Beh si è presentato alla prima in Serie A con Lavezzi ed Hamsik, pop nu strunz esattamente. Poi dall'anno successivo si sarà rotto qualcosa con Dela ed ha iniziato a magheggiare.
Ed invece il costo dei cartellini conta assaj proprio in quello che è il mercato di riferimento del Napoli, quello sudamericano, dove la differenza la fa proprio la disponibilità a pagare il cartellino. Oramai lì si investe, ed è da lì che deve passare il giocatore che ci permette di farci fare il salto di qualità.
Ma poi il mercato è cambiato rispetto a tanti anni fa, i campioni oggi si costruiscono dal nulla, solo Real e Barca comprano gente già affermatissima. Ma parliamo di società che si devono affermare ogni anno, confermare. Non del Napoli, che rimane una squadra con ambizioni da vertice.
E di conseguenza il prezzo del cartellino ha ancora una sua importanza, sempre se si vuole creare una squadra strutturata tramite progetto per vincere.
Ebbene, Marino ha dimostrato (sebbene vi siano stati alti e bassi) di saperlo fare, Bigon no o non ancora, se vogliamo essere garantisti.
Presentarsi alla prima di Serie A con Lavezzi ed Hamsik significa fare delle scommesse (che poi sono riuscite alla grande, si può dire col senno del poi)...cosa che può fare appunto una neopromossa, con la differenza che il Napoli aveva una potenza economica tale da poter contrattualizzare i Lavezzi ed Hamsik, mentre altre li devono prendere in prestito o comproprietà, perchè non tengono i soldi.
Il costo del cartellino oggi, per una squadra delle posizioni del Napoli oggi (prime 3 d'Italia) non conta proprio nulla, da nessuna parte, visto che a questi livelli la differenza la fa l'ingaggio. E ci stanno una montagna di esempi di giocatori pagati poco o nulla di cartellino che però sono andati nelle big per gli ingaggi alti.
Pure in sudamerica oramai i giocatori vanno alla ricerca degli ingaggi pesanti, almeno nei principali campionati...soprattutto quelli che danno a mangiare chissà quanta gente con cartellini divisi per 10 teste.
Oggi ciò che conta davvero è cogliere le opportunità che ti capitano, oltre a fare scouting e soprattutto crescere i giocatori in casa (cosa che a Napoli non avviene, se non per qualche evento sporadico, come Insigne o Tutino).
Alla fine Marino ha fatto un compito sufficiente, in rapporto all'autonomia di azione che aveva (comandava praticamente tutto, ma proprio tutto in un certo periodo, causando talvolta pure malcontenti) e all'enorme budget (per gli obiettivi da centrare allora) a disposizione. Talvolta pigliando qualche abbaglio, o gestendo certe situazioni in modo discutibile (e chi s'è scord i silenzi stampa...roba da preistoria calcistica).
Bigon ha un compito diverso, è in posizioni svantaggiose per molti versi (i competitor so cambiati...ed economicamente spesso non può competere per diktat dall'alto), ma nonostante ciò in questi primi anni (di cui 1 senza praticamente budget, dove ci fu solo l'entrata di Cavani e l'uscita di Quagliarella gestita dal presidente, e Bigon si doveva arrangiare con prestiti e acquisti da 4 soldi) non vedo tutti sti danni che voi vedete, in rapporto alle cifre spese. Gli errori più gravosi sono stati Victor Ruiz (su cui ha rimediato dopo 6 mesi facendo addirittura plusvalenza...quando poteva dire "lo dobbiamo aspettare, bisogna avere fiducia" come è stato fatto con altri in passato, depauperando il patrimonio cosi) e Sosa, pagato 2 mln e venduto a una cifra simile.
Il resto so tutti prestiti o acquisti veramente a 4 soldi, per gente che doveva fare la 18-19-20esima scelta in rosa.
Oggi il Napoli è arrivato al punto in cui deve dare 2.5-3 mln a un difensore se vuole davvero migliorare...e questo non dipende certo ne da Bigò ne da Pierpanza....