http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/a_tavola/2010/7-maggio-2010/scaturchio-finisce-bar-trotta-1602977121199.shtmlSi sperava di ottenere 2-4 milioni di euro
Finisce l'epopea di Scaturchio
Lo storico brand «svenduto» al bar TrottaLa pasticceria va al vicino «concorrente» di piazza san Domenico Maggiore: prezzo 750 mila euroNAPOLI - I tre marchi (Giovanni Scaturchio, Babà Vesuvio e Ministeriali), le licenze e le attività Scaturchio sono stati venduti. Ma non si sono però allontanati da piazza San Domenico Maggiore, perchè l'acquirente è il vicino bar Trotta. La cifra sborsata per acquisire lo storico marchio, le sue attività e i 54 dipendenti rimasti nella ditta è di vera «svendita»: la somma sarebbe vicina ai 750 mila euro. Si pensava invece di ricavare una cifra che oscillava tra i 2 e i 4 milioni di euro (macchinari, locali e laboratorio di vico San Geronimo erano stati «periziati» per oltre 1,5 milioni di euro)
IL DEBITO - La vendita è avvenuta davanti al giudice Angelina Perrino della settima sezione civile (fallimentare) che ha dovuto più volte intervenire per stimolare l'offerta, sempre molto bassa (in pratica non si è mai allontanata dalla base d'asta). La storica pasticceria era gravata dal peso di un debito di nove milioni di euro, richiesti da Equitalia per contributi mai versati ai 140 dipendenti dal 1991 in poi. Per questo motivo l'aggiudicazione è al momento «sub judice» in quanto occorre il definitivo via libero dei lavoratori.
OFFERTE SCARSE - Nonostante la storia di Scaturchio ( ha lavorato anche per il G7, per il Vaticano) le manifestazioni di acquisto erano state fino a stamattina molto scarse. Oltre a un'azienda di catering, si era presentato solo il bar Trotta: l'imprenditore Edoardo Trotta è uno degli animatori della piazza e tra i proprietari del vicino ristorante Palazzo Petrucci. Si erano defilati sia il Comune di Napoli sia altri importanti nomi della pasticceria partenopea.