NAPOLI - «Ci sono cinque sei club che sarebbero disposti a pagare 62 milioni per un attaccante come Cavani». Così Mino Raiola si sofferma sul futuro del bomber del Napoli. «Oggi per quello che rappresenta Cavani e per la mancanza di punte che ci sono in giro - ha spiegato a Radio Kiss Kiss Napoli - quel valore c'è tutto. Ma il valore di un giocatore non lo stabilisce chi vende, ma chi acquista. Ci sono in tutto cinque sei club che possono spendere questa cifra e se uno di questi vuole Cavani questa cifra si paga, se invece questi club non vogliono Cavani questa cifra non si paga. In generale le grandi punte come Torres e Cristiano Ronaldo sono andate tutte via per questo tipo di cifra. Prendere Cavani in procura? Non ho mai avuto il piacere di parlare con Cavani e questa è una notizia totalmente infondata. Se mi piacerebbe? Tra un procuratore ed un suo atleta si deve stabilire un feeling particolare, quindi non è per niente scontato che Raiola deve avere Cavani e che Cavani deve avere Raiola. Questa cosa si può solo stabilire dopo un incontro e dopo una profonda conoscenza. Ribadisco quindi che queste voci non sono assolutamente vere».
CASO BALOTELLI - Raiola parla anche di Balotelli. «I giornali inglesi scrivono troppo spesso fesserie, e mi sono scocciato di rispondere ai tabloid inglesi di queste situazioni, posso solo dire che i rapporti tra Mario ed il City sono ottimi. I rapporti tra Mario e Mancini sono un pò come quelli tra marito e moglie. Non voglio dire che sono perfetti: ci sono discussioni, ma non sono di quelle discussioni gravi che possono lasciare presagire ad un divorzio. Balotelli vuole restare al City ed il City è ben contento di tenerselo quindi tutto va bene, ribadisco non vado appresso a quello che scrivono i tabloid. Mario al Napoli? Non ho mai parlato con De Laurentiis di questo argomento. Sognare fa bene, certo non posso prevedere quello che potrà accadere. Se mi chiedete quale possa essere il miglior percorso professionale per Balotelli allora dico che deve rimanere almeno un altro anno e mezzo a Manchester per poi valutare quali saranno le proposte che arriveranno, ma tutto senza fretta. Poi però nella vita davvero tutto può succedere, noi siamo qui a vivere giorno per giorno, ma il nostro planning è quello di rimanere con i Citizen».
