Autore Topic: L'angolo della lettura  (Letto 301284 volte)  Share 

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Alemao

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #540 il: 28 Ottobre, 2011, 12:47:34 pm »
da qualcosa dovevo cominciare...cmq si accettano consigli  :sisi:

Reloaded. Ecco a te.

Vi consiglio un bel po' di Letteratura americana. Come per i Russi nell'800, allo stesso modo gli scrittori americani sono stati l'equivalente: il meglio della letteratura del 900 e di questi primi 11 anni del nuovo secolo. Se siete interessati, o incuriositi, cominciate dalla "Lost Generation" la generazione perduta di scrittori degli anni 20/30, alla quale sono più legato. Da Fitzgerald, ad Hemingway da John Fante a Henry Miller. Grandissimi romanzi. Proseguite con la "Beat Generation", che a mio avviso però fu importante più per la Poesia che per la Prosa con autori del calibro di Burroughs e Kerouac e continuate con gli autori di fine secolo e contemporanei. Da Harold Brodkey a Philipp Roth, al Postmodernismo di De Lillo, Auster e Pynchon, fino a Ellroy, McCarthy, Least Moon, Easton Ellis, Thom Jones, Franzen e il più grande di tutti, Wallace, prematuramente scomparso, di cui ho appena terminato "Infinite Jest", un capolavoro di scrittura. Prendetelo come un percorso con diverse tappe, in base alle quali scegliere, decidere di soffermarsi o semplicemente passare avanti. La Letteratura americana è la migliore che esista. Lo è stata nel 900. Lo è tuttora. Alcuni scrittori, alcuni libri li conoscerete e/o li avrete sicuramente già letti. Altri spero li apprezziate, scoprendoli. Sta a voi.

I miei consigli

Francis Scott Fitzgerald - Il grande Gatzby -  Tenera è la notte - Di qua dal paradiso
Ernest Hamingway - Il vecchio e il mare - Fiesta - I quarantanove racconti
John Fante - La strada per Los Angeles - Chiedi alla polvere
John Steinbeck - Furore
Henry Miller - Tropico del Cancro - Tropico del Capricorno
William Burroughs - Pasto nudo
Jack Kerouac - Sulla strada - I sotterranei
Harold Brodkey - Storie in modo quasi classico
Philipp Roth - Il grande romanzo americano - Nemesi
Least Moon - Strade blu
Don De Lillio -  Americana - Underwold - Great Jones Street
Paul Auster - Trilogia di New York - Il Leviatano - Invisible
Thomas Pynchon - V - L'arcobaleno della gravità
James Ellroy - Dalia nera - L.A Confidential - American tabloid
Cormac McCarthy - Trilogia della frontiera - La strada
Easton Ellis - Le regole dell'attrazione - American Psycho
Jonathan Franzen - Le correzioni - Libertà
Thom Jones - Il pugile a riposo
David Foster Wallace - La scopa del sistema - Considera l'aragosta - Oblio- Infinite Jest.

Alemao

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #541 il: 28 Ottobre, 2011, 12:54:22 pm »
L'inizio del primo capitolo (Hal che sostiene un colloquio universitario) era molto descrittivo, mi stava scoraggiando. Poi c'è l'esplosione di follia che corona l'intera struttura. Sto al secondo (il tipo che ordina 1250 dollari di marijuana e si piglia una settimana di ferie per fumarsela da solo in casa) mi aspetto una cosa simile.
Quanto sarcasmo, mi sento in compagnia :sisi:
Poi in questo periodo non riesco a sostenere il fatto che un film mi debba imporre il ritmo di fruizione. Attraverso una fase lobotomica, ho bisogno dei miei tempi e la letteratura me li concede :lookair:

L'inizio è tostissimo. Poi quando cominci a comprendere il modo in cui scrive, lo assimili e vai avanti in modo spedito. L'Autunno-Inverno in genere sono i momenti migliori per leggere romanzi, specie quelli corposi. Lessi Underworld di De Lillo tra novembre e gennaio. Lo avrei potuto fare solo in quel lasso di tempo e solo così avrei potuto apprezzarlo: lentamente. In genere i libri li divoro, essendo un forte lettore. Idem per Infinite Jest. Hai scelto il periodo migliore per leggere.

