Autore Topic: L'angolo della lettura  (Letto 244626 volte)  Share 

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micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1720 il: 10 Febbraio, 2020, 17:43:57 pm »
Sapevo che avresti risposto così, quando è chiaro che io non abbia mai sostenuto che il valore di un autore sia dato dal suo numero di lettori,pertanto perché non rispondi in maniera pertinente? Non ti sto provocando e sono calmissimo

A volte quando parlo con te mi sembra di parlare di politica con un salviniano: non hai contezza delle tue affermazioni.
Tu cerchi solo un pretesto per dare del coglione qui e là. A me questo non interessa. E non ritengo né di avere gusti assoluti né che chiunque non abbia i miei gusti sia un imbecille. Inoltre, mi piace sfidarmi: domani sera andrò a teatro a vedere I fratelli Karamazov, per cercarne nuove sfumature e chiavi di lettura.
Tu mi chiedi un parere su Ada esordendo con "è peggio dei libri di quel buffone di Solzenycin". Non ti risponderò seriamente. Non ti piace? Non leggerlo, non mi interessa convincerti  :asd:

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1721 il: 10 Febbraio, 2020, 18:08:44 pm »
A volte quando parlo con te mi sembra di parlare di politica con un salviniano: non hai contezza delle tue affermazioni.
Tu cerchi solo un pretesto per dare del coglione qui e là. A me questo non interessa. E non ritengo né di avere gusti assoluti né che chiunque non abbia i miei gusti sia un imbecille. Inoltre, mi piace sfidarmi: domani sera andrò a teatro a vedere I fratelli Karamazov, per cercarne nuove sfumature e chiavi di lettura.
Tu mi chiedi un parere su Ada esordendo con "è peggio dei libri di quel buffone di Solzenycin". Non ti risponderò seriamente. Non ti piace? Non leggerlo, non mi interessa convincerti  :asd:
Mica ti sto dando del coglione, semplicemente, visto che hai sempre considerato Nabokov un grande autore e Dostoevskij uno "scrittore per adolescenti ", non condivido la tua opinione e ti ho posto un quesito al quale non hai risposto, poi ognuno è libero di preferire e amare chi vuole, tuttavia anche le tue parole su determinati autori sono estreme,quindi è inutile che reagisci così. Alla fine stiamo parlando di arte e di gusti, sei tu che ci hai sempre dato dei coglioni,perché preferiamo le opere di Fedor e di altri autori russi a quelle di Nabokov,non il contrario, oltretutto dovresti trovare legittimo il fatto che ,se uno adora Gorkij, difficilmente potrà fare lo stesso con Nabokov.
Adda venì Baffone!

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1722 il: 10 Febbraio, 2020, 18:19:55 pm »
E perché mai? Tu ragioni sull'arte come un tifoso. Io no. Per questo posso tranquillamente dirti (e mi pare di averlo già scritto, ma non ho voglia di cercarlo) che adoro alcuni romanzi brevi di Dostoevskij (Le notti bianche, Il giocatore, Il sosia...) e che non mi appassionano i suoi romanzi maggiori, che pure ho letto.
Gork'kij non mi fa urlare al miracolo letterario ma Storia di un uomo inutile dovrebbero leggerlo tutti.
Ada è il mio romanzo preferito ma è costruito totalmente su enigmi e tranelli. E' una sfida. Inoltre, le prime cinquanta pagine sono lentissime. Per cui, se già non ami Nabokov, è l'ultimo libro che dovresti prendere in considerazione

