Autore Topic: Viaggio nella luna - Viaggio attraverso l'impossibile (G. Melies, 1902-04)  (Letto 3520 volte)  Share 

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Offline wendell

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Due corti, mi hanno fatto un'incredibile tenerezza. Non posso recensirli.
L'importanza storica è notevole. Stavolta preferisco postare le recensioni di Morandini



Al Club degli Astronomi il prof. Barbenfouillis (G. Méliès) illustra il progetto del suo viaggio sulla Luna. Sei scienziati entrano con lui in un obice che, sparato da un cannone, si conficca nell'occhio destro del satellite. I viaggiatori sono catturati dai seleniti, metà  insetti e metà  uccelli. Fuggono, rientrano nell'obice che precipita verso la Terra, sprofonda nel mare e viene recuperato da un battello. Trionfo finale. Frutto di una lunga tradizione letteraria (Ariosto, Cyrano de Bergerac, Poe, Verne, H.G. Wells), il tema del viaggio fantastico sulla Luna era diffuso nel teatro di féerie e negli spettacoli di fiera dell'ultimo Ottocento (è del 1875 Le Voyage dans la Lune, operetta di J. Offenbach) e già  affrontato da Méliès a teatro e al cinema (La Lune à  un mètre, 1898). Realizzato nel laboratorio di Montreuil-sous-Bois, vicino a Parigi, è il frutto di un'impresa produttiva senza precedenti per lunghezza (260 m, circa 15 minuti), quantità  di trucchi, cura degli effetti scenografici, numero e qualità  degli attori (tra cui artisti di café-concert, danzatrici del Théà¢tre du Chà¢telet, acrobati delle Folies Bergère), costo (10.000 franchi), prezzi di vendita (560 franchi per copia in bianconero, 1.000 per il colore). Per Méliès qualsiasi storia è un pretesto per esibire la magia dei suoi trucchi, tramite una messinscena paradossale e burlesca che qui risulta di segno opposto a quello che anima le pagine di Verne e Wells. Pur essendo uno dei suoi film narrativamente più strutturati, “la logica che presiede alla sua organizzazione è quella del meraviglioso piuttosto che quella del fantastico.” (Antonio Costa). Ogni cambio di scena è realizzato con dissolvenze incrociate, tecnica già  impiegata in Cendrillon (1899). Questa forma primitiva di montaggio accresce il clima d'incanto e di stupore in un'ardita miscela di arcaismi teatrali e innovazioni filmiche. Presentato a Parigi nel settembre 1902 e in Italia in dicembre.

Voto: ****

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All'Istituto di Geografia Incoerente l'ing. Mabouloff presenta il progetto di un viaggio sul Sole: l'andata su un treno che entra nella bocca dell'astro e il ritorno su un sommergibile con paracadute che sprofonda nell'Oceano. Tutti si salvano. C'è un intermezzo con l'Automabouloff che precipita sulle Montagne Nevose. àˆ forse, dopo Le Voyage dans la Lune (1902), il film più noto di G. Méliès, che l'ha prodotto, ideato e realizzato: “... gli estremi del cinema meliesiano – la concisione narrativa e l'appassionata esibizione del meraviglioso – si trovano riuniti in una misura che sarà  eguagliata soltanto dai successivi Les Quatre cents farces du Diable (1906) e La Conquàªte du Pà´le (1912) ...” (Paolo Cherchi Usai). La storia è subordinata alla visione meravigliosa; le leggi fisiche sono ignorate, non soltanto sovvertite; il circuito ostacolo/superamento/soddisfazione è implacabile, senza freni; irresistibili gli effetti comici o di sorpresa. Dal 1896 al 1912 Méliès realizzò più di 1.000 film fra i 3 e i 33 minuti. Fu il 1° cineasta che si dichiarò artista, volle e seppe esserlo. S'usa dire che sin dalla nascita il cinema ebbe due tendenze, la “realistica” (Lumière) e la “creativa” (Méliès). àˆ vero soltanto in parte. Non è nella teatralità  che sta l'importanza di Méliès, ma nei suoi modi: quest'ingegnoso e instancabile sperimentatore mise a punto alcuni “trucchi” che in forma rudimentale anticiparono le tecniche (le forme) del linguaggio filmico: montaggio, sovrimpressione, dissolvenza, colore (a mano), effetti speciali.
 
Voto: ****

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« Ultima modifica: 13 Maggio, 2012, 16:07:50 pm da wendell »
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline signor groucho

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Cazzo mi hai fatto venire in mente un cortometraggio degli anni 10 se ricordo bene dedicato all'oppio che era troppo bello...

Comunque questo lo conoscevo, a parte che l'immagine della luna colpita nell'occhio è famosissima, mi pare sia stata pure utilizzata ripresa in qualche video musicale (ho un ricordo degli Smashing Pumpkins...). Lo rivedrò, ma non alle 01:23 di notte (che bell'orario, eh?).
Alfrè ti conviene abbandonare la conversazione :look: