Autore Topic: Regione Campania: Stefano Caldoro (PdL) - Vincenzo De Luca (Centro Sinistra)  (Letto 46177 volte)  Share 

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kowalski

Annunciata la prima candidatura alla presidenza della Regione Campania, Nicola Cosentino per il Pdl.

Politico potente a livello locale ma come tutti quelli del centrodestra abbastanza oscuro, chiacchierato, se non ricordo male, per parentele e legami col clan dei casalesi (è di Casal di Principe).

« Ultima modifica: 30 Marzo, 2010, 00:23:50 am da kurz »

Offline warez

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Re:Regione Campania: Nicola Cosentino candidato presidente Pdl
« Risposta #1 il: 17 Ottobre, 2009, 19:55:01 pm »
Nasce a Casal di Principe il 2 gennaio del 1959. Ancora studente universitario, alla Facoltà  di Giurisprudenza, comincia ad appassionarsi alla politica diventando, giovanissimo, consigliere comunale nel suo comune nativo negli anni 1978-80, poi consigliere della Provincia di Caserta (1980) ed Assessore provinciale con delega ai Servizi Sociali dal 1983 al 1985). Rieletto alla Provincia di Caserta nel 1985, viene nominato Assessore alla Pubblica Istruzione. Al suo terzo mandato come consigliere provinciale (1990), ricopre l’incarico di Assessore provinciale all’Agricoltura. àˆ parente acquisito del boss del clan dei casalesi Giuseppe Russo, detto Peppe O' Padrino[1].

da wikipedia......

Offline conchiuro

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Re:Regione Campania: Nicola Cosentino candidato presidente Pdl
« Risposta #2 il: 17 Ottobre, 2009, 19:55:37 pm »
n'ata mappina

 
Chi vede 'o sole 'e notte a cerevella parte....


Offline kurz

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Re:Regione Campania: Nicola Cosentino candidato presidente Pdl
« Risposta #4 il: 17 Ottobre, 2009, 20:05:29 pm »
Bassolino, Iervolino...


E che sfaccimma di alternative che ci stanno
gesucrì

Offline cavallopazzo

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Re:Regione Campania: Nicola Cosentino candidato presidente Pdl
« Risposta #5 il: 17 Ottobre, 2009, 20:10:48 pm »
kest e a gent ce c vò!

kowalski

Re:Regione Campania: Nicola Cosentino candidato presidente Pdl
« Risposta #6 il: 17 Ottobre, 2009, 21:01:24 pm »
Clan nel governo
di Emiliano Fittipaldi e Gianluca Di Feo

"Era a disposizione dei casalesi". Così un pentito accusa Nicola Cosentino. E' il quinto collaboratore di giustizia a puntare il dito contro il sottosegretario all'economia. Che continua a rimanere al suo posto


Durante la mia latitanza molto spesso mi sono incontrato con l'onorevole Nicola Cosentino. Egli stesso esplicitamente ci aveva detto di essere a nostra disposizione... Quando dice 'nostra' Dario De Simone parla dei casalesi, la più feroce organizzazione criminale campana. De Simone è stato uno dei loro capi: revolver alla mano, accanto al padrino Francesco Bidognetti ha ucciso una decina di persone. Poi nel 1996 ha deciso di collaborare con i magistrati: le sue rivelazioni sono state determinanti per il maxiprocesso Spartacus. Per gli inquirenti è un 'pentito' fondamentale, per il resto del clan un condannato a morte. Quando fa il nome di Nicola Cosentino, i killer gli hanno appena assassinato il fratello e il cognato. Ma va avanti: "L'onorevole aveva avuto espressamente il nostro aiuto per le sue elezioni, era a disposizione per qualunque cosa noi gli avessimo potuto domandare. Se gli avessimo chiesto un certo tipo di lavoro pubblico, non esisteva che potesse rifiutarsi".

De Simone registra questa deposizione il 13 settembre 1996, dopo di lui altri quattro collaboratori di giustizia chiameranno in causa il politico di centrodestra, come ha riferito L'espresso nelle inchieste pubblicate nelle scorse settimane. All'epoca Cosentino era appena riuscito a entrare in parlamento, oggi è sottosegretario all'Economia del governo Berlusconi e coordinatore campano del Pdl. àˆ indagato dalla Procura antimafia di Napoli, ma la sua posizione nell'esecutivo non è stata messa in discussione. Lo stesso Paese che si mobilita contro i piani camorristici per uccidere Roberto Saviano, non si scandalizza per la poltrona occupata da un politico di Casal di Principe che cinque diversi pentiti hanno indicato come "a disposizione dei casalesi". E lo hanno fatto in tempi non sospetti. Il primo verbale che lo accusa risale al settembre 1996, l'ultimo al primo aprile 2008: tutti prima di diventare un uomo-chiave del ministero di
Giulio Tremonti.


