Diciamolo subito, le offese al giocatore e alla mamma vanno condannate, anche in uno stadio di calcio ma Lorenzo Insigne non fa niente per essere simpatico. Non solo al pubblico del Bentegodi che lo ha messo nel mirino già qualche anno fa quando giocava con la maglia del Pescara. Le mani nelle orecchie sotto la Curva Sud, le corse a perdifiato per «sbeffeggiare» i tifosi gialloblù all' Adriatico, le dichiarazioni ad effetto prima, durante e dopo le partite con l' Hellas. «Lo faccio per la mia città», ha detto alla fine della gara con il Napoli. Ma cosa fa per la sua città? Calcia il pallone contro la Curva per infiammare gli animi? Non perde occasione per istigare l' avversario? Corre con il dito alla bocca per zittire lo stadio dopo il gol? Questi non sono certo gesti che fanno piacere a una città come Napoli, anche perchè il tifoso veronese non ha mai vissuto la sfida con i partenopei con la tensione che accompagna il derby con il Chievo, con il Vicenza, le partite con le grandi della A come Inter, Milan o Juve. Fino all' epoca di Maradona, quando nel Napoli giocavano fior di giocatori come Montefusco o Zurlini la sfida con il Napoli diventava una partita come le altre. Ora questa partita diventa questione di vita e di morte per i napoletani, per alcuni giornalisti e per Insigne che resta soprattutto un maleducato. Non lo dicono solo i veronesi ma anche Conte che non lo ha convocato in Nazionale per i suoi comportamenti negativi.
L'Arena di Verona

Essì, povere creaturediddio, quel cattivone di Insigne ha lanciato la palla in curva per farli innervosire, mica perchè lo stavano riempiendo di calci (in campo) e di sputi (dagli spalti). Poi ja, andarsene a festeggiare con il dito alla bocca, è maleducazione. Quello il tifoso veronese ha sempre vissuto la partita con il Napoli come una sfida quahahahahahahhahalunque, sapeste la tensione nelle partite con il Vicenza. Tanto è vero che i fischi all'uscita di Insigne mica erano per il frattese!! Nossignore, erano per Christian Maggio da Montecchio Maggiore che stava per entrare (maledetti
montecìn!), che pensavate voi? Sempre pronti a fare le vittime state. E non ci provate proprio a mettere in mezzo il discorso del coro sul Vesuvio, che non c'entra niente con il calcio. E' solo che sono leghisti.
Ma poi jamme, "Lo dedico alla mia città" che significa? Vuoi vedere che mò a noi ce ne frega qualcosa che ha lanciato il pallone in faccia ai veronesi, che li ha zittiti o che ha giocato questa partita come una questione di vita o di morte?
Non sono certo questi gesti che fanno piacere a una città come Napoli. La verità è che Insigne è un maleducato senza timor diddio, e non lo dicono loro eh. Lo dice Conte che non lo ha convocato in Nazionale. Invece i tifosi del Verona sono un pubblico straordinario, capace di scaldare la squadra e lo stadio con la loro passione e il loro civilissimo tifo.
Infatti hanno condannato subito i cori contro il calciatore. Subito l'hanno fatto, è stata la prima cosa che hanno fatto. Appena si sono tolti il pesce di Insigne da bocca, subito l'hanno precisato.