Autore Topic: L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale  (Letto 733464 volte)  Share 

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Offline Genny Fenny

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4780 il: 08 Febbraio, 2014, 11:51:23 am »
A settembre esce un film di Greenaway sul periodo messicano di Ejzenstejn.  :love2:

Offline joint

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4781 il: 08 Febbraio, 2014, 13:21:10 pm »
Non mi attira proprio, ne ho 4-5 da anni. Mai visti


Mi dispiace :look:

Offline Genny Fenny

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4782 il: 08 Febbraio, 2014, 15:54:38 pm »
L'ippogrifo considera la fantasia più rivelatrice del realismo, perciò non vi stupirete se il suo giudizio sull'ultimo film di Scorsese risulterà alquanto scortese. A metà del "Lupo di Wall Street" ho staccato gli occhi dallo schermo e li ho puntati sui miei vicini di posto. Avevano facce inzuppate nausea. Le facce di chi, tornato a casa, non riuscirà a fare sesso per una settimana. Il problema non sono le orge, i comportamenti da gangster degli operatori di Borsa e la riduzione della vita a un circuito vizioso di droga per fare soldi e di soldi per comprare droga.
Non è neanche la descrizione di un'umanità vittima di un materialismo compulsivo e sprovvista di qualsiasi interesse spirituale o slancio sentimentale, dedita soltanto a fottere il prossimo, metaforicamente e no, e a farsi di qualsiasi sostanza eccitante o sedativa. Il problema è lo sguardo del regista. Falsamente oggettivo. Mariarosa Mancuso che sul Foglio esalta la mancanza di moralismo e l'energia vitale del film (energia malata, la vitalità è tutt'altra cosa) muove a mio avviso da un presupposto illusorio: che si possa raccontare una storia senza prendere posizione.
L'alternativa al cosiddetto moralismo non è l'impossibile oggettività, ma il compiacimento indulgente e agiografico. Se tu racconti la vita di un bastardo nevrotico attraverso la sua autobiografia e il volto intenso del formidabile DiCaprio, stai già facendo una scelta di parte. Inviti il pubblico a empatizzare con il protagonista, anche perché il male seduce più del bene, oltre a essere un espediente narrativo più facile.
I tragici dell'antica Grecia e lo stesso Shakespeare si inoltravano nelle zone più oscure dell'anima, ma con la poesia dell' allusione. E ricorrevano alla catarsi per iniettare nel sub con scio degli spettatori un afflato di umanità, senza il quale l'arte perde qualsiasi rapporto con la bellezza.


Gramellini  :rofl:

Offline GeppiGeppi

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R: L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4783 il: 08 Febbraio, 2014, 16:20:59 pm »
Vabbuò, Gramellini è il tipico prevetariello di campagna che cambia canale quando ci sono scene di sesso su Beautiful.
Gramellini è il tipo che si può vedere Marcellino pane e vino, Solo Dio mi fermerà di Renato Polselli oppure la filmografia di Raffaello Matarazzo.

Ndё she ulkun e grekun, vrahj grekun e le ulkun. (Proverbio albanese)
[Se vedi il lupo e il greco, uccidi prima il greco e lascia il lupo.]

