Champions, l'attesa è finita
Partita la vendita dei bigliettiA Milano cominciata dalle 9.30 la cessione dei cinquemila tagliandi per la finale di Madrid. E Paolo Sacco, il ragazzo a cui Mourinho ha regalato un biglietto, ha incontrato il tecnico ad Appiano Gentile. Il primo tifoso interista a mettere le mani sul biglietto è stato un cinese che vive in Polonia, in coda da giovedì mattinaMILANO, 15 maggio 2010 - La grande attesa è finita: è partita pochi minuti dopo le 9 e mezza, in anticipo rispetto al previsto, la vendita dei biglietti per la finale di Champions league di Madrid. In via Massaua a Milano le code erano iniziate già giovedì e dopo due giorni e due notti di attesa, con tende, sedie, sdraio e tanti ombrelli per la pioggia caduta inclemente, i primi tifosi sono riusciti a raggiungere l'agognato biglietto. Ce ne erano cinquemila in vendita, e intorno alla Banca Popolare di Milano si è creato un vero e proprio bivacco, osservato dalle forze dell'ordine. Dopo le visite di Mourinho (che ha regalato un biglietto al primo della fila) e di Moratti (che si è intrattenuto coi tifosi), fra ieri sera e stamattina anche qualche protesta per il metodo di vendita. Uno striscione invitava a prendere esempio dal Bayern, che ha venduto i suoi 20mila biglietti su internet, senza code ne accampamenti. Tutto dimenticato, comunque, per i cinquemila che fra qualche ora avranno in mano l'agognato biglietto per il Bernabeu. I primi sono già usciti con il biglietto in mano: il primo in assoluto uno studente cinese di 22 anni, Ren Yang, che vive in Polonia. Per una finale di Champions dopo così tanto tempo i tifosi sono pronti a questo e altro.
OFFERTE FINO A 700 EURO — Mentre ci sono tifosi nerazzurri in coda da giovedì per acquistare un biglietto per la finale di Champions, ce n'é uno che ha preferito percorrere un'altra strada per poter vedere la partita. Si tratta di un avvocato, che preferisce non rilevare la propria identità , che offre da 500 a 700 euro per acquistare un ticket dai tifosi che lo hanno appena acquistato in banca. "Io non posso passare due giorni in fila - ha detto stringendo fra le mani il foglio di carta con su scritto 'compro a 700 euro' - ma a Madrid devo andarci assolutamente. Queste sono le cifre che offro, i soldi sono nel mio portafoglio, sono sicuro che qualcuno accetterà l'affare che gli propongo".
PAOLO SACCO INCONTRA MOURINHO — E Paolo Sacco, il giovane che ieri ha avuto in regalo da Josè Mourinho un biglietto per la finale di madrid (a patto, però che devolva l'equivalente in beneficenza) è stato oggi al centro sportivo "Angelo Moratti" per ringraziare il tecnico portoghese. "Ho qui i soldi da dare in beneficenza come chiesto dal mister - ha detto sacco le cui parole sono riportate dal sito dell'Inter -. Posso darli subito al capitano per la Fondazione Pupi... ". Javier Zanetti gli ha quindi spiegato che bisogna fare, tutto e sempre, secondo le regole, quindi dovrà effettuare il versamento presso la sede della fondazione, in via Corno di Cavento 7 a Milano. "Ci vado lunedì", ha assicurato Paolo che, poi, ha dovuto rispondere alle domande piùdifficili. Emozionatissimo, in sala stampa, ha incontrato Mourinho. E l'allenatore ha voluto sapere tutto: da che ora era in fila, che cosa fa nella vita ("il cameriere, dove capita, a Milano, ma se volete vengo qui a servire i calciatori..."), come andrà a Madrid ("in auto, in pullman, in bicicletta, ma grazie a lei ci sarò; grazie, semplicemente grazie..."). "Comportati sempre bene - lo ha istruito Mourinho -: sei un tifoso dell'Inter, sei ragazzo fortunato, puoi vedere l'allenamento con il tuo amico, e ora concentrati anche tu sulla gara di Siena". Paolo, tremando, secondo il sito dell'Inter, ha abbracciato l'allenatore e, con un filo di voce, gli ha sussurrato: "La mia voce, tutta la mia voce per la squadra, sempre...".

L'abbraccio molto affettuoso di Sacco a Mou.
http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/15-05-2010/champions-attesa-finita-603986545432.shtml
