Oggi pomeriggio credo che nella mia scellerata vita, fatta di episodi, magagne, incontri ravvicinati del quarto tipo e quant'altro, sia accaduta una delle cose più infamanti che mi potevano capitare, e la colpa tra l'altro non è manco del tutta mia.
Ero da solo a casa, orario pennichella, quando all'improvviso per mia somma voglia jastemmatrice mi squilla il cellulare....mio padre. Al che ancora frastornato e palesemente incazzato penso tra me e me "Che sfaccimmo va truvanne chist a chest'ora ??". Rispondo tutto assonnato e lui mi fa "Giuà siente e muort 'o pate di Alessandra"...piccola premessa vi spiego chi è questa Alessandra, altrimenti perdete il filo del racconto : Alessandra è la fidanzata di mio fratello, fanno ammore da una vita, tipo 8 anni e forse più, una cosa decisamente disumana. Chiusa questa parentesi, torno alla mia triste vicenda : ho un attimo di smarrimento per dire "azz...proprio sotto Natale questo doveva crepare", ma in un barlume di lucidità esclamo "e come è morto ?? Quello era giovane...mi pare che aveva fatto da un paio di anni 50 anni"....e mio padre mi risponde "Si è addormentato e non si è svegliato più"..pa maronna che tragedia!!
Mio padre conclude dicendo che mio fratello già stava a casa....blocco, non so che cazzo fare, sono indeciso tra il riaddormentarmi, scolarmi mezza bottiglia di Havana 7 oppure comportarmi da cristiano ed andare a casa sua. Scelgo per il misto opzione 2-3, ovvero mi faccio un bel sorso massiccio di Havana 7, mi rivesto e mi appresto ad andare a casa sua, al Vomero.
Tutto pensieroso, decisamente triste soprattutto perchè penso alla povera Alessandra, proprio in questi giorni doveva capitare tale tragedia, mi metto sul motorino e m'incammino verso il Vomero, nei pressi dello stadio Collana.
Arrivo fuori al palazzo e poso il motorino a capocchia sopra un marciapiede, incurante dell'insegnamento dell'educazione civica, che tra un pò di munnezza, crea un vero tour de force per i passanti con passeggini, carrozzelle annesse a presso. Busso il citofono e mi aprono, salgo al primo piano e vedo la sucocera di mio fratello, che piange attorniata da alcune donne...penso in corpo a me "Marò guardare nu poco, una famiglia distrutta a pochi giorni di questo sfaccimma di Natale....ho pura un pò di remore ad andare vicino", mi faccio coraggio e vado vicino la presunta vedova, con il mio viso palesemente provato dai vari sforzi fatti, la stringo forte, le do un bacio sulla guancia e le dico condoglianze....e lei mi fa "Alessandra e Luca stanno di là vicino al corpo..." e conclude la frase con un fatidico "fuori al balcone", al che come se qualcuno mi stesse dando una carocchia sulla capoccia, mi assento un attimo per un paio di secondi e poi penso "ma comm 'o muort foro 'o balcone...e chi cazz è Ceacescu ??"...e mi scappa proprio da bocca, "ma come fuori al balcone ?? Non sta nella stanza di letto"....
La vedova sobbolza e le due donne al seguito mi guardano perplesso....vado per sfizio fuori al balcone e trovo mio fratello e la ragazza che guardavano una sacchetta della munnezza non ancora del tutto sigilata, mio fratello come mi vede fa "Uà addirittura sei venuto pure tu per la morte di Gennarino"....apro e chiudo parentesi, Gennarino sarebbe il bassotto della ragazza di mio fratello. Rimango pietrificato per qualche secondo, poi all'improvviso non ce la faccio più e dico "Luchè ma chi sfaccimmo è muort ?? O' cane o Don Pascale ??"....la ragazza di mio fratello si gira di botto e mi guarda in maniera decisamente cagnesca e fa "è morto Gennarino, ma perchè ti credevi che era morto addirittura mio padre ??".
Io preferisco non rispondere rientro dentro, e nel frattempo sento mio fratello che commenta "chist ha perza a capa...", torno dalla suocera ed a questo punto non riesco più a trattenere le risate, dicendogli "signora menu male che è muorto 'o cane....quell'inzalanuto di mio padre aveva capito che era morto vostro marito"....e pure lei caccia una risata a 35 denti insieme alle altre due donne ed esclama "marò glielo devo dire subito a Pasquale...sai come si diverte"...ed io penso tra me e me "se 'o cazz ca si diverte...io l'erè fatte murì primma ro tiempo".
Mi scuso ancora per il triste equivoco e vado via in un battibaleno, perchè inizia a subentrare in me lo scuorno.
A mio padre nel frattempo non l'ho ancora chiamato, ma sto aspettando di vederlo in faccia per capire chi ha capito 'o cazz pa banca e l'acqua....se tutto nasce da lui o sono io che steve accussì inzallanuto che ho rischiato un incidente diplomatico.