Allenatore e persona meravigliosa. Ci sta poco da discutere. Troppe volte, in questi salottini del pallone, hanno lasciato che prevalesse il ricordo del boskov macchietta, come se fosse un personaggio da Corrida. Troppe volte hanno sminuito la sua mano nel miracolo della samp, dicendo che erano Vialli e Mancini a fargli la formazione o lo hanno deriso per quella cazzata del rigore quando arbitro fischia.
Boskov a Napoli ha lavorato sulle macerie. Ha lavorato sul primo napoli povero, sempre con l'entusiasmo. È passato alla storia come una leggenda Boskov che diceva che imbriani era meglio di inzaghi, ma era così. Io me lo ricordo Boskov che dopo le sconfitte diceva "Vedrete, qvesta è sqvadra di qualità". Senza nemmeno scomodare il periodo maradoniano, il napoli che ereditò boskov non aveva più nemmeno i fonseca, cannavaro, thern..era il napoli costruito con gli scarti, le contropartite che raccoglievamo in cambio dei buoni che eravamo costretti cedere. Un napoli, con baldini, pizzi, imbriani, agostini (punta titolare con 4gol nel 95-96), carbone, policano, bordin, e nonostante questo sempre dignitoso, anche più di quello di alcune annate dei top player attuali.
Dei due anni di boskov non ho più dimenticato la scalata alla zona uefa, fallita per colpa di del vecchio, al 90' di quella maledetta ultima giornata, i gol di notte di rincon, la rimonta sulla lazio, da 0-2 a 3-2, la coppa uefa e i pianti che mi feci quando ci eliminò l'eintracht, e quei 10 minuti, nel 95-96, in testa al campionato quando stavamo in vantaggio sulla juve a torino e il milan perdeva a bari. Tutti ricordi che conservo nitidamente, a dispetto della frenesia del pallone di oggi, che ci sono momenti in cui non riesco a fissare nemmeno i gol di una partita di un mese fa.
Se esiste veramente un paradiso dopo la morte, mi auguro davvero che stia là.