L’Ancona è fuori dalla serie B, era fallita nel 2004, farà ricorso al Coni per essere riammessa, mentre il sindaco Gramillano si organizza con imprenditori marchigiani per ripartire almeno dalla Seconda Divisione. Ieri il consiglio federale ha decretato l’esclusione di 20 squadre da Lega Pro, fra cui il Mantova, che ripartirà dalla D dopo avere sfiorato la serie A, 4 anni fa, e la Pro Vercelli, sette scudetti in bacheca. Il presidente di Lega Pro, Mario Macalli, se l’aspettava: Â«àˆ un tributo di sangue, una situazione che denunciamo da almeno 3 stagioni. La prossima estate sarà anche peggio».
In realtà la Figc è stata più permessiva nei confronti delle società di A e B. «Con gli stessi parametri utilizzati per noi, in cadetteria almeno 15 squadre non potevano iscriversi».
Ce l’hanno fatta Ascoli e la matricola Portogruaro, per l’Ancona subentrerà la Triestina; in Prima salve grandi piazze come Cremonese, Foggia e Salernitana. Esclusi dall’ex serie C1 due club che avevano presentato false fidejussioni («Non è un bel segnale»), mentre da mesi era scontato il nuovo addio al Perugia, fallito già 5 anni fa. Macalli studierà la riforma dei campionati assieme al vicepresidente federale Tavecchio: la serie B prevede ben 6 retrocessioni, per il prossimo campionato, in Lega Pro converrebbe bloccare subito i ripescaggi per avviare la cura dimagrante del calcio professionistico. «C’è la volontà di fermarli dal 2011-12 - sottolinea il presidente federale Abete -. Per ufficializzare le ripescate attendiamo il Tar, ai primi di agosto, mentre saranno penalizzate le società che si sono messe in regola in ritardo».
Il consiglio ha nominato presidente del Club Italia Demetrio Albertini, mentre Baggio è sempre più vicino alla presidente del settore tecnico: «I grandi uomini di calcio sono l’essenza di questo sport, si contano sulle dita delle mani e Roberto è uno di questi». Sul numero degli extracomunitari Abete non torna indietro: «La riduzione da due a uno rientra nelle norme della legge Bossi-Fini». A proposito di stranieri, l’ex campione francese Eric Cantona ne vede troppi in Premier League: «Nel ’92-’93 giocavo nel Manchester United, in tutto il campionato inglese eravamo solo 12 stranieri. Adesso sono così tanti che l’Inghilterra nel giro di dieci anni rischia di non qualificarsi per Europei e Mondiali».