Il deputato viene indicato nel 1998 da Domenico Frascogna come postino insospettabile dei messaggi del capo dei capi, Francesco 'Sandokan' Schiavone; da Carmine Schiavone, cugino di Sandokan, come candidato della famiglia nelle elezioni comunali e provinciali. Nel febbraio 2008 da Michele Froncillo come il contatto per vincere le gare pubbliche. Infine Gaetano Vassallo, l'imprenditore di camorra che per un ventennio ha inondato la Campania di scorie tossiche, descrive il suo ruolo negli appalti per consorzi rifiuti e termovalorizzatori. L'espresso invece ha ricostruito come alla società  della famiglia Cosentino, un colosso nel settore di gas e petrolio, fosse stato negato il certificato antimafia: un permesso concesso solo dopo l'intervento del prefetto Elena Stasi, poi eletta al parlamento per il Pdl grazie anche al sostegno di Cosentino. Il nostro giornale ha scoperto l'operazione sui terreni della centrale elettrica di Sparanise, che ha fruttato 10 milioni di euro ai familiari del sottosegretario. E l'acquisto di un lotto dai parenti di Schiavone. Tutto questo non ha scosso il Parlamento: finora gli interventi si contano sulle dita di una mano. Il sottosegretario ha respinto le accuse, promettendo querele. Il premier Berlusconi ha chiuso la questione: "Ho assicurazione personale dagli interessati che si tratta di operazioni legate alla politica, e non a quella realtà ". Intanto i casalesi continuano a uccidere. Nonostante le retate, nonostante i parà  della Folgore, vanno avanti nelle esecuzioni. Intanto i casalesi continuano a elaborare piani per ammazzare Saviano, che proprio su L'espresso ha sottolineato il silenzio intorno al caso Cosentino.

Il racconto di Dario De Simone è importante proprio per gli aspetti politici. Il camorrista parla di vicende anteriori al 1995, anno del suo arresto, e in particolare delle elezioni regionali di quell'aprile che videro arrivare il giovane avvocato di Casal di Principe nel consiglio regionale guidato dal centrodestra. In quel periodo il boss è latitante e si nasconde spesso nella casa di uno zio della moglie di Cosentino. Lì sarebbero avvenuti i loro incontri: "Mi chiese di aiutarlo nella campagna elettorale. Io mi diedi da fare. Parlai con il coordinatore nella zona di Forza Italia. Ho parlato anche con Walter Schiavone, Vincenzo Zagaria, Vincenzo Schiavone (oggi tutti detenuti e considerati elementi di spicco del clan, ndr): tutte persone che per altro ben conoscevano il Cosentino. Un buon gruppo di noi frequentava il club Napoli di Casale, circolo che frequentava anche il Cosentino. Durante la latitanza, io e Walter Schiavone abbiamo dormito spesso lì". Nel racconto del collaboratore, il comitato elettorale per le regionali '95 poteva contare anche sul sostegno dei vertici camorristici: "Solo a Trentola Ducenta ha raccolto 700 preferenze. Io stesso ho chiesto a varie persone la cortesia di votare Cosentino. Certamente quando io chiedevo delle cortesie ai vari amici di Trentola nessuno le rifiutava. Un po' tutta l'organizzazione si è occupata delle sue elezioni. Per la zona di Aversa si è interessato Francesco Biondino, per la zona di Lusciano Luigi Costanzo, per la zona di Gricignano la famiglia di Andrea Autiero, per la zona di Casaluce tale L. V., per quella di Teverola il ragioniere Di Messina". Tutte le persone indicate sono state poi arrestate.

De Simone ricostruisce nel dettaglio anche i colloqui con il politico "dopo le elezioni e fino al momento del mio arresto": incontri tra un latitante ricercato per una raffica di omicidi e un assessore regionale. "Discutevamo della situazione che si è venuta a creare dopo la retata Spartacus. Cosentino mi tranquillizzava dicendo che la sola parola di Carmine Schiavone non poteva consentire una condanna definitiva e che pertanto, nell'eventualità  del mio arresto, dopo un periodo di carcerazione preventiva sarei comunque uscito. Il Cosentino mi riferì che la vittoria della coalizione di Forza Italia avrebbe sicuramente comportato un alleggerimento della pressione nei nostri confronti e in particolare si riferiva alle disposizioni di legge sui collaboranti della giustizia. Ricordo anche che parlavamo degli orientamenti politici dei giudici che si occupavano delle nostre vicende, in particolare del dottor Greco e del dottor Cafiero che ritenevano particolarmente agguerriti nei nostri confronti. Arrivammo alla conclusione che l'affermazione di Forza Italia avrebbe potuto mutare la situazione, nel senso che i giudici di sinistra sarebbero stati ridimensionati e non avrebbero più avuto quel potere alla Procura di Napoli. Il Cosentino mi disse che bisognava stare attenti soprattutto in riferimento all'attività  politica degli onorevoli Diana e Natale in quanto persone vicine all'onorevole Violante e che facevano pressioni affinché vi fosse un intervento costante nella zona da parte delle forze dell'ordine".

