Dal romanzo (1929) di Erich Maria Remarque: nel 1914, istigati da un loro insegnante, alcuni studenti tedeschi si arruolano volontari, ma presto al fronte scoprono che la guerra ha poco da spartire col coraggio, il dovere o l'etica.
Film di guerra seminale. C'è tutto: le illusioni patriottiche, l'innocenza violata di un'intera generazione, la demistificazione delle imprese belliche, la durezza della vita sul fronte. I momenti meglio riusciti sono quelli di azione, in trincea: carrellate orizzontali, montaggio di influenza sovietica, grande ritmo. Molto inferiori le fasi discorsive: la recitazione è forzata, la mimica facciale eccessiva (eredità del muto), i dialoghi di una banalità disarmate (prodotto concepito per arrivare alle masse). Ma l'importanza storica è innegabile, da
Full Metal Jacket a
Il cacciatore tutti gli devono qualcosa.
Voto: ****