ARANCIA MECCANICA
"Strano come un’arancia meccanica". àˆ, parafrasando un vecchio detto inglese, quel che diventa il giovane Alex, figlio di proletari e dedito a furti, stupri e omicidi (coi suoi amici drughi), dopo il trattamento Lodovico, cui si sottopone per ridurre sensibilmente i tempi della propria carcerazione (avvenuta in seguito ad un omicidio e al tradimento dei suoi colleghi). Il lavaggio del cervello (= la tecnica Lodovici) operato per fini politici (il governo sperimenta modi per fermare la violenza e accaparrarsi nuovi consensi) rende il protagonista docile non per volontà ma per allergia (sente nausea quando cerca di usare violenza, anche se cerca di difendersi).
Ne consegue l'assunto secondo cui neanche a fin di bene l’uomo può venir privato del libero arbitrio. Il film è una traversata di generi (fantascienza, storico, drammatico, comico, grottesco, orrore). Storiche alcune scene, come quella dello stupro a tempo di I'm singing in the rain. Le musiche di Beethoven e Rossini e il taglio delle immagini accrescono l'immersione nell'incubo.
Un capolavoro secondo molti. Io l'ho trovato a volte troppo lento, con poco ritmo...al centro ci sono i concetti (emarginazione e la cinicità della politica) non la storia in sè. Bello, ma pesante. Lo consiglierei (anche se non conoscerlo non sarebbe un dramma) ma non lo rivedrei.
FIGHT CLUB
Non lo amano critici e dizionari, spopola tra il pubblico. Ed io sono con quest'ultimi: un film capolavoro, un film antisociale. La trama è perfetta, ma è sul piano del contenuto che il film si mostra prezioso. In esso concetti semplici, ma temuti: l'incontro-scontro con se stessi, il liberarsi dalle convenzioni e dalle regole della quotidianità per scoprire i valori veri, sentirsi vivi, liberarsi dalla gabbia dell'apatia quotidiana. Come animali, dalla gabbia si prova ad uscire a furia di calci, pugni e morsi, perchè animali siamo. Lo consiglio fortissimamente: lo rivedrò.