Autore Topic: Fattore uomo  (Letto 2454 volte)  Share 

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Offline Rage

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Fattore uomo
« il: 14 Novembre, 2009, 09:58:06 am »
Non è un profumo  :look:.

Traendo spunto sulla discussione "ippica" in focus on ( :look: ) in particolare da un post di fiorenzo ("fantini,piloti sono fuffa") volevo sapere cosa pensate del fattore uomo nelle diverse competizioni di corsa: formula 1, moto, ippica.

Magari ciascuno aggiunge quello che sa all'argomento. Io penso innanzi tutto che Valentino Rossi ha dimostrato di poter vincere anche sulla moto meno forte (yamaha) e quindi che ciò che conta è soprattutto il pilota.

Sangue freddo, tenacia, coraggio, fisico esile, sono queste alcune fra le caratteristiche che si richiedono ad un bravo pilota.

Il fantino ha ancora più limitazioni, perchè DEVE essere per forza un nano.

In formula 1 so che Schumacher non era "allenato" e quindi non abilitato a guidare, non so a cosa si riferissero.

Per voi con quale percentuale i fattori "mezzo" e "uomo" contribuiscono al risultato finale?

Secondo voi tra Stoner e Valentino chi è il più "adatto" a guidare una Ducati?

 :truz:
Uà, a leggere a vuje pare quasi che uno deve avere una chiamata dal padreterno vestito da Piero Pelù "Vuaaaaaai a ingegnueeeeria!".   Nella diatriba tifo per Rage che [...] all'epoca della discussione della triennale, jette con il capello scuncecato, l'occhio nickuariano e la barbetta alla Castellitto. Foto che valevano molto più di mille parole su quello che ha passato e sta passanne.  
   :look:

Offline isab1987

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Re:Fattore uomo
« Risposta #1 il: 14 Novembre, 2009, 10:20:21 am »
sul fatto di schumacher mi ha spiegato un amico appassionato di gare di auto, che portare una f1 è una cosa faticosissima, perche devi contro bilanciare le sterzate col collo e a grossa velocita devi far conto che la tua testa pesa 100 chili.

fai conto che durante una gara i piloti possono perdere fino a tre chili di liquidi per lo sforzo. 

michael aveva problemi alla schiena e alla cervicale per via di una caduta, nn avrebbe mai retto ai ritmi dell'f 1 fuori allenamento, e si sarebbe potuto far male assai.


in tutto cio quando ho sentito queste cose dei tre chili ho deciso che altro che footing, mi vado a fare un bel giro in macchina :paura: :shh:
:dignità:

Offline Hwarang

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Re:Fattore uomo
« Risposta #2 il: 14 Novembre, 2009, 10:34:40 am »
Il mezzo è la base, il necessario, per vincere.
L'uomo, il fenomeno, è la spinta in piu' che ti porta a battere gli avversari.

L'esempio classico del primo caso è Jenson Button....pilota anonimo che ha usufruito della superiorita' e della costanza del suo mezzo, vincendo un mondiale (inconsapevolmente quasi....)

Per il secondo...Rossi, Schumacher....gente che oltre ad essere piloti impeccabili e ad avere mezzi eccezionali, di cui sono stati artefici loro stessi della "costruzione" (ricordiamoci la Ferrari pre-Schumi e la Yamaha pre-Rossi), hanno anche genialita', costanza, cinismo....tutto cio' che rende fenomeni. E che ti fa battere "i normali" che magari hanno mezzi pari o superiori ai tuoi...

Offline Rage

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Re:Fattore uomo
« Risposta #3 il: 14 Novembre, 2009, 10:35:37 am »
sul fatto di schumacher mi ha spiegato un amico appassionato di gare di auto, che portare una f1 è una cosa faticosissima, perche devi contro bilanciare le sterzate col collo e a grossa velocita devi far conto che la tua testa pesa 100 chili.

fai conto che durante una gara i piloti possono perdere fino a tre chili di liquidi per lo sforzo. 

michael aveva problemi alla schiena e alla cervicale per via di una caduta, nn avrebbe mai retto ai ritmi dell'f 1 fuori allenamento, e si sarebbe potuto far male assai.


in tutto cio quando ho sentito queste cose dei tre chili ho deciso che altro che footing, mi vado a fare un bel giro in macchina :paura: :shh:

Indubbiamente la testa non è perfettamente solidale alla formula 1 come è il "culo" del pilota  :asd: , ma questo vale per tutte le vetture; noi ce ne accorgiamo facilmente quando siamo in auto: in presenza di brusche frenate possiamo subire forti scossoni, o battere la testa  :look: .

Ciò dipende dall'entità  della frenata perchè la testa subisce una forza proporzionale all'accelerazione dell'auto.

Se vogliamo vedere il caso esagerato dei piloti di aerei, il problema è peggiore perchè le accelerazioni sono molto più grandi (es: "6g" - "10g"). Un'accelerazione di 10 g dell'aereo verso il basso fa salire tutto il sangue alla testa del pilota, che vede "rosso" .

Se ritorniamo a noi, in motoGP le accelerazioni "centrifughe" sono molto più piccole, perchè la massa della moto è minore rispetto a quella della formula 1, quindi non devi tenere "o cuoll e ciucc", ci stanno altre qualità ...
Uà, a leggere a vuje pare quasi che uno deve avere una chiamata dal padreterno vestito da Piero Pelù "Vuaaaaaai a ingegnueeeeria!".   Nella diatriba tifo per Rage che [...] all'epoca della discussione della triennale, jette con il capello scuncecato, l'occhio nickuariano e la barbetta alla Castellitto. Foto che valevano molto più di mille parole su quello che ha passato e sta passanne.  
   :look: