TRAINSPOTTING *** ( )La tossicodipendenza dal punto di vista di un drogato. Film crudo, dal buon ritmo, anche se certamente non un capolavoro imperdibile. A me è piaciuto il concetto fondamentale che ho estrapolato per mia interpretazione: Trainspotting non è un'apologia della droga, ma una condanna allo stile di vita borghese, perbenista, uno schiaffo morale a tutti quei benpensanti che si trincerano dietro la loro immagine di perfetti cittadini e poi magari si drogano con droghe lecite e si macchiano di tutti i crimini peggiori. La fuga dal quotidiano si rivela però vana perchè l'eroina non aiuta a sfuggire gli orrori della società buonista e salutista...anzi, uccide non solo il corpo, ma l'amicizia, l'amore, la stima per se stessi. E' un film di riflessione sul senso della vita, negandone le certezze.
V PER VENDETTA **** (Ciao massi)
"La rivoluzione è un atto di violenza" diceva Mao Tze Tung. La frase è quanto mai azzeccata per inquadrare l'ideologia del film. Ambientato in un'Inghilterra neofascista (2020), il film propone un futuro nel quale la paura e la diffidenza vengono portati ai massimi livelli e usati da politici senza scrupoli per far si che i cittadini restringano sempre di più le loro libertà , in nome della sicurezza. Il regime attua l'eliminazione prima fisica e poi psichica di omosessuali,islamici,attivisti dei diritti civili. Per far funzionare una società del genere è necessario bombardare l'opinione pubblica con mistificazioni ideologiche e menzogne di ogni genere. E per reagire la violenza è obbligatoria... Film bello, appassionante, dal ritmo incalzante.