Gianni (De Sica), edicolante romano, aspira a frequentare il bel mondo e, sotto il nome di Max, conduce una doppia vita.Borghesia e proletariato a confronto, nel mezzo il personaggio di De Sica, diviso tra velleità di ascesa sociale e realtà. Il gioco, seppur abusato nella storia del cinema (fino al rovesciamento de Il principe cerca moglie

), è un efficace specchio dei movimenti in atto in un'Italia nella quale il consumismo e il desiderio di emancipazione cominciavano a sbocciare. I clichè abbondano (i vizi dei borghesi, la purezza dell'idillio tra De Sica e l'istitutrice) ma la pellicola è sufficientemente vivace. Probabilmente il miglior film di Camerini e di tutta la corrente dei "telefoni bianchi".
Voto: ***