Offline peppeoasis

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #542 il: 28 Ottobre, 2011, 12:56:56 pm »
Reloaded. Ecco a te.

Vi consiglio un bel po' di Letteratura americana. Come per i Russi nell'800, allo stesso modo gli scrittori americani sono stati l'equivalente: il meglio della letteratura del 900 e di questi primi 11 anni del nuovo secolo. Se siete interessati, o incuriositi, cominciate dalla "Lost Generation" la generazione perduta di scrittori degli anni 20/30, alla quale sono più legato. Da Fitzgerald, ad Hemingway da John Fante a Henry Miller. Grandissimi romanzi. Proseguite con la "Beat Generation", che a mio avviso però fu importante più per la Poesia che per la Prosa con autori del calibro di Burroughs e Kerouac e continuate con gli autori di fine secolo e contemporanei. Da Harold Brodkey a Philipp Roth, al Postmodernismo di De Lillo, Auster e Pynchon, fino a Ellroy, McCarthy, Least Moon, Easton Ellis, Thom Jones, Franzen e il più grande di tutti, Wallace, prematuramente scomparso, di cui ho appena terminato "Infinite Jest", un capolavoro di scrittura. Prendetelo come un percorso con diverse tappe, in base alle quali scegliere, decidere di soffermarsi o semplicemente passare avanti. La Letteratura americana è la migliore che esista. Lo è stata nel 900. Lo è tuttora. Alcuni scrittori, alcuni libri li conoscerete e/o li avrete sicuramente già letti. Altri spero li apprezziate, scoprendoli. Sta a voi.

I miei consigli

Francis Scott Fitzgerald - Il grande Gatzby -  Tenera è la notte - Di qua dal paradiso
Ernest Hamingway - Il vecchio e il mare - Fiesta - I quarantanove racconti
John Fante - La strada per Los Angeles - Chiedi alla polvere
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Philipp Roth - Il grande romanzo americano - Nemesi
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Don De Lillio -  Americana - Underwold - Great Jones Street
Paul Auster - Trilogia di New York - Il Leviatano - Invisible
Thomas Pynchon - V - L'arcobaleno della gravità
James Ellroy - Dalia nera - L.A Confidential - American tabloid
Cormac McCarthy - Trilogia della frontiera - La strada
Easton Ellis - Le regole dell'attrazione - American Psycho
Jonathan Franzen - Le correzioni - Libertà
Thom Jones - Il pugile a riposo
David Foster Wallace - La scopa del sistema - Considera l'aragosta - Oblio- Infinite Jest.

thanks :mascarallah:
"Chiudete e vi sarà aperto"

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #543 il: 28 Ottobre, 2011, 19:48:16 pm »
L'inizio è tostissimo. Poi quando cominci a comprendere il modo in cui scrive, lo assimili e vai avanti in modo spedito. L'Autunno-Inverno in genere sono i momenti migliori per leggere romanzi, specie quelli corposi. Lessi Underworld di De Lillo tra novembre e gennaio. Lo avrei potuto fare solo in quel lasso di tempo e solo così avrei potuto apprezzarlo: lentamente. In genere i libri li divoro, essendo un forte lettore. Idem per Infinite Jest. Hai scelto il periodo migliore per leggere.

Non sono d'accordo con questa riflessione. Riuscire a leggere romanzi solo in determinati mesi secondo me implicitamente suggerisce che la lettura sia una cosa noiosa. E quindi come si fa a definirsi amanti della lettura, a queste condizioni?
Per me ogni momento è idealmente buono per illuminarsi con qualche pagina degna di nota...

