“Quella di domenica è una partita molto sentita dal popolo napoletano. Mio figlio è napoletano e anch’io sento tanto questo match, il livello di concentrazione in questa settimana è davvero alle stelle. Io sempre bambino? Io cerco di fare la mia vita normale al di là di tutte le pressioni che ci circondano nell’ambiente del calcio. Può darsi che il mio spirito traspare e viene sempre paragonato a quello di un bambino innocente. Bautista ha compiuto un anno la settimana scorsa e portarlo al San Paolo per me è stato emozionante. Lui è nato a Napoli e ci tenevo a farlo entrare nel nostro stadio. Ogni partita che devo giocare mi vengono ancora i brividi, figuriamoci un bambino cosa possa provare. Spero che Bautista sarà sempre tifoso del Napoli, lui è napoletano e lo dirà con tanto orgoglio, proprio come ho fatto io. Da quando sono a Napoli mi sento a casa e non smetterò mai di ringraziare il popolo azzurro, cercano sempre di dimostrarti l’amore che provano".
tal e qual a chillat, oì...