Leif Erikson

Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4784 il: 08 Febbraio, 2014, 17:39:33 pm »
L'ippogrifo considera la fantasia più rivelatrice del realismo, perciò non vi stupirete se il suo giudizio sull'ultimo film di Scorsese risulterà alquanto scortese. A metà del "Lupo di Wall Street" ho staccato gli occhi dallo schermo e li ho puntati sui miei vicini di posto. Avevano facce inzuppate nausea. Le facce di chi, tornato a casa, non riuscirà a fare sesso per una settimana. Il problema non sono le orge, i comportamenti da gangster degli operatori di Borsa e la riduzione della vita a un circuito vizioso di droga per fare soldi e di soldi per comprare droga.
Non è neanche la descrizione di un'umanità vittima di un materialismo compulsivo e sprovvista di qualsiasi interesse spirituale o slancio sentimentale, dedita soltanto a fottere il prossimo, metaforicamente e no, e a farsi di qualsiasi sostanza eccitante o sedativa. Il problema è lo sguardo del regista. Falsamente oggettivo. Mariarosa Mancuso che sul Foglio esalta la mancanza di moralismo e l'energia vitale del film (energia malata, la vitalità è tutt'altra cosa) muove a mio avviso da un presupposto illusorio: che si possa raccontare una storia senza prendere posizione.
L'alternativa al cosiddetto moralismo non è l'impossibile oggettività, ma il compiacimento indulgente e agiografico. Se tu racconti la vita di un bastardo nevrotico attraverso la sua autobiografia e il volto intenso del formidabile DiCaprio, stai già facendo una scelta di parte. Inviti il pubblico a empatizzare con il protagonista, anche perché il male seduce più del bene, oltre a essere un espediente narrativo più facile.
I tragici dell'antica Grecia e lo stesso Shakespeare si inoltravano nelle zone più oscure dell'anima, ma con la poesia dell' allusione. E ricorrevano alla catarsi per iniettare nel sub con scio degli spettatori un afflato di umanità, senza il quale l'arte perde qualsiasi rapporto con la bellezza.


Gramellini  :rofl:

Gramellini è un essere ridicolo. E quello che ha scritto è roba da scuola media, forse.

Offline pappasouth

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4785 il: 08 Febbraio, 2014, 20:13:57 pm »
ma perchè, com'è sto film?

Leif Erikson

R: Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4786 il: 08 Febbraio, 2014, 20:15:17 pm »
ma perchè, com'è sto film?

Checazzo e brutale.

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Offline Gabbie

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R: L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4787 il: 08 Febbraio, 2014, 20:18:06 pm »
Ahahahahhahah quindi se l'attore è bello e bravo non può fare il cattivo, se no vuol dire che il registra vuole fare innamorare il pubblico del male :rotfl:
Un fatto che mi ha costretto a chiamare Gabriella alle undici dell'altro ieri.
Chi è la persona per cui le hai chiesto di praticare un maleficio e perché.

Leif Erikson

R: L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4788 il: 08 Febbraio, 2014, 20:29:45 pm »
Tra l'altro, come sempre, non è nemmeno un'opinione sua ma mutuata da una lettera al NYTimes in cui si diceva che Scorsese avrebbe rappresentato Belfort come un esempio (che cacat).

Gramellini è un copione e ricettacolo di stronzate.

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Offline Ciùcciuettola

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R: L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4789 il: 08 Febbraio, 2014, 20:47:57 pm »
Io ero proprio certo che vi sarebbe piaciuto
Si quella volta che feci una loffa dopo aver mangiato pasta e fagioli con la cotica e te la mettesti ad odorare per vedere se riuscivi a trovare il senso della vita.

Offline Sam Ent

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4790 il: 09 Febbraio, 2014, 11:39:40 am »
A me non ha esaltato tanto. Forse ero andato con l'idea di vedere un altro gordon gekko, e invece ho visto un "Memorie di Adriano"(Leite,non quello romano) in salsa yuppie. Non brutto, ma niente di che.
Siete troppo banali. Per non dire gente e sfaccimm.

Offline Sam Ent

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Offline Genny Fenny

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4792 il: 09 Febbraio, 2014, 12:19:54 pm »
A me non ha esaltato tanto. Forse ero andato con l'idea di vedere un altro gordon gekko, e invece ho visto un "Memorie di Adriano"(Leite,non quello romano) in salsa yuppie. Non brutto, ma niente di che.

