tutto per gli esterofili radical chic
Il Punto sulla Eredivisie - PSV-Feyenoord, 10-0 da LEGGENDA! E la cenerentola Excelsior ferma l'Ajax
Per il Feyenoord terzultimo posto in classifica e un'umiliazione senza precendenti.di Angelo Romano
COS'àˆ SUCCESSO - Decima giornata di Eredivisie ricca di sorprese, spettacolo e tante, tantissime reti. Tra le tre favorite per il titolo, la sfida più ricca di significati tocca al PSV, che riceve ad Eindhoven il Feyenoord. A sua volta l'Ajax ha un impegno sulla carta ben più agevole al Woudestein di Rotterdam contro la matricola Excelsior, mentre al Twente spetta ricevere l'ADO Den Haag sesto in graduatoria. Con ogni previsione della vigilia puntualmente al macero al fischio d'inizio. Ad Eindhoven, il PSV parte a spron battuto e passa al 24' con un gran tiro da fuori area di Jonathan Reis. Le cose si complicano per i ragazzi di Mario Been non appena Kevin Leerdam viene espulso per doppia ammonizione dieci minuti dopo. Altri cinque minuti e Afellay marca il 2-0, complice deviazione decisiva del difensore ospite Martins Indi. La ripresa assume i contorni del grottesco, con il Feyenoord che lascia la testa negli spogliatoi e il PSV che dilaga letteralmente: Reis, Toivonen, Lens, Reis di nuovo, Dzsudzsà¡k, Engelaar, Dzsudzsà¡k di nuovo (questa volta su rigore), e la seconda rete di Lens salutata con un'ovazione per un clamoroso 10-0 sul tabellone del Philips Stadion. Umiliazione senza precedenti per un Feyenoord alla deriva e ora terzultimo in classifica, alla quale mister Mario Been difficilmente passerà indenne.
L'altra squadra di Rotterdam, l'Excelsior, invece ospita l'Ajax: i lancieri rimangono in 10 al 27' per un controverso rosso diretto a Vurnon Anita e si trovano sotto di due reti all'intervallo per le reti di Bovenberg e Wattamaleo. La ripresa, iniziata con El Hamdaoui pronto a dimezzare subito lo svantaggio, vede al 55' l'uscita del portiere dell'Ajax e della nazionale Stekelenburg causa infortunio al ginocchio, con Verhoeven a prenderne il posto. All'89', dopo un brutto secondo tempo, Vertonghen di testa insacca il 2-2 ospite; il match finisce con l'Excelsior tutto in avanti e Verhoeven a salvare il risultato in almeno due occasioni. In breve, prestazione davvero non degna del blasone dei lancieri.
Rischia anche il Twente contro l'ADO Den Haag: dopo la "solita" punizione di Janssen per l'1-0 biancorosso, al 44' l'ADO pareggia con Bulykin, che sfrutta un clamoroso errore difensivo del Twente; nella ripresa, l'inatteso 2-1 per i gialloverdi ospiti con Kubik viene pareggiato due minuti dopo su rigore assai dubbio trasformato da Ruiz. Al 70', dopo una traversa colpita dall'ADO su punizione dieci minuti prima, arriva il 3-2 siglato da Marc Janko. Tre punti di platino per il Twente di Preud'homme, che rimangono a -2 dalla capolista PSV e scavalcano l'Ajax in classifica al secondo posto. La giornata era iniziata con le due outsider all'inseguimento di questo trio impegnate in trasferta: missione fallita per il Groningen, sconfitto 3-2 a Nimega dal NEC, trascinato da una tripletta del belga Vleminckx, ma compiuta invece dal Roda Kerkrade, vittorioso 2-1 in trasferta a Breda contro il NAC. Per quanto concerne gli altri incontri, prosegue la marcia positiva dell'AZ che rifila un'altra umiliazione al Willem II con un 3-0 firmato Jonathas-Martens-Holman. L'Heerenveen torna ad assaporare la vittoria, sconfiggendo per 2-0 un VVV-Venlo sempre più penultimo in classifica. A Doetinchem finisce 1-1 l'anticipo-salvezza tra De Graafschap e Heracles Almelo. Nell'ultima sfida di giornata, un Vitesse in pieno caos si presenta dinanzi al suo pubblico senza allenatore dopo l'esonero in settimana di Theo Bos (il primo in questa Eredivisie) e con il tecnico delle giovanili Hans van Arum in panchina in attesa di un nuovo mister: di tale situazione si avvantaggia l'Utrecht, che vince 4-1 e lascia i "campioni del 2013" (definizione ironica del Volkskrant nell'edizione del sabato, in riferimento alle ambizioni del presidente Merab Jordania) in terzultima piazza insieme al già citato Feyenoord. In particolare, degna di "Mai dire Gol" l'autorete di Rajkovic che spiana la strada all'Utrecht dopo appena due minuti.