Un capitolo inquietante riguarda la dissociazione: l'ipotesi di concedere sconti ai mafiosi che prendevano le distanze dai clan, sul modello di quanto fatto durante il terrorismo. De Simone fa riferimento ai colloqui tra don Riboldi e il ministro Giovanni Conso del 1994. "àˆ evidente che avevamo interesse che la dissociazione fosse valorizzata. In questo momento avremmo potuto fare sette o otto anni di carcere senza 41 bis e uscire puliti e continuare a curare le nostre attività ". De Simone conclude la sua deposizione ribadendo: "Non ho mai ricevuto favori personali da Cosentino e non so se altri ne abbiano ottenuti, ma egli stesso esplicitamente ci aveva detto di essere a nostra disposizione". Dodici anni dopo, quel politico di strada ne ha fatta tanta. Parlamentare, leader campano della coalizione di maggioranza, sottosegretario all'Economia con un ricco budget e deleghe delicatissime. Nonostante i sospetti, le inchieste della Procura e le relazioni pericolose Nicola 'o 'Mericano', come lo chiamano a Casal di Principe, resta inchiodato alla sua poltrona. Nel silenzio sempre più imbarazzato dei compagni di governo e degli alleati della maggioranza.

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/clan-nel-governo/2045112//0


 

Offline mv80

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Re:Regione Campania: Nicola Cosentino candidato presidente Pdl
« Risposta #7 il: 17 Ottobre, 2009, 21:10:14 pm »
kest e a gent ce c vò!

faccio finta di non aver letto
...il nome di Cosentino girava nei corridoi da qualche giorno. Non ci volevo credere.   


 :nuvola:
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kowalski

Re:Regione Campania: Nicola Cosentino candidato presidente Pdl
« Risposta #8 il: 17 Ottobre, 2009, 21:27:36 pm »
Su questa storia di Cosentino cercherò di approfondire nei prossimi giorni, postando altri articoli.

Mettendo il caso che le accuse nei suoi confronti non siano campate in aria, e che quindi si tratti di un uomo vicino a certi poteri criminali, mi viene in mente un'ipotesi.
Dal momento che alla Provincia di Napoli è già  stato eletto Cesaro, altro personaggio decisamente improbabile, ma molto chiacchierato anche lui per i suoi "rapporti pericolosi", è possibile che Berlusconi, in Campania, si stia sdebitando verso aree di potere criminale che lo hanno aiutato a risolvere il problema dei rifiuti, o che comunque, volendo, potrebbero ricrearlo?

Online Neutrino

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Re:Regione Campania: Nicola Cosentino candidato presidente Pdl
« Risposta #9 il: 17 Ottobre, 2009, 23:06:48 pm »
Mamma mia che schifo.

Voglio vedere in faccia la gente che ha il coraggio di votare per questo qui. Sperando che dall'altra parte non facciano idiozie e sostengano De Luca.

Offline fb23

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Re:Regione Campania: Nicola Cosentino candidato presidente Pdl
« Risposta #10 il: 18 Ottobre, 2009, 13:10:59 pm »
Siamo alla frutta.
Se candidano davvero (visto che oggi Accappatoio Selvaggio già  ha fatto un passo indietro) questo camorrista e poi vince pure (cosa probabile) saranno veramente anni bui.
« Ultima modifica: 18 Ottobre, 2009, 13:17:59 pm da fb23 »
Il pi

Offline noel

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Re:Regione Campania: Nicola Cosentino candidato presidente Pdl
« Risposta #11 il: 18 Ottobre, 2009, 13:43:23 pm »
Dai,peggio di Bassolino e la Jervolino non c'è nessuno... :look: :nuvola:
Che schifo,saranno contenti gli elettori piediellini.

Offline Rage

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Re:Regione Campania: Nicola Cosentino candidato presidente Pdl
« Risposta #12 il: 18 Ottobre, 2009, 14:35:07 pm »
Di politica ed ideologie c'è ben poca nella gestione di una regione... è tutto un fatto di brogli e mani impastate.

Forse mi sbaglio però...
Uà, a leggere a vuje pare quasi che uno deve avere una chiamata dal padreterno vestito da Piero Pelù "Vuaaaaaai a ingegnueeeeria!".   Nella diatriba tifo per Rage che [...] all'epoca della discussione della triennale, jette con il capello scuncecato, l'occhio nickuariano e la barbetta alla Castellitto. Foto che valevano molto più di mille parole su quello che ha passato e sta passanne.  
   :look:

Offline Lovercraft

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Re:Regione Campania: Nicola Cosentino candidato presidente Pdl
« Risposta #13 il: 18 Ottobre, 2009, 19:27:28 pm »
kest e a gent ce c vò!