Invece secondo me la grandezza del film è proprio quella di liberarsi dalla trappola del contenutismo.
Scorsese è un regista capace, quando in vena, di cancellare il campo tra la filogenesi del film e la messa in opera.
Praticamente si parla il linguaggio offerto dalla macchina da presa, si ha la chiara percezione di saltare il medium della scrittura.
Taxi Driver caso principe, Casinò probabilmente quello più pertinente al film in questione (diversi incroci tematici e stilistici).
Il linguaggio proposto è quello del danaro, che in questo film è motore universale e unico registro espressivo, ben oltre lo steccato della parola e del giudizio morale.
Il danaro è l'orizzonte esistenziale, l'unico riconosciuto e condiviso, ciò che pone sullo stesso piano vittime e carnefici (quel che va in culo a Gramellini e agli altri mongoloidi) perché l'unica differenza tra chi specula e chi insegue il sogno di fortune promesse e volatili è la sola abilità nel maneggiare il denaro e stare al suo passo, comunicare con il denaro, vivere con - nel denaro (che non a caso in certe scene viene fisicamente indossato).
A conferma di ciò, gli unici due vincenti del film, Belfort ed il banchiere svizzero, posseggono una proprietà tale di "linguaggio" da esprimersi telepaticamente, senza bisogno di intendersi con le parole, un medium totalmente inadeguato alle velocità correnti.
Il ritmo frenetico e dionisiaco non agisce nel college party ammerecano da quattro risate in amicizia, ma è il campo di un orizzonte ontologico nuovo, che, è teatro di una drammaticità titanica.
Del resto cosa c'è di più cupo del delineare un mondo in cui la vittima non esiste, ed è ascrivibile piuttosto al concetto di aspirante carnefice, di perdente di un gioco violento a cui si sceglie, in molti casi, deliberatamente di partecipare?
In sostanza, il fallimento del sogno americano, ad uno stadio, quello attuale, in cui non esiste più un sostrato morale capace di discernere il diritto di tutti alla febbrile ricerca del piacere dal bisogno di porvi un freno.
Rapportando al caso italiano, dato che ormai va di moda in questo topic, mammagari cristo esistesse qualcuno che abbia portato la gente al bunga bunga, se non nello stucchevole film di consumo pornografico.
Il campo di gioco è quello, è lì la festa.
Invece per vent'anni abbiamo assistito ad un gramellinico vouyerismo bacchettone, che ha reso Berlusconi o chi per lui, un mostro alimentato dall'invidia taciuta del yuppismo sfrenato di chi biasima pubblicamente il lassismo morale ma corre a casa a farsi le seghe sulla Minetti.
In Italia il re non è mai stato nudo, per dirla in breve.
Scusate se mi sono dilungato e non mi rileggerò, ma ho letto troppa gente pariare nguollo a Scorsese, che cristo benedetto si è inventato il cinema. Ma perché esiste Fazio in televisione e ci sta la crema degli intellettuali confinata in qualche sitariello streuzo che non si caca nemmeno samthebam? 

Offline Genny Fenny

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4793 il: 09 Febbraio, 2014, 12:28:03 pm »
Fabri, vedi che tra qualche giorno cambierai drasticamente idea.
Ti resterà un senso fisico di nausea post abbuffata ferreriana e probabilmente apprezzerai la portata feroce e drammatica di questo film.
Almeno a me così è capitato.
Wall Street di Stone, per quanto un bel cioccolatino, è una fesseria al confronto.

Leif Erikson

R: L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4794 il: 09 Febbraio, 2014, 12:32:55 pm »
Che dire, sono d'accordo con Fiorenzo

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Offline acquaLOTA

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4795 il: 09 Febbraio, 2014, 15:06:22 pm »
No to streaming! italian film Turkey lovers  :look:



Offline Genny Fenny

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4796 il: 09 Febbraio, 2014, 22:29:08 pm »
Ho visto Le armonie di Werckmeister.
Il povero Peppino teneva proprio ragione a farci una uallera a zampogna.
E' talmente enorme che mi faccio pena se provo a parlarne.

Leif Erikson

R: L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4797 il: 09 Febbraio, 2014, 22:31:23 pm »
Ma perché, non lo avevate ancora visto? Pa maronna, ma fa che i consigli di Peppe qua li seguo solo io :look:
Anche il cavallo di Torino è molto bello, pur di un gradino inferiore. E Satantango è capolavoro, grandi munnezze.

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4798 il: 09 Febbraio, 2014, 22:53:23 pm »
Che munnezza stu forum....

Offline Genny Fenny

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Re:L'angolo dei filmettari - Topic di discussione generale
« Risposta #4799 il: 09 Febbraio, 2014, 22:53:44 pm »