A pochi minuti dall'inizio di Fiorentina-Juventus, il direttore generale bianconero, Beppe Marotta, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport. Ecco l'intervista integrale, riportata da TuttoJuve.com:
Mi hanno consigliato di non insistere sull'argomento Buffon..."Anche perchè ormai è un argomento che è al super ordine del giorno, quindi mi sembra scontata ogni risposta".
La partita con la Fiorentina è diventata importante improvvisamente. Le frenate di Udinese e Roma rilanciano la Juventus. Ci credevate allora?"Ma questo è il bello del calcio, il bello del campionato italiano di serie A, perchè tutti i verdetti secondo me sono poi definiti nelle ultime giornate, anche se per quanto riguarda lo scudetto il Milan è appannaggio con il Napoli, quindi la lotta si è ristretta a due squadre. Per gli altri titoli ci sono ancora diverse squadre in competizione. Ci sono tanti punti a disposizione, essendoci sei giornate e quindi 18 punti in palio. Vediamo come da una domenica all'altra la classifica può variare e di conseguenza noi abbiamo l'obbligo assolutissimamente di affrontare il campionato guardando domenica in domenica quelle che sono le nostre prestazioni e i risultati".
La qualificazione o meno in Champions può condizionare in qualche modo il mercato della Juventus e il futuro di Delneri sulla panchina?"Per quanto riguarda la prima domanda, sicuramente sì, perchè evidentemente la Champions è un traguardo che al di là del prestigio e del blasone che può portare, sicuramente dà anche la possibilità di incrementare i ricavi e quindi questi ricavi eventualmente possono essere poi destinati a futuri investimenti. Per quanto riguarda Delneri, è l'allenatore della Juventus, lo è con un contratto biennale e siamo contenti di quello che ha fatto, del lavoro svolto, per cui, così per l'allenatore, come del resto per tutti quelli che sono i programmi e anche per i giocatori, tutte le considerazioni vanno comunque fatte più avanti, consensualmente con lui".
Come è nata nelle ultime settimane questa Juventus camaleontica? Parte in un modo e poi cambia spesso la partita. Non c'è più quel 4-4-2 bloccato. E' nato da un dialogo tra tutti voi o è stato Delneri che ha deciso così?"E' chiaro che la responsabilità è sempre dell'allenatore, che è appunto il gestore del gruppo, sia dal punto di vista professionale, sia dal punto di vista tattico. E' logico che lui sfrutta al massimo le potenzialità e quindi le caratteristiche dei giocatori. Giocoforza si è trovato con dei giocatori contati, ha adottato questo modulo, questo schema che è risultato vincente in queste ultime partite, per cui continuerà. E mi auguro io con buoni risultati".