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1723 il: 10 Febbraio, 2020, 18:28:45 pm »
E perché mai? Tu ragioni sull'arte come un tifoso. Io no. Per questo posso tranquillamente dirti (e mi pare di averlo già scritto, ma non ho voglia di cercarlo) che adoro alcuni romanzi brevi di Dostoevskij (Le notti bianche, Il giocatore, Il sosia...) e che non mi appassionano i suoi romanzi maggiori, che pure ho letto.
Gork'kij non mi fa urlare al miracolo letterario ma Storia di un uomo inutile dovrebbero leggerlo tutti.
Ada è il mio romanzo preferito ma è costruito totalmente su enigmi e tranelli. E' una sfida. Inoltre, le prime cinquanta pagine sono lentissime. Per cui, se già non ami Nabokov, è l'ultimo libro che dovresti prendere in considerazione
Ma infatti ne ho abbandonato la lettura,anche perché il tema dell'incesto e la solita litania nabokoviana non mi interessano, più che altro mi fa strano che tu non riesca ad apprezzare le opere maggiori di Dostoevskij, ma potresti dirmi lo stesso riguardo Nabokov,fatto sta che a me stilisticamente quest'ultimo mi fa andare proprio sui nervi, difatti l'ho paragonato a Baricco, e le sue storie pruriginose alla Gide fanno francamente cadere le palle a terra, malgrado ciò non volevo essere polemico con te, piuttosto volevo sapere come ti spiegavi il fatto che Nabokov,fatta eccezione per Lolita,venga letto cosi poco,tutto qua.
Adda venì Baffone!

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1724 il: 12 Febbraio, 2020, 12:13:26 pm »
Ti rispondo in pillole a due cose:
1. Molti altri autori, anche eminenti, hanno la caratteristica di essere associati quasi sempre a una determinata opera. L'Ulisse di Joyce, il Faust di Goethe, ecc. ecc. Non è colpa loro, è colpa/comodità nostra.
2. Non so come mai, ma i detrattori di Lolita o di altre opere di Nabokov che parlano dello Scabroso la buttano sul moralismo. Il romanzo tardoottocentesco e novecentesco è proprio il tentativo di entrare nelle questioni scabrose e di vederle filtrate attraverso la mente/la coscienza del protagonista. Quasi tutti i romanzi parlano di faccende moralmente ripugnanti. E quindi? Ripudiamo Delitto e castigo perché parla di un omicidio? Non capisco perché la pedofilia, gli incesti e le questioni sessuali in genere vi scandalizzino di più di un omicidio. E' una critica degna di dame di una nobiltà ormai estinta. Un po' come la signora altolocata che, letto Darwin, disse:"Interessante... Basta che non si sappia in giro".
3. In molte opere di Nabokov si parla d'altro: Il dono, La vera vita di Sebastian Knight, Fuoco pallido, Parla, ricordo... Anche qui, non è colpa di Nabokov se il pubblico, spinto dallo scandalo destato da Lolita, non ha letto tutte le sue opere. Inoltre, dire che Ada parla semplicemente di incesto è inaccettabile, così come lo è ridurre Lolita alla perversione del suo protagonista maschile. La letteratura è molto di più della sinossi sommaria e distratta di un romanzo

Non ho scritto in una forma apprezzabile, ma ho poco tempo: perdonatemi.
Risponderò meglio su cosa mi piace di Nabokov quando avrò un po' più di respiro.

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1725 il: 12 Febbraio, 2020, 13:43:42 pm »
Ti rispondo in pillole a due cose:
1. Molti altri autori, anche eminenti, hanno la caratteristica di essere associati quasi sempre a una determinata opera. L'Ulisse di Joyce, il Faust di Goethe, ecc. ecc. Non è colpa loro, è colpa/comodità nostra.
2. Non so come mai, ma i detrattori di Lolita o di altre opere di Nabokov che parlano dello Scabroso la buttano sul moralismo. Il romanzo tardoottocentesco e novecentesco è proprio il tentativo di entrare nelle questioni scabrose e di vederle filtrate attraverso la mente/la coscienza del protagonista. Quasi tutti i romanzi parlano di faccende moralmente ripugnanti. E quindi? Ripudiamo Delitto e castigo perché parla di un omicidio? Non capisco perché la pedofilia, gli incesti e le questioni sessuali in genere vi scandalizzino di più di un omicidio. E' una critica degna di dame di una nobiltà ormai estinta. Un po' come la signora altolocata che, letto Darwin, disse:"Interessante... Basta che non si sappia in giro".
3. In molte opere di Nabokov si parla d'altro: Il dono, La vera vita di Sebastian Knight, Fuoco pallido, Parla, ricordo... Anche qui, non è colpa di Nabokov se il pubblico, spinto dallo scandalo destato da Lolita, non ha letto tutte le sue opere. Inoltre, dire che Ada parla semplicemente di incesto è inaccettabile, così come lo è ridurre Lolita alla perversione del suo protagonista maschile. La letteratura è molto di più della sinossi sommaria e distratta di un romanzo

