Visto Joker.
Che razza di filmone!
Phoenix spettacolare e oscar assicurato al 101%.
È da tanto che non mi esaltavo per una pellicola.
L'anti-eroe che diventa eroe in chiave moderne in culo al futuro Batman ricco sfondato e alla sua famiglia di merdoni.
Taxi Driver incontra V per Vendetta e Il Cavaliere Oscuro.
Io pure ho visto il film.
Non so come cazzo hai fatto a tirare fuori questa lettura.
Nel senso: il film ha chiaramente un risvolto politico, ma va oltre la figura del Joker, che è dipinta come quella di un uomo che, in parte per autodifesa e abbandono della società stessa, innesca un meccanismo abbondantemente fuori il suo controllo e oltre le sue volontà, che dà valore all'omicidio come auto-affermazione di sé. E' a tutti gli effetti il Joker di Alan Moore, dei fumetti, non Lenin vestito da clown. Il finale è abbastanza esemplificativo del fatto che parliamo di un individualista che agisce, e si nasconde, in uno schema sovraordinato. Non è che possiamo ricondurre il tutto alla lotta di classe - che nel film sia chiaro c'è - quello ammazza pure poveri cristi o gente che voleva semplicemente fotterlo.
C'è distanza tra Donato Bilancia e un rivoluzionario.
D'altronde è una linea che attraversa tutta la cinematografia di Scorsese, vero e proprio ghost director di questo film: la sanzione morale che colpisce il supposto antieroe, da Travis Bickle a Jordan Belfort, ha sempre specificato che non sono megafoni per altri che non loro stessi, che le gioie violente hanno violenta fine.