Nabokov
Quello che mi piace di Nabokov è il suo stile. E' uno dei pochi autori in grado di portarmi a spasso e a me piace essere portato a spasso, quando leggo. La letteratura è una sfida.
Nabokov ha uno stile vertiginoso, riesce a creare miraggi, luccicanze, spirali. Leggere alcuni suoi romanzi è una grande sfida intellettuale.
Inoltre ha un registro tendenzialmente freddo, rigido, a tratti cinico, ma se si sta al gioco e si decodifica, da alcuni suoi brani sprigiona un qualcosa di ulteriore, di caldo.
In definitiva, Nabokov scrive parodie che nascondono (bene) qualcosa, insomma. Degli enigmi molto ben strutturati.
Non è un caso che molti autori post-moderni abbiano dichiarato di aver studiato Nabokov in profondità.
Inoltre, mi piace l'assenza di schematismi, di chiavi di lettura predefinite.
Ah, un'altra caratteristica di Nabokov è la sua capacità di far sprigionare epifanie da dettagli che potrebbero apparire insignificanti. Io amo gli scrittori che si concentrano sui dettagli.
Infine, ho un debole per gli autori che inseriscono elementi metaletterari nelle loro opere.
Riporto alcune frasi da "La vera vita di Sebastian Knight", che per me è uno dei romanzi migliori di Nabokov (insieme a Il Dono, Ada, Lolita):
- Possedeva anche quell'autentico senso della bellezza che piú che una faccenda d'arte è una prontezza a discernere l'aureola intorno a un tegame o la rassomiglianza tra un salice piangente e uno skye terrier.
- Non sapeva che farsene delle frasi bell'e fatte poiché le cose che aveva da dire erano di struttura eccezionale e d'altro canto egli sapeva che nessuna vera idea può esistere senza le parole create appositamente. Sicché (per usare una similitudine più calzante) il pensiero in apparenza ignudo domandava solo che gli abiti che indossava diventassero visibili, mentre le parole appiattite lontano non erano quei vuoti gusci che sembravano, ma aspettavano soltanto che il pensiero che già nascondevano dentro le riscaldasse e le mettesse in moto.
- [...] vorrei precisare che Caleidoscopio può essere gustato a pieno quando si è compreso che gli eroi del libro sono quelli che in parole povere possono chiamarsi "sistemi di composizione". Come se un pittore dicesse: Attenzione ora vi mostrerò non il quadro d'un paesaggio, ma il quadro delle diverse maniere di dipingere un paesaggio, e spero che la loro armoniosa fusione vi riveli il paesaggio come vorrei lo vedeste.
- La vita con te è stata un sogno- e quando dico un sogno, intendo colombi e gigli, e velluto, e quel roseo "V" nel mezzo e il modo che avevi di arricciare la lingua nel pronunciare quella lunga languida 'l. La nostra vita insieme era fatta di allitterazioni, e quando penso a tutte le piccole cose che morranno, ora che non possiamo più condividerle, mi sembra d'essere morto anch'io. E forse lo siamo.
- E come il significato di tutte le cose irraggia dalla forma, molte idee ed eventi che erano parsi della massima importanza degenerarono non a cose insignificanti, poiché nulla può essere ora insignificante, ma allo stesso livello che altre idee ed eventi, un tempo destituiti d'importanza, hanno ora raggiunto.
- All'improvviso, senza nessun motivo particolare, provai un'immensa compassione per lui e una gran voglia di dirgli qualcosa di reale, qualcosa che avesse un cuore e due ali, ma gli uccelli che desideravo mi si posarono sulle spalle e sul capo solo più tardi, quando ormai ero solo e non avevo più bisogno di parole.