Non ho scritto in una forma apprezzabile, ma ho poco tempo: perdonatemi.
Risponderò meglio su cosa mi piace di Nabokov quando avrò un po' più di respiro.
Ehm, ma qui non si scandalizza proprio nessuno e non ho detto che Nabokov parla solo di incesto, oltretutto gente come Gide, ( un altro che mi fa cadere e le palle a terra), ha fatto di peggio, quindi figurati. Il paragone con "Delitto e Castigo" per me non ci sta affatto, comunque di solito si litiga per il tono con cui si esprime una cosa e non per il contenuto, dunque ti ripeto che non voglio provocarti e mi dispiace se posso risultare aggressivo, benchè sia calmissimo.
Adda venì Baffone!

Offline F&M

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1726 il: 12 Febbraio, 2020, 14:56:57 pm »
Quanto vi siete infrociti diocristo

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1727 il: 28 Febbraio, 2020, 08:45:55 am »
Se volete capire quanto è stata drammaticamente ridicola l'epoca sovietica, provate a leggere questi due libri:

Vladimir Bukovskij, Il vento va e poi ritorna

Vasil' Barka, Il principe giallo.

Ecco un estratto del primo (poco prima, l'autore spiega come e perché in Unione Sovietica milioni di persone finirono nei campi di lavoro):

Giudicando sulla base dei criteri stabiliti di "riabilitazione", modello dell'uomo sovietico é colui ch'é pronto a curvarsi dove lo piegano. Denunciare, eseguire funzioni poliziesche, dire quello che ordinano, e intanto splendere di gioia.
Forse nei lager ci si abitua alla vita onesta? Al contrario, l'uomo onesto vi morirá di fame. Abituano a rubare, e a non farsi prendere. Un episodio tipico. L'ufficiale di turno si mette d'accordo con un detenuto perché rubi per lui un trapano elettrico dal reparto. Promette di portargli dieci pacchetti di tè (in base ai prezzi del campo sono dieci rubli). Il detenuto esegue la sua parte, ruba il trapano e senza farsi notare lo introduce nella guardiola. L'ufficiale lo fa passare attraverso il punto di verifica e se lo porta a casa, ma tè niente.
Scandalo: il detenuto esige il tè e alla fine rivela tutta la faccenda ai superiori. Cosa avviene? All'ufficiale un cicchetto "per appropriazione indebita di un utensile". Al detenuto 15 giorni di cella di rigore "per furto".
È in corso la corruzione cosciente e metodica del popolo.
È cosí da sessanta anni, l'elemento piú onesto del popolo è annientato fisicamente, mentre viene incoraggiata la corruzione. In sostanza, la stessa cosa avviene anche in libertá. Gli stipendi sono da fame, e tutti rubano nelle fabbriche quello che possono. Le autoritá non lo sanno? Certo che lo sanno. É una cosa per loro utile. Chi ruba non si sente in diritto di esigere. E se anche oserà farlo, non ci vuol molto a metterlo dentro per furto. Tutti sono colpevoli.
Molte volte ho cercato di spiegare questa semplice verità ai miei compagni di lager, ma non ho mai avuto successo. Essi sono tutti decisamente ostili nei confronti del potere esistente, e la parola "comunista" è la peggiore delle offese, un'offesa capace di generare una rissa. Mi trattavano, in quanto avversario del potere, con enorme rispetto, ma non riuscivano a capire come, derubando lo stato, procurandogli danno, nondimeno erano il suo principale sostegno. C'era anche chi riteneva seriamente di lottare contro il regime.
Ci fu addirittura uno che si offese perché non lo riconoscevo come uno dei miei. Aveva commesso un furto in un seggio elettorale alla vigilia delle elezioni e andava molto fiero di questa impresa.
Ma il problema era appunto questo: finché gli uomini non impareranno a richiedere ciò che a loro appartiene per diritto, nessuna rivoluzione li libererà. E quando impareranno, non ci sarà piú bisogno di rivoluzioni. No, io non credo nella rivoluzione, non credo nella salvezza attraverso la violenza.
É facile immaginarsi che cosa sarebbe accaduto in questo paese in caso di rivoluzione: ovunque furti, rovina, stragi e in ogni quartiere una banda, un pachan. E la maggioranza passiva, terrorizzata, volentieri si sarebbe sottomessa ad una qualsiasi forte autorità, cioè ad una nuova dittatura.

