Sto vedendo American Crime Story : the Assassination of Gianni Versace, e devo dire che fino adesso per sceneggiatura e regia, è una delle migliori serie in assoluto. Il livello è altissimo, è caratura cinematografica, soprattutto se consideriamo la merda mainstream che oggi esce da Hollywood. Non parlo di contenuti in se per se, ma proprio a livello di scrittura e scelte registiche, ci sono il terzo ed il quinto episodio che per me rasentano la perfezione, manco fossero stati diretti da Kubrick. E' una serie che ti lascia addosso poi un senso di disagio, disperazione e sensazione funerea, per il quadro di squallore che ne ritrae, come non capitava veramente da tempo immemore anche a livello cinematografico, ma soprattutto va assolutamente in controtendenza col politaclly correct verso il mondo gay che va per la maggiore negli ultimi 15 anni, ed è quasi un paradosso se si pensa che il deus ex machina è Ryan Murphy, noto gay di Hollywood. A me ricorda la versione patinata di Cruising, thriller laido e sporco del 1980 di Willliam Friedkin, un film che oggi sarebbe impensabile fare per la tematica trattata e per il modo in cuil lo fa (e vi consiglio molto la visione). Versace è rappresentato come un uomo tutt'altro che felice e vincente, e l'Andrew Cunanan del misconosciuto Darren Crisis (autentico protagonista della serie visto che Versace alla fine è solo un personaggio secondario), rasenta la perfezione nel come bisogna tratteggiare un serial killer sullo schermo, in culo con le ultime schifose rappresentazioni dell'Hannibal Lecter hopkinsiano post-Silenzio degli innocenti. Per me dovete assolutamente vederla, è veramente una delle cose migliori fatte, niente a che vedere con quella cacata insopportabile di American Horror Story, che è solo cazzeggio e basta.
P.S. Tra l'altro si da finalmente un quadro preciso di quella situazione, visto che ancora oggi in Italia si era rimasti ad un "normale" omicidio a sfondo gay, con Cunanan ex amante tradito e malato di Aids di Versace. Assolutamente no, Cunanan è stato uno dei più spietati e feroci serial killer degli anni '90, agendo anche in un lasso di tempo breve e soprattutto mettendo a nudo, la totale mancanza di competenza della polizia americana, in totale controtendenza con quello che tv e cinema propinano tutti i giorni.