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #544 il: 28 Ottobre, 2011, 20:11:24 pm »
mi sto avvicinando alla letteratura americana da bukoswky a palahniuk, che fino all'altro ieri snobbavo.
mi sbagliavo alla grande

è banarlo dirlo ma Post Office merita
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Offline Moebius

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #545 il: 28 Ottobre, 2011, 20:18:41 pm »
è banarlo dirlo ma Post Office merita
concordo,mi è piaciuto anche più del più famoso storie di ordinaria follia
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline wendell

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #546 il: 28 Ottobre, 2011, 20:48:46 pm »
Per me ogni momento è idealmente buono
pe rompere o' cazzo :sisi: :look:
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Alemao

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #547 il: 28 Ottobre, 2011, 21:12:31 pm »
Non sono d'accordo con questa riflessione. Riuscire a leggere romanzi solo in determinati mesi secondo me implicitamente suggerisce che la lettura sia una cosa noiosa. E quindi come si fa a definirsi amanti della lettura, a queste condizioni?
Per me ogni momento è idealmente buono per illuminarsi con qualche pagina degna di nota...

Quindi leggere l'Ulisse di Joyce a 40 gradi all'ombra a te riesce spontaneo?. :lookair: Ho una particolare predilezione per l'autunno e l'inverno, non che gli altri mesi non legga niente eh, ma semplicemente, facendo due conti, sono questi i periodi dell'anno in cui leggo di più, così come la notte per me è il momento migliore per leggere. Ognuno ha i suoi.
« Ultima modifica: 28 Ottobre, 2011, 21:15:09 pm da Alemao »

Offline Moebius

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #548 il: 28 Ottobre, 2011, 21:13:35 pm »
Quindi leggere l'Ulisse di Joyce a 40 gradi all'ombra a te riesce spontaneo?. :lookair: Ho una particolare predilezione per l'autunno e l'inverno: sono i periodi dell'anno in cui leggo di più, non che gli altri non legga niente eh, ma semplicemente, facendo due conti, sono questi i periodi dell'anno in cui leggo di più, così come la notte per me è il momento migliore per leggere. Ognuno ha i suoi.
per me è esattamente la stessa cosa,in parte estendibile alla visione di film
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #549 il: 28 Ottobre, 2011, 21:23:45 pm »
pe rompere o' cazzo :sisi: :look:

 :nonquoto:

Di Bukowski anni fa lessi tutta la bibliografia, mi divoravo ogni suo libro, uno di fila all'altro. Rimasi particolarmente colpito da Panino al prosciutto, una sorta di autobiografia romanzata... Secondo me imprescindibile per chi adora il buon Charles. Ve lo consiglio vivamente  :sisi:

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #550 il: 28 Ottobre, 2011, 23:18:32 pm »
Mi sono appena imbattuto in questa frase, che condivido pienamente:

Il romanzo ha il dovere di non essere antologico. Non può essere giudicato da una pagina, né, meno ancora, da una frase, né dalla curiosa felicità di un epiteto (citiamo Petronio) o di una momentanea metafora. Forse diamo troppa importanza ai pregi o agli alti e bassi della successiva lettura di un libro; l'essenziale è l'immagine ulteriore, l'indefinita immagine inconfondibile che la lettura lascia nel ricordo

[...]

Chiuso il libro, il testo continua a crescere e a ramificarsi nella coscienza del lettore. Quest'altra vita è la vera vita del libro


Jorge Luis Borges

 :alla:

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #551 il: 28 Ottobre, 2011, 23:29:26 pm »
per me è esattamente la stessa cosa,in parte estendibile alla visione di film

per me esattamente il contrario :look: o meglio, anche io leggo più che altro di sera o di notte (tolti i viaggi in treno), però in estate molto più che in inverno, forse semplicemente anche perchè ho più tempo e meno cazzi per la testa
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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #552 il: 30 Ottobre, 2011, 18:13:33 pm »
Mi sono appena imbattuto in questa frase, che condivido pienamente:

Il romanzo ha il dovere di non essere antologico. Non può essere giudicato da una pagina, né, meno ancora, da una frase, né dalla curiosa felicità di un epiteto (citiamo Petronio) o di una momentanea metafora. Forse diamo troppa importanza ai pregi o agli alti e bassi della successiva lettura di un libro; l'essenziale è l'immagine ulteriore, l'indefinita immagine inconfondibile che la lettura lascia nel ricordo

[...]