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L'angolo della lettura
« Risposta #1728 il: 28 Febbraio, 2020, 09:29:50 am »
Ma Bukovsky è questo tipo qua?


https://youtu.be/Dzw59dK0PA8

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« "[..] se tra voi c'è qualche fuori-classe lo sopporterò, altrimenti per fare una grande squadra mi accontenterò soltanto dei.. grandi giocatori, cioè di quei giocatori che hanno il coraggio grande, il cuore grande. Chi non ha queste virtù non è un grande giocatore, e neanche un mediocre giocatore. È soltanto nulla, quindi può vestirsi ed andarsene subito." » [W. Garbutt ]

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1729 il: 28 Febbraio, 2020, 09:39:23 am »
Ma Bukovsky è questo tipo qua?


https://youtu.be/Dzw59dK0PA8

Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk

Sì.

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1730 il: 28 Febbraio, 2020, 12:42:18 pm »
Nabokov

Quello che mi piace di Nabokov è il suo stile. E' uno dei pochi autori in grado di portarmi a spasso e a me piace essere portato a spasso, quando leggo. La letteratura è una sfida.
Nabokov ha uno stile vertiginoso, riesce a creare miraggi, luccicanze, spirali.  Leggere alcuni suoi romanzi è una grande sfida intellettuale.
Inoltre ha un registro tendenzialmente freddo, rigido, a tratti cinico, ma se si sta al gioco e si decodifica, da alcuni suoi brani sprigiona un qualcosa di ulteriore, di caldo.
In definitiva, Nabokov scrive parodie che nascondono (bene) qualcosa, insomma. Degli enigmi molto ben strutturati.
Non è un caso che molti autori post-moderni abbiano dichiarato di aver studiato Nabokov in profondità.
Inoltre, mi piace l'assenza di schematismi, di chiavi di lettura predefinite.
Ah, un'altra caratteristica di Nabokov è la sua capacità di far sprigionare epifanie da dettagli che potrebbero apparire insignificanti. Io amo gli scrittori che si concentrano sui dettagli.
Infine, ho un debole per gli autori che inseriscono elementi metaletterari nelle loro opere.

Riporto alcune frasi da "La vera vita di Sebastian Knight", che per me è uno dei romanzi migliori di Nabokov (insieme a Il Dono, Ada, Lolita):

- Possedeva anche quell'autentico senso della bellezza che piú che una faccenda d'arte è una prontezza a discernere l'aureola intorno a un tegame o la rassomiglianza tra un salice piangente e uno skye terrier.

- Non sapeva che farsene delle frasi bell'e fatte poiché le cose che aveva da dire erano di struttura eccezionale e d'altro canto egli sapeva che nessuna vera idea può esistere senza le parole create appositamente. Sicché (per usare una similitudine più calzante) il pensiero in apparenza ignudo domandava solo che gli abiti che indossava diventassero visibili, mentre le parole appiattite lontano non erano quei vuoti gusci che sembravano, ma aspettavano soltanto che il pensiero che già nascondevano dentro le riscaldasse e le mettesse in moto.

- [...] vorrei precisare che Caleidoscopio può essere gustato a pieno quando si è compreso che gli eroi del libro sono quelli che in parole povere possono chiamarsi "sistemi di composizione". Come se un pittore dicesse: Attenzione ora vi mostrerò non il quadro d'un paesaggio, ma il quadro delle diverse maniere di dipingere un paesaggio, e spero che la loro armoniosa fusione vi riveli il paesaggio come vorrei lo vedeste.