IL TOP - Qualcuno fermi il PSV. Dieci reti, attaccanti da sogno, una squadra che si muove con automatismi pericolosamente vicini alla perfezione e un mister come Fred Rutten che si permette di schierare un 4-2-1-3 con cinque giocatori spiccatamente offensivi contemporaneamente in campo: Toivonen dietro il centravanti Jonathan Reis, più due ali ultraoffensive come Dzusdzà¡k e Lens, nonché un certo Afellay sulla linea di centrocampo. Da applausi soprattutto la gestione di Reis, promessa brasiliana che sembrava persa negli eccessi di una vita privata assai controversa, e che invece Rutten è riuscito a recuperare e trasformare in un attaccante dalla regolare prolificità che non fa rimpiangere l'assenza di Marcus Berg. Serissima candidata per la vittoria finale.
IL FLOP - Purtroppo qui dobbiamo ripeterci. Se da una parte c'è un PSV irresistibile, dall'altra si vede un Feyenoord inconcludente, irriconoscibile, senza mordente, in sintesi lontanissimo parente della squadra che fu. Questo 10-0 rimarrà una macchia indelebile nella carriera di Mario Been, allenatore che sembrava in rampa di lancio dopo aver guidato il modesto NEC Nimega a una storica qualificazione europea non molto tempo fa. Arrivato la scorsa stagione alla guida del Feyenoord, l'ex centrocampista del Pisa non è però riuscito a sostenere le fortissime pressioni del De Kuip di Rotterdam. La collaborazione con il direttore tecnico Leo Beenhakker si è rivelata fallimentare, e i tanti promettenti giovani in squadra sembrano soffrire la mancanza di tranquillità e le contestazioni di una tifoseria affamata di vittorie. Il fatto che il suo Feyenoord sia perfino dietro i cugini dell'Excelsior lascia poi davvero basiti. Troppe pressioni, troppi errori, pochi soldi e un organico inadeguato per le ambizioni dei supporters: gli errori non sono tutti di Been, ma probabilmente sarà lui a pagare per tutti.
LA SORPRESA - Non citiamo il 10-0 di PSV-Feyenoord: sarebbe troppo ovvio. Citiamo invece il 2-2 tra Excelsior e Ajax: nessuno si aspettava che l'Ajax si bloccasse al cospetto della seconda compagine di Rotterdam, nessuno si aspettava senz'altro che i lancieri sarebbero stati sotto di due reti e un uomo all'intervallo. Merito all'Ajax per aver ricuperato (immeritatamente?) nella ripresa, ma soprattutto merito all'Excelsior per averci creduto al di là di tutti i pronostici sfavorevoli. Rotterdam - sponda Excelsior - può sorridere.
TOH CHI SI RIVEDE - Marc Janko è una specie di Peter Crouch austriaco. Alto quasi due metri, è il classico centravanti fisico che le prende tutte di testa: le sue 39 (!) reti con il Red Bull Salisburgo nella stagione 2008-09 ne sono la prova. Arrivato quest'anno al Twente per rimpiazzare la leggenda locale Nkufo, ha sinora giocato sotto le aspettative. In questo turno di Eredivisie, Janko si è però ripresentato con un gol fondamentale: quello del 3-2 (ovviamente di testa!), che ha consentito al Twente di mettere in tasca tre punti fondamentali in chiave-scudetto.
LA CHICCA - PSV-Feyenoord 10-0 è ovviamente una vittoria record: la vittoria più larga quest'anno in Eredivisie, e la peggior sconfitta in tutta la storia del Feyenoord nell'Eredivisie; con questo punteggio, inoltre, il PSV eguaglia le proprie vittorie con risultati analoghi ottenuti nel 1973 e nel 1998 - se non fosse che gli opponenti dell'epoca si chiamassero Go Ahead Eagles e Volendam. Questo 10-0 non è tuttavia il risultato più largo della stagione tra i campionati professionistici olandesi: lo scorso 20 agosto, infatti, un ancor più incredibile 12-1 è stato infatti registrato nell'Eerste Divisie (la Serie B olandese). A vincere con tale punteggio, ironicamente, è stata la "vera" rivale cittadina del Feyenoord, ossia lo Sparta Rotterdam, con il modesto Almere City a fare da sparring partner e Johan Boskamp a prendersi gioco della difesa avversaria segnando ben otto reti. E non è nemmeno la vittoria con più largo margine nella storia dell'Eredivisie: il lontano 19 maggio 1972 l'Ajax di Johan Cruijff riuscì infatti a battere il Vitesse per 12 a 1.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI - Anche questa settimana citiamo uno dei campioni del PSV. Questa volta è il turno di Balasz Dzsudzsà¡k, ala sinistra ungherese dalla reputazione crescente. In Olanda dal gennaio 2008, è ormai uno dei fari della compagine di Eindhoven. Dzsudzsà¡k ha velocità , senso tattico, è un eccellente assist-man con ottime abilità nel cross e nel saltar l'uomo, sa calciare punizioni e rigori e non disdegna l'appuntamento con il goal: 14 reti nella scorsa Eredivisie e cinque reti in quattro partite di Europa League sinora. Giocatore già adesso da grande squadra e con grandi margini di miglioramento, considerando che deve ancora compiere 24 anni.
http://www.goal.com/it/news/94/estero/2010/10/24/2181522/il-punto-sulla-eredivisie-psv-feyenoord-10-0-da-leggenda-e