benderlota e qualcun alro che ha detto che ha messo no sulla privatizzazione 
questo è il tipico esempio di disinformazione
nunn'è capit manc che cazz 'e iut a vutà. Ti ho detto che ho messo NO al secondo sull'acqua che con la privatizzazione non c'appizza una mazza. Senza considerare che anche al primo qualcuno con un pò di curiosità avrebbe potuto dare un voto con maggiore consapevolezza di quello che votava.
Al momento l'unica barbarie del primo referendum è imporre una privatizzazione a scadenza, ovvero costringere quei cascioni "pubblici" che oggi rispondono al nome di Acea, Gori etc. a
Svendere entro l'anno parte del proprio pacchetto ad un privato.
La gestione del servizio idrico integrato in Italia è già cosa privata e il privato si chiama politica. Tutte queste belle finte in-house che decidono come monopolizzare il mercato grazie ai favori che rende il politico locale operano peggio di come opererebbe un privato in concorrenza perfetta.
Il secondo quesito, su cui onestamente ritengo quasi normale andare a votare NO è quello sulla determinazione della tariffa, ovvero della possibilità di inserire in bolletta una quota, al massimo del 7%, destinata a remunerare il capitale investito. Per come stanno le cose oggi lo Stato non ha interesse a investire nell'ammodernamento della rete idrica perchè non ha renari da spenderci. Domani, quando un guasto vi lascerà le case senza acqua, arriverà lo stato a dirvi che i lavori sulla rete idrica li deve pagare tagliando la spesa pubblica, quindi i servizi che di norma servono solo al pover'omm. Io onestamente trovo più equo che a pagare l'investimento siano tutti, indistintamente e proporzionalmente al consumo che fanno di acqua, piuttosto che arrivare fra 3/4 anni e scoprire che per rifare la rete hanno ridotto le corse degli autobus, tolto fondi ad altri servizi pubblici perchè non ci stanno renari da cacare.