- La vita con te è stata un sogno- e quando dico un sogno, intendo colombi e gigli, e velluto, e quel roseo "V" nel mezzo e il modo che avevi di arricciare la lingua nel pronunciare quella lunga languida 'l. La nostra vita insieme era fatta di allitterazioni, e quando penso a tutte le piccole cose che morranno, ora che non possiamo più condividerle, mi sembra d'essere morto anch'io. E forse lo siamo.

- E come il significato di tutte le cose irraggia dalla forma, molte idee ed eventi che erano parsi della massima importanza degenerarono non a cose insignificanti, poiché nulla può essere ora insignificante, ma allo stesso livello che altre idee ed eventi, un tempo destituiti d'importanza, hanno ora raggiunto.

- All'improvviso, senza nessun motivo particolare, provai un'immensa compassione per lui e una gran voglia di dirgli qualcosa di reale, qualcosa che avesse un cuore e due ali, ma gli uccelli che desideravo mi si posarono sulle spalle e sul capo solo più tardi, quando ormai ero solo e non avevo più bisogno di parole.

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1731 il: 28 Febbraio, 2020, 12:44:28 pm »
"Un romanzetto pruriginoso che fa leva su istinti bassi"?

Ciò che udivo era soltanto la melodia dei bambini che giocavano, soltanto quello, e l'aria era così limpida che in mezzo a quel vapore di voci mescolate, maestose e minute, remote e magicamente vicine, schiette e divinamente enigmatiche, si poteva udire di tanto in tanto, come liberato, uno zampillo quasi articolato di vivide risa, o il colpo di una mazza, o lo sferragliare di un camion giocattolo, ma era tutto troppo lontano dagli occhi perché si potesse distinguere un movimento nelle strade appena tratteggiate. Rimasi ad ascoltare quella vibrazione musicale dall'alto del mio dirupo, quegli sprazzi di grida isolate che avevano per sottofondo una sorta di schivo mormorio, e allora capii che la cosa disperatamente straziante non era l'assenza di Lolita dal mio fianco, ma l'assenza della sua voce da quel concerto di suoni. Questa, dunque, è la mia storia. L'ho riletta. C'è rimasto attaccato qualche brandello di midollo, e sangue, e mosche bellissime d'un verde brillante. A questa o quella delle sue svolte sento che il mio essere vischioso mi sfugge, scivola in acque troppo profonde e troppo oscure perché io possa sondarle.

Be'.

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1732 il: 28 Febbraio, 2020, 19:10:22 pm »
Vabbè, gli orpelli non mi hanno mai affascinato, infatti detesto Zola ed il naturalismo francese, inoltre non penso nemmeno che Nabokov scriva così bene e sia così poetico, anche perchè mi annoia mortalmente e i suoi scritti li trovo veramente deboli e poco strutturati, poi è questione di gusti, per esempio io adoro Saramago, che è veramente agli antipodi come narrativa rispetto al Baricco russo :look:. Sull'URSS non ti rispondo, perchè tanto non la finiremmo mai, però attualmente il personaggio politico più popolare in Russia è Stalin, chissà come mai. Ah, sull'URSS si sono dette un'infinità di menzogne.
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Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1733 il: 28 Febbraio, 2020, 19:21:31 pm »
Quello che mi piace di Nabokov è il suo stile. E' uno dei pochi autori in grado di portarmi a spasso e a me piace essere portato a spasso, quando leggo. La letteratura è una sfida.
Nabokov ha uno stile vertiginoso, riesce a creare miraggi, luccicanze, spirali.  Leggere alcuni suoi romanzi è una grande sfida intellettuale.
Inoltre ha un registro tendenzialmente freddo, rigido, a tratti cinico, ma se si sta al gioco e si decodifica, da alcuni suoi brani sprigiona un qualcosa di ulteriore, di caldo.
In definitiva, Nabokov scrive parodie che nascondono (bene) qualcosa, insomma. Degli enigmi molto ben strutturati.
Non è un caso che molti autori post-moderni abbiano dichiarato di aver studiato Nabokov in profondità.
Inoltre, mi piace l'assenza di schematismi, di chiavi di lettura predefinite.
Ah, un'altra caratteristica di Nabokov è la sua capacità di far sprigionare epifanie da dettagli che potrebbero apparire insignificanti. Io amo gli scrittori che si concentrano sui dettagli.
Infine, ho un debole per gli autori che inseriscono elementi metaletterari nelle loro opere.