Chiuso il libro, il testo continua a crescere e a ramificarsi nella coscienza del lettore. Quest'altra vita è la vera vita del libro


Jorge Luis Borges

 :alla:
:maronn: :maronn:!Jamme,je a Borges lo odio,nun me pozz maje scurdà l'Aleph e sta frase veramente è una cazzata e non vuol dire una beneamata minchia.............
Adda venì Baffone!

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #553 il: 02 Novembre, 2011, 11:35:31 am »
:maronn: :maronn:!Jamme,je a Borges lo odio,nun me pozz maje scurdà l'Aleph e sta frase veramente è una cazzata e non vuol dire una beneamata minchia.............

Non vorrà dire una beneamata minchia ma è esattamente ciò che penso io. Un libro lascia un'immagine, un colore. La trama è l'elemento meno importante.

Offline peppeoasis

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #554 il: 02 Novembre, 2011, 11:51:09 am »
ho sempre pensato che ogni libro possieda un'anima che prende il lettore al momento giusto nella misura in cui ne conquista l'attenzione.
"Chiudete e vi sarà aperto"

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #555 il: 02 Novembre, 2011, 15:54:32 pm »
ho sempre pensato che ogni libro possieda un'anima che prende il lettore al momento giusto nella misura in cui ne conquista l'attenzione.

ogni?

Offline wendell

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #556 il: 02 Novembre, 2011, 16:08:37 pm »
La trama è l'elemento meno importante.
Dipende, spesso può servire per fare il bucchinarone colto cogliendo rimandi in altri testi.
A me capita col cinema. Appena vedo un film con una puttana sfigata me ne esco col riferimento alle donne pabstiane solo per darmi un tono :ruoss:
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline peppeoasis

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #557 il: 02 Novembre, 2011, 16:11:39 pm »
ogni?

escludiamo quelli di bruno vespa...hai ragione
"Chiudete e vi sarà aperto"

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #558 il: 02 Novembre, 2011, 19:11:13 pm »
escludiamo quelli di bruno vespa...hai ragione

:p io ne escluderei un buon 99,99%  :look:

Dipende, spesso può servire per fare il bucchinarone colto cogliendo rimandi in altri testi.
A me capita col cinema. Appena vedo un film con una puttana sfigata me ne esco col riferimento alle donne pabstiane solo per darmi un tono :ruoss:

i richiami li definirei elementi meta-trama  :sisi:  :asdlook:

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #559 il: 10 Novembre, 2011, 10:27:37 am »
Nikolaj Cernysevskij - Che fare? (chiedo con vigore di implementare i caratteri traslitterati dal cirillico, ad esempio la c col cappelletto e  la s col cappelletto!  :look:)
 
Il romanzo uscì in Russia, clandestinamente, nel 1862 e rimase illegale fino al 1905, anno non casuale, e influenzò con decisione Lenin, che usò lo stesso titolo al testo che gettava le basi organizzative del Partito.

In realtà, leggendo il romanzo con lo sguardo dei nostri tempi, stupisce che vi sia stato visto un pericolo così grande.
E' una bizzarra storia d'amore, che si intreccia con accenni di nuove visioni politiche. Una visione ideologica dell'amore, quantomai surreale. Le pagine scorrono via senza pesantezza, senzo anche questo che l'elemento ideologico non è di certo molto accentuato  :look: .
Un libro piacevole, scritto bene, senza fronzoli ma forse un po' ingenuo e troppo sintetico, viste le tematiche che si sarebbero volute affrontare.

Cenno biografico: l'autore fu rinchiuso in carcere, senza motivazioni ufficiali, dal 1861 al 1888. L'anno successivo morì.
« Ultima modifica: 10 Novembre, 2011, 10:28:58 am da Van Veen »