Secondo me vi state incaponendo quando il film di genere vero e proprio non esiste da almeno una ventina d'anni, con qualche tentativo di revival più o meno distribuito in questo lasso di tempo, soprattutto ultimamente.
Oltretutto non capisco come si faccia ad utilizzare il genere come canone, anzi addirittura come sbarramento, per definire l'arte quando Andy Warhol ha dimostrato che può essere opera d'arte anche un barattolo di fagioli (lo stesso Andy Warhol che, guarda caso, è anche dietro a film come Flesh for Frankenstein e Blood for Dracula).
In più mi sembra assolutamente sbagliata l'ida per cui l'horror limiti la libertà di espressione, quando invece è il tipo di cinema per eccellenza in cui si può sperimentare, non curarsi della coerenza narrativa e far arrivare lo spettatore alla catarsi attravarso la rappresentazione degli istinti più primordiali e repressi quali la violenza, la paura, la libido, se non è almeno uno degli scopi dell'arte questo! Oltretutto il cinema contemporaneo, secondo me, al cinema di genere riconducibile all'horror degli anni '70/'80 deve praticamente tutto, forse posso concedere che l'horror in sè ha un perso di senso perchè non abbiamo più bisogno di andare verso l'estremo, sono già stati messi a frutto quegli utili eccessi e non c'è bisogno di rifarlo, ecco quindi che molte operazioni contemporanee sono esclusivamente intrattenimento, ma ancora oggi esce roba con una sua dignità e un suo spessore, ultimamente ho fatto la scheda a "A Serbian Film", per dire.
Per quanto riguarda Dario Argente, ovviamente il vecchio, devo ammettere come ebbi modo di parlarne con guallera dal vivo, che a me i suoi film non piacciono, li trovo abbastanza tediosi, non mi colpiscono più di tanto e mi lasciano poco, gusti. Però proprio qualche giorno fa per provare lo streaming video in casa sul wifi mi è capitato di riguardarmi un po' di Profondo Rosso col fasforward... Ragazzi, è un virtuoso, taglio, fotografia, montaggio, uso del sonoro, è perfetto, quindi occhio a smerdarlo troppo!
Oltretutto, e qua non mi ricordo se l'argomento è uscito in mezzo o me lo sto sognando, per me è importantissimo inquadrare qualsiasi forma d'arte nel periodo storico, vale anche per i film, ci sono opere d'arte che si avvicinano ad essere universali ma nessuna lo è veramente. Prendiamo ad esempio Caravaggio, era di rottura e di impatto fortissimo quando ai suoi tempi dipingeva usando come modelli cadaveri, puttane e ubbriaconi per rappresentare santi e madonne, oggi sono dei bei disegni, sicuramente emozionantissimi, ma di sicuro il significato perde di forza se ci si approccia volendo trasportare tutte le caratteristiche fondamentali che avevano senso all'epoca ai giorni nostri come se niente fosse.
Non so se sono stato chiaro e forse ho delirato un po, mi caco pure il cazzo di rileggere.