Se tu mi metti le campane nella piazzetta dove butto la monnezza, io differenzio senza alcun dubbio. E così come me una buona parte di persone. Non penso sia necessario il porta a porta.
Ti assicuro che è così per varie ragioni:
La prima è che il "prodotto differenziata" ha un valore commerciale solo se è di ottima qualità . Se invece è contaminato, anche solo parzialmente, ha dei costi una cernita a valle tali da non rendere appetibile il prodotto sul mercato e l'intera filiera si ferma. Per dirla in altre parole basta che qualche cazzone passando butta della carta sporca di unto nel contenitore della carta o del vetro in quello della plastica etc etc (anche in percentuale abbastanza bassa col contenuto) perchè l'intera campana non serva più a niente e vada (dopo innumerevoli giri peraltro) a finire in discarica.
Ho lavorato con un tale che si chiama Fortunato Gallico che è un poco il guru della differenziata in italia e che è stato quello che ha organizzato la porta a porta a Milano ( prima metropoli ad utilizzare il sistema in europa) e lui mi diceva che i costi si sono ipercontenuti e che la percentuale di prodotto utilizzabile industrialmente è praticamente quadruplicata.
La seconda ragione è di natura strettamente logistica: ci sono anziani o donne incinta o etc etc che hanno grossi problemi a raggiungere le campane con le buste di differenziata (le campane sono spesso lontane e vetro, carta e multimateriale pesano) è impossibile mettere campane troppo ravvicinate in città che sono congestionate da traffico e soprattutto a napoli dove le strade sono strette e dunque il sistema va in crisi (una buona differenziata ha come primissimo vantaggio quella di produrre un buon umido che sia utilizzabile negli impianti di compiostaggio, se non la fanno tutti il primo prodotto ad essere contaminato è l'umido, cioè quello dei cassonetti, e diventa impossibile o molto difficile conferire agli impianti di compostaggio e dunque si deve portare in discarica materiale che sarebbe benissimo "eliminabile" peraltro con produzione di biogas e conseguente miglioramento ambientale).
p.s. Castellammare fa la differenziata proprio perchè ha avuo accesso a quel finanziamento di cui parlavo nel primo post, quello che la Iervolino (o meglio la sua amministrazione) non è riuscita a mettere a frutto.........da qui si vede che la Iervolino ha colpe eccome.