Alla fine il pubblico (che ormai è in netta diminuzione ovunque, il calcio italiano ormai è totalmente ricondotto alle tre strisciate + Napoli - Roma - Lazio - Fiorentina e poco altro) per chi deve gestire una società è quasi più un problema che altro, crea pressione e spinge ad investimenti nell'immediato e non nel lungo periodo. Chi vuole investire nel calcio oggi sceglie le piccole realtà, al nord (dove pure c'è il Portogruaro in B con Verona Venezia e Treviso ad arrancare ai piani di sotto) come al sud
Pero' a me vengono in mente le parole di Mondonico, che disse una cosa secondo me vera, cioè: la mancanza di pubblico per l'Albinoleffe è un problema perchè i giocatori non si sentono stimolati, non s'impegnano e si rischia di retrocedere.
Quindi è sicuramente vero che il pubblico crea pressioni, ma certe pressioni sono pure positive, se si sanno incanalare bene.
Io sono ancora dell'idea che avere un certo seguito (che al sud si crea sempre, mentre al nord se ne sbattono) è un'arma in piu'..ma qua manca l'organizzazione e la perseveranza, mentre altri ce l'hanno.