Il tecnico azzurro Walter Mazzarri ha rilasciato alcune dichiarazioni nella conferenza stampa di rito alla vigilia della sfida con il Palermo. L’allenatore toscano è sembrato teso e nervoso e in più di un’occasione si è alterato alle domande pungenti dei colleghi. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.it: “A Udine abbiamo fatto una splendida prestazione, ma troppa imprecisione sotto porta ci ha penalizzato. Mi è bruciato molto aver perso con l’Udinese in quel modo, la prima volta che ho detto ai ragazzi è che la rabbia accumulata dopo la partita deve essere usata contro il Palermo. La sconfitta non ci ha fatto perdere la convinzione; siamo sempre andati dritti per la nostra strada e a maggior ragione abbiamo intenzione di farlo in questo momento. Quello che mi preoccupa è la forza del Palermo, loro stanno attraversando un ottimo momento e vengono da buonissime prestazioni, inoltre sono circa quarant’anni che il Napoli non vince in casa loro. Adesso pensiamo esclusivamente alla gara di domani, il resto è aria fritta. Sarà una gara importante, ma non deciderà nulla. Può sembrare banale, ma finchè la matematica dice che è tutto aperto, per noi le partite sono tutte importanti alla stessa maniera e vogliamo affrontarle come fossero finali dando sempre il 130% delle nostre potenzialità. Anche un minimo calo potrebbe essere fatale. Le assenze non ci condizioneranno; quando in passato sono mancati giocatori importanti, abbiamo sempre dimostrato di avere un’identità precisa e non abbiamo fatto pesare quelle assenze”.
SULLE DICHIRAZIONI DI DE SANCTIS – L’estremo difensore azzurro aveva sottolineato come la lotta allo Scudetto fosse ancora aperta: “De Sanctis è un grande portiere, pensi a parare e non faccia calcoli”.
SULLE PAROLE DI ALLEGRI – “Non parlo degli altri. Non bisogna fare calcoli, né dovevano essere fatti quando eravamo vicinissimi al Milan. Ho cercato di estraniare i calciatori dagli entusiasmi esterni; dobbiamo guardare solo a noi stessi e se i giocatori continueranno a darmi retta, faremo grandi prestazioni fino a fine campionato, sperando di poter raccogliere sempre quanto meritiamo”. Di sua iniziativa Mazzarri ha poi elogiato la tifoseria azzurra: “Voglio ringraziare i tifosi perché hanno ragionato sulla prestazione con l’Udinese, senza farsi influenzare da chi, all’esterno dell’ambiente, guarda solo al risultato. Hanno riconosciuto l’ottima prestazione. Se siamo arrivati fino a qui il merito è di tutti, specie di chi è attento al lavoro settimanale della squadra senza concentrarsi solo sui risultati. Ciò che fa male è che c’è chi cerca di destabilizzare l’ambiente anche qui a Napoli, ma noi non dobbiamo farci distrarre”.
CASO CAVANI – “Davo per scontato che dicesse di voler rimanere a Napoli. Come ogni calciatore che fa bene, è ovvio che poi debba affrontare delle trattative per il rinnovo, Mm credo che lui non abbia mai pensato di andare via. Per il resto, non mi piace parlare di futuro, spero che a Palermo vedremo il miglior Cavani, poi a fine stagione faremo i conti”.
GARGANO TORNA IN CAMPO – “Probabilmente giocherà, perché dopo un momento di flessione che ci può stare, l’ho rivisto bene. Con la Lazio ha fatto la differenza quando è entrato, ho aspettato un po’ per rimetterlo ma adesso è arrivato il momento di rivederlo in campo. Vediamo se sarà ancora determinante in futuro”. Poi sbotta: “Ho dovuto tenerlo fuori per preservarlo, per far sì che la scelta di tenerlo in campo non influenzasse il rendimento della squadra, perché all’esterno si era creato un circolo vizioso. Nell’ambiente napoletano c’era chi boicottava”.
CHIUSURA SULLE VOCI DI MERCATO – Il tecnico parla di sé stesso in terza persona: “Mazzarri parla alla fine, non a lavoro in corso. E’ serio, non illude nessuno e dice sempre le cose in faccia. Non è distratto dai giornali del nord o da quelli locali, va dritto per la sua strada. E’ pagato per fare il suo lavoro e per portare il più in alto possibile la sua squadra. Dirà la sua solo a fine campionato quando le sue dichiarazioni non potranno influenzare il proseguo del campionato, tutto il resto sono cavolate per cercare di destabilizzare l’ambiente. Le voci non mi intaccano per nulla e chi segue la squadra negli allenamenti lo sa bene: io vivo minuto per minuto il campionato del Napoli. La cosa più brutta, però, è che certe voci partano da Napoli”.
è molto nervoso