Ma per piacere, Marco
It's watermelón... INSIDE OF WATERMELÒN!


Offline 814ckp0w3r

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Re:Regione Campania: Nicola Cosentino candidato presidente Pdl
« Risposta #14 il: 18 Ottobre, 2009, 23:57:07 pm »
Di politica ed ideologie c'è ben poca nella gestione di una regione... è tutto un fatto di brogli e mani impastate.

Forse mi sbaglio però...
L'ideologia a livello locale non esiste.

Offline mv80

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Re:Regione Campania: Nicola Cosentino candidato presidente Pdl
« Risposta #15 il: 19 Ottobre, 2009, 12:18:26 pm »
L'ideologia a livello locale non esiste.

Questo sulla carta. La commercializzazione della politica, lo svilimento dei suoi valori, hanno trasformato ogni consultazione, anche un sondaggio di repubblica, in una espressione politica.
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Offline mv80

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Re:Regione Campania: Nicola Cosentino candidato presidente Pdl
« Risposta #16 il: 21 Ottobre, 2009, 10:17:49 am »
ROMA - Alla fine, più dei pm, poté Gianfranco Fini. E così la candidatura di Nicola Cosentino, coordinatore regionale del Pdl in Campania, sembra si sia infranta ieri su un muro invalicabile. Primo piano di Montecitorio, ufficio del presidente della Camera. Davanti a Fini siedono i tre coordinatori del partito, Denis Verdini, Ignazio La Russa e Sandro Bondi, per discutere, appunto di candidature alle regionali. La partita infatti è ancora apertissima e i nomi che sembravano fatti - Berlusconi sabato scorso aveva dato il suo via libera a Cosentino dopo una lunga riunione con tutti i parlamentari campani - sono tornati a ballare.

àˆ bastato infatti che Fini esprimesse le sue "serie perplessità " sul sottosegretario per i suoi presunti rapporti con il clan dei casalesi (quelli di Gomorra) perché i tre ufficiali del Pdl capissero che la sorte di Cosentino era segnata. Del resto, poche ore prima, un finiano come Fabio Granata, che è anche vicepresidente dell'Antimafia, aveva lanciato un altolà  dal chiaro contenuto: Pdl e Pd "scelgano candidati al si sopra di ogni sospetto". Non proprio il profilo di Cosentino, il quale, vista l'aria che tira, ha capito che è giunto il momento di contrattaccare e ha denunciato "la campagna diffamatoria e violenta" che sarebbe in corso contro di lui. Cosentino si fa forte anche del sostegno del Cavaliere, il quale, dopo la riunione con i campani a palazzo Grazioli, avrebbe speso un argomento decisivo (ai suoi occhi) a favore del sottosegretario: "Ha il vantaggio di essere ricco di famiglia, è uno che si paga la campagna elettorale da solo".

Oddio...Mara Carfagna?  :brr:
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Offline marcojak

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Re:Regione Campania: Nicola Cosentino candidato presidente Pdl
« Risposta #17 il: 21 Ottobre, 2009, 10:31:31 am »
Sono contento che fini abbia capito...
quel cosentino sarebbe stato una mazzata pesante per la campania...
non lo voterei mai mentre voterei volentieri per De Luca...sono una persona di destra, e so che una persona che segue certi ideali, deve mettere la correttezza e l'onesta avanti al colore politico...io lo faccio e se devo voto de luca...mi chiedo cos'hanno pensato quelli che hanno votato bassolino e jervolino pur di votare rosso!!!!

falceEmarcello

Re:Regione Campania: Nicola Cosentino candidato presidente Pdl
« Risposta #18 il: 21 Ottobre, 2009, 11:10:29 am »
Su questa storia di Cosentino cercherò di approfondire nei prossimi giorni, postando altri articoli.

Mettendo il caso che le accuse nei suoi confronti non siano campate in aria, e che quindi si tratti di un uomo vicino a certi poteri criminali, mi viene in mente un'ipotesi.
Dal momento che alla Provincia di Napoli è già  stato eletto Cesaro, altro personaggio decisamente improbabile, ma molto chiacchierato anche lui per i suoi "rapporti pericolosi", è possibile che Berlusconi, in Campania, si stia sdebitando verso aree di potere criminale che lo hanno aiutato a risolvere il problema dei rifiuti, o che comunque, volendo, potrebbero ricrearlo?

ma no dai ... ma che vai a pensare ????

falceEmarcello

Re:Regione Campania: Nicola Cosentino candidato presidente Pdl
« Risposta #19 il: 21 Ottobre, 2009, 11:11:42 am »
L'ideologia a livello locale non esiste.
l'ideologia magari no ... ma almeno l'etica