Riporto alcune frasi da "La vera vita di Sebastian Knight", che per me è uno dei romanzi migliori di Nabokov (insieme a Il Dono, Ada, Lolita):

- Possedeva anche quell'autentico senso della bellezza che piú che una faccenda d'arte è una prontezza a discernere l'aureola intorno a un tegame o la rassomiglianza tra un salice piangente e uno skye terrier.

- Non sapeva che farsene delle frasi bell'e fatte poiché le cose che aveva da dire erano di struttura eccezionale e d'altro canto egli sapeva che nessuna vera idea può esistere senza le parole create appositamente. Sicché (per usare una similitudine più calzante) il pensiero in apparenza ignudo domandava solo che gli abiti che indossava diventassero visibili, mentre le parole appiattite lontano non erano quei vuoti gusci che sembravano, ma aspettavano soltanto che il pensiero che già nascondevano dentro le riscaldasse e le mettesse in moto.

- [...] vorrei precisare che Caleidoscopio può essere gustato a pieno quando si è compreso che gli eroi del libro sono quelli che in parole povere possono chiamarsi "sistemi di composizione". Come se un pittore dicesse: Attenzione ora vi mostrerò non il quadro d'un paesaggio, ma il quadro delle diverse maniere di dipingere un paesaggio, e spero che la loro armoniosa fusione vi riveli il paesaggio come vorrei lo vedeste.

- La vita con te è stata un sogno- e quando dico un sogno, intendo colombi e gigli, e velluto, e quel roseo "V" nel mezzo e il modo che avevi di arricciare la lingua nel pronunciare quella lunga languida 'l. La nostra vita insieme era fatta di allitterazioni, e quando penso a tutte le piccole cose che morranno, ora che non possiamo più condividerle, mi sembra d'essere morto anch'io. E forse lo siamo.

- E come il significato di tutte le cose irraggia dalla forma, molte idee ed eventi che erano parsi della massima importanza degenerarono non a cose insignificanti, poiché nulla può essere ora insignificante, ma allo stesso livello che altre idee ed eventi, un tempo destituiti d'importanza, hanno ora raggiunto.

- All'improvviso, senza nessun motivo particolare, provai un'immensa compassione per lui e una gran voglia di dirgli qualcosa di reale, qualcosa che avesse un cuore e due ali, ma gli uccelli che desideravo mi si posarono sulle spalle e sul capo solo più tardi, quando ormai ero solo e non avevo più bisogno di parole.
Più leggo questi estratti e più mi convinco di ciò che ho scritto e di ciò che penso di quest'autore assolutamente marginale :look:
Adda venì Baffone!

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1734 il: 28 Febbraio, 2020, 20:03:30 pm »
Ovvio, se cerchi nella letteratura l'edificazione dell'uomo nuovo, il realismo e il racconto didascalico. A me piace l'arte pura, a te l'arte al servizio della (tua) ideologia. Siamo agli antipodi. A ciascuno il suo!

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1735 il: 28 Febbraio, 2020, 20:05:38 pm »
Vabbè, gli orpelli non mi hanno mai affascinato, infatti detesto Zola ed il naturalismo francese, inoltre non penso nemmeno che Nabokov scriva così bene e sia così poetico, anche perchè mi annoia mortalmente e i suoi scritti li trovo veramente deboli e poco strutturati, poi è questione di gusti, per esempio io adoro Saramago, che è veramente agli antipodi come narrativa rispetto al Baricco russo :look:. Sull'URSS non ti rispondo, perchè tanto non la finiremmo mai, però attualmente il personaggio politico più popolare in Russia è Stalin, chissà come mai. Ah, sull'URSS si sono dette un'infinità di menzogne.

Certo, tu sai la verità, mentre i poveri cristi che l'hanno vissuta sulla loro pelle sono tutti sabotatori al soldo dell'imperialismo occidentale!
Stalin va di moda per gli stessi motivi per cui qui sta tornando di moda Mussolini. Saluti!

