Non riesco a capire ancora perchè ogni volta che guardo le immagini di Diego, le sue giocate provo un'enorme commozione, che non ha nulla a che vedere con un banale moto di emotività, ma che è qualcosa di veramente profondo. A volte penso che forse sia dovuto ad una forma proustiana di evocazione del passato, del riproporsi improvviso della memoria: la gioventù, la nascita della passione per questa squadra, la condivisione di essa con mio nonno e soprattutto il tempo trascorso con lui in quel periodo in cui senza volerlo ti scegli qualcuno che segnerà profondamente il tuo modo di pensare, che sarà una sorta di primo maestro, il punto di riferimento per tutta la tua vita. Sarà per queste cose ma ogni volta che osservo Diego sul campo mi rendo conto di quanto un aspetto in fondo futile come il calcio e soprattutto la passione per questa squadra abbia inciso pesantemente nella mia vita
E ja, mo mi sbottono pure io:
avevo 9 anni quando una sera mio padre (che al Banco di Napoli preparò le fidejussioni per il pagamento al Barcellona), facendomi giurare che non l'avrei detto a nessuno, mi disse che compravamo Maradona.
Il giorno dopo, ovviamente, lo dissi al mio compagno di classe rubentino per pariarlo ncuollo e, ancora più ovviamente, non mi credette nessuno.
A casa di mia mamma c'è ancora azzeccato sulla libreria l'adesivo di Maradona.
Il pallone con l'autografo me l'hanno rubato, ma questa è un'altra storia.
Io so solo che mio padre ha cominciato a portarmi allo stadio talmente da piccolo che per me è un luogo dell'infanzia più di ogni altro luogo della città e, prima che arrivasse lui, ogni tanto qualche sfizio ce lo levavamo pure ma erano pure tante le domeniche che ti facevi le due ore di traffico per tornare a casa con le lacrime che stavano per uscire dagli occhi.
Poi è arrivato lui.
Buon compleanno Diego e grazie sempre.