando avversari (tramite i loro giornali concubini) e e procuratori che sognano già la loro ricca percentuale. E le voci in momenti come questi non fanno bene.
Anche se alcune sono davvero simpatiche: De Laurentiis dall'alto della sua rinomata umiltà ammette che Inler lo vuole. A 10 milioni. Pozzo dovrebbe rispondere che vuole Hamsik: a 10 milioni naturalmnete. Son o schermaglie, anche se qualcuno meno di altre. Sanchez ad esempio sembra davvero che, tramite il procuratore, abbia ascoltato il City. Tutto questo rischia di nuocere più delle assenze.

11 CONTRO 11 PER GIOCARCELA ALLA PARI - Lo sport insegna che vincere è bello, ma lo è se batti un avversario al meglio. Quello che sta accadendo a Napoli è l'opposto e ci chiediamo se i soliti quotidiani che inneggiano alla sportività del pubblico partenopeo non siano lievemente di parte. Però l?udinese in ogni caso scenderà in campo in  undici. Questo nessuno lo può impedire. A loro, agli erori  a cui si chiede l'impresa, serve ora che tutto il pubblico bianconero faccia sentire loro l'affetto e la carica giusta. Le difficoltà in questo finale si conoscevano: ma non c'è montagna che non può essere scalata se c'è la volontà, la preparazione e la mente sgombra. Vero Guidolin?. UdineseBlog


mamma mia e quanto piangono questi  :rotfl: :rotfl:

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