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1736 il: 29 Febbraio, 2020, 03:43:16 am »
Certo, tu sai la verità, mentre i poveri cristi che l'hanno vissuta sulla loro pelle sono tutti sabotatori al soldo dell'imperialismo occidentale!
Stalin va di moda per gli stessi motivi per cui qui sta tornando di moda Mussolini. Saluti!
La Russia ha un retaggio socialista molto forte e lo si vede dalle proteste per la riforma sulle pensioni, perchè lì è ancora tutto pubblico, persino Rosnefts, che è l'azienda di idrocarburi più importante al mondo, quindi non diciamo stronzate, visto che le Russie sono tante e non c'è lo stesso nazionalismo che abbiamo cui in occidente, quindi quello che dici denota solo una scarsa conoscenza del popolo russo e della sua storia. Mi pare che altra gente abbia vissuto diversamente il socialismo, pensa a quelli che nel putsch del 91 tentarono di rovesciare Elstin, d'altronde, dopo il primo smembramento dell'URSS, i sovietici votarono per rimanere CSI, compresi i fasci ucraini, quindi non credo che l'URSS o la DDR fossero una distopia, forse questo è ciò in cui dobbiamo credere, inoltre, sebbene odi Putin, questo non ha avuto vergogna nell'esclamare che " Chi vuole restaurare il comunismo è senza cervello. Chi non lo rimpiange è senza cuore", cosa che dice molto su cosa sia stata l'esperienza sovietica per i russi. Ovviamente adesso mi dirai che Putin è un mostro e bla bla bla, ma questa è una cazzata colossale, giacchè sui diritti umani non possiamo dare lezioni a nessuno, visto che siamo noi la vera mostruosità, dunque basta con questo moralismo occidentale, dove noi siamo i buoni che esportano la civilità, questa narrazione ha semplicemente rotto il cazzo, soprattutto perchè queste popolazioni vivono una socialità completamente diversa dalla nostra e non è detto che vogliano ambire ad un modello hollywoodiano, tra le altre cose. Io difenderò sempre tutte le esperienze socialiste, perchè sono state tutte un successo da ogni punto di vista per infinite ragioni, che non ho la voglia di affrontare scrivendo un papiello gigantesco, ma si può riassumere il tutto al fatto che l'URSS e la Cina erano nazioni distrutte e moribonde che in breve tempo sono diventate delle superpotenze, vivendo delle epopee meravigliose e commoventi, pensa ai dissodatori cinesi, quindi è veramente stupido ed ingeneroso parlare così di chi ha provato a portare il Paradiso in terra. Su Nabokov alla fine sono gusti e che posso mai dirti, ma continuerò a non gridare al miracolo leggendo i suoi scritti, che non mi hanno mai lasciato grosse emozioni, pertanto resterò stupidamente legato al batticuore procuratomi dalle indagini su Raskolnikov, sebbene sia scritto da un narratore per adolescenti che ripudiava il lirismo.
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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1737 il: 29 Febbraio, 2020, 10:31:14 am »
Alla fine, parliamo sempre delle stesse cose.
Io, proprio perché sono di sinistra, detesto ciò che ha rappresentato lo stalinismo. Lo trovo intollerabile. Non posso giustificare nulla di ciò che tu giustifichi in nome dell'ideologia.
Questo è quanto.
Che poi ci siano dei revisionisti, non mi sconvolge. Il mito dell'uomo forte fa presa su molti, specie quando chi ha subito le sue angherie è in putrefazione da decenni.

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1738 il: 29 Febbraio, 2020, 10:32:12 am »
Comunque ho appena iniziato la rilettura di Oblomov. Notevolissimo  :alla:

Offline TOTORE-RASTAMAN

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1739 il: 29 Febbraio, 2020, 10:58:17 am »
Comunque ho appena iniziato la rilettura di Oblomov. Notevolissimo  :alla:
Ho provato a leggerlo 4 volte, in diverse fasi della mia vita.
Ogni volta che iniziano quelle chilometriche descrizioni bucoliche mi faccio la palla e lo ripongo in libreria...
Peccato perché per il resto è bellissimo.