Rocco...ma che cazz stai cumbinann ?!
che ti fai dare a fare consigli da me...se poi stai a sentire a peppewellera....
comunque chi mi trova la trilogia de Il Re Leone, grazie.
Post unito automaticamente al precedente Azz c'è ancora gente che non ha visto i soliti sospetti?
stann nguaiat.
Post unito automaticamente al precedente lo stile forsennato di oliver stone come critica sociale della violenza natural born killer nasce da un'idea di quentin tarantino, che scrive la storia ma successivamente avrà modo di dissociarsi dall'operazione fattane da oliver stone. e non per un rigore “moralistaâ€, essendo tarantino un cineasta non certo scevro da violenze nei suoi film (le iene, pulp fiction), ma, probabilmente, per un preciso distanziamento “esteticoâ€, avendo stone debordato con il suo stile una storia sì allucinante e allucinogena ma che evidentemente in tarantino doveva avere ancora una forza narrativa esemplare, se non addirittura mitologica, come è caratteristica del suo cinema. divergenze artistiche dunque, delle quali oliver stone non si è mai preoccupato. perché il suo cinema non è di quelli che lascia indifferenti, così estroverso, sopra le righe, volutamente provocatorio, assolutamente iperrealista se non addirittura “lisergicoâ€, come questo suo assassini nati. e quello che non ha ancora colpito con le immagini devastanti dell'immaginario di stone, il regista lo va cercare con dichiarazioni del tipo “lasciamo l'era dell'assurdità per entrare in quella dell'amore...natural born killers è il mio giulietta e romeo degli anni novantaâ€. ci vuole coraggio per fare un cinema che spiattella violenza e disgusto da ogni inquadratura, e che presenta come eroi due sbandati folli assassini uniti tra loro in un patto d'amore e di sangue? forse si, ma anche un gran bel senso del marketing, con la capacità di spacciare per sociologia, o per analisi introspettive, delle immagini mixate alla velocità della luce, che mettono assieme con irriverenza solo formale tutta l'attrezzatura multimediale a disposizione: super-8, 16 e 35mm, bianco e nero, colore, video, materiale d'archivio, immagini da telecamere di sorveglianza, effetti digitali, morphing, retro-proiezione, blue screen, ecc... con la tv - vera ossessione - sempre presente nel lungo â€road movie†di morte dei due ragazzi. e' il trionfo della “società delle immaginiâ€, dove la violenza è continuamente condannata a parole ma allo stesso tempo osservata con grande fascinazione e ripresentata ovunque per ottenere buoni indici di ascolto. e la filosofia integralista di stone attacca il nemico “mass mediaâ€, impersonificato dalla tv, con la stessa violenza di cui si fa portatrice. ed ecco che natural born killer diventa un concentrato di follia, sangue, crudeltà , violenza di ogni tipo, dove tutti - ma davvero tutti - sono intrisi dall'ossessione della violenza e i personaggi si distinguono esclusivamente per il ruolo sociale che hanno e per l'uso sociale che ne fanno di questa violenza. il poliziotto, il direttore del carcere e i due protagonisti mickey e mallory sono due facce della stessa medaglia, sembra dirci stone. e per inculcarci questa elementare teoria ci somministra due ore di una violenza visiva sconcertante, dove non c'è un attimo di tregua, stile forsennato da dove (come nella vita dei due protagonisti) sembra escluso ogni amore, ogni sentimento puro. a fronte di un film così contraddittorio e volutamente irritante, il dvd è inequivocabilmente di qualità : oliver stone che commenta il film scena per scena, un lungo making of di 26', interviste, molte scene eliminate nel montaggio e il finale alternativo, quello con l'angelo custode dei ragazzi che li “giustiziaâ€. tutto ciò, unitamente all'ottimo apparato audio e di lingue e sottotitoli, rendono questo dvd davvero di prima scelta. poi sul film e sullo stile di stone ognuno avrà le sue opinioni...
BELLISSIMO.
vai rocco vai.