Di origine serba, la bella Irene è convinta di essere una donna-belva, secondo un'antica leggenda della sua gente, cioè capace di rivelare il suo fondo ferino dopo un rapporto sessuale. Il marito e lo psicoanalista non le credono. Un cult del cinema horror in cui il fuori campo e la tensione contano più dell'ostentazione della violenza. Molto superficiale il tentativo di scavo psicologico, affidato a frasi preconfezionate e analisi arronzate. Meglio le fasi silenti, con giochi di chiaroscuro e gestione del ritmo davvero notevoli. In generale, però, è una mezza delusione considerando le aspettative.
Voto: ***