Per quanto riguarda le serie tv, tralascio volutamente il cinema, non è solo una questione di budget, anche se senza dubbio ha una sua grandissima importanza. È una questione di programmazione, o meglio, di serietà di programmazione. La Bbc, ma pure Channel 4 e altri network inglesi non crediate che spendano chissà quali grosse cifre rispetto a network quali Hbo, Nbs, Cbs, Abc, Starz e Amc, eppure per qualità di produzioni seriali non sono inferiori ai migliori prodotti dei cugini americani.
Quello che fa la differenza oltre al budget è la serietà e il coraggio nella programmazione. In Italia non ci sta niente di tutto ciò sulla televisione pubblica e nemmeno su quella privata del nano, tant'è che il meglio è uscito su Sky. In Inghilterra sia televisione pubblica che privata dimostrano maggior coraggio nelle scelte, pur con risorse economiche risicate: puntano soprattutto su miniserie da 3 a massimo 8 puntate ultimamente. Negli stati Uniti negli ultimi 6 anni i network privati quali Hbo, Amc e Startz hanno impresso un marchio di qualità notevole alle serie tv, spezzando il monopolio dei canali pubblici.
Infine ci sta pure il problema della mafia degli attori. Molto coraggiosi sono stati su Sky nel cercare unicamente attori alle prime armi, senza puntare sui bellocci italici e sui soliti noti che recitano come cani e cagne in calore. In Italia ci stanno sempre gli stessi volti. Altrove si ha più coraggio.
Wa gli inglesi hanno cacciato all'improvviso quel capolavoro di Life on Mars 
Bravo! E subito gli americani ci hanno fatto la scopiazzata che peraltro è riuscita malissimo rispetto all'originale.