Petardi sui tifosi viola
Un ferito in ambulanza
Incidenti allo stadio prima di Juventus-Fiorentina: dalla parte bianconera una serie di petardi piovono nella sezione ospite ed è panico; dopo il botto più forte un tifoso viola soccorso e medicato: nulla di grave. La tv non ne fa cenno, la partita non si ferma
di PAOLO PRESTISIMONE
Petardi sui tifosi viola Un ferito in ambulanza
L'ambulanza della croce rossa nello stadio
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TORINO - Il mondo bianconero e quello viola, è noto, se la sono giurata da tempo. Appena è possibile giù botte. Inomma dire che non corra buon sangue tra il popolo della Fiorentina e quello juventino è un tenero eufemismo. Nessuna sorpresa, perciò, quando si sa degli incidenti allo stadio, durante Juve-Fiorentina; quello che però ha lasciato di stucco è stato il silenzio assoluto della tv sulla baruffa che pure è costata il ricorso all'ambulanza per portar via un tifoso viola ferito in maniera non grave, tanto che dopo le cure è tornato sugli spalti.
Il tutto è avvenuto per lo scoppio di un grosso petardo lanciato dai tifosi di casa nel settore occupato da quelli ospiti. Si erano già sentiti diversi scoppi in precedenza, ma ormai la cosa fa parte della triste consuetudine di ogni domenica e nessuno o quasi ci aveva fatto caso. Quand'ecco uno scoppio più forte: non un petardo, qualcosa in più. Un tifoso viola viene colpito di striscio, resta esamine e si teme il peggio.
Fuggi fuggi tra i tifosi della Fiorentina, chi scappa di qua e chi di là . Viene chiamata un'ambulanza che entra sul campo, parcheggia sotto la tribuna bianconera, sulla pista d'atletica, e il tifoso viene soccorso e portato via dagli infermieri.
Si comincia a ipotizzare la sospensione, perlomeno temporanea, per la necessità dei soccorsi e per capire cosa fosse veramente successo. Provvedimento che, ma s'è capito solo successivamente, in effetti sarrebbe
stato esagerato. Il timore dura poco: il tifoso, medicato sull'ambulanza, torna sugli spalti, l'arbitro fa finta di niente, la partita continua. Tutti allegramente dietro la palla. (27 